Sangue

Le nostre azioni combinate risultarono un successo completo. Il bolas intrappolò adeguatamente il Sunese e quella condizione fu sufficiente per Izo per mettere a terra il suo avversario. Da parte mia invece bloccai il disperato tentativo di fuga dei vecchi e permisi quindi al Nunkenin di agire liberamente su quello che ne rimaneva di loro.

Fu un vero spettacolo vedere spirare i due, sotto le terribili vessazioni di quel fanatico. Mi inginocchiai vicino a loro. Volevo udire il più possibile le grida e i loro ultimi sospiri. Cogliere la mani ghiacciate della morte ghermirli.

Quando ormai in loro la fiamma della vita aveva lasciato il corpo il vecchio guerriero mi lasciò libero campo nei confronti dell’Ninja del Suna. Mi limitai ad un cenno della testa: - Ti ringrazio. Me ne occuperò io. Ricordati il mio nome, seguace di Jashin: Shi Yotsuki. –

E così puntando la lama della wakizashi sul cuore dell’uomo affondai la spada, con un colpo netto. Non potevo permettermi di perdere troppo tempo. E una volta ucciso mi limitai a prendere il suo corpo, dopo averlo legato ad un corda, e andarmene dalla casa.

Più tardi, nell’oscurità della foresta, mi sarei occupata nel dividere in pezzi il corpo così da trasportarlo comodamente, e con molta più discrezione. Del resto ero sicura che avrei ricavato pur sempre qualcosa da quel Ninja di Suna, ad Ame.