Sangue

- Non conosco di certo questo Signore Jashin… ma sono venuta a conoscenza di te e dei tuoi propositi, signorino! – certo signorino, vista l'età, suonava fin troppo gentile. Ma mia mamma mi aveva spiegato che le presentazioni erano il fulcro della discussione. Presentati bene, e sei già a metà opera. Pfuu, ma ritornando alla realtà furono le mie prime parole che rivolsi all’uomo, che mi si palesò davanti. Era dannatamente tardi e pioveva in maniera quasi fastidiosa. Anzi lo era. Odiavo quando l’acqua lavava via il profumo costoso che consumavo sulla mia delicata pelle e odiavo poi la spuzza di quell’acqua oleosa. Almeno se fosse stata termale! Comunque, di nuovo, scrollai la testa e mi focalizzai sui miei obiettivi.

Izo. Quello era il nome che avevo ricevuto. Da quanto ne sapevo era un pazzo o qualcosa del genere ma poteva pur sempre essere utile. Sapevo che aveva dichiarato morte ad una coppia di insulsi e tutto sommato poteva rappresentare un buon punto di partenza per capire se valeva la pena o meno sfruttarlo o introdurlo nelle file di Ame.

Per quel specifico motivo era lì quella notte. Vedere all’opera un amante del sangue. Un amante della morte.

Abbassai leggermente il mio cappuccio, mostrandomi per quella che ero. Occhi profondi, sguardo gelido e sorriso sadico stampato sulla fronte: - Stare lontana?! Mi sottovaluti Izo. Io amo il sangue e adoro la Morte. Sono venuta a conoscenza della mattanza che stai per perpretare… e permettermi di darti una mano stanotte. Non ti tradirò e ti prometto che ne varrà decisamente la pena. Ah, certo... ovviamente lascerò a te il colpo di grazia!– una proposta sincera, alla fine dei conti.