Sangue BluCorso Base per DarthFranz

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  1. eldingar
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    Sangue Blu


    Post I


    Faceva una bella giornata, quel dì a Konohagakure. Gli uccellini cinguettavano, svolazzando da un albero all'altro ed il vento soffiava gentile. Al di sotto delle alte montagne che raffiguravano i volti degli Hokage, si espandeva un immenso villaggio; il verde dominava padrone di fiori e piante, con gli alberi che contornavano quella splendida vista come se fosse un enorme parco. L'arrivo della primavera, seppur particolarmente lontano, rendeva il tutto più bello; un dettaglio, che forse, passava inosservato dagli abitanti di Konoha, essendo abituati a quel genere di ambiente e di vita. Ma per un motivo o per un altro, un uomo dalle ciocche nere trovava sempre affascinante il suo villaggio ricco di colore e di vita. Egli si trovava all'entrata di una sartoria; stava ammirando il cielo con gli occhi semi-chiusi, cercando segni di pioggia o di nuvole nere. Qualche secondo più tardi, dopo aver abbassato la testa e aver posato la mano che faceva da ombrello contro la luce diretta del sole, fece un sorriso soddisfatto. Scrollò le spalle e diede una rapida occhiata a destra e sinistra per controllare la quantità di persone che affollava le vie del suo Villaggio Ninja. Non c'erano molte persone, eppure la giornata era così bella...

    Si diresse all'interno del negozio, facendo una smorfia ed un sospiro infastidito. Camminò con passo pacato e ben parcato quei pochi metri che lo separavano dalla cassa, lì dove sedeva la semi-sorda cassiera con un paio di occhiali a mezzaluna posati a metà naso. Aveva un chignon tutt'altro che perfetto ed in ordine, ed i suoi occhi scorrevano infrenabili su un libro che teneva sotto il bancone. "Bu-ongiorno, Signorina Yuki?" l'uomo fece per attirare l'attenzione della donna, ma per un motivo o per un altro, ella sembrava assente, balbettava suoni indecifrabili, probabilmente le parole che leggeva nel libro. L'uomo insistette, schiarendosi la voce "Signorina Yuki, il mio vestito è pronto?" il suo tono fu decisamente più alto, ed alla pronuncia della prima sillaba, la Signorina Yuki, tutt'altro che giovane, chiuse di botto il suo libro che, dopo aver emanato una nuvoletta di fumo, venne posto sul bancone della cassa, e l'uomo notò di sfuggita che sulla copertina ci fossero due occhi di gatto in piena vista su uno sfondo nero.
    Dall'espressione della donna, quello doveva essere un Horror piuttosto coinvolgente.
    "Ryuuji-sama!" esclamo Yuki, sorpresa e spaventata allo stesso momento della presenza improvvisa dell'uomo. Egli spostò di lato il capo, e prese una boccata d'aria prima di ripetere alla donna:
    "Il mio vestito è pronto?"
    "Il suo vestito?"
    "Il mio Kimono da cerimonia."
    Yuki sembrava ancora scossa, e passarono un paio di secondi prima che lei ebbe qualsiasi reazione. Passò quel tempo a guardare nel vuoto, un punto fisso dietro Ryuuji. L'uomo si voltò da quella parte, ma riposò il suo sguardo sulla sua interlocutrice quando ella parlò, o meglio urlò, le seguenti parole:
    "AH. Sìsì, è pronto. Mia sorella ci ha impiegato tutta la notte per ultimarlo!" disse, facendosi scappare una risata isterica, dopodiché il suo viso cambiò bruscamente in un'espressione neutra.
    La donna si diresse in uno stanzino dietro la cassa, e passarono così tanti minuti che Ryuuji iniziò a preoccuparsi, ma prima che lui potesse dire qualcosa, la donna ritornò più disordinata di prima e con una scatole tra le braccia.
    "Ecco qui. Perdoni l'attesa."
    "Yuki, va tutto bene?" chiese l'uomo, subito dopo aver preso tra le braccia la sua scatole, evitando di fare quella domanda quando questa si trovava tra le fragili braccia della donna.
    Lei non rispose subito, come era suo solito fare, ma si sedette, e con un volto amareggiato, rispose:
    "Ringo, è morta."
    Il signor Ryuuji non riusciva a comprendere; la sorella di Yuki, una ex-Kunoichi denominata con il soprannome "Madame Tsuchi", nonché proprietaria dell'impresa sartoriale, non aveva un secondo nome, e per quanto Ryuuji ne sapesse, Yuki non aveva altri amici oltre ai suoi gatti.
    "E' la protagonista del libro..." rispose la donna, in un sussurro pieno di tristezza che a malapena l'uomo riusciva a sentire.
    "Oh!" esclamò l'uomo, voltando gli occhi al cielo, sollevato dal fatto che non si trattasse di una persona vera.
    "Mi dispiace molto." non che gli importasse poi così tanto. Anzi, Ryuuji aveva tanta fretta, e ogni volta di tempo ne perdeva in compagnia della cassiera, dovendo subire informazioni non richieste quali abitudini e personalità di qualsiasi gatto Yuki possedesse. E le piaceva molto tenere occupati i clienti, raccontando le avventure dei suoi mici e di quanti, ogni giorno, ne salvava dalle strade.
    "Mi dispiace davvero tanto, ma devo andare. Hm... fatti un tè caldo, sicuramente ti sentirai meglio."
    "Tè caldo. Tè caldo. Tè caldo." rispose in eco la donna, abbassando il tono della voce dopo ogni parola, fino ad un punto in cui, nuovamente, non era possibile comprenderla.
    "Arrivederci."
    Ryuuji offrì un sorriso di consolazione, ma Yuki stava nuovamente guardando un punto vuoto.
    Sul limite della pazienza, l'uomo si voltò e si diresse verso l'uscita. Aveva pagato il suo ordine precedentemente, perciò quando Yuki ne ruggì il nome, Ryuuji non poteva capire cosa la zitella volesse ancora da lui.
    "SIGNOR HYUGA."
    "Cosa c'è?"
    "UNA LETTERA."
    Egli si voltò con impazienza, e lasciò quasi cadere il pacco per terra quando notò Yuki così vicina alla sua faccia. Una missiva avvolta in un rotolo si trovava a due centimetri dalla faccia dell'uomo, e questo lo irritava molto.
    "Stavo quasi per dimenticarne." Sembrava che la donna avesse riacquistato una normale capacità oratoria. "Questo rotolo è arrivato in ritardo, ci sono stati problemi sulla strada."
    Ryuuji, senza dire nulla, posò a terra la scatola ed aprì il messaggio sul posto, curioso di scoprire chi mai gli scriverebbe tramite una cassiera di una sartoria.
    Il rotolo venne subito richiuso, e l'uomo prese la sua roba per dirigersi con impazienza verso l'uscita. "Una buona giornata."
    Quel messaggio aveva a che fare con uno Studente del suo stesso clan, Jin.

    [...]



    A prescindere da dove Jin si fosse trovato quel Giovedì pomeriggio di Gennaio, un gufo dal colore marroncino sarebbe svolazzato sopra la sua testa, o avrebbe picchiettato contro una finestra nel caso il ragazzo si fosse trovato tra le mura dell'Accademia o tra quelle di casa sua.
    Il gufo portava legato al collo un rotolo ed avrebbe attirato l'attenzione del ragazzo mettendo in mostra con fierezza ciò che doveva essergli consegnato. Dopo averlo aperto, Jin avrebbe letto il seguente contenuto:

    CITAZIONE
    Jin, in quanto membro del Clan Hyuga ed allievo prodigio dell'Accademia Ninja di Konoha, hai dimostrato dinanzi agli esaminatori talento ed abilità psicofisiche che rendono di te uno studente d'élite. Perciò, ti sei guadagnato il diritto di assistere alle nozze della Principessa Hanabira, membro di spicco del clan Hyuga nonché una tua lontana parente.
    La tua presenza è richiesta per svolgere sotto copertura il ruolo di Guardia alle nozze. Potrai dimostrare il tuo valore svolgendo con serietà i compiti che ti verranno assegnati.
    Sei convocato Giovedì ai Gate di Konoha, dove ti aspetterà un accompagnatore per il viaggio. Porta un vestito elegante tra le tue attrezzature Ninja.
    Massima serietà richiesta.

    [...]



    E proprio come scritto nel rotolo, precisamente alle 06.00 di mattina, Jin avrebbe incontrato all'uscita di Konoha qualcuno che avrebbe potuto già conoscere: Ryuuji Hyuga. Capelli lunghi e corvini, occhi di un azzurro chiarissimo, vestito con pregiati tessuti dal colore bianco. Nobile nell'andamento e raffinato nei gesti.
    Egli sarebbe stato il suo superiore, che avrebbe protetto il ragazzo durante il viaggio e gli avrebbe dato qualche dritta, se necessario.
    Con un'espressione stanca tipica di chi non ha bevuto abbastanza caffè, l'uomo si fece trovare in una posizione rigida e con gli occhi semichiusi, ma sentì arrivare il suo sottoposto da parecchi metro di distanza, salutandolo con educazione:
    "Buongiorno giovane Shinobi. Io mi chiamo Ryuuji e ti accompagnerò in questo viaggio. Abbiamo un po di strada da fare quindi ci conviene incamminarci il prima possibile."
    Poteva sembrare un tipo severo e di poche parole all'inizio, ma la verità era che era un tipo ligio al dovere, e avrebbe sprecato il fiato durante il viaggio, che, come non cercò minimamente di nascondere, era impaziente di intraprendere.



    Benvenuto nel tuo Corso Base!

    Qui proverò ad insegnarti le basi del GdR e del combattimento, quali le tempistiche, gli slot, le statistiche e quant'altro. Interagirai con alcuni PnG, come Ryuuji Hyuga, che come avrai letto dal Post sarà una specie di tutore On Game per te, che ti accompagnerà a destinazione e ti darà qualche ordine... forse. Ma niente paura! Puoi sempre disobbedire (?)
    Anyway, ti consiglio di dare un'occhiata al regolamento, cosa che so che hai fatto e.e però ti spiegherò tutto passo per passo.
    Questa è la mia prima role che faccio da Master *lacrima* e ho messo tutto il pomeriggio per creare una trama interessante. Spero ti piaccia! E soprattutto, spero che ti diverta!
    Considera questo Corso come una giocata normale, no pressure, dopo aver imparato i vari meccanismi ti sembrerà tutto una cavolata!

    Dunque, questo è un Post narrtivo dove ho introdotto il PnG, come ha ricevuto il messaggio e così Jin di conseguenza (non maltrattare il gufo, mi raccomando).
    Fai vedere il tuo stile di scrittura, i pensieri e la personalità del tuo personaggio, e la tua capacità di interazione. Presenta Jin al mondo alla Legend, un po del suo passato, della sua vita all'Accademia, di come reagisce alla missiva, come si prepara, se è puntuale ecc. Vedi tu, hai carta bianca :3

    Faremo tutto passo per passo, e inizio con il riportarti qui il primo pezzo di regolamento per iniziare già a prendere dimestichezza con i termini di gioco:

    Round: Turni di Gioco
    Il combattimento è diviso in Round in cui il Personaggio deve compiere prima le azioni difensive e poi le azioni offensive, per poi lasciare all'avversario giocare il proprio Round. Ogni Round ha una durata indicativa di 6-18 secondi; ogni post di discussione nel combattimento è un Round. In fase offensiva, ogni tecnica e azione sono ipotetiche, quindi la fase offensiva non può ottenere alcun risultato certo: 'Il ninja tentò di colpire il volto dell'avversario con un potente gancio'. In fase difensiva, ogni difesa è autoconclusiva, quindi si decide l'esito della fase difensiva, subendo o evitando l'attacco: 'Il ninja si abbassò velocemente mentre il pugno volò sopra la sua testa'.
    Può sembrare semplice parare ogni tipo di colpo, ma si ricorda che azioni sleali, non realistiche o poco sportive sono segnalate negativamente nella valutazione del combattimento.
     
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16 replies since 21/1/2018, 23:06   249 views
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