Il destino degli Hyuga

free tra shu e filira

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  1. Filira
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    Mother of dragons

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    Homo homini aut deus, aut lupus - IV


    CITAZIONE
    «Parlato Murasaki»
    "Pensato Murasaki"
    «Parlato Judai»

    Con sorpresa di Murasaki, il ragazzo scoppiò in una fragrante risata.

    «E come potresti saperlo? Da quel che ne sappiamo mia madre potrebbe non essere mai stata una kunoichi, o un elemento valido. O potrebbe aver acchiappato il primo che passava solo per sfuggire dalla vita del clan.
    Ascolta, non so come tu sia stata cresciuta ma ti chiedo, come favore personale, di non usare questa educazione, questa ipocrisia. Ti chiedo di essere completamente sincera con me. Lo so che la tua non è cattiveria o apparenza e che magari pensi sul serio quello che dici ma... non ho bisogno che mi venga indorata la pillola. Io non sono Goketsu, non sono mia madre e non sono nemmeno un membro del clan Hyuga. Io sono Judai.»


    La ragazza chiuse un momento gli occhi, tentando di mantenere un aspetto più calmo e rilassato possibile. Questo era quello che aveva visto fare a suo padre, sempre impassibile anche nei momenti di maggiore criticità.

    «Judai-san, mi scuso. Le mie parole sono state affrettate, ovviamente non sono a conoscenza della storia della tua famiglia. Tuttavia, temo che tu possa aver frainteso la mia gentilezza come debolezza. Ti prego di rivolgerti a me sempre con la cortesia dovutami non in quanto Murasaki Hyuga, ma in quanto tua compagna di villaggio. Non posso comprendere quali siano le tue animosità nei confronti del Clan, o quale sia la motivazione che ti ha spinto a presentarti qui assieme a tuo nonno oggi, ma non tollererò più che tu ti rivolga a me in questo modo. Mi dispiace, ma il giuramento che abbiamo portato a termine non ha solo valore simbolico. Ci incontreremo altre volte terminata la giornata di oggi, e vorrei che questo rapporto, per quanto possa esser stato forzato da altri, non sia di ostilità.»

    Fino a quel momento aveva pensato di invitare il ragazzo a fare una passeggiata nei giardini della villa, ma la rivelazione riguardo all'assenza del marchio sulla fronte di Judai, unita alla sua improvvisa animosità, avevano risvegliato un forte istinto di protezione nella ragazza.

    "Vorrei proteggere tutti, Judai-san. Vorrei davvero. Tuttavia, a volte sembra che anni di conflitto abbiano generato delle ferite profonde tra i membri del clan, ormai troppo infette per poter essere curate..."
    «Quello che ti chiedo è di cercare di mettere da parte quello che sai o pensi di sapere riguardo a me. Non sono qui per arrecarti danno o riportarti controvoglia tra le file del clan cadetto. Qualora te ne servisse una prova: non penso che tu abbia studiato il rituale del clan, da quanto mi hai detto. Io l'ho fatto, e so che un protettore deve sempre provenire dal clan cadetto ufficiale, e che deve necessariamente essere marchiato dal sigillo dello stesso. Ora, mi pare che tu non soddisfi questi due criteri. Judai-san, il mio intento non è quello di continuare ad alimentare il fuoco che sta lentamente consumando il nostro clan, quindi per il momento questa tua situazione non sarà un'informazione che non condividerò con mio padre, nonostante questo possa mettere me stessa in pericolo. Spero che questo possa metterti in condizione di capire di più la persona in favore di cui hai pronunciato un giuramento. Ora, se vuoi scusarmi...»

    Murasaki si voltò, con l'intenzione di tornare dentro al salone. Aveva parlato con tono misurato e diretto, cercando di nascondere i propri pensieri. Ma non appena si voltò, sentì il sangue correrle veloce alle guance, simbolo dell'agitazione che l'aveva pervasa. Si era svegliata quella mattina credendo di andare incontro ad una giornata di riti e incontri noiosi, invece si ritrovava in compagnia di un ragazzo che - probabilmente - non era esattamente come era stato presentato alla sua famiglia.

    "Sono stata cresciuta per proteggere il Clan, per guidarlo. Ma nessuno mi ha mai spiegato fino a dove dovrei spingermi per proteggerlo da chi, pur facendone parte, se ne proclama così liberamente estraneo. Padre, cosa dovrei fare adesso?"

    Mentre pensava ciò, mosse i primi passi per allontanarsi. Sarebbe toccato a Judai decidere se fermare la ragazza per continuare il loro discorso, o se lasciarla rientrare nel padiglione principale, dove avrebbero trovato il padre di Murasaki ad attenderla con impazienza, circondato dagli altri membri della casata principale. Di certo l'assenza della ragazza non era passata inosservata.

    FIGHT FIGHT FIGHT :ph34r:


    Edited by Filira - 13/4/2018, 18:01
     
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11 replies since 9/4/2018, 21:43   182 views
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