I fili del Destino e della VendettaPaese delle Sorgenti Termali

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Quando il Destino chiama...


    E preferiresti non rispondere...



    All'osservazione dello Yonga, il Risorto rimase con un genuino e quanto mai sincero momento di stupore, persino un pò con la bocca aperta, se non quasi spalancata davanti a quel particolare.
    AHAHAHAHAHAHAHAH!!!! Non ci avevi mai pensato, vero, Ossicino?
    In effetti no...
    Non avevo mai pensato a questo particolare, all'idea di farmi una famiglia con Michi, in effetti..., ammise il Risorto al suo interlocutore, per poi sollevare un indice con sguardo furbo, Non sono un medico, ma quella di Michi è un'abilità innata, giusto? Lo è anche la mia e dare per scontato che non possano nascere con i miei geni, anziché con quelli del suo clan, sarebbe un pò ingiusto, seppur forse sono ingiusto anch'io nel considerare il caso contrario. ed una smorfia di riflessione si dipinse sul volto del Kaguya.
    Fratello, ma fai sul serio? La cosa non sta diventando un pò ridicola così?
    In effetti, dovrebbe darsi una mossa! Torniamo sul nocciolo del discorso! Porta Juana dallo Yonga!
    Ed in effetti, alle parole dell'Ho, il Kaguya si mosse per raggiungere la Profetessa.

    [...]

    All'accenno di Yato che si allenava, per un istante, Feng Gu alzò le orecchie per cercare di sentire i rumori che venivano dalla stanza del suo "allievo" e, in effetti, c'era del rumore, ma in quel momento il Kaguya era troppo focalizzati sui suoi obiettivi per preoccuparsi dell'eventuale allenamento del giovane Senju.
    Certo che ne fa di rumore per allenarsi da solo, il ragazzino.
    Se rompe qualcosa poi dovremo pagare noi... ma abbiamo avuto Febh come allievo anni fa, siamo abituati al peggio.
    Per come lo conosciamo adesso, non mi sembra inverosimile.

    Nel frattempo, Juana aveva accennato anche ad una profezia fatta allo Yonga e le reazioni della Profetessa, con la lacrima e quant'altro, dimostravano, così come le parole di Yamato sul non voler far soffrire un "amico" il legame fra i due fratelli del clan Shura e la Quarta Zanna.
    Il ché potrebbe decisamente tornare a nostro vantaggio.
    Stiamo parlando di persone con dei sentimenti, Fratello!
    E sono ben felice di aiutarli! La Zanna non mi è mai realmente stata antipatica, con tutte le loro fisime sulle sofferenze del passato, ma il Sanga deve MORIRE e quindi i loro sentimenti sono la nostra moneta di scambio!
    Con quei pensieri in testa ed un pacato Non preoccuparti, Juana-dono., rivolto alla Profetessa, il Kaguya la accompagnò fino all'incontro con lo Yonga.

    [...]

    Il Risorto entrò nella sala dove ancora si trovava lo Yonga, lasciando accomodare Juana, prima di sedersi egli stesso di fianco al tavolo dove i due ninja della Zanna erano uno dinanzi all'altro, rimanendo in silenzio: aveva promesso alla Profetessa che avrebbe lasciato parlare lei e così era intenzionato a fare.
    Il silenzio, però, fu l'unica cosa a riempire la stanza per due minuti buoni... persino le voci nella testa del Risorto rimasero in silenziosa attesa.
    Quando lo Yonga replicò con parole sprezzanti e minacciose, forse anche un pò deluse, il Kaguya era già pronto a difendersi con le azioni, non tanto con le parole.
    Ti sei stancato di fare il bravo? Bene!
    Ora lo sistemo io, vediamo se veramente è forte come diceva Itai!
    Aspetta, Fratello!
    Ed in effetti, Feng Gu attese e lasciò che Juana parlasse, finché tre parole non stupirono persino il Risorto.
    Figlio di cosa?
    Il titolo della Zanna stupì il Kaguya, la "reincarnazione della Fenice".
    Nato dalle fiamme? Come... noi.
    No, lui è nato dalla madre in fiamme? Deve essere qualcosa legato al suo clan, noi siamo ben diversi, fratello.
    Intanto Juana stava raccontando un episodio della loro infanzia, accennando ad un ragazzino che cercava di far sorridere due cari amici.
    Un episodio che fece sorgere un sorriso sulle labbra del Kaguya, un sorriso, inaspettatamente, sincero.
    Fratello, per una volta, almeno, abbandona per un secondo l'idea che ti alimenta ed assapora la buona azione che hai fatto: famigliari riuniti, amici riuniti. Hai restituito una ragazza alle persone lei care! Forse la tua Vendetta non è solo un male per chi ti circonda.
    E per qualche istante ancora il sorriso rimase, accompagnato da un accenno di lacrima, per la commozione di vedere la ragazza riunita alla sua famiglia, forse era per ciò che diceva la voce nella sua testa, forse per l'invidia che una riunione del genere il defunto Mizukage non l'avrebbe mai avuta, per sua stessa scelta.
    Si asciugò velocemente quella lacrima con un gesto della mano, mentre lo Yonga si inginocchiava dinanzi a lui, una scena che immaginava non era facile a vedersi con quel gigantesco individuo.
    Non servono scuse: per tanti anni, da ciò che mi ha detto, avete incontrato mitomani, capisco la sua sfiducia in tal senso. Sono lieto d'essere stato d'aiuto a Jaime-sama, questo è certo., ammise e, in parte almeno, era vero, seppur i suoi interessi personali fossero altrettanto vivi in ciò che aveva fatto.
    Le successive parole non sorpresero Feng Gu: si aspettava, data la presenza dello Yonga lì, che ci sarebbe voluto tempo per incontrare Jaime, quindi non ebbe niente da ridire in tal senso, però, un commento se lo concesse.
    Se posso, Yonga-sama, particolare il soprannome di cui accennava Juana-dono: Reincarnazione della Fenice. e su quelle parole la Profetessa urlò.
    Stare zitto, no?
    Alla domanda dello Yonga, il Kaguya non sapeva come rispondere, poi, mentre dei fili si alzavano dalle sue maniche, gli occhi di lei furono ciò che notò: Quelli occhi!, un ricordo vecchio di anni, un ricordo dell'incontro con la Fede di Hayate, mentre un filo lo graffiava appena, per poi lasciar spazio ad una nuova profezia.
    Due volatili in mezzo a fiamme, sono quelli? E cos'ha uno dei due?
    La danza delle Fenici? Fuoco e Cenere?
    Una catena? Un peso in uno dei due?
    Ci sarà battaglia! Bene!
    Colui che ha il Dominio? E chi diavolo è questo ora?
    Le ultime immagini, delle fenici divorate dalle fiamme e della catena spezzata, arrivarono all'attenzione del Mercenario più distanti, mentre tutto ciò che aveva appena sentito si confondeva, nel cercare di trovare un senso in quella profezia e l'unica cosa che gli veniva in mente era che le due fenici che avrebbero dovuto combattere erano i due individui in quella sala.
    E parlando dell'altro ninja nella stanza, lo Yonga manifestò la propria perplessità e, in quel momento, non sembrò il caso al Kaguya di tenere tutto per se: Io quei particolari occhi li vidi una volta, anni fa, ad Iwa, quando collaboravo con Jaime-sama, Michi e Daichi.
    Ma era il presunto braccio destro dello Tsuchikage ad averli, disse che gli si risvegliavano quando il karma era molto forte, o qualcosa del genere ed anche allora fece una profezia a me, una a Daichi, seppur era svenuto, ed al ninja della Foglia che ci trovammo per strada.
    , ammise il Risorto.
    Tre Armi di Iwa e due profezie causate dal Karma... non pensi di portarti davvero tanta tanta sfiga?
    Quello era un Immortale, la Fede di Hayate, un individuo che vive dai tempi delle Armi di Iwa e che veniva chiamato già allora il Profeta, penso che per questo avesse retto meglio di Juana-dono a questa... cosa..., aggiunse perplesso, prima di voltarsi verso lo Yonga: Lei sa cos'è una Danza delle Fenici? O questo Dominio? Questa catena?, chiese ancora, prima che un susseguirsi di rumori prendesse finalmente ad entrare nelle sue percezioni, alienate dagli ultimi eventi.
    Forse avrebbe atteso una risposta e per la prima domanda sperava di averla anche dalla voce di Feng Huang, magari.

    Ma non c'era più molto tempo, anche considerato un rumore di vetri che proveniva da sopra.
    Porti Juana-dono via da qui, mi occuperò io di qualsiasi casino stia combinando il mio medico qui sopra e della gente della locanda, in qualche modo farò., avrebbe proposto all'altro, prima di alzarsi, mentre le doti del suo clan non lasciavano nemmeno un graffio a ricordo di quell'esperienza.

    Correndo incontro al punto da cui aveva sentito arrivare i passi, il Mercenario avrebbe fermato chiunque gli si fosse trovato davanti dicendo semplicemente: Scusate, il thé era troppo bollente in quel piccolo ambiente! Ma piuttosto, cos'è il bordello qui fuori?, avrebbe chiesto, cercando di usare uno dei più banali metodi per distrarre le persone, cioé indirizzandole verso qualcosa di diverso, nello specifico il rumore di vetri rotti.
    Che poi il thé dello Yonga fosse fin troppo caldo, non penso che sia nemmeno una menzogna!
    Se nessuno si fosse concentrato troppo sull'andare nella stanza da thé, e sperando che nel frattempo lo Yonga e Juana fossero andati via da tutt'altra parte, il Kaguya si sarebbe, in quel caso, diretto a vedere cos'erano i rumori che, innegabilmente, erano iniziati al piano superiore.
    Yato!
    Quindi non si stava solo allenando?
    Oppure, si stava allenando troppo! AHAHAHAHAH!!!

    [Intanto ....]

    Okoto ghignò alle parole della sua preda: era vero, ad Ame comandava il denaro, in fondo il suo "padrone" era tale perché lo pagava bene, ed anche quel ragazzino medico, a quanto pareva, seguiva la medesima logica.
    Ragazzino medico che riuscì a ferirlo alla spalla, ma non si salvò in quel modo da due dosi del suo veleno, il ché dava al Soshi un vantaggio di cui era lietamente consapevole, quando l'altro iniziò la sua controffensiva.
    Il primo assalto era quanto mai veloce, un movimento così veloce che, probabilmente, Okoto non avrebbe avuto modo di difendersi, non fosse stato chiaro il bersaglio: la sua testa!
    La chela che si manifestò dal tronco, bloccando l'arma, fu rapida, grazie anche al chakra, per quanto l'attacco riuscì, almeno in parte, a passare attraverso quella sua estensione, ferendolo al viso, seppur in modo lieveChela pot = 15, Rifl = Rossa +3 (Basso), Res = Rossa +2 (x Fisico dello Scorpione) => Ferita 1/2 leggera.
    E mentre questo avveniva, solo all'ultimo, grazie ai suoi sensi raffinati, il Soshi avvertì qualcosa che gli arrivava alle spalle, costringendolo ad un ulteriore movimento accelerato per evitare una ferita troppo grave, provocandogli comunque un taglio abbastanza sensibile alla faccia.
    Fu il terzo attacco che non riuscì a seguire per niente, almeno finché non gli affondò nel ginocchio sinistro, provocandogli un urlo di dolore, mentre si piegava, evitando che il danno arrivasse anche al destro, ma, di fatto, riducendo di molto le sue possibilità di movimento.
    A quel punto, però, l'altro lo sorprese, in negativo: rompere la finestra era un'azione intelligente, avrebbe disperso il veleno, ma restare lì ad intimargli la resa solo per le ferite che gli aveva fatto?
    Quel ragazzino medico dove non essere di Ame, dopotutto, né di un luogo abbastanza duro dove crescere.

    Il momento successivo a quello del kunai puntato, la mano di Okoto si aprì ed una lama di vento
    Lama di Vento
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare un costrutto di vento, simile ad una spada lunga un metro con potenza 20. Ogni attacco può emettere una folata di vento lineare con gittata pari a 3 metri, di potenza pari a 20. L'arma può rimanere attiva per massimo 2 round.Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Consumo: Medioalto)
    [Da genin in su]
    si generò, puntando allo stomaco del Senju, con l'intento di indebolirlo e di fargli abbassare la guardia con quel suo kunai.
    Se ci fosse riuscito, Okoto avrebbe liberato una nuova folata di veleno al nemico davanti a lui, per poi cercare di spazzare le gambe del ragazzino con un secondo colpo della lama di vento, mentre dall'alto la coda provava ad affondare nella spalla sinistra, prima che ancora una volta la lama di vento cercasse di colpire il giovane medico allo stomaco.
    Ad Ame si muore o si scappa, se si viene sconfitti! La resa non è un'opzione!, avrebbe ghignato.
     
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12 replies since 8/12/2017, 21:25   333 views
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