La Figlia del TerroreGiocata introduttiva Shin Yotsuki

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    Shi. Devi andare. E' arrivato il momento. - la voce di mamma attirò la mia attenzione. Alzai lo sguardo e mi rispecchiai nei suoi occhi. Completamente diversi dai miei. Anzi l'esatto opposto. Da una parte ero contenta, sapevo che un paio di “orbite” nere erano di sicuro meno attraenti di quelle del mio colore. Rosse, o quantomeno vermiglie (del resto tutti i complimenti che ricevevo quando andavamo al mercato dei vari villaggi in incognito... me lo facevano presumere).

    Inclinai la testa, guardando con sguardo torvo la mia mamma. Non volevo separarmi da lei, stavo così bene in quel posto. Ok, c'era freddo. Molto freddo. E questo mi impediva di indossare i miei vestiti preferiti, di mostrarmi bella. Però vivevo nelle comodità. Mia mamma mi faceva sempre cose calde. Per esempio: brodo di verdure. Carne al forno Ma anche del delizioso Sangue, caldo e bollente. Di solito preferivo quello di cervo. Certo, dove vivevo era molto difficile trovare esseri umani disposti a condividere il loro sangue per condire le nostre pietanze... ma ogni tanto succedeva e per questo dovevo ringraziare la mamma.

    Io non ero ancora così brava come lei, a catturare uomini. Spogliarli, torturarli (o almeno credo sentendo le varie urla), fare quelle cose strane nella stanza in cui non potevo entrare (o almeno così mi era stata venduta la cosa da mia mamma). L'unico piacere era quello diciamo finale. Prendere un po' di sangue dalle varie botti che mia mamma, una volta che aveva finito con il tipo, riempiva. Metterlo sul bollito o sul brodo e dare quel gusto ferroso. Un po' come quando tagliavo la gola a qualche bestia e sentivo, leccando, il sapore del sangue che colava dalla ferita. Un sapore sporco, ma vero. Vivo. Pulsante.

    Latte e sangue. Erano i miei liquidi preferiti. Ero stata abituata fin da piccola e sicuramente se mai mi fossi allontanata da quel posto... mi sarebbero mancati entrambi. Eppure il tono di voce con il quale mia mamma mi impose quell'ordine... non lasciava spazio a margini di contrattazione. Mi aveva già ripetuto diverse volte quel discorso. “ Shi, devi uscire da questi luoghi. Shi, devi capire come funziona il Mondo. Shi, devi imparare a difenderti. Shi, devi imparare ad uccidere... se vuoi sopravvivere. “ e cose del genere. Da una parte le condividevo. Avevo dicianove anni. Di certo non potevo rimanere sempre a fianco di mia mamma. E fino a quel momento avevo ucciso poche persone, senza l'aiuto di mia mamma.

    La guardai, e annuii con decisione.

    - Ok, mamma. Però ad una condizione: ogni tanto verrò a trovarti, anche per portarti qualche regalo. -





    Sorrise, o almeno credo.

    Ame, qualche giorno dopo...

    Se c'era una cosa che detestavo di mia mamma era la sua poca propensione alle chiacchiere. Era sempre spicciola nel parlare e raramente si dilungava. In un certo senso mi sentivo al suo opposto. Mi piaceva parlare. Capire le persone. Insomma, non ero una persona fredda. Se uccidevo qualcuno mi piaceva anche ricordarmelo, e un buon modo era sapere qualcosa di lui...no? Comunque stavo seguendo le indicazioni che mi aveva fornito mia mamma e nella fattispecie mi stavo dirigendo nel posto che mi aveva indicato: Ame.

    Me lo aveva descritto come una grossa città. Incasinata, puzzolente... terribilmente puzzolente. E piena di bocconcini. Mi aveva detto che se volevo diventare più forte per prima cosa dovevo conoscere le persone giuste. Confrontarmi. Rendermi più consapevole... bla bla bla. Francamente sapevo dove voleva andare a parare. Voleva riunire la famiglia prima o poi, ma mi diceva sempre che Kato e suo fratello, i miei fratellini, potevano non accettare così di buon grado la nostra riunione... ed era meglio aspettare ancora del tempo. Non sapevo bene come accettare la cosa, e per il momento non davo molto peso. Ci sarebbe stato il tempo per tutto, e in quella situazione la priorità era una sola: profumarsi. In quel posto così sudicio potevo solo difendermi nel miglior modo possibile: utilizzare la mia amata boccetta, al sentore di lilla e uva spina. La presi in mano, recuperandola dalla mia borsetta e calcolai il numero di spruzzi. Tre. Uno sul collo, uno sui seni e uno sulle braccia, strofinandomi per bene. Mia mamma mi aveva insegnato a non sprecare nulla del resto.

    Mi sentii subito meglio e ripresi ad incamminarmi. Le parole di mia mamma erano state chiare: “ Arriva ad Ame. Scegli un posto e aspetta. Non ti servirà fare altro. “ E così feci. Inoltrandomi in quel posto così terribile, e sporco, percorsi qualche stradina e vialetto fino ad arrivare di fronte ad una sorta di pessima locanda. Alzai il mio sguardo, che adoravo definire paffuto. E lessi la scritta: - La puttana bagnata. - Sospirai. La fantasia mancava in questo posto.

    Superando file di odorose persone, dalle ascelle chiaramente poco curate, raggiunsi a fatica il bancone, il cui ripiano praticamente arrivava all'altezza del mio mento. Mi potevo ritenere una signorina dai modi raffinati e tendenzialmente cercavo di mantenermi così ovunque, e in tal modo mi riferii a quello che sembrava l'oste: - Salve, mi hanno detto di aspettare qui. O qualcosa del genere. Nel frattempo mi può portare un po' di latte mischiato con del sangue? Caldo, se possibile. - Una richiesta sincera, ma che a quanto pare lasciò sbigottito l'uomo, dalla faccia butterata.

    Ma nemmeno il tempo di approfondire il motivo di quel suo sguardo così sorpreso che due gionvicelli, forse miei coetanei, si avvicinarono al mio fianco. Uno per parte. Voltai il mio sguardo prima verso uno, e poi verso l'altro. Ma rimasi in silenzio. Magari era stato il mio profumo ad attirarli? Un po' come un topo sul formaggio. O una mosca sulla merda, se volevo usare i termini consoni al luogo in cui mi trovavo.

    Hey piccoletta... che dici se andiamo qui fuori e ti sbattiamo un attimo? - una domanda onesta, se bisognava essere sinceri. Tuttavia non era di certo la mia intenzione vendere il mio corpo per così poco, ammesso che l'abbia mai voluto fare... e come mi aveva insegnato mia mamma in quei casi era necessario “far vedere chi è comandava”. Con uno scatto di entrambe le braccia afferai i genitali dei due uomini e con, molta, decisione scaricai tutta la mia forza sulle mani. Così da stringerli, un po' come faceva mamma. Molto forte, e con molta tranquillità. Le grida degli uomini surclassarono il baccano del locale, mentre entrambi si dimenavano su stessi... come in preda ad un dolore inconcepibile.

    Senza saperlo, in effetti, stavo facendo quello che aveva pensato mia mamma: farmi notare.

     
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    Akashuu, altro sake! la bionda appoggiò sbattendo l'o-choko con forza sul bancone per farsi sentire e richiamare l'attenzione del locandiere: era già la seconda porzione che si scolava da sola ma non era neppure minimamente brilla, le sue doti rigenerative di Kaguya erano in parte miracolose ed utili in molte occasioni in parte una scocciatura non da poco, considerato come agivano sul suo fegato impedendole di ubriacarsi come una donna normale. In effetti, da quando aveva scoperto le sue origini aveva dato un perché al suo resistere così bene all'alcool sin dalla tenera età. O forse beveva semplicemente così tanto da non subirne quasi più gli effetti.



    Mentre aspettava di venire servita si fermò ad osservare gli astanti: perlopiù uomini puzzolenti e ben poco piacevoli alla vista non aveva mai trovato nessuno con cui potersi divertire a dovere lì dentro, anche se la prima volta che era entrata in quel luogo aveva dovuto fare capire fin da subito chi comandava, spaccando qualche naso e persino arrivando a sgozzare uno scocciatore troppo insistente. Da allora nessuno osava più avvicinarsi a lei senza il suo permesso lì dentro, avevano capito tutti quanti chi fosse il capobranco in quel posto, soprattutto da quando era cominciata a circolare voce che lei fosse un fante delle picche di Ame. Nessuno in quella città si metteva consapevolmente contro l'associazione senza avere ottimi motivi o le spalle molto, molto coperte.
    Quando la bambinetta fece il suo ingresso le andò quasi di traverso la terza porzione di sakè che le era stata appena portata. Cosa diavolo ci faceva una piccoletta del genere in un posto simile? Curiosa di vedere come sarebbe andata a finire rimase ad osservarla senza dire una parola ma con un ghigno silente sul viso: non sapeva per quale attacco di pura follia una caramellina come quella avesse deciso di entrare in un simile luogo, ma si aspettava venisse al più presto trascinata fuori da uno degli animali presenti, che avrebbero ben presto annusato il profumo del piccolo tesoro che teneva in mezzo alle gambe, come ogni bestia in calore che si rispetti.
    Latte e sangue? Ha davvero ordinato latte e sangue? E' persino più pazza di quello che pensassi ridacchiò fra sé e sé sentendo la sua richiesta al bancone mentre come da previsione due ragazzi si avvicinarono ben presto alla sconosciuta, offrendo loro qualche momento di "svago", se così poteva chiamarlo: veloce fu la risposta della ragazzina che senza neppure degnarli di una risposta afferrò le parti bassi di entrambi mentre i poveracci cominciarono ad urlare come pazzi nel tentativo di liberarsi.
    In diversi si alzarono in piedi con l'intenzione di fare qualcosa ma quando videro Isuke alzarsi a sua volta si bloccarono, rimanendo in attesa di una sua mossa e senza il coraggio di far nulla come dai bravi Beta del branco che erano. Con passo tranquillo la nukenin si avvicinò alla bambina appoggiandole una mano sulla testa con fare socievole ma allo stesso tempo con l'evidente intenzione di mostrarsi superiore, un po' come quando mettendo la mano sulla testa dei cani si mostra agli stessi chi in realtà comanda: un gesto che agli occhi dei più poteva sembrare come accomodante e tenero ma che di gentile aveva ben poco. Per quanto sorpresa dai modi di fare della nuova arrivata il suo atteggiamento da Alpha poco le piaceva ed era sua intenzione mettere ben in chiaro chi fosse al comando in quel posto, un buon capo-branco deve anche difendere le sue pecorelle, no?
    Ehi ehi ehi, abbiamo una topolina tosta qui rispose con un sorriso dapprima guardandola dall'alto verso il basso (complici i 20 cm di altezza che le differenziavano, la nukenin era piuttosto alta rispetto a qualsiasi altra donna) per poi abbassarsi sulle ginocchia fino a raggiungere il suo viso e sussurrarle quasi con dolcezza nell'orecchio in maniera che sentisse solo leiTi stai facendo notare dolcezza, ma questo branco appartiene già a qualcuno. Non vorrai far inferocire l'alpha guardandola fissa negli occhi e senza perdere il suo ghigno si sarebbe poi rialzata, senza togliere la mano dalla sua testa ed eventualmente facendo più forza nel caso in cui la morettina avesse cercato di opporsi [For: Verde]




    Dimmi un po', cosa ci fa un bocconcino profumato come te in questa fogna? Non sembri proprio adatta a questo luogo, qui il latte non viene dato neppure ai poppanti in culla curiosa e per nulla intimorita avrebbe atteso una risposta da parte della sua ospite.


     
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    Uuuuhm… mi sa che sono finita proprio nel posto giusto! – fu l’unico mio commento, secco. Rilasciai delicatamente la presa di entrambe le mani, liberando così i membri dei due uomini. Mentre sentivo, chiaramente, che la donna che mi aveva interrotto con una forza decisamente fuori dal comune esercitava a sua volta una presa nei miei confronti. Una sorta di circolo infinito, al femminile, di chi ce lo aveva più grande. O almeno così avrebbero detto gli intellettuali presenti in quel locale.

    Scrollando la testa, e muovendo così sinuosamente i miei curati (e profumati) capelli, mi voltai verso la persona che aveva in un certo senso bloccato la festa, appena iniziata, in quel postribolo. Decisamente più alta di me, dai capelli biondi… e dal seno tremendamente prosperoso! Miseria, quella ragazza poteva di certo vestirsi come l’ultima delle sgualdrine e avrebbe comunque attirato tutta l’attenzione su di sé! Ma non per questo dovevo temere un suo confronto. Io, Shi, ero altrettanto bella… solo che rappresentavo una categoria di gusti ben diversa! E sicuramente… più raffinata.

    Detto questo, superato il primo approccio visivo, alzai lo sguardo verso quella teppista (forse?) e presi a parlare: - Branco, alpha… sono termini che mal si addicono agli uomini. – il mio pensiero volò verso Kiri, verso le lande gelate, verso i lupi dai quali molto spesso ero fuggita – ma che si attribuiscono di più alle bestie. Eppure… te mi sembri di tutt’altra pasta. Signorina. – sorrisi, genuinamente: - Sono qui perché voglio diventare più forte. Perché voglio crescere e perché ho la piena consapevolezza che le mie abilità… dal posto in cui provengo… diciamo… non sarebbero apprezzate. – mia madre avrebbe definito le mie parole fin troppo altisonanti – E logicamente ho bisogno di qualcuno che mi sappia indirizzare. Mi hanno detto di venire ad Ame… e sei te la persona giusta a cui chiedere? – una domanda sincera, detta da una tizia all'apparenza innocua… ma la cui voglia di sangue poco a poco cresceva.

    In caso di risposta affermativa il mio sguardo si sarebbe fatto decisamente più serio, quasi glaciale così come il tono di voce: - Allora… che dici se ci troviamo un posticino riservato e discutiamo di un paio di cose? Tra le quali l’utilità del latte. Sottovaluti la sua influenza sulla crescita del seno. E non sto scherzando. – già, sarei stata proprio serissima.



     
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    Strinse leggermente gli occhi quando la piccoletta affermò di essere nel posto giusto, rimanendo in paziente attesa che finisse di parlare mentre la osservava in assoluta tranquillità e senza spostare la mano dalla sua testa ma non facendo ulteriore pressione, la morettina d'altronde non si era mossa.
    Uomini, bestie. Pensi davvero ci sia una differenza solo perché noi abbiamo imparato ad usare il fuoco ed a parlare in maniera più articolata? continuò con voce suadente, allontanando lentamente la mano dal capo della nuova arrivata solo allora Se rimarrai ad Ame imparerai con l'esperienza come più che mai qui gli uomini siano simili alle bestie di cui ti ritieni così superiore. E da quel che dici sembri intenzionata a rimanerci. Hai vinto la mia curiosità, zucchero alzando lo sguardo si sarebbe poi rivolta al locandiere, che osservava la scena pulendo un bicchiere senza preoccupazione e ben dimostrando come scene come quella appena vista fossero quasi all'ordine del giorno lì La Stanza è libera? un cenno del capo fu abbastanza e la bionda fece un cenno alla ragazzina di seguirla Seguimi e senza aspettare una risposta o un cenno di assenso si avviò verso una porta dalla parte opposta del locale, entrandovi senza voltarsi.

    Se la nuova arrivata avesse deciso di seguirla si sarebbe trovata davanti ad una stanza completamente vuota, con solo una botola in terra appena aperta da Isuke. La nukenin si sarebbe avvicinata alla porta da cui la piccola era appena entrata, sbarrandola con una spessa sbarra di metallo e poi appoggiando la mano sulla porta: una fioca luce ed un simbolo sarebbe apparso su di essa, durò appena un'istante ma nel caso in cui la ragazza fosse un esperta avrebbe riconosciuto quello che pareva essere un fuunjutsu, anche se era impossibile capire a cosa servisse.
    Scendi pure, ti seguo la Kaguya avrebbe osservato la sua ospite senza mai smettere di sorridere sotto i baffi quasi la situazione la stesse divertendo un mucchio, era chiaro come in qualche modo la stesse sfidando: era disposta a scendere in una botola da sola con una perfetta sconosciuta ad Ame? Si poteva dire che in qualche modo la bionda la stesse già mettendo alla prova.
    Se avesse acconsentito a scendere Isuke l'avrebbe seguita poco dopo, chiudendo anche la botola alle sue spalle sbarrandola dall'interno ed attivando lo stesso sigillo utilizzato poco prima: scesi una quindicina di scalini in legno entrambe si trovarono in una grande stanza illuminata da diverse fiaccole che rendevano l'ambiente stranamente accogliente. Su un paio di librerie si trovavano libri e fascicoli più vari ed un tavolo a 6 posti era posizionato al centro della sala. La Kaguya avrebbe preso una sedia posizionandosi a capotavola ed aspettando che la morettina facesse lo stesso.
    Devo ammettere che hai fegato, seguire una sconosciuta in una stanza sigillata sotto terra è un atto di grande coraggio. O di grande stupidità, dipende dai punti di vista o dagli eventi esordì Qui nessuno ci disturberà, come ti ho detto basta dimostrare di essere l'Alpha e si può avere tutta la tranquillità che si desidera. Non c'è latte mi dispiace, anche se dubito in realtà che potrebbe aiutarti in qualche modo a farti crescere qualcosa lì davanti indicò il suo petto Quanti anni hai, 11, 12? Magari con un po' di fortuna qualcosa ti crescerà prima o poi non ne era però completamente convinta, alla quell'età lei aveva forme già ormai ben definite Quindi fiorellino, puoi cominciare svelandomi il tuo nome. Dici di voler diventare più forte e di avere doti ed abilità che nessuno sarebbe in grado di apprezzare da dove vieni. Che dici di cominciare a mostrarmi qualcosa, eh? In base a quello che mi farai vedere potresti essere molto fortunata ed avere effettivamente trovato la persona giusta. Oppure molto sfortunata ed aver trovato la persona più sbagliata che potevi incontrare rimase poi in attesa di una mossa da parte della sua ospite: ad Ame si facevano vedere spesso e volentieri esaltati che pensavano di poter entrare nell'associazione solo perché in grado di derubare uno o due ricconi oppure spie che speravano di poter raccogliere qualche informazione da vendere all'accademia Forza, stupiscimi


     
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    Ahahaha ci mancherebbe altro, Signorina. – sì, decisi che da quel momento in poi l’avrei chiamata con quell’appellativo – I veri mostri sono gli uomini, ha ragione. Ma diversamente delle bestie, noi non cacciamo per sopravvivere… ma per divertimento. Questa è la vera differenza. – o almeno era quello che avevo vissuto sulla mia delicata pelle. In ogni caso sembrava che fossi riuscita ad attirare la sua attenzione e di conseguenza la sua curiosità, come la mia del resto.

    Fino a quel momento la Signorina sembrava l’unica tra i presenti a destare la mia attenzione e sicuramente l’unica con la quale valesse perdere del tempo. Certo, era un rischio seguirla. Almeno da un punto di vista di preservazione della propria vita, se vogliamo metterla in termini complicati. Ma allo stesso tempo non accettare l’offerta oltreché essere alquanto poco cordiale mi avrebbe lasciato l’amaro in bocca. Quella ben conosciuta sensazione di aver perso un’occasione d’oro. Per questo accettai la sua proposta, del resto se avesse voluto veramente cacciarmi, uccidermi o farmi del male… lo avrebbe fatto davanti al suo “branco” no?

    Accettai anche di precederla e di infiltrarmi in quel che si poteva definire un buco. Cosa che francamente non mi entusiasmò e lo feci ben presente apostrofando: - Spero solo che non puzzi ancora di più del posto di sopra! – cosa che fortunatamente non avvenne. Infatti dopo qualche scala e discesa giungemmo in locale sicuramente più confacente ai miei standard. Ampio, privo di rozzi individui e quantomeno decorato mediocremente. La Signorina si sedette capotavola e io di conseguenza feci altrettanto. Spostando educatamente la sedia mi sedetti dalla parte opposta, poggiando entrambe le mani sulle gambe.

    Seguii con attenzione le parole pronunciate dalla ragazza e ne fui in certo senso colpita… negativamente! Potevo accettare le sfide, potevo accettare i rimproveri, potevo accettare le offese ma di certo non potevo accettare chi mi definiva una bambina! No, quello decisamente no. Rimanendo ben educatamente seduta mi rivolsi alla tizia di Ame rispondendo a tono e preparandomi a sorprenderla veramente… come avevo imparato a fare!

    -Mi dispiace, Signorina… ma io ho ben diciannove anni!-



    r46cbpM


    E mi sarei subito alzata, lanciando indietro dalla spinta la sedia, e componendo nello stesso momento il simbolo della cane… attivando così il mio genjustu! [S. TA]Tecnica dell'Immagine Residua
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cane (1)
    L'illusione si attiva se osservato l'utilizzatore dopo la composizione delle Posizioni Magiche se osservato, vittima subirà l'illusione. L'utilizzatore può spostarsi entro 15 metri facendo rimanere nella posizione originale un'immagine residua, bloccata nell'atto di comporre il sigillo. Avvicinarsi entro 6 metri la vittima, comporre tecniche o effettuare offensive disattiva l'illusione. L'efficacia è pari a 20; dura un singolo round. Può essere usata in combinazione con una qualsiasi tecnica avanzata spendendo uno slot tecnica base.
    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Consumo: Medio)
    [Da studente in su]
    Sfruttando, o almeno così avrei sperato, il rumore della caduta (per nascondere il rumore dei miei passi successivi) e l’effetto della tecnica (per spostarmi inosservata) mi sarei mossa, con il mio vero me, verso sinistra cercando di fiancheggiare per quanto possibile la donna fino a portarmi letterlamente alle sue spalle, fermandomi ad una distanza di circa sei metri sufficiente per non disattivare il genjustu [S. Movimento Gratuito + S. Azione I]

    A quel punto avrei dato inizio alle danze. Sfruttando ad ogni passaggio il potere del Chakra avrei lanciato con la destra per prima cosa le mie care biglie di metalloBiglie Metallo [Distanza]
    Le biglie metalliche sono inefficienti come danno diretto ma utili per minare l' equilibrio di chi ci cammina sopra: causano Intralcio Medio. Un'unità di biglie di metallo coprono un'area di raggio pari a 3 metri e possono essere lanciate entro 12 metri
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 3 | Crediti: 20)
    [Da studente in su]
    attorno alla sua pozione [S. Azione II], puntando a intralciarla quanto bastava per lanciare, con la differenza di istante e con l'altra mano, tre kunai al centro del suo petto o della sua schiena [S. Azione III]. Per quanto improbabile la mia combinazione avrebbe puntato a coglierla di sorpresa o quanto meno dimostrare le mie abilità... ma alla fine quello che veramente volevo ottenere era una cosa molto semplice: farla sanguinare!

    Tabella Riassuntiva:

    Chakra residuo: 6/10 (-3 TA, -1 da due Impasti)





    Edited by ~Cube - 5/1/2018, 11:12
     
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    Quasi le cadde la mascella quando la ragazzina davanti a lei le spiegò come avesse 19 anni. Davvero erano praticamente coetanee? Le dispiaceva per lei, essere ormai ventenne ed avere il corpo di un adolescente era una sorta di maledizione! Quasi offesa quella si alzò pochi istanti dopo, componendo un unico sigilli ma rimanendo perfettamente immobile: la Kaguya in tutta risposta si alzò, guardia alzata e pronta ad una qualsiasi offesa quando sentì il chiaro rumore di alcune biglie alle sue spalle, girandosi quindi di scattò rimanendo ferma nella sua posizione appena in tempo per vedere la morettina lanciare 3 kunai al centro del suo petto. Armi che per sua fortuna però erano decisamente lente.
    Nonostante questo non si mosse: i 3 pugnali sbatterono contro il suo petto ma, contrariamente a quelle che erano probabilmente le aspettative della sua ospite, rimbalzarono sullo stesso finendo con il lacerare solo parte degli abiti [S.D. I]Manipolazione delle Ossa: L'utilizzatore può spostare le proprie ossa nell'organismo a piacimento. La manipolazione non causerà danni all'organismo. Un'Unità d'ossa estratte richiede un consumo ½ Basso ogni slot tecnica/azione utilizzato. La Velocità di estrazione in attacco e difesa è parienergia l'utilizzatore, eventuali vantaggi/svantaggi e bonus/malus in Resistenza si sommano in egual modo alla velocità dei costrutti in difesa. La potenza è pari a 10 Unità. La durezza è pari a 4. Una qualsiasi quantità di ossa può essere decomposta gratuitamente tramite Slot Gratuito Veloce.

    [Res: 475, consumo 1/2 basso, durezza 10]

    Se avesse aguzzato la vista la mora avrebbe visto fra le pieghe degli abiti tagliati non pelle, ma una sorta di armatura di un colore bianco tendente al giallo, ma da quella distanza era impossibile capire per lei davvero di cosa si trattasse Bhè, mi dispiace per te se hai ancora 19 anni. Allora quel corpicino temo non si svilupperà mai molto più di così, è un peccato rispose la nukenin con nonchalance prima di scattare verso la ragazzina, quasi incurante delle biglie che erano appena state lanciate ai suoi piedi e riuscendo a mantenere un perfetto equilibrio Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]
    - [S.A. I]Movimento fino a 15 metri per raggiungerti, ci metto eventualmente anche lo slot gratuito anche se non penso tu possa scappare così lontano da bianca

    Se l'avesse raggiunta (e non ne dubitava) avrebbe poi tentato di sferrare un pugno diretto al collo della ragazza, fermandosi però ad una decina di centimetri prima di arrivare al suo bersaglio [Slot Gratuito][Finta, Vel: 400]: da quella posizione dalla nocca del suo dito medio sarebbe fuoriuscito velocemente un artiglio osseo ed anch'esso si sarebbe fermato appena toccata la pelle della coetanea nel tentativo di creare una ferita appena appena necessaria per far fuoriuscire qualche goccia di sangue. La Kaguya d'altronde non era intenzionata ad ucciderla ma a dimostrarle, ancora una volta, chi comandasse lì [S.A. II]Manipolazione delle Ossa: L'utilizzatore può spostare le proprie ossa nell'organismo a piacimento. La manipolazione non causerà danni all'organismo. Un'Unità d'ossa estratte richiede un consumo ½ Basso ogni slot tecnica/azione utilizzato. La Velocità di estrazione in attacco e difesa è parienergia l'utilizzatore, eventuali vantaggi/svantaggi e bonus/malus in Resistenza si sommano in egual modo alla velocità dei costrutti in difesa. La potenza è pari a 10 Unità. La durezza è pari a 4. Una qualsiasi quantità di ossa può essere decomposta gratuitamente tramite Slot Gratuito Veloce.

    [Vel: 400, For: ininfluente, non voglio farti male davvero, potenza 10, consumo mezza leggera]
    Hai ignorato la mia domanda, qual è il tuo nome? Non voglio continuare a chiamarti fiorellino ancora per molto, e se davvero desideri ottenere qualcosa di più da questo posto umido e pieno di ratti, credo che ti convenga essere più collaborativa sorridendo avrebbe fissato la ragazza mantenendo il viso a pochi centimetri dal suo, prima di fare un passo indietro ed abbassare la mano artigliata.
    Ma si, sei riuscita a stupirmi, almeno un poco. Non pensavo che una senza tette come te avesse persino un anno più di me. E poi sembri avere qualche buona dote combattiva, al contrario della maggior parte degli ebeti che vivono in questa città. Hai detto che le tue doti da dove arrivi non sono apprezzate, di dove sei e chi ti ha indirizzato ad Ame? Nessuno viene da queste parti senza un'obiettivo preciso, e non penso che diventare più forte sia il tuo unico scopo, o avresti potuto infilarti in una qualsiasi arena e divertirti a piacimento invece di rischiare la pelle proprio qui
    Voltandole le spalle senza problemi si sarebbe avvicinata verso uno delle librerie, aprendo una piccola scatola in cartone sopra una delle scansie e tirandone fuori quello che sembrava essere un dolce rotondo con un buco al centro ed offrendone uno alla sua ospite Vuoi? E' una ricetta che ho importato io, l'ho trovata a qualche km da qui ed il fornaio sotto casa mia è stato così gentile da decidere di prepararmele ogni giorno dopo essere stato preso a pugni fino a quasi svenire, perlomeno. Addentando la sua ciambella osservò ancora una volta la ragazza appoggiando l'altro dolce sul tavolo in attesa di una sua mossa qualsiasi, che fosse un dialogo o un nuovo attacco: grazie all'attacco di prima aveva capito quanto lei le fosse ancora inferiore, dunque perché non divertirsi un poco? Chissà se lei avrebbe accettato o meno la sua offerta, non poteva escludere a priori non vi fosse veleno al suo interno, d'altronde.



     
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    La mia tattica improvvisata riuscì nell’intento di sorprenderla… ma l’illusione di poter fare qualcosa altro, oltre al colpo di spalle, svanì molto in fretta. Già, perché la Signorina oltre a dimostrare un seno enorme diede prova di avercelo anche corazzato! – Ma… ma come è possibile? – fu l’unico mio commento sbalordito. I Kunai infatti letteralmente ribalzarono, senza provocare danni o sanguinamenti… vanificando la mia strategia successiva.

    In ogni caso la velocità con la quale reagì successivamente la donna fu talmente rapida che non potei fare molto altro che restare immobile e sperare in un schiaffo, e non pugno, e almeno non sul mio bel visino. L’avrei odiata nel qual caso. Invece quello che avvenne fu decisamente meno grave. Infatti la Signorina si limitò a bloccarsi a pochi centimetri dal mio collo, con il pugno ben stretto. Pensai che si trattava probabilmente di uno dei tipici segnali di Ame nel dimostrare la propria forza, la propria appartenenza al gruppo “Alpha”. Ma non commentai la cosa, per il momento, sapevo che avrebbe potuto ritorcersi contro.

    - Wau, Signorina. Il suo stile è molto particolare! E decisamente… decisamente molto più efficace del mio. – mi allontanai di un passetto, così da prendere un po’ di respiro dalla minacciosità di quel pugno – Comunque ha ragione! Sono stata alquanto scortese a non presentarmi… ma tutte queste cose mi hanno mandato un po’ in confusione. Alloraaaa… - vocalizzai con un tono di voce quantomeno sensuale il resto della frase – Il mio nome è Shi. Il mio cognome non è così importante in realtà. Preferisco Yotsuki, perché ricorda mio padre che non ho mai conosciuto… oppure se vuoi Tokugawa, quello di mia mamma. – mi strofinai il nasino – Puoi indagare quanto vuoi Signorina… ma su di me non troverai nulla perché effettivamente non ho combinato nulla di grave! Provengo da Kiri, o meglio da un posticino incluso nei suoi domini. Ma… - ruotai di trecentosessanta gradi attorno a me per poi “riapparire” davanti alla donna con il mio viso paffuto – Non sono una Accademica! Lungi da me! Mia madre mi ha insegnato le arti ninja, direi con una certa grazia. Mi ha insegnato a cacciare e a uccidere. Mostri, bestie ed esseri umani. Il problema è letterale: da dove vengo non ci sono stimoli, o meglio sfide che possano spingermi a migliorarmi o temprarmi per il futuro! Per quello mia madre mi ha spedito qui. Ad Ame. – feci qualche passo sinuoso, muovendomi verso la tavola –Devi sapere che mia madre ha avuto un passato come Nunkenin, anche se non lo conosco nei particolari… - e qui stavo mentendo spudoratamente -… tuttavia conosce Ame e la gente che ci orbita. Motivo per il quale ora mi trovo qui a parlare con te! – feci un piccolo balzo così da raggiungerla ad altezza seno, per valutare ancora più da vicino le sue dimensioni – Nessun segreto o doppio scopo! Voglio diventare più forte, ma non solo fisicamente come potrei in un’arena. Io voglio appartenere ad un ambiente in grado di valorizzare le mie abilità e le mie propensioni… le quali convergono sostanzialmente verso un unico obbiettivo. – Mi bloccai, dimostrando questa volta uno sguardo vitreo – Uccidere. –

    Al termine di quella breve presentazione rimasi a disposizione per ulteriori chiarimenti, la Signorina del resto avrebbe capito che ero una ragazza a modo, che non lesinava nel rispondere a domande poste gentilmente. Nel frattempo accettai volentieri la ciambella, mangiandolo comunque con delicatezza evitando di sporcare il pavimento con le briciole. Mia mamma mi avrebbe sicuramente sgridato nell’accettare cibo da estrenei… poteva essere avvelenato, contaminato… bla bla bla. Poco mi importava! Avevo fame e alla fine dei conti ero più che sicura che in quella città avrei trovato ben poco di non sporco!


     
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    Quindi vuoi uccidere, eh? Isuke scrutò quegli occhi di un colore così particolare, ed osservando più attentamente il viso della ragazza non poté fare a meno di pensare che le ricordasse qualcuno...anche se le sfuggiva chi fosse, indubbiamente non una persona di Ame o che conosceva bene, ma era certa che quella sensazione non fosse sbagliata.
    Che ne dite, vogliamo mettere alla prova davvero questo fiorellino di campagna? Il coraggio l'ha, e non è completamente inabile nel combattimento come credevo affermò poi, non rivolgendosi a Shi ma muovendo il viso verso uno degli scaffali dove, invisibile a chi non sapesse dove fosse, si trovava una piccola cimice<testata style="color: #550080;">Cimici [x5] [Vario]
    Queste cimici possono essere applicate su qualsiasi superficie. Registrano tutti i suoni entro 12 metri come se avessero Percezione pari a 15. Per ascoltare le registrazioni sarà necessario recuperare le cimici, che imprimeranno le informazioni su un rotolo.Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscolo
    (Potenza: 0 | Durezza: 0)
    [Da genin in su]
    . Qualcuno non troppo lontano ed in maniera indiscreta aveva ascoltato tutta la loro conversazioneRicevitore [Vario]
    Ricevitore inserito nell'orecchio che consente di ascoltare in diretta ciò che viene percepito dalle cimici. Il raggio di ricezione è di 250 metri. È possibile, tramite un pulsante, cambiare cimice dalla quale ricevere.Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscolo
    (Potenza: 0 | Durezza: 0)
    [Da genin in su]
    ed una voce maschile e leggermente metallica rimbombò per tutta la stanza da un punto imprecisato che per l'aspirante nukenin, che non aveva idea di dove fosse l'eventuale cassa, era impossibile da capire.
    Questa sembra la migliore delle calzette che per ora hai esaminato, Fante d'Ossa. Prosegui la Kaguya si voltò ad osservare la mora con un sorriso che di tranquillizzante aveva poco o nulla.
    Hai superato il primo tempo sembra. Ti è andata bene, in caso contrario avrei dovuto ucciderti fece spallucce, come se l'idea non le desse alcun fastidio La ciambella non ha nulla dentro, ed hai dimostrato di avere abbastanza palle per andare avanti. Ma a parole sono bravi tutti, ora dobbiamo passare ai fatti si allontanò di qualche passo facendo poi cenno alla ragazza di salire le scale prima di lei. Mentre entrambe lasciavano la stanza ed Isuke disattivava il sigillo continuò Il mio nome lo saprai solo una volta superata la prossima prova, fino ad allora puoi chiamarmi come cazzo ti pare, Signorina, Fante d'Ossa, ogni cosa va bene. Ti rivelo solo un piccolo segreto, sono originaria di Kiri anche io


    ------------------------------------------------------------



    Le due uscirono dalla stanza e poi dal locale senza venire disturbate da nessuno, anzi molti nella sala decisero di non incrociare neppure lo sguardo né con Isuke né con Shi: era strano che qualcuno uscisse vivo e non in un sacco da quella stanza il che non poté che far capire ai presenti che era meglio girare alla larga dalla coppia.
    Camminarono per una decina di minuti sotto l'incessante pioggia, Isuke avrebbe messo l'impermeabile addosso che era indispensabile a chiunque abitante di Ame ma non avrebbe offerto alla sua "ospite" neppure un ombrello: se non avesse trovato lei stessa una soluzione o non avesse con sé qualcosa per proteggersi si sarebbe bagnata completamente come un piccolo pulcino nero. Se l'avesse seguita la morettina avrebbe notato ben impressa sul cappuccio nero una picca grigia, lo stesso simbolo che si poteva trovare anche posto davanti all'indumento, all'altezza del cuore. In molti vedendolo sarebbero semplicemente girati a largo cercando di allontanarsi il più velocemente possibile dalla bionda mentre altri si sarebbero direttamente chiusi in casa, facendo finta di non esistere.
    Arrivarono quindi davanti ad un palazzo di 5-6 piani in periferia e, dopo aver sfondato senza troppi problemi la porte di ingresso, Isuke avrebbe fatto cenno alla sua ospite di entrare togliendosi il cappuccio e cominciando a spiegare ciò che stavano per fare.


    Dici che vuoi uccidere, avrai modo qui di dimostrare effettivamente se racconti puttanate o no iniziò mentre salivano uno, due, tre piani Vedi, qui abita una persona che ci ha fatto un torto, ha deciso non solo di rubare qualcosa che ci apparteneva ma persino di avvelenare uno dei nostri. Ed è una cosa che noi non possiamo in alcun modo tollerare: se facciamo pensare a questi poveracci che possono decidere della loro sorte e ribellarsi a noi come preferiscono si monterebbero la testa, e come ti dicevo una pecora deve sapere che il lupo le osserva sempre arrivati al quarto piano la donna si fermò davanti ad una porta, all'interno entrambe poterono sentire con chiarezza dei
    rumori di mobili spostati, le grida di una donna e di un uomo che dicevano a qualcuno di andare a nascondersi Dovrebbero essere in 3 qui dentro: padre, madre e figlia, di circa 8 anni un sadico sorriso si formò sul volto della Kaguya L'uomo è ancora oltre le tue capacità e lo terrò occupato io, nel frattempo voglio che ti occupi della madre e della bambina. Non si aspettavano una visita oggi e la piccola famigliola era in casa a godersi un giorno di ferie tutti assieme continuò, mimando un abbraccio con le braccia in maniera palesemente ironica I nostri superiori però vogliono che l'uomo paghi DAVVERO per ciò che ha fatto: lui verrà ucciso per ultimo da me, ma prima vogliono che veda ciò che gli è più caro al mondo venirgli portato via. Tuo compito sarà quindi quello di togliere la vita a sua moglie ed a sua figlia davanti a lui. Sei libera di farlo come preferisci, l'importante è farlo parlava a voce alta e senza curarsi minimamente del fatto che qualcuno all'interno del palazzo potesse sentirla, tanto meno gli abitanti dell'appartamento davanti a cui erano In questo modo mi dimostrerai davvero le tue abilità e quanto la tua volontà sia forte. Possiamo procedere? avrebbe aspettato un segno di assenso da parte della ragazza per poi caricare un calcio e sfondareTocco Distruttivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza
    [Consumo massimo: 2 Bassi])
    [Da genin in su]
    con un colpo preciso anche quella porta, sfaciando completamente anche l'armadio che era stato posto inutilmente a difesa. Davanti a lei si trovava un uomo con in mano un pugnale ed aria irata in viso mentre una donna scappò appena la vide veloce verso un'altra stanza, o almeno cerco di farlo: della bambina sembrava non esservi alcun segno. E' arrivato il lupo cattivo! urlò sorridente la Kaguya, gettandosi poi senza alcuna preoccupazione sull'uomo che riuscì a ferirla sul braccio con il pugnale appena prima che la donna lo afferrasse per il collo e lo attaccasse letteralmente al muro, disarmandolo con l'altra mano e non curandosi assolutamente della ferita sul braccio Prego. Ricordati solo di portarla qui disse rivolgendosi poi a Shi e lasciandole piena libertà di azione. Se la morettina avesse cercato la donna l'avrebbe trovata nella stanza da letto della figlia davanti ad un armadio e con un pugnale in mano a sua volta, della bambina non sembrava esservi alcuna traccia.

     
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    Post V




    Certo che voglio uccidere! Altrimenti non avrei fatto tutta questa strada per nulla. - fu la mia risposta a tono. Era evidente, lo avevo detto in diverse salse. La Signorina doveva mettersi l'animo in pace... l'avrei tartassata finchè non avrei ottenuto quello che volevo: il potere. Tuttavia rimasi alquanto sorpresa nel momento stesso in cui realizzai che le sue parole successive non furono rivolte a me, al mio corpicino perfetto, ma verso il vuoto... che in realtà non era tale. La guardai con occhi volpini: - Non ti facevo per una tipa... del genere! - un commento simpatico. La Signorina del resto l'aveva giocata furbescamente – Era una prova? Dovevo immaginarmelo... ciononostante sono contenta di essere ancora viva. Mia mamma non mi ha insegnato tutte queste cose per niente, allora. - fu il mio unico commento, diretto e molto genuino.

    Mi avvicinai alla donna e in risposta alle sue parole aggiunsi: - Ora si spiegano TANTE cose! Un seno come il tuo mi avrebbe fatto comodo nelle lande gelate di Kiri! E ho deciso: ti chiamerò Signorina... almeno finché non saprò il tuo nome. Fante d'Ossa comunque mi sembra troppa da maschiacci, sai? Devi tenerti più in considerazione come donna! - già, non si appropriava decisamente a delle belle ragazze come noi. Ci sminuiva! -

    Così, senza aggiungere molte altre parole, la Signorina prese a muoversi ritornando in “superficie”. Notai subito una differenza sostanziale. Gli sguardi dei trogloditi presenti in quel locale erano cambiati. Decisamente. Che fosse stata la mia presenza vicino alla “Alpha”? Ero sicura che l'avrei scoperto prima o dopo. Sempre mantenendo un silenzio costante, cosa che iniziava a farmi sentire a disagio, uscimmo dalla taverna imbattendoci così in una pioggia intensa. Fortunatamente per il mio look femminile dietro con me mi portavo il mio rivestimento mimetico, che generalmente usavo più come copertura dal freddo e pioggia! E quindi per l'occasione si rivelò assolutamente ideale. Meno male, pensai tra me e me.

    Finalmente dopo un bel percorso la Signorina riprese a parlare introducendo una sorta di discorso riguardo ad un obbiettivo. Non ascoltai completamente visto che in quel momento era praticamente presa nel cercare di bagnarmi il meno possibile, di evitare le pozzanghere e di tenere i capelli riparati dall'acqua. Ciononostante compresi le informazioni base: entrare nel locale. Cercare mamma e figlia, catturarle e finirle... tutto mentre Isuke si sarebbe occupata del pezzo grosso. Nulla di complicato in sostanza! Solo una volta all'interno del palazzo ripresi a seguire con attenzione le parole della donna... ma ormai il grosso delle informazioni era già andato. Comunque al suo accenno confermai la mia intenzione di proseguire, muovendo paffutamente la testa in segno di assenso

    E così fu. La Signorina sfondò la porta di ingresso dell'appartamento e nel giro di qualche attimo si generò una colluttazione con l'uomo. Da parte mia invece mi concentrai sul mio compito, con la massima serietà. Mi sarei mossa velocemente, cercando nelle varie stanza fino tanto che non sarei giunta nella camera da letto dove mi sarei trovata davanti la donna citata dalla Signorina. Probabilmente la figlia si trovava nei pressi... l'istinto materno del resto era prevedibile. Avrei fulminato con occhi gelidi la donna e senza proferire parola mi sarei scagliata contro di lei! Avevo un compito da portare a termine, una persona da soprendere e un obbiettivo da raggiungere. Nulla mi avrebbe fermato (a parte, forse, qualche preziosissimo profumo) Per prima cosa avrei lanciato tre kunai contro la madre ad altezza petto, irrorando il braccio sinistro di chakra! [S. Azione I]. Volevo distrarla, infatti mentre le armi si sarebbero trovate in volo mi sarei avvicinata quasi a distanza respiro, fermandomi a circa un metro [S. Movimento gratuito] per poi usare entrambe le braccia nel tentativo di imbrigliarla in una presa mortale. Infatti avrei utilizzato il mio Kusari Fundo e avrei cercato di bloccare la donna attorno al petto, costringendo entrambe le braccia e lasciandole così la minima possibilità di movimento! [S. Azione II]

    Se ciò sarebbe avvenuto allora avrei terminato la mia azione offensiva lanciando gli ultimi miei due kunai, con la destra. a disposizione ad altezza ginocchia, con la chiara intenzione di immobilizzarla e farla cadere a terra! Del resto difendersi da una situazione del genere sarebbe stato quasi virtualmente impossibile [S. Azione III]. A quel punto, se la donna avesse subito tutti i miei attacchi sarebbe rimasta alla mia completa mercé. Sarei corsa vicino a lei e recuperando in fretta un kunai dal suo corpo mi sarei prodigata nel lacerare le sue articolazioni, penetrando la gelida lama in entrambe le spalle e in entrambe le ginocchia... spingendo il kunai in profondità! In quei momenti puntavo su una semplice cosa: le grida della donna. Sfruttando infatti il dolore, difficilmente contenibile, avrei a mia volta proferito, quasi con un tono di voce cordiale e caloroso: - Hey, bambina. La senti tua mamma, vero? Se esci e vieni vicino a lei... prometto che smetterò di farle male. Lo giuro! Sono una femminuccia come te... e io le promesse le mantengo! -

    Se la bambina sarebbe apparsa, magari da sotto il letto o da qualche maledetto buco avrei smesso di inferire sulla madre. Ma anzi avrei invitato la bambina a seguirmi verso la Signorina spingendo la donna grazie alla presa fornita dal Kusari. Una volta davanti alla ragazza di Ame sarei intervenuta, decisamente contenta: - Eccole entrambe! Come richiesto. Ora non resta che punirle giusto?! - una domanda retorica, che sarebbe stata sicuramente riferita più al marito che alla Signorina. E così avrei fatto. Forzatamente avrei spinto la bambina verso la madre e sfruttando un kunai insanguinato avrei cosparso di sangue la bambina stessa, attorno alla testa, sul collo e sul torace. A quel punto non sarebbe rimasto altro che mettere in scena la recita!

    Mi sarei rivolta verso il marito: - Mia madre, nelle sue terre, veniva spesso chiamata Terrore. Oggi potrai dire... che hai visto all'opera... La Figlia del Terrore. - Velocemente composi un solo sigillo, quello del gallo... e in poco tempo attorno a me sarebbero apparsi diversi costrutti, pittoreschi e dai colori sgargianti, ma decisamente minacciosi. Una serie di PiranhaTecnica del Piranha Tropicale
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Gallo (1)
    L'utilizzatore, sfruttando l'umidità, può creare dei costrutti a forma di piranha di dimensioni esigue e colori sgargianti; potranno fluttuare entro 1,5 metri l'utilizzatore. Utilizzatore escluso, attaccheranno chiunque presenti delle ferite sanguinanti o del sangue non rappreso, focalizzandosi in queste zone; causeranno danni da taglio. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. L'attacco di 3 piranha richiede 1 slot azione. La potenza di ogni piranha è pari a 5. Attaccare l'avversario causa la distruzione del costrutto.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Consumo: ½ Basso ognuno / Mantenimento: ½ Basso ognuno)
    [Piranha Massimi: 3 ogni grado ninja]
    [Da studente in su]
    ... decisamente affamati! Non avrebbero avuto alcuna pietà. Veloci e decisi si sarebbero scaraventati a raffica contro entrambe le femmine, mangiando, scarnificando e penetrando nelle carni. Dissanguando e strappando muscoli, organi e pelle. Uno spettacolo macabro dove gli occhi della madre, puntati verso la figlia anche ella martoriata, avrebbero descritto ogni particolare. Il dolore, il terrore, la paura e la costatazione che la loro vita stava per finire nel peggiore dei modi. Nel nulla. E nel mentre... io. Shi. Avrei riso, con occhi accecati dalla vista del sangue. Consumando ingenti quantità di chakra pur di evocare in continuazione le bestie, per proseguire nella mattanza. Il mio sorriso era indecifrabile, e sempre più difficile da scorgere quanto più si sarebbe sporcato di sangue fresco.

    Solo un ordine della Signorina avrebbe posto a tutto. Solo una sua azione.




    Tabella Riassuntiva:
    Chakra Residuo: 8,5/10 Bassi, escludendo eventualmente la Tecnica del Piranha tropicale.


     
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    Pensato
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    Era chiaro come la madre non fosse assolutamente una combattente ma una semplice disperata alla ricerca di un modo qualsiasi per proteggere lei e la sua famiglia: con un colpo di fortuna quasi miracoloso riuscì a deviare uno dei kunai con il pugnale che aveva in mano, ma gli altri due si conficcarono nel suo petto senza che lei potesse fare molto e mentre quest'ultima urlava come una pazza per il dolore: il resto viste le sue condizioni fu facile da eseguire per Shi, che la bloccò con il suo kusari fundo prima che potesse accasciarsi al suolo mentre la poveretta continuava ad urlare all'impazzata e piangeva senza controllo Ti pre-go...ferm-ati...cosa ti abbiamo fatto!?? Non ti conosco nem-meno, lasciaci in pace, lasciala in pace, TI PREGOOOOOOOOOO!!! urlò ancora, svuotando i polmoni da tutta l'aria che aveva in corpo. Gli ultimi due kunai lanciati non raggiunsero mai il loro obiettivo, essendo la donna ormai troppo vicina e completamente immobilizzata, tenuta in piedi solo dalla stessa forza della presa dell'aspirante nukenin.

    Non servì però che la morettina chiamasse la bambina: quest'ultima uscì da sotto al letto di corsa[Movimento gratuito] impugnando un pezzo di vetro preso chissà dove e cercando di pugnalare l'assalitrice al fianco, dimostrando una tempra notevole per una piccola della sua età [S.A. I][For e Vel: Bianca, potenza vetro: 10] Lascia stare la mia mamma!!!! urlò nel tentativo mentre la madre scuoteva la testa disperatamente No, no, Arashi, SCAPPA!!!
    In qualsiasi modo Shi si difendesse la bambina l'avrebbe poi guardata fissa negli occhi, uno sguardo che sprigionava puro odio più che terrore, e sarebbe stato facile per l'aspirante nukenin trascinare sia lei che la madre davanti alla Kaguya. Quest'ultima aveva nel frattempo legato come un salame l'uomo ad una sedia, impossibilitato a muovere sia braccia che gambe ed imbavagliato, il setto nasale chiaramente rotto da un pugno.
    Le hai trovate velocemente, allora qualcosa sai fare davvero esclamò, facendole poi cenno di avvicinarsi Fai quello che ti pare. Ricordati che la punizione è per lui, non per loro, quelle due non sono che vittime. E la colpa è solo tua, caro paparino continuò avvicinandosi all'uomo legato e baciandolo velocemente sulla fronte mentre quest'ultimo tentava, invano, di raggiungerla con una testata mugugnando qualcosa di incomprensibile e regalandole lo stesso sguardo che poco prima la figlia aveva dato a Shi: la somiglianza fra i due era evidente, la bambina si poteva dire una copia al femminile del padre Ahahahah, guardati, cerchi ancora di fare lo sbruffone nonostante tutto. Non si gioca con Ame. Nessuno gioca con Ame. Tu servirai a monito per tutti, voglio che l'intero palazzo senta le vostre grida e vada a raccontarlo in giro
    Nooooo!!! Ti prego, nooo! Prendi me, prendi lui, ma almeno lascia stare mia figlia!! rantolò la madre a terra cercando di raggiungere una caviglia di Isuke, che però si allontanò per tempo con aria indifferente e scocciata Falla stare zitta ordinò infine a Shi.

    Prima di agire però la morettina decise bene di fare una sorta di presentazione teatrale e nel sentirla la bionda scosse la testa ridacchiando Pessimo...ma chi ti ha insegnato a fare certe uscite così patetiche? disse sogghignando Se vuoi lavorare con me è meglio che tu non te ne esca mai più con uscite simili fortunatamente Shi decise di agire, questa volta soddisfacendo le aspettative della Kaguya che guardò con piacere i Piranha acquatici cominciare a mangiare letteralmente le due Così va meglio
    La madre in tutta risposta abbracciò la figlia cercando di farle scudo con il suo corpo in ogni modo mentre il padre si dimenava sulla sedia cercando in ogni modo di liberarsi ed Isuke lo teneva bloccato a terra con una mano saldamente appoggiata sulle spalle, per evitare che seppur legato si gettasse in qualche modo in mezzo alla mischia. La bambina dal canto suo cominciò a piangere disperata in parte per i morsi che stava ricevendo ma soprattutto nel vedere sua madre venire quasi divorata viva. Fu allora che accadde l'imprevedibile.
    Strane scintille nere cominciarono a formarsi attorno alle due mentre la bambina cacciò un urlò che sembrò quasi far tremare le pareti attorno a loro HO DETTO DI LASCIARE STARE LA MIA MAMMAAAAAAAAAAHHHHH!!!!!!!!!! senza che nessuno dei presenti potesse prevederlo un'improvvisa scarica di elettricità nera si propagò dal corpo della piccola che finì con il folgorare anche la stessa madre, che cadde a terra viva (ma svenuta), distrusse tutti i pesci attorno alle due donne e si propagò fino ad arrivare alla Kaguya, alla Yotsuki ed all'uomo sulla sedia [Slot Tecnica]Corrente dei Fulmini Neri
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore è in grado di fa fuoriuscire da tutto il suo corpo una scarica elettrica. La potenza è pari a 15 e coprirà tutti coloro entro 3 metri dall'utilizzatore; può causare una Semiparalisi per 2 round a due arti.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton

    Vel: 175

    La piccola in preda a quella che sembrava una reale furia e completamente priva di controllo volse lo sguardo verso Shi, alzando poi la mano e creando dietro la ragazza un vero e proprio costrutto elettrico che sembrava ricordare un piccolo volatile, completamente neroManipolazione dei Fulmini Neri: L'utilizzatore può modellare fulmini neri formando costrutti entro 1,5 metri da sé e muoverli entro il raggio d'azione. Il movimento richiede slot tecnica/azione; muovere più costrutti con traiettoria simile o speculare richiede uno slot tecnica/azione. Attaccare richiede slot tecnica/azione. Una Unità mossa richiede un consumo ¼ Basso ogni slot tecnica/azione utilizzato. Spendendo 4 round è possibile muovere i fulmini neri ad una distanza decuplicata (x10).
    Potenzialità dei Fulmini Neri: Le statistiche dei costrutti sono pari energia all'energia dell'utilizzatore; la Velocità è pari alla Velocità dell'utilizzatore. Un attacco di un costrutto ha potenza massima pari a 5 per livello di tecnica speciale; è possibile ridurre di 10 la potenza di un attacco per causare uno status Medio, 1 volta a round, che può durare fino a 2 round (DnT escluso). Ogni attacco richiede un consumo pari a ½ basso ogni 10 di potenza. Ogni costrutto e potenziale attacco deve essere descritto in fase di creazione per essere utilizzato.

    La Velocità dei costrutti è aumentata di 1 tacca.
    : l'animale elettrico rimase fermo appena un millesimo di secondo prima di gettarsi velocemente contro Shi puntando esattamente alla sua testa, in maniera tale che se la ragazza si fosse voltata l'attacco sarebbe arrivato direttamente al volto o almeno così sperava la bambina nella sua inesperienza. [S.A. I][Vel: 125, potenza 5]
    Isuke si era protetta dal colpo elettrico della bambina senza troppi problemi e non subendo alcun danno [Res: 475] mentre il padre aveva preso completamente l'intera scarica, non venendo al contrario della madre dimostrandosi decisamente più forte ma osservando la figlia con gli occhi sbarrati, non aspettandosi assolutamente una simile cosa. Lo stress indotto dal vedere la madre in quelle condizioni aveva scatenato una reazione altrimenti impossibile nella piccola, risvegliando una sua kekkai di cui neppure i genitori erano a conoscenza.
    Il gioco si fa più interessante sussurrò la bionda, curiosa di vedere come avrebbe Shi reagito a quello strano evolversi degli eventi

    Sorpresa! Tecnicamente non si potrebbe sbloccare fino alla verde, ma prendila davvero come una pura botta di adrenalina. Non volevo fartela vincere in maniera troppo semplice :P ma non te l'ho neppure complicata così tanto!




     
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    Il tentativo della bambinetta di distarmi dal mio compito fu inzialmente patetico. Ma allo stesso tempo divertente! Già, sorrisi mentre osservai con occhi carichi di curiosità il movimento della bambinetta verso di me, la quale teneva in mano una sorta di vetro appuntito. Da un parte però dovevo apprezzare il suo sforzo o per meglio dire fortuna. Aveva colto il momento perfetto per attaccarmi, quando ormai con in pugno la madre non potevo di certo sospostarmi, a meno di non giocarmi spreco di ulteriori secondi o energie. Così mi limitai semplicemente a difendermi sul posto. La bambinetta dimostrando una velocità decisamente sopra le righe cercò di infilzarmi ma reagii prontamente. Interposi l’avambraccio destro tra il mio fianco e la punta del vetro e il risultato fu un leggero colpo, un piccolo taglio sanguinante ma soprattutto una ferita sulla mia delicata pelle! [S. Difesa] Ah, se l’avrebbero pagata care entrambe!

    Più tardi lo spettacolo che avevo messo in piedi con i miei piranha fu esattamente come avevo previsto: speciale. Il mio Ninjustu preferito era veramente fantastico. La carne strappata, le grida di dolore erano musica per le mie orecchie e probabilmente anche per la mia pelle! Ad ogni urlo sentivo un po’ di stress, della vita quotidiana, scivolare via. Distante dalla mia mente, la quale si rinfrancava. Insomma, era un po’ come quando spendevo ore in esericizi fisici, ad ogni goccia di sudore spesa sapevo che il mio fisico si abbelliva altrettanto!

    Tuttavia nel giro di un secondo insorse un problema non da poco, decisamente. Probabilmente a causa di quella sorta di tortura, o almeno così potevamo chiamarla per chi non poteva apprezzare, dalla bambina scaturì un potere notevole. Sopito e ridestato, senza dubbio. E allo stesso tempo molto pericoloso. Attorno a lei si generò una sorta di campo elettrico. Numerosi fulmini andarono a crearsi e propagarsi ad una velocità molto elevata! Realizzai subito che non avevo possibilità di difesa concentra. Avevo già speso troppo chakra fino a quel momento e consumarlo per spostarmi sarebbe stato solo uno spreco inutile. Così incrociai entrambe le braccia davanti al busto e al viso preparandomi a sorbire il colpo!

    Strinsi i denti, serrai i pugni e a fatica trattenni un grido di dolore, la scossa fu terribile e coinvolse tutto il mio corpo. Un tremito di dolore che ruppe il fiato e creò in me il desiderio di rivalsa… di volerle entrambe ammazzare! [S. Difesa I]Danno: 15, Semiparalisi Arti Inferiori. Non soddisfatta tuttavia la bambina continuò a dimostrarsi più una shinobi che una semplice ragazzina e generando ulteriori fulmini indirizzò ad altezza della mia testa un altro colpo. Incrociai nuovamente le braccia e subii, senza molte possibilità di movimento, visto le condizioni in cui l’attacco precedente aveva ridotto le mie gambe. Le sentivo infatti quasi bloccate e pesanti. [S. Difesa II]

    Dovevo agire velocemente prima che fosse troppo tardi. Prima di essere sconfitta da una mocciosa! Così reagì muovendo velocemente con la destra il mio fidato Kusari Fundo cercando di intrappolare, allo stesso modo di come avevo fatto con la madre, la bambina ad altezza del torace con l’intenzione di costringere e imbragliare anche i suoi arti superiori! [S. Azione I]. Con la differenza di un secondo, sfruttando la situazione in cui si sarebbe trovata la ragazza, avrei lanciato due kunai con la sinistra ad altezza cuore a cui sarebbero seguiti i miei due spiedi, sempre con la stessa mano... questa volta indirizzati al centro del collo [S. Azione II & III]S. Azione II: Forza: 150 (Mezzo-basso di Impasto)
    S. Azione III: Forza: 150 (Mezzo-basso di Impasto)


    - Muori. - sarebbe stato il mio unico commento, laconico.


    Tabella Riassuntiva:

    Vitalità residua: 5,7/8 Leggere (-1,5 -5 - 3)
    Chakra residuo: 5,5/10 Bassi (-1,5 di Impasti)

     
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    Lo svolgimento inaspettato della situazione colse di sorpresa Shi che, impreparata ad una simile reazione, non poté che incassare uscendone anche con qualche danno. Una risata divertita si levò da Isuke, che osservava la scena poco distante Ahahahahaha! Bhè, che c'è piccolo fiorellino, le stai prendendo da una poppante? la provocazione era voluto, quella reazione aveva colto alla sprovvista anche lei ma per sua fortuna le doti della bambina non erano minimamente paragonabili alle sue. La morettina invece, per quanto avesse il giusto carattere e le giuste capacità, doveva ancora migliorare parecchio sul piano fisico: ma aveva delle potenzialità, ottime potenzialità.

    La risposta della aspirante nukenin fu veloce e ben piazzata, e nulla poté fare la piccola per evitarlo. La sua reazione era stata puramente istintiva e guidata dalla pura disperazione, la Kaguya era pronta a mettere le mani sul fuoco che la bambina non avesse neppure capito come aveva fatto a risvegliare quella capacità che era nascosta nel suo sangue. Le armi di Shi trafissero prima il suo cuore puoi il suo collo e la vittima cadde esanime a terra con un rantolo soffocato. La madre ancora svenuta non si accorse di nulla ma un grido di pura disperazione e rabbia si levò dal padre imbavagliato, che cominciò a piangere in maniera incontrollata.
    Da una parte è un peccato, quella bambina aveva potenzialità. Se presa da noi sarebbe diventata un'ottimo Fante. Ma vabbé, così è la vita facendo spallucce si rivolse all'uomo legato Vedi, se tu non avessi ucciso uno dei nostri ora staresti vivendo in questa patetica catapecchia senza problemi con le tue due donne ancora in vita. Ma no, hai deciso di fare l'eroe. Ma tranquillo, a breve le raggiungerai entrambe si rivolse nuovamente a ShiCompleta l'opera, prima la madre poi il padre. Non è necessario usare cose troppo complicate, come vedi nessuno dei due è in grado di fare granché ormai. Con questo, posso dirti che anche la "prova pratica" è superata alla grande, hai le potenzialità giuste per far parte del nostro gruppo. Sistemata questa faccenda ti porterò in un posticino dove potremo ufficializzare il tutto



     
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    La provocazione della Signorina mi fece leggermente irritare, anche se non lo diedi particolarmente a vedere. Del resto in quei momenti ero impegnata decisamente a salvarguardare la mia incolumità da quella che poteva essere un pericolo non da poco! Una bambina impazzita in grado di manipolare Ninjustu e fulmini come nemmeno io sapevo fare.

    La fortuna tuttavia mi arrise. Il mio contrattacco si rivelò efficace e stretta nella morsa del Kusari Fundo i colpi di Kunai l’abbatterono, mentre gli spiedi fecero il resto togliendole definitamente la scintilla della vita dagli occhi. Una potenzialità che andò sprecata, su quello condivisi pienamente il giudizio della Signorina. Quella bambina era morta “insensatamente”. Ma quella era il destino del Mondo. Me lo aveva sempre spiegato la mamma.

    Giusto e sbagliato erano concetti per i deboli. Esisteva solo una regola: la forza. E se volevo proseguire a vivere dovevo rendermi sempre più potente, sempre più assetata e sempre più vogliosa. La Signorina era la mia via. Il mio esempio da seguire. Ascoltai le sue parole successive e seguii, senza alcun remore, il compito successivo che mi aveva affidato. Uccidere il resto della famiglia. E lo avrei fatto con molto piacere.

    Mi guardai il braccio, il mio bellissimo braccio, ustionato e ferito. Serrai gli occhi. Per colpa di quella bambina la mia pelle delicata era stata toccata e sempre per colpa di quella bambina i pochi soldi che mi rimanevano avrei dovuto spenderli in ungenti, giusto per migliorare la cicatrice e sperando nei Kami farla scomparire. No, sarebbe stata una morte lenta. Come era giusto. Tuttavia non avrei potuto sprecare di certo altro chakra… così mi sarei limitata ai vecchi ma sempre gustosi metodi.

    Recuperai tutte le armi dalla bambina, strappandole brutalmente dal corpo, e avviciandomi alla donna adulta la spostai con la gamba, così da trovarmi faccia a faccia. Certo con lei a terra. E da quella posizione abbassandomi leggermente avrei infilzato lo spiedo al centro del collo. Giusto quella profondità per trapassare esclusivamente la trachea. Una morte terribile, lenta e dolorosa.

    Guardai l’uomo e sorrisi: - Generalmente non parlo con i scarafaggi… ma tua figlia è morta almeno decentemente. Mentre te… guardati. Tutto questa fatica… questi sotterfugi… per cosa? – Non aspettai una risposta ma puntai direttamente al suo collo, lanciando il mio secondo spiedo… augurandoli così la stessa morte.

    - Signorina, per me qui abbiamo finito. La seguo. – furono le mie uniche parole, pronunciante mentre mi avvinavo alla porte. Nel percorso non degnai di uno sguardo i tre membri della famiglia. Per me erano già scomparsi. Ombre inutili.



     
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    Applaudendo lentamente Isuke avrebbe fatto un paio di passi in direzione della morettina, sul viso il suo immancabile sorriso provocatorio Brava, sei riuscita ad uccidere una bambina di 8 anni esclamò con il tono di chi si stava divertendo da matti Se vuoi ripulirti da un po' di sangue usa il loro bagno, ti do 10 minuti. Sembra una che da importanza all'estetica. Ma se entrare nell'organizzazione non potrai essere troppo schizzinosa in molti casi, fiorellino avrebbe quindi dato tempo a Shi di sistemarsi un poco mentre lei perquisiva i corpi ed il resto della casa alla ricerca di una sola cosa: denaro, o di qualcosa di prezioso da poter vendere. Non trovò alcun gioiello ma diversi ryo che le avrebbero permesso di comparsi un paio di eleganti abiti da usare in qualche missione.

    Non appena i 10 minuti furono scattati le due assassine si sarebbero dirette fuori dall'abitazione: nessuno osò uscire dalla porta neppure per guardarle e tutti i vicini furono ben attenti nel non osservarle neppure dalla finestra Dimmi un po', cosa sai del villaggio della pioggia? se come immaginava la ragazza non sapesse granché essendo appena arrivata avrebbe cominciato la sua spiegazione, continuando a camminare Se conosci il mondo accademico, dimenticati tutto. Ame non fa parte dell'Accademia: gli shinobi della Pioggia non esistono come unità, non avrai mai un copri fronte carino con 3 linee verticali, quello ormai appartiene al passato e se speravi di averlo come accessorio hai sbagliato luogo. Il villaggio della Pioggia non ha dei suoi ninja, ha ammassi di nukenin, di rinnegati e fuggitivi, che si accozzano nei livelli più bassi, almeno questo è quello che il mondo vede, dall'esterno tirò su il cappuccio per prepararsi al diluvio Oh, e abituati anche alla pioggia, qui non finisce mai. Oltre a quello che tutti i fessacchioti vedono comunque c'è uno strato nascosto al di sotto della superficie, un'Organizzazione che non ha un nome e quindi non può essere definita, ed al contrario delle altre di cui forse avrai sentito l'Organizzazione non è realmente nemica dell'Accademia, semplicemente perché non sempre le loro necessità vanno in contrasto. Ho incontrato diversi conigli accademici nel corso del tempo, uno mi ha pure aiutato possiamo dirlo. Finché non vanno contro i miei piani, possono essere usati come meglio credi. Noi abbiamo solo un unico obiettivo, SOLDI! si voltò verso Shi con un enorme sorriso dipinto sul volto, nulla di inquietante o minaccioso, stava solo ad indicare quanto effettivamente adorasse l'idea di essere ricca.
    L'organizzazione si divide in quattro gruppi, per così dire
    Fiori: per la gestione di veleni, tonici e droghe.
    Quadri: per l'organizzazione strutturale e la gestione del villaggio.
    Cuori: per la supervisione dello smercio di cadaveri e quant'altro.
    Picche: per il mantenimento di una rete di informazioni e, per così dire, un controllo demografico. Io sono una picca, e vedrei anche te bene in questo ramo

    Hai domande?
    la Kaguya nel frattempo stava accompagnando la ragazza per le viuzze della città con una meta ben precisa, anche se non aveva minimamente accennato alla morettina dove stessero andando né l'avrebbe fatto se non le fosse stato domandato. In qualche modo adorava tenerla sulle spine, trovava la cosa dannatamente divertente.
    Oh, si, prima che mi dimentichi si fermò, ponendosi davanti a Shi questa volta con il volto serio e senza un sorriso, abbassandosi leggermente sulle ginocchia per arrivare all'altezza del viso della ragazza Se dovessi entrare nell'organizzazione non pensare minimamente di poterci tradire, o di poter vendere informazioni che ci riguardano. Sarai tenuta d'occhio giorno e notte ed uccisa al primo sgarro eventuale. Nel caso chiederò io stessa di poter strappare ad uno ad uno quegli arti così carini che hai addosso, partendo dalle dita. Spero il concetto ti sia chiaro


     
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    Post VIII



    La Signorina si complimentò per le mie azioni e in particolare sul mio viso si stampò una sorriso a trentadue denti al sentirmi così considerata. Certo, alcune ragazze potevano chiamarmi primadonna, ma alla fine non lo ero. Mi ero guadagnata l’elogio, con il sangue la fatica e la morte.

    Già, perché tutte e tre i famigliari oramai giacevano privi di vita, soffocati dal sangue che aveva riempito i loro polmoni. Deceduti, nel peggiore dei modi. Per un attimo comunque pensai di recuperare le armi che avevo usato su di loro… ma mi fermai con la mano. No, non ero così povera da non permettermi altri spiedi o kunai e comunque di certo non mi sarei sporcata le mani con sangue di scarafaggio, per lo più di morto! Se dovevo bere del sangue tanto valeva bello caldo. In quel momento mi balenò per la testa un piccolo dettaglio che probabilmente lasciava perplesso, se non addirittura peggio, i benpensanti – Signorina, se si chiede perché bevo il sangue deve sapere, o immagino come lei sa, nelle lande gelide di Kiri quando si è a caccia… non è sempre possibile riscaldarsi qualcosa e francamente il mio pancino a volte può risentire sia della fame, sete e del freddo… quindi uccido qualche animale e bevo il suo sangue! Ci aggiungo del latte ed è come se bevessi una tisana. Ci pensi, proteine e calcio. Certo, ci vuole un certo stomaco ma dopo le prime volte ci si fa subito l’abitudine! – tutti questi discorsi li feci nel mentre mi occupavo di me stessa, infatti sfruttando il bagno dell’appartamento mi lavai alla bella e meglio quantomeno per togliere il grosso dello sporco. Odiavo puzzare e in quella giornata avevo sudato parecchio!

    - Comunque Signorina la ringrazio per i complimenti, ma deve sapere che non è stato nulla di particolare sa? Come le ho detto poco fa sono abituata ad uccidere, anche senza motivazione, per puro divertimento. Togliere la vita a quella bambina direi che è stato uno spasso. Ha visto che energie ha tirato fuori? Secondo me nel futuro sarebbe stata un vero problema. Comunque ho finito di pulirmi… quando vuole, Signorina! –

    ____________



    L’acqua batteva incessamente in quelle vie e mi stavo poco poco accorgendo che avrei dovuto abituarmi velocemente a quell’ambiente! Però odiavo la cosa! Odiavo che il mio intimo si inumidisse e odiavo che il mio trucco venisse a meno. No, dovevo concentrarmi sulla qualità delle creme idratanti. Ne valeva del mio viso! Comunque la Signorina riprese a parlare e nonostante la mia attenzione ad evitare le pozzanghere queste volta mi avvicinai di più e tesi le orecchie, così da ascoltare interamente le sue parole. Alla sua prima domanda mi limitai ad un paffuto cenno con la testa - No, non conosco nulla del Villaggio! Sono molto curiosa!- Le parole dell’Alpha risultavano estremamente interessanti. In pratica stava dipengendo quella che si poteva definire a conti fatti come una vera e propria organizzazione malavitosa… anche se lo negava allo stesso tempo. Non aveva un nome ma uno scopo, anzi diversi scopi. Estorsioni, ricatti, droga, donne, omicidi, rapine e furti… tutto questo doveva convergere verso uno solo scopo: il potere. Esattamente quello che stavo cercando!

    Risposi senza pensarci due volte: - Come lei! Voglio essere come lei, Signorina! Anche io punterò alle Picche! Non mi piace rubare, né fare i conti. Cerco l’adrenalina, cerco l’emozione. E lei oggi mi ha dato proprio queste cose! La prego, voglio ancora… ancora… ancora di cose di questo tipo! Voglio essere una Picca come lei! E giuro che non tradirò mai questa cosa grande di Ame! – almeno finché avrei ottenuto quello che volevo, ovviamente. In ogni caso l’emozione sul mio volto era palpabile, la voglia di fare, di mettermi in gioco, di fare la grande come mia mamma al suo tempo!



     
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