Due ideali diversi di donna

Free Harumi e Haru

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  1. Ledah
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    Haru bighellonava pigramente per le vie di Oto, chiedendosi ancora una volta cosa diamine intendesse Hebiko con la storia del girare per il villaggio e guadagnarsi il diritto di divenire una kunoichi, alla fine della fiera a lei interessava solo capirne di più riguardo al chakra ed a come sfruttarlo per divenire più forte, la forza era fondamentale al mondo e chi ne era privo finiva per divenire vittima di chi ne era provvisto.

    Non si considerava di certo una ragazzina indifesa, ma era ben conscia del fatto che avrebbe potuto aspirare a tanto di più e che far parte di quel villaggio era la via che l'avrebbe portata a dei risultati tangibili.

    Ad ogni modo cominciava a fare un certo caldo e così la donna decise di andare a rinfrescarsi le idee in quello che sembrava un bar o qualcosa del genere, sentiva di aver bisogno di una bella birra fresca e non l'avrebbe certo bevuta all'impiedi!

    Facendosi largo tra la folla, complice la sua notevole statura di oltre due metri, la donna si avvicinò al bancone notando uno sgabello vuoto di fianco ad una ragazzina che appariva talmente fuori luogo in quel locale da non sembrare nemmeno parte del villaggio in cui si trovava.

    Era minacciata da un trio di baldi giovani che sembravano averla circondata, non era una cosa anomala in un villaggio del genere che nei bassifondi i deboli finissero per divenire delle vittime, tuttavia, i brutti ceffi avevano commesso un errore, ovvero ostruire il passaggio di Haru per quanto erano presi dalla mocciosa di fronte a loro con le labbra letteralmente sporche di latte.

    Afferrando le teste dei due tizi di fronte a lei, richiamò la loro attenzione con un ghigno prima di tramortirli scontrando con forza le teste dei due l'una contro l'altra.

    Il capetto del trio si voltò di scatto ma ebbe poco tempo prima di trovarsi sollevato per il cranio dalla poderosa manona di Haru, la quale disse con un sorrisetto maligno:

    "Tu ed i tuoi amici mi state tra i piedi, portateli via altrimenti ti spacco la testa come un cocomero, capish?"

    Una stretta dimostrativa e l'urlo di dolore che ne seguì fu tutto ciò che bastò a convincere l'uomo a levare le tende alla massima velocità consentitagli dalle due zavorre che venne costretto a portarsi appresso, dal canto suo, Haru si mise a sedere sullo sgabello che aveva scelto e con tutta la naturalezza del mondo disse al barman:

    "Portami due pinte di birra."

    Il suo linguaggio era diretto e privo di una qualsiasi impronta di gentilezza, aveva chiesto da bere con lo stesso tono autoritario col quale un generale abbaia ordini ai suoi sottoposti, un fare deciso che andava a mettere in chiaro quale fosse la gerarchia in quel luogo, una donna come Haru si ergeva alla cima di quello squallido ambiente fatto di violenza e sopraffazione, mentre una ragazzina timida ed impacciata come quella che le siedeva di fianco e che ancora non aveva degnato di uno sguardo, si trovava a strisciare sul fondo sperando che nessun pesce piccolo la notasse.

    Avrebbe cercato d'attirare l'attenzione di quello squalo?
     
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2 replies since 30/1/2018, 14:36   68 views
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