Fleur du MalCompetenza Veleni

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    Dracarys

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    Fleur du Mal


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    Pensato
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    Era giunta ai confini fra Ame ed il paese dei fiumi dopo circa un giorno di viaggio a piedi e sotto la pioggia a cui ormai si era abituata, anzi cominciava ad essere spaesata quando nel cielo vi era il sole. Per la prima volta da molto tempo non aveva intrapreso quel viaggio per soldi ma per raggiungere una metà ben precisa, il piccolo ma rigoglioso villaggio di Doku.
    Erano stati i Fiori stessi della sua associazione ad indirizzarla in quel luogo: a quanto pare proprio in quel buco di culo del mondo viveva uno dei migliori erboristi e spacciatori di veleni di tutto il continente, Namamura Kutachi, ed Isuke era intenzionata ad impararne i segreti per la creazione delle più letali pozioni quel giorno. Le era stato spiegato come Kutachi non prendesse nessuno a caso, ma allo stesso modo le era stato assicurato che mostrando la sua carta di appartenenza alle picche ed una carta dei fiori firmata che le era stata data da un membro dell'associazione l'uomo non avrebbe fatto troppe storie. Anche se si sarebbe fatto pagare, e profumatamente, per il suo servizio.

    Spero solo che non mi costi tutto quello che ho guadagnato in questi mesi di omicidi ad Ame... pensò fra sé e sé la ragazza mentre camminava fra le piccole vie del villaggio praticamente deserto: in quel luogo non sembrava esservi un'anima nonostante fosse solo tardo pomeriggio e non piena notte, quasi tutti gli abitanti fossero troppo impegnati nelle faccende personali o semplicemente non volessero ficcare il naso in affari più grandi di loro. Scorse un paio di volte dalle finestre qualcuno osservarla, sussultando però come un ratto che vede un topo nel momento esatto in cui la nukenin incrociava lo sguardo con loro e rintanandosi nelle parti più interne della casa fuori dalla vista, il che non fece che divertire enormemente la ragazza. Un soddisfatto ed inquietante sorriso comparve sul suo volto
    arrogante mentre mangiava una squisita specialità del posto comprata al paese subito precedente a Kudo, l'avevano chiamata "ciambella" e la nukenin ne era già follemente innamorata Vi hanno addestrato bene, eh? Qui capite bene chi è il più forte ed a chi non dovete pestare i piedi, mi piace questo modo di fare esclamò senza curarsi di abbassare la voce ed osservando la mappa che le era stata disegnata e dove era segnalata l'esatta posizione del negozio di Kutachi: una svolta a destra, due svolte a sinistra ed eccola finalmente davanti alla sua meta.
    Il locale da fuori sembrava completamente anonimo, una semplice erboresteria che vendeva più tipi di prodotti, dagli infusi ai thé, dalle spezie alle erbe per digerire ecc. Entrando il suo naso fu immediatamente pervaso dall'odore di vari tipi di erbe cogliendola alla sprovvista e facendola starnutire con forza E-etchùùùù!!!

    Fu proprio quel rumore ad attirare verso il bancone il proprietario del locale, un grosso signore con folta barba, petto villoso, alto quanto un armadio e grosso altrettanto che avrebbe potuto probabilmente prendere, e schiacciare, con una mano l'intero cranio di Isuke se solo l'avesse voluto
    Che c'è? Spero tu sia qui per spendere perché non ho tempo da perdere con le ragazzine che vogliono giocare a fare le piccole alchimiste esclamò burbero, facendo ben capire come avesse poca voglia di rotture.
    La nukenin tirò fuori entrambe le carte da una delle sue tasche, buttandole entrambe sul bancone e senza che il sorriso sul suo volto si spegnesse per un solo secondo, per nulla preoccupata dai modi di fare dell'omone: aveva ucciso altre volte persone più grosse di lui, bastava giocare di astuzia.
    Kutachi abbassò lo sguardo fissando qualche secondo l'otto di picche e l'asso di fiori firmato sul suo bancone, quasi stentasse a credere che una biondina come quella appartenesse proprio ad Ame Sono qui per spendere, si. Ma sono qui anche per imparare, e credo di avere tutte le carte in regola per farlo, giusto? domandò in maniera retorica, appoggiandosi sensualmente sul bancone e facendo ben attenzione a schiacchiare "casualmente" entrambi i seni fra le braccia: se le carte non fossero bastate era certa che il suo corpo avrebbe fatto il resto.
    L'uomo passò lo sguardo dalle carte al seno della donna, studiandolo interessato per qualche istante ma senza far capire cosa gli stesse passando per la testa, tornando poi a fissare gli occhi dorati della nukenin Bene, di qua. Puoi aspettare nella sala privata mentre io finisco di preparare tutto il necessario. Appena arriverà quell'altro cominceremo e senza dare ulteriore spiegazione scomparve nuovamente in una porta dietro al bancone, facendo un impercettibile cenno ad Isuke di seguirlo.
    L'altro? si domandò sbuffando la nukenin mentre seguiva l'erborista: sperava solo che non si trattasse per l'ennesima volta di uno stramaledetto accademico, ma dubitava che potessero spingersi fino a quei luoghi anche se non poteva escluderlo a priori. Dando l'ultimo morso alla squisita ciambella si mise a sedere su una delle sedie di quella che sembrava una piccola sala di aspetto, tirando fuori il suo kaiken e facendolo passare da una mano all'altra mentre giocherellando rimase in attesa dell'ospite.


     
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    Barbuti e Velenosi

    Post Primo – Porca Vacca è Bud Spencer!!!



    Doku. Era quello il nome del piccolo villaggio dove eravamo diretti quel giorno io e Kuso. Dopo la nostra strana, ma intensa avventura per appropriarsi del racket di droghe di un piccolo villaggio avevo deciso di approfondire ulteriormente le mie conoscenze sull’uso di veleni e sostanze capaci di alterare il naturale funzionamento del corpo umano. Sapevo bene che se volevo ritenermi un grande medico allora avrei dovuto conoscere a menadito anche quell’arte così sottovalutata a volte. Il pensiero di poter uccidere qualcuno somministrando qualche goccia della sostanza giusta era un deterrente già più che valido a farmi muovere il culo verso quella direzione. Nonostante la mia sete di conoscenza non avevo la più pallida idea a chi potermi rivolgere in tal senso fino a quando un nome no giunse sotto ai miei occhi “Namamura Kutachi”. Sia chiaro, non avevo la più pallida idea di chi fosse quel tizio, ma avevo letto di lui nel registro contabile che avevo recuperato al magazzino dove smerciavano lo Stocazzius.


    Chiunque fosse quel tipo sembrava essere uno dei principali forniture di sostanze e materiale per la produzione della potente droga e sapevo bene che solo un esperto poteva procurarsi le quantità che vedevo indicate nelle varie pagine. Per mia fortuna l’idiota che teneva conto delle forniture aveva pensato bene di annotare sul libro l’indirizzo del tizio quindi non ci volle molto a scrivere una lettera nella quale mi presentavo come uno dei prediletti di Kamegashira Penisu lo stronzo al quale alla fine della fiera avremmo rubato l’intero giro d’affari dello spaccio di droga -Ok Kuso.. cerchiamo di mantenere un profilo basso e di sfruttare la situazione a nostro vantaggio.. il tizio che stiamo andando a trovare è in rapporti con Kamegashira.. prima di dare l’assalto alla sua base ad Ame dovremo cercare di raccogliere più informazioni possibili.. non possiamo sprecare questa occasione..- ormai era stato deciso. Gli Yamabushi si sarebbero impossessati della produzione dello Stocazzius e sarebbero entrati in affari per lo spaccio della sostanza in tutto il continente. Io e Kuso eravamo determinati ad eliminare Kamegashira Penisu ad ogni costo e niente ci avrebbe fermati -Ho scritto a questo tizio.. Nanamura Kutachi presentandoci come delle nuove reclute di Kamegashira.. gli ho detto che il tizio ci ha mandato da lui per imparare di più sulla preparazione delle sostanze tossiche e velenose..- stavamo camminando tra le vie del villaggio mentre mi guardavo attorno per capire dove diavolo fosse la casa o il negozio del tizio -Reggimi il gioco ok.. non vorrei essere costretto ad uccidere il tizio prima ancora di aver imparato o scoperto qualcosa..- con Kuso nei paraggi non si poteva mai sapere. Non avevo idea se all’eroe mascherato interessasse o meno imparare qualcosa su veleni e sostanze tossiche tuttavia lo avevo convinto a seguirmi perché poteva sempre rivelarsi utile come cavia umana.


    Finalmente dopo non pochi porchi e bestemmie riuscimmo a trovare il negozio indicato dall’indirizzo. Il luogo non aveva nulla di strano si trattava infatti di una semplice bottega -Il posto è questo.. forza entriamo..- senza nessuna paura sarei così entrato cercando di capire se il luogo fosse abbandonato o meno -Ehi!.. c’è qualcuno?!..- se l’energumeno fosse emerso dal retrobottega non avrei nascosto un certo stupore nel vedere il gigante barbuto avvicinarsi. Quel suo aspetto robusto e barbuto aveva di sicuro qualcosa di leggendario, di certo quell’uomo doveva averne viste di tutti i colori -Siamo le nuove reclute di Kamegashira.. grazie per aver accettato di aiutarci nella nostra formazione.. mi chiamo Ryuden mentre lui è Kulo!- se Kuso avesse avuto qualcosa da ridire sul suo nome fittizio lo avrei colpito con il gomito al fianco per farlo stare zitto. Non sapevo che nel retrobottega una simpatica e letale sorpresa ci stava aspettando.


    -..quando cominciamo?!..-



    CITAZIONE
    Densen
    Vitalità: 12.50
    En. Vitale: 30/30
    Chakra: 40/40
    Recupero Abilità: ///

    Difesa1: /// Azione 1: ///
    Difesa2: /// Azione 2: ///
    Difesa3: /// Azione 3: ///
    Azione Bonus: ///
    Tecnica Base: ///
    Tecnica Avanzata: ///
    Equipaggiamento consumato:

    OT// Scusa se ci ho messo un pò a rispondere!!! :riot:
     
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    Santiddio




    Legenda
    Narrato Giocatore
    Parlato Kuso
    Pensato Kuso


    Un altro???

    Sì ma non te la prendere anche stavolta, lo facciamo per Densenuccio, gli permettiamo di prendere la competenza sui veleni, o i tonici, o il cazzo che vuole insomma.

    ... Va bene, ma il prossimo post di presentazione che mi fai fare te lo giuro mi impicco.

    Come se tu non lo facessi di base quando ti masturbi.

    Ho detto forse che non mi piace?

    Kuso, completamente nudo se non per la maschera rossa e nera, accompagnava Densen mantenendosi basso sulle ginocchia mentre manteneva il braccio sinistro disteso in avanti e nella mano dello stesso tratteneva una scatola gialla rettangolare con su scritto "Cluedo".

    Comunque...

    Iniziò il folle tranquillo mentre camminava a fianco dell'amico, sempre piegato sulle ginocchia.

    Non sono molto convinto di tutto ciò. Voglio dire, a parte che con sta cosa del profilo basso sei fissato, pure alla news gdr me l'hai fatto fare, ma poi mi fanno malissimo le ginocchia a stare fisso così. In più, io sto gioco del cazzo te lo reggo anche, però mi devi dire chi cazzo è che si mette a giocare a Cluedo al giorno d'oggi. Bah, a volte sei proprio strano, ma poi mi guardano tutti... e perché te non stai accucciato??? Comincio a pensare che tu mi stia prendendo in giro sai...

    Concluse il ninja cremisi prima di fare n cenno di cortesia con la testa ad una signora che lo fissava e che, in tutta risposta, distolse lo sguardo ed aumentò la velocità con cui stava camminando.

    Madonna ma l'educazione non la insegnano proprio ai png.

    Dopo un viaggio che sembrò durare un'eternità, principalmente per il fastidio che scaturiva dall'essere costretto a camminare in quel modo tanto scomodo, i due amici arrivarono dall'erborista che avrebbe insegnato a Densen a fare delle buonissime tisane.

    Oh, ma non è che poi ti fissi con la roba omeopatica vero? Perché io son contro eh.

    Kuso entrò quindi nel negozio per arrivare al bancone, finalmente si concesso il lusso di distendere le gambe per poi scioglierle un attimo e dare sollievo alle provate ginocchia.

    Ohhh, finalmente guarda, non ne potevo più!

    Pochi istanti dopo ai due ninja si rivelò niente di meno che Bud Spencer,al che Kuso, per un paio di secondi, si guardò confuso attorno cercando tracce di Terence Hill o come minchia si scrive, ma di lui nessun segno. Densen, li introdusse con nomi sbagliati, ma visto che non era la prima volta che dovevano ricorrere ad appellativi fasulli, il folle decise di reggere il gioco....

    Ohhhhhh! REGGERE IL GIOCO! Adesso ho capito! Ma certo! Non aveva senso portarmi dietro il Cluedo in effetti....

    Kuso sospirò, l'amico avrebbe potuto scegliergli un nome un tantinello meglio, tipo "Pene".

    Ebbene sì, sono Kulo, non ti sembra la faccia di Kulo questa?

    Disse indicandosi il volto, coperto dalla maschera.

    Comunque ti ho portato un Cluedo, se vuoi dopo ci facciamo una partitina.

    Aggiunge poggiando la scatola gialla sul bancone, oramai l'aveva portata, tanto valeva sfruttarla.



     
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  4. Roroo
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    Un Fiore a Doku


    Chapter I - Villaggio di Doku




    Da quando ero rinato sotto il nome di Namae Taiyo, avevo trascorso la mia vita nei vicoli più stretti, malfamati e oscuri di Amegakure.
    Con l'entrata nella schiera dei Fiori e la possibilità di dar vita a una mia organizzazione, avevo preso possesso di un piccolo monolocale disabitato al primo livello.

    Non ebbi il lusso di riposarmi qualche giorno dopo l'ultimo lavoro compiuto. La mia mente elaborava informazioni e strategie giorno e notte, senza concedermi un solo attimo di stand-by.
    Alcuni piani erano così elaborati e contorti che finivo sempre per chiedermi chi fui prima di quel fatidico giorno.
    Sebbene cercassi di cambiare pagina, dentro di me nutrivo un forte e implacabile desiderio di vendetta. Desideravo dimostrare ad Ame il mio vero valore, creando l'impero economico più potente e florido mai visto.
    Il motivo di quel bisogno non mi era dato saperlo. Molti dei miei pensieri erano frutto di esperienze passate, appartenute all'uomo che ero stato.

    Lasciarsi il villaggio di Ame alle spalle mi aveva fatto sentire nudo, spaesato, come un girino catapultato da uno stagno in un immenso oceano senza fine.
    Avevo ritrovato la serenità dopo mezz'ora di viaggio, a metà strada tra Ame e il Villaggio di Doku, in cui ero diretto.

    In quel piccolo agglomerato di case, in prossimità del confine con il Paese del Fiume, viveva un certo Namamura Kutachi, considerato uno dei massimi esperti nella preparazione di veleni.
    Sentivo dentro di me un amore smisurato per quel tipo di sostanze. Mi eccitava l'idea di poter eliminare o manipolare le persone con qualche goccia di liquido. Ad essere sinceri, anche i tonici non erano niente male.
    Ero felice di poter imparare quell'arte già da subito. Nessun sorriso sarebbe comparso sul mio volto, infatti, complice una mente abituata alla politica interna di Amegakure, fatta di complotti e coltellate alle spalle, fui richiamato alla massima prudenza.

    Individuare l'erboristeria fu un gioco da ragazzi.
    Senza esitare un solo istante, varcai la soglia del negozio. L'odore di erbe, spezie e chissà cos'altro mi stordì solo per pochi istanti, dandomi un'idea su una possibile trappola da installare nel mio futuro covo.
    Non ero solo. Davanti al bancone vi erano due individui: un ragazzo dai capelli neri, apparentemente normale, e un tizio completamente nudo, ad eccezione di una maschera rossa e nera che copriva il suo volto. Sulla mano sinistra aveva una scatola con su scritto Cluedo.
    Ai loro occhi sarei apparso come un uomo alto quasi due metri, vestito in maniera elegante, con lunghi capelli neri fino alle scapole e uno strano simbolo sulla parte destra del volto.

    Li scrutai con attenzione. Era chiaro che nessuno di loro fosse Nanamura.
    Non sono clienti. O erano lì per acquistare qualche medicina per l'uomo nudo o erano commercianti di erbe oppure...
    Sono dei Fiori... Se avrebbero preso parte alle lezioni sulla preparazione dei veleni dovevano esserlo, altrimenti per quel Nanamura sarebbe stata la fine. Me ne importava poco di eventuali permessi da parte della mia stessa organizzazione.
    Lo avrei ucciso io, a tempo debito ovviamente, con del veleno per giunta.
    No, sarà meglio prelevarlo e usarlo come cavia.

    jpg


    Rimasi in silenzio. Per il momento non avevo nulla da dire a quei due.

    Appena l'energumeno fosse emerso da dietro al bancone per ricevere i futuri allievi non avrei esitato a farmi avanti, ascoltando con particolare attenzione le presentazioni degli individui.
    Nuove reclute di Kamegashira. Quel Kamegashira. Uno dei Fanti agli ordini di Kamegashira era un parente stretto di quel Biji che avevo catturato al Primo livello di Ame.

    Taiyo. Sono qui per le lezioni. Dissi, senza dilungarmi troppo in inutili discorsi.



    Edit concordato con Kairi. Nell'ultimo post della giocata precedente a questa, Namae viene a sapere chi è Kamegashira :zxc:




    Edited by Roroo - 31/10/2017, 00:22
     
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    Dracarys

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    Pensato
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    Namamura osservò senza un minimo accenno di sorriso i nuovi entrati, scrutandoli con gli occhi sottili senza cambiare espressione facciale, sarebbe stato quindi impossibile per i presenti capire che cosa gli stesse passando per la testa 3...vi aspettavo solo in due. Voi disse indicando sia Densen che Kuso Entrate, sistematevi nella sala fino a che non arrivo. Non. Toccate. Nulla. E tu mezza calzetta portati via quella scatola, io non gioco il tono perentorio con cui parlò non lasciava alcun dubbio su come quello fosse un vero e proprio comando, e nonostante fosse in netta inferiorità numerica l'uomo non sembrava minimamente preoccupato di essere assieme a 4 nukenin.

    Si fermò poi a squadrare Taiyo Goemon mi aveva informato del tuo arrivo, segui gli altri, arrivo fra un secondo una volta che tutti fossero arrivati nella stanza avrebbero trovato Isuke davanti a loro, ancora intenta a giocherellare con la sua arma. La Kaguya li avrebbe squadrati tutti e 3 dalla punta dei piedi alla testa alla ricerca di qualsiasi dettaglio o di un copri fronte che lasciasse intendere la loro appartenenza all'accademia e fu ben lieta di constatare come invece nessuno sembrasse farne parte: si soffermò in particolare ad osservare Densen, di sicuro il più affascinante del gruppetto per lei C'è una festa? Fino a poco fa pensavo ci sarei stata solo io si alzò in piedi, un presuntuoso sorriso sul volto Siamo tutti qui per lo stesso motivo, immagino. Mi chiamo Isuke, scoprirò solo fra un po' se è un piacere fare la vostra conoscenza nessun inchino, nessuna stretta di mano, Isuke li avrebbe osservati con un braccio sul fianco in attesa di una reazione qualsiasi.
    Non ritenne necessario utilizzare un nome falso, non ne aveva motivo e nessuno di loro sapeva dove poterla trovare una volta che le loro strade si fossero divise; inoltre da quando era entrata in Ame si sentiva le spalle decisamente più coperte.

    Che si fossero presentati o meno Kutachi rientrò nella sala poco dopo, grugnendo un "Andiamo" fra i denti e muovendosi verso la sala successiva: spostando un armadio con la stessa facilità con cui chiunque muoverebbe una sedia rivelò una botola. Una volta aperta l'omone sarebbe sceso ed Isuke l'avrebbe seguito a ruota, canticchiando un Prima le signorine!:scesi una ventina di scalini il gruppetto sarebbe arrivato in un ampio scantinato, grande almeno quanto l'intero locale se non di più, le cui pareti erano quasi completamente ricoperte di scansie con gli ingredienti più disperati in essi. Al centro della tavola un enorme tavolo con 6 sgabelli ai lati ed uno a capotavola, dove si piazzò Namamura. Isuke si sedette nello sgabello centrale nel lato sinistro del tavolo ed una volta che tutti furono sistemati l'uomo iniziò Bene pivellini, non so quanto sappiate utilizzare i veleni ma qui non si scherza quindi cercate di non combinare casini, ci rimettereste solo voi. Credo che tutti conosciate i veleni di origine animale: serpenti, aracnidi, insetti e persino alcune specie di anfibi e mammiferi sono in grado di uccidere con poche goccie. Sono sostanze estremamente efficaci e che non lasciano speranze ma può essere molto difficile trovarli e sul mercato nero vengono venduti a cifre da capogiro, credo che nessuno di voi aspiranti grandi nukenin possa permetterselo. Per questo motivo ci concentreremo su quelli ottenibili dalle erbe, più economiche, più reperibili anche se più complicate da sintetizzare si alzò in piedi ed avvicinandosi agli scaffali prese 5 grossi contenitori in vetro, appoggiandoli al centro del tavolo davanti ai presenti: dentro di essi vi erano piante di diverso tipo, alcuni contenenti solo foglie ed altri con bacche o fiori, su ognuno di essi presente un foglio con una dicitura differente:


    -Belladonna
    -Aconite
    -Cicuta
    -Stramonio
    -Tasso



    Scegliete quella che preferite, ognuno di voi preparerà un veleno differente oggi ed io terrò ciò che rimane senza aspettare gli altri Isuke si sarebbe immediatamente gettata verso la cicuta, prendendo il barattolone ed avvicinandolo a sé prima che chiunque altro potesse farlo: non era nuova all'uso dei veleni e seppure non sapesse ancora fare a crearli sapeva con certezza come fra i 5 presenti sul tavolo quell'erba fosse fra le più letali.
    Paziente e sempre impassibile Kutachi avrebbe atteso che ognuno dei presenti si servisse prima di continuare.


     
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    Stramonio


    Chapter II - Villaggio di Doku



    Dalla risposta di Nanamura alle due reclute di Kamegashira capii che qualcuno in quella bottega era di troppo, ma l'erborista decise di non cacciare nessuno. Invitò i due strambi ragazzi ad entrare in una stanza.
    Venne il mio turno. Si soffermò su di me, squadrandomi dalla testa ai piedi.
    Con le braccia incrociate al petto, i miei occhi rimasero fissi sui suoi.

    CITAZIONE
    Goemon mi aveva informato del tuo arrivo, segui gli altri, arrivo fra un secondo.

    Annuii, senza dire nulla. Raggiunsi la stessa sala dove i due tipi erano entrati qualche secondo prima. Avrei approfittato dell'assenza di Nanamura per effettuare qualche domanda ai due.
    Varcata la soglia, notai una ragazza dai capelli biondi seduta di fronte all'ingresso, su una semplice sedia in legno. Tra le mani aveva un Kaiken.
    Fissai i suoi occhi glaciali senza mostrare sorrisi o cenni di saluto.
    Meglio non parlarne di fronte a lei. Diffida dalla sua bellezza. Il vecchio me era sempre un passo avanti al sottoscritto. Il fascino era un'arma ben sfruttata dalle kunoichi di Amegakure.

    Decisi di rimanere in piedi, a ridosso dell'ingresso. La prima a rompere il silenzio dell'attesa fu la Nukenin.
    Si presentò con il nome di Isuke, senza fornire altri dettagli.
    Non avevo intenzione di rilevare ai quattro venti la mia appartenenza ai Fiori.
    Prima di rispondere attesi le presentazioni dei due tipi.

    Puoi chiamarmi Namae. Spostai lo sguardo sui due amici di Kamegashira. Forse avevano udito un nome simile dal loro capo.

    [...]



    Fortunatamente Nanamura non ci fece aspettare molto.
    Entrò nella sala mugugnando qualcosa e con la forza di un titano spostò per qualche metro un pesante mobile, invitandoci a scendere all'interno di una botola che conduceva sotto alla bottega stessa, dove aveva sede il suo laboratorio.
    Per nulla intimorito dalla forza bruta dell'erborista, scesi per ultimo, invitando i due tipi a seguire la giovane donna. Avere uomini nudi sopra di me mi creava un po' di apprensione.
    Non che fossi omofobo o altro, ma quel Kulo, il cui nome era stato inventato di sana pianta, aveva tutte le rotelle fuori posto.

    Ci ritrovammo all'interno di una vasta stanza, forse più ampia del negozio stesso, con le pareti ricoperte con numerose ampolle appoggiate sui ripiani di tante scansie. Al centro vi era un grosso tavolo, con almeno sei sgabelli. Mi sedetti tra Isuke e Nanamura.
    Udì le indicazioni di quest'ultimo. Avremmo iniziato a preparare qualcosa con delle semplici erbe, in quanto veleni sintetici o di origine animale erano troppo costosi per essere utilizzati in quella sede.
    Vennero appoggiati sul tavolo ben cinque recipienti cilindrici. All'interno di ciascun contenitore vi era una pianta diversa. Alcune avevano dei frutti, altre solo delle foglie.
    Vidi Isuke afferrare il barattolo contenente la cicuta.
    Mi voltai verso di lei, ghignando.
    L'hai già utilizzata. Mantenendo i miei occhi sui suoi, il mio braccio scese ad afferrare lo Stramonio.
    Non mi era chiaro il motivo per cui avevo scelto quella pianta ma avevo modo di credere che derivasse da un esperienza vissuta dall'uomo che ero stato prima di perdere la memoria.


     
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    Barbuti e Velenosi

    Post Secondo – Ricola



    Avevo trovato il posto ed il tizio che ci avrebbe insegnato a preparare le più disparate misture velenose tuttavia non avevo tenuto conto che a quella lezione si sarebbero presentati ben altri due individui. La prima ad unirsi al gruppo fu una ragazzina dall’evidente aura assassina. Non sapevo chi fosse quella biondina, ma era evidente che non fosse una donna come tante altre. Non importa quale profumo o quanti bagni avesse fatto, ma e poi mai sarebbe riuscita a togliersi l’odore di sangue che le sentivo addosso. Avevo dissezionato e ucciso troppe persone per non accorgermi di una cosa come quella.


    Come se non bastasse anche un secondo individuo si era presentato a quell’appuntamento, un tizio anonimo che non mi diceva nulla. Probabilmente quelle persone facevano parte dell’organizzazione di Kamegashira il che metteva me e Kuso in una situazione piuttosto complicata dato che ci trovavamo li al posto di altri, all’insaputa del nostro sensei -Tsk!.. questo posto si fa sempre più affollato.. dite un po’.. avete letto anche voi l’annuncio su Groupon?!..- accennai solo un mezzo sorriso mentre squadravo i due per capire le loro capacità e se mai potessero rivelarsi dei nemici o delle preziose risorse. Per il momento nessuno di loro aveva motivo di dubitare di me e Kuso, non dovevamo fare altro che restarcene buoni e portare a casa il possibile. Ci eravamo così ritrovati in quattro mentre il gigante ci intimava di seguirlo nei sotterranei di quel posto. Avrei atteso che gli altri scendessero prima di imboccare le scale, preferivo evitare di beccarmi qualche pugnalata alle spalle.


    Ci ritrovammo così in un ambiente molto più grande dove poter imparare e praticare l’arte dell’estrazione e preparazione dei veleni. Ero un medico e stavo studiando intensamente per imparare tutto ciò che ci fosse da sapere sul corpo umano. La conoscenza dei veleni e delle tossine non era altro che un passo necessario se volevo diventare il migliore. Sapevo già come sintetizzare tonici e droghe se necessario quindi possedevo una discreta conoscenza di ingredienti e loro effetti -Prenderò la Belladona..- dissi lanciando uno sguardo alla ragazzina dai capelli biondi. Non sapevo se Kuso si sarebbe rivelato un problema in quella esperienza, ma avevo ormai imparato a lasciarlo fare. Cercare di controllarlo si era sempre rivelato controproducente, inoltre il caos da lui provocato poteva a volte rivelarsi una manna dal cielo. Preso posto al bancone mi sarei semplicemente preparato ad imparare le basi, dovevamo resistere solo un paio di ore e tutto sarebbe finito per il meglio, almeno questo era ciò che speravo.

    OT// Scusate l’attesa.. spero di riuscire a riprendere il passo per non fare più aspettare nessuno! :riot:
     
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    Post secondo




    Si beh, c'è modo e modo di dire le cose però. Alla fine era un pensiero. Disse Kuso mettendo via il Cluedo, il ciccione non sembrava averlo apprezzato, eppure era un gran classico, un pensiero carino, è evidente che non tutti sono educati. Infatti. Seguì Densen nella stanza successiva dove una ragazza dall'aria tutt'altro che di casa e chiesa li stava aspettando. Oh, questo rende tutto molto meno omosessuale, eh va beh. Io sono... il ninja cremisi si interruppe un secondo per guardare Densen e sospirare. Io sono Kulo... problemi a casa, meglio non parlarne. Salutò quindi anche l'ultimo arrivato, un nome che apparteneva alla famiglia di Kagemishira e che il folle pensava di aver già udito, chissà se il mitico duo avrebbe dovuto passare sopra anche al suo cadavere per ottenere quello che voleva.
    Non ci voleva un genio per notare che la ragazza stava squadrando Densen in maniera fin troppo intensa, e menomale, altrimenti Kuso non ci sarebbe mai arrivato . EHY! Il ninja spostò quindi lo sguardo dalla ragazza a Densen e viceversa per una decina di volte con estrema velocità prima di rivolgersi alla suddetta. Non farti strane idee, ti tengo d'occhio...
    Il loro incontro fu interrotto quindi dall'energumeno barbuto che li aveva precedentemente accolti in malomodo e che li invitò a seguirlo al piano inferiore; Isuke si precipitò per prima, noialtri la seguimmo. Guardala come si mette davanti per farsi vedere quelle chiappette sode da Densen, eh ma non mi freghi... Kuso si premunì quindi di posizionarsi davanti all'amico, bloccando eventuali visuali con il suo corpo massiccio e nudo. Comunque grazie a tutti per non avermi fatto pesare il fatto di essere venuto come mamma mi ha fatto,
    essere un nudista di questi tempi è veramente ardua, siete proprio delle personcine per bene.
    Affermò il folle quando furono tutti giunti al piano inferiore.
    I successivi ordini imponevano di prendere una delle erbe sul tavolo: sarà stata l'emozione, sarà stato che di veleni Kuso proprio non ci capiva niente ed era lì giusto per stare con Densen, fatto sta che, preso dal panico, afferrò lo stramonio, si sollevò la maschera quanto bastava dal liberare la bocca, e ci se lo mise. Puah .. Puah.. Disse successivamente sputando il composto. Scusate,
    eravate tutti così convinti e mi è preso il panico, comunque lasciatevelo dire che questo è veramente il peggior mojito di sempre! Come pretendete di fare questo corso di barman con queste materie?
     
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    Dracarys

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    Fleur du Mal


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    Pensato
    Parlato


    All' affermazione di Namae la Kaguya si limitò a sorridere senza dare una reale risposta, non voleva svelare tutte le sue carte a degli sconosciuti ma non era un male che non la ritenessero completamente innocua, li avrebbe costretti a tenere una guardia più alta e a non fare azioni troppo avventate nei suoi confronti.
    Quando l'uomo nudo le rivolse la parola poi si girò verso di lui a sua volta, abbassando leggermente la testa di lato con finta aria di innocenza Oh scusa, è il tuo fidanzato? Il tuo abbigliamento doveva farmi intuire qualcosa continuò squadrandolo e non facendosi troppi problemi ad osservare anche le sue parti bassi E' un peccato, sembrate dei bei bocconcini. Magari potremmo provare a divertirci tutti e 3 assieme dopo, potrei farvi cambiare idea passò lo sguardo su entrambi con un ghigno prima di tornare ad osservare Kutachi che sembrava sul punto di parlare: tuttavia Kulo si mosse prima che l'uomo potesse dire o fare nulla, ingoiando senza alcun motivo le bacche di Tasso contenute dentro il barattolo in vetro.

    Il gigante lo guardò senza trovare parole e sbattendo un paio di volte le palpebre il nukenin mentre Isuke lo indicò con un indice, voltandosi verso Densen Però potevi trovarne uno più furbo, eh conosceva a grandi linee le proprietà del Tasso e sapeva che di lì a molto poco il ragazzo non sarebbe stato per nulla bene.
    Kutachi scosse la testa mentre lo osservava avvicinando l'unico barattolo rimasto al centro del tavolo, quello contenente l'Aconite Avevo intenzione di farvi sintetizzare un veleno, ma a quanto sembra se vogliamo salvare la vita del tuo amico idiota a questo punto vi farò vedere come si fa un antidoto. O meglio, come si agisce in questi casi, non esiste un reale antidoto per il Tasso esclamò rivolgendosi a Densen mentre si avvicinava a Kulo, poggiandogli una mano sulla spalla e dandogli due pesanti pacche poco amichevoli Sarà però interessante vedere gli effetti di questa pianta su una cavia, non penso abbia ingerito un quantitativo di bacche letale per un essere umano adulto sarebbe stato peggio se avesse ingerito le foglie, se è fortunato ed agiamo in fretta non morirà ma starà solo molto, molto, molto male di lì a poco infatti il povero nukenin avrebbe cominciato ad accusare seri problemi respiratori, quasi stesse avendo un'attacco di asma Togliti la maschera. Tu disse rivolgendosi a Densen Aprigli la bocca ed infilagli due dita in gola, dobbiamo farlo vomitare ad un'eventuale replica avrebbe risposto Non penserai davvero che io sia disposto a toccarlo solo per salvarlo, vero? Tuo l'amico, tua la responsabilità. E poi vedi anche di pulire lo schifo che farà. Voi due invece disse rivolgendosi ad Isuke ed a Namae In quell'armadio dovrebbe esserci una sorta di pietra nera e leggera. Prendetela e polverizzatela nel pestello, è carbone attivo, facendogliela ingerire servirà ad assorbire le tossine e ad impedire che vadano ulteriormente in circolo

    Isuke si alzò dalla sedia pigramente, prendendo due pezzi di carbone e passandone uno a Namae. Trovò poco lontano nello stesso scaffale due pestelli e se anche l'altro avesse collaborato in meno di un minuto entrambi avrebbero tritato il giusto quantitativo di polvere: la bionda avrebbe lasciato che fosse il ragazzo nel caso a portarlo verso Kulo, non volendosi di certo sporcare con l'eventuale vomito Sarebbe stato divertente però vedere l'effetto del tasso fino alla fine ammise facendo spallucce mentre Kutachi le rivolse un'occhiataccia Non voglio problemi con i vostri superiori e non voglio che si sparga una cattiva fama per me. Se uno dei miei studenti dovesse morire mi troverei in un sacco di problemi e, soprattutto, perderei un sacco di soldi
    Se tutti si fossero mossi velocemente e Kulo avesse accettato senza troppe polemiche di farsi infilare due dita in bocca e di ingoiare il carbone attivo avrebbe avuto almeno una decina di minuti in cui gli sarebbe sembrato letteralmente di essere sul punto di morire per asfissia prima di riprendere lentamente a respirare sempre meglio, fino a tornare pian piano ad una respirazione normale.

    Kutachi gli si avvicinò, infilandogli nuovamente la maschera in testa in maniera sgarbata ed al contrario nel caso in cui l'avesse effettivamente tolta Vedi di non fare altre boiate nel mio locale, o ti manderò fuori a sberle. Voi altri, prendete un pestello a testa e cominciate a ridurre in poltiglia la pianta che avete scelto. Tu biondina e tu tizio che non ride mai, prima di usare i vostri puliteli dal carbone, potrebbe andare ad intaccare il veleno. Mentre lavorate vi elencherò brevemente le caratteristiche di ogni pianta che avete scelto si sarebbe quindi messo ad elencare, punto per punto, le parti più velenose di ogni pianta scelta, le tossine che esse potevano sprigionare e come potessero tutte essere utilizzate per uccidere senza problemi se prese senza essere diluite Per nessuna di queste piante vi è un reale antidoto, il Tasso è il meno velenoso fra le presenti qui, si vede che i kami ti hanno in simpatia culo splendente disse voltandosi verso Kulo un secondo prima di riprendere la sua spiegazione Solo la prontezza ed il sapere esattamente cosa è stato ingerito potrà salvare la vostra eventuale vittima. Ma voi non siete qui solo per imparare come uccidere, giusto? Appena avrete tutti finito con il pestello vi insegnerò come dosare queste piante alla perfezione per debilitare l'avversario senza togliergli la vita, in combattimento potrebbe esservi molto utile. Il vostro amico qui è salvo ad esempio, ma se provasse a combattere sono certo che si accorgerebbe di come il suo fisico non risponde a dovere [Note]E' poco rilevante visto che non stiamo combattendo, ma visto il quantitativo ingerito dal tuo pg è come se tu avessi nel corpo 5 dosi di Veleno Stordente

    Veleno Stordente B0 (5 dosi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa una Ferita Profonda, Intorpidito, Indebolito o Semiparalisi per 2 round nella zona di contatto. Ulteriori dosi azzerano il contatore dei round passati.
    Tipo: Supporto - Variabile
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 100)
    [Da chunin in su]

    quindi avrai uno status a tua scelta per tutta la durata della role


    Appena avete finito avvisatemi. E non combinate altre stronzate o vi chiederò dei ryo in più per il tempo perso e per i componenti extra utilizzati avrebbe fulminato ad uno ad uno tutti i presenti prima di sedersi pesantemente sulla sua sedia tirando poi fuori un coltello da caccia lungo almeno una ventina di centimetri e cominciando ad affilarlo pigramente.



     
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    Oioi come sto male!


    Post Terzo




    Ma tesoro, per certe cose basta chiedere. Rispose il folle alla ragazza ammiccando in maniera plateale. Una tipetta interessante, non c'è che dire.
    Davvero, guarda Kairi che pg birichini ti tira fuori. Chi? Nulla, lascia fare, cose che non puoi sapere. Ah, metagame? Metagame. Ma certo, ma certo.
    Isuke si era dimostrata più affine al folle di quanto questo potesse aspettarsi,
    che potesse trovare un'alleata all'interno di quel gruppo di fuorilegge?

    Certo, Kuso , o meglio Kulo, si era fatto prendere un attimino dal panico, pressato da quella situazione, ma anche Buddino non pareva proprio concentrato, non sembrava infatti aver notato che il ninja cremisi aveva sì messo in bocca il veleno, ma lo aveva anche sputato!
    La preoccupazione dello stesso per il folle lo intenerì, tanto che decise di tenersi per se il fatto che non solo aveva sputato il veleno, limitandone di fatto gli effetti, ma il suo organismo stava già metabolizzando la poca sostanza parzialmente ingerita. [Innata]Status Medio, COnsiderato 2 Leggere dato che è inflitto da veleno. Consumo Bassissimo per Garigione di 1 Leggera, Insensibile applicato sulla leggera rimanente. Status ignorato.
    Oioi sto proprio male! Disse Kuso gettandosi tra le braccia di Densen in una recitazione abbastanza povera, avvicinandosi abbastanza all'amico dal potergli sussurrare nell'orecchio. Poverino, non lo facciamo passare male, stiamo al gioco. Così dicendo si lasciò andare sulle gambe lasciando che l'interezza del suo peso fosse sostenuta dalle braccia del ragazzo. VEDO LA LUCE! Urlò distendendo il braccio destro verso il cielo per poi eseguire due potenti colpi di tosse. Ryuden... Sussurrò all'amico per poi tossirgli di nuovo in faccia, fortunatamente per lui la maschera avrebbe coperto eventuali schizzi. Se non dovessi farcela... coff coff... di a Barbara .... coff coff... che non ce la farò a presentarmi al nostro appuntamento... e di a Jotty di non mollare, i capelli gli ricresceranno... Ahhhhh... Così dicendo finse uno svenimento. Non era necessario dire a Densen che qualunque tentativo di rimuovere la maschera del folle sarebbe terminato con la decapitazione di tutti i presenti, inoltre pochi secondi dopo schizzò in piedi, come rinato. Miracolo! Il signore mi ha benedetto con una seconda possibilità, si, tienilo te eh.... Disse Kuso passando a Densen l'antidoto che gli era stato porto. Quindi si ricompose e fece un occhiolino all'amico accompagnato dal simbolo dell'OK eseguito dalla mano destra, come a confermare che la sua abilissima e fine recitazione era andata a buon fine. Sissignore, me ne starò qui buono, però vede, mentre aspettiamo siamo ancora in tempo a giocare a Cluedo! Ascoltò quindi la spiegazione dell'energumeno agli altri, annuendo ad ogni parola. Eh si, sento proprio la debolezza attanagliarmi! Aggiunse alla fine del suo discorso facendo n ennesimo occhiolino a Densen. Si sarebbe quindi andato a sedere in attesa che tutti avessero terminato il lavoro assegnatogli alzando sopra la testa un cartello con scritto "Densen Ryuden sei il migliore" uscito dal nulla.
     
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    Barbuti e Velenosi

    Post Terzo – Tranquilli tanto questo non muore mai..



    Ame aveva mandato altri per imparare l’arte del preparare i veleni. Una biondina piuttosto provocante e dall’intento istinto assassino ed un altro uomo dalle poche parole e sempre accigliato. Il fatto che il tizio non parlasse più di tanto già lo aveva reso simpatico per quanto mi riguardava. Non potevamo sapere chi diavolo fossero quei due e con le guerre interne ad Ame chiunque poteva essere li per ucciderci. Non mi ero unito a nessuno dei gruppi di Ame tuttavia avevo interagito nel bene e nel male con molti di essi e di sicuro qualcuno doveva ormai aver notato la mia presenza. Il gigante era pronto a cominciare la lezione quanto Kuso diede come al suo solito show ingerendo la pianta velenosa che aveva preparato per lui il sensei barbuto. La reazione di tutti avrebbe sicuramente trovato poco riscontro nel mio volto impassibile nel vedere il mio amicone “fingere” di morire. Ovviamente sarei rimasto al gioco mentre Kuso faceva l’idiota tenendolo tra le braccia mentre si accasciava anche se il mio volto non aveva cambiato assolutamente espressione -Oh no Kulo!.. che hai fatto?!.. perché?!.. ti avevo promesso che avremmo trovato un modo per pagare la rata del mutuo.. non seguire la luce.. non farlo!!!- non riuscivo nemmeno a far finta in quel momento tanto ero abituato a vedere quell’idiota ad ingerire ogni genere di schifezza senza risentirne minimamente.


    Avevo provato di tutto con lui, ogni genere di tossina, malattia infettiva e schifezza, ma niente sembrava riuscire ad intaccare quella sua straordinaria capacità di rigenerazione. Sembrava sempre riuscire a tornare come nuovo e per questo non mi ero preoccupato nel vederlo mangiare il Tasso -Ehm.. se fossi in voi non proverei ad alzargli la maschera.. sarebbe una mossa davvero stupida credetemi..- quando avevo visto le mani dei presenti avvicinarsi pericolosamente alla maschera del folle dovetti intervenire per evitare il peggio. Sia la biondina che l’altro taciturno avrebbero capito sicuramente al volo che non stavo affatto scherzando in quel momento. Per fortuna Kuso aveva deciso di tagliare corto con quella storia -Ecco avete visto.. il mio amico sta bene.. ha solo fatto finta di mangiare quella robaccia.. scusateci ma a volte ci piace scherzare per sdrammatizzare un po’.. ora vi sentite tutti meglio non è vero?!.. è l’effetto dell’adrenalina che scorre nei vostri corpi.. aumenta anche la concentrazione.. forza continuiamo!- e nel dirlo sarei tornato al mio posto ricominciando a seguire la lezione del gigante come se nulla fosse. Dovevo assolutamente imparare tutto ciò che c’era da sapere sui veleni. Sapevo già sintetizzare droghe e tonici di ogni genere, ma la mia conoscenza sui veleni era ancora troppo bassa per potermi considerare un autorevole farmacista.


    Mentre pestavo la Belladonna fino a ridurla a sottilissima polvere non avevo mai abbassato la guardia. La biondina non sembrava conoscerci affatto tuttavia avevo notato come il tizio taciturno, Namae, ci avesse fissati non appena scoperto il nostro collegamento con Kamegashira. Se quel tizio lo conosceva di persona allora per me e Kuso le cose si stavano facendo davvero pericolose. Avevamo distrutto uno dei suoi punti di raccolta ed ora stavamo usando l’identità di sue suoi scagnozzi per farci insegnare qualcosa di utile da uno dei suoi contatti. Il tutto per annientare un giorno il suo dominio sui traffici di droga della regione. Era quello il motivo per il quale ci trovavamo la e se Namae si fosse rivelata una spia o un sottoposto di Kamegashira allora saremmo stati costretti ad eliminarlo una volta che quella storia fosse finita.

    OT// Ti teniamo d’occhio Namae! Sta attento! :guru:
     
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    Scherzo di Kulo


    Chapter III - Villaggio di Doku



    Ascoltai con poco interesse i dialoghi tra la donna e il duo.
    La mia attenzione era rivolta al barattolo di stramonio che avevo tra le mani.
    Ero così concentrato a immaginare ai probabili utilizzi di quella pianta che non vidi Kulo infilarsi il Tasso sulle labbra.
    Alzai lo sguardo verso il Nukenin, perplesso per le sue parole.
    Tu non stai tanto bene. Scossi la testa. Ero il primo ad apprezzare gli squilibrati come Kulo, ma non potevo tollerare che qualcuno rallentasse la lezione per delle stupidaggini.
    Mi domandai che tipo fosse quel Kagemishira per accettare nella sua schiera un tipo come il ninja nudo. I Fiori di Lord Goemon erano fieri, taciturni e concreti.

    Ascoltai il discorso dell'omone.
    Senza fiatare, mi diressi insieme alla ragazza a prendere una pietra di carbone attivo. Ridotta in polvere, secondo Kutachi la sostanza era in grado di assorbire le tossine. Feci tesoro di quell'informazione.
    Il signor Kulo sembrava sul punto di svenire. Tra le braccia del suo amico, egli farneticava riguardo una certa Barbara.
    Sebbene non avessi mai usato un pestello dopo il mio ritorno in vita, ci misi poco a imparare come muovere l'utensile per frantumare il carbone.

    Consegnai il mortaio con la polvere a Densen.
    Non mi interessa togliergli la maschera. Dissi freddo. Come per miracolo, Kulo si alzò, come se niente fosse.
    Parlò di un miracolo, di un Dio che gli aveva concesso una seconda possibilità e di altre cazzate.
    Lo guardai meravigliato, incredulo per il suo recupero così rapido.
    Non mi sfuggii il suo occhiolino all'amico. In quel momento fu chiaro che il ragazzo avesse sempre recitato. Le parole di Densen non fecero altro che confermare le mie impressioni.
    Va bhè...buon per lui. Se era in grado di annullare gli effetti dei veleni o ingannare la vista dell'uomo barbuto e della ragazza ero felice per lui.

    Dopo aver lavato per bene gli attrezzi contaminati dal carbone, in silenzio iniziai a pestare lo stramonio, con il volto lontano dal mortaio per evitare di inalarne la polvere.
    Nel mentre l'uomo descriveva le proprietà delle piante che avevamo scelto, iniziai a domandarmi se sarebbe stata una buona idea chiedere ai due ragazzi qualche informazione sul loro capo, Kagemashira. Se erano lì con me ad imparare l'arte dei veleni dovevano essere dei nuovi membri, ignari del ruolo che avevo avuto nella distruzione della Drosera, l'organizzazione del suo stretto parente.
    In vista di una sua possibile vendetta, avere qualche dato in più sul loro boss poteva rivelarsi utile.

     
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