Due ideali diversi di donnaFree Harumi e Haru

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  1. Historia
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    Post 2 ~ Amica?

    Cercando di mantenere immutato il sorriso sul suo volto, la giovane kunoichi strinse il bicchiere che reggeva tra le mani. Dietro l'espressione artefatta la sua mente stava lavorando celermente ad una soluzione per trarla d'impiccio senza dover per forza ricorrere alla violenza. Tuttavia il destino non sembrava voler assecondare quel suo pio desiderio, per quanto qualche kami avesse deciso di inviare un inaspettato aiuto. Harumi udì un tonfo secco, molto simile a dei vasi di coccio che cozzano tra di loro, e vide due dei brutti ceffi che la importunavano cadere a terra come sacchi di patate, privi di sensi. Alle spalle del ribaldo, rimasto solo, si ergeva un'ombra gigantesca, resa ancora più grande dalla mente della fanciulla vista la sua posizione seduta e la situazione. Dopo un paio di battiti di palpebre riuscì a metterla finalmente a fuoco, ma la prima impressione non cambiò poi molto. Una donna, a giudicare dai lineamenti anche se i suoi muscoli pronunciati traevano in inganno, incombeva su di loro, ma ciò che attirò più l'attenzione della ragazzina fu il ghigno sul suo volto. Sembrava divertita da quanto stava accadendo. Con una minaccia tutt'altro che velata intimò all'uomo di andarsene. Per non lasciare nessun margine d'errore, fece seguire le parole ai fatti, dimostrando la differenza di forza tra di loro: evidentemente era una a cui non piaceva perdere tempo. Il poco di buono si volatilizzò in un lampo, trascinandosi dietro in qualche maniera i compari. Veloce come era giunta, la tempesta si placò.

    La nuova venuta prese posto di fianco all'otese, di fatto ignorandola e rivolgendosi solamente al barista con un'ordinazione eccessiva tanto quanto lei. Harumi inclinò un poco la testa per guardarla, senza scomporre la sua espressione tranquilla, con un perenne accenno di sorriso sul viso. Non era neanche sicura di poter affermare che fosse intervenuta per aiutarla, o che piuttosto che si trattasse di una coincidenza, con i tre sventurati nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Forse voleva solo farsi strada fino al bancone e aveva rimosso gli ostacoli alla vecchia maniera di Oto, ma comunque la giovane non poteva negare che, intenzionale o meno, il suo intervento si era rivelato providenziale e l'aveva levata d'impaccio. Schiarendosi un poco la gola, Harumi si rivolse dunque alla donna, accentuando un altro poco il suo sorriso e sforzandosi di parlare con voce ferma. Era migliorata molto in quei mesi da quando era giunta al Villaggio, combattendo il suo carattere remissivo e timido, ma davanti agli sconosciuti aveva ancora bisogno di concentrarsi per riuscire a sostenere una normale conversazione senza dare perenemmente l'impressione di tentennare e voler fuggire. Ehm... Ti ringrazio molto per il tuo aiuto... Probabilmente eccedendo in formalità, la ragazza eseguì un modesto inchino con in capo. Per una decina di secondi seguì un silenzio imbarazzante, poi Harumi si riscosse e riprese. Sentiva il bisogno di aggiungere qualcosa a quegli scarni ringraziamenti, anche se non sapeva di preciso cosa. Ecco... Ah, il mio nome è Harumi. Sono una kunoichi di Oto. Cioè, più o meno. Diciamo che ci sto lavorando su... Scusami, sto dicendo delle sciocchezze probabilmente... Te come ti chiami invece? Lo sguardo della giovane era luminoso, aperto e curioso, e a differenza della parole si rifletteva negli occhi di Haru senza tentennamenti. Poteva essere l'inizio di un'amicizia?


     
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2 replies since 30/1/2018, 14:36   68 views
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