Il destino degli Hyuga

free tra shu e filira

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  1. Filira
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    Homo homini aut deus, aut lupus - II



    CITAZIONE
    «Parlato Murasaki»
    "Pensato Murasaki"
    «Parlato Judai»
    «Parlato PnG»

    «... Sì, le sete ordinate da papà dovrebbero arrivare presto, così almeno dice Kanae.»
    «Bene, non vedo l'ora di vedere quel tessuto cremisi. Sono sicura che su di te starà benissimo Tomoe.»

    Persa in futili discorsi con la sorella, Murasaki non si era nemmeno accorta che qualcuno si era avvicinato furtivamente al loro duo. Le servì un lieve gesto di sua sorella, che si limitò a inclinare un po' la testa, per far sì che lo notasse. Fece un respiro profondo e si girò lentamente, trovandosi di fronte proprio Judai, il ragazzo della cerimonia.

    «Murasaki-san, vi dispiacerebbe venire con me un attimo fuori?»
    «È Murasaki-sama per te, temo.»

    Tomoe se ne stava lì impalata, appena dietro a Murasaki, con un'espressione tra il perplesso e l'infastidito dipinta in volto. Murasaki si voltò rapidamente verso di lei, con sguardo severo.

    «Tomoe! Puoi lasciarci adesso, padre e madre ti staranno cercando.»
    «Eh, okay. A dopo.»

    Riservò un'ultima occhiata tagliente al ragazzo del clan cadetto, salvo poi dirigersi a passo spedito verso l'altro lato della sala.

    «Devi scusarci, Tomoe è ancora molto giovane e parecchio indisciplinata. Ti prego di perdonare la sua sconsideratezza. Accetto volentieri il tuo invito, ho proprio bisogno di uscire da qui. Seguimi.»

    Passarono da una delle porte posteriori della sala. Murasaki fece strada, essendo abituata a muoversi in quegli ambienti. Non appena furono all'esterno, la ragazza assaporò finalmente la freschezza dell'aria primaverile. I primi ciliegi in fiore adornavano con i loro colori il cortile interno in cui i due ragazzi si trovavano. Voltandosi per vedere se Judai la stesse seguendo o meno, si accorse con sorpresa che lui si era fermato su uno degli ampi sedili in pietra disposti ai quattro lati del karensansui, il giardino secco in sabbia centrale al piccolo cortile. Murasaki si avvicinò, portandosi a distanza di conversazione dal giovane, rimanendo in piedi di fronte a lui. Sembrava che egli stesse cercando qualcosa tra le sue vesti.

    «Cicchetto?»

    Esclamò all'improvviso, tirando fuori una piccola fiaschetta, contenente probabilmente qualche alcolico. Murasaki fu divertita dalla spontanea proposta del giovane, e sorrise lievemente:

    «Ti ringrazio, ma penso passerò. Non credo che mio padre vedrebbe di buon occhio la cosa.»

    Voltò lo sguardo verso le rocce disposte accuratamente nel giardino, continuando a rivolgersi a Judai.

    «Innanzitutto, ti prego di scusare ancora mia sorella. Pur avendo solo un anno di differenza, ha atteggiamenti ancora parecchio immaturi. Immagino sia una conseguenza del differente modo in cui siamo state cresciute.»

    Murasaki sembrò rabbuiarsi per un secondo, salvo poi sorridere e rivolgersi nuovamente al ragazzo

    «Allora, parlami un po' di te. Non mi sembra di averti mai visto alle funzioni della famiglia. È strano, considerato che sono diverse le occasioni in cui il Clan si riunisce...»
    "Chissà qual è la storia di questo strano ragazzo..."

    Murasaki avrebbe ascoltato attentamente le parole del ragazzo, annuendo e seguendolo con lo sguardo. Nel caso in cui il racconto di Judai si fosse prolungato, si sarebbe seduta con lui, sempre mantenendo però una certa distanza.
     
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11 replies since 9/4/2018, 21:43   182 views
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