Il destino degli Hyuga

free tra shu e filira

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Filira
        Like  
     
    .
    Avatar

    Mother of dragons

    Group
    Fan
    Posts
    191
    Reputation
    +30

    Status
    Offline

    Homo homini aut deus, aut lupus - III



    CITAZIONE
    «Parlato Murasaki»
    "Pensato Murasaki"
    «Parlato Judai»

    «Mia madre era un membro della casata cadetta, almeno fino a quando si innamorò di mio padre, un commerciante e decise di sposarlo. Non chiedermi cosa ci abbia visto in lui, è uno dei grandi misteri del cosmo. Di conseguenza è stata cacciata dal clan, o almeno così mi ha detto lei.»

    Murasaki annuì brevemente, continuando ad ascoltare Judai.

    "Ecco perché non ero a conoscenza dell'esistenza della sua famiglia. Quando qualcuno viene cacciato dal Clan, solitamente, viene compiuta una specie di damnatio memoriae: il suo nome non verrà più pronunciato, e verrà disconosciuto da entrambi i rami del Clan..."
    «Fino ad un anno fa gli Hyuga erano solo un nome per me... poi Goketsu, mio nonno, il vecchietto dallo sguardo furbo che mi ha accompagnato oggi, è arrivato a casa e ha chiesto... anzi no, diciamo le cose come stanno, ha costretto i miei a farmi addestrare per diventare il suo "erede". Come se non sapessi che per lui io... ma lasciamo perdere»

    A giudicare dal colorito che stava assumendo il viso del ragazzo e dal suo sempre più alto tono di voce, sembrava che questo non fosse un argomento particolarmente facile da discutere per il membro della casa cadetta. Murasaki, forse per dare inconsciamente un po' di conforto a Judai, si sedette sullo stesso sedile in pietra, mantenendosi a circa 30cm di distanza dal giovane. Sedeva con la schiena diritta, il kimono ben sistemato, e le mani raccolte in grembo. Proprio come le era stato insegnato.

    «Scusa ma questo argomento mi fa arrabbiare. Tu invece? L'unica cosa che so della casata principale sono le voci, le brutte voci che girano per Konoha. Prima di oggi manco sapevo come ti chiamavi, figurati.»

    Murasaki sorrise pensierosa, prima di rispondere con tono calmo e contenuto

    «Certamente questa è una sensazione nuova, per me. Ritengo di non aver mai incontrato qualcuno che non conosca quantomeno il mio nome. E non lo dico certo per superbia, credo sia più un dato di fatto dovuto alle personalità che mi capita di incontrare di solito: membri di altri clan, alte cariche del villaggio, mercanti. Non capita spesso che io incontri qualcuno fuori da un contesto ufficiale.»

    Rivolse lo sguardo di fronte a sé, come a voler analizzare le intricate linee tracciate sulla sabbia.

    «Mi presento, dunque. Sono Murasaki, figlia maggiore di Genji Huyga. Sono l'erede della casata principale, e sono stata cresciuta secondo le antiche tradizioni e i severi dettami del nostro Clan. Ho una sorella più piccola di un anno, come hai potuto ben osservare prima, che il giorno del mio terzo compleanno...»

    Murasaki deglutì appena, mentre inconsciamente aveva cominciato a tormentarsi le mani.

    «Dicevo, il giorno del mio terzo compleanno mia sorella venne allontanata dalla nostra casa, per un rituale. Scoprii solo qualche anno dopo che proprio quello fu il giorno in cui le marchiarono la fronte.»

    Si girò verso il ragazzo, con la terribile urgenza di chiedergli se anche sotto i suoi capelli biondi si nascondesse il segno della sudditanza della casata cadetta. Trattenne però quella curiosità, lasciando a Judai la libertà di rivelarle o meno quel dettaglio.

    «Ho vissuto la mia vita piuttosto tranquillamente, credo. E questo è quanto, in futuro spero di potermi allenare con costanza, al fine di diventare una kunoichi abbastanza forte da poter guidare saggiamente il nostro Clan. Vorrei avere la possibilità di proteggere tutti, nessuno escluso.»
    "Vorrei... Vorrei che situazioni come la tua non si ripetessero, Judai. Vorrei appianare tutte le divergenze interne al nostro Clan. Tuttavia..."

    Murasaki si interruppe improvvisamente. Perché stava condividendo tutto questo con un ragazzo appena conosciuto? Era la prima volta che trascorreva del tempo da sola con qualcuno al contempo così diverso e così simile a lei. Entrambi avevano il tipico sguardo bianco degli Hyuga e possedevano geni simili, ma di certo Judai era lo Hyuga meno "Hyuga" che lei avesse mai conosciuto. Cosa più importante, era la prima persona che sembrava non provare alcun sentimento di riverenza - genuina o forzata che fosse - verso di lei. Questo al contempo la incuriosiva e intimoriva parecchio.
    Parve ponderare un attimo le parole, prima di sbilanciarsi in un commento che sperava non avrebbe fatto infuriare il ragazzo.

    «Mi dispiace molto per quanto accaduto a tua madre. Sono sicura che il Clan ha perso un elemento valido espellendola. È stato comunque un vero gesto d'amore verso tuo padre, il suo.»

    Una volta ascoltata la risposta del giovane, Murasaki si sarebbe guardata intorno, cercando di verificare quanti adulti della casata principale fossero nelle vicinanze.

    «Mi sembra scortese, essendo la tua prima volta qui, mostrarti solo la parte più spoglia della tenuta! Qualora ti facesse piacere, sarebbe un mio onore mostrarti il Giardino dei Glicini. È il mio posto preferito della casa, e questo è il momento perfetto per vederne la fioritura.»

    Si alzò dunque, attendendo la risposta del ragazzo.

    «Così potrai dirmi di queste cattiva reputazione che il Clan avrebbe a Konoha. Mi incuriosisce molto.»
     
    .
11 replies since 9/4/2018, 21:43   182 views
  Share  
.