Sono il Numero SeiAdd. Demone Masayoshi Shokuto

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    401442Suna




    La missiva che Masayoshi aveva ricevuto quella mattina era stata piuttosto chiara. Il giovane ninja era stato invitato a recarsi da li a poche ore presso uno degli uffici amministrativi del villaggio, non poco distante dal grande palazzo del Kazekage. La missiva era stata consegnata secondo le solite procedure, una nuova missione lo stava sicuramente aspettando anche se molto probabilmente non si sarebbe mai immaginato di ritrovarsi ad aspettare fuori da un ufficio il suo turno. Il luogo indicato nella missiva lo aveva indirizzato presso l’ala di attesa di un anonimo palazzo amministrativo. Li moltissimi altri shinobi come lui stavano aspettando il loro turno per essere convocati all’interno dell’unica stanza che si affacciava su quella porzione di edificio. Sembrava che tutti avessero ricevuto la stessa convocazione anche se nessuno sapeva esattamente per cosa. Molti pensavano ad una qualche missione di alto grado altri alla possibile nomina a Kazekage altri ancora ad uno scherzo.



    Ad ogni modo uno dopo l’altro gli shinobi sarebbero stati chiamati da una affascinante impiegata ed invitati ad entrare nella stanza uno per volta. Il giovane Sunese avrebbe atteso circa un’ora prima di essere chiamato, prima di lui altre cinque persone erano state invitate, ma nessuna di loro aveva fatto ritorno -Mmh.. vediamo.. oh si.. Masayoshi Shokuto tocca a te!- la ragazza avrebbe ammiccato invitando il ragazzo ad entrare, una volta aperta la porta un denso strato di oscurità lo avrebbe subito avvolto dopo il primo passo, ambientarsi a quel nuovo ambiente avrebbe richiesto qualche secondo. Dietro la misteriosa porta Masayoshi avrebbe trovato una grande stanza illuminata da una serie di candele poste lungo le pareti della stessa, la stanza era circolare ed il suo raggio doveva superare anche se di poco i dieci metri. Mentre avanzava verso il centro della stanza avrebbe senza alcuna ombra di dubbio notata al suo centro una equipe di ninja della squadra medica caricare un uomo su di una brandina. Il ragazzo lo avrebbe subito identificato con lo shinobi che era entrato circa una decina di minuti prima di lui. Era evidente che qualcosa di terribile gli fosse appena capitata, la sua espressione contrita e colma di dolore non lasciava dubbi sulle terribili esperienze che quel povere uomo doveva aver patito pochi istanti prima. Senza che potesse restare li a guardare la voce severa di un uomo lo avrebbe chiamato invitandolo ad avanzare lungo la stanza -Tu.. forza vieni avanti!!!- alzato lo sguardo il mezzo albino si sarebbe trovato di fronte ad un grande tavolo dietro al quale stavano sedute tre persone. La prima alla sua destra era una vecchia signora rugosa dall’espressione severa e dal volto segnato da rughe così profonde da sfidare quelle presenti lungo il deserto dell’Anauroch -Oh.. andiamo bene.. e questo da dove salta fuori?!.. Tsk.. non resisterà nemmeno un minuto..- sul tavolo una targhetta la identificava come “Pinku” subito dopo di lei al centro un uomo di mezza età, ma non tanto vecchio quanto la vecchia di prima, imperava scrutando Masayoshi senza battere ciglio -Forza avvicinati.. non abbiamo tutta la giornata..- il tono autoritario lo faceva identificare sicuramente come il capo banda, la targhetta sul tavolo lo identificava come “Shinjitsu Kurogane” importante membro del consiglio degli anzini. Alla sua sinistra Masayoshi avrebbe identificato senza alcun dubbio un terzo elemento. Quest’ultimo non avrebbe proferito parola mentre accovacciato sotto al tavolo sembrava intento a bere una lattina di birra. Il ragazzo avrebbe solo sentito uno “Tss” susseguito da un “glu glu glu” concluso da un -..AAAAH.. BUUURBH.. ci voleva proprio.. oh cavolo ne è arrivato un altro..-prima di identificare l’uomo come Hoshikuzu Chikuma.



    In piedi di fronte a quella che sembrava essere una giuria Masayoshi non avrebbe dovuto attendere molto prima di essere interpellato -Masayoshi Shokuto.. grazie per essere venuto e per aver risposto alla chiamata di Suna..- pure formalità, se il ragazzo non avesse risposto sarebbe stato passabile di tradimento o peggio -E’ con grande onore che ti annuncio che sei stato selezionato tra i ninja di Suna per onorare una grane causa.. come sai sono tempi duri per tutta la..- -Tsk!.. questo ragazzino pelle ossa non è adatto.. chiamate il prossimo..- la vecchia si era intromessa bloccando l’uomo al centro del tavolo che a stento trattenne una imprecazione mentre il rosso prendeva parola -Dai Pinku.. abbiamo detto che avremmo dato una possibilità a tutti i ninja selezionati.. Masayoshi è un tipo tosto.. hai letto anche tu i rapporti delle sue missioni! Sono stato io a indicarlo come possibile candidato..- il rosso si sarebbe rivolto alla vecchia per poi fare l’occhiolino al ragazza in segno di complicità anche se non si sapeva ancora per cosa. La vecchia non sembrava convinta tanto da commentare con un -Mmh.. questo ragazzino ha un passato troppo turbolento.. potrebbe essere un problema lo sapete..- -Basta così vecchia.. mi hai interrotto!- Shinjitsu Kurogane era tornato alla ribalta mostrando una vena pulsante sulla tempia, interromperlo a quel modo non era affatto saggio. Fatto un lungo respiro l’uomo avrebbe ripreso a parlare a Masayoshi questa volta fissandolo dritto negli occhi non sembrava voler andare per le lunghe -Dunque.. la farò breve dato che non abbiamo molto tempo.. sei stato selezionato per adempiere ad un importante dovere tuttavia prima di procedere dovrai rispondere ad alcune nostre domande.. la prima è.. perché sei diventato uno Shinobi e perché hai deciso di prestare servizio presso il nostro villaggio?!- i tre sarebbero rimasti ad ascoltare senza mostrare particolare espressioni.



    Una volta terminato di ascoltare l’uomo avrebbe quindi continuato senza dare alcun feedback a Masayoshi -Capisco.. dunque.. come dicevo prima sei stato selezionato per aspirare a diventare uno dei pilastri portanti di questo villaggio.. non ci sono segreti quindi ti dirò semplicemente come stanno le cose.. il Demone dalle Sei code è stato estratto dal precedente possessore ed ora stiamo cercato un candidato degno di sfruttare il suo potere..- ancora una volta la vecchia si era messa in mezzo al discorso tagliando corto sulla vera ragione di quella domanda così articolata -..oooh ragazzino dei Kurogane la tiri sempre troppo per le lunghe tu.. quello che vogliamo sapere è perché mai dovremmo affidare un potere come quello di un Cercotero a te ragazzino pelle ed ossa?!!- qualcosa di più grande di lui stava per avere inizio, quella risposta avrebbe presto cambiato la sua vita e quella delle persone al suo fianco per sempre.


    OT/ Si comincia! :riot:
     
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    Un nuovo contenitore?


    Villaggio di Suna - Chapter I



    Il messaggero lo buttò giù dal letto di primo mattino.
    La missiva recante il suo nome e il timbro dell'amministrazione sunese lo obbligava a raggiungere entro poche ore un edificio nelle vicinanze del palazzo del Kazekage. La comunicazione non era accompagnata da motivazioni o altro.
    Sarà una missione. Esclamò, felice di sgranchirsi un po' le gambe dopo mesi di inattività.
    Chiuse la porta alle sue spalle dopo un quarto d'ora, assicurandosi che tutte le finestre fossero ben chiuse. Il suo suricato Ajeje tentava la fuga ogni giorno.

    L'inverno era giunto.
    A quell'ora la colonnina di mercurio scendeva fino ad assestarsi appena sotto i venti gradi, costringendo il ragazzo ad uscire di casa con una pesante sciarpa, una maglia di lana rossa e un pantalone nero. La sua scimitarra era ben allacciata dietro la sua schiena.
    Si recò felice ed entusiasta nell'edificio descritto sulla missiva. Trovarlo non fu difficile, anche perché non era l'unico ninja a dirigersi lì in quel momento. Incrociò almeno cinque shinobi, tutti diretti verso la sua stessa destinazione.
    È uno scherzo?
    Non restava che scoprirlo.

    Giunto in un ala d'attesa, senza finestre né targhe che identificassero la natura di quell'edificio, Masayoshi cercò qualche suo amico tra la folla di shinobi. Shunsui, Fujiko, Hoshikuzu, Hohenheim...nessuno di loro era lì.
    Perplesso e curioso, il Genin si mise in fila, appoggiando le sue spalle al muro.
    Ignorò gli sguardi dei ninja che non avevano mai avuto l'occasione di conoscerlo. Quale uomo di Suna girava a venti gradi come se fosse circondato da due metri di neve? Nato e cresciuto nel deserto dell'Anarouch, Masayoshi aveva bisogno di calore.

    Prima di lui, uno alla volta, vennero chiamati cinque ninja. Nessuno di loro fece ritorno, ma quel fatto non sembrò affatto preoccuparlo. Probabilmente vi era un'altra uscita.

    [...]



    Dopo circa un'ora di attesa, finalmente giunse il suo turno.
    Armata di cartella e penna a sfera, una giovane donna in camicia fece il suo nome, ammiccando in sua direzione.
    Il Genin ricambiò con un sorriso imbarazzato.

    Varcato l'ingresso, Masayoshi venne inghiottito da uno strato di oscurità. Furono necessari pochi secondi affinché i suoi occhi si abituassero alla poca luce presente.
    Si ritrovò in una grande stanza circolare, davanti a due individui più anziani di lui. A giudicare dai nomi sulle loro targhette, i due erano membri del consiglio degli anziani. La sua attenzione venne catturata da una squadra medica presente al centro della stanza, a lavoro su un paziente che si rivelò essere il ninja che era entrato prima di lui. Lo stavano sistemando sulla barella. Deglutì quando i suoi occhi intravidero l'espressione turbata dello sfortunato collega. Aveva le palpebre spalancate e le labbra semi aperte, in una smorfia di dolore e terrore allo stato puro.
    È in un genjutsu?
    CITAZIONE
    -Oh.. andiamo bene.. e questo da dove salta fuori?!.. Tsk.. non resisterà nemmeno un minuto..- -
    Forza avvicinati.. non abbiamo tutta la giornata..-

    Avanzò di qualche passo verso il tavolo, per nulla intimorito dalle due figure. Fu in quel momento che Masayoshi percepì sulla sinistra una terza persona, nascosta sotto al tavolo. A giudicare dalla voce, si trattava di Hoshikuzu Chikuma! Non poté sorridere al suo futuro Kazekage. Gli sguardi dei due anziani erano rivolti su di lui e pesavano come macigni.
    CITAZIONE
    -Masayoshi Shokuto.. grazie per essere venuto e per aver risposto alla chiamata di Suna..-

    Dovere! Rispose, abbassando il capo in segno di rispetto.
    CITAZIONE
    -Tsk!.. questo ragazzino pelle ossa non è adatto.. chiamate il prossimo..-

    I pregiudizi della vecchia sulla sua corporatura e il passato che era stato costretto ad affrontare non scalfirono la sua fiducia in se stesso.

    CITAZIONE
    Dunque.. la farò breve dato che non abbiamo molto tempo.. sei stato selezionato per adempiere ad un importante dovere tuttavia prima di procedere dovrai rispondere ad alcune nostre domande.. la prima è.. perché sei diventato uno Shinobi e perché hai deciso di prestare servizio presso il nostro villaggio?!-

    Sono diventato Shinobi per ripagare nel migliore dei modi ciò che Suna ha fatto per me. Quei tre erano a conoscenza del suo passato. Suna gli aveva fornito cure mediche e ospitalità, salvandolo da morte certa. Gli avevano dato la possibilità di ricominciare e lui l'aveva fatto, iscrivendosi all'Accademia con il sogno di diventare un ninja di Suna, come lo era stato suo nonno.

    CITAZIONE
    -Capisco.. dunque.. come dicevo prima sei stato selezionato per aspirare a diventare uno dei pilastri portanti di questo villaggio.. non ci sono segreti quindi ti dirò semplicemente come stanno le cose.. il Demone dalle Sei code è stato estratto dal precedente possessore ed ora stiamo cercato un candidato degno di sfruttare il suo potere..-

    Il suo cuore si fermò per un istante.
    Un Jinchuuriki...il Jinchuuriki del Sei Code. Aveva studiato i demoni ai corsi accademici. Essere il possessore di un Bjuu significava diventare una delle armi potanti del villaggio.
    Hoshikuzu e Suna mi avevano selezionato tra numerosi ninja.
    Ne fu così onorato che non riuscì a trattenere un sorriso.
    Il villaggio credeva in lui, in Masayoshi Shokuto.

    CITAZIONE
    -..oooh ragazzino dei Kurogane la tiri sempre troppo per le lunghe tu.. quello che vogliamo sapere è perché mai dovremmo affidare un potere come quello di un Cercotero a te ragazzino pelle ed ossa?!!

    Non riuscì a mantenere la calma.
    Complice l'esaltazione, all'ennesima derisione Masayoshi si voltò verso la vecchia Pinku.
    Il Genin serrò il pugno davanti al suo volto, in un gesto di assoluta determinazione.

    jpg
    Per anni mi sono allenato duramente con l'obiettivo di diventare sempre più forte così da essere pronto a rispondere a ogni chiamata del villaggio.
    Nelle mie vene scorre sangue sunese, il sangue di mio nonno, conosciuto come l'evocatore dei suricati.
    Ti dimostrerò il mio valore! Qui e ora!
    Si voltò verso il Kurogane.

    Vi prego di concedermi questa possibilità! Sono pronto ad affrontare ogni cosa!



     
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    Sotto lo sguardo inquisitore dei tre giudici Masayoshi non aveva battuto ciglio. Nemmeno le provocazione della vecchia Pinku erano riuscite a turbarlo. Forse molti avrebbero pensato che quel suo modo di fare non fosse altro che un modo per mettere alla prova il carattere dei ninja di Suna, tuttavia non era affatto così, la vecchia Pinku era realmente e fin dentro l’anima una vecchia di merda dal carattere impossibile. Quando Masayoshi alle orecchie della vecchia il suo retaggio questa non trattenne una risata sguaiata commentando con -WAHAHAHAH!!!.. quello stupido di tuo nonno è sempre stato un pazzo..- la risata si trasformò subito in uno sguardo severo e colmo di rispetto -..e anche un eroe per questo villaggio.. Tsk!- quindi si zitti lasciando la parola al Kurogane che dopo un sospiro riprese a parlare -E’ necessario che il demone dalle Sei Code venga nuovamente affidato ad un ninja del villaggio.. il precedente possessore ha rinunciato a questo onore per ritirarsi ad altra vita dopo aver servito con onore Suna! Già in cinque hanno provato ed hanno fallito.. probabilmente a Suna in questo momento solo due o tre persone potrebbero fare da contenitore ad un demone di tale potenza.. credi forse di essere uno di questi?.. allora fatti avanti..- il Kurogane aveva così invitato Masayoshi a raggiungerlo di fronte al grande tavolo. La prima terribile prova stava per avere inizio ed il giovane non poteva nemmeno immaginare quanto sarebbero stato difficile per lui ottenere quel potere.


    Raggiunto il tavolo il Kurogane avrebbe preso da una borsa li vicino un piccolo foglio, del tutto simile ad una carta bomba. Su di esso vi era iscritto un complesso fuuinjutsu illeggibile anche per un abile esperto in materia. -Hoshikuzu tocca a te..- il rosso avrebbe guardato il vecchio un po’ scocciato prima di prendere la parola -Oh ma dai.. non vorrai farmi ripetere tutto per la sesta volta?!- -Fino a quando non troveremo la persona giusta..- -Oh mio dio! Ho una vita sociale fuori da questa stanza.. non vorrete farmi passare gli anni migliori della mia vita qui dentro?!- lo sguardo freddo e severo del Kurogane sarebbero stato più che sufficiente per far rientrare nei ranghi il rosso -Uff.. ok ok.. tocca a me!- il Chikuma quindi si sarebbe alzato prendendo il foglietto per poi avvicinarsi a Masayoshi con fare sornione -Dunque!.. questo che vedi è uno speciale sigillo di contenimento con il quale sono riuscito ad immagazzinare un piccolo frammento del potere del Sei Code! Alza la maglietta e scopri il tantien!- il rosso avrebbe superato Masayoshi continuando a parlare serenamente -Insomma è un piccolo esperimento che ho condotto per creare un sigillo di power up per i ninja di Suna.. immagina dei ninja provati dalla fatica che usano questi sigilli carichi del potere del demone e tornano più potenti che mai sul campo di battaglia!!!- gli occhi del rosso si erano illuminati -Un esercito inarrestabile alimentato dall’infinito potere di un demone.. peccato che..- e nel dirlo il rosso avrebbe appiccicato il sigillo al tantien di Masayoshi con un gesto che probabilmente il giovane Genin non sarebbe nemmeno riuscito a vedere -..non funzionano!- in quell’instante Masayoshi avrebbe percepito un sussulto provenire dall’interno del suo corpo fisico e spirituale. Rapidamente i suoi cinque sensi si sarebbero affievoliti anche se non avrebbe perso i sensi. Hoshi stava ancora parlando -..il chakra del demone.. è impossibile da gestire.. troppo violento!.. cerca di res..- e Masayoshi si sarebbe improvvisamente ritrovato in un ambiente completamente oscuro.



    […]






    All’improvviso i suoi cinque sensi erano tornati alla normalità anche se la stanza era diventata completamente buia. Non vi era traccia di Hoshi e dei due vecchi, ne dei muri o del pavimento. In quell’area c’erano solo lui, i suoi pensieri e una strana creatura

    appoggiata alla sua spalla sinistra che lo fissava, se si poteva dire che lo fissasse. La creatura non era più grande di una decina di centimetri mentre lo fissava allungando il suo viscido musetto per annusare la guancia di Masayoshi. Se avesse tentato di prenderla il ragazzo si sarebbe rapidamente accorto che qualunque mossa o posa assumesse questa riusciva sempre a sgusciare via restando attaccata ad un pezzo del suo corpo. La creatura non avrebbe emesso nessun rumore ne avrebbe parlato o tentato di comunicare, era semplicemente li che lo osservava senza fare nulla.


    Nonostante la situazione fosse paradossale fino a quel punto Masayoshi non avrebbe percepito nessun pericolo fino a quando guardandosi la mano destra non l’avrebbe vista disciogliersi rapidamente staccandosi di netto fino a cadere a terra. Sarebbe successo tutto rapidamente, i suoi occhi l’avrebbero vista, la sua mente si sarebbe resa conto di ciò che stava succedendo al suo avambraccio, ed il suo tantien e le sue percezioni sarebbero impazzite [Status][Dolore Grave]
    .


    Dopo il braccio destro Masayoshi avrebbe percepito molte altre parti del corpo cominciare a sfrigolare quasi una sostanza acida le stesse riducendo a brandelli. Il dolore percepito avrebbe fatto impazzire chiunque, o almeno era riuscito a fare impazzire i cinque ninja che avevano provato quell’esperienza prima di lui. La creatura attaccata al suo copro avrebbe continuato a guardare al scena spostandosi rapidamente mentre Masayoshi si scioglieva letteralmente. Pezzi del suo corpo avrebbero cominciato a staccarsi e liquefarsi come un panetto di burro messo sulla padella, una sensazione orribile creata da un singolo frammento del vero potere di quel demone. Se il ragazzo voleva davvero diventare il suo portatore allora doveva fare prima i conti con quella terribile esperienza e resistere a quando di peggio si potesse aspettare.


    OT/ Il Sei Code ti scioglierà l’anima!!!
     
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    Sciolto nell'acido


    Villaggio di Suna - Chapter II



    L'anziana signora esplose in una fragorosa risata, elogiando la vita e le gesta del suo amato nonno.
    Masayoshi fu sorpreso da quella reazione. A Suna qualcuno lo ricordava. Fu tentato di domandare come fosse da giovane, qualche aneddoto, ma non era quello il luogo né il momento.
    Ora pensiamo al demone.

    All'invito di farsi avanti del Kurogane, Masayoshi avanzò deciso e senza alcuna esitazione.
    Ingenuo o forse troppo sicuro di sé, il Genin non aveva paura.
    Vide Hoshikuzu avvicinarsi a lui con un piccolo foglio ricoperto di strani simboli. Sembrava una piccola cartabomba, ma all'interno si celava un potere immenso.
    Masayoshi fece come ordinato dal futuro Kazekage. Si tolse la sciarpa, il maglioncino e alzò la canottiera.
    Il morso del gelo non si fece attendere. Abituato a temperature proibitive, Masayoshi strinse i denti per il freddo.

    CITAZIONE
    -Insomma è un piccolo esperimento che ho condotto per creare un sigillo di power up per i ninja di Suna.. immagina dei ninja provati dalla fatica che usano questi sigilli carichi del potere del demone e tornano più potenti che mai sul campo di battaglia!!!-

    Non aveva mai partecipato ad azioni di guerra su ampia scala, ma era chiaro quale vantaggio concedeva un fuunjutsu di quel tipo.
    Il Desert stava dando i suoi frutti. Rispetto ai suoi compagni, che lo avevano superato in tutto, Masayoshi non aveva contribuito molto alla sua costruzione. Quel pensiero lo rattristì un poco, ma non lo diede a vedere.

    Quando il foglio venne appiccicato all'altezza del suo Tantien, il Genin percepì un sussulto sulla zona di applicazione del fuunjutsu, come se un'entità invisibile lo avesse colpito con un forte pugno.
    Sorpreso dal dolore lancinante, il Genin si piegò in avanti. Cercò di rimanere in piedi, ma si ritrovò presto in ginocchio, con lo sguardo rivolto verso il basso, la bocca serrata e le braccia al petto.
    Respirare diventò complicato.
    I cinque sensi si affievolirono all'istante.

    L'ultima cosa di cui ebbe ricordo fu il pavimento della sala e il freddo gelido che mordeva le sue carni.

    [...]



    Si ritrovò in un luogo oscuro e sconfinato, senza pareti e alcun soffitto.
    Come ci sono arrivato qui? Come in un sogno, Masayoshi non aveva idea di come fosse giunto lì.
    Privo di dolori e con i sensi ben funzionanti, il ragazzo dai capelli bicolore si guardò intorno, confuso.

    Quando vide la piccola lumaca sulla sua spalla, il Genin sorrise, seppur perplesso per le ridotte dimensioni della creatura. Aveva studiato i demoni e sapeva che il potente sei code aveva le sembianze di un'immensa lumaca.
    Ti immaginavo mooolto più grande. Esordì in modo amichevole, ignorando la vera natura del Bijuu. Erano ammassi di chakra senzienti che covavano odio al loro interno da secoli, incapaci di provare simpatia verso gli umani, la razza che da sempre li sfruttava senza alcuna pietà.
    Purtroppo, Masayoshi ignorava tutto questo e noncurante dei pericoli continuò con il suo approccio affettuoso.
    Sono Masayoshi Shokuto. Avvicinò il palmo della mano al suo collo, dove si era posizionata la piccola creatura.
    A giudicare dalla sua reazione, il Bjuu non amava essere trattato come un animale domestico.

    Il giovane vide la sua mano destra sciogliersi e colare a terra, come se una fiamma fosse stata accesa attorno al suo arto. Se per un istante Masayoshi si sentì al sicuro per il fatto di essere in un mondo illusorio, ben presto scoprì che il dolore era percepibile e tremendamente...reale.

    Lanciò un urlo disumano. Le sue corde vocali vibrarono fino a fargli male.
    Cadde a terra, in lacrime, con il cuore ad un passo dall'esplodergli in petto. Il dolore fu così acuto da fargli perdere il contatto con l'esterno, se di esterno si poteva parlare in quel mondo oscuro. Piegato in due a terra, Masayoshi percepì i suoi avambracci e i suoi piedi diventare molli.
    Il Rokubi aveva intenzione di scioglierlo completamente?
    Con il briciolo di lucidità rimasta, appena la sensazione di bruciore iniziò a propagarsi anche sulla schiena, il Genin iniziò a contrastare l'azione del Bijuu.
    Con il Tantien stravolto dall'azione del fuunjutsu e dallo stato fisico e mentale del Genin, il chakra3 impasti Basso per arto. (6 bassi totali) fluì più volte sugli avambracci nel tentativo di rinforzarli. Doveva impedire a tutti i costi che l'acido li sciogliesse. Con le mani ridotte in una sostanza simile a gelatina, non era in grado di eseguire la sua tecnica difensiva.

    Nella disperazione del momento, un cenno di sorriso comparve sul volto del Genin, rigato dalle lacrime. Ai suoi occhi destinati a sciogliersi erano apparse le immagini dell'Anarouch, squarci dimenticati della marcia che lo aveva condotto a Suna. La fame. La sete. Il caldo tremendo e il freddo pungente della notte. Il terrore dei Kijin.
    Un giorno d'estate di due anni fa era apparso ai guardiani di Suna con le sembianze di uno zombie. Era ridotto pelle ed ossa, con la mente distrutta dalla strage a cui aveva assistito.

    png

    Fa...male...molto...male Con tutte le sue forze si voltò verso la lumaca.
    ma ho patito ...dolori e ...paure peggiori...per giorni Sebbene stesse sorridendo, era chiaro che ben presto la sua forza di volontà lo avrebbe abbandonato, ma non avrebbe mollato, non si sarebbe arreso, non davanti al Rokubi.

    Quella creatura non poteva ucciderlo in quel mondo...o almeno così sperava.


    Chakra: 34/40
    Vitalità: ?/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 4
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Scimitarra × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2

    Note
    DnT Grave
     
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    -Oh cacchio.. lo abbiamo ucciso..- sarebbero state queste le prime parole che Masayoshi avrebbe percepito mentre riprendeva lentamente conoscenza. Il ragazzo ci avrebbe messo un po’ a ritrovare se stesso mentre la voce del rosso un po’ ovattata si faceva via via più chiara -Ehi si sta riprendendo.. ahahah.. ve lo avevo detto che ce l’avrebbe fatta!- a quella esclamazione la vecchia Pinku si era lasciata andare in un commento difficile da comprendere in quelle condizioni anche se non era certo un incoraggiamento. In qualche modo Masayoshi era riuscito a sostenere il terribile chakra del demone uscendo da quell’esperienza completamente illeso. Il ragazzo era steso a terra mentre il rosso si accertava che non fosse morto. La squadra medica entrata per soccorrerlo se ne stava già andando ed il sopravvissuto avrebbe avuto modo di rimettersi in piedi ritrovando completamente la sua lucidità -Fiuuuu.. per un attimo ho temuto che il demone ti avesse fottuto e invece no!.. ecco ti qui vivo e vegeto.. sei la prima persona che sia riuscita a resistere al potere del demone dalle sei code.. di un po’ che è successo?!..- il rosso ed i tre ninja sarebbero rimasti a sentire la storia del ragazzo prima di continuare la prova di selezione.


    -Beh signore e signori.. direi che abbiamo un valido candidato..- -Tsk!.. candidato.. si è salvato per pura fortuna Chikuma!.. come pensi che farà a sostenere il potere del demone una volta che si sarà fuso con il suo sistema circolatorio del chakra?!.. il demone lo annienterà facendolo impazzire..- -Eheheh.. di questo non devi preoccuparti vecchia.. ho studiato affondo le tecniche di sigillo dei demoni.. tanto da perfezionarne la formula.. sono sicuro che Masayoshi sia il tipo giusto.. lo hai sentito anche tu.. era da tempo che non vedevo una tale determinazione negli occhi di uno shinobi..- la vecchia Pinku non sembrava ancora soddisfatta, ma probabilmente non lo sarebbe mai stata in vita sua nemmeno se a possedere quel demone fosse stato l’Eremita delle Sei Vie in persona. Il vecchio Kurogane si era fatto forza dopo un lungo momento di silenzio, sembrava intenzionato a dare corda al rosso -Sono d’accordo con il capo del clan Chikuma.. credo che Masayoshi possa gestire il potere del demone.. ad ogni modo se anche la possessione dovesse fallire saremo pronti a sedare subito il demone..- forse Masayoshi non ci aveva fatto caso fino a quel momento, ma lungo tutto il perimetro della stanza in penombra almeno una dozzina di ninja delle squadre speciali erano li nascosti pronti ad entrare in azione nel caso la situazione sfuggisse di mano. Il consiglio degli anziani e l’amministrazione aveva fatto le cose in grandi, di certo Suna non voleva che si ripetesse l’incidente occorso con il 4 code -Dimmi Masayoshi.. tu sai perché i demoni vengono fusi con degli esseri umani?!.. il motivo per il quale esistono i Jinchuuriki?!- il Kurogane avrebbe atteso qualche secondo o una eventuale risposta del ragazzo prima di continuare a parlare con espressione severa -Perché i Demoni sono ciò che sono.. per l’appunto dei Demoni!.. ammassi pressoché infiniti di chakra che prendono forma nel nostro mondo materiale sotto forma di gigantesche bestie.. nel passato tutti i demoni erano liberi e per nulla soggiogati al volere dell’uomo tuttavia.. la loro libertà ed il loro immenso potere presto li trasformò in bestie prive di umanità e controllo.. un pericolo per il mondo e gli esseri umani..- era difficile dire se le parole del Kurogane rappresentavano la verità o solo una sua interpretazione della storia passata -..i Jinchuuriki sono stati creati ed esistono affinché i demoni possano costantemente ricordare e ritrovare la loro umanità.. non importa se con il rispetto o la forza..- i Demoni esistevano praticamente da sempre e da sempre gli umani li avevano legati a loro per controllarli ed utilizzarli come armi se necessario. Un potere come quello andava sedato e rinchiuso e Masayoshi doveva essere pronto ad affrontare un dolore e delle prove terribili se voleva riuscire in un compito tanto arduo.


    -Ok ok.. bella storia.. direi di cominciare che ne dite?!- il rosso si era posizionato così al centro della stanza invitando Masayoshi ad allontanarsi di qualche passo. Dopo aver versato una goccia di sangue e composto qualche sigillo il rosso avrebbe così utilizzato la tecnica del richiamo per far comparire di fronte agli occhi di tutti un grosso e lussuoso sarcofago. Dissolta la nuvola il rosso si sarebbe così avvicinando cominciando a dare delle pacche sul massiccio pezzo di metallo -Eccolo qui!.. il sarcofago di Oh Gi Yu una vecchia reliquia del passato del nostro villaggio..- -Ma che reliquia e reliquia!.. quella è solo una vecchia bara di un esaltato.. sicuramente dentro ci saranno ancora i resti di quel poveraccio.. non ci credo ancora che tu abbia osato usare la bara di un eroe come Oh Gi Yu per sigillare il demone..- -Ehi non dire così.. non sapevamo dove metterlo una volta estratto dal precedente possessore.. la bara di Oh Gi Yu era la cosa più simile ad un contenitore che si trovasse nei paraggi..- in effetti il rosso si trovava li perché era stato lui ad effettuare l’estrazione del demone da Haruki il precedente possessore garantendone la sopravvivenza. Peccato che durante l’operazione il rosso fosse andato li impreparato vedendosi costretto ad usare una delle bare presenti al tempio del fuoco, quella di uno dei più stimati e potenti eroi del passato di Suna.





    Anche un novellino come Masayoshi avrebbe notato l’immensa complessità dei sigilli inscritti sulla bara non riuscendo a decifrarli. Il rosso aveva infatti utilizzato l’antica scrittura tramandatagli da Pangu lo Scriba del Mondo rendendo quella bara una cassaforte inespugnabile. Senza esitare il rosso avrebbe fatto cenno a Masayoshi di raggiungerlo per aiutarlo -Su forza.. aiutami ad aprirla!- senza che nemmeno se ne accorgesse il ragazzo si sarebbe ritrovato ad aiutare il rosso ad aprire il sarcofago spostando il pesantissimo coperchio che lo copriva. Ciò che lo avrebbe atteso dietro al coperchio probabilmente avrebbe spaventato a morte chiunque, nell’oscurità di quella scatola si celava un potere così immenso che pochi potevano anche solo provare a sfiorare per un istante senza rimanere uccisi. Il coperchio si sarebbe mosso poco alla volta fino a liberare completamente la via. al suo interno il giovane shinobi avrebbe visto con orrore -Niente!.. come vedi è vuoto..- che effettivamente il sarcofago era vuoto. Il rosso aveva utilizzato quell’oggetto per contenere il potere del demone, ma non al suo interno bensì attorno la sua struttura. Era giunto il momento di cominciare -Ok forza.. infilati dentro alla bara così potrò cominciare il rito di possessione!.. solitamente quando viene unito un demone ad una persona viene utilizzato uno speciale sigillo che mescola in chakra del possessore con quello del demone.. compare al livello del tantien quando i vostri sistemi di chakra entrano in sintonia.. tuttavia con te voglio provare ad usare un nuovo sigillo molto più potente e complesso.. e per questo molto più efficace..- il rosso aveva fatto i compiti per casa e non vedeva l’ora di iniziare -..concentrare il chakra del demone in un solo punto del corpo ha i suoi vantaggi tuttavia per il Jinchuuriki diventa estremamente difficile trovare una perfetta simbiosi con il potere del demone.. per questo inscriverò un sigillo su tutto il tuo corpo.. un sistema di fuuinjutsu che spero si rivelerà una carta vincente quando imparerai a controllare al meglio il tuo nuovo potere..- -Tsk!.. dai già per scontato che il ragazzino uscirà vivo da questa prova..- -Certo vecchiaccia.. Masayoshi è un tipo tosto lo ha già dimostrato prima!.. ora infilati dentro la bara e vedi di rompere il culo a quel demone.. proverà a prendere il controllo su di te e la tua mente.. non permetterglielo!- il Chikuma avrebbe quindi atteso che il ragazzo si infilasse dentro la bara prima di richiudere il coperchio seppellendo di fatto il giovane del clan Shokuto.


    Masayoshi una volta chiuso il coperchio non avrebbe percepito più nulla. Nessun rumore o odore per non parlare della completa oscurità in cui si trovava. Era come essere circondati dal nulla, un infinito spazio buio senza via di uscita. Di certo non una situazione piacevole anche se ad un tratto si sarebbe ritrovato in un luogo completamente diverso, uno spazio che non aveva nulla a che fare con quella bara. Poteva nuovamente vedere e sentire qualsiasi cosa, il mondo attorno a lui era cambiato inoltre ora poteva percepire forte e chiaro che li dentro non era da solo. Qualcuno lo stava osservando, qualcuno desideroso di impadronirsi della sua anima.

    OT/ Ok si continua! Allora in questo post hai libertà totale per quanto riguarda la descrizione del tuo mondo interiore. Descrivilo pure come preferisci e come più ti aggrada, nel solito stile alla Naruto oppure in una chiave completamente nuova. E’ una caratteristica peculiare dei portatori di demoni quindi spetta a te descrivere il mondo interiore del PG! :sisi:
     
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    Nella tana del Rokubi


    Villaggio di Suna - Chapter III



    La sua forte determinazione gli permise di uscire vittorioso dal conflitto mentale con il piccolo demone in miniatura.

    Ritornato nel mondo reale, disteso a terra su di un fianco, il Genin boccheggiò per alcuni secondi, come se per tutto il tempo trascorso in quel mondo oscuro non avesse respirato.
    Udì le parole di Hoshikuzu. Il giovane Genin non ebbe la forza di rispondere o di sorridere.
    Aveva ancora la sensazione che il suo corpo fosse sul punto di sciogliersi. Il ricordo di quel dolore lo aveva affaticato molto.

    Si alzò da terra, con le proprie forze.
    Alla domanda di Hoshikuzu su cosa fosse accaduto dopo l'applicazione del sigillo, Masayoshi descrisse in modo minuzioso il luogo in cui si era ritrovato, la piccola lumaca situata sulla sua spalla, i suoi strani comportamenti e tutto ciò che aveva subito.

    Mi ha sciolto metà corpo... Concluse, guardandosi la mano destra, la zona in cui si era manifestata per prima l'azione corrosiva della lumaca.
    Dalle parole del Chikuma, di Pinku e del Kurogane, il demone non era ancora stato inserito al suo interno. Erano necessari altre procedure, trattamenti...altro dolore. Non era sua intenzione tirarsi indietro proprio ora. Vanificare tutti gli sforzi fatti fino a quel momento era una pazzia. Aveva una promessa da mantenere.
    Alla domanda del Kurogane, Masayoshi rispose con un secco no. Approfittò della spiegazione per recuperare le forze.

    CITAZIONE
    Ok ok.. bella storia.. direi di cominciare che ne dite?!-

    Si voltò verso il suo futuro Kazekage.
    Iniziamo. Si avvicinò a lui. Fu in quel momento che i suoi occhi videro alcuni ninja vicino alle pareti della stanza.
    Al Genin non importava di chi fosse il sarcofago richiamato da Hoshi e se al suo interno vi fossero ancora i resti di Oh Gi Yu. La sua concentrazione era focalizzata sulla successiva prova che doveva affrontare.
    Aiutò il Chikuma ad aprire il sarcofago. Fu in quel momento, quando appoggiò entrambe le mani sulla struttura, che il suo cuore accelerò.
    Ebbe la sensazione di essere pervaso da un potere immenso. Provò paura, rabbia, terrore, determinazione, milioni di emozioni in un solo istante. Quel sarcofago era un manufatto magico, in cui era racchiuso tutto il chakra del Bjuu. Pensare di dover resistere a tutto quel potere lo fece rabbrividire.
    Senza fiatare, fece tutto ciò che Hoshi ordinò. Si infilò all'interno del sarcofago dopo essersi tolto la Scimitarra inserita nel fodero allacciata sulla sua schiena.

    Farò di tutto per tornare vincitore. Non vi deluderò.
    Quando il coperchio si chiuse davanti ai suoi occhi, immergendolo sempre di più nell'oscurità, Masayoshi serrò gli occhi, preparandosi al peggio.

    [...]



    Il Genin si ritrovò in un luogo oscuro e freddo
    Sembrava avesse piovuto per giorni. L'aria era molto umida e profumava di erba appena tagliata.
    CHE FREDDO!!!!
    Si strinse le braccia attorno al busto.
    La paura di congelare all'interno di quel luogo passò subito in secondo piano.

    In quella che si rivelò essere un enorme grotta umida, Masayoshi ebbe la sensazione di non essere solo.
    Sono...in un altro mondo? Si domandò.
    C'era qualcuno o qualcosa di enorme lì, ma non ne percepiva alcun odore o suono in lontananza. Era solo, ma in realtà non lo era.
    Si sentiva osservato.

    Senza esitare, con un po' di timore nel cuore ma con la determinazione di dimostrare a tutti il proprio valore, il sunese avanzò nella tana del Rokubi, la lumaca a sei code.

     
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    ..Un grotta Viscida e Umida..
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    Il rutuale era iniziato. Masayoshi non aveva esitato un istante ad entrare nel sarcofago e questo non fece che rendere Hoshi fiero dei ninja di Suna, peccato che così facendo il ragazzino si fosse esposto ad un grande pericolo. Il sarcofago era stato utilizzato fino a quel momento come contenitore per il Sei code ed invece sarebbe divenuto il tramite tra il demone stesso ed il giovane shinobi. Al suo interno l’intero corpo del ragazzo sarebbe stato avvolto da innumerevoli fuuinjutsu estremamente complessi e scritti in una linguaggio incomprensibile, un linguaggio così antico che solo il rosso sapeva leggere e scrivere. Masayoshi non lo sapeva, ma il Chikuma in un certo senso lo stava usando per uno dei suoi soliti esperimenti, qualcosa che con il tempo probabilmente si sarebbe rivelata una potente arma per Masayoshi e tutta Suna. Mentre nella stanza il rosso si stava impegnando a completare il legame tra il corpo del demone e quello del ragazzo all’interno della usa mente Masa aveva ben altro di cui occuparsi. Legare il demone al corpo non era infatti cosa difficile se si conoscevano le giuste tecniche, ben altra cosa era invece fare in modo che la propria mente entrasse in simbiosi con quella del demone.


    Il giovane sopravvissuto era stato così catapultato in un mondo freddo e umido

    cave


    . Una goccia sarebbe scesa dal soffitto schiantandosi come una lama sulla sua guancia mentre si rendeva conto di trovarsi all’interno di una grotta. Non vi era alcuna fonte di illuminazione eppure in qualche modo Masa poteva vedere benissimo, le pareti lucide e umide erano come illuminate da uno strano bagliore etereo mentre tutto attorno la roccia lo avvolgeva. Dal soffitto una miriade di gocce cadeva provocando quasi una debole pioggia, quel luogo sembrava quasi voler rappresentare l’ignoto o lo stato della sua mente. Non era come l’esperienza vissuta poco prima quando aveva provato ad assaporare il potere del Demone, ora lo spazio attorno a lui era ben definito inoltre non sembrava esserci alcuna via di fuga da quel luogo quasi si trattasse di una prigione. Difficile definire se il tempo stesse trascorrendo li dentro o se tutto si fosse congelato restando perfettamente immutato. Non era solo, di questo il ragazzo ne sarebbe stato subito certo.

    TU.. CHI SEI?!



    All’improvviso quella domanda avrebbe cominciato a riecheggiare lungo tutte le pareti della grotta. Un eco infinito che non avrebbe mai perso forza nel tono quasi si potesse riflettere all’infinito. La voce dell’essere che aveva parlato era calma e pacifica oltre che molto profonda, sarebbe sembrava antica e carica di consapevolezza. Il Sei code era stato estratto dal suo precedente possessore da poco tempo e per questo aveva mantenuto tutta la sua umanità inalterata anche se, il suo precedente possessore aveva instaurato con essa un rapporto basato sulla sottomissione.

    CHE COSA VUOI?!



    A quella domande le pareti della grotto avrebbero cominciato a muoversi quasi fossero fatte di carne e non di dura roccia. Le pareti avrebbero cominciato a dimenarsi restringendosi sempre di più attorno a Masayoshi, il grande spazio che lo circondava si stava facendo ad ogni istante sempre più opprimente e stretto. Ora attorno a lui l’avrebbe percepita, l’immensa presenza del demone delle Sei code, il potere di un essere immensamente più grande e potente di lui. Quello che il demone stava cercando di fare era di sottomettere il giovane Masayoshi al suo volere come il precedente possessore aveva fatto con lui. Le pareti della grotta si stavano restringendo sempre di più mentre Masa poteva percepire tutto l’odio provato dalla creatura quasi fosse lui stesso a provarlo. In un istante le sensazioni provate durante l’attacco che lo aveva costretto a fuggire a Suna sarebbero riaffiorate mescolandosi con quelle del demone e gettandolo nella più totale disperazione. Il demone stava amplificando le sue emozioni ed il suo odio portandolo alla follia. Ragionare con un demone come quello non sarebbe stato affatto semplice per lui.

    ..PAGHERANNO PER QUELLO CHE CI HANNO FATTO..




    OT/ E’ tempo di farsi un nuovo amico o sottometterlo al tuo volere con la forza sta a te decidere se essergli amico o se usarlo come un semplice strumento di potere!!! E’ colpa di Haruki se è così frustrato
     
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    Squarci nel passato


    Villaggio di Suna - Chapter IV



    Avanzò a passi lenti e ragionati, curioso e al tempo stesso terrorizzato da ciò che la grotta celava al suo interno. Quando la goccia d'acqua urtò la sua guancia, Masayoshi sobbalzò.
    Si asciugò la pelle con il dorso della mano.
    Acqua pura.
    Fu in quel momento che si chiese come riuscisse a vedere all'interno di quell'ambiente, privo di luce o aperture verso l'esterno.
    Tutto era avvolto in un bagliore etereo, quasi magico, proveniente da chissà dove.

    Con coraggio il Genin continuò ad avanzare, guardandosi bene attorno e spingendo i sensi oltre il suo limite. Più scendeva in profondità e più aumentava la sensazione di non essere solo.
    Con la solita sfiga che lo contraddistingueva, Masayoshi dovette fare i conti con la pioggia; dal soffitto in pietra, numerose gocce d'acqua iniziarono a cadere sulla sua testa.
    Mph. Sbuffò, con i capelli bicolore appiccicati sulla sua fronte.

    CITAZIONE

    TU.. CHI SEI?!


    Una voce possente e non umana scosse l'intera grotta. Non era chiaro se il suono provenisse dalle profondità del luogo o dalle pareti stesse.
    Il Genin si fermò, pietrificato e scosso dalla potenza insita nella semplice domanda che gli era stata rivolta. Non vi era odio o rabbia nelle parole dell'entità e questo lo rassicurò un po'.
    S-Sono Masayoshi Shokuto. Rispose, dopo qualche secondo di silenzio, con il suo solito tono amichevole e allegro. Un attento ascoltatore, qual era il Rokubi, avrebbe percepito della normale paura nell'animo del sunese.

    CITAZIONE

    CHE COSA VUOI?!


    Le mura iniziarono a muoversi come fossero le pareti di un intestino.
    Con la mente occupata nella ricerca di una risposta adatta da fornire al demone, Masayoshi tentò in ogni modo di fermare la roccia che ben presto gli avrebbe impedito sia di proseguire sia di scappare, schiacciandolo come una piadina.
    Gomitate, pugni e calci non sortirono alcun effetto. Mentre si agitava come un condannato costretto a inginocchiarsi davanti al boia, il Genin percepiva chiaramente attorno a sé la presenza del Rokubi. Le pietre, l'acqua, ogni centimetro quadrato di quel luogo era permeato dal Bjuu a sei code.
    Diventare... più forte per proteggere... Senza nemmeno accorgersene, dai denti serrati del giovane ninja fuoriuscì una risposta. Che fosse stato il Bjuu a far emergere le motivazioni che lo avevano spinto fino lì?
    Impreparato a uno scontro psicologico di quella portata, Masayoshi si ritrovò in balia del demone.
    Venne costretto a rivivere i suoi peggiori traumi della vita.
    A differenza dei sogni, da cui si svegliava terrorizzato e grondante di sudore, in quel mondo interiore non sembravano esserci vie di fuga.

    In un attimo, davanti ai suoi occhi sofferenti, apparve il suo ex villaggio, distrutto e avvolto dalle fiamme.

    jpg
    I vestiti del Genin erano interamente sporchi di sangue.
    Davanti a sé, in ginocchio, vi erano sua madre, suo padre, il suo amato nonno e tutti gli abitanti con cui aveva stretto amicizia nei primi anni della sua vita. Torturati e incatenati, essi piangevano come bambini. Diverse parti del loro corpo erano state bruciate o amputate.
    Alle loro spalle e ai loro lati vi erano guerrieri enormi, muscolosi e armati di spade. I volti dei guerrieri dell'Ovest erano offuscati da una nebbia nera, impenetrabile agli occhi di Masayoshi.

    Privi di ogni speranza, i suoi ex concittadini invocavano a bassa voce l'arrivo e l'aiuto del Genin.
    Masayoshi salvaci...Masayoshi dove sei...Masayoshi puoi batterli...Masayoshi ti prego

    CITAZIONE

    ..PAGHERANNO PER QUELLO CHE CI HANNO FATTO..


    Divenne preda di un ira accecante, sconfinata... non umana. Prima che i suoi muscoli si attivassero per affrontare tutti i Kijin presenti, colpevoli di aver raso al suolo il suo paese, la folla sofferente si alzò in piedi.
    Lo avevano notato.
    Il loro salvatore era giunto, ma a differenza di prima, le loro espressioni erano diverse. Dai loro occhi trapelavano odio, rancore e rabbia...nei suoi confronti.
    In coro, insieme ai Kijin, i popolani iniziarono a maledire lui e i ninja di Suna.

    png


    Masayoshi traditoreCi hai vendutoTi sei salvato solo tu...perché? Sei un ninja di Suna traditoreÈ stata Suna a farci questo...e Masayoshi

    Le offese rivolte alla sua persona e alla Sabbia distrussero ogni freno inibitore.
    Come una bestia assetata di sangue, incapace di riconoscere abitanti e nemici, il ragazzo si fiondò verso l'individuo a lui più vicino, suo padre, colpendolo con una spallata così violenta da farlo esplodere in mille pezzi.
    A sua madre, posizionata alla destra del suo amato genitore, il Genin spezzòpng la schiena.
    Quando i suoi occhi indemoniati incrociarono quelli di suo nonno, il suo corpo si fermò. Il Genin ritornò a respirare. La sua parte più profonda si rifiutava di colpire l'uomo che lo aveva addestrato e lo aveva aiutato a fuggire.
    Il legame tra lui e suo nonno era qualcosa di indissolubile, reso ancora più forte dal dialogoLINK che aveva avuto con lui grazie all'aiuto di Haruki, qualche mese prima.


    Come una lunga pellicola, davanti ai suoi occhi iniziarono a susseguirsi scene della sua vita: il dialogo tra lui e suo nonno; l'arrivo nel villaggio della Sabbia; l'aiuto psicologico ricevuto dai suoi vicini; la riunione segreta organizzata da Hoshikuzu in cui aveva promesso di non farsi mai accecare dalla vendetta; la Veggente all'interno del tempio situato nel villaggio del Cielo e per ultimo, la vecchia Pinku, nel momento in cui aveva rivelato ai presenti i motivi per cui secondo lei il Genin non era affatto il candidato più adatto.

    In preda ai ricordi o alle allucinazioni, Masayoshi cercò di opporsi con tutte le sue forze al controllo del demone.
    Ho impiegato anni per superare quei traumi! Non sarai tu a cancellare tutti i miei sforzi! Gridò ad occhi chiusi.
    Smettila! Smettila! Sei proprio come mi hanno descritto: odioso e cattivo!
    Sono qui per avere il privilegio di ospitare in me la lumaca con sei code
    Aveva imparato a non trattarlo come un amico, ma se era destinato a diventare un Junchuuriki egli doveva instaurare un minimo legame con quell'entità millenaria.

    Concedimi questo onore.
    Non sarò il ninja più forte di Suna, ma lo diventerò. Sempre meglio che rimanere sigillato in un sarcofago no?

    Sarebbe stato sufficiente a convincerlo?
     
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    ..La Verità nascosta dietro ad un Sigillo..
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    Forse Masayoshi non era uno dei ninja più potenti del continente tuttavia la stessa cosa non si poteva dire della sua forza d’animo. Forgiato dalle disgrazie e dal dolore il giovane ninja non aveva lasciato che il suo animo venisse ridotto a brandelli dimostrando di possedere una volontà ed un controllo di se stesso e dei suoi sentimenti che andava ben oltre le possibilità umane. Se Madara un tempo era stato considerato il ninja più forte di sempre allora Masayoshi poteva benissimo essere considerato il ninja dalla forza d’animo più salda. I più si sarebbe lasciati soffocare e avvolgere da quelle terribili esperienze, ma non lui, ed era questo il grande potere che un giorno avrebbe portato il ragazzo ai vertici dell’elite ninja, il suo grande cuore. Il demone rimase in silenzio mentre il ragazzo mostrava di possedere le giuste dimensioni delle palle per tenergli testa, questa volta non gli stavano affibbiando un carceriere, ma un ragazzo con delle forte convinzioni che mai e poi mai si sarebbe lasciato manipolare.


    Il sunese avrebbe percepito la morsa delle pareti della grotta affievolirsi fino a liberarlo completamente. Da qualche parte un alito d’aria calda lo aveva raggiunto smuovendogli i capelli. Tutto era avvolto nell’oscurità e nel silenzio e solo il tintinnio delle gocce colanti si percepiva attorno. La voce del demone sarebbe tornata a rimbombare tra quelle pareti con tono fermo e severo.


    ONORE?!.. CREDI DAVVERO CHE QUELLI CHE CHIAMI AMICI TI STIANO CONCEDENDO L’ONORE DI ESSERE IL MIO PORTATORE?!




    Masayoshi avrebbe percepito una risata sommessa prima di percepire nuovamente la voce del demone dalle Sei code.


    LORO MI TEMONO.. TEMONE IL MO POTERE.. TUTTAVIA… MI DESIDERANO PIU’ DI QUALUNQUE ALTRA COSA AL MONDO.. TU PER LORO SEI SOLO UN RECIPIENTE.. E UN’ARMA..




    Il tono accusatorio del demone non lasciava trasparire alcuna incertezza, il rancore e l’odio avevano macchiato l’anima di quella creatura, anche se la fermezza di Masayoshi sembrava averla incuriosita.


    LASCIA CHE TI APRA GLI OCCHI SU CIO’ CHE SARAI DA QUESTO MOMENTO IN AVANTI..




    Masayoshi l’avrebbe così percepito, l’immenso potere del demone crescere all’interno del suo corpo. Un denso chakra rosso avrebbe cominciato a ribollire da tutto il suo corpo avvolgendolo mentre la rabbia e la furia montava nella sua mente. In un istante avrebbe percepito il desiderio irrefrenabile di distruggere ogni cosa lungo la sua strada e quella cosa si sarebbe palesata di fronte ai suoi occhi ancora una volta sotto forma degli abitanti del suo villaggio. Dalle pareti della grotta una miriade di forme umanoidi sarebbero emerse prendendo le sembianze di tutte le persone che Masayoshi aveva visto morire in passato e le stesse che avevano portato morte e distruzione al villaggio. Una furia irrefrenabile lo avrebbe avvolto spingendolo ad attaccare chiunque, se lo avesse fatto questo si sarebbero disfatte per poi tornare ad essere come prima, ancora una volta lo stavano denigrando per ciò che aveva fatto tuttavia ora il potere che lo avvolgeva non sarebbe stato così semplice da controllare. Abitanti del villaggio e Kijin erano li per lui alimentati dalla sua furia, era giunto il momento di comprendere cosa significasse essere realmente un Jinchuriki [Sblocchi: Demone I]Attivi il livello I della TS. Sei letteralmente una bestia quindi giocati un po’ la furia del Demone. Sei circondato da abitanti del villaggio e Kijin.
    .




    [...]




    Mentre Masayoshi si divertita con il demone all’esterno il rosso aveva il suo bel da fare. Erano ormai diversi minuti che il Chikuma stava utilizzando la sua arte nei fuuinjutsu per contenere il potere del demone. Il vecchio sarcofago era interamente ricoperto di sigilli e grosse gocce di sudore imperlavano la fronte del ninja -Nnnngh.. dai Masayoshi.. prendi il controllo dannazione!- i sigilli scorrevano su tutta la bara riempiendone ogni spazio. Le squadre speciali erano pronte ad intervenire se fosse stato necessario tuttavia il rosso era fiducioso nella riuscita del giovane ninja -Ragazzino.. questi fuuinjutsu sono quello che credo?!..- la vecchia Pinku si era avvicinata al sarcofago con sguardo serio e tenebroso quasi il rosso stesse commettendo qualcosa di grave -Eheheh.. già.. è un nuovo sigillo di contenimento che nessuno ha mai provato prima..- la vecchia sembrava capirne qualcosa anche se i simboli erano illeggibili per chiunque nel continente dato che solo il rosso sapeva decifrarli -Un nuovo sigillo di contenimento dici?!.. ho visto qualcosa del genere solo una volta in vita mia.. ed era su tutto il corpo di un Kijin..- quello che il rosso stava scrivendo sul corpo di Masayoshi in effetti era un nuovo sigillo che il rosso aveva studiato tempo addietro sul corpo di alcuni Kijin incontrati a Tsuya. Quell’arte aveva affascinato il rosso che da quel giorno in poi non aveva mai smesso di studiare. Ovviamente i sigilli non avevano gli stessi effetti anche se il principio sottostante era il medesimo. Se Masayoshi fosse uscito da quell’avventura tutto interno si sarebbe ritrovato con addosso qualcosa di unico, un sigillo di contenimento di nuova generazione che nemmeno il rosso sapeva bene a cosa avrebbe portato in futuro [Sigillo degli Antenati / Sosen no Fuin]Il sigillo creato da Hoshi è diverso dai soliti sigilli creati per i demoni. Quando è inattivo ha la solita forma ma quando si attiva tutto il corpo viene avvolto dal sigillo. Potrebbe diventare una competenza combattiva in futuro, un semplice incipit per creare future giocate XD
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    Ira millenaria pt. 2


    Villaggio di Suna - Chapter VI




    La forza di volontà di Masayoshi arrestò l'illusione del Rokubi. Le pareti della grotta ritornarono al loro posto, come se nulla fosse accaduto.
    Le gocce d'acqua ripresero a cadere sul suo capo.
    Le sue parole amichevoli non scalfirono la dura corazza d'odio del Bjuu. Lo sentì ridacchiare dalle profondità della grotta, deridendo le sue belle intenzioni. Per secoli aveva affrontato troppe catene, sbarre e ascoltato promesse tradite da infimi umani. Il fiato bollente del Bjuu scompigliò i capelli rossi e bianchi del Genin. Masayoshi non si intimorì, tutt'altro. Godette di quel soffio di aria infuocata che gli ricordava il deserto dell'Anarouch.
    Sebbene la voce del Bjuu sembrasse provenire da ogni direzione, alle domande del Rokubi Masayoshi si limitò a mantenere il suo sguardo in direzione della zona di pura oscurità davanti a sé.

    CITAZIONE

    LASCIA CHE TI APRA GLI OCCHI SU CIO’ CHE SARAI DA QUESTO MOMENTO IN AVANTI


    Tutto iniziò con un formicolio esteso a tutto il corpo.
    Dallo stomaco iniziò a percepire un forte calore, quasi doloroso.
    In un battibaleno, la sua figura venne avvolta da un manto rosso sangue,
    brulicante di potere ed energia. I suoi capelli divennero tutti rossastri e i suoi occhi verdi si colorarono di oro. L'adolescente si sentiva in grado di frantumare qualsiasi cosa tra le sue mani, persino una montagna.
    Cos'è tutto..Non riuscì a concludere la domanda. In un istante, l'odio prese possesso della sua mente.

    jpg



    Il demone sapeva di poter trovare all'interno di Masayoshi una rabbia smisurata. Doveva solo cercarla bene, negli angoli più nascosti del suo animo, dove il fanciullo l'aveva seppellita per voltare pagina e vivere una vita serena.
    Il Genin urlò con tutta la voce che aveva in corpo. Il suo grido fu qualcosa di non umano.

    Quando i suoi occhi animaleschi videro i Kijin e gli abitanti fuoriuscire come fantasmi dalle pareti umide della grotta, egli si fiondò contro di loro come un animale accecato dalla fame. In quella modalità Berserk non ebbe modo di udire gli insulti delle figure.
    Difficile riepilogare i colpi con cui smembrò e distrusse, seppur solo per qualche momento, ogni apparizione che osava "respirare" in sua presenza. Calci, pugni, gomitate e testate, semplici mosse non ragionate ma dettate dall'immensa ira del momento.
    I suoi colpi erano potenziati con il chakra e il potere del demone. Ogni qualvolta un Kijin si riformava davanti a sé, il piccolo Bjuu ringhiava, colpendolo senza alcuna tregua.
    Basta!
    Nel profondo, la volontà di Masayoshi era ancora integra e ben presente. Era una debole voce nel vortice di pensieri controllati dal demone.
    Bastaaa! Cercò con tutta la sua forza di volontà di riprendere il controllo della situazione.
    Il Bjuu stava esagerando. Gli aveva offerto la sua amicizia e in cambio il Rokubi si era approfittato di lui, per ben due volte.
    Il piccolo Genin era amichevole, calmo e tranquillo, ma se la situazione lo richiedeva non si sarebbe fatto scrupoli a imporsi con la forza e quel momento era giunto.
    BASTA!!!! LA DEVI SMETTERE!!!!
    Cercò di bloccare il suo corpo, di riprendere in mano il controllo delle sue azioni. Se avesse avuto uno spiraglio di manovra, Masayoshi avrebbe cercato di arrestare l'attività del suo Tantien, seppur solo con il pensiero.

    [...]



    Se tutto si fosse placato, con il fiatone e i muscoli a pezzi, Masayoshi avrebbe puntato il suo indice in direzione del demone, ancora nascosto forse nel fondo della grotta.
    Non sarò mai ciò che tu mi hai mostrato. Mai si sarebbe lasciato andare a quella violenza ingiustificata.
    Tu sei un essere leggendario, antico quanto il Continente, non puoi essere solo...odio e rabbia, come dicono il Kurogane e Pinku...In quel caso farebbero bene a tenerti in gabbia. Si mise a braccia conserte.
    E io sono convinto che tu sia molto altro...forse lo avrai dimenticato..non lo so. Una cosa è certa: non ci faremo trattare come armi. Saremo noi a tenere in mano il nostro destino....Si avvicinò al Bjuu di due passi.

    e spezzeremo chiunque oserà utilizzarci per i propri scopi. Te lo dimostrerò! Concluse, determinato a mantenere viva la sua promessa e a non tradire la fiducia del Bjuu, qualora quest'ultimo gliel'avesse concessa.








     
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    La battaglia all’interno della bara sembrava aver raggiunto il suo culmine mentre la stessa cominciava a spezzarsi in più parti annunciando di esplodere da un momento all’altro -Ragazzino del Clan Chikuma sei sicuro di ciò che stai facendo?!- anche l’imperturbabile Pinku si era allontanata di qualche metro dalla bara mentre il rosso continuava il suo sortilegio -Che c’è vecchia?!.. te la stai facendo addosso o è solo una conseguenza del prolasso del tuo sfintere?!.. ti ho detto che Masayoshi riuscirà a domare il demone.. abbi fede!!!- a quelle parole la vecchia fu bloccata appena in tempo da due membri della squadra speciale di Suna mentre il vecchio Kurogane portava la mano al mento sospirando profondamente. Il rosso era al limite, ma sapeva bene che il giovane Shinobi della Sabbia sarebbe uscito vittorioso da quella prova, nessuno più di Masayoshi sapeva cosa significasse non mollare mai qualsiasi fosse la situazione -Dai bello.. non tradirmi!!!- qualsiasi cosa stesse succedendo all’interno della bara stava per terminare dato che ormai il costrutto stava per ridursi in briciole. Dalle fenditure create sulla bara una potente luce era dipartita lanciando lame di luce su tutta la stanza, il rosso sembrava aver concluso il rituale allontanandosi alla svelata dalla bara che da li a breve sarebbe letteralmente esplosa inondando tutta la stanza di una densa coltre di detriti e polvere - Allontanatevi.. sta per uscire dalla bara! poi solo il silenzio.


    Dietro la coltre di polvere la figura di Masayohsi era in piedi mentre una strato di denso chakra rosso lo avvolgeva . Tutto il suo corpo sembrava avvolta da una moltitudine di Fuuijutsu che lentamente stavano fluendo verso il suo Tantien ritraendosi. Era evidente che il ragazzo non fosse completamente lucido in quel momento dato che la sua espressione sembrava più quella di una belva feroce che quella di un essere umano. La squadra speciale di Suna di sarebbe mossa rapida per accerchiarlo mentre il rosso alzava le mani per fermarli -Oi oi fermi!!!.. Fermi dove siete.. va tutto bene..- il Kurogane e la vecchia Pinku si erano fatti seri mentre l’aria per un attimo aveva preso a vibrare quasi fossero pronti a scatenare l’inferno. Il rosso sembrava tranquillo mentre si avvicinava verso Masayoshi che per il momento non sembrava aver mosso un muscolo. Giunto a poca distanza da lui il rosso gli avrebbe semplicemente dato una bella pacca sulla spalla facendolo rinsavire da quello stato -Accidenti.. ma allora ci sei riuscito!!!- solo in quel momento Masayoshi si sarebbe accorto di trovarsi in piedi a poca distanza dal rosso che gli sorrideva soddisfatto. I Fuuinjutsu si erano completamente ritirati scomparendo all’altezza del tantien mentre le sue fattezze si facevano quelle di un semplice ragazzo. Masayoshi aveva superato la prova -Ben tornato.. per un istante ho creduto che il demone avesse preso il sopravvento e invece eccoti qui.. probabilmente ti sentirai un po’ spossato.. portate qualcosa da mangiare e da bere.. della birra fresca per entrambi e chiunque ne voglia.. lo so che vi siete cagati addosso un po’ tutti..- il rosso si sarebbe messo a ridere guardando la vecchia che sembrava aver ritrovato la calma -Tsk!.. e così il ragazzino è il nuovo Jinchuriki del Sei code.. non avrei mai scommesso nulla su un pappamolle come quello.. bah.. qua abbiamo finito vero.. io me ne vado.. sono troppo vecchia per questo genere di cose..- e come se niente fosse la vecchia Pinku se ne sarebbe andata con fare stizzito quasi gli dispiacesse della riuscita di quel rituale.


    L’ira e l’odio percepito da Masayoshi erano semplicemente svaniti nel nulla, il sigillo che il rosso aveva inscritto sul suo corpo aveva funzionato e non solo, il Demone sembrava aver accettato il ragazzo come suo nuovo vascello anche se il ragazzino non avrebbe avuto vita facile, non ancora almeno. Il vecchio Kurogane sembrava soddisfatto della riuscita e avvicinandosi a Masayoshi allungò una mano per complimentarsi -Ottimo lavoro ragazzo.. il Villaggio di Suna è fortunato ad avere un elemento abile come te.. so che molti qui al villaggio da oggi ti riterranno solo un’arma da utilizzare per vincere le guerre ma non badare a loro.. per noi tutti sei un amico.. un alleato con il quale condividere gioie e difficoltà.. dico bene Hoshikuzu?!- il rosso manco lo stava ascoltando mentre apriva le birre fresche appena arrivate -Ah si certo.. tenete dai.. una testa!- e nel dirlo avrebbe passato a Masayoshi ed il vecchio una birra a testa -Brindiamo a Masayoshi!.. il nuovo Jinchucoso del Sei code!!!- brindisi a cui anche i ninja li attorno parteciparono.


    Tutto era andato per il meglio, Suna aveva un nuovo portatore e Masayoshi un potere straordinario da usare per difendere ciò che di più aveva prezioso, il villaggio che lo aveva accolto dopo il suo difficile passato. Molto presto il ninja sarebbe stato nuovamente messo alla prova, molte missioni lo attendevano ora che aveva assunto il controllo del demone, tutti a Suna avevano grandi aspettative dal ragazzo sopravvissuto ai Kijin.

    OT/ Vai Roro! Ultimo post per te e poi direi di chiuderla qua così ti stemmoh tutto! :riot:
     
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    Villaggio di Suna - Chapter VI



    CITAZIONE

    -Accidenti.. ma allora ci sei riuscito!!!-


    La grotta umida e fredda scomparì all'istante.
    Masayoshi riprese coscienza all'interno della stanza dell'amministrazione.
    Era in piedi, imperlato di sudore, con i muscoli indolenziti, le ossa doloranti e il Tantien sottosopra.
    A pochi passi vi era Hoshikuzu, sorridente, con la sua mano appoggiata sulla sua spalla minuta.
    Voltandosi, egli ebbe modo di osservare lo stato della bara in cui era stato rinchiuso.


    CITAZIONE
    -Ben tornato.. per un istante ho creduto che il demone avesse preso il sopravvento e invece eccoti qui.. probabilmente ti sentirai un po’ spossato.. portate qualcosa da mangiare e da bere.. della birra fresca per entrambi e chiunque ne voglia.. lo so che vi siete cagati addosso un po’ tutti..-

    C'è mancato poco Rivelò. Ricordava ogni singolo dettaglio, dalle goccioline d'acqua che cadevano sul suo capo alle allucinazioni contro cui aveva combattuto.
    Ho una fame da paura.
    Lo stomaco aveva già iniziato a brontolare.
    In attesa dell'arrivo del pranzo, il giovane si mise seduto sul bordo del tavolo, a pochi centimetri dalla targhetta con su scritto "Pinku". Alle parole della vecchia il ragazzo non rispose né godette nel vederla ritirarsi da sconfitta dalla stanza.

    Diversa fu la reazione del Kurogane. Si avvicinò al Genin felice ed entusiasta, porgendo la sua mano per complimentarsi.
    CITAZIONE

    -Ottimo lavoro ragazzo.. il Villaggio di Suna è fortunato ad avere un elemento abile come te.. so che molti qui al villaggio da oggi ti riterranno solo un’arma da utilizzare per vincere le guerre ma non badare a loro.. per noi tutti sei un amico.. un alleato con il quale condividere gioie e difficoltà.. dico bene Hoshikuzu?!-


    La ringrazio. Rispose, abbassando il capo in segno di rispetto. Udita l'esclamazione di Hoshikuzu, Masayoshi non riuscì a trattenere la commozione.
    Suna era la sua famiglia e lo sarebbe stata per sempre.
    Grazie ancora a tutti! Lunga vita a Suna! Tuonò, alzando la sua bottiglia, insieme ad Hoshikuzu, il Kurogane e l'intera squadra speciale.

    Che sia l'inizio di una bellissima avventura. Pensò, rivolgendosi al demone che albergava dentro di sé.

    Non ricevette risposta.




    Grazie per l'add Hoshi :riot:
     
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