Sussurri[Free GdR per soli nukenin e ronin]

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  1. Shunsui Abara
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    Sussurri


    VI


    [Ufficio del capo delle guardie]


    Il capo delle guardie era con il fiato corto dopo quel secondo round di mazzate. Gocce di sudore gli avevano imperlato il volto, e la stanchezza aveva leggermente incrinato quel ghigno di assoluta soddisfazione che aveva disegnato in viso. Lasciò cadere il manganello, e lui stesso si accasciò a terra, esausto ma raggiante. Aveva iniziato a ridere di gusto ad ogni cosa senza senso che il prigioniero aveva detto sotto tortura, credendo che fossero le sue stesse percosse ad averlo mandato fuori di testa. Alle richieste di Kuso, l'uomo si mise dritto con il busto, ma rimase seduto a terra. Certo che non perdi tempo eh?! Puoi scordarti che ti dia la mappa di questo posto. Intendiamoci, è impossibile fuggire da qui, ma certamente non ti darò un qualsiasi aiuto in questa direzione...non ora che ci stiamo divertendo così tanto ahaha disse con una nota malefica nella voce. Però non ti lascerò a mani vuote. Vuoi un incontro con Juno. Ok, si può fare. Cinque minuti, chiaramente sorvegliato. Come mai vuoi sprecare il tuo premio per una cosa del genere? Si rialzò ed aprì la porta della stanza, chiamando una guardia che sostava fuori dal suo ufficio. Riportalo in cella e dagli una ripulita..ah e portagli qualcosa da mangiare...non sono sicuro di cosa abbia voglia.... La guardia lo sganciò dal palo e con fare rude lo portò all'esterno dalla stanza delle torture. Una volta fuori, il capo delle guardie disse: Riposati stasera, domani mattina avrai il tuo piccolo colloquio con quel carcerato. Domani sera poi faremo un'altra piccola sessione...che dici? aahahha Gli diede una pacca sulla spalla, e lasciò che la guardia lo scortasse fuori dal suo ufficio, fino alla sua cella.

    [Lavanderia]


    L'incontro con Akai fu piuttosto breve per Zong Wu. L'uomo era preso dai suoi affari e disse senza mezzi termini al ronin di tornare più radi. Tuttavia gli confermò che un certo Juno era tenuto nel braccio della morte, aggiungendo qualcosa del tipo: ...oggi tutti mi chiedono di quel povero diavolo... Non gli diede indicazioni su come raggiungere il braccio della morte, ma quell'indicazione non sarebbe stata difficile da ottenere, perché un po' tutti i detenuti erano a conoscenza che la sezione in questione era un paio di piani più in basso rispetto alla loro, nei livelli interrati. Di Eizo nessuno sapeva nulla.

    [La fuga]



    Il combattimento fu violento e brutale, sicuramente più di quanto le gaurdie si sarebbero aspettate. Non avevano dimestichezza con le tecniche ninja, per cui si trovarono impreparati quando Zong iniziò a manipolare le sue stesse ossa! Nonostante la differenza di prestazione fisica, il contrattacco dello shogenin fu estremamente efficace. La sua lama ossea penetrò il cranio dell'uomo dove esso era più indifeso, alla tempia, e le forze abbandonarono il corpo esanime dell'uomo che si riversò a terra. Sfruttando uno stratagemma simile, anche Shi effettuò una tremenda presa ai danni del suo opponente. Riuscì a metterlo in ginocchio ed ad effettuare la sua presa mortale. Tuttavia, proprio spinto dal dolore, l'uomo sfruttò la sua superiore forza fisica per liberarsi dalla presa della ragazza ed a riprendere l'attacco. Sfortunatamente per il loro gruppo, le cose non si sarebbero messe bene. Passarono pochi secondi che una decina di guardie dotate di strane maschere con respiratori li accerchiò completamente. Una serie di fumogeni ben piazzati avrebbe riempito l'aria di un fumo violaceo che avrebbe fatto perdere loro i sensi di lì a qualche secondo. Avrebbero potuto sfruttare quel tempo per tentare un altro attacco disperato, oppure escogitare un modo per nascondere l'esplosivo così che non venisse loro confiscato. Infatti quell'esplosivo era la chiave per la loro libertà e sarebbe stato un problema perderlo.

    [Minoru]


    Sfruttando il trambusto che seguì alla mancata evasione del gruppo di nukenin, Minoru sarebbe stato in grado di fare un giro indisturbato della struttura dove erano confinati. La porta della sua cella era stata aperta al pari di quelle dei suoi compagni, quindi non avrebbe avuto problemi in tal senso. Aspettando il passaggio di una guardia, Minoru sarebbe riuscito a sgattaiolare fuori dal livello dei detenuti, per avere accesso per lo meno al gabbiotto delle guardie subito fuori. Qui, avrebbe trovato le informazioni che voleva sul detenuto chiamato Juno, e cioè la sua posizione all'interno della struttura. Sfortunatamente, la lista non riportava i crimini di cui si era macchiato. Ad ogni modo, da quella posizione il nukenin avrebbe potuto vedere una serie di porte chiuse che portavano verso altre direzioni all'interno della prigione, ma sfortunatamente non c'erano indicazioni ed alcune di queste non vennero aperte. Tuttavia, ad un certo punto, avrebbe notato una squadra di sei guardie trascinare a peso morto tre figure che conosceva bene. Erano Zong Wu, Densen e Shi. Una delle guardie stava dicendo: Questi pezzi di merda hanno fatto fuori Toshiro! Avranno quello che si meritano!Le guardie portavano maschere scure sul volto, quindi non era possibile vedere le loro espressioni, ma per Minoru non sarebbe stato difficile percepire il clima di tensione che c'era nell'aria. Il gruppo di uomini sarebbero passati davanti la figura invisibile di Minoru, per poi aprire ed attraversare una porta che non era quella che conduceva alle loro celle. Dove li stavano portando?

    [Ufficio del Direttore]


    Il divertimento per il povero direttore durò molto meno di quanto si sarebbe aspetto. Il colpo sferrato da Namae, nonostante l'effetto della droga, fu sufficientemente potente da scaraventare l'uomo contro il muro alle spalle del divano. Dopo l'impatto, il direttore giaceva a terra, privo di sensi, con una strana rientranza nella calotta cranica, dove il palmo del ragazzo aveva compito. La guardia che era con loro nella stanza subito intervenì per bloccare i movimenti di Namea, il quale, data la sua condizione, non riuscì a far nulla per impedire di essere immobilizzato. La guardia chiamò immediatamente i soccorsi e la stanza si riempì in breve di persone. Mentre veniva scortato fuori, Namae poté osservare gli inutili tentativi con cui il medico della struttura cercava di rianimare il suo datore di lavoro.

    [Braccio della Morte]


    Il braccio della morte si trovava due piani sotto terra. La struttura era composta da una serie di diramazioni che partivano tutte da un corridoio centrale. Ogni diramazione portava ad una stanza circolare, sulle cui pareti si aprivano le celle dei detenuti. Una materia plastica lattiginosa ricopriva sia il pavimento che le pareti della struttura, mentre le porte delle celle sembravano fatte di vetro, se non fosse stato che il romperle sarebbe risultato praticamente impossibile. Per una coincidenza del caso, Zong Wu, Shi, Densen e Namae sarebbero stati tutti e tre portati nella medesima stanza circolare, e segregati in celle singole. Nonostante questo, avrebbero scoperto che potevano comunicare tra di loro, perchè i muri non isolavano acusticamente. Al di là di questo non c'era molto che potevano fare. All'interno le celle avevano solo un letto ed un water, ed il bianco della struttura, illuminato da lampade dalla radiazione chiarissima, alla lunga stancava la vista obbligandoli a tenere gli occhi chiusi per la maggior parte del tempo. Eccetto loro, sembrava che la struttura ospitasse solo un altro paio di ospiti, per quanto potevano vedere. Il tempo sarebbe passato con una lentezza sconvolgente.

    Il mattino successivo, si sarebbe presentato una guardia che scortava un altro prigioniero: Kuso. La guardia avrebbe aperto una cella che era difficilmente individuabile dagli altri nukenin, data la loro posizione. All'interno un uomo bendato dalla testa ai piedi, era legato con quattro catene al soffitto. Le catene erano tirate corte, così che l'uomo era obbligato a stare in piedi. Dalle bende, spuntava un solo occhio che, quando Densen entrò, avrebbe iniziato a muoversi convulsamente in ogni direzione. La guardia avrebbe detto:Hai cinque minuti, capito? Infine almeno uno di loro lo aveva raggiunto: l'uomo bendato ed incatenato era Juno! Quando lo realizzarono, vennero tutti assaliti da una potente fitta alla testa, ed alla fine ricordarono qual era lo scopo di quell'infiltrazione: uccidere Juno! In quel momento, anche Juno iniziò a dimenarsi, come se si fosse appena accorto di essere in pericolo mortale. Dalla sua bocca bendata uscivano suoni disarticolati, che sarebbero state urla se fosse stato libero di parlare. eheh..tu guarda...sembra dia felice di vederti! Cosa avrebbero fatto i ninja?

    Minoru, nel caso in cui avesse seguito le guardie che scortavano Densen e gli altri, si sarebbe trovato anche lui ad assistere alla scena.

    Nel prossimo post lo scopo di tutto verrà rivelato!



    Edited by Shunsui Abara - 24/5/2018, 22:24
     
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