I Leopard-Sitter

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    I Leopard-Sitter

    In cerca del consigliere


    Continua da qui
    Dopo essere passato dal gate ed essere entrato definitivamente nel villaggio, Ryuu sentì l'urgente necessità di cercare un bar e fermarsi a per quanto più tempo possibile a riprendere le energie all'ombra. E come ciliegina sulla torta, non c'era niente di meglio che passare una buona mezz'ora a sorseggiare granite.
    Una volta ripresosi dallo shock dell'eccessiva aria bollente che si respirava in quel villaggio, decise che era giunto il momento di andare in cerca del suo vecchio amico, ma non prima di essersi attrezzato come si deve, per poter girare liberamente tra le strade di Suna senza sentirsi morire dal calore. Non era per nulla abituato a quelle temperatura e l'aria afosa, quindi passò per un paio di negozi per comprare ciò che riteneva necessario.
    Il risultato fu un ragazzino in canotta, pantaloncini e occhiali da sole, che indossava un cappello ad ombrello arcobaleno a cui erano agganciate 2 lattine di tè freddo al limone, con due cannucce flessibili che si univano ed arrivavano alla bocca, senza contare le altre 8 agganciate dietro la schiena a mo' di faretra, pronte per sostituire le altre appena fossero state vuote; in mano aveva un classico ventaglio rotondo giapponese, perennemente sventolante, e anche se non serviva a far diminuire l'aria afosa, almeno il vento sul volto lo aiutava ad immaginare che fosse così. Ed ovviamente, un secondo ventaglio si trovava agganciato allo sgargiante pantaloncino cachi, in caso il primo si rompesse.
    Fatto ciò, non gli restò altro da fare che andare a scovare il suo amico.

    Era ormai notizia nota che il consigliere del nuovo Kazekage Hoshikuzu fosse proprio il suo amico monaco, quindi non sarebbe dovuto essere troppo difficile trovarlo. Dopo aver girato un po' in cerca di informazioni, cercando di ignorare le persone che fissavano incuriosite il suo strano abbigliamento, infine arrivò alla conclusione che sarebbe stato più facile chiedere del palazzo amministrativo del villaggio, dove avrebbe avuto più possibilità di trovarlo. Esatto, è andato in giro a chiedere se avessero visto passare il consigliere.
    Per lo meno, il ragazzo poteva contare su un buon senso dell'orientamento, che gli permise di trovare in breve tempo la strada per l'edificio. Mentre si avvicinava, si sentì un po' a disagio nel sapere che il ragazzo dalla chioma rossa che aveva conosciuto a Tsuya molto tempo prima, fosse diventato Kazekage; se lo avesse incontrato, non sapeva come avrebbe dovuto rivolgersi a lui, nè se, conoscendo il suo carattere, lo avrebbe messo a disagio se si fosse comportato in maniera troppo formale. Quindi il kiriano, anche se avesse potuto passare a salutarlo, qual'ora fosse stato in ufficio, preferì chiedere unicamente del consigliere, alla donna che lo ricevette in reception.
    Non c'è nessun consigliere Mizakaki, qui.
    La donna, una vecchia acida con la voce da cornacchia, non sembrò notare l'evidente difetto di pronuncia da parte del genin, il quale faceva fatica a ricardare nomi e cognomi dei suoi conoscenti, o magari non ne aveva voglia.
    Ah...no, aspetti, forse ho sbagliato. Si chiama Haruki.
    Haruki?
    Sì.
    Il consigliere Haruki Mizakaki?
    Sì!
    Mai sentito.
    Ma...! sgrunt Senta, io sono sicuro che è consigliere.
    Ed è sicuro di essere nel villaggio giusto?
    Certo che...bè, forse...ma perchè, quanti villaggi ci so-ooh senta, non cerchi di incasinarmi la testa, so che fa il consigliere a Suna e si chiama Haruki Mizaya, Mi-Miza, Miya-Miyazaki! Si, Miyazaki!
    Haruki Miyazaki?
    Esatto.
    Non c'è.
    ...
    ...
    ...

    Dopo un'altro quarto d'ora passato a cercare di convincere la donna a dirgli dove avrebbe potuto trovarlo, il Mizukiyo si sarebbe diretto nel primo dei posti elencatigli, per controllarli uno ad uno, passando per il suo ufficio, la sua abitazione o qualunque altro posto frequentasse assiduamente.
    Quando (se) infine l'avvesse trovato, lo avrebbe salutato come al solito in modo abbastanza informale, ma stavolta, a differenza dell'ultima volta, sarebbe stato più rispettoso.
    Haruki-san! Sono Ryuu da Kiri, è bello rivede-eh eh ti ved-ahh ti...ti trovo bene.
    Uau, sei fantastico, è più imbarazzante che andarsene in giro con quel cappello.

    Questo ricordo lo conservo per farti venire delle crisi di panico.


    Comunque, nel caso in cui il monaco si fosse trovato in casa propria o in ufficio, avrebbe sentito prima un leggero Toc toc to-toc, prima di trovarsi davanti Ryuu con il suo saluto più imbarazzato che imbarazzante.
     
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    Di nuovo? Non sollevo nemmeno la testa dall'importante documento che sto leggendo quando il ragazzo pronuncia il nome di Haruki. Non è la prima volta che succede e non posso biasimarlo se pensa che al mio posto ci sia ancora il monaco rosso. Haruki Miyazawa, Consigliere. La targa dorata sulla porta recita ancora queste parole, nonostante mi sia insediato ormai da parecchio tempo. Già un paio di volte ho sollecitato la mia segretaria perché avvisasse chi di dovere, ma nessuno si è ancora occupato del lavoro. Non è una cosa che mi dà fastidio, ma deve essere sistemata proprio per evitare cose come quella che è appena successa. Per l'ennesima volta.

    Automaticamente inizio a recitare la formula che impiego in queste situazioni. Buongiorno. Mi spiace ma il Consigliere Miyazawa non lavora più qui. Si è ritirato a vita contemplativa. Sollevo la testa, per fargli la cortesia di guardarlo negli occhi mentre gli parlo. L'abitudine di esaminare il chakra di chiunque incontri non mi delude nemmeno questa volta. Cosa ci fa un jinchuuriki di Kiri a Suna? Che fosse stato Itai a mandarlo? Avevano scoperto altro su Diogenes? Se fino a qualche secondo fa nella mia mente stavo pensando di liberarmi rapidamente di lui per tornare a occuparmi delle scartoffie, ora il ragazzo ha la mia completa attenzione. Entri pure. Io sono Daishin Iga, il nuovo consigliere. La mia voce è calma e gentile. Con un gesto del braccio destro lo invito ad accomodarsi in una delle sedie poste difronte alla mia scrivania. Cosa l'ha portata fino a Suna? Sul mio volto si allarga un sorriso accogliente.
     
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    I Leopard Sitter


    Escono dalle Fottute Pareti!


    Non c'erano dubbi che Ryuu rimase molto sorpreso dal venire a conoscenza che il suo amico non ricoprisse più la carica di consigliere e anche un po' dispiaciuto di non essere andato prima congratularsi con lui, e la cosa fu ben visibile sul suo volto. In fondo, però, non era poi così strano immaginare un monaco che si ritirasse a vivere in un tempio, ma non poteva certo andarlo a trovare conciato in quel modo, se fosse stato possibile. E nel momento in cui quel pensiero gli passo nella mente, si ricordò anche che davanti a lui aveva un perfetto sconosciuto, un consigliere del kazekage che lo stava guardando vestito in quel modo un po' curioso.
    Ah...bè...piacere di conoscerla. Io mi chiamo Ryuu Mizukiyo, guardiano delle mura di Kiri.
    Il ragazzo abbozzò un sorriso un po' imbarazzato, anche se non si rendeva conto fino a che punto potesse sembrare ridicolo, ma il disagio era dato più dall'essere arrivato in quell'ufficio per nulla, ed ormai non sapeva più che fare, in quella parte del continente.
    Quando il nuovo consigliere gli propose di accomodarsi, si vide diviso tra l'accettare ed il rifiutare l'offerta. Non si sentiva molto a suo agio difronte a persone che non conosceva, ma allo stesso tempo, forse avrebbe potuto riposarsi un po' dal caldo torrido che regnava tra le strade.
    Ehm...non lo so...va bene, perchè no.

    Entrando in quella silenziosa e formale stanza, cominciò a sentirsi sempre meno a suo agio, il quale culminò quando per pura formalità si sedette su una delle sedie a disposizione, sentendosi quasi sotto esame mentre l'altro ragazzo gli girava attorno e gli parlava. Quasi non riusciva a credere che in quel villaggio, ragazzi così giovani riuscivano a ricoprire delle cariche così importanti, potendo stare al fianco del loro kage, anche se in effetti quella persona ispirava particolare professionalità ed anche una grande sicurezza di sè.
    Ma quel sorriso, dopo aver invitato una persona appena incontrata ad accomodarsi nel suo ufficio, Ryuu lo trovò un po' inquietante, non vedendo il motivo di tanta gentilezza, ma forse stava solo pensando un po' troppo. Probabilmente, si stava comportando in modo così cordiale perchè si trovava difronte ad un ninja di un altro villaggio, o forse era soltanto molto cortese di suo.
    Cosa l'ha portata fino a Suna?
    Ah, bè, ero venuto a trovare il consigliere Haruki. O...ex consigliere. Siamo amici, diciamo, e volevo congratularmi per la sua promozione. Ma a questo punto, non credo sia più necessario...
    Ah, e mi scusi per l'abbigliamento.
    Aggiunse con un sorriso imbarazzato. Non ero mai stato nel Paese del Vento e non sono per niente abituato a questo caldo, quindi mi sono vestito un po'...così, per proteggermi. In quel momento si ricordò di togliersi il buffo cappello parasole e gli occhiali.
    Allora...lei da quanto tempo è consigliere?
    Ryuu tentò di fare un po' di conversazione, sperando che Daishin gli rispondesse ed iniziassero a parlare di qualcosa, ma poco dopo ci pensò un evento piuttosto singolare ad interromperli.

    Nel bel mezzo dell'ufficio, un fasciò luminoso anticipò l'apertura di uno strano squarcio nell'aria formato da quelle che sembravano 4 artigliate, e subito dentro questo fu visibile una veduta completamente estranea al luogo in cui si trovavano; Il taglio era troppo grande per quell'unica stanza, andando a finire nel pavimento per un terzo e fuori da una delle pareti per metà, e sarebbe stato possibile intravedere una foresta verde e rigogliosa dall'altro lato, distinguibile anche dall'aria fresca e gli odori che ne arrivavano.
    Tuttavia, non passarono che una manciata di istanti ed un grosso felino che prima non era visibile, arrivò da quel misterioso luogo con un balzo, giungendo dal basso, come se il suolo dall'altra parte si trovasse ad un livello inferiore rispetto a quello dell'ufficio. La bestia era enorme e possente, arrivando quasi a superare l'altezza dei due ragazzi, ed il suo sguardo fiero e severo non lasciava trasparire i suoi pensieri.
    Ryuu fu abbastanza shockato nel trovarsi difronte ad una scena simile, saltando su dalla sedia esterrefatto e non sapendo come comportarsi, se non chiedendosi che ci facesse un leopardo in quel posto, ma per fortuna, dopo aver dato una rapida occhiata in giro, fu proprio lui il primo a parlare, fissando negli occhi il giovane Kiriano.
    Salve, ragazzo. Sono Kazuo dell'Altobranco.
    Oh! Il ragazzo si inginocchiò all'istante, dopo essersi reso conto di trovarsi davanti ad un membro dell'Altobranco, i quali andavano sempre trattati con grande rispetto, dandogli il benvenuto. Mi-mi scusi, è un piacere conoscerla. Che posso fare per lei?
    Il felino diede all'altro ragazzo solo un rapido sguardo, prima di mettersi a fare un giro della stanza con estrema calma, annusando ogni cosa che vedeva ed aggirando la scrivania, mentre spiegava le motivazioni della sua intrusione, non degnandosi di rispondere alle eventuali domande poste dal consigliere.
    Alcuni dei nostri cuccioli hanno cominciato a perdere pelo e in certe zone gli sono comparse delle strane bollicine. Non sappiamo cosa sia, non sembrano star male, a parte per gli eccessivi starnuti, ma il Consiglio è preoccupato e cercava una soluzione
    E così è saltato fuori il tuo nome.

    Ah bhè, è stato gentile a pensare a.... Io ovviamente mi sono opposto. Ma Hikari era favorevole all'idea di darti un'altra occasione per metterti alla prova, quindi ha mandato me a consegnarti i cuccioli.
    Qu...quali cuccioli?
    Un breve e basso ruggito emesso dall'animale fu il segnale che a breve avrebbe scatenato l'inferno in quel composto ufficio del consigliere: subito, un piccolo cucciolo di leopardo sbucò fuori dal portale allo stesso modo di Kazuo. E poi un altro e un altro ancora, finchè una valanga di cuccioli non si riversò tutta insieme nella stanza in maniera fin troppo disordinata e confusionaria, proprio come avrebbero fatto dei bambini umani, chi urlando, chi scavalcando qualcuno che fece fatica ad arrampicarsi sul pavimento che per loro era rialzato, spargendosi e saltando dappertutto. In totale, 15 cuccioli arrivarono a Suna, la metà dei quali avevano delle chiazze di pelo mancante in qualche punto del corpo, al posto del quale erano comparse delle bollicine.
    Verrò a riprenderli tra qualche ora. Disse il grosso leopardo, mentre si dirigeva nuovamente verso lo squarcio, ignorando le eventuali proteste dei due ninja. Cerca di essere all'altezza della situazione, se vuoi che qualcuno ti consideri. E così come si era aperto, il passaggio si richiuse.
    Ma...! Oh porca...e adesso?

    In breve, Ryuu andò completamente nel panico, all'idea di dover gestire una simile baraonda, la quale aveva letteralmente invaso dell'ufficio del consigliere, mentre gli schiamazzi dei cuccioli che giocavano e si divertivano tra loro o con tutto quello che trovavano in giro, riempivano la stanza. Il kiriano dopo qualche momento di titubanza, e dopo essersi scusato enormemente con l'altro shinobi, tentò di far calmare le piccole bestioline esaltate da quella gita fuori casa, che avevano preso anche a giocare con i documenti sulla scrivania, e cercando di non fargli combinare guai o rimediando a quelli già fatti.
    Ehi ehi! Lasciate quei fogli, sono importanti, si possono rovinare....Smettetela, non litigate, voi due....Ehi no no, attento! Vieni giù, ti fai male....Tirando giù un leopardo da uno scaffaleNo no no, quello non si tocca, lascialo stare....Vi prego, calmatevi!....Ehi, no! Non puoi fare la pipì qui!
    O miei Dei, scusami tantissimo, sono mortificato, non avrei mai immaginato che...cavolo...li porto subito via, non è che conosci un veterinario?
    Chiese a Daishin, grattandosi nervosamente la testa e in tono alquanto supplicante.
    Su Ryuu era stata scaricata una bella responsabilità, ma non essendo nè un medico, nè un veterinario, l'unica cosa che gli venne in mente di fare, fu di affidarsi ad un esperto, sperando che potesse trovare una spiegazione ed una cura per quegli strani sintomi.
     
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