Questo matrimonio s'ha da fareFree Bartok e Shu

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    Questo matrimonio s'ha da fare

    Post Primo - Lettera all'amministratore





    Quella mattina all'amministratore di Sunagakure, Daishin Iga, venne recapitata una strana lettera indirizzata appunto a lui. Sembrava più una missiva romantica a giudicare dall'aspetto esteriore e dall'intenso profumo della carta di ottima qualità. Qualche subalterno un po' più baldanzoso avrebbe potuto far notare la particolarità della cosa prendendo in giro Daishin o la situazione in se e la curiosità della cosa avrebbero comunque spinto l'Iga, prima o poi, ad aprire la lettera. Le sue capacità sarebbero state inutili contro di essa, dato che non c'erano jutsu, concentrazioni di chakra o simboli da scoprire. Era una semplice lettera dalla grafia incredibilmente curata


    CITAZIONE
    Gentile amministratore, il mio nome è Miyako Kurogane e la ringrazio del tempo che mi sta dedicando e mi rincresce di non poter essere li di persona ma avrei urgente bisogno di parlarvi in privato.

    Desidererei il vostro aiuto in una faccenda privata ma che potrebbe portare grandi benefici all'intero villaggio di Suna. Desidero far tornare nei ranghi del villaggio mio marito Shinichi Kurogane, ex-ninja della sabbia, e per farlo avrei bisogno del vostro aiuto in quanto vi sono degli impedimenti che non riesco a superare da sola e voi mi siete stato raccomandato come persona affidabile, riservata e capace, oltre ad appartenere ad un clan rispettato e svolgete un ruolo fondamentale per la vita del nostro villaggio. Vi pregherei di non informare di questa richiesta il clan e mio marito in quanto, pur agendo nell'interesse di tutti, lei sa meglio di me quanto certi uomini possono essere testardi ed ottusi.

    Vi attenderò nella mia dimora e vi prego, no, vi supplico di aiutarmi.

    Miyako Kurogane

    Probabilmente Daishin si sarebbe documentato su chi fossero queste persone ed effettivamente avrebbe scoperto che fino ad un paio di anni prima Shinichi Kurogane era un chunin di Suna con ottimi risultati, seppur con un carattere difficile e spesso aveva creato qualche problema al villaggio, anche se nulla di serio. I problemi peggiori li aveva creati all'interno del proprio clan ma generalmente l'amministrazione lasciava che fossero loro ad autogestirsi, specie se il clan in questione erano i Kurogane. Era stato il clan stesso, infatti, a dichiarare che Shinichi non era stato più ritenuto adatto per il servizio attivo e l'amministrazione del tempo, prima dell'avvento di Daishin, evidentemente aveva ritenuto più che adeguate le giustificazioni del capoclan dei Kurogane, Aizen.

    Per quanto cercasse tuttavia non riuscì a trovare grandi informazioni su Miyako: a parte che fosse la moglie di Shinichi e che fosse una grande imprenditrice e mercante prima di ritirarsi a vita privata non c'era granché.

    Se Daishin avesse accettato di incontrare Miyako non avrebbe fatto granché fatica a sapere dove fosse la sua dimora, anche se non aveva trovato nessun indirizzo scritto sulla lettera. I due erano abbastanza famosi nell'ambiente del clan (anche se forse non per le più lusinghiere delle ragioni) e chiedere a qualunque membro del clan avrebbe potuto indirizzare Daishin verso la direzione giusta. Alternativamente avrebbe semplicemente potuto provare qualche altro metodo, dopotutto non è che i due risiedessero in qualche caverna nel mezzo del deserto ma in una casetta ai margini del territorio del clan.

    Se Daishin si fosse soffermato a percepire il chakra prima di avvicinarsi alla casa oppure una volta vicino ad essa avrebbe potuto percepire una impressionante fonte di chakra [energia viola] sul retro della casa, unita ad una discreta energia [energia blu] al suo interno. Vicino alla fonte interna alla casa poteva percepire tre fonti di livello più basso, ma discreto [energia verde] ed in totale altre due persone dall'energia di un civile [energia bianca] una sul retro assieme alla fonte di chakra più possente ed una sul davanti, di fronte alla casa.


    Giunto alla dimora, una semplice casa a due piani di mattoni bianchi, sarebbe stato accolto da una bambina [energia bianca] che richiamava la classica fisionomia dei Kurogane: capelli neri corti a punte, occhi scuri e penetranti ed un abito raffinato. La bambina di poco più di due anni lo osservava con curiosità da oltre una staccionata di legno che delimitava la proprietà.

    Buongiorno, io mi chiamo Reina Kurogane e tu chi sei? gli avrebbe chiesto la bambina tutto d'un fiato. Gli sarebbe bastato presentarsi e farsi riconoscere per ricevere in risposta un semplice Ah si, quello che aspettava la mamma! e dopo aver aperto la staccionata la bambina lo avrebbe guidato all'interno della casa. Cerchiamo di fare piano, vuole fare una sorpresa a papà gli intimò mettendosi l'indice davanti alla bocca.

    Se invece si fosse intrattenuto a parlare con la bambina dopo un po' sarebbe arrivato un uomo di circa dieci anni più grande di Daishin, Shinichi Kurogane lo avrebbe riconosciuto da qualche foto. Shinichi, vestito con abiti molto semplici e sporchi di sabbia si sarebbe avvicinato lentamente. Se si fosse soffermato ad analizzarne il chakra avrebbe potuto constatare che era lui la fonte di energia che aveva percepito prima [energia viola].

    E lei, di grazia, chi sarebbe? sarebbe risultato evidente che era abbastanza seccato da quella visita ma che si tratteneva dall'esprimere il proprio pensiero di fronte a quella che probabilmente era sua figlia.

    In ogni caso, anche con Shinichi, gli sarebbe bastato identificarsi per essere accolto all'interno della casa. Pur domandandosi perché lui fosse proprio li, in base alle informazioni che l'Iga gli avesse dato, non aveva motivo per dubitare di lui o per intralciarlo.

    Sia che avesse incontrato Shinichi o meno, Daishin sarebbe stato accolto nella sala principale dove si trovavano le altre quattro fonti di chakra che aveva percepito.

    Si trattava di quattro donne. Quella seduta più vicina a lui, la più giovane (avrà avuto al massimo 18 anni) aveva i capelli neri, un fisico slanciato da combattente ed aveva una spada appoggiata sul bordo del tavolo. Si presentò come Fuyumi Mizunashi, guardia del corpo della famiglia Kurogane. Risultò piuttosto aggressiva ma in ogni caso difficilmente sarebbe stata un problema per l'Iga.

    La seconda donna, un'affascinante donna dai capelli rossi, stava fornendo tutte le proprie attenzioni alla piccola Shiemi che aveva trovato una strana farfalla viola e gliela stava mostrando. Interruppe un attimo quell'importantissimo compito per salutare distrattamente l'Iga presentandosi semplicemente come "Hana".

    La terza donna era una bionda dal fisico e dalla sessualità prorompente, componente chiara anche se indossava dei vestiti comunissimi. Ammiccò un paio di volte all'amministratore di Suna e gli avrebbe persino proposto di passare del tempo assieme. Nonostante la presenza della bambina la proposta di Sayuri era chiaramente erotica.

    Alla fine la donna a capotavola [Energia Blu] si sarebbe presentata come Miyako Kurogane, ringraziando Daishin di essersi presentato e di dedicarle così tanto del suo prezioso tempo. Avrebbe quindi chiesto ad Hana e Sayuri di accompagnare fuori Reina.

    Una volta soli con Fuyumi, Miyako avrebbe espresso la propria richiesta, con la voce melodiosa come quella di un usigniolo

    Come le ho già chiesto nella mia missiva desidererei che lei aiutasse Shinichi ad essere di nuovo un ninja di Suna. So che in passato ha causato qualche problema ma ora è molto maturato e la sua forza è rimasta quella di un tempo anche se forse si è un po' arrugginito. La vita familiare gli piace ed adora i nostri due figli, Reina e Yamato, ma sento che gli manca terribilmente la vita del ninja. E so che sarebbe un ottimo aiuto per il villaggio di Suna. Ho anche pensato ad un modo per riuscire a fargli riottenere il permesso del clan, se lei mi aiuterà.

    Se richiesto avrebbe elaborato meglio i propri pensieri

    Quanto le dirò è materia riservata e segreta del clan Kurogane e la pregherei di non diffonderla in giro. Tempo fa... Shinichi ha perso l'uso della Satetsu. Non è più in grado di sfruttare l'abilità innata dei Kurogane.

    Daishin sicuramente conosceva molti Kurogane che non erano mai riusciti a risvegliare quei poteri, piuttosto rari anche all'interno del loro clan, e che si erano adattati a diventare ninja in altro modo e sfruttando altre tecniche. Qualcosa bolliva in pentola.

    Per quanto ci siano molti ninja dei Kurogane che non hanno mai posseduto la tecnica del chakra magnetico nessun Kurogane ha mai perso questa capacità. Sapere che ciò è possibile o che, come nel caso di Shinichi, sia possibile rimuovere questo potere sarebbe devastante per il clan. Perderebbe parte del suo prestigio, o almeno così crede Aizen-sama. Di conseguenza è stato deciso che Shinichi non sarebbe più potuto essere un ninja, almeno finché non avesse potuto mostrare nuovamente di possedere quelle capacità.

    Fece una piccola pausa per consentire a Daishin di assimilare i fatti

    Per molto tempo siamo stati felici insieme ma di recente sento che Shinichi rimpiange la vita da ninja. Non me lo direbbe mai, penso per timore che io potrei pensare che non ci amiamo abbastanza ma... io voglio aiutarlo. Che moglie sarei se non mi preoccupassi della felicità di mio marito? Dell'uomo che amo? Per questo vi chiedo aiuto. Perché ho trovato un modo per risolvere il problema!

    Ne parlavo con una delle mie amiche che mi ha parlato del clan Shinkiro, quegli strani tipi sempre imbacuccati di blu. E mi ha detto che ha combattuto contro uno di loro in uno scontro di allenamento e che gli ha visto usare delle incredibili illusioni. E' questa la chiave! Se Shinichi imparasse come sfruttare queste illusioni potrebbe far credere al clan ed ai nemici di poter ancora usare la sabbia nera! Anche se sarebbe una Satetsu illusoria!

    La ragazza la faceva semplice ma sicuramente Daishin avrebbe trovato qualche problema in quel "piano geniale" primo fra tutti riuscire a convincere Shinichi. Se lui non voleva tornare ad essere un ninja, o se perlomeno non voleva ammetterlo con se stesso sarebbe stato impossibile fargli apprendere controvoglia queste tecniche. Per non parlare di tutti i restanti problemi, riuscire a far tutto di nascosto dal clan Kurogane e trovare uno Shinkiro disposto ad insegnargli la tecnica segreta del proprio clan.

    Che ne valesse la pena di fare tutta quella fatica per far tornare attivo quel mezzo ninja di Shinichi Kurogane?
     
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    Il Segreto dei Kurogane


    I

    Camminando placidamente per le vie di Suna, ripenso con più attenzione alle conseguenze che quell'incontro potrebbe avere. Due sono le opportunità che la lettera di Miyako mi offre: in primis, se tutto andrà per il meglio, avrò al mio fianco un ninja esperto e fedele a Suna. I Kami sanno bene quanto il villaggio ha bisogno di persone di questo genere. In secondo luogo, la stessa reintegrazione di Shinichi verrà percepita come una grave vergogna sia dal mio clan, che disprezza il Kurogane per i suoi comportamenti lascivi, sia dal suo, che è arrivato addirittura a imporgli un precoce ritiro dalla vita militare. Da questo punto di vista non avrei potuto chiedere di meglio. Il solo pensiero di quei vecchi bacchettoni che inorridiscono all'idea di dover piegare il capo al passaggio di Shinichi mi provoca grande gioia. Per completare il quadro, Miyako mi ha anche offerto l'opportunità di umiliare Aizen Kurogane difronte all'intera Suna. Ho intenzione di assecondarla nel portare avanti questo piccolo complotto non per il potere o per rinsaldare la mia presa sul Consiglio, ma per il puro gusto di prendermi gioco degli idioti che governano il paese.


    Trovo facilmente la casa in cui Miyako abita con il consorte e i figli. D'altronde, la coppia è piuttosto conosciuta nei salotti buoni del Paese. Ad accogliermi trovo una graziosa bambina che mi osserva attraverso le fessure della staccionata in legno. Mi piego sulle ginocchia per salutarla e mettermi alla sua stessa altezza. Ciao Reina! Io mi chiamo Daishin. Rispondo sorridendo. Ti ringrazio per avermi fatto entrare. Aggiungo, quando apre il cancello per permettermi di accedere all'abitazione. Va bene, allora andiamo subito dalla mamma. Accompagnato dalla piccola Kurogane, ci spostiamo nella sala principale.

    Quattro donne mi attendono in quella sala. A giudicare dalle caratteristiche del loro chakra sono tutte kunoichi. La cosa non mi sorprende. È normale che le famiglie nobili assumano altri ninja da impiegare come guardie del corpo. Appena entrato nella stanza, mi piego in un inchino della profondità adeguata a quando si incontra un alto papavero come Miyako Kurogane, poi mi accomodo al posto indicatomi. La donna alla mia destra si presenta come Fuyumi Mizunashi, guardia del corpo dei Kurogane. Rimango impassibile difronte alla sua aggressività. In netto contrastato i suoi modi un po' ruvidi, la mia gestualità suggerisce un carattere mite e placido. La seconda a cui vengo introdotto è Hana. Dopo aver pronunciato il suo nome torna immediatamente al suo compito. A quanto pare i Kurogane sanno come scegliere i loro collaboratori. Difronte alla terza ammetto di trovarmi un po' in difficoltà. Comprensibilmente per un ragazzo di sedici anni - quasi diciassette - dotato di un sano appetito sessuale, non riesco a non apprezzare le forme abbondati di Sayuri. Spero soltanto di essere riuscito a distogliere lo sguardo abbastanza in fretta. Anche se riesco a dissimulare il mio imbarazzo, rimango turbato dall'indecenza con cui mi si approccia. Non sono abituato a rapportarmi con donne che esprimono in maniera così esplicita la propria sessualità. Anzi, direi che non sono proprio abituato a vedere donne che parlano di cose scabrose. O che addirittura, in barba alla differenza d'età, mi invitano a passare del "tempo" con loro. La ringrazio, ma temo che la mia agenda non permetta l'aggiunta di un altro incontro. Tirandomi fuori da quell'impiccio, prende parola Miyako Kurogane, ringraziandomi per essere venuto a casa sua. Non si preoccupi. È un piacere per me venirla a trovare nella sua dimora. Inizio a sentire la curiosità crescere in me. Non vedo l'ora che mi spieghi nel dettaglio perché mi ha convocato qui. Ad essere onesto, sono più interessato a sapere come reagirà alla sorpresa che ho fatto a lei e suo marito, ma non è ancora il momento per parlarne.

    Fortunatamente non attendo molto. La Kurogane invita le altre donne ad uscire e rimaniamo soli con la sua guardia del corpo, Fuyumi. È comprensibile. Suo marito è uno degli shinobi più promettenti del Villaggio. Deve essere molto frustrante non poter dare sfogo ad un potenziale così grande. Il segreto più succoso arriva poco dopo che la kunoichi prende la parola. Oh, sono tremendamente dispiaciuto che a Shinichi sia successa una cosa così terribile. Immagino sia stato molto duro perdere i doni del suo sangue. La cosa mi lascia genuinamente colpito. Le capacità del mio clan si tramandano di padre in figlio e possono essere apprese attraverso un duro e rigoroso allentamento, non hanno a che vedere con il sangue o il lignaggio. Posso solo provare ad immaginare come una cosa del genere possa segnare un portatore di una Kekkei Genkai. Deve essere stato molto difficile rimettersi a fare il ninja dopo uno shock del genere. Ora capisco perché Aizen ha voluto allontanarlo. Dal canto mio, ammeto di nutrire un profondo rispetto per qualcuno che è riuscito a rialzarsi dopo una simile catastrofe.

    Se difronte alla causa che ci ha portato a questo incontro Miyako ha tutta la mia comprensione, la soluzione che mi propone mi pare folle. Se non fossi così bravo a controllare le mie espressioni e i miei gesti, sarei esploso in una fragorosa risata. I motivi che scatenano la mia ilarità sono molteplici e ovvi a chiunque abbia una minima comprensione delle dinamiche sociali che governano il Villaggio e i rapporti tra clan. Evito di esporre i miei dubbi, provando invece a sondare il terreno. Chissà, magari mi sorprenderà con qualche piano geniale e del tutto inaspettato. Certamente. Se Shinichi riuscisse a dimostrare di aver ritrovato le sue capacità, Aizen-sama non avrebbe più motivo per osteggiarlo. Anche se la ripeto come se la condividessi, questa considerazione mi lascia piuttosto perplesso. Un trucco del genere basta soltanto ad ingannare i civili. Io stesso non ci avrei messo molto a smascherarlo. Dubito fortemente che il capo clan dei Kurogane accetterà un compromesso del genere. Come ha intenzione di convincere uno degli Shinkiro a insegnare a suo marito la loro tecnica segreta? Domando, simulando attenzione e vivo interesse.

     
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    È comprensibile. Suo marito è uno degli shinobi più promettenti del Villaggio. Deve essere molto frustrante non poter dare sfogo ad un potenziale così grande.

    Miyako lo guardò per un attimo con lo sguardo torvo: lei, in effetti, non aveva mai visto Shinichi veramente in azione e pertanto riteneva abbastanza esagerate le sue storie sul suo periodo come shinobi ma assecondò quelle che secondo lei erano le credenze dell'amministratore. Voleva dire che gli avrebbe dato ancora più volentieri una mano a far tornare Shinichi alla vita attiva.

    Eh si... lo penso anch'io. Come le dicevo poi le cose sono andate peggiorando quando... replicò Miyako continuando il suo racconto degli eventi che portarono Shinichi a perdere l'uso della Satetsu.

    Oh, sono tremendamente dispiaciuto che a Shinichi sia successa una cosa così terribile. Immagino sia stato molto duro perdere i doni del suo sangue.

    Devastante. Per un certo periodo non l'ho più visto, anche se al tempo ci stavamo frequentando da poco, perlomeno in quel senso. Tuttavia mi ha sempre detto che non si pentiva di nulla dato che aveva guadagnato di meglio da quell'esperienza. replicò la giovane donna arrossendo come un fiore di cactus. A guardarla era rimasta la stessa ragazza esile di qualche anno prima, forse le si era solo ingrossato leggermente il seno. Se non l'avesse saputo era probabile che Daishin non avrebbe creduto che una donna così potesse aver partorito.

    [...]

    Certamente. Se Shinichi riuscisse a dimostrare di aver ritrovato le sue capacità, Aizen-sama non avrebbe più motivo per osteggiarlo

    Esatto, era quello che pensavo anch'io! Gli basterebbe apprendere qualche genjutsu, giusto per far vedere che ha qualcosa di simile alla Satetsu ai vecchi del clan e fregarli al loro stesso gioco!

    Come ha intenzione di convincere uno degli Shinkiro a insegnare a suo marito la loro tecnica segreta?

    Miyako sorrise, come se avesse già previsto tutto.

    E' proprio qui che sta il bello del mio piano. Basterà convincere Shinichi a divenire nuovamente un ninja e poi sarà lui stesso a pensare al resto. So che sembra che io stia sopravvalutando mio marito ma se c'è una cosa che Shinichi sa fare è trovare la scappatella che gli permette di ottenere quello che vuole.

    La fiducia di una moglie nel proprio marito. Da ammirare, senza dubbio.

    L'unica cosa da fare è convincere Shinichi, al resto ci penserà lui. Sono sicura che se lei gli offrisse questa possibilità e gli facesse capire che è veramente ciò che desidera non ci sarebbero dubbi.

    Se Daishin avesse espresso qualche dubbio in proposito Miyako lo avrebbe rassicurato Non si preoccupi, Shinichi si è tenuto allenato in questi anni quando credeva che io non potessi scoprirlo. Di recente si è anche proposto come sparring partner per qualche ninja del clan. Idea! Potrebbe proporsi anche lei! Sono sicura che così si convincerebbe delle capacità di Shinichi!

    Qualcuno si potrebbe chiedere perché Miyako, che non credeva all'abilità di Shinichi come ninja, proponesse a Daishin di testare il marito. E' presto detto: per quanto lei lo volesse vedere felice non era disposta a farlo viaggiare in giro per il continente a rischiare la vita (o a divertirsi con qualche sgualdrina alle sue spalle, specialmente una specifica sgualdrina di Konoha) pertanto il suo scopo era quello di farlo si rientrare nei ranghi ma magari con una qualche occupazione al villaggio che lo tenesse lontano dai rischi (così da lasciare un padre ai loro figli) e che rimettesse un po' di pepe nella sua vita. Inutile dire che un piano così intricato e idealistico sarebbe sicuramente fallito.

    Miyako avrebbe spinto Daishin sul retro per fargli perlomeno incontrare Shinichi (la sua insistenza sarebbe stata tale che sarebbe stato scortese rifiutarsi). Il futuro chunin di Suna stava giocando col figlio maschio, Yamato, cercando di insegnargli a costruire un castello di sabbia. Una cosa apparentemente innocua, peccato che Shinichi volesse stimolare le capacità creative del ragazzo solo per consentirgli di sfruttare al massimo le proprie facoltà innate quando si fossero risvegliate.

    Caro, volevo presentarti una persona importante che è venuta a trovarci!

    L'uomo girò la testa verso di loro e si alzò in piedi: era alto circa un metro e ottanta e indossava una maglietta bianca, dei pantaloncini ricamati con un dragone nero e dorato e delle infradito rosse. Si avvicinò ai due leggermente contrariato (Yamato non aveva la minima voglia di fare castelli di sabbia) ma sorrise a Daishin quando gli fece un inchino.

    Shinichi Kurogane. Ho la fortuna di essere il marito di Miyako. generalmente Miyako lo presentava a persone dell'alta società o a sue "amiche" che lo consideravano come un marito oggetto (dopotutto era lei quella che aveva i soldi e l'influenza del clan) pertanto aveva imparato a mostrarsi educato. Ovviamente tali dinamiche sfuggivano a sua moglie e lui non aveva interesse a causarle quel piccolo dolore per una sciocchezza simile. Se non si fosse presentato da solo ci avrebbe pensato Miyako ad introdurre... Daishin Iga, amministratore di Sunagakure

    Ah però! Dev'essere molto impegnato, a cosa dobbiamo questo piacere?

    Inutile dire che, se Miyako aveva già "pensato a tutto" non era detto che Daishin avrebbe semplicemente seguito pedissequamente i suoi desideri. Per non parlare di Shinichi poi!
     
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