VIP Fight! N°2

Raizen VS Diogene

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    Il Prototipo delle Armi


    - III -




    Quando Diogene parlò di orgoglio Raizen sorrise, era evidente che l’otese non avesse ben inquadrato la situazione, non sapeva se averne piacere o meno.

    Insomma, devo farti un favore a quanto pare.
    Va bene, parleremo dopo di come mettere in pari il conto.


    La Montagna riprese la spada dal suo clone, e fu singolare vedere come questo non venne rilasciato, era evidentemente diverso.

    Andiamo, vediamo di cosa si tratta.

    Uscì da quella fortezza sotterranea con la consapevolezza che, nonostante i suoi ormoni avessero fatto un ottimo lavoro durante l’adolescenza, chiunque lo guardava dall’alto in basso.
    Prima o poi avrebbe trovato il modo di sfruttare la cosa a suo vantaggio.
    Prima o poi.

    […]

    Dopo qualche ora di cammino erano giunti finalmente al canion che Diogene utilizzava come prigione temporanea.

    Iwa pare ti abbia dato parecchie grane eh?
    Dovremmo fare tesoro di questo combattimento, per quanto questo colosso sia potente non lo è sicuramente quando le Armi, ma penso condividano punti deboli, se è vero abbiamo noi un piccolo vantaggio e potremmo sfruttarlo per scoprirne di nuovi.


    Continuò a parlare mentre componeva i sigilli per evocare sia Hibachi che Ou, di modo che anche loro potessero ascoltare.
    Sorrise ad entrambi, combattere con degli amici gli avrebbe fatto bene più di quanto volesse ammettere.

    Ou, Hibachi, felice di poter contare sul vostro aiuto.
    Ou, ricordi sicuramente le armi di Iwa, stiamo per confrontarci contro ciò che erano prima che l'intervento umano le rendesse le armi di distruzione che sono attualmente.
    Hibachi, penso che Jigoku sia la cosa che più si avvicini al concetto di ciò che ci stiamo preparando a combattere.
    Se è mostruosamente grande e noi mostruosamente piccoli faremmo bene a comportarci come degli insetti: lo scaleremo se necessario, per ora sfrutteremo la capacità di volare dei draghi, preoccuparsi continuamente di cosa può lanciarci non ci farà bene.


    Prese fiato, evocarli entrambi non era mai semplice, intanto i due lesinarono le parole, prima di una battaglia l'intesa tra il colosso e i draghi era sempre ai massimi livelli parole e convenevoli erano sempre inutili perdite di tempo.

    Dovrei fare qualcosa per evocarvi entrambi, mi richiede sempre troppe energie.
    Detto questo, io sono già pronto Mikawa possiamo andare quando vogliamo, ammenochè tu non abbia a un bottone per pisciare un po' di caffè.


    Quando il colosso si preparò a lanciare il kunai per attirare l’evocazione Raizen gli afferrò il polso.

    Aspetta.
    Penso non sia la cosa migliore, approcciarci frontalmente potrebbe essere un errore, i cieli sono a nostra portata adesso, e viste le dimensioni mi sembra abbastanza difficile che lui sia avvezzo a confrontarsi con qualcosa che viene dall’alto.
    Staremo sopra Hibachi, potrebbe servirci il contatto con lui, Ou, non farti sfuggire niente, in fase di avvicinamento sarai la nostra carta vincente.


    Mentre guadagnavano l’altezza necessaria ai loro scopi tornò a parlare a Diogene.

    Hai detto che può zoommare su determinati obiettivi se si concentra, attirare la sua attenzione su un punto lontano potrebbe essere una buona idea se noi possiamo azzerare la distanza, avrà una messa a fuoco così pessima che individuarci con efficacia sarà difficile, quando sarà in grado di farlo il naso gli starà già formicolando.
    Le armi hanno forti debolezze nelle giunture, lui ne ha?
    Potremmo iniziare da quelle, se riusciamo a mettergli un ginocchio a terra non so con quanta facilità si rialzerà.


    Quando la Vera Montagna spuntò dalla voragine Raizen ne rimase leggermente deluso, non la sottovalutava, ma non potè evitare di guardare Diogene con compassione, non era colpa sua se non aveva visto un drago in procinto di diventare un Dio.
    Un drago nel pieno della sua coscienza, in grado di richiamare l’inferno in terra solo respirando, certo, quell’evocazione poteva non essere da meno, ma Raizen aveva un metodo per questi affari ed impressionarsi per lui non era facile al momento.

    Lancia pure l’esca, vediamo che ci offre come antipasto.

    Erano a 40 metri dal punto massimo raggiungibile dalla creatura secondo le descrizioni di Diogene.

    Pronti.

    Disse a conferma dell’avviso di Diogene, quella storia avrebbe meritato un’altra pagina importante nel diario della vita di Raizen e se l’umanità fosse stata accorta anche nelle pagine di storia, in quel canyon due re draghi scortavano due tra gli shinobi più forti del continente aspettavano di scorgere una montagna dotata di coscienza che veniva per annientarli.
    Uno degli Shinobi più forti, l’altro aveva solamente tanta esperienza al momento.






     
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