BigPharma BrosAddestramento

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  1. Yusnaan
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    VIII


    Trovandosi d'accordo col suo compagno di squadra, Daishin iniziò a raccogliere quanti più fiori possibili, lasciando che le persone che avevano appena ritrovato la propria coscienza si sfogassero contro i loro aguzzini, anche piuttosto violentemente; tra uno schizzo di sangue volante e l'altro, il ninja di Suna si sarebbe riempito le tasche di quanti più Okami no Yukidaruma riuscisse a trasportare, riponendoli ovviamente quanto più delicatamente possibile per non rovinarli, ed una volta ritenutisi soddisfatti, lui ed il kiriano sarebbero potuti tornare alla temporanea residenza del signor Nakamura.
    Ancora una volta, il duo si sarebbe ritrovato ad attendere l'anziano uomo nel sontuoso salotto, in cui avrebbero potuto approfittare dell'attesa per accettare di bere qualcosa, come gli avrebbe proposto il maggiordomo; non dovettero attendere più di un paio di minuti, però, che un Shunsuke Nakamura con il volto illuminato si presentò nella stanza. La notizia del ritorno dei 2 ninja lo aveva sicuramente molto colpito, ringraziandoli con un profondo inchino ed invitandoli ad accomodarsi al grande tavolo per sapere come si erano svolti i fatti, dopo aver offerto di nuovo qualunque cosa i 2 ninja avessero desiderato bere.
    Capisco... Avrebbe detto, alla conclusione del loro rapporto, visibilmente sollevato che si fosse svolto tutto per il meglio. ...bè, sono lieto di sapere che le altre squadre siano sane e salve, ma è meraviglioso che siate riusciti a risolvere la situazione in così poco tempo. Siete stati un buon investimento. Posso vedere i fiori? Il ricco imprenditore avrebbe guardato con avidità il bottino che erano riusciti a portargli, prendendone uno ed osservandolo tra le sue mani con aria sognante, prendendosi anche la briga si esplorare ogni suo centimetro tramite una lente di ingrandimento.
    Non immaginate neppure quali incredibili proprietà si possano ricavare da questo apparente semplice vegetale... Avrebbe detto, continuando ad osservare ogni singolo petalo. ...ma mi piacerebbe mostrarvelo...l'arte del creare medicinali non è solo una scienza per far soldi curando raffreddori e fornendo l'Accademia di tonici standard....e prima di passare a miglior vita mi piacerebbe passare le mie conoscenze a qualcun altro. Il suo sguardo sarebbe passato ai ninja, mettendo giù il fiore. Io non ho discendenti, signori, e sarei felice se voi, che oggi avete aiutato la mia arte a progredire, voleste apprendere da me la sottile scienza e l'esatta arte del preparare medicinali di prim'ordine...io posso insegnarvi come curare ogni male, spingere il corpo oltre i propri umani limiti, finanche mettere un fermo alla morte.
    Permettetemi però ringraziarvi prima a modo mio per l'aiuto che mi avete dato.
    L'uomo infilò la mano destra nel suo kimono e ne estrasse 2 buste da lettera bianche, poggiandole sul tavolo. Qui c'è un sostanzioso bonus per dimostrarvi la mia gratitudine per quello che avete fatto, oltre a quello che riceverete una volta tornati ai vostri villaggi. Se volete prenderlo, siete liberi di andare, altrimenti, lasciate pure qui i soldi e tornate domattina, se avete intenzione di apprendere qualcosa il cui valore va ben oltre il comune denaro. Qualunque sia la vostra scelta, è stato un piacere fare la vostra conoscenza. E detto ciò, l'uomo avrebbe fatto un altro piccolo inchino e si sarebbe congedato da loro, lasciandoli da soli in quella stanza. La scelta era semplice: denaro o conoscenza. Daishin, da parte sua, senza troppi complimenti accettò i soldi e si diresse fuori dall'appartamento stringendo la busta tra le mani, dopo aver salutato Kensei, ma lui cosa avrebbe deciso di fare?

    La mattina seguente, se Kensei avesse accettato la seconda opzione offerta dal ricco gentiluomo, dopo aver bussato alla porta della sua suite, non sarebbe stato condotto dal maggiordomo al consueto salotto, ma bensì ad una stanza immersa nell'ombra; l'arredamento che sarebbe dovuto essere quello di uno studio era stato accostato tutto lungo le pareti, eccetto per un lungo tavolo di legno lucido, posto al centro della stanza, sul quale erano poggiate piante essiccate, varie ciotole di legno con all'interno polveri di diversi colori, fiale con liquidi altrettanto colorati, ed attrezzi tra i quali spiccavano coltelli, pestelli e mortai.
    Il signor Nakamura si trovava sul lato opposto del tavolo, rispetto all'entrata della stanza, ma Kensei si sarebbe dovuto avvicinare per intravedere bene i tratti del suo volto, in quanto tutte le tende erano state accostate e l'unica fonte di luce proveniva da 4 candele poste su ciascun angolo del tavolo.
    Ben arrivato, Kensei-san. La luce del sole è dannosa per gli ingredienti e la luce elettrica tende a disturbare l'essiccazione dei vegetali. Avrebbe detto l'uomo, giustificando l'atmosfera di quella camera. Questa è la prima regola fondamentale per la riuscita di un prodotto estremamente perfetto sotto ogni aspetto. Hai delle nozioni di base riguardo la creazione di medicinali? Se il kiriano avesse risposto negativamente, avrebbe constatato una reazione tuttavia sollevata dal suo interlocutore, il quale difatti non sarebbe stato granchè felice di venire a sapere che avesse già delle conoscenze in quell'ambito, suggerendogli in quel caso di dimenticare tutto e concentrarsi unicamente su ciò che avrebbe appreso quel giorno.
    In un modo o nell'altro, quindi, il signor Nakamura sarebbe passato ad elencargli gli ingredienti che aveva disposto sul tavolo, insegnandogli a riconoscere le varie piante, esponendo le loro varie proprietà e mettendole a confronto con la loro controparte ancora viva, stipate in vari vasi nelle vetrine accostate alle pareti; in particolare si soffermò sulla Kiiro no ebi, un'alga gialla che cresce soltanto nei porti con acque molto calde, le quali, meglio se prese allo stato selvatico e più vicino possibile a dove sostano grandi navi, si rivelavano ingredienti eccezionali per tonici di potenziamento, e la Majo no Toge, un'erba rampicante che cresce solitamente sui rovi, molto utile come antidolorifico.
    Successivamente gli avrebbe fatto annusare ad una ad una tutte le ciotoline contenenti le strane polveri, insegnandogli a riconoscere a quali piante e frutti essiccati appartenessero, e spiegandogli il giusto procedimento per produrre una polvere finissima per una riuscita ottimale del prodotto.
    Il segreto non è pestare le materie prime il più possibile, ma ridurle ad una polvere molto fine da risultare lievemente granulosa, senza che si attacchi formando degli agglomerati informi.
    Gli mostrò quindi una ciotola con una polvere a detta sua macinata correttamente ed un'altra macinata eccessivamente. Infilando il dito nella prima ciotola e poi tirandolo fuori, Kensei avrebbe potuto notare come la polvere scivolasse giù dal dito al minimo scuotimento, mentre quella macinata male gli rimase attaccata in qualche punto del polpastrello, in minuscole porzioni. A quel punto, lo avrebbe esortato a provare lui stesso, così da capire come risultasse al tatto la corretta consistenza.
    Ai distillati passeremo più tardi, ora concentriamoci sulla macinazione.
    E detto ciò, Kensei non avrebbe avuto altro da fare che scegliere uno dei mazzi di piante essiccate e seguire i consigli del suo nuovo sensei, che gli suggerì di porre in un mortaio di marmo una radice o fiore per volta, pestando con un movimento delicato ondulatorio, disegnando un cerchio per volta e fermandosi ad ogni fine giro.
    Il mio segreto, che spezza il calore e la pressione applicata dal movimento, è questo. Ogni 4 cerchi, agita leggermente il mortaio e colpisci delicatamente il centro con la punta del pestello. Così... E gli fece vedere sul proprio mortaio, in cui aveva gettato petali di comuni orchidee, il gesto appena descritto. ...agitare e colpire.
    Ci sarebbe voluto parecchio tempo, che sarebbero sembrate delle ore al kiriano, per pestare l'intero mazzo della pianta scelta, in cui avrebbe potuto apprendere e perfezionare la tecnica, e nel mentre il signor Nakamura, anch'egli intento a macinare il proprio fascio di orchidee, gli avrebbe elargito molti altri suggerimenti per la corretta macinazione, come l'importanza di scegliere degli attrezzi di marmo, molto superiori rispetto al legno ed alla ceramica, o i diversi periodi di essiccazione che richiedevano le erbe e come valutare quando fossero stati pronti per la macinazione, in quanto se si fossero seccati troppo o troppo poco, il risultato finale sarebbe potuto essere catastrofico. L'arte del creare medicinali è infatti una scienza che non ammette errori, in quanto gli effetti potrebbero cambiare di molto con la minima variazione.
    Ci vuole molta pazienza e dedizione per essere un farmacista.
    Un buon farmacista passa ore ed ore a macinare erbe, ma il migliore ci passa tutta la vita.
     
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19 replies since 25/1/2018, 00:48   294 views
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