[MG] - Reclutamento ForzatoMissione Genesis - Nakani

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. l'Horla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Reclutamento forzato




     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    Missione Genesis


    Villaggio di Nakani - Chapter I



    Nakani era una piccola città situata al confine tra il Paese dell'Erba e della Pioggia, famosa per i suoi bordelli, case da gioco, locande e istituti bancari. Vista dall'alto, il villaggio non era altro che una manciata di edifici costruiti ai piedi di una collina. Sebbene le sue dimensioni fossero contenute, una larga fetta delle entrate del Paese dell'Erba provenivano da quel piccolo insediamento urbano.

    Quella mattina di inizio primavera, alle undici circa, complice il bel tempo, le strade del villaggio erano state prese d'assalto dai turisti, provenienti principalmente dal Paese del Fuoco.
    Per chi rischiava di arrivare tardi a un appuntamento o/e per chi odiava camminare in zone troppo affollate, non rimaneva altro che avventurarsi nei vicoli stretti, angusti e sporchi del villaggio, per nulla pericolosi se paragonati a quelli di Oto o di Ame.

    Transitando per una piccola via che si apriva tra due fila di case a due piani, l'attenzione dello studente di Kiri sarebbe stata catturata da alcuni rumori provenienti da dietro una piccola porta Senza maniglie in legno massiccio.

    BUM BUM...mmmmh BUM BUM.

    Qualcuno o qualcosa stava colpendo la porta dall'interno, più e più volte, alternando i colpi con alcuni suoni bizzarri.
    Se si fosse avvicinato all'ingresso per indagare maggiormente, gli urti sarebbero cessati a dispetto dei mugolii.

    MMMH...MH...MMMMMMHHHH

    Se si fosse interessato al rumore proveniente dall'interno dell'edificio, Youshi avrebbe dovuto fare i conti con una porta chiusa a chiave, priva di maniglia. In prossimità del foro della serratura, in acciaio, vi erano notevoli graffi, alcuni profondi diversi millimetri.



     
    .
  3. l'Horla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Reclutamento Forzato


    I

    Il sole continentale, come quella volta che mi presentai a Konoha, si rivelava limpido e caldo, stagliandosi in un cielo azzurro privo di nuvole e risaltando il colore della verzura di quella collina su cui si appoggiava Nakani. Insomma, fastidioso per due motivi: il primo, è che faceva caldo e bruciava la mia pelle ceramica, il secondo è che tutta la gente, come se affetta da una psicosi collettiva, si riversava nelle strade ingolfandole di corpi sudati e fetidi. Il mio soggiorno in quella località era iniziato il giorno precedente e, se il tempo non fosse cambiato, prevedevo che non sarebbe durata più di un altro giorno. Nakani, per quanto fosse una città piccolina, era il motore economico e finanziario di quella regione, una grande quantità di negozi si rivolgevano verso le vie ricolme di turisti che, con il classico modo di fare di ogni maledetto turista, girovagano per le strade in maniera spensierata e arrogante.
    Per questo motivo nella seconda mattinata, dopo essermi svegliato tardi e aver fatto una leggera colazione nella taverna in cui dormivo, iniziai a camminare per i vicoli che, come piccole vene, si diramavano dalle arterie stradali principali. Qui, già dopo pochi passi, il clamore dei viali andava via via scomparendo. Le strade si facevano più strette e gli edifici alti che limitandole le costituivano, scagliavano la loro densa ombra su di esse rinfrescandole.
    Camminavo assorto nei miei pensieri che si rivolgevano a Kiri, alla nebbia che l'abbraccia, all'abbraccio della mia famiglia lontana quando, da una porta di legno massiccio, sentii provenire da prima dei battiti contro di essa, poi quando mi avvicinai, dei mugolii insistenti. La cosa mi insospettii e, dopo essermi guardato attorno per evitare che ci fosse qualcuno tra le viuzze che potesse spiarmi, mi avvicinai alla porta e vidi la serratura scalfita da incisioni troppo profonde per risalire ad una mano distratta ma piuttosto dettate da un'urgenza e una certa forza nel chiudere a chiave la porta.
    A voce non troppo alta, sempre per evitare la curiosità di qualche passante, dissi cercando di essere il più chiaro possibile Sono un ninja di Kiri, se serve aiuto, batti due volte sulla porta e verrò a salvarti
    Che ci fosse stata la risposta o meno, iniziai a studiare l'edificio circumnavigandolo ove possibile, cercando una via alternativa per entrare dato che quella porta, con quelle dimensioni, rappresentava per me un passaggio insormontabile.
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    Missione Genesis


    Villaggio di Nakani - Chapter II



    Il ninja poté udire due colpi provenire dall'interno della casa.
    Qualcuno necessitava del suo aiuto.

    La porta era massiccia, ma osservandone meglio la superficie, il Kiriano avrebbe notato delle piccole fessurazioni vicino ai cardini, causate dal tempo e da una scarsa manutenzione. Con molta probabilità, le cricche penetravano a metà spessore del legno, rendendo la struttura molto più facile da buttar già. Con un colpo ben assestato, forse il Genin di Kiri sarebbe riuscito ad aprirsi un varco.

    Circumnavigando l'edificio, il Togukawa avrebbe intuito come gli inquilini preferissero abitare al primo piano.
    A giudicare dal colore sbiadito degli infissi a causa dell'irraggiamento solare, le persiane sul secondo piano non venivano aperte da molto tempo. In alcuni punti, erano visibili fitte ragnatele.
    Al primo piano, invece, solo le finestre che davano sulla strada o su un'altra casa avevano le persiane chiuse; nelle restanti, che si affacciavano sui vicoli, sarebbe stato possibile osservare l'interno del locale.

    Qualora il Genin avesse deciso di evitare di scassinare una persiana chiusa con il rischio di essere visto, dal vetro sottile e lurido della finestra posizionata a qualche metro più in là rispetto alla porta in cui si udivano i rumori, il Genin avrebbe intravisto un salotto ridotto in condizioni pietose. A terra vi erano almeno cento lattine di birra, con qualche bottiglia di superalcolico qua e là.

    Sopra a un divano strappato in più punti, vi erano due ciotole di ramen.
    Non sembrava esserci nessuno.


     
    .
  5. l'Horla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Reclutamento Forzato


    II

    La risposta non si fece attendere, due colpi segnalarono il pericolo e la richiesta d'aiuto non venne disattesa. Passai la mano sul legno della porta, qualche crosta di impregnante e legno cadde sul terreno, non sembrava poi essere un ostacolo così insormontabile. Ma non era quello il mio modus operandi, avrei sfondato una porta gettandomi in un ambiente sconosciuto solo se si fosse trattato di una situazione estrema, mentre lì sembrava esserci la possibilità di avere la calma per studiare l'ambiente e i suoi inquilini prima di fare irruzione. Non dovetti comporre sigilli per attivare la tecnicaTecnica dell'Occultamento - Kakureni no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può occultare sé stesso, una persona o un oggetto riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Se l’obiettivo compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica termina il proprio effetto. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]
    che mi permise di riprodurre esattamente l'ambiente che mi circondava e rendermi invisibile agli occhi. Questo mi diede la tranquillità di poter osservare con più calma l'edificio sia al suo esterno che all'interno, da una di quelle finestre che si affacciavano sul vicolo potei vedere un ambiente mal tenuto. Una gran quantità di lattine erano disseminate nella stanza e due ciotole spiccavano sui colori tenui del divano, qualcuno stava abitando in quel immobile, non si trattava solo di un "magazzino" in cui tenere la propria vittima. Ma dell'aguzzino non vi era traccia.
    Forse si trovava in casa oppure aveva sentito la vittima battere contro il portone e si era allarmato, venuto a conoscenza di questo, volevo decisamente evitare un'irruzione dalla porta principale. Sarebbe stato un lavoro pulito e veloce, senza bisogno di tanto schiamazzo o porte frantumate. Mi avvicinai alla finestra di soppiatto e, con il coltello che tenevo alla cinta, tentai di scassinare la finestra da cui poco prima avevo guardato il salotto, lì a non molti passi dalla porta. Dopo qualche minuto che passai a tentare, riuscii finalmente a fare leva nel punto giusto e un rumore metallico annunciò l'apertura della finestra, con la mano la spinsi un po' e, prima di entrare stando attento a non colpire una di quelle tante lattine, spiai che nulla si fosse mosso nella camera.
    Entrato nella casa e senza essere stato scoperto, o meglio, così speravo, iniziai a perlustrarla camera per camera, solo dopo aver richiuso la finestra alle mie spalle. Mi muovevo lentamente stando attento ad ogni rumore che producevo, avevo ormai regolato il respiro leggero e anche lo sguardo sembrava, se mai fosse stato possibile il contrario, muoversi silenzioso e calmo.
    Se non avessi trovato nessuno nella casa, mi sarei diretto nel luogo da cui immaginavo fosse arrivata la richiesta d'aiuto di qualche minuto prima, stando sempre attento a come mi muovevo.



    Chakra: 9/10
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    Missione Genesis


    Villaggio di Nakani - Chapter III



    Il ninja di Kiri riuscì ad introfularsi nell'appartamento.
    Occultato dalla sua tecnica, dalla strada nessuno si accorse dell'infrazione in corso. L'impresa gli costòUn pugnale da lancio avrà potenza 5, invece che 15. il pugnale utilizzato per forzare la serratura.

    Sarebbe stato difficile per il ragazzo muoversi nell'appartamento senza produrre alcun rumore: il pavimento era tappezzato di lattine, bottiglie, residui di cibo e oggetti caduti da mensole, comodini e armadi.
    Oltre al salotto, la cucina, un bagno e una camera da letto, costituita da un materasso su cui qualcuno aveva gettato delle bottiglie di vodka, vi era ben poco da perlustrare.
    Lì dentro non c'era nessuno, ma forse a sorprendere di più il ragazzo sarebbe stata l'apparente assenza di porte o botole che conducevano al piano inferiore.

    Prima che fosse riuscito a prendere qualche decisione, Youshi avrebbe udito qualcuno urtare la porta principale. Dopo qualche tentativoPuoi eseguire un AdO. di infilare la chiave nella serratura, quello che doveva essere il sequestratore varcò la soglia della casa, chiudendosi la porta alle spalle.
    Sulle mani aveva dei sacchetti della spesa. Nella destra vi era del cibo mentre sulla sinistra erano ben visibili delle bottiglie di alcool. Dopo aver appoggiato la spesa in cucina, l'uomo si sarebbe diretto barcollante in salotto. Se Youchi non fosse intervenuto in qualche modo, egli avrebbe visto l'uomo spostare di forza il divano, rivelando la presenza di una botola rettangolare sotto di esso.

    Adessoooo ti porto del cibo. Non faree schersi INTESI?



     
    .
  7. l'Horla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Reclutamento Forzato


    III

    Muoversi silenziosamente risultò essere difficile, poggiavo i piedi con leggerezza sulle travi che costituivano il pavimento stando attento a evitare ogni scricchiolio. Il pavimento disseminato di lattine costituì un vero campo minato. Dopo una breve perlustrazione, però, potei accertarmi che non ci fosse nessuno in quella casa che, ad una prima occhiata, non pareva avere porte o altri ingressi che portassero al piano inferiore.
    Nel momento di indecisione, non sapendo quanto tempo avevo a disposizione per poter perlustrare la casa, ecco sentire dalla porta provenire suoni di chiavi che producevano una cacofonia di rumori metallici. Ne approfittai per sgattaiolare nella stanza da cui ero entrato, ossia il salotto. Mi nascosi subito alla sinistra della porta, aderendo perfettamente al muro, avevo alzato il cappuccio sul mio mantello stando attento ad evitare il fascio di luce che filtrava dalle persiane e disattivando la tecnica che prima mi teneva occultato. L'uomo entrò in casa, trattenni il respiro e chiusi gli occhi concentrandomi solo sui suoni che provenivano dal corridoio. Avevo un passo appesantito, strusciava un piede sul pavimento ed aveva una camminata dispari, lo sentii appoggiare qualcosa sul tavolo, probabilmente in cucina e quindi tornare sui propri passi, proprio nella mia direzione.
    Sentii l'odore di alcool che lo procedeva e rimasi fermo, fermo e zitto. Il mio mantello riproduceva i colori spenti della tappezzeria ed io stavo schiacciato al muro pronto a scattare appena lui mi avesse percepito. Lo vidi varcare la soglia ed io trattenni il fiato, il sangue mi si gelò e sembrò quasi avesse diminuito i battiti cardiaci, rimasi come una statua vederlo attraversare la soglia e, con un violento strattone, spostare il divano dal muro rivelando una botola. Dopo aver sentito le sue parole, le cose mi iniziavano a risultare poco più chiare; non attesi dunque molto ad agire, favorito dalle tenebre. Da sotto il mantello, con un gesto rapidoAzione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    [Da genin in su]
    , avvelenai gli spiedi che erano stipati nell'apposito meccanismo di lancio nascosto tra le pieghe della manica sinistra. Quindi, dopo aver preso la mira, saggio di quell'incontro che avevo disputato alla polveriera nei territori del vento, decisi di provare a rendere inoffensivo quell'uomo. Scagliai gli spiedi direttamente sulla sua mano che poggiava sullo schienale del divano, se l'attacco fosse riuscito completamente, si sarebbero conficcati tre spiedi avvelenati sul suo palmo e, se avevo fortuna, avrebbero pure potuto perforare il divano e creargli un impedimento. Ma non avrei atteso una sua risposta perché, immediatamente, impastato il chakra alla gambe, scattaiScatto Rapido
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può scattare rapidamente verso una direzione, muovendosi della distanza concessa da uno slot azione. La velocità di spostamento è incrementata di 4 tacche.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]
    in sua direzione, stando attento a evitare le lattine che disseminavano la casa e cercando di muovermi silenziosamente. Quindi sarei avrei sfruttato il divano, rivolto verso di me, per darmi lo slancio e saltare in sua direzione con il ginocchio alzato, tentando di colpirlo al naso.
    Se avesse accusato i miei colpi, mi sarei fermato e, con voce gelida squadrandolo, gli avrei detto Parliamone. Che dici? lasciando aprirsi un perfido sorriso sul mio volto in attesa di qualche spiegazione.



    Chakra: 7 /10
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    Missione Genesis


    Villaggio di Nakani - Chapter IV



    Agli occhi di Yukio, ogni oggetto, mobile e parete si muoveva come se egli stesso fosse all'interno della cabina di una montagna russa.
    Se gli altri si sarebbero gettati a terra in lacrime, chiedendo qualche medicina per porre fine ai capogiri, lui aveva una reazione ben diversa. Era quella la sua normalità, il suo stato migliore, che in quel preciso momento però gli impedì di scorgere l'oscura figura tra il muro e la porta.

    Se ne accorse quando fu troppo tardi.
    Gli spiedi si conficcarono sulla sua mano, senza inchiodarlo alla poltrona. L'uomo si voltò in direzione del lancio.
    I suoi riflessi diminuirono drasticamente per gli effetti del veleno. Fu impossibile per lui reagire prontamente all'attacco del kiriano. Il ginocchio impattò sul suo naso, di lato. Persino il Tokugawa avrebbe udito il crackMedioLeggera
    Rottura Naso
    del setto nasale, seguito da un grido di dolore.

    AAARGH..NO NON MI UCCIDERE! Esclamò sofferente, con la mano non ferita davanti al proprio volto insanguinato. Dalle narici il sangue usciva a fiotte, macchiando i suoi vestiti e il pavimento.
    In quel momento, il Tokugawa avrebbe potuto notare un piccolo sigillo rosso disegnato sulla sua fronte, leggermente a destra.

    APRIRO' APRIRO' APRIRO'...DI SOTTO....MA...AIUTAMI...DOVRO' SPARIRE...MORIRO' Supplicò singhiozzante, in un momento di paura dettato dall'ebbrezza e dal dolore, conscio che a un secondo fallimento i suoi superiori lo avrebbero ucciso. Lasciò cadere una chiave color argento al suo fianco.
    Nelle sue condizioni non sarebbe riuscito a inserire la chiave all'interno del grosso lucchetto che impediva a chiunque di aprire il passaggio per lo scantinato, accessibile anche dall'esterno.




     
    .
  9. l'Horla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Reclutamento Forzato


    IV

    Il rumore secco del naso spezzato, il fiotto di sangue che gli bagnò le vesti e il pavimento mi misero così tanta felicità da lasciarmi sfuggire un sorriso ancora più largo. Tuttalpiù sentendolo chiedere prima pietà e poi aiuto: la paura e il terrore si erano impossessati di lui, era evidente che stesse delirando, veramente si poteva aspettare clemenza da me?
    Non dissi nulla e il mio sorriso si trasformò in una smorfia guardando la chiave lasciata cadere a terra, lo fissai nuovamente negli occhi cercando di superare quella coltre di alcool e paura che gli oscurava lo sguardo, era solo un insetto e come tale sarebbe stato schiacciato.
    Bene, facciamo che non fai lo stupido mentre mi abbasserò a prendere quella chiave, ci siamo intesi? alzai le mani mostrandogli i palmi in sua direzione per poi proseguire Perché puoi ritenerti fortunato che tu non sia già cibo per vermi e se non lo sei aggiunsi per mettere in chiaro le cose è solo ad una mia inspiegabile benevolenza e gentilezza. Ora, vatti a sedere là nell'angolo contro la parete e non ti muovere. Dissi infine indicandogli la parete opposta a quella con la finestra. Non avevo voglia di perdere altro tempo, forse stavo diventando paranoico, ma accucciarmi ai suoi piedi per prendere una chiave, non mi sembrava un'idea saggia.
    Se avesse seguito le mie indicazioni e si fosse seduto a terra, avrei raccolto la chiave e stando attento che non si muovesse, mi sarei appropinquato alla botola cercando di aprirla. Nel frattempo avrei continuato Tu mi chiedi aiuto, chi temi? E cos'è il simbolo che hai sulla testa, non mi sembri un tipo da tatuaggi. O quanto meno, non da tatuaggi di quel tipo, al limite qualche donnina nuda o un cuoricino ferito Aggiunsi con disprezzo guardandolo nuovamente. Se il lucchetto si fosse aperto, avrei aperto la botola e, con voce pacata in direzione dell'ostaggio, detto Sono Youshi Tokugawa, ninja del villaggio di kiri, sono venuto qui in tuo soccorso. Chi sei, perché ti trovi chiuso lì dentro? Riesci ad uscire da solo?
    Le mie parole uscivano calme mentre, con lo sguardo gelido, non perdevo di vista quell'ubriacone che ancora si teneva il naso tra le mani.
    Se non avesse seguito le mie indicazioni ma, al contrario, fosse rimasto lì al suo posto; scuotendolo la testa gli avrei detto, con voce glaciale Allora vuoi veramente morire senza poter dare nessuna spiegazione, eh?



    Chakra: 7 /10
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    Missione Genesis


    Villaggio di Nakani - Chapter V



    Ricevuto.
    Con i denti serrati per il dolore, sporchi di sangue misto a muco, l'alcolista indietreggiò fino a raggiungere l'angolo indicato dal Tokugawa.

    Alle domande di quest'ultimo, il membro dei Kurotempi non rispose. Ci voleva ben altro per fargli uscire dalla bocca il nome dell'organizzazione di cui faceva parte.
    Un imbecille mi ha fatto questo disegno. Ho provato a mandarlo via. Fu ad un passo dal parlare della donna che odiava a morte, ma il suo sguardo incrociò una bottiglia mezza piena di sakè vicino alla sua gamba destra. Ne aveva bisogno. Troppo.
    La prese e senza dire nulla al kiriano iniziò a berla tutto di un fiato.
    Iniziava a farmi sempre più male. Si sarebbe giustificato se ripreso dal suo aguzzino, tastandosi piano piano le guance.

    Aperta la botola, il kiriano avrebbe potuto raggiungere lo scantinato per mezzo di una semplice scala di legno. Non vi era alcuna traccia della donna sequestrata. Dall'alto erano visibili solo alcuni scatoloni di cartone.

    CITAZIONE
    Sono Youshi Tokugawa, ninja del villaggio di kiri, sono venuto qui in tuo soccorso. Chi sei, perché ti trovi chiuso lì dentro? Riesci ad uscire da solo?

    La donna sequestrata rispose al ragazzo con dei mugolii e dei colpi.
    L'ho legata e imbavagliata... Rivelò l'uomo, continuando a sorseggiare il suo sakè. Complice il nuovo alcool inserito nel suo corpo, egli si lasciò andare a qualche parola di troppo.
    Seppur pronunciate a bassa voce, esse sarebbero state udite da chiunque fosse nelle vicinanze, compreso il kiriano.
    Che coglione.
     
    .
  11. l'Horla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Reclutamento Forzato


    V

    Mi lasciai sfuggire una risata lugubre dallo scantinato mentre risalivo guardando quella specie di uomo. Mi avvicinai a lui lentamente, se prima avevo mostrato tanto zelo era perché non mi era chiara la situazione fino alla fine e volevo evitare grossolani errori; ora la situazione era ben diversa, mi dissi estraendo il coltello. Quindi parlai dopo aver guardato da vicino quello strano disegno Bene, allora non sarà costretta a vedere quello che ti sto per fare dissi mostrandogli i denti del mio sorriso Però hai due possibilità, o ti scoli quella bottiglia e mi dici tutto quello che voglio sapere sul tatuaggio e della tua associazione mentre ti scotenno quel pezzo di pelle continuai a parlare muovendo la lama del coltello tutt'attorno a quei strani segni sulla fronte che sembravano essere simboli ninja e non un semplice tatuaggio Oppure, prima ti costringo a eliminare giù dal cesso tutto l'alcool presente in questa casa, poi ti estirpo quel pezzo di pelle cercando di provocarti più dolore possibile tenni il coltello, questa volta, a pochi millimetri dal suo occhio e aggiunsi E fidati, che sono molto bravo in questo, non mettermi alla prova.
    Se l'uomo avesse acconsentito alla prima proposta, gli avrei fatto cenno di svuotare la bottiglia, quindi gli avrei indicato il divano su cui sdraiarsi. Io sarei rimasto in piedi dietro al poggiamano e, con il coltello, conscio di alcune nozioniConoscenza Medica (Base) [1]
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di ½ leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.
    [Da genin in su]
    del corpo umano tentai di scotennare, in parte, quel uomo. Se si fosse perso in unitili urla, gli avrei ricordato di continuare a parlarmi della sua associazione e, prima di tutto, dell'imbecille di cui parlava prima; ricordandogli anche che meno si fosse dimenato e più facilmente avrei potuto fare un lavoro rapido e pulito.
    Se invece avesse preferito la seconda opzione, sarebbe partita una scarica di pugni a ventre e volto. Quindi, se fosse ceduto sotto i miei colpi, l'avrei costretto ad alzarsi e, girando per la casa, raccogliere tutto l'alcool. Poi, portatolo in bagno, scaricare giù dal cesso. Dopo di che, ritornati in salotto e spintolo giù dalle scale, l'avrei raggiunto richiudendo la botola sopra di noi. Lungo il tour della casa avevo preso un panno di stoffa, glielo infilai in bocca per evitare che potesse urlare, e iniziai a menarlo con calci e pugni invitandolo, con voce calma e fredda, a dirmi tutto ciò che sapeva. Se si fosse dimostrato disponibile a parlare, mi sarei fermato.



    Chakra: 7 /10
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    Missione Genesis


    Villaggio di Nakani - Chapter VI



    Non vi era minaccia o tortura in grado di convincere Yukio a rivelare informazioni sui Kurotempi, organizzazione che lo aveva accolto quando la società civile lo aveva preso a calci in culo. Non temeva le conseguenze dei suoi superiori. La sua era una questione di lealtà.
    Anche i tossici e gli alcolizzati sono in grado di tenere fede a un giuramento.

    Quando il Genin si fermò davanti a lui per terrorizzarlo facendo scorrere il suo freddo coltello sulla sua pelle sudata, l'uomo approfittò della breve distanza per sferrare un gancioVelocità: 150 (MezzoBasso)
    Forza: 175


    Note del Dolore: Do! Re!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può allontanare la vittima fino a 9 metri di distanza tramite il chakra compresso. La Forza del colpo sarà incrementata di 3 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!" e "Note del Dolore: La! Si! Do!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare le tecniche insieme, sullo stesso colpo.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]
    sinistro sulla guancia destra del kiriano. Al contatto tra le nocche di Yukio e il suo avversario, il Nukenin avrebbe liberato il chakra contenuto nei muscoli della mano.

    [Se il pugno viene parato o va a segno]

    Nel peggiore dei casi il Genin si sarebbe schiantato contro un muro della stanza, urtando contro qualsiasi cosa vi fosse sulla sua traiettoria.
    Approfittando della situazione favorevole, il Kurotempi avrebbe tentato di fuggire uscendo dall'ingresso principale. [Velocità: 100]
    Stava al Tokugawa decidere se dare il via all'inseguimento o salvare la ragazza.

    [Se il pugno viene schivato]

    Bastardo...stai solo perdendo tempo...prendi la puttana e vattene! Avrebbe vomitato, cercando di resistere al tentativo di tortura del Tokugawa.


    Vitalità: 6.5/10 (Rottura naso DnT Grave)
    Chakra: 9/10
     
    .
  13. l'Horla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Reclutamento Forzato


    VI

    L'uomo si rivelò essere molto più stupido di quanto pensassi, certo la mia proposta non era delle più allettanti ma, se avesse parlato, avrebbe avuto salva la vita e la protezione di kiri se l'avesse accettata successivamente. Mentre ero indaffarato a ruotargli la lama intorno al suo volto, eccolo, irrigidire l'espressione e, dopo un millesimo di secondo, sferrarmi un gancio destro a gran velocità. Potei schivare il colpo solo grazie ad un notevole impasto per migliorare i miei riflessi, lasciando scorrere il suo pugno a pochi centimetri dal mio volto avendolo spostato appena in tempo. Una volta visto il colpo andare a vuoto, non avrei perso il contatto visivo con lui e, ancora tenendo la lama nella mia mano destra, avrei tentato un affondo nel suo occhio sinistro. Quindi, con la sinistra, ricorrendo ancora una volta alla mia riserva di chakra, utilizzai la tecnica Palmo Distruttivo
    Palmo Distruttivo - Houshou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare un colpo con il palmo: la Forza è incrementata di 4 tacche e non risentirà di nessun malus da eventuali danni subiti durante l'esecuzione. Il colpo inoltre può spingere indietro l'avversario di 9 metri. È possibile utilizzarla in Subisci e Mena come se posseduto il talento 'Tecniche Immobili'.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da genin in su]
    Forza 100 + 4 tacche
    tentando di colpire con il palmo la sua fronte augurandomi che potesse rompersi contro il muro.
    Se non fosse bastato a metterlo K.O., mi sarei allontanato con un balzo di un metro e mezzo e, dopo aver con la sinistra alzato la manica ancora in aria, avrei attivato l'altro lancia spiedi mirando alla gola di quel uomo.
    Se i miei colpi avessero avuto effetto e l'uomo fosse morto, avrei allora, estratto il coltello dalla sua carne, iniziato a incidere la pelle del nukenin cercando di avere, finalmente, quegli strani disegni; fatto ciò, con il misero coltello con la lama spuntata dall'improbabile infrazione alla finestra di prima, mi sarei messo lentamente a decapitarlo (Per le taglia mi serviva una prova, dopotutto!) e messo la testa in una borsa scura. Dopo di che, sceso dalle scale, avrei detto con un tono tranquillo, Ok, adesso è tutto finito, mi ha detto che ti aveva imbavagliato e nascosto, puoi iniziare a riprendere i mugolii che avevano attirato la mia attenzione poco prima? Mi guardavo attorno cercando l'ostaggio e avvicinandomi al portone che dava sull'esterno, lo stesso da cui prima avevo sentito quei rumori.
    Nel frattempo sorridevo, pensando a quanto mi avrebbe potuto far fruttare la taglia di quel nukenin e che, in mancanza di altri lavori, avrei potuto sfruttare quest'opportunità per poter campare.



    Chakra: 3/10
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline
    uella

    Missione Genesis


    Villaggio di Nakani - Chapter VII



    Le nocche del Nukenin impattarono l'aria.
    Una smorfia di disappunto si dipinse sul suo volto insanguinato.
    Determinato a non cadere prigioniero nelle mani accademiche, egli focalizzò tutta la sua concentrazione sullo scontro che proprio lui aveva iniziato. Sebbene avesse ingurgitato almeno mezzo litro di sakè, l'uomo riuscì a schivare con maestria l'affondo del kiriano. Piegò il busto verso destra, all'altezza dei fianchi, così da portare fuori traiettoria il suo occhio, incrementando la rapidità del movimento tramite chakra [Rifl 150].

    ... ma la sua abile schivata fu la sua condanna a morte. Si ritrovò sbilanciato, con le braccia troppo distanti per frapporsi tra il suo volto e il pugno a mano aperta in arrivo. Non solo, con il movimento accelerato compiuto un istante prima il mondo attorno a lui roteò come una trottola.
    Il palmo del kiriano impattò contro la fronte del Nukenin.
    Il suo capo impattò violentemente contro il muro posto dietro la sua schiena. Il rumore dell'urto fu impressionante, da far gelare il sangue nelle vene. Un colpo secco, come una fucilata.
    Yukio cadde rovinosamente a terra, privo di vita, con la testa aperta in due come un cocomero. Perdeva sangue dal capo, dalle orecchia, dalla bocca e dal naso.

    Il kiriano sarebbe riuscito senza difficoltà a prelevare la pelle recante il sigillo e la sua testa, da porre in sacchetto per consegnarla alle autorità kiriane.

    [...]


    Trovare la donna sequestrata sarebbe stato un gioco da ragazzi. Ikuyo se ne stava accucciata a terra a pochi passi dalla porta che dava all'esterno, su una rampa in legno che facilitava lo scarico/carico delle merci in quella specie di magazzino/scantinato, polveroso e maleodorante.
    Privata dei lacci stretti sui polsi e dal bavaglio stretto con forza attorno alla sua bocca, la ragazza avrebbe ringraziato il suo benefattore.

    Grazie per avermi liberato. Quell'uomo mi aveva preso alla sprovvista. Si guardò i polsi, escoriati in alcuni punti a causa dei lacci.
    Potevi passare di qui, perchè sei voluto entrare di sopra? Avrebbe domandato, indicando la porta dove aveva picchiato con il capo per segnalare la sua presenza. Non si sarebbe interessata della risposta del ragazzo e delle sue motivazioni.
    Ormai tutto era finito bene.

    Buttavi giù la porta e sarei uscita. I suoi occhi si sarebbero focalizzati sul sacco contenente la testa del Nukenin.
    Senza dover respirare questa puzza di alcool.

    Non riusciva proprio a chiudere quella boccaccia. Forse Yukio l'aveva imbagliata per non sentirla.


     
    .
  15. l'Horla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Reclutamento Forzato


    VII

    La risata glaciale e lugubre che mi provocò sentire quel rumore secco sarebbe aleggiata nella stanza per qualche secondo, ecco il cranio spappolato da cui fuoriusciva una discreta quantità di sangue da orecchie, occhi, naso e bocca. Affondai il coltello nella sua pelle e osservai con attenzione la figura della lama sotto la sua cute, quella visione mi diede un piacere tale da provocarmi una timida erezione mentre completavo l'opera, prima di scotennamento di una porzione di pelle, poi della decapitazione.

    [...]


    Guardai quella donna annoiato, certo capivo che era rimasta con la bocca tappata fino a quel momento, ma questo non giustificava tale logorrea. Non le avrei spiegato che avevo deciso di fare il giro largo per poter prendere alla sprovvista l'avversario, cosa che di fatto era accaduta, ne le avrei dichiarato che forse avrei avuto qualche difficoltà ad abbattere una porta del genere, le mie capacità erano altre.
    Avrei solo alzato un sopracciglio in sua direzione e, dopo un'occhiata storta, le avrei indicato le scale da cui ero disceso per risalirle e uscire. Certo, c'era l'altra entrata lì da cui saremmo potuti agilmente uscire ma ci tenevo a mostrarle che fine facevano quelli che, come lei, mi rompevano troppo i coglioni. Così, risaliti, le avrei indicato il corpo e, con voce fredda, le avrei detto Aveva fatto bene a chiuderti la bocca. Forse
    è stato questo il motivo del dissidio? La tua logorrea?
    Non avrei ascoltato altro le sue parole e, imboccata la porta e usciti in strada, avrei alzato il cappuccio sulla testa e mi sarei rivolto un'ultima volta a lei prima di perdermi nuovamente tra i vicoli di Nakani Sii più attenta, non credo che avrai di nuovo la fortuna di incontrarmi se ti dovesse capitare qualcosa



    Chakra: 3/10
     
    .
14 replies since 14/3/2018, 12:02   144 views
  Share  
.