Patto di SangueContratto Evocazioni Kuroi

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    Il Fiore Lupo

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    Patto di Sangue


    I










    Nelle foresta di Kuraidesu, nelle sue profondità, si dice che esista una tribù di animali magici. Esseri che una volta diedero servizio ai Ninja più spietati, più cinici e più desiderosi di potere. Sussurrano nell’ombra. Ti accompagnano nell’oscurità… perché loro stessi ne sono parte.
    Si chiamano Kuroi, il Clan dimenticato dei Karasu. I Corvi Ninja.





    - Vedi, Shin? – questo è il massimo che sono riuscito a trovare. Allungai la mano verso il mio compagno di avventure, consegnandoli praticamente un’antica, decisamente polverosa, pergamena. C’era da dire che era decisamente ricamata, curata e sicuramente autentica. Una sola, curatissima, illustrazione compeneva l’intera pergamena. Raffigurava – Se ti chiedi come l’ho avuta mi sono limitato a prenderla in prestito. Ho spulciato qua e là in vari negozietti qui ad Oto e nel mio pellegrinare a caso mi sono imbattuto ad un certo punto in un tizio alquanto vecchio. – incrociai le braccia, il mio sguardo si fece serioso – Ma sembrava uno che ne sapeva. In particolare su quello che stavo cercando. Le evocazioni. – mi alzai avvicinandomi all’ampia vetrata del mio appartamento. Dava sul North Gate di Oto. Una vista notevole, che potevo permettermi grazie al mio grado Chunin – Kairi ha stretto un patto con i Lupi. Te, io ci siamo incamminati, ancora inesperti, in un’avventura ben più grande di noi che ti ha portato a conoscere le Kitsune e scoprire i legami che esse aveva intrecciato con la tua famiglia. – mi voltai di nuovo verso Shin – Io non ho niente di tutto ciò. Sono l’esatto opposto. Non ho storia, non ho una famiglia. Il mio Clan non mi appartiene. E sono un Chunin. Un giorno dovremmo affrontare missioni ancora più difficili… rispetto a quelle recentemente superate. – il riferimento ad Iwa era implicito – E io ho bisogno di una mano. E ritornando a noi… quell’uomo fu veramente utile. Mi spiegò varie cose, ma nel mezzo dei suoi discorsi una leggenda richiamò la mia attenzione. I Corvi. Shin: tu che cosa ne sai dei Kuroi? Corvi Ninja delle Foreste di Kuraidesu? -

    Girai attorno alla sedia, per diversi secondi – Immagino niente… perché quello che vedi scritto in quella pergamena è tutto quello che sono riuscito io a trovare dopo numerose ricerche. E tu devi sapere che ho vissuto parecchio nelle Sorgenti, ho avuto contatto con situazioni al limite. Già fin da giovane ho visto il Chakra fin dove può portare e che danni può arrecare e se questi, fantomatici, Kuroi fossero veramente esistiti lo avrei saputo. Eppure, non riesco a togliermeli dalla testa. E’ come una sorta di richiamo, fortissimo. – sbuffai – La mia idea è semplice: andiamo a verificare di persona! Se questi Corvi così evanescenti lo sono veramente è esattamente quello che sto cercando. Dei compagni in grado di colmare i miei difetti. Però non posso muovermi da solo, Shin. Ho bisogno di una mano. Di qualcuno di affidabile, sul quale contare… eventualmente se le cose andranno per il verso sbagliato. Devi sapere che la Foresta di Kuraidesu è un luogo irto di pericoli, e più ci si inoltre all’interno, nei luoghi più inconaminati dalla presenza umana più i pericoli si fanno reali. Forse non lo siamo ancora pronti, ma è un rischio e una sfida che accetterò volentieri. –

    Allungai di nuovo la mano verso il mio compagno, in cerca di una stretta: - Avrò il tuo supporto? -


     
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    Nell'oscurità


    Post 1 ~ Amici

    Lo shinobi di Konoha rimase immobile per alcuni istanti, godendosi le carezze dalla brezza sulla pelle del suo viso. Riaprendo gli occhi, osservò il panorama che si apriva sotto di lui, risaie e foreste fino all'orizzonte. Un vento lieve soffiava quel giorno sugli spalti delle mura di Oto. Possenti, eppure di recente violate, come testimoniavano piccoli indizi che non potevano sfuggire all'occhio attento di un ninja addestrato: le pietre più nuove, che avevano sostituito quelle distrutte, avevano un colore più intenso, non ancora stemperato dalle intemperie.

    Shin prese tra le mani la pergamena che il guardiano gli porgeva, srotolandola con estrema attenzione per timore di danneggiare il supporto antico. Corse con lo sguardo tra le lettere tracciate con una grafia arcaica, che solo la lunga frequentazione di biblioteche e archivi gli permetteva di riconoscere. Eppure, come aveva ben intuito Kato, il soggetto gli era completamente sconosciuto. Non aveva mai sentito parlare dei corvi ninja, e per lui la foresta di Kuraidesu era soltanto un nome tra i tanti segnati sulle carte geografiche.

    Kuroi... Gli oscuri, eh? Mi dispiace, ma è la prima volta che li sento nominare. Con estrema cura, riavvolse quello che al momento era il loro unico indizio, l'unica speranza che ciò che lo Yotsuki bramava fosse qualcosa di più di una semplice favola per bambini. Il Kinryu posò il suo sguardo sul compagno, accogliendo le sue parole senza aggiungere commenti superflui. Conosceva la sua situazione, il rapporto complicato con il suo clan e il desiderio che intendeva realizzare. Così come sapeva che quello di cui l'otese aveva bisogno non erano belle parole, ma fatti. Sentendolo sbuffare per l'impazienza, non poté non sorridere e sospirare al contempo. Sai come si dice, se non puoi resistere, lasciati trasportare dalla corrente. Con un'espressione solare, in contrasto con la tetra serietà dello shinobi del Suono, Shin fece un passo verso Kato. Perché no? I pericoli certo non mi spaventano. E lo sai che ho un debole per le storie e le leggende. Viverne una in prima persona non capita tutti i giorni. E poi... Con decisione, afferrò la mano che l'altro gli porgeva, stringendola con forza. ...siamo amici, no?

    Riposta la pergamena su un ripiano vicino, il foglioso camminò disinvolto sulla balaustra, fermandosi dove i segni dell'usura lasciavano il posto al nuovo. Distrattamente, sfiorò la linea di delimitazione con la punta del piede, rivolgendosi infine allo Yotsuki con la testa rivolta verso il basso, concentrata sull'intersezione tra due pietre. Piuttosto... Sei sicuro che sia una buona idea per un guardiano abbandonare la posizione, con i tempi che corrono? La pace assicurata dall'Accademia nell'ultimo decennio era stata minacciata più di una volta, ma mai la situazione era sembrata tanto incerta. Come un'isola avviluppata da ogni lato dalle onde impetuose dell'oceano, l'alleanza era circondata da nemici spietati, che non si facevano scrupolo di colpirla dritta al cuore. Le notizie sugli avvenimenti di Kiri erano sulla bocca di tutti, diffuse dagli stessi perpetratori di quegli atti. Cosa sai dell'attacco a Konoha? Gli avvenimenti di quella notte tragica, che aveva segnato lo shinobi in profondità, erano troppo grossi perché il rieletto Hokage potesse nasconderli, cosa che d'altronde non avrebbe avuto senso. Era proprio in quel momento che occorreva rinsaldare i legami con le altre potenze. Tuttavia, Shin immaginava anche che la versione diffusa potesse essere incompleta. Ascoltata la risposta del compagno, avrebbe annuito piano.Ci sarebbe dell'altro, ed immagino che anche tu abbia qualcosa da raccontarmi... Kato poteva anche far finta di nulla, ma aveva di certo compreso che il foglioso si riferiva ai fatti contro Kumo. ...ma non è né il luogo né il momento adatto. Pur senza spostarsi dal viso dell'amico, lo shinobi fece balenare gli occhi a destra e a sinistra, per fargli intendere che temeva orecchie indiscrete. Allora, andiamo a caccia di corvi?Ci sarebbe stato modo di condividere informazioni e timori nel corso del loro viaggio nelle profondità della foresta di Kuraidesu, verso l'oscurità.

     
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    Patto di Sangue


    II



    Mi alzai di scatto, elettrizzato. Il mio comapgno di avventure aveva accettato la mia proposta, il mio invito alla ricerca di queste misteriose creature. Aveva accettato di seguire lo stesso richiamo che avevo udito leggendo quella pergamena. C’era qualcosa di magico in quella carta, in quella descrizione. Non poteva essere il frutto del caso e avrei risolto il mio dubbio fino in fondo.

    Presi in spalle la borsa, contente vari viveri necessari per il viaggio: - Sono entusiasta, Shin. E ti ringrazio per aver accettato. Il viaggio verso la Foresta di Kuraidesu sarà un po’ lungo e ci vorrà un po’ per arrivare ai margini di quell’immensa zona verde. Ci aspetta un’avventura che non dimenticheremo in fretta, amico mio. – e con quelle parole, così difficili da pronunciare mi voltai verso l’uscita della mia abitazione. Alla volta della nostra agognata destinazione.

    Una volta lungo il percorso in una sperduta stradina di campagna, lontani quindi da orecchie indiscrete, proseguii con i discorsi lasciati in sospeso: - Sull’attacco a Konoha non so nulla di specifico a dire il vero. O meglio niente di più di quanto sia stato lasciato trapelare. Ma… dalla faccia che hai sembri aver vissuto un’esperienza decisamente negativa. – sospirai, stavo per rivelare informazioni alquanto riservate: - Ad Oto invece ne sono successe altrettante di gravi – Shin era l’unica persona con la quale potevo confidarmi, e ottenere informazioni e dunque non mi posi alcun problema a parlare, ne avevamo passate troppe insiemi. Troppe volte avevamo visto la morte insieme, davanti. Quella falce tremenda, pendente sui nostri capi – Il Villaggio del Suono è stato completamente sconvolto nei recenti mesi. Un criminale assolutamente pericoloso ha compiuto un gesto efferato. Il suo nome era Mani d’Oro, ed è morto per mano mia. Devi sapere alcune cose su di lui. Mani d’Oro è il risultato di una combinazione sbagliata di situazioni, decisioni ed eventi. Figlio di nessuno, addestrato all’uso dei Funjustu dal Clan Yotsuki col tempo si è introdotto nella criminalità otese. – per il momento tralasciai il discorso Jigoku – Poi, in un modo a noi sconosciuto, è stato approcciato da un nemico terribilmente pericoloso. Il suo nome è Lord Goemon. A quanto sembra è uno dei rappresentati di Ame, e tra i più pericolosi. Ebbene questo Lord è riuscito a manipolare non solo Mani d’Oro ma l’intera banda e sfruttandolo come una pedina sacrificabile ha provato a rubare degli oggetti sacri ad Oto. – presi fiato, mentre proseguivamo verso il Paese delle Sorgenti Termali – Così, sotto ordine dell’Amministratore Febh Yakushi, abbiamo iniziato una caccia all’uomo e dopo diverse situazioni siamo giunti al nascondiglio di Mani d’Oro, lo abbiamo fermato e recuperato gli oggetti. Di cui la funzione al momento per me è ignota. A mente fredda ho realizzato la nostra vulnerabilità: Oto è stata tradita dall’interno. Manipolata senza problemi. Ma poi… sono giunte il resto delle considerazioni. Durante questa caccia mi sono reso conto della debolezza del nostro gruppo Ninja. Mi ritengo francamente l’unico, assieme ad un Jonin, ad essere riuscito a gestire la situazione e senza il nostro contributo quegli oggetti a quest’ora sarebbe in mani nemiche. Oto al momento è debole, e i nostri nemici lo sanno. Mentre i nostri superiori no. O meglio non lo vogliono capire… e di conseguenza come Guardiano devo cercare il massimo, il meglio. Devo trovare questi Kuroi. Sento che avrò delle risposte. – avevo raccontato tutto. Il resto si sarebbe trattato di dettagli di poco conto – Mentre te, che cosa ti è successo? Raccontami, la strada del resto è ancora lunga. -



     
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    Nell'oscurità


    Post 2 ~ Nemici

    Shin non poté fare a meno di sorridere di fronte alla felicità manifestata dall'amico. Andiamo, non sto facendo nulla di così eccezionale. Tu ci sei sempre stato quando ho avuto bisogno di te. Sembrava passata una vita da quando si erano conosciuti, quasi per caso. Entrambi erano cambiati, segnati da eventi piacevoli o crudeli, ma il loro legame aveva solo finito per rafforzarsi. Ed insieme, ancora una volta, partivano all'avventura.
    Si trovavano ancora su un sentiero battuto, per quanto di rado, quando l'otese riprese là doveva avevano interrotto in precedenza. Il giovane lasciò che fosse prima lo Yotsuki a fare un resoconto di quanto accaduto nel suo Villaggio, cercando di trattenersi dal commentare prima che avesse finito. Compito arduo, visto quanto gli disse, e qualche mormorio gli sfuggì. Quando poté finalmente parlare, si prese alcuni secondi per riordinare le idee. Solo perché siamo un poco più forti delle persone normali, ci illudiamo di essere al sicuro. Lo stesso vale per i Villaggi. E non serve neppure chiamare in causa la negligenza di qualcuno. Anche sotto la sorveglianza più attenta, nonostante tutti gli sforzi, restiamo vulnerabili e qualcuno ci prenderà sempre come bersaglio. Sia l'intervento di una singola scheggia interna impazzita, che di una forza esterna ostile. Il giovane sospirò, come usava fare spesso, con l'umore non proprio altissimo a causa del discorso in cui era impegnato. Parte delle mura del Suono... Sono state ricostruite di fresco, non è vero? Avrebbe lasciato all'amico la decisione se parlarne o meno, senza fare su di lui nessuna pressione. Aveva naturalmente sentito voci, ma desiderava conoscere la verità da un testimone diretto. Per essere pronti, un domani.

    In ogni caso, giunse infine il suo torno di rivelare quanto già in parte si sapeva. Avrai sentito che abbiamo un nuovo daimyo nel Paese del Fuoco. Una breve pausa ad effetto involontaria. Io ero là, la notte in cui è successo. Abbiamo perso molto di più di quanto sembra. Civili sono morti, bambini innocenti. Ninja esperti che proteggevano il signore delle nostre terre. Ma, più di tutto, è stata gettata un'ombra sul nostro Hokage. Di inadeguatezza, scarsa lungimiranza, o più semplicemente mancanza di fiducia nei suoi confronti. Hanno sbandierato davanti a tutti la sua sconfitta. Il Kinryu si sarebbe fermato ed avrebbe guardato Kato dritto negli occhi. Non so come sia andato lo scontro, in quanti fossero o che stratagemmi abbiano usato. Ma il nostro nemico è stato in grado di avere la meglio contro il più forte degli shinobi di Konoha, il suo caposaldo, il suo protettore. Sorridendo mestamente, i due ripresero a camminare. Non sono così pessimistico sulle forze della Foglia come tu lo sei su quelle del Suono, ma la realtà è che non cambia poi molto. Il responsabile dell'attacco è sempre Cantha. Dopo Kiri è toccato a noi. Eppure, secondo me loro non sono che una faccia di quanto attende nelle tenebre. Là fuori c'è qualcuno, o qualcosa, di incredibilmente pericoloso, che non vede l'ora di schiacciarci tutti. D'un tratto, il volto dello shinobi parve più stanco di quanto non fosse lecito aspettarsi. Mentirei se dicessi che quella notte non mi ha segnato, Kato. Io... Sono debole. Lo sapevo già, naturalmente, ma quella notte mi è stato sbattuto in faccia con violenza. E devo ringraziare altri se ne sono uscito intero. Tu dici che stai eseguendo il tuo compito di guardiano. Ma anche io ho delle cose a cui tengo, persone che mi sono care e cose da proteggere. E per poterlo fare l'unica via è divenire più forte. Gli occhi del Kinryu lampeggiarono, severi e determinati come poche volte il compagno li aveva visti. Per questo mi sto allenando, ma non basta. Forse ciò che cercò è altrove... Con quelle parole criptiche, almeno per il momento, il ragazzo chiuse il discorso. Sopra di loro il sole iniziava a sparire, nascosto delle fronde degli alberi. Erano ormai giunti al limitare della foresta.

     
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    Patto di Sangue


    III



    - Più che parti delle mura… direi porzioni intere di città. Un mostro di chakra, odio e sangue ha divelto l’amministrazione. Solo l’intervento di Febh-sama e Diogene-sama, grazie alle loro immense abilità, ha permesso la sconfitta della terribile minaccia. – fu il mio commento laconico in seguito all’intero discorso di Shin. Aveva parlato di minacce, di grave portata e grande pericolosità. Si riferì a nemici abili e letali, avversari talmente forti da mettere in ginocchio l’Hogake stesso. Difficile a crederci, ma non dubitai delle parole di Shin – Come ti ho detto ho visto che cosa possono fare dei Jonin esperti e pensare a loro piegati dal nemico è una realtà dannatamente preoccupante. – rimasi di nuovo silenzioso, per qualche istante – Cantha? Non mi dice nulla e la cosa mi preoccupa. Nemmeno la relazione di Cantha con Kiri. Ti ringrazio per queste notizie, ero all’oscuro di molte cose. Ed essere colti alla sprovvista è quanto di peggio possa capitare ad un Ninja. – sbuffai, sicuramente preoccupato – E la via per evitare tutto questo è come dici te: la forza. Solo diventando abili, forti e capaci ancora di più di ora saremmo in grado di affrontare le minacce. Pensa ad Iwa. Pensa a quei posseduti, erano fermi da diversi decenni eppure erano spanne sopra alle nostre capacità massime. Tutto ciò è assurdo, non trovi? -

    Il discorso, a meno di ulteriori evoluzioni da parte di Shin, si concluse con quelle amare considerazioni. Uno dei motivi infatti che mi spinse in quella ricerca era proprio la necessità, assolutamente imprescindibile, di migliorare e aprirsi a quante più arti possibili. Il Jigoku era una delle strade percorribili, ma era ancora presto per riferire la notizia al Foglioso. Difficile immaginare come l’avrebbe presa, soprattutto perché dovevo ancora capire io stesso come muovermi con quell’inchiostro.

    Comunque il nostro viaggio proseguì senza particolari problemi, al confine con il Paese delle Sorgenti Termali non avemmo alcun genere di problema. Entrammo senza difficoltà grazie anche al grado che avevamo guadagnato dopo la missione di Iwa. Guardai il mio compagno: - Shin devi sapere che la foresta di Kuraidesu è un immenso polmone verde del continente. Difficile dire quanto si espande ma occupa molta della superficie del Paese. Nessuno, almeno stando a fonti ufficiali, si è inoltrato fino al suo centro sebbene bisogna considerare qualche sperduto paesino nato nel circolo più esterno, diciamo. – continuai a camminare – Gestiscono per lo più commercio di legname pregiato e cacciagione. Visto che la mappa fornita in quella pergamena è decisamente imprecisa ho calcolato il percorso migliore, quantomeno per avvicinarsi verso il più possibile alla meta. Il nostro obbiettivo si trova infatti molto in profondità, in luoghi dove ancora che la civiltà non ha raggiunto, per quello pensavo di fermarmi nell’ultimo villaggio, diciamo di frontiera e rifornirsi. –

    Così giungemmo a Gankoku, un minuscolo paesino di appena duecento anime. Sicuramente per entrambi entrando e muovendosi nei primi chilometri all’interno della foresta strada facendo una strana sensazione sarebbe apparsa. Come se fossimo costantemente sotto osservazione, come muoversi in quelle stradine appena battute fosse molto più difficoltoso di quanto avrebbe dovuto esserlo normalmente. Mi limitai a poche parole: - Shin, teniamo la guardia alta. Mi sento… pesante in un certo senso. –



    Solo arrivando a destinazione, e finalmente a contatto con altri esseri umani quella particolare sensazione venne a meno. Ormai era tardi, e la notte stava per calare: - Dobbiamo accamparci, qua vicino al Villaggio. Di notte muoversi sarebbe da pazzi, pure per noi. Che ne pensi? -

    La mattina seguente dunque partimmo di buon ora alla volta di quella foresta quasi labirintica e dopo numerose ore di difficoltosa andata il meteo si mise direttamente contro di noi. Il cielo in pochi minuti si fece inizialmente plumbeo per poi diventare talmente scuro da sembrare notte. Subito dopo l'acqua prese a scendere, con violenza dal cielo. Una tempesta in piena regola, talmente fitta e talmente feroce da impedire addirittura di vedere a pochi passi davanti a me. La conseguenza fu inevitabile: persi di vista Shin. La vegetazione unita al muro d'acqua obnubilarono i miei sensi rendendomi praticamente incapace di cogliere qualunque movimento e proseguire oltre.

    Per Shin inoltre la situazione si sarebbe ulteriormente complicata. Probabilmente disperso nella foresta, privo di riferimenti e fradicio fino al midollo una voce avrebbe attirato la sua attenzione, o più probabilmente la sua preoccupazione:

    - Ki ki ki ki un passerotto si è perso in mezzo a questi alberi. Ki ki ki ki come mai così distante dal Monte Yume, piccola Kitsune? -



    Mi sarebbe, inconsapevolmente, accaduto lo stesso destino?
     
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    Nell'oscurità


    Post 3 ~ La foresta

    Il racconto dell'otese non poté che sorprendere lo shinobi di Konoha. Se quanto diceva era vero, e non aveva nessun motivo di dubitarne, i suoi timori avevano fondamenti ben più tangibili di quanto si augurasse. Con mestizia, il giovane abbassò la testa, lasciando cadere infine quel triste discorso. Già, assurdo...

    Il foglioso lasciò l'organizzazione del viaggio in mano all'amico. A giudicare dalla preparazione sembrava che il desiderio di raggiungere i recessi più oscuri della foresta l'avesse preso da tempo e che attendesse solamente una spintarella per partire, stimolo giunto involontariamente dalla presenza del compagno di avventure nel posto giusto e nel momento giusto. Il villaggio, se così si poteva definire, dove decisero di sostare prima di avventurarsi nei territori vergini di quel regno vegetale, li accolse freddamente. Le poche vie che lo costituivano erano vuote, eppure il ninja della Foglia ebbe la sensazione di essere tenuto costantemente d'occhio, forse dagli abitanti sospettosi. Non era la prima volta che si recava in luoghi così remoti, ed ovunque i forestieri erano visti come portatori di sventura ed evitati nei limiti del possibile. Per questo, all'invito di Kato, il chunin non poté che dirsi d'accordo, mentre studiava con attenzione lo spazio circostante. Sì... Concordo...

    I due misero su un campo essenziale, giusto due giacigli. Avrebbe lasciato nuovamente allo Yotsuki, che guidava la spedizione, la decisione di accendere o meno un fuoco. Dopo aver concordato i turni di guardia, rimasero un poco svegli a parlare del più e del meno. Era da un po' di tempo che non si vedevano, e probabilmente non si erano ancora aggiornati su tutto ciò che era successo, soprattutto per quanto riguardava la loro vita privata. Dovresti darmi qualche consiglio. Sto cercando di migliorare il mio controllo del chakra, e ho ricevuto una dritta sull'uso dell'elettricità per ottenere effetti migliori. E tu sei senza dubbio il migliore che conosca in questo campo. Il Kinryu aveva avuto modo di osservare da vicino la tecnica di clan dell'amico, ma non ne aveva ancora afferrato la vera essenza. Vedi? Manca ancora qualcosa secondo me... Alzando un braccio, l'avrebbe ricoperto di chakra distruttivo, ma a differenza del solito sarebbe stato crepitante, attraversato da piccoli archi di elettricità. Con un colpo secco tranciò un basso ramo di fianco a sé, indicandone poi i bordi. Ad un'occhiata attenta si poteva ancora scorgere come fossero frastagliati. Un miglioramento rispetto alla versione che aveva mostrato a Kairi, dove le fibre vegetali erano torte e strappate, ma non ancora un taglio netto e pulito come avrebbe desiderato. Ripensando all'Uchiha, si lasciò sfuggire un sospiro. Accarezzando il ciondolo che aveva ricevuto dalle kitsune sul monte Yume, gli tornò alla mente quando lo aveva affidato alla kunoichi nei sotterranei di Città della Pietra, nel momento più duro di quella terribile missione. Il loro rapporto si era evoluto in seguito, ma Shin non avrebbe saputo dire se avevano fatto dei passi in avanti da allora. Con Kato ormai in procinto di addormentarsi, si lasciò sfuggire sottovoce un commento sconsolato. Io le donne proprio non le capisco...

    Il giorno successivo, la loro fortuna parve esaurirsi tutto d'un tratto. Il diluvio fu tanto improvviso quanto violento e gli accademici, nonostante l'esperienza, furono inevitabilmente separati dalla coltre d'acqua e oscurità scesa tra di loro. Shin prese a guardarsi intorno, ma né la vista, né l'udito, né nessun'altra delle sue capacità venne in suo aiuto, permettendogli di ritrovare il compagno e la via. Senza perdersi d'animo, lo shinobi rimase lucido, evitando di gridare a voce alta il nome dell'amico come una scolaretta spaventata ed analizzando la situazione a mente fredda. C'era qualcosa che decisamente non andava in tutto ciò, che la natura per quanto violenta da sola non poteva spiegare. Il Kinryu schioccò la lingua per il disappunto. Proprio mentre se ne stava immobile al centro dell'unico piccolo spiazzo che aveva trovato tra la vegetazione opprimente, con rivoli d'acqua che gli scendevano lungo gli abiti rendendoli aderenti, le orecchie del foglioso captarono un suono simile ad un frullio d'ali, seguito da una voce profonda, vicina e lontana al contempo. Per quanto si sforzasse, non riuscì a trovare la fonte di quelle parole fin troppo precise. Come poteva sapere del suo legame con le kitsune, e della loro provenienza dal monte Yume per di più? Shin si mise in guardia: se si trattava di un nemico, di certo era pericoloso. In quelle condizioni non c'era molto che potesse fare, se non rispondere alla minaccia con un tono perentorio.Il mio nome è Kinryu Shin, shinobi di Konoha. Mostrati!

    Kato si sarebbe ritrovato altrettanto solo, in un luogo potenzialmente assurdamente vicino o lontano da quello dove si trovava l'amico. Per quanto camminasse, o si guardasse intorno, non avrebbe trovato il men che minimo indizio per tornare sui suoi passi. Tuttavia, man mano che il tempo passava, il corpo dello Yotsuki si sarebbe fatto sempre più pesante. In un primo momento, probabilmente, avrebbe dato la colpa all'acqua che cadeva incessante e alla fatica del muoversi su quel terreno sconnesso, irto di radici e tronchi. Gradualmente, però si sarebbe accorto che qualcosa non andava. I suoni intorno a lui si sarebbero fatti progressivamente più ovattati, anche se in principio potesse giustificarlo con l'essersi ormai assuefatto al suono della pioggia. Allo stesso tempo la sua pelle avrebbe perso un poco alla volta sensibilità, smettendo di percepire il freddo ed infine il tocco stesso della pioggia. La vista, già condizionata dall'assenza di luce, si sarebbe ulteriormente fatta sfuocata, ma non solo: se avesse prestato la massima attenzione, avrebbe notato come i colori stessero svanendo, fino a ritrovarsi ad osservare il mondo in bianco e nero. Quella sensazione di disagio che attanagliava l'intera sua esistenza sarebbe proseguita fino a dargli la sensazione di scomparire egli stesso nel nulla. Vedeva, ma non vedeva. Sentiva, ma non sentiva. Toccava, ma non toccava. C'era, ma non c'era. Abbastanza per fare impazzire o uscire di testa chiunque. Ma Kato Yotsuki non era chiunque. Se si fosse opposto a quella sorta di torpore, che cercava di farlo scivolare lentamente fuori da sé, avrebbe provato un sommovimento interno, un disagio crescente tale da provocargli capogiri, resi ancora più intensi dalla ormai totale mancanza di punti di riferimento spaziali e temporali, e di seguito vertigini, nausea, tachicardia. Tutti sintomi di qualcosa che l'otese credeva di aver sepolto nel profondo del suo animo tanto tempo prima: il terrore. Quello più puro, più autentico. La paura di smettere di esistere. Di precipitare nell'oscurità eterna. Solo se si fosse opposto con tutte le sue forze, quelli che per lui parvero eoni interi sarebbero trascorsi, giungendo infine alla conclusione. Con un suono simile ad una crepa seguito da un boato e un'esplosione di luce, la bolla intorno a lui sarebbe esplosa, restituendolo alla realtà. Stremato, presumibilmente in ginocchio, sotto una pioggia battente, in mezzo alla foresta di Kuraidesu. Ma non era più solo.

    - Ku ku ku bentornato, bentornato! Ku ku ku vita in morte, o morte in vita, la differenza qual'è? Ku ku ku ehi, respiri ancora? Ku ku ku -


     
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    In quella notte accampati ai margini del villaggio, l’ultimo luogo dove ancora si poteva incrociare civiltà, Shin mi chiese diverse informazioni, sorprendendomi a dire il vero. Il Chakra Elettrico era una prerogativa degli Yotsuki, certo, ma non era esclusiva. Io ero mezzo sangue a tutti gli effetti e di conseguenza le parole del foglioso non erano così sbagliate: - Forse sono uno tra i maggiori conoscitori su come creare il Chakra Elettrico ma sono il primo a dirti che sono tra i peggiori utilizzatori di Raiton. So sferrare pugni possenti, ma colpire da lontano con i fulmini al momento è una capacità che non ho. Tuttavia la tua dimostrazione è interessante. Utilizzare il Chakra elettrico non solo per colpire di contusione ma anche di perforazione e lacerazione. E’ un qualcosa che non avevo mai pensato, a dire il vero. – Mi alzai, impugnando il mio tirapugni modificato. E da in piedi colpii, senza esagerare, il tronco dell’albero più vicino. Per Shin l’assocazione sarebbe stata evidente: - Quello che invece sono riuscito a fare è migliorare la potenza del Chakra Distruttivo. Ora riesco ad associarlo con i miei tirapugni, le conseguenze come puoi sono devastanti. Semplicemente ora mi sono limitato ma potevo benissimo far esplodere questo tronco. – a quel punto aggiunsi:- Pensa di unire tutte queste cose. L’aspetto distruttivo con quello tagliente. Diventeremmo entrambi dei mostri negli scontri corpo a corpo. Il Potere del resto è necessario se vogliamo giungere a dei risultati… – di sicuro ci sarebbe stato da discutere a lungo. E sicuramente Shin aveva dato via ad un’interessante conversazione.

    Il giorno dopo prese quella piega terribile. In poco tempo il meteo si fece terribile, il cielo diventò nero e nella foresta calò praticamente la notte. L’acquazzone che scese mi divise dal mio compagno, e in meno di un minuto persi tutti i riferimenti tanto che l’acqua scendeva così pesantemente a terra, ad appesantire le nostre spalle quasi come un fardello indesiderato.

    L’assenza di punti fissi, la mancanza di percorsi. L’inutilità dei miei richiami nei confronti di Shin… tutto quello mi riportava ai tempi andati. Alla Foresta di Kuraidesu. Già, perché io mi ero già perso in quel verde così diabolico. Fuggitivo, sporco dalla testa ai piedi di fango, merda e un odore assolutamente distinguibile da tutti gli altri: quello della paura.

    Avevo appena ucciso il mio patrigno, mia madre mi stava dando la caccia tramite i suoi segugi a due piedi, cani del villaggio pieni di rancore. Alla ricerca di un passatempo ben diverso. Scappavo, fuggivo, cadevo ma mi rialzavo ogni volta. Mi sentivo pesante, ora come allora, ma questo mi dava la forza perché significava una cosa sola: che ero ancora vivo.



    DllXbxp


    Alzai lo sguardo, fiero, verso il vuoto. O per meglio dire il nulla. E una voce mi colpì, fino in fondo, fino dentro la testa e i più reconditi angoli del mio animo. Una voce che mai avevo udito prima. Difficile distinguere realtà da immaginazione. Mi pose una domanda, secca. Decisa. Sorrisi, anzi presi a ridere, sotto la pioggia. Una domanda dalla risposta facile.

    - Ah ah ah, io sono Morte in vita. Fin da quando sono nato. Io sono l’Oscurità. Perché ci sono nato. Io sono la Paura, perché ci sono nato. – attesi qualche secondo – E tu, chi sei? Come osi sondare il mio animo così in profondità? –

    Shin non avrebbe percepito molto di specifico. Forse delle velate risate, dei fruscii tra gli alberi. Dei movimenti alle sue spalle, si sarebbe potuto girare certo per individuare la fonte ma a quel punto i rumori sarebbero apparsi dalla parte opposta.

    Poche parole avrebbero raggiunto il Ninja: - Tu. Puzzi da Volpe. E l’odore viene proprio dal centro del tuo petto. Noi con le Volpi non vogliamo a fare nulla a che vedere! Sparisi e lasciaci il tuo compagno. –

    Parole secche, ordini che sarebbero suonati come ultimatum in pratica. E forse a perorare l’addio del Foglioso sarebbero stati degli oscuri rumori, proveniente ancora da lontano ma decisamente preoccupanti. Alberi disarcionati, rami spezzati e grugniti di difficile comprensione si sarebbero fatti via via sempre più intensi. Cosa fare per il foglioso?


     
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    Post 4 ~ Raccontami una storia

    Per alcuni lunghi, lunghissimi minuti, l'unico rumore nel cuore della foresta sarebbe stato lo scrosciare della pioggia e la risata inquietante del giovane. Tra le ombre dei rami frondosi, rese più profonde dal pesante cielo sopra le loro teste, comparve una sagoma di piccole dimensioni. O meglio, sarebbe stato più corretto affermare che lo shinobi di Oto l'avrebbe notata solo in quel momento. Un rapace dal piumaggio nero lucido, il becco prominente, gli artigli affilati e gli occhi furbi stava fissando lo Yotsuki con sguardo divertito, se tale espressione era lecita per un volatile.

    - Ku ku ku ben detto, ben ben detto umano, ku ku ku. -


    Un frullio d'ali, quasi impercettibile a causa del frastuono della pioggia, e l'uccello non c'era più. Kato avrebbe però percepito, un istante più tardi, uno strano peso su di sé: il corvo, perché tale era la sua specie ad un'analisi più attenta, si era posato sulla spalla dello shinobi come se nulla fosse, senza che il giovane se ne accorgesse. Se il giovane avesse voltato il viso per osservarlo, inevitabilmente i loro occhi avrebbero fino per incrociarsi. In quell'istante, il ragazzo avrebbe percepito nuovamente la sensazione di precipitare in un abisso privo di confini spaziali e temporali, ma questa volta sarebbe stato aggredito nella sua psiche da una potente forza, simile alla caduta libera di un carrello lanciato a folle velocità sulle montagne russe. La sensazione sarebbe stata tanto inversa da procurargli vertigini e conati di vomito, e solo con un estremo sforzo le sue ginocchia non avrebbero ceduto, facendolo accasciare a terra. Il tutto sarebbe durato per un solo momento, la pausa tra il battito delle spesse palpebre del rapace.

    - Ku ku ku perdonami, ku ku ku, avevo scordato che foste creature tanto delicate, ku ku ku. -


    La strana risata dell'essere, sebbene meno inquietante di quella sbocciata sulle labbra del chunin, avrebbe procurato a chiunque fosse in ascolto dei brividi freddi lungo la schiena, lasciando un'indicibile sensazione di disagio. Il corvo non avrebbe risposto alla domanda dell'uomo, ma pareva essere in vena di chiacchiere, come a confermare quanto tramandato dalla saggezza popolare sulla loquacità di quella razza.

    - Ku ku ku sei strano, umano, ma a noi non fai paura, ku ku ku. Dove, dove sei nato? Qual'è stata la strada che ti ha condotto da noi? Raccontaci, umano, a noi piacciono le storie! Ku ku ku. -


    D'improvviso sarebbe passato dal singolare al plurale, e lo Yotsuki avrebbe immediatamente capito che non erano più soli, ammesso che lo fossero stati fin dal principio. Aguzzando ai limiti estremi la vista, avrebbe scorto dei riflessi, che con fantasia potevano essere lampi di luce sull'umor vitreo di una pletora di spettatori silenziosi, ma per il resto si trattava di poco più di presenze indistinte, forse addirittura frutto della sua immaginazione suggestionata. Ciò che il volatile parlante chiedeva allo shinobi era semplice, ma al contempo non lo era: raccontare loro la sua storia, i suoi fallimenti e i suoi successi, il posto da cui proveniva, ciò che l'aveva plasmato rendendolo ciò che era, le scelte che aveva fatto per prendere la strada che stava percorrendo, ed infine il suo obiettivo, il luogo verso cui si stava incamminando. Le parole, da principio, sarebbero uscite stentate dalla sua bocca, ma man mano che narrava si sarebbe reso conto come la sua lingua divenisse progressivamente più sciolta, a tratti quasi contro la sua volontà. Un'altro degli strani poteri di quell'essere, o solo il desiderio inconscio di togliersi dei pesi dalla coscienza?

    Nel frattempo il Kinryu avrebbe fatto a sua volta un incontro, quasi altrettanto spiacevole come il compagno. Le parole della creatura, ancora celata alla sua vista, sarebbero state dure, lapidarie. Eppure dentro al petto di Shin avrebbero fatto montare una rabbia decisamente strana per il giovane, quasi non provenisse da lui, ma dal pendente che portava al collo. Lo shinobi era un ragazzo sveglio, e non avrebbe fatto il finto tonto: in qualche modo avevano percepito la sua connessione con le kitsune, le volpi sacerdotesse del monte Yume, e ne sembravano adirati, o ancora meglio disgustati. Sono qui con un mio amico, e non ho intenzione di andarmene finché non l'avrò ritrovato. E di certo non abbandonerò nessun compagno alla vostra mercé solo perché me l'avete ordinato! Il tono del giovane non ammetteva repliche e sarebbe stato perfettamente udibile nonostante il frastuono crescente. Il foglioso era un ninja esperto, e sapeva che qualcosa stava per succedere, perciò estese i suoi sensi tutto intorno, pronto a reagire alla tempesta incombente. Se non hai intenzioni di presentarti e dirmi il tuo nome, puoi anche andartene. Non ho intenzione di recarvi ulteriore disturbo, ma se minacciato non esiterò a rispondere. Il ragazzo dai modi affabili che aveva scelto la via degli shinobi molto tempo prima sembrava un ricordo lontano ormai, mentre la sua bontà andava sfumandosi, venendo relegata ai pochi meritevoli e agli innocenti, si acuiva la sua determinazione, che non di rado sconfinava nella mancanza di scrupoli. Aveva rischiato di morire e aveva ucciso: questo da solo bastava a cambiare il cuore di un uomo, ma il giovane aveva dovuto sopportare ben altre e più dure prove.

     
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    Ku ku ku risposta decisamente sbagliata adoratore di Volpi! – furono le uniche parole secche provenienti da quella voce gelida. A quel punto vi fu solo qualche attimo di silenzio, accompagnato da una diminuzione palpabile del grondare della pioggia. Finalmente per il foglioso la vista poteva spingersi a qualche metro in più di controllo. Ma la prima cosa che avrebbe udito sarebbero stati i rumori alle sue spalle, decisamente sonori e preoccupanti.

    Un essere difficilmente definibile si sarebbe presentato alle sue spalle, a poco più di dieci metri di distanza. Alto quasi due metri, dai colori neri densi, dal becco lungo quasi mezzo metro e con un capello dalle fattezze alquanto strane. Si ergeva su due piedi e gli arti superiori terminavano con lunghi artigli, decisamente acuminati. Probabilmente per Shin quello sarebbe stato il vero, primo, incontro mostruoso della sua carriera da Ninja.

    La foresta di Kuraidesu richiama Kato Yotsuki a sé, te sei escluso. – e con quel avviso perentorio l’essere avrebbe sbattuto le proprie mani generando un esplosione sonora notevole! [S. Tecnica]
    L'avversario è Energia Nera

    Botto Sonico - Hibiki Shougeki
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: (4)
    L'utilizzatore può modificare la pressione dell'aria concentrando il suono sotto forma di sfera sulle proprie mani; facendole scontrare, l'utilizzatore creerà un forte botto sonico che si propagherà entro 15 metri. Tutti gli avversari presenti in quell'area avranno percezione ridotta di 1 e Riflessi e Velocità ridotti di 2 tacche per 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medioalto)
    [Da chunin in su]
    A quel punto sarebbe scattato contro il Ninja [S. Movimento Gratuito]Scatto Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si muove molto più rapidamente: la distanza massima dello slot gratuito aumenta di 3 metri.
    [Da genin in su]
    e arrivato a poco meno di un metro avrebbe scaricato davanti a sé una nube tossica, intrisa di chissà quale veleno [S. Tecnica II]
    Azione Rapida + Tecnica Rapida

    Nebbia Velenosa - Biransei no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (8)
    L'utilizzatore può emettere una nuvola di gas tossico di raggio pari a 6 metri frontalmente rispetto a sé. Il veleno ha le proprietà di un veleno di lista almeno parigrado l'utilizzatore, di un veleno personale posseduto o di un veleno presente nel proprio organismo. Chiunque entri in contatto con la nube gli verranno somministrate di 4 dosi di veleno scelto.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]

    Malus in Riflessi
    Veleno Debilitante B1 (5 dosi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa un malus di una statistica primaria scelta di 3 tacche per 2 round. La vittima, se somministrate ulteriori 2 dosi entro 2 round dalla prima somministrazione, sarà Debilitata (DnT Medio). Dopo 2 round dalla prima somministrazione, la vittima è Spossata (DnT Leggero).
    Tipo: Supporto - Variabile
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 100)
    [Da chunin in su]
    . Tuttavia la sua azione di certo non si sarebbe fermata a quel punto. Alzando entrambe le braccia avrebbe calato i suoi artigli verso il basso, in doppio fendente contemporaneo ad altezza dello sterno del foglioso [S. Azione I]Forza: 700 Velocità: 750
    Gli artigli del Corvo sono paragonabili al seguente potenziamento:


    Artigli di Drago [Potenziamento]
    Gli Artigli di Drago sono un guanto con cinque lame retrattili lunghe fino a mezzo metro.
    Tipo: Da Mano - Taglio/Perforazione
    Dimensione: Media
    (Potenza: 30 | Durezza: 3 | Crediti: 90)
    [Da chunin in su]

    . E a quel punto con gli artigli rivolti verso il basso dall’esterno verso l’interno, seguendo una traiettoria diagonale, avrebbe di nuovo tentato un fendente doppio con lo scopo di tranciare i fianchi dell’avversario! [S. Azione II]Forza: 750 Velocità: 750
    Gli artigli del Corvo sono paragonabili al seguente potenziamento:


    Artigli di Drago [Potenziamento]
    Gli Artigli di Drago sono un guanto con cinque lame retrattili lunghe fino a mezzo metro.
    Tipo: Da Mano - Taglio/Perforazione
    Dimensione: Media
    (Potenza: 30 | Durezza: 3 | Crediti: 90)
    [Da chunin in su]

    Infine allargando entrambi gli arti superiori verso l’esterno dai bordi del suo petto sarebbero scattate circa otto piume, decisamente pericolose, contro il centro del corpo del Kinryu [S. Azione III]Forza: 750

    Le piume sono paragonabili al seguente equip:

    Spiedi Potenziati [Distanza]
    Simili a dei normali spiedi, posseggono un'anima in acciaio che permette loro di essere estremamente più dannosi, senza sminuire le capacità di penetrazione, velocità e l'aerodinamica. Possono essere utilizzati come AdCC. La gittata è pari a 30 metri.
    Tipo: Da Lancio - Perforazione
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 15)
    [Da studente in su]


    Gli spiedi sono imbevuti del seguente veleno:


    Provocano Intorpidito.
    Veleno Stordente B0 (5 dosi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa una Ferita Profonda, Intorpidito, Indebolito o Semiparalisi per 2 round nella zona di contatto. Ulteriori dosi azzerano il contatore dei round passati.
    Tipo: Supporto - Variabile
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 100)
    [Da chunin in su]
    . Per il Ninja quegli attacchi sarebbero stati un caloroso invito ad abbandonare la zona, e molto in fretta!

    Ben diversa la situazione si evolse da parte mia. Il peso delle mie dichiarazioni non sembrò neanche lontanamente intaccare la volontà di quell’essere che mi stava aggredendo nella mia mente. Tutto altro! Solo dopo qualche secondo di confusione mi accorsi che andò ad appoggiarsi sulla mia spalla, e con una fatica impensabile voltai lo sguardo su quello che sembrava un peso insostenibile. Ad esercitarlo era un corvo. O quantomeno quella era la somiglianza più vicina. Caddi sul ginocchio destro, sopraffatto da sensazioni che difficilmente avevo provato precedentemente.

    L’acqua colava dal mio viso, la pioggia batteva sulla mia testa eppure sentivo in me la fronte intrisa di sudore, freddo. Appoggiai la mano sulla terra, ormai completamente imbevuta e fangosa, e mi rendevo conto che le forze mi stavano abbandonando venendo investito allo stesso tempo da domande, secche e precise, che puntellavano la mia testa in maniera fastidiosa, e difficilmente evitabile.

    Fu semplicemente troppo forte. E presi a parlare, rispondendo sinceramente: - Sono nato in un luogo dimenticato dai Kami. Ai margini di questa foresta. Un luogo che un giorno vedrò bruciare da fiamme fuoriose, con in mezzo mia madre – per un attimo non mi resi conto se avevo o meno effettivamente parlato – E la strada che mi è portata qui oggi è una sola: il potere. Voglio diventare FORTE. pronunciai quelle parole con un enfasi che sorprese pure me. Stavo veramente parlando?

    No, non credo. In me scorreva un flusso di pensieri, di parole ma probabilmente quell’essere che vedevo così sfuocato stava comunicando diversamente, con una modalità che al momento appariva impossibile da comprendere. Io sono Kato… sono uno Yotsuki. E non lo sono. Sono un mezzo sangue… abbandonato al destino crudele. Un destino fatto di morti e di dolore. Un destino segnato in primo luogo dalla morte di mio padre.

    Una morte senza senso, una morte che ha generato il seme della vendetta contro tutti, contro mia madre, contro il mio padrino violento. E chi mi ha spinto al primo omicidio. E poi la fuga, disperata, in queste foreste. Nel piscio, nella fame e nella paura di essere catturato e scorticato vivo.

    Ma ho covato, ho covato come un essere della notte la vendetta. Il pensiero del Clan. Ma prima di arrivare ad Oto ho attraversato i sobborghi delle Sorgenti Termali, ho incrociato la mia vita con Culti del Sangue, con culti dediti alla malvagità e lì ho incrociato il significato di Potere, ma quello corrotto. Quello devastato dalla follia. Poi quel viso, quella donna.

    Gridai verso il vuoto, non era ancora arrivato il momento di sapere. Nessuno lo avrebbe mai scoperto! Lei però mi ha permesso di rinsavire, lei mi ha portato ad Oto.

    Lei mi ha salvato.



    Ed eccomi qua, dopo infinite sfide, numerosi morti alle mie spalle e le nocche ripiene di cicatrici solcate da infiniti pugni e colpi.

    IO HO BISOGNO DELLA VOSTRA FORZA.


    Io devo combattare il mio Clan, devo combattere i miei nemici… perché ho una promessa da mantere.

    Solo una promessa. Una Maledetta promessa.

    Il mio tono era disperato. Mi ero confessato, ma davanti a chi? Quella era la vera domanda.

     
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    Post 5 ~ Passato, presente, futuro

    A quanto pareva la conversazione era giunta al termine. Fine delle trattative, dunque. Il chunin della Foglia, vuoi per precauzione, vuoi per provocazione, estrasse la maschera dal muso volpino dalla tasca interna del corpetto, calzandola sul viso e divenendo egli stesso una delle kitsune tanto detestate dall'essere misterioso. Nel frattempo, il frastuono di alberi divelti si era fatto più vicino, tanto che anche nella penombra data dal cielo coperto ed il muro di pioggia battente, lo shinobi poteva ormai osservare i contorni della creatura che gli si faceva incontro minacciosa. Shin assunse la posizione di guardia, domandosi per un istante che cosa diamine fosse quella cosa, ma capì che le domande dovevano essere rimandate a più tardi. Ah sì? Beh, lo vedremo! Il Kinryu non intendeva abbandonare l'amico così facilmente, ma prima doveva occuparsi del nemico che aveva di fronte, il quale sembrava terribilmente forte.

    Arriva! La creatura dalla sembianza di corvo unì i palmi delle mani con uno schiocco secco, generando una temibile onda d'urto che spostava tutto ciò che incontrava: pioggia, erba, e perfino alberi. Il chunin, flettendo le gambe, incanalò un piccolo flusso di chakra nei muscoli e sotto le piante dei piedi, rilasciando il tutto contemporaneamente, saltando all'indietro di diversi metri [Slot Difesa 1][Spostamento] (8 metri) Rif. 700
    [Impasto] Basso +3 Rif.

    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]

    [Note] Lo spostamento è inferiore al massimo consentito per non fare difesa totale.
    Uso l'abilità Salto Repulsivo perché sto sviluppando una competenza a riguardo.
    . Delle piccole scariche elettrostatiche vennero rilasciate nel punto di partenza, segno di come il ninja avesse tentato di sfruttare la sua impronta per potenziarne l'effetto. In ogni caso, il vento distruttivo non lo avrebbe raggiunto, ma era presto per cantar vittoria. In effetti il mostro, perché tale appariva, si sarebbe portato più prossimo a lui, pur non arrivando al corpo a corpo, riversando senza tante cerimonie una coltre dall'aspetto malsano. Non serviva un genio per capire che finirvi in mezzo era una pessima idea, ma al contempo il giovane non avrebbe fatto tempo ad arretrare di nuovo, ammesso che la folta vegetazione glielo permettesse. In suo aiuto sopraggiunse però la maschera che indossava. Il manufatto antico, infatti, percepito il pericolo in cui si trovava il suo portatore, rilasciò spontaneamente un'esplosione fiammeggiante tutto intorno al ragazzo, dissipando così la nube velenosa e sventandone la minaccia [Slot Tecnica]Presenza di Spirito
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (4)
    La maschera può circondare l'utilizzatore di un'aura di fuoco per poi emettere un'esplosione di fuoco entro 6 metri dall'utilizzatore. La potenza dell'emissione è pari a 20. Spirito Selvaggio può attivarsi senza la volontà dell'utilizzatore, attingendo comunque dalla sua riserva di chakra; l'attivazione spontanea dipende dalla volontà della maschera, che tende a difendere l'utilizzatore. Può essere utilizzata spendendo slot tecnica anziché slot tecnica avanzato. Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]
    . Ma l'offensiva non era ancora terminata, e lesti partirono all'indirizzo del suo petto una serie di piume acuminate come rasoi! La velocità estremamente elevata avrebbe reso difficoltoso al foglioso evitarle tutte, ma per fortuna la loro potenza non era sufficiente a superare la sua protezione [Slot Difesa 2][Parata] Res. 650, Prot. 35
    [Impasto] 1/2 Basso +2 Res.

    Giubbotto Rinforzato [Protezione]
    Indossabili sopra i vestiti, questi giubbotti smanicati imbottiti dall'estetica diversa per ogni Villaggio Ninja. Garantiscono una buona protezione del busto e presentano diverse tasche.Tipo: Protezione - Supporto
    Dimensione: Mediogrande
    Quantità: 1
    (Potenza: 35 | Durezza: 3 | Crediti: 90)
    [Da chunin in su]
    . Le armi naturali rimbalzarono sul giubbotto, evitando che il veleno di cui erano intrise entrasse in circolo. Tutto qui? Beh, ora tocca a me!

    Gli arti del foglioso erano ricoperti da numerosi strati di fasce da combattimento, che rendevano i suoi pugni e i suoi calci pesanti come macigni. Ciò nonostante, Shin si morse il labbro, facendolo sanguinare quel tanto che bastava per sporcarsi il polpastrello di un dito. Compose rapido cinque posizioni magiche, utilizzando il proprio avambraccio come punto d'appoggio per completare il jutsu spazio temporale [Slot Tecnica] Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora (5)
    L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell'evocazione, non è possibile ridurre il costo di chakra in nessun modo. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente e senza la spesa di Slot le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Evocare una creatura richiede slot tecnica avanzato. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo ¼ Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Variabile )
    [Da genin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]
    [Evocazione]Anzu [Evocazioni]Anzu appartiene ad una generazione di kitsune più antica, di cui è l'ultima rappresentante. Testimone di una guerra precedente all'invasione cremisi, da allora è rimasta imprigionata sotto forma di moneta, tramandata all'interno del clan Kinryu fino a che non è giunta nelle mani di Shin, che l'ha liberata. Per questo motivo nutre un rispetto sconfinato nei confronti del giovane, che ha scelto di servire per sdebitarsi.

    Arma benedetta
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare le conoscenze di contratto possedute anche in forma d'arma, se leali e sportive.[Da genin in su]

    Arma sacra: Vera Forma
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Rituale (10)
    L'utilizzatore può evocare la Vera Forma di Anzu; non potrà allontanarsi per più di 10 chilometri dall'utilizzatore e potrà sempre comunicare mentalmente con quest'ultimo. Finché attiva la tecnica Anzu ottiene un bonus di 2 tacche alla Velocità e il movimento percorso con 1 Slot Azione aumenta di 6 metri.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da genin in su]

    Anzu
    Speciale: Il suo aspetto umano, che preferisce, è quello di una giovane donna dai lunghi capelli neri, carnagione chiara e forme ben sviluppate. Raramente bada a nascondere le orecchie volpine, così come la coda, che può scindere in nove distinte. Il carattere è allegro e scherzoso, ma dimostra un attaccamento quasi affettuoso per l'evocatore. In forma d'arma appare come una katana finemente istoriata. Possiede la competenza del contratto: Spiriti Volpe, Servitrici di Inari.

    Statistiche: Forza -4; Velocità +2; Resistenza + 2
    (Energia Blu: Vitalità 9 Leggere | Riserva 12 Bassi | Unità 6)
    [Da chunin in su]

    Arma di Inari: Tsukihime
    Speciale: Anzu è considerato un'arma da [Mischia] di tipo Lama con Potenza 40 e dimensione pari a Grande. Anzu rimane suscettibile al Pareggio. Anzu non ha un valore di Durezza e per il calcolo dei danni annulla la potenza di ogni colpo ricevuto, se viene utilizzato per parare un attacco: non annulla il danno derivante tra la differenza di Forza e Resistenza. Se trasformato in arma l'utilizzatore non può compiere azioni, usare abilità o tecniche se non specificato che sono utilizzabili in forma di arma; tutte le tecniche eseguite dall'arma hanno statistiche pari a quella dell'arma.[Da chunin in su]

    Arma Divina: Tsukigami
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Caricamento (4)
    L'utilizzatore emette dal corpo una sfera di luce del raggio di 18 metri; la velocità d'espansione del chakra luminoso è pari alla concentrazione dell'utilizzatore; gli avversari al suo interno saranno Accecati ed avranno un malus di 4 tacche ai Riflessi; usciti dall'area influenzata o terminata la tecnica gli effetti permangono per un round. Occhiali neri o altre protezioni simili proteggono dall'accecamento, ma non dal malus ai riflessi. Tecniche di potenza pari o superiore a 50 annullano la tecnica nell'area colpita. Anzu può utilizzare questa tecnica in forma d'arma. Mantenere la tecnica richiede un slot tecnica avanzato.Tipo: Ninjutsu - Hikariton
    (Consumo: Medioalto / Mantenimento: Mediobasso)
    [Da jonin in su]
    . Una katana finemente lavorata sarebbe apparsa, pronta per essere impugnata dallo shinobi, ma ai sensi raffinati dei padroni della foresta di Kuraidesu sarebbe stato chiaro che, quella volta, avevano davvero davanti una kitsune del monte Yume, e non una di poco conto. Brandendo la spada davanti a sé, in posizione di guardia, il Kinryu avrebbe tuonato con imperio. Risplendi, Tsukihime. Impugnando Anzu nella sua forma d'arma sacra ad Inari, lo shinobi avrebbe fintato uno scatto in avanti, solo per scomparire un istante più tardi [Slot Gratuito][Istantaneo] Finta

    Fintare Migliorato [1]
    Abile: L'utilizzatore, una volta al round, può effettuare una finta come slot gratuito Istantaneo. [Da genin in su]
    [Slot Tecnica] Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente (5)
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]

    Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]

    Passo del Miraggio
    Speciale: L'utilizzatore, se utilizzata una tecnica di spostamento accelerato, non può essere soggetto ad AdO o S&M nello slot tecnica utilizzato o nello slot azione immediatamente successivo allo spostamento accelerato.[Da chunin in su]
    . L'avvesario avrebbe potuto guardare alla sua destra e alla sua sinistra, come anche alle sue spalle, ma difficilmente si sarebbe reso subito conto che il chunin si trovava sopra di lui, a circa sei metri dalla sua testa. Quella era una delle sue tecniche caratteristiche, per cui aveva meritato il soprannome di Miraggio. Sfruttando la spinta aggiuntiva offertagli dalla rapida discesa, lo shinobi avrebbe sferrato un micidiale fendente tra capo e collo della creatura, per proseguire poi eventualmente lungo la schiena [Slot Azione 1][Mischia] Vel. 700, For. 700, Pot. 40
    [Impasto] Basso +1 Vel., +2 For.

    Scatto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 tacca a Velocità per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.[Da genin in su]

    Assalto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 2 tacche a Forza per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.[Da chunin in su]
    . A quel punto sarebbero seguiti altri due colpi in rapida sequenza, un rondò semicircolare alle articolazioni dell'arto inferiore sinistro, con il chiaro scopo di ledere i legamenti del ginocchio [Slot Azione 2][Mischia] Vel. 675, For. 650, Pot. 40
    [Impasto] Basso +1 Vel., +2 For.
    , e un insidioso attacco ascendente a risalire, mirando allo spazio tra le gambe [Slot Azione 3][Mischia] Vel. 675, For. 650, Pot. 40
    [Impasto] Basso +1 Vel., +2 For.
    . Entrambi sarebbero stati leggermente più lenti e meno potenti che l'attacco di apertura, ma non per questo meno insidiosi, e il Kinryu non avrebbe lasciato perdere facilmente, inseguendo eventualmente il mostro per rimanere in corpo a corpo [Slot Grauito][Istantaneo] Movimento fino a 9 metri.

    Scatto Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si muove molto più rapidamente: la distanza massima dello slot gratuito aumenta di 3 metri. [Da genin in su]
    .

    Altrove, vicino eppure lontanissimo, Kato Yotsuki stava ricevendo un trattamento completamente diverso dal compagno di tante avventure. Piegato, ma non sottomesso, il chunin di Oto avrebbe finito per parlare, più di quanto desiderasse, ma meno di quanto voluto dalla creatura.

    - Forte, ku? -

    Per la prima volta la voce del rapace non sembrava canzonatoria, piuttosto meditabonda, con l'intonazione di quell'unico ku molto simile ad un eh interrogativo. Con un energico colpo d'ali, il corvo si alzò in volo, roteando intorno allo shinobi un paio di volte per poi fermarsi davanti al suo volto, ad una spanna di distanza.

    - Ci piacciono le persone forti, ku! Ma pensi veramente di esserne in grado, ku? -

    Librandosi verso l'alto, l'essere sparì tra i rami e la foschia che si era creata al contatto tra la pioggia fredda ed il terreno riscaldato dal sole.

    - Il tuo passato ti sosterrà, o ti sarà di peso? Il tuo presente non ti soddisfa al punto da rischiare tutto, o lo trovi accettabile? Il futuro che vuoi plasmare, su che versante scenderai la china? Ku ku ku, ascolta attentamente il tuo cuore e poi rispondi, umano! -

    La voce sarebbe parsa arrivare da ogni direzione intorno all'otese, e al contempo da nessuna. La vista di Kato si sarebbe offuscata, come se qualcuno avesse coperto con uno spesso panno la lampada che rischiarava la stanza. Non si sarebbe accorto neppure di essersi addormentato, eppure era senza dubbio così, perché ad un certo punto sarebbe stato riscosso da un tocco gentile, qualcuno che lo chiamava in lontananza. Lo Yotsuki avrebbe aperto gli occhi, e si sarebbe ritrovato seduto ad una scrivania, con il viso appoggiato ad un tavolo ricolmo di fogli e strumenti di scrittura. I suoi ricordi sarebbero stati confusi, come chi appena destato cerca di richiamare alla mente un sogno ormai svanito. Era vestito in abiti civili, e se avesse preso in mano una delle pagine annotate vi avrebbe scorto conti ed altri appunti più appropriati per un mercante che per un ninja. Eppure, se la discrepanza l'avesse toccato in qualche modo, l'avrebbe scacciata come una fantasticheria. Lui, un ninja? Troppo rischiosa come vita! Insomma, Kato, svegliati che è pronta la cena. Il lavoro è pesante, vero? Attirato dalla voce, il giovane si sarebbe presumibilmente voltato, ed il volto della persona davanti a lui gli avrebbe fatto accelerare il cuore. L'ovale del viso perfetto, i lunghi capelli raccolti in una coda lasciata cadere delicatamente su una spalla, il profumo dei suoi abiti. Il senso di nostalgia che l'assalì apparve del tutto ingiustificato ad una parte del suo inconcio. In fin dei conti erano sposati, no? Eppure, non si stancava mai di vedere il suo sorriso.

    ka0cOZi


    Seduti intorno ad una tavola, Kato, la fanciulla ed un bambino condividevano il pasto. L'infante, che poteva avere circa sei anni, aveva dei folti capelli neri, e aveva preso molto dal padre. Ma gli occhi, vivaci, li aveva ereditati dalla madre. Siediti composto, su. E non avanzare le verdure, pensa ai poveri bambini sunesi che non hanno niente da mangiare... La conversazione intorno al desco, dall'aria così distesa e da famigliola felice, avrebbe probabilmente fatto salire alle labbra dell'uomo un sorriso divertito, se non una e propria risatina divertita. Giorni tranquilli che sembravano scivolare uno dopo l'altro, sempre uguali al precedente e al successivo. La sera dopo aver dato la buona notte al figlio, Kato si sarebbe coricato a fianco della moglie, abbracciandola. Quella era la sua vita in fondo. Eppure, prima o poi, si sarebbe accorto che qualcosa non andava. Se avesse represso quella vaga sensazione di disagio, avrebbe potuto continuare come se nulla fosse, soddisfatto semplicemente di quello che aveva. Fino al momento in cui non avesse detto basta. Si sarebbe reso conto di aver vissuto in un bellissimo, malinconico sogno. Ma il risveglio non sarebbe stato per nulla piacevole, degno piuttosto del peggiore degli incubi.

    La porta della casa sarebbe stata sfondata da un calcio. Un numero imprecisato di uomini avrebbe fatto irruzione, simili a banditi, ma sulla loro fronte avrebbe scorto i coprifronti di Kumo, di Ame, di Oto, di Konoha, e di qualsiasi altro posto dove lo Yotsuki aveva almeno un nemico. Anche i loro volti, nel delirio, si sarebbero sovrapposti con le faccie da lui più detestate. Ma lui non avrebbe potuto fare altro, se non assistere impotente. Gole sarebbero state tagliate, corpi sarebbero stati violati, ed infine il fuoco sopra ogni cosa. Eppure, nonostante le fiamme, l'abitazione sarebbe stata travolta dall'oscurità, mentre tutto scompariva. Sotto la pioggia, il bambino avrebbe rialzato la testa. Coperto di stracci e ferite, si sarebbe rimesso faticosamente in piedi, continuando a camminare senza meta. Davanti ad una pozzanghera sul ciglio della strada si sarebbe fermato, rispecchiandosi nella pozza d'acqua increspata dalle gocce. Per un istante gli occhi sarebbero stati quelli della donna, ma il riflesso sarebbe mutato impercettibilmente. Era lui, un piccolo Kato a cui il mondo aveva voltato le spalle. E lui aveva deciso di fare altrettanto.

    Aveva commesso le peggiori atrocità per scalare la gerarchia dei Culti del Sangue, e finalmente avrebbe potuto sedere tra gli alti ranghi, raccogliendo la forza di cui aveva bisogno per portare a termine la sua vendetta. Ogni volta che ci pensava, la testa iniziava a dolergli come la peggiore delle emicranie, impedendogli di pensare lucidamente. A volte, mentre lacrimava per il dolore, non riusciva quasi a ricordare il perché si fosse spinto a tanto. Qual'era il motivo della sua determinazione? L'origine di tutto? Non riusciva a rispondersi in quelle condizioni, ma la sua fede incrollabile di essere nel giusto lo faceva andare avanti. Quell'ultima prova, e avrebbe fatto un passo decisivo verso il suo destino. La sala conteneva molti adepti riuniti nei palchi superiori, ma il centro era stato lasciato sgombro. Vi si trovava solo un tavolo, sopra cui era già stata preparata la vittima sacrificale. Doveva possederla, nutrirsi di lei e toglierle la vita. Questo dicevano le regole deviate del Culto. Solo che, nel momento in cui vide il suo viso, tutto sarebbe parso incredibilmente sbagliato, come un deja vu che non finisce come ci si sarebbe aspettato. Ciao, Kato. A quel punto, con un urlo, sarebbe tornato della foresta di Kuradesu. Era veramente il potere ciò che desiderava dal profondo del suo cuore, o quello era solo uno strumento?

    Chakra: 65/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 600
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Parata
    3: ///
    Slot Azione
    1: Fendente
    2: Fendente
    3: Fendente
    Slot Tecnica
    1: Richiamo
    2: Sostituzione
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1

    Note
    Anzu [Chakra 12/12 | Vitalità 9/9]

     
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    Il Fiore Lupo

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    Patto di Sangue


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    Non solo forte, ma potente.



    No, nemmeno quello in realtà. Non erano le parole giuste che stavo rivolgendo forse alla mia mente, o ad un indesiderato ospite che si era rifugiato nella mia testa. Non era semplicemente necessario essere forti, né potenti. Nessune delle due cose ti poteva garantire quello che esattamente io cercavo. Una cosa estremamente difficile da ottenere perché molto preziosa.

    Io voglio il controllo.



    Il potere del Controllo e per ottenere quello non bastava saper caricare l’avversario, e vincere su di lui. Non bastava surclassare il nemico con la forza. Quello che serviva era la capacità di schiacciarlo. Distruggerlo e impedirgli di reagire. Spezzargli la volontà e la forza di reagire… e per ottenere quello non mi bastava una vita di allenamento. Avevo bisogno di una mano. Avevo bisogno di un supporto.

    Devo completarmi.



    E forse, quei mostri. Quei corvi malefici potevano essere la chiave di volta. Le loro abilità sconosciute, il loro mondo nascosto e i segreti che custodivano potevano rappresentare un percorso essenziale per la mia crescita. Questi sarebbero stati i pensieri, o parole, o qualunque cosa fossero state che detto a quella voce interiore. Prima di cadere in un sonno, dal quale chissà se mai sarei stato in grado di risvegliarmi.

    Solo una voce, calma e rasserenante, mi avrebbe destato dal torpore. Mi guardai attorno. Ero a casa, casa mia attorno alla mia famiglia. Quel viso era così… bello. Così irreale, nonostante avevo la fortuna di incrociarlo ogni giorno, quando partivo e tornavo da lavoro. Allo stesso tempo mio figlio era seduto al suo posto, dal carattere irruento, mi dava da pensare ma allo stesso tempo rappresentava una gioia infinita.

    E così quella vita sarebbe trascorsa in avanti, senza pensieri finché ogni notte che passavo con la donna della mia vita qualcosa mi turbava. Mi preoccupava, senza darmi un motivo preciso. Finché una porta venne sfondata e Ninja, quei terribili guerrieri più leggenda che realtà, non mi portarono via tutto. Uccidendo la mia metà, uccidendo mio figlio e bruciando tutto quello a cui tenevo. Ma perché? Perché tutto quello? Perché quella violenza?
    In un turbinio di emozioni, un caleidoscopio di immagini, emozioni, paura, terrore e morte. Finché non riaprii gli occhi ritrovandomi nella foresta, da bambino. Io, Kato Yotsuki, dimenticato dal Clan abbandonato da mio padre e odiato da mia madre. Fuggivo, fuggivo ovunque fino al punto più merdoso delle Sorgenti, fino a trovare loro.

    Il Culto del Sangue. Fino a diventare uno di loro. Fino a… fino a commettere atrocità senza paragoni per guadagnare il potere. Ma quello non era abbastanza, non era mai abbastanza e così sfidando i miei pari, promettendo sempre più alte e importanti ricompense. Fino a raggiungere lei: Asa no Hanabina. Un Petalo del Mattino, un oggetto talmente prezioso da non aver un vero valore. E io lo avevo consegnato a Lui. Al mostro che mi accompagna nei miei incubi peggiori.

    Mi trovavo sul quel simulacro con in mano il pugnale sacrificale. Il terreno ai miei piedi era ancora intriso del sangue dei precedenti sacrificati, la puzza che all’epoca inebriava i miei sensi era fortissima. Stavo per calare il pugnale quando… di nuovo sentii le sue parole e incrociai il suo sguardo: - Hitagi... – fu il mio unico commento. Un legame che mi univa a lei più forte di qualsiasi altra cosa, di qualsiasi limite. Lei non poteva essere Hitagi. Io l’avevo salvata, IO avevo preservato la sua Purezza, come una rosa mai osservata.

    Ovunque mi trovavo, ovunque la mia mente mi stava portando dovevo concludere. Non potevo nemmeno lontamente immaginare quel gesto, così violento. Mai l’avrei compiuto. E piuttosto di farlo mi sarei ucciso! Così calando il pugnale lo indirizzai al centro del mio addome, puntai a squarciarmelo. Forse il dolore mi avrebbe sopraffatto ma mai avrai dato soddisfazione al mostro che albergava nella mia mente il piacere di un dolore così forte come l’omicidio della mia Amata.

    Mai. Semplicemente Mai.



    Il Mostro corvino gracchiò sonoramente quando realizzò che i suoi attacchi non andarono praticamente a segno. Difficile dire esattamente che tipo di espressione risultò dal suo volto deformato ma di sicuro sarebbe stata ben poco rassicurante per Shin. Purtroppo per il Foglioso presto avrebbe capito che il punto forte di quell’essere non era l’attacco ma bensì la difesa. Nel momento stesso in cui il Mostro vide scomparire l’avversario comprese che doveva difendersi da un attacco che poteva giungere verosimilmente da qualunque direzione. Ma lui di sicuro non ne avrebbe di certo risentito! Una corazza nera, formata dalle piume, avrebbe irrobustito il corpo del Corvo rendendolo di fatto invulnerabile ai colpi dell’avversario. Semplicemente si sarebbe limitato a incrociare le sue specie di braccia attorno alla testa, proteggendo così le sue parti più sensibili. Tutto il resto fu un semplice danno, che superò senza problemi. [S. Difesa I, II, III]Difesa Naturale di 30. Danno subito: Media

    Anatomia Corvina: L'utilizzatore è composto da un miscuglio di piume che sostituiscono l'intero organismo, cervello escluso. I danni si suddividono equamente in ogni zona dell'organismo, testa esclusa. I danni verranno percepiti come un qualsiasi altro ninja: l'utilizzatore può convertire uno status Leggero un danno ½ leggero alla vitalità, uno status Medio in danno leggero, uno status Grave in medioleggera; sono esclusi Semiparalisi, Intralcio, avvelenamento e Condizioni Fisiche Gravi..


    Nel frattempo, tuttavia, la situazione per Shin si sarebbe ulteriormente complicata. Perché a fianco del mostro fece capolino, dalla foresta a circa una decina di metri, di un altro essere dalle fattezze semi-umane. Una maschera a forma di corvo impediva di osservare direttamente il suo viso.

    Il tono della sua voce era glaciale e probabilmente avrebbe causato al Kinryu più di un brivido lungo la schiena. Si sarebbe limitato ad alzare un braccio, proteso verso il Chunin: - E’ strano, molto strano, vedere due persone così diverse riunite insieme in questa Foresta. E nella mia esperienza questo non può avvenire se qualcosa non vi accomuna. – secondi interminabili sarebbero trascorsi – Dimmi, Ninja. Cosa ti spinge a seguire Kato Yotsuki? Perché combatti per lui? – di nuovo attese – Rispondimi, o il mio Servo ti stremerà fino alla morte. –


    A quel punto per Shin il mostro sarebbe trasformato in un indefinibile miscuglio di piume, corvi e fruscii nel vento in un mostro ben più grande, quasi il doppio [S. Tecnica]>Forma Superiore del Kuroi. Ninjustu. Il Corvo raddoppia le proprie dimensioni, potenziamenti inclusi.

    Gli artigli ora sono lunghi 60 cm.

    Mantenere la tecnica richiede Slot Tecnica Base.
    . Di conseguenza i suoi artigli e la sua stazza divennero decisamente più grandi e sicuramente più pericolosi. Dimostrando tuttavia una velocità sempre elevata il Corvo avrebbe cercato in tutti i modi di mantenere la distanza corpo a corpo e a quel punto avrebbe scaricato la propria forza sull’Accademico[S. Movimento Gratuito]Spostamento massimo di 9 metri. Per prima cosa sarebbe partita un’artigliata, con la sinistra, dall’alto verso il basso con la chiara intenzione di tranciare a metà il corpo dell’uomo [S. Azione I]Forza: 750 Velocità: 750 Potenza: 40. A quel punto dal centro del corpo del mostro sarebbe partita un secondo colpo. Un affondo con la destra, con gli artigli uniti a formare una sorta di lancia, ad altezza del collo di Shin. [S. Azione II]Forza: 750 Velocità: 750 Potenza: 40 Infine il corvo avrebbe attaccato l’uomo giocando di sorpresa. Al termine dell’attacco aprendo la sua specie di mano, destra, avrebbe indirizzato il suo palmo verso il nemico. Dalla sua mano sarebbero partite dieci piume, come le precedenti, ma questa volta avrebbero puntato al viso del Chunin [S. Azione III]Forza: 750 Potenza piume: 10..


     
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    Magistra Vitae

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    Nell'oscurità


    Post 6 ~ Forza, Potere, Controllo.

    Gli assalti del Kinryu, pur andando a segno, non produssero gli effetti sperati. A giudicare dal modo in cui l'essere si riparava la testa, era quello presumibilmente il suo punto debole, ma da lì a poco sarebbe divenuta ancora più difficile da raggiungere. La figura umanoide dai tratti corvini, infatti, sarebbe cresciuta di dimensioni, fino a sovrastare completamente lo shinobi di Konoha. La causa sembrava essere l'apparizione di un secondo personaggio, dall'aria se possibile ancora più tetra. Come il giovane, anche lui indossava una maschera, che ricordava il becco arcigno di un rapace. Quello si rivolse al ninja con voce terribile, facendolo istintivamente ritrarre e sussultare, come se una lama ghiacciata l'avesse sfiorato. Shin tuttavia avrebbe stretto i pugni, e avrebbe fatto un passo in avanti per dimostrare che non lo temeva. Kato...è mio amico. Non ho bisogno di un motivo per seguirlo, né per combattere al suo fianco! E con quella frase, le trattative potevano dirsi concluse.

    Evidentemente insoddisfatto dalla risposta, l'oscuro padrone della foresta di Kuradesu avrebbe levato la mano contro di lui: una chiara sentenza di morte. Il mostro si sarebbe elevato, raddoppiando la sua altezza, in un turbinio di piume, mentre i suoi artigli divenivano sempre più simili a wakizashi acuminate. E proprio con le appendici arcuate tentò di squarciare il petto del Kinryu, che però non aspettava che quello. Un'aura di chakra si levò tutt'intorno allo shinobi mentre assumeva la posizione di guardia, perpendicolarmente al corpo dell'avversario. Prima, seconda, terza, i cancelli vennero aperti, aumentando a dismisura la forza del giovane [Slot Tecnica I]

    Loto della Foglia
    Kinjutsu di Konoha

    Ad Attivazione
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione. L'attivazione richiede un consumo Medio di chakra. Puo' mantenere la tecnica attiva per 3 round ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]


    Caratteristica dei Portatori: Velocità Aumentata (+3 Tacche)


    Porte di Chakra: L'utilizzatore può aprire le Otto Porte (Apertura, Riposo, Vita, Ferita, Chiusura, Visione, Stupore, Morte) incrementando il potenziale offensivo dell'organismo. Per aprire una o più porte sarà necessario uno slot tecnica/azione. All'attivazione l'apertura delle porte è gratuita. L'utilizzatore ottiene 1 tacca da distribuire alle statistiche primarie ogni porta aperta. L'utilizzatore ottiene 2 tacche in CAP in ogni statistica primaria ogni porta pari aperta. Ogni tacca ha un consumo ½ Basso a round. L'utilizzatore raddoppia la quantità di chakra posseduta se aperta l'ottava porta. Alla disattivazione l'utilizzatore subirà una ferita ¼ Leggera ogni due porte aperte ogni due round di utilizzo. Se attivata l'ottava porta alla disattivazione l'utilizzatore sarà ridotto in cenere e morirà.
    Apertura delle Porte: L'utilizzatore, se aperta almeno la prima porta, ottiene un bonus in Forza o Velocità e Resistenza o Riflessi.
    Loto della Foglia: L'utilizzatore ottiene +2 tacche per uno slot azione/tecnica ogni ¼ Basso utilizzato da distribuire in Forza o Velocità in attacco, Resistenza o Riflessi in difesa. Non sono considerati impasti di chakra.
    Backfire: Causa Scoordinato e Indebolito in tutto il corpo per un numero di round pari ai round d'utilizzo. Riattivare la tecnica speciale annulla gli status negativi. L'utilizzatore può attivarla 1 volta al giorno ogni livello pari della tecnica speciale, altrimenti alla disattivazione sarà Affaticato. Nei combattimenti in arena, il giocatore non avente backfire può decidere di incrementare la durata dello scontro: lo scontro potrà continuare, oltre i limiti prestabiliti, per tutti i round di backfire non conteggiati nei limiti di round dello scontro


    Livello I (Genin Verde)
    • L'utilizzatore può aprire la 2° porta.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca alla Velocità o Forza.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca ai Riflessi o Resistenza.
    • Loto della Foglia ha bonus massimo pari a 2 tacche.
    • L'utilizzatore guadagna 3 bassi temporanei di chakra.
    Livello II (Genin Rossa - Chunin Verde)
    • L'utilizzatore può aprire fino alla 3° porta.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca alla Velocità o Forza.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca ai Riflessi o Resistenza.
    • Loto della Foglia ha bonus massimo pari a 3 tacche.
    • L'utilizzatore guadagna 6 bassi temporanei di chakra.
    . Shin si era imposto di usare il Loto solo in caso di estrema difficoltà, quando la sua vita o quella di una persona cara fosse stata in pericolo, ed era quello il caso. Non avrebbe abbandonato Kato Yotsuki per nessun motivo. Con una facilità sconcertante, avrebbe atteso che gli artigli discendessero su di lui per colpire con il lato della spada il più esterno, guidandone la traiettoria sfruttando la sua stessa forza [Slot Difesa I][Parata] Rif. 800
    [Impasto] 1/2 Basso +2 Rif.
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 Rif.
    . Unito ad un minimo spostamento laterale della gamba posteriore, su cui appoggiava il peso del corpo, neutralizzò completamente l'offensiva, lasciando sfilare l'arto affilato al suo fianco. Ancora, deviare con la spada l'arto proteso a modo di lancia in modo che lo mancasse sarebbe stato un mero esercizio di stile per il ragazzo, che avrebbe praticamente appena appoggiato la sua arma al braccio della creatura rivolto verso di lui, arretrando di un passo ed cambiando piede d'appoggio [Slot Difesa II][Parata] Rif. 800
    [Impasto] 1/2 Basso +2 Rif.
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 Rif.
    . In difesa, era quello il fondamento dello Kitsune no Kenjutsu, lo Stile di scherma delle Volpi. Movimenti fluidi, circolari, che utilizzavano la potenza dell'avversario contro di lui. Per quanto alle prime armi, il Kinryu si era esercitato a lungo sotto la guida di Anzu, apprendendo i primi rudimenti. L'ultimo attacco dell'essere fu evitato con un movimento intuitivo: piegate le ginocchia e divaricate le gambe, il ninja si sarebbe abbassato fino ad appoggiare la mano libera a terra, lasciando che la selva di penne trasformate in proiettili passasse inoffensiva sopra la sua testa [Slot Difesa III][Parata] Rif. 800
    [Impasto] 1/2 Basso +2 Rif.
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 Rif.
    . A quel punto toccava a lui contrattaccare, e lo fece senza remore. Prima avrebbe sistemato il mostro, poi il corvaccio del malaugurio che lo controllava, infine si sarebbe precipitato dall'amico per assicurarsi che stesse bene.

    Dalla posizione bassa dove si trovava dopo la schivata, lo shinobi si rialzò fulmineo, roteando la spada in un fendente orizzontale dall'ampia portata, e dall'incredibile forza tale da mettere una seppur minima distanza tra sé e il nemico [Slot Tecnica II]Tifone della Foglia
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può compiere ad area un attacco a corpo a corpo a mani nude o con armi da Mischia o Potenziamenti. L'utilizzatore causerà danni a tutti coloro presenti nel raggio d'azione della tecnica; status e altri effetti del colpo verranno applicati a tutti coloro colpiti dal tifone.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso)
    [Raggio d'azione: 1,5 metri per grado]
    [Da genin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    Assalto della Foglia [Base]
    Talento: L'utilizzatore se messo a segno un taijutsu può allontanare l'avversario di 6 metri; la spinta non provoca danni aggiuntivi all'avversario, ma potrebbe provocarli l'impatto, la spinta ha Forza pari a quella dell'ultimo attacco eseguito; una volta ogni due round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da genin in su]

    Piano B [0]
    Speciale: L'utilizzatore può sfuggire facilmente dalle situazioni problematiche nella quale si è cacciato: ogni azione intrapresa per evitarla senza affrontarla direttamente è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della situazione. Questa abilità può coerentemente essere utilizzata quando il primo piano è fallito oppure quando scelto un piano inusuale per affrontare il problema.[Da chunin in su]

    Spirito Selvaggio
    Arte: Se indossata la maschera, l'utilizzatore, a mani nude o con una qualsiasi arma posseduta, può causare 1 status Medio per 2 round (DnT fino al termine). E' utilizzabile 1 volta a round. [Da genin in su]

    [Status] Assordato
    [Piano B] +2 For.
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 For.

    Statistiche: For. 750, Vel. 700, Pot. 40
    . Il colpo avrebbe lasciato presumibilmente frastornato il bersaglio, forse addirittura privandolo dell'udito, ma non era che una preparazione per il vero assalto. Sebbene la figura del foglioso rimanesse in piedi, minacciosa, di fronte al corvo, il Kinryu non era già più lì. Ancora una volta, si era spostato più velocemente di quanto potesse seguirlo con la vista, lasciando un'immagine illusoria al suo posto, un vero e proprio miraggio [Slot Tecnica III]Attacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può aumentare la rapidità dei movimenti nel round rendendosi impercettibile finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata e l'utilizzatore è considerato sotto copertura parziale.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da studente in su]

    Maestro del Passo Lampo
    Talento: L'utilizzatore può eseguire Attacco Improvviso consumando uno slot tecnica base invece che avanzato; può essere utilizzato una volta ogni due round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.[Da chunin in su]

    Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]

    Miraggio
    Talento: L'utilizzatore quando esegue tecniche di spostamento accelerato può lasciare un'Immagine residua di sé nel momento dell'attivazione. L'immagine non può muoversi e scompare se attaccata, altrimenti permane fino al termine del round. Nella Kawarimi no jutsu sostituisce l'oggetto; può essere utilizzata una volta ogni tre round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da genin in su]

    Passo del Miraggio
    Speciale: L'utilizzatore, se utilizzata una tecnica di spostamento accelerato, non può essere soggetto ad AdO o S&M nello slot tecnica utilizzato o nello slot azione immediatamente successivo allo spostamento accelerato.[Da chunin in su]

    Taijutsu Perfette [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità "Talento" applicandole alla stessa taijutsu, 1 volta ogni 2 round. [Da chunin in su]
    [Slot Gratuito][Istantaneo] Movimento (fino a 12m)

    Scatto Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si muove molto più rapidamente: la distanza massima dello slot gratuito aumenta di 3 metri. [Da genin in su]

    Passo Rapido
    Abile: L'utilizzatore durante Attacco Improvviso si muove molto più rapidamente: l'aumento della distanza massima dello slot gratuito concessa da Scatto Migliorato diventa di 6 metri.[Da chunin in su]
    . Portata la katana al fianco, come se l'avesse rinfoderata, sarebbe scattato frontalmente contro il suo bersaglio. Giunto ad una distanza appropriata, avrebbe effettuato un'estrazione con un unico, fluido movimento, puntando direttamente al collo della creatura piumata [Slot Azione I][Mischia] For. 800, Vel. 800, Pot. 40
    [Impasto] 1/2 Basso +2 For.
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 Vel.

    Scatto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 tacca a Velocità per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.[Da genin in su]

    Assalto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 2 tacche a Forza per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.[Da chunin in su]

    Potenza d'assalto
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 tacca a Forza per il primo attacco eseguito dopo una tecnica o un'abilità che allontana un avversario.[Da genin in su]
    . Il principio offensivo fondamentale dello Kitsune no Kenjutsu, mutuato da altre scuole di scherma, era l'importanza del primo colpo: per questo Shin aveva puntato molto su quell'unico fendente dalla potenza spaventosa, portato dopo una carica frontale invisibile agli occhi, con il chiaro intento di decapitare l'avversario. La sua era solo un'intuizione dettata dal modo in cui la creatura si era protetta il capo in precedenza, ma in ogni caso staccare la testa dal corpo era di solito un buon sistema per far smettere ad un essere vivente di muoversi. Essendo tuttavia un ninja temprato dalle battaglie, il ragazzo non si sarebbe certo adagiato sugli allori, ma avrebbe piuttosto continuato ad infierire sul nemico con lo scopo di toglierlo di mezzo per potersi poi occupare del burattinaio che tirava i fili di quello spettacolo. Invece di richiamare le braccia a sé dopo il primo attacco, le avrebbe sollevate al di sopra della testa, nella posizione di guardia alta tipica dell'arte della spada, per poi far discendere un istante dopo un preciso fendente mirante alla spalla, nel chiaro tentativo di amputare il braccio destro del corvo umanoide [Slot Azione II][Mischia] For. 750, Vel. 750, Pot. 40

    [Impasto] 1/2 Basso +2 Vel.
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 For.
    . Da ultimo, sarebbe giunto un calcio semicircolare dal lato opposto, ossia in basso a sinistra dal punto di vista dell'avversario, diretto al fianco del famiglio oscuro [Slot Azione III][Mischia] For. 750, Vel. 750, Pot. +30 (Fasce Rinforzate)

    [Impasto] 1/2 Basso +2 Vel.
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 For.
    [Tocco Distruttivo] Basso +20 Pot.

    Tocco Distruttivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 4 Bassi])

    [Da chunin in su]
    . Lo stile di combattimento del Kinryu, infatti, si basava tanto sull'utilizzo della spada quanto degli arti inferiori, senza distinzioni. La gamba dello shinobi, inoltre, sarebbe risultata avvolta di uno strato di chakra condensato che avrebbe provocato una modesta esplosione all'impatto, rilasciando una serie di piccoli archi elettrici tutto intorno. Pur nella foga della battaglia, il foglioso non perdeva occasione di cercare di migliorare il proprio controllo del chakra, incorporando l'elemento fulmine nei suoi attacchi, di cui aveva discusso animatamente con l'amico la sera precedente. E proprio pensando a Kato, si sarebbe dunque rivolto all'essere mascherato, con occhi truci. Appena avrò finito con il tuo servo toccherà a te, sarà meglio se ti prepari.


    Lo Yotsuki non si stava invece preoccupando per il compagno. Semplicemente, non ne aveva avuto l'opportunità. Squarciarsi l'addome, come un nobile samurai, gli aveva permesso indubbiamente di ottenere l'effetto voluto, ma a caro prezzo. Ripiombato con violenza nella realtà, lo shinobi avrebbe provato un dolore lancinante agli intestini, sebbene nessuna ferita fosse visibile. Il corvo, posato su un ramo a pochi metri da lui, lo osservò inclinando la testa e sbattendo un paio di volte le palpebre interrompendo per una frazione di secondo il contatto con gli inquietanti occhi vitrei. Ad un certo punto parve sorridere, per quanto fosse possibile ad una creatura con un becco al posto delle labbra, mimando con le ali un applauso.

    Il potere non è importante...è l'unica cosa che conta! Ku!
    Ma anche il potere, senza controllo, è insignificante, ku ku ku...

    Prima che Kato se ne rendesse conto, l'animale stava volteggiando lentamente sopra la sua testa. Se avesse spostato lo sguardo per seguirlo, l'avrebbe immediatamente perso di vista, ma con la coda dell'occhio forse avrebbe notato che si trovava accoccolato su un alto ramo, in tutt'altro posto rispetto a prima. A quanto pareva il rapace era soddisfatto della forza di volontà dimostrata dall'otese, ma non aveva ancora finito con lui.

    L'hai detto tu, ku, devi competarti.
    Ma riuscirai ancora a controllarti dopo, ku?
    O forse sarà la tua parte mancante a prendere il sopravvento, ku?
    Provacelo, umano, provaci che non sarai battuto da te stesso, ku ku ku.

    A quelle parole, attraverso le nuvole e le fronde degli alberi, filtrando tra le foglie e la pioggia, un raggio di luce illuminò lo Yotsuki, allungando e rendendo più densa la sua ombra. Come in un sogno, con la sola differenza che questa volta il giovane era certo di essere ben sveglio, dall'estremità di quella oscurità si sarebbero levati dei filamenti simili a melma, che poco alla volta si sarebbero uniti e condensati fino a formare una copia esatta di Kato. Solo il suo sguardo era diverso, completamente privo di qualsiasi forma di emozione che lo potesse far anche solo lontanamente confondere con un essere umano. Mi fai ribrezzo, feccia. L'apparizione, che ormai aveva preso la consistenza e l'aspetto di un uomo a tutti gli effetti, parlò con la stessa voce del chunin del Suono, ma senza nessuna intonazione, piatta, come se constatasse un dato di fatto. Non meriti neppure di condividere il nome con me, feccia. Un passo in avanti, poi un altro. Il doppione si faceva avanti minaccioso, eppure il giovane non avrebbe percepito né rabbia, né intento omicida provenire da lui. Come un uomo che calpesta delle formiche senza neppure notarle: era questo la sua partecipazione emotiva a quello che si preannunciava uno scontro tra i due Kato, due facce della stessa medaglia. Il Kato che aveva fatto una scelta, e il Kato che non l'aveva fatta, rinunciando definitivamente alla sua anima. Debole, i sentimenti ti rendono debole, feccia. E non solo l'amore, anche la rabbia. Ma sei solo feccia, non puoi capire, non potrai mai farlo. Con un colpo di scena, sulla schiena del doppelgänger si spalancarono due immense ali ricoperte di penne nere come la notte. I Kuroi non amano la debolezza, e sceglieranno me. Tu sei solo feccia. Rassegnati, e lasciami prendere il controllo. Non è forse ciò che veramente desideri anche tu, feccia?

    Qualsiasi risposta che non fosse la piena sottomissione a quella sua metà, talmente oscura da non poter più nemmeno esser definita malvagia, tanto era oltre al concetto di bene e di male, avrebbe provocato una reazione tanto rapida quanto devastante da parte del Kato evocato dalle ombre dentro il suo cuore. Scomparendo, sarebbe riapparso sopra la testa dell'otese, pronto a spaccargli il cranio con un unico calcio discendente, ricoperto di mortale chakra elettrico in procinto di esplodere [Slot Tecnica]Girochin Doroppu - Calcio a Ghigliottina
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore esegue un movimento accelerato scomparendo dalla vista e apparendo due metri sopra un avversario entro 9 metri, avvolto dalla Veste Elettrica. Da questa posizione eseguirà un calcio a martello in caduta, con Forza aumentata di 4 tacche. All'impatto emetterà un'onda d'urto elettrica con potenza pari a metà di quella sviluppata dall'attacco in un raggio di 1,5metri per livello dispari di Tecnica Speciale. Non è possibile utilizzare questa tecnica a scopi difensivi. Può potenziare l'attacco con la Veste Elettrica.Tipo: Taijutsu - Mischia
    (Consumo: MedioAlto)
    [Richiede Veste Elettrica II]
    [Da genin in su]

    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi e oggetti x2
    - Potenza contro armi e oggetti x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [ [Richiede Impronta di Chakra] ]
    [Da chunin in su]

    Distruzione ad Area (Intermedio)
    Arte: 'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà entro 1,5 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni. Nel caso vengano colpiti jutsu difensivi il danno ad area si somma al danno inferto sul punto di impatto diretto.(Mantenimento: ½ Basso a colpo)
    [Da chunin in su]

    Tocco Distruttivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 4 Bassi])

    [Da chunin in su]

    Statistiche: For. 750, Vel. 700, Pot. +20 (Stivali),
    Pot. +15 (Esplosione elettrica), Pot. +10 (Impronta Fulmine), Pot. +20 (Tocco Distruttivo)
    Potenza x 3 (Manipolazione Natura)
    . Il colpo, ammesso che il ragazzo fosse riuscito ad evitarlo, avrebbe scavato nel terreno un solco enorme, combinando il massimo potenziale offensivo dello Yotsuki. Quella era probabilmente la prima volta che gli veniva rivolto contro il suo stesso attacco, ma la violenza era completamente diversa: fredda e lucida, non c'era traccia di esitazione, né di odio. Niente di personale, feccia. Semplicemente, è meglio che al posto tuo ci sia io. Se lo shinobi si fosse allontanato, sarebbe stato preso immediatamente di mira da un chakram, comparso praticamente dal nulla nelle mani del suo clone, diretto alla bocca dello stomaco, ma nascosto nell'ombra del proiettile ne viaggiava un altro speculare, con la sola aggiunta di una carta bomba, che sarebbe esplosa al momento presunto dell'impatto, sia che questo si fosse verificato che meno [Slot Azione I e II][Distanza] For. 750, Pot. 15 (Chakram) + 50 (Cartabomba II)

    Arte dei Proiettili d'Ombra [1]
    Arte: L'utilizzatore potrà nascondere nell'ombra di un'arma, un'altra identica. L'arma nascosta sarà considerata Furtiva e avrà Furtività pari all’utilizzatore incrementata di 1. Seguirà la medesima traiettoria dell’ombra del proiettile visibile diversi centimetri sotto; scansarsi dalla traiettoria del proiettile visibile permetterà di sfuggire alla traiettoria del proiettile non visibile. (Consumo: ¼ Basso ogni arma occultata)
    [Da genin in su]

    Prestigiatore [1]
    Abile: L'utilizzatore ha una precisione e una finezza nei movimenti delle mani che sfiora il sovrannaturale. Può compiere facilmente giochi di prestigio con oggetti di dimensioni pari o inferiori a mediopiccola. Possono passare gli oggetti occultati da una mano all'altra in un tempo ridotto, difficilmente percepibile. [Da genin in su]
    . Il se stesso nemico gli si sarebbe comunque fatto incontro, cercando di ridurre le distanze [Slot Gratuito e Azione III][Movimento] (fino al massimo consentito), per poi portare a segno un'altra delle tecniche classiche dello shinobi del Suono [Slot Tecnica]Nota Assordante
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare un rumore costante che assordi tutti gli avversari presenti entro 3 metri. Causa Intralcio Medio e riduce di mezza leggera la vitalità ogni round. Se utilizzato un amplificatore di Suoni, il raggio d'azione è 15 metri anziché 3 metri. La Velocità della propagazione del suono è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. È necessario produrre rumori per attivare tale tecnica. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Mediobasso / Mantenimento: ½ Basso ogni vittima)
    [Da genin in su]

    Tecnica Rapida [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata extra nel round, potendo effettuare nello stesso round due tecniche avanzate; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da chunin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]
    . Se Kato avesse incrociato le pupille del suo doppio vi avrebbe scorto all'interno un'aridità completa, la mancanza di ogni cosa che solitamente rende una vita degna di essere vissuta. Un paesaggio brullo, completamente privo di vita. Ma al contempo, avrebbe percepito il potere fluire dall'oscurità del foro della pupilla, l'avrebbe sentito propagarsi, allungarsi verso di lui nel tentativo di ghermirlo, avvinghiarlo e piegarlo al suo volere.Inginocchiati, feccia. Piegati alla tua vera natura. Piegati a me!

    FBzrrkQ


    Chakra: 56,5/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità: 700
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Parata
    2: Parata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Fendente
    2: Fendente
    3: Fendente
    Slot Tecnica
    1: Loto della Foglia
    2: Tifone della Foglia
    3: Attacco Improvviso
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1

    Note
    Anzu [Chakra 12/12 | Vitalità 9/9]

     
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    - Parte mancante? - Fu il mio grido, più simile ad una sorta di vagito disperato. Avevo ripreso coscienza di me, e abbassai subito lo sguardo terrorizzato. Temevo per le mie interiora e quando i miei occhi realizzarono la pancia ancora intera tirai un sospiro di sollievo. Un sollievo che risultò essere estremamente momentaneo. Mi feci forza su entrambe le gambe e mi risollevai in piedi, con le spalle ben larghe e lo sguardo fiero in alto.

    Quella bestia magica aveva ragione. Non ero completo, io stesso ne ero convinto. Per raggiungere l’apice della mia forza dovevo giungere ad una banale conclusione: non ci sarei mai riuscito da solo. Avevo bisogno di compagni, di alleati e di conoscenze. Dovevo crearmi una cerchia fidata, sotto il mio controllo. O al mio servizio. Un risultato che ancora non avevo raggiunto. Certo, potevo includere i miei uomini alle mura, ma non erano che semplici pedine. I veri Ninja del Suono… su di loro potevo esercitare liberamente la mia influenza e le mie decisioni? In parole povere il mio controllo? E quando sarebbero arrivate delle minacce sempre più grandi, sempre più pericolose e sempre più infime… sarei riuscito a gestire e controllare le forze in campo? Semplicemente no. In quel caso saremmo caduti, in un baratro di disperazione e dolore.

    E io non avevo alcuna intenzione di morire. Nemmeno per sacrificio.

    - Io non ho alcuna intenzione di morire! Kuroi, non conosco il tuo nome… ma ti sfido. Mostrami la mia parte mancante! - E fu in quel momento che davanti a me, dall’intricato miscuglio di rovi e di erbacce un insieme alquanto improbabile di entrambi prese a muoversi e riunirsi in una vortiginosa amalgama. Il risultato, in un certo senso, fu sorprendente: davanti a me una copia di me stesso.

    Guardai verso l’alto, ridendo: - Davvero, Kuroi? Io sono la parte mancante di me stesso? – abbassai lo sguardo. In effetti lo ero, la mia forza Yotsuki non era completa e aveva margini ancora notevoli di miglioramento – Dunque vediamo fino a che punto un Kato può spingersi! –

    Nel momento in cui vidi scomparire l’avversario davanti ai miei occhi compresi subito la tattica. Avrei scommesso sulla mia strategia difensiva… se quella era una vera copia non poteva che eseguire una sola tecnica contro di me. Il calcio a ghiolittina! Dunque piantando per bene a terra le gambe e incrociando entrambe le braccia sopra la testa mi preparai a subire un attacco micidiale. E così avvenne, concentrando tutto il Chakra che potevo mettere in campo, subii quel colpo pesante e terribile. La mia cotta di maglia, il Chakra elettrico tuttavia mi permisero di incassare senza problemi. [Danni]Slot Difesa I: Parata.

    Resistenza: 700 (MedioBasso)
    Rivestire: +15 (3/4 Basso)
    Potenza Maglia: (40*4)*3 Manipolazione della Natura Slot Tecnica consumato = 480 di Potenza Difensiva vs 195

    Danno subito: due leggere sul braccio destro
    Con lo sguardo infuocato fissai la mia copia: - Debole? Per un attimo hai veramente pensato di sconfiggermi con le mie tecniche? La mia volontà è ben superiore! –

    Poi venni colpito, irrimediabilmente, dalla mia più classica delle tecniche: Nota assordante. AssordatoIgnoro Intralcio Medio grazie a Insensibiledall'effetto di quella tecnica mi limitai semplicemente a ridere – Per fermare uno Yotsuki ci vuole ben altro! – A quel punto, ancora a distanza corpo a corpo visto che non mi ero allontanato di un solo metro, avrei battuto entrambe le mani per innescare un botto sonico, dal quale sicuramente il mio avversario non sarebbe riuscito a scamparla! [S. Tecnica Avanzato]Azione Rapida


    Botto Sonico - Hibiki Shougeki
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Serpente, Lepre, Cinghiale, Topo (4)
    L'utilizzatore può modificare la pressione dell'aria concentrando il suono sotto forma di sfera sulle proprie mani; facendole scontrare, l'utilizzatore creerà un forte botto sonico che si propagherà entro 15 metri. Tutti gli avversari presenti in quell'area avranno percezione ridotta di 1 e Riflessi e Velocità ridotti di 2 tacche per 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medioalto)
    [Da chunin in su]
    Poi senza attendere un solo istante avrei iniziato la mia vera fase offensiva. Impugnando sulla destra il mio fidato tirapugni avrei sganciato un montante dal basso verso l’alto ad altezza mento, dovevo mirare a punti scoperti perché se si trattava a conti fatti di una copia precisa la sua cotta di maglia avrebbe assorbito senza problemi l’intero colpo! [S. Azione I]Forza: 675, Velocità: 725 (Mediobasso + 1 tacca da Esplosione Elettrica)

    Potenza: 40 (tirapugni) + 15 Esplosione Elettrica (3/4 Basso)
    Concluso quell’attacco sarebbe seguito un calcio con la sinistra. Un colpo laterale, dall'esterno verso l’interno, che avrebbe mirato ad altezza ginocchia, come una sorta di falciata. [S. Azione II]Forza: 675, Velocità: 725 (Mediobasso + 1 tacca da Esplosione Elettrica)

    Potenza: 30 (stivali) + 15 Esplosione Elettrica (3/4 Basso)
    E appoggiata la gamba a terra avrei eventualmente recuperato la distanza di una schivata o movimento [S. Movimento Gratuito]Sfrutto 6 metri di movimento per sganciare di nuovo lo stesso montante di prima, destro, il quale però si sarebbe rivelato una mera finta. Infatti con un velocissimo cambio di mani del tirapugni avrei sganciato un diretto sinistro contro il petto del falso Yotsuki, carico di chakra! [S. Tecnica Avanzato II]Potenza: 40 ( 30 tirapugni+10 potenza base pugno) + 15 (Esplosione Elettrica)
    Forza: 750 (+ 1 tacca da Mi! Fa! +2 Tacche da La! Si!)
    Velocità: 750 ( +1 Esplosione Elettrica + 2 da Mi! Fa! +3 da La! Si!)



    Compentenze usate: Tecnica Rapida, Primo Violinista, Taijustu Perfette (su Do! Re!),

    Note del Dolore: Do! Re!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può allontanare la vittima fino a 9 metri di distanza tramite il chakra compresso. La Forza del colpo sarà incrementata di 3 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!" e "Note del Dolore: La! Si! Do!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare le tecniche insieme, sullo stesso colpo.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]

    Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può causare Dolore (DnT Medio) nella zona colpita tramite il chakra compresso. La Forza e Velocità del colpo saranno incrementate di 2 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Do! Re" e "Note del Dolore: La! Si! Do!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare più tecniche insieme, sullo stesso colpo.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da genin in su]

    Note del Dolore: La! Si! Do!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può incrementare le statistiche del proprio colpo: la Forza sarà aumentata di 4 tacche, la Velocità di 3 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Do! Re" e "Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare più tecniche insieme, sullo stesso colpo.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]

    Primo Violinista
    Talento: L’utilizzatore può causare, insieme al danno di Note del Dolore: Do! Re!, Stordimento. Lo Status medio causato durerà per 2 Round. È possibile usarlo una sola volta ogni 2 Round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da chunin in su]

    Tecnica Rapida [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata extra nel round, potendo effettuare nello stesso round due tecniche avanzate; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da chunin in su]

    Taijutsu Perfette [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità "Talento" applicandole alla stessa taijutsu, 1 volta ogni 2 round.
    [Da chunin in su]




    Infine piegando entrambe le ginocchia sarei scattato in aria, come una molla, nella direzione dell’avversario con l’intenzione di colpirlo in volo e in volto con il ginocchio sinistro – Vediamo come andrà ora. – [S. Azione III]Forza: 675, Velocità: 725 (Mediobasso + 1 tacca da Esplosione Elettrica)

    Potenza: 10 + 15 Esplosione Elettrica (3/4 Basso)


    <...>



    Ben diverso fu il discorso per il Kinryu. La sua scelta di giocarsi il tutto per tutto, utilizzando i suoi poteri e armi più forti fu tale da sorprendere pure il Kuroi. La bestia corvina fu semplicemente sopraffatta dall’esorbitante forza dimostrata dal foglioso e dopo aver tentato invano di difendersi una scure, sotto forma di spada magica, calò sul collo del mostro lasciandolo senza testa e portandolo così ad una morte definitiva.

    Una situazione però che non si risolse per il meglio nei confronti del Foglioso. Già, perché in quel momento preciso in cui andò a spezzare la vita al nemico lo stesso si trasformò in una poltiglia gigantesca di melma, o comunque un liquido nero estramemente viscoso.

    Il liquido letteralmente esplose investendo, senza possibilità di salvezza, Shin assieme a tutta l’area circostante. Un’esplosione che avrebbe spinto con un ondata deflagrante l’intera radura facendo inesorabilmente cadere il Ninja per terra.

    Poi sarebbe seguito il silenzio, totale e assoluto. La pioggia smise di scendere con violenza dal cielo e solo il vento, leggero, sarebbe stato l’unico rumore percepibile. Alzandosi il Kinryu, forse con difficoltà, avrebbe realizzato l’Orrore. Là, dove aveva decapitato il mostro si sarebbe trovato davanti un qualcosa di ben diverso.

    Riversa in una pozza di sangue si sarebbe trovato il resto di una donna. Nuda, giovane e priva della testa, la quale si trovava poco più avanti. In quello spettacolo macabro, se il Kinryu avesse osato guardare la testa decapitata avrebbe notato ancora gli occhi aperti, azzurri, e i capelli lungi neri come la notte. Una smorfia terribile, di dolore, distruggeva l’armonia di quel viso.

    L’uomo corvino era scomparso. E per qualche buon minuto nessuno avrebbe interrotto il Ninja, lasciandolo davanti al cadavere. Solo più tardi una voce l’avrebbe scombussolato dall’interno. O dire il vero da sotto il pendolo. Dal centro del suo torace.

    Ku Ku Ku quanto è divertente. Forse non lo hai ben realizzato… ma hai appena ucciso una donna.

    Ku Ku Ku e soprattutto l’hai decapitata con una spada magica, è una Kitsune quella? Come si chiama?

    Ku Ku Ku e in particolare che cosa dire la tua cara Volpe quando verrà richiamata al Monte Yume e riferirerà della tua atrocità commessa?

    Ku Ku Ku già molto vero amico mio. Credo proprio che quel collare così puzzolente si spezzerà per sempre e tutte le tue volpi ti diranno addio.


    Il duo di voci si unì in una voce sola, una terrificante cacofonia...



    Ma se vuoi… Noi possiamo aggiustare quel collare… possiamo aggiustare quella spada e fare in modo che situazioni del genere… non pregiudicheranno più il tuo rapporto con le Kitsune…

    Ti sei già sporcato le mani no? Ormai non si torna più indietro.


     
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    Magistra Vitae

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    Nell'oscurità


    Post 7 ~ Legami

    Kato Yotsuki era uno shinobi tutto d'un pezzo, un animo d'accaio forgiato nelle fucine dell'inferno, inflessibile. Ma, come tutte le cose e le persone eccessivamente rigide, correva pur sempre il rischio di spezzarsi. Il punto di rottura tuttavia sembrava ancora ben lontano, e tanto il corpo quanto lo spirito dell'otese si levavano alti contro le ombre della foresta di Kuraidesu. Il giovane non aveva battuto ciglio di fronte alle affermazioni del suo doppio, e ne aveva incassato gli assalti senza piegare neppure un ginocchio. Una prova di forza, così come la pronta reazione che ne seguì. Nessuna domanda, solo disprezzo, in fin dei conti non molto dissimile da quello dimostrato dall'altro Kato, eppure più caldo, venato da un sentimento che poteva essere la rabbia, o un senso di superiorità per essere l'originale forse. La sensazione di combattere contro se stesso doveva essere almeno un minimo straniante, ma lo Yotsuki non battè ciglio. Aveva visto e fatto cose ben più strane in fondo. Il montante venne evitato dal Kato oscuro, che però subì il calcio, ritrovandosi sbilanciato. In quella posizione, schivare l'arte marziale del Suono fu impossibile, e la metà mancante venne sbalzata via, lontano, finendo al suolo dopo aver sbattuto con violenza contro il tronco di un albero. Una vittoria indubbia per Kato. Eppure, mentre lentamente si metteva a gattoni, l'altro se stesso sorrise, sebbene fosse un'espressione completamente priva di ogni reale moto d'animo. Allora non vuoi capire, feccia. Io sono te. O meglio, tu sei me. Sì, perché io sono la tua vera natura, il tuo destino. Continua sulla strada del potere, ed arriverai a me. E' inevitabile. Un lungo discorso, che avrebbe probabilmente distratto il ninja da quanto stava accadendo. Ai suoi piedi, tra le ombre del sottobosco, nascosto dalla fioca luce che superava le nubi e le fronde, una propaggine nera e liquida come la pece si sarebbe allungata verso di lui, fino a languirne la figura. Sarebbe bastato un minimo contatto perché improvvisamente Kato si ritrovasse a quattro zampe, con un dolore tale al petto da rendergli difficile perfino respirare, e con il suo avversario trionfo in piedi davanti a sé. Avrebbe immediatamente realizzato come si fossero scambiati di posto, ma non solo: ogni danno che aveva inflitto alla sua copia era diventato suo [Danni][Contusione] Media (Busto)
    [DnT Dolore] Medio (Busto)
    - 2 Velocità
    Stordimento
    . L'avversario si sarebbe fatto avanti, avvicinandosi minaccioso verso l'otese. Ad attirare la sua attenzione però sarebbe stato lo sguardo dell'altro Kato. Gli occhi rivolti verso il basso, stanchi, addirittura si sarebbe potuto azzardare tristi, se non che la parte mancante dello Yotsuki avrebbe dovuto essere priva di qualsiasi sembianza di sentimenti. Vi aveva rinunciato per arrivare ad avere il controllo assoluto, questo aveva affermato. Eppure, ad osservarlo un dubbio sarebbe sorto nella mente del chunin. Non puoi sconfiggermi. Non puoi sconfiggere te stesso, feccia. Te lo chiederò un'ultima volta, lascia che sia io a realizzare il tuo destino. Non c'è un'altra strada. Io sono ciò che ti manca, accettalo, oppure poni fine alla mia vita, e alla tua con essa. Un suggerimento per nulla invitante, che nascondeva però una sottile speranza per il ninja del Suono, ammesso che fosse prima riuscito a rimettersi in piedi.

    Shin avrebbe dovuto sbattere le palpebre diverse volte prima di realizzare dove di trovava. Poco per volta, prese coscienza del suo corpo, di dove si trovava, e di cosa era accaduto pochi istanti prima. Il suo fendente aveva staccato di netto la testa dal collo del nemico, ma un'esplosione oscura l'aveva travolto, scaraventandolo violentemente al suolo. Doveva essere stato in quel frangente che aveva perso momentaneamente i sensi. Per quanto la sua testa stordita glielo avesse permesso, il Kinryu si sarebbe rialzato in fretta, preoccupato di essere preso di mira dall'uomo corvino. Eppure, nella radura dove si trovava non c'era più nessuno, a parte lui. Nessuno di vivo, ad onor del vero. Perché ai suoi piedi giaceva il corpo nudo di una giovane, la cui testa era rotolata poco più in là. Attratto come un pezzo di metallo da un magnete, l'avrebbe raggiunta, inginocchiandosi davanti a lei, l'estremità della spada impugnata debolmente appoggiata a terra. Con un atto di pietà le chiuse gli occhi, rimanendo poi immobile, la mente completamente vuota. Era stato lui ad ucciderla, ne aveva quasi la certezza. Certo, aveva tutte le attenuanti del caso, ma ciò non cambiava la realtà dei fatti: era un assassino. Non era la prima volta che privava una persona della vita, ma si trattava di shinobi e soldati consapevoli del rischio, non di civili innocenti. Si sarebbe accorto solo dopo qualche minuto che aveva smesso di piovere, con i pensieri che vagavano altrove, fino a quando giunsero le voci. Era solo nella radura, ma le parole parevano formarsi direttamente attorno a lui, insinuandosi nelle sue orecchie come veleno in una ferita. Una mortale combinazione di sensi di colpa, di minacce, di allettanti proposte e incredibili promesse. Shin sapeva, dentro di sé, che dicevano il vero. Sul monte Yume aveva giurato, il ciondolo a forma di goccia era il simbolo di quel patto, del legame che lo legava con le kitsune. Se avesse ceduto all'oscurità, se avesse dato albergo alla malvagità nel suo cuore, si sarebbe spezzato, prova inconfutabile del suo tradimento. Il corpo del Kinryu fu travolto da un tremito. Paura forse, o rabbia. Non aveva fatto nulla per meritarselo, eppure la situazione era quella. Avrebbe dovuto accettare la proposta dei corvi? Nell'istante in cui prese in considerazione quell'idea, sentì un fitta al petto, ed una flebile sensazione di calore irradiarsi dal pendente. Il giovane, afferrata la catenina, lo estrasse da sotto i vestiti. Il cristallo trasparente stava rilucendo di una debole luce. Osservandola, l'anima del ragazzo parve calmarsi, mentre il battito cardiaco si faceva più lento. Pensavi che le volpi del santuario ti avessero lasciato solo con un tale fardello? La voce, femminile, proveniva dal fianco dello shinobi. La katana, che dopo le suadenti proposte corvine il chunin aveva lasciato cadere a terra, si era tramutata in una splendida fanciulla. Sul suo capo spuntavano due graziose orecchie volpine, e numerose code fluttuavano alle sue spalle, mosse appena dal vento. Quella era la vera forma di Anzu, la kitsune che Shin aveva liberato da quasi un secolo di prigionia, la più fedele tra tutte le volpi. Oggi Inari è la divinità del riso e del commercio, ma in origine era il patrono della metallurgia ed uno degli dei della guerra. Perché è l'aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende. Egli non ripudia l'omicidio in sé, ma giudica le sue motivazioni. Le parole della kitsune erano serie e profonde, ma dopo aver fatto una breve pausa si sarebbe avvicinata all'evocatore, poggiando una mano sulla sua spalla e riprendendo a parlare con un tono più dolce. Chiediti perché l'hai fatto. Volevi veramente uccidere un innocente, volevi semplicemente dare mostra della tua forza? Sappiamo entrambi che la risposta non è questa. ...io...volevo...voglio solo salvare le persone a cui tengo. Sto combattendo per proteggere un mio amico. Incerta, debole, eppure sincera, quella era stata la replica del Kinryu. Esatto. Se sei sinceramente dispiaciuto sono certa che le volpi del santuario capiranno. Perché si è trattato di un incidente, di un tragico, non voluto, incidente. Anzu sembrava ora quasi un genitore che consola un figlio dopo che ha commesso una marachella. Aiutandolo a rialzarsi, la fanciulla gli avrebbe stretto una mano, senza poi lasciarla andare. Ricordati che, se anche tutti ti voltassero le spalle, avrai sempre la mia fedeltà. E non solo perché mi hai salvato... Penso che tu ne sia degno, perché sei una brava persona. ...lo sono veramente? La kitsune sorrise, rassicurante. Certo, altrimenti il ciondolo non brillerebbe così. Fin che credi in te stesso, rischiarerà la tua via e ti proteggerà dall'oscurità. Il ragazzo strinse con forza la collana, puntandola alta sopra di sé. Voi corvi... Non sapete nulla di me, né del mio rapporto con le kitsune del monte Yume... Nel nome di Inari Okami-sama, lasciateci passare, creature dell'oscurità! Non aveva ancora terminato di pronunciare quell'ordine perentorio, che dal pendentefX4NijN di propagò un'ondata di luce tale da avvolgere l'intera radura in un bianco accecante.

    Chakra: 56,5/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità: 700
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1

    Note
    Anzu [Chakra 12/12 | Vitalità 9/9]

     
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    Il Fiore Lupo

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    Nota del Dolore andò a segno, colpendo in pieno, il me fasullo. La mia cattiva copia. Tuttavia per quanto difettosa e debole si dimostrò in un certo senso resistente. Dopo essere stata allontanata dalla forza esplosiva del mio Chakra riuscì comunque a provare a rialzarsi, per quanto malamente.

    Le sue parole mi colpirono in primo luogo. Rimasi in silenzio, non capendo esattamente il concetto. E quell'attimo di distrazione fu più che sufficiente per farmi cadere nella trappola… perché in un secondo mi ritrovai nella sua posizione, diametralmente invertito. E la prima sensazione, terribile, che mi colpì fu un dolore atroce al petto, esattamente dove quella copia era stata colpita dalla mia tecnica! Quel bastardo aveva in qualche modo invertito i ruoli.

    Io ora ero dalla parte dello sconfitto. Ma avevo una regola che mi aveva sempre spinto, e che mai avevo tradito. Una regola semplice ma assoluta, un ordine mentale che mi spingeva ad agire sempre in certo modo: mai arrendersi.

    Questo non significava vincere a tutti i costi. No, io intendevo ben altro. Così come ad Iwa o in altri occasioni il mio obbiettivo era vivere. E questo perché non ero abbastanza forte. Non avevo il potere e in particolare il Controllo. Pensai a Febh-sama o al Mikawa. Erano Ninja che avevano superato i loro limiti. Loro conoscevano il vero significato di forza. Loro avevano vissuto esperienze che gli avevano forgiato. Diogene in particolare rappresentava il simbolo del Controllo.

    Io dovevo aspirare alla loro grandezza. E di certo un Kato, nemmeno ombra di se stesso, non mi avrebbe fermato. Non importa cosa mi avrebbe mai detto. Non avrei mai preso sul serio le sue parole, perché esse non mi rappresentavano!

    Sforzandomi con tutto il corpo e con ogni fibra del mio essere mi alzai in piedi, spalle dritte e sguardo fiero. Mi rivolsi verso quell’effimera esistenza: - Piccolo bastardo, non osare rivolgerti verso di me con quel tono. Tu non sei nessuno, nemmeno un riflesso della mia anima. Io, mai, mi sono arreso come te. Mai. – Sbattei il piede sinistro un passo in avanti e guardando verso le fronde degli alberi: - E voi, maledetti Kuroi, sono io a chiedere il vostro supporto. E la vostra forza! Accettate il mio invito e ascoltate le mia proposta. Vi posso garantire un divertimento ben maggiore di questo! – ero certo, stavo vivendo un illusione. Difficile dire da che cosa poteva essere stata provocata ma l’origine era una sola: quello strano, incomprensibile, senso del divertimento di quelle bestie magiche. La pergamena era chiara, si prendevano gioco delle proprie vittime, portandole quasi alla pazzia. Io però non sarei rimasto al loro gioco! Bensì gliene avrei offerto uno di ben più succulento.

    Ero ormai stanco di confrontarmi contro il Vuoto, o un essere nato dalla mia mente. Era arrivato il momento di vederci chiaro, di confrontarsi direttamente! Anche a costo di rompere il loro divertimento.

    Discorso ben diverso fu per il Foglioso. Il suo confronto interiore, e la sfida che dovette affrontare dinnanzi a quel corpo martoriato della donna andarono diversamente da come preventivato. E da chi lo avrebbe presto scoperto. Per la precisione nel momento in cui la luce bianca e purificante andò a irradiare tutta la selva un profondo cambiamento scombussolò tutto l’ambiente circostante.

    Sarebbe stato necessario qualche secondo per Shin per rimprendersi dalle azione della Volpe, o per meglio dire dall’effetto che quel pendente ebbe sulla radura. E quando il Chunin avrebbe aperto gli occhi la pioggia incessante, l’oscurità profonda della notte e il senso di oppressione sarebbero scomparsi lasciando spazio ad un vuoto, alla sua solita condizione.

    Solo guardandosi attorno avrebbe notato in lontananza, circa una decina di metri, un focolare. La stessa persona (se così si poteva definire) che si era presentata nelle sue illusione si trovava lì vicino appoggiata malamente con le gambe. Con un braccio girava una bastoncino di metallo, alla cui estremità erano infilzati piccoli animali (a vedere erano topi). Attorno all'essere gironzolavano due corvi, di dimensioni normali. L’unica, piccola, differenza che gli contraddistingueva era il modo in cui si presentavano: vestiti quasi con abiti sacerdotali e dai loro colli scendeva una lunga collana tipica buddista.

    L’essere, di fattezze umane ma dal viso coperto da una maschera parlò: - Non ci si riesce mai a divertire con voi Volpi. Così seri, così pragmatici. - - Già, non sanno apprezzare gli scherzi… - - o le proposte sconce! – così parlarono in sequenza i due corvi che puntavano chiaramente verso la carne - Comunque Foglioso direi che mi hai stancato non poco. Non mi hai dato una sola soddisfazione. Ma diciamo che ti sei meritato il nostro rispetto, era da anni che qualcuno non resisteva alle nostre tentazioni. Dunque puoi decidere di rimanere qui, se vuoi. Momentaneamente, sia chiaro.- - Non ci è cascato neanche una volta! Ku ku ku – intervenne il primo corvo – Stai zitto Namakemono! E te…Shitto mettiti calmo. Ti avrei offerto questo succoso topo, ma appunto come ti ho detto non mi hai soddisfatto e quindi non lo meriti. Immagino che ti chiederai dove è finito Kato, il tuo grandissimo amicone. Puoi cercarlo se vuoi, ma non lo troverai. Lui… ora è impegnato con il nostro capo. Diciamo così. - - Il nostro capo è un tizio tosto! - - Secondo me non ce la farà a convincerlo! E poi è da secoli che il nostro capo non accetta alleanze. Le alleanze sono sconvenienti! Ci faranno scoprire- - State zitti, bastardi di due corvi, che vi arrosto io stesso! - - Ku ku ku ma se non sei nemmeno riuscito a convincere questo tizio a tradire il suo credo vuoi provare a catturarci? Non ci riuscirai mai ku ku ku–

    In realtà per tutto il tempo i tre sarebbero andati avanti in quel modo. Avrebbero continuato a battibeccare tra di loro, senza dare segno di una conclusione. Come comportarsi per Shin?

     
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