[MG] - Reclutamento

Territorio: Otafuku

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    Territorio: Otafuku


    gioco con Shinichi
     
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  2. Alkaid69
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    -Ho freddo, tu non hai freddo?
    Disse Sadako a Shinichi, nonostante fossero almeno 25 gradi fuori. Stavano seguendo da alcune ore una pista che li avrebbe dovuti condurre a una nuova possibile recluta per le fila di Suna, Azumamaru dei Kurotempi. Si sa però che convincere un esponente di un gruppo così atipico non è mai semplice. D'altronde quelle persone cercavano la morte in ogni cosa, attraverso metodi spesso rumorosi.
    Azumamaru, tuttavia, si diceva fosse diverso, ma su di lui giravano strane voci che i due sunesi avrebbero dovuto prima di tutto confermare o smentire, per poter capire chi fosse la persona che stavano per portare a casa.
    -Spero di non prendermi un malanno con questo tempaccio...

    Ecco perché lo avevano seguito fino ad arrivare in un posto un po' fuori mano. Si trattava di una catapecchia malandata ai confini del Paese del Fuoco, i cui vetri erano oscurati.
    Sul tragitto avevano dovuto superare alcune trappole sonore abbastanza rudimentali ma comunque pericolose, dato che stavano seguendo l'obbiettivo.

    Alla fine erano arrivati, e Azumamaru era ora dentro l'edificio.
     
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    Missione Genesis - Reclutamento

    Post Primo



    Non l'aveva ancora detto a Miyako, nonostante fosse più che convinto che tra marito e moglie non ci dovessero essere segreti. Non le aveva ancora rivelato che alla fine l'amministratore di Suna l'aveva convinto a tornare ad essere un chunin di Sunagakure (anche se sotto mentite spoglie, per esplicita volontà del Kurogane). Si era cercato una missione semplice, basilare, tanto per provare a se stesso di essere ancora sufficientemente abile e competente come ninja nonostante la sua "parte mancante".

    Si era praticamente mascherato con un lungo mantello bianco ed una sua vecchia maschera ninja su cui Yamato aveva disegnato un volatile sproporzionato (motivo, assieme ad altri, che l'avevano spinto ad adottare il nome "Karasu", il corvo) e teneva il coprifronte di Suna legato alla cinta facendolo cadere come se non fosse nulla di che (aveva fatto talmente tanta fatica a ritrovarlo che per un attimo era stato tentato da fare richiesta di una copia).

    E durante il viaggio aveva capito quali potevano essere stati i motivi che avevano spinto Daishin a "reclutarlo". Se questa lamentona era rappresentativa della media degli shinobi di oggi... che i Kami ci salvino!

    Per tutto il tempo non aveva fatto altro che lamentarsi del tempo, della sporcizia, delle infezioni prendendo il silenzio del corvo come un chiaro invito a parlare (dopo un paio di minuti Shinichi si era totalmente estraniato ed aveva cominciato a pensare ai propri problemi personali). Un pessimo modo per ricominciare la carriera ninja. E, che sia ben chiaro, non è che Shinichi non avesse in mente qualcosa di meglio da fare con Sadako (lui e Miyako erano una coppia "moderna ed aperta a nuove esperienze" qualunque cosa volesse dire) ma... la kunoichi gli faceva proprio schifo. Quel dente che le avanzava da sotto la bocca poi... osceno. Non aveva mai visto una donna così brutta (anche se in realtà le cancellava subito dall'esistenza).

    Alla fine erano finalmente giunti ad Otafuku Ma perché cazzo non posso andare in un bordello invece di perdere tempo con sta qua? e Karasu prese il comando.

    Bene disse il Kurogane, con la maschera che modificava la sua voce rendendola metallica ed irriconoscibile Da qua comando io lo disse con una decisione ed una autorità tale che Sadako si adattò (anche perché era stata informata che quel misterioso accappatoio bianco era un chunin).

    Shinichi sfruttò le proprie capacità di fine osservatore, sviluppate in anni di studi delle scene del crimine, per individuare con grande facilità le rudimentali trappole preparate da Azumamaro [Occhio di Falco] giungendo alla fine di fronte alla catapecchia all'interno della quale, stando alle loro "fonti" si trovava il Nukenin.

    Ho freddo, tu non hai freddo?

    Mai stata a Kiri vero?

    Spero di non prendermi un malanno con questo tempaccio...

    No, decisamente non era mai stata a Kiri se considerava una tiepida giornata primaverile del paese del Fuoco "tempaccio".

    Con passo felpato e tenendosi a distanza dalla casetta Shinichi notò che i vetri erano oscurati Strano... per quanto poco mi aspettavo che il nostro amico volesse un po' di luce all'interno.

    La cosa mi puzza... Si sarebbe quindi ricongiunto Ma solo in senso metaforico con Sadako dopo aver controllato che non potessero esserci altre trappole nei dintorni, in particolare nelle vicinanze della porta.

    Non mi piace, sto tizio potrebbe aver minato la casa. Darò un'occhiata io, tu sta qui fuori a fare la guardia. Se succede qualcosa... urla.

    Gli sembravano delle istruzioni molto semplici, che persino un sanitario a pedali come Sadako poteva seguire. Shinichi decise quindi di eseguire la tecnica della trasformazione per diventare un individuo che sempre più spesso era diventato una peste nella sua vita. [Slot tecnica: trasformazione]

    Era divenuto un uomo anziano, abbastanza in là negli anni con la zucca pelata ed un pesante rosario al collo. Aveva mantenuto il mantello bianco sul quale era apparso uno strano simbolo raffigurante un uomo con quattro volti e sei braccia. Sadako, essendo originaria di Suna, l'avrebbe riconosciuto subito.

    Il corvo si sarebbe diretto verso la porta della casupola, sempre all'erta per poi bussare alla porta (o, meglio, sul muro di fianco alla porta) con una discreta forza in modo da riuscire sicuramente a farsi sentire dall'interno ma senza distruggere la catapecchia.

    Buongiorno, fratello abitante di Otafuku, credi anche tu che la fine stia arrivando? Temi tu la morte del corpo? Non ti devi più preoccupare perché il nostro signore Yamantaka ti offre la vita eterna e la pace dello spirito! Avresti cinque minuti per parlare della grandezza del nostro signore Yamantaka?

    Ogni settimana quel maledetto prete di Yamantaka si presentava a casa di Shinichi ed ogni tanto, presa da pietà, qualcuna delle ragazze (o Miyako, in un paio di occasioni) lo faceva entrare per offrirgli qualcosa da mangiare e per parlottare un po'.
    Vediamo se Azumumaro aveva voglia di discutere un po' di teologia con un sacerdote di Yamantaka (ormai lo avevano talmente tartassato che conosceva i loro discorsi a memoria)
     
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  4. Alkaid69
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    -Vattene, vecchio, non vedi che sono impegnato? Disse seccato Azumamaru, dopo aver aperto la porta al falso predicatore. Non poteva sapere, tuttavia, che aprendo la porta avrebbe rilasciato una serie di minuscoli indizi che per un qualunque individuo, anche un qualunque shinobi, sarebbero stati trascurabili, ma non per chi era dotato di particolari doti percettive.

    Infatti, solo concentrandosi, era possibile sentire l'odore di qualcosa di ferroso, forse delle tubature andate a male o magari... di qualcos'altro.
    Inoltre, nonostante fosse trascurabile, per un istante fu possibile udire qualcosa provenire dall'interno, anche se non direttamente all'interno della stanza, sembrava più ovattato e lontano, come se qualcosa fosse caduto su un tappeto molto spesso.
    Guardare cosa ci fosse nella stanza alle spalle dell'uomo, tuttavia, sarebbe risultato difficile in quanto l'unico punto di luce era quello che proveniva dalla porta semi-aperta. Il resto era oscurato dalle finestre coperte.

    -Oh! Cazzo mi guardi in casa? Ho detto vai via, nonno. Tornatene in città che c'è più gente ad ascoltare le tue fandonie.
    E se tutto fosse andato come Azumamaru voleva, gli avrebbe chiuso la porta in faccia.
     
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    Vattene, vecchio, non vedi che sono impegnato? replicò il nukenin aprendo la porta. Se al posto del Kurogane ci fosse stata Sadako lei sarebbe giunta esclusivamente alla conclusione che quello era il luogo che stavano cercando. Ma non lui. Non Karasu. Non Shinichi Kurogane, investigatore professionista.

    La prima cosa che lo colpì fu quell'odore intenso Segugio [1]
    Abile: L'utilizzatore può percepire il veleno tramite l'olfatto: il veleno sarà considerato come furtivo, parigrado l'utilizzatore del veleno. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di percepisce in modo accurato l'odore di oggetti e persone, ottenendo un vantaggio a riconoscere camuffamenti, raggiri o la presenza di materiale tramite l'olfatto. Il riconoscimento di una persona è possibile solamente entro brevi periodi di tempo, oltre i quali, in assenza di precedenti interazioni frequenti o prolungate o particolari motivazioni gdr sarà impossibile avere certezza dell'identificazione[Da chunin in su]
    Ruggine? No. Sangue. Anche quel rumore ovattato Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore. [Da genin in su]
    non sfuggì all'udito del Sunese O qualcosa di duro che è caduto su una superficie morbida, o qualcosa di morbido che è caduto su una superficie dura. La scarsità di luce non gli permetteva di vedere adeguatamente all'interno (e lui si era scordato di usare il D-Visor) ma sapeva che doveva intervenire, non aveva senso pensare troppo.

    Oh! Cazzo mi guardi in casa? Ho detto vai via, nonno. Tornatene in città che c'è più gente ad ascoltare le tue fandonie.

    Azumamaro provò a chiudergli la porta in faccia ma, come un vero monaco di Yamantaka, Shinichi non si arrendeva per così poco. Infilò la gamba in mezzo alla porta bloccandone la chiusura.

    Penso invece che adorerai quanto ho da dire, Azumamaro il tono di voce era completamente cambiato e lasciava trasparire una certa rabbia. Una semplice spinta sarebbe stata più che sufficiente per fargli guadagnare l'accesso alla catapecchia. Non voleva fare troppo male al nukenin. Dopotutto doveva "reclutarlo". Se fosse riuscito a spingere Azumamaro all'interno della casa il monaco di Yamantaka sarebbe entrato all'interno lasciando la porta spalancata e cercando di osservare quanto rivelato dalla luce diurna.

    Vediamo un po' che stai combinando in questo luogo di perdizione. Non si stava più curando di Sadako, se quello stava veramente torturando od ammazzando qualcuno l'avrebbe dovuto fermare e poi l'avrebbe portato a Suna: una simile predisposizione alla violenza andava coltivata nel modo giusto. E messa al servizio di una giusta causa. La sua causa.
     
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  6. Alkaid69
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    Ma la stanza, a un primo sguardo, non avrebbe mostrato nulla di incriminante al detective. Era sporca e disordinata, c'erano piatti con cibo incrostato da chissà quanto tempo nel lavandino, ma nulla che potesse servire a loro per dedurre alcunché.

    Se non che, un'angolo di una parete sembrava particolarmente interessante, anche se era molto difficile da notare a un primo sguardo, specie in quel luogo poco illuminato: il pavimento in quel punto, infatti, non presentava lo strato di sporco di cui sembrava ricolmo il resto del soggiorno.

    -E-ehi! Ma ti sei bevuto il cervello, vecchio? Lascia subito la mia casa se non vuoi farti male! Che fai? Non ti avvicinare lì, quello è il mio... soggiorno. Oh!

    Da vicino era chiaro che si trattasse di una parete falsa, che era possibile tirare a se per farla ruotare. Dietro quello spazio, una stanza segreta e una visione immonda: arti tagliati e spurgati dal sangue erano appesi al soffitto tramite dei ganci per la carne, almeno una ventina. Dal lato opposto, una vasca da bagno era ricolma quasi fino all'orlo di linquido rosso che emanava un odore nauseabondo. Legati a una parete in fondo, due individui: uno di questi era una giovane donna dai capelli biondi, che con occhi spalancati sembrava guardare il nuovo arrivato. In realtà ci avrebbe messo poco a capire che si trattava di un'illusione ottica: la donna era in realtà morta da tempo, a giudicare dalla gola tagliata. L'altro, invece, era un ragazzo, anche lui piuttosto giovane, non sporco di sangue e non legato, ma anche così sarebbe stato impossibile per lui fuggire: non aveva né braccia né gambe.

    Mentre Shinichi guardava quello scempio, Azumamaru aveva compiuto uno scatto verso il detective, durante il quale i suoi capelli erano diventati affilati e pericolosissimi, per poi staccarsi e dirigersi contro il volto del Kurogane.

    Mille Aculei - Kebari Senbon
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può trasformare i propri capelli in spiedi che verranno scagliati con traiettoria lineare entro 9 metri di distanza. L'area d'influenza dell'attacco avrà diametro pari a 1,5 metri. La potenza è pari a 20.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    [Da studente in su]


    Dopodiché provò ad attentargli alla gola con un gancio da carne [SA I: potenza 10], poi allo scroto e infine alla tempia. [SA II e III]
     
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    Post Terzo





    Mi ci vollero solo pochi istanti per individuare il punto che mi interessava. Avevo visto (e in parte risolto) sufficienti casi per sapere che quella diversità nella polvere della casa poteva dire una cosa sola: una porta segreta. Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi. [Da genin in su]
    (Concentrazione)


    Ignorai completamente il nukenin, curioso di vedere cosa si celasse all'interno di quella porta anche se l'odore mi faceva temere cosa avrei trovato.

    Aprii la porta e mi trovai di fronte ad uno spettacolo che sembrava uscito direttamente dal mio passato. Ganci da macellaio con appesi diversi arti umani, una vasca da bagno piena di sangue e una donna appesa al soffitto... morta. Gola tagliata, probabilmente lasciata a dissanguarsi lentamente. Ed un ragazzo... ancora vivo? Ma senza arti.

    Un lavoro da principiante

    Nella sua vita passata, molto prima di giungere a Suna, Shinichi aveva non solo assistito a scene simili ma spesso ne era stato protagonista. Ed il fatto che il suo corpo fosse ancora intatto può far immaginare in che modo. La trasformazione si sciolse non appena l'altro sputò i propri capelli verso il Kurogane che stava già impostando la propria difesa. Non si aspettava un'offensiva particolarmente possente e rispose sfruttando una delle basi dell'arti ninja: la creazione di costrutti di chakra. [Creazione della Forma, maschera. Consumo basso (30 crediti]

    La maschera bloccò l'attacco diretto al volto. [Potenza 20 VS Potenza 20] ma qualche capello, diretto verso il resto del corpo, riuscì a penetrare il mantello del Kurogane, seppur senza causare danni ingenti [ferita medio-leggera diffusa]

    Non si era difeso perché voleva dimostrare al suo "avversario" che non c'era nulla che potesse fare. Aveva intenzione di instillare in lui un sacro terrore che lo avrebbe mantenuto in riga se avesse deciso di riportarlo a Suna senza sezionarlo in mille pezzi.

    L'aspetto del Corvo, un ninja in bianco con un disegno infantile sulla maschera, sarebbe divenuto il suo peggiore incubo.

    Azumamaru tentò di attaccare il chunin con uno dei ganci da carne. Ed ora sarebbe iniziato un nuovo metodo di terrore. Gli avrebbe mostrato che non solo i suoi attacchi non potevano ferirlo. Ma che lui non poteva nemmeno sfiorarlo.

    Indietreggiò con la gamba destra spostando il peso all'indietro per entrare in posizione di guardia (ma con le braccia abbassate) e piegando lievemente il busto all'indietro facendo a malapena sfiorare la propria gola da quel gancio. Contrariamente a Sadako non era ossessionato dalle malattie ma era sicuro che li sopra ci sarebbero state una mezza dozzina di forme diverse di tetano. [Riflessi viola]

    Ma esistono diverse forme di Tetano?

    Un secondo assalto, diretto all'inguine. Questa volta Karasu avrebbe evitato l'assalto ruotando il bacino, sfruttando la gamba posteriore come perno ed usando il ginocchio della gamba avanzata per accompagnare l'attacco del sadico fuori dalla sua portata. [Riflessi viola]

    Non gli era bastato. Questa volta tentò di colpirlo alla tempia. La difesa ed il contrattacco furono talmente da manuale che persino Shinichi non si accorse di averlo fatto se non dopo aver concluso il tutto. Si abbassò, flettendo le ginocchia all'ultimo istante per far passare il braccio nemico sopra la propria testa e contrattaccò con un pugno sinistro diretto al plesso solare mentre avanzava con la sinistra di un passo per migliorare la sua posizione e colpire con il massimo della potenza e della velocità possibili. [Riflessi Viola, Velocità Viola, Forza Viola]

    Era quasi certo di riuscire a colpirlo e, se ci fosse riuscito, avrebbe quanto meno tolto il respiro al suo nemico (non era sua intenzione ucciderlo, ma solo dimostrargli la sua completa superiorità).

    E' tutto inutile. Ora come ora hai due scelte: servire Me e il villaggio di Suna o infilarti da solo quel gancio attraverso la gola. Se sarai un bravo schiavetto metterò una buona parola per farti inserire nella squadra dei torturatori. Dovrai raffinarti un po' ma devo ammettere che hai un certo... talento per certe cose.

    Se lui avesse accettato gli avrebbe fatto riporre le proprie armi e dopo avergli legato mani e piedi con la corda di canapa gli avrebbe detto di uscire e di chiamare "Sadako" dicendole che "Karasu" aveva bisogno del suo aiuto.

    Inutile che io ti dica che scappare è inutile, vero? Ti ho già trovato una volta e posso farlo ancora. E ti giuro che ti insegnerò molte cose su come si scuoia la gente prima di farti morire.

    Mentre aspettava che Sadako entrasse Shinichi si precipitò dal ragazzo per accertarsi che fosse ancora vivo. Se così fosse stato gli avrebbe sussurrato all'orecchio Non preoccuparti. Conosco qualcuno che può ridarti ciò che hai perso. Ed io ti donerò la tua vendetta che sarà ancora più dolce, te lo prometto. Come ti chiami?

    Non erano solo vuote parole quelle di Shinichi. Come non erano solo voci quelle che volevano i monaci di Yamantaka affiliati al clan Asura. O viceversa, ora non ricordava esattamente.

    Se e quando Sadako fosse entrata le avrebbe raccomandato di occuparsi del ragazzo e della situazione mentre lui sarebbe uscito per rintracciare il nukenin.

    Non accetto scuse. Sei una kunoichi, non una comare di paese. Comportati come tale.

    Saltellando non poteva essere andato lontano se anche avesse deciso di scappare.


    Edited by -Shu - 17/4/2018, 18:18
     
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  8. Alkaid69
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    Azumamaru cadde sotto i colpi di Shinichi Kurogane, detto Karasu. Il divario di abilità era troppo ampio perché il primo potesse anche solo sperare di reagire. Forzato a reggersi in ginocchio, Azumamaru guardò il detective di Suna con astio, mentre quello si vantava della propria superiorità. E anzi, dopo tutto questo pretendeva di portarlo dalla sua parte, dargli un lavoro. Avrebbe dovuto bersela?

    Non aveva scelta, dopotutto. L'alternativa era la morte, e lui aveva ancora troppo da fare, troppo sangue sarebbe ancora dovuto scorrere.

    Uscì, umiliandosi, saltellando, dato che quello non si era nemmeno degnato di slegarlo. Un insaccato, questo era diventato.
    Fece quanto gli venne detto, richiamò il nome che gli era stato detto e non batté ciglio.

    Nel frattempo, Shinichi aveva parlato con la vittima mutilata di Azumamaru, ma questa, una volta capito che era finalmente in salvo da quell'incubo, aveva perso i sensi. Tuttavia pesava così poco che non sarebbe stato impensabile portarla con sé fino a un luogo più sicuro.

    Se non fosse che, quando Sadako entrò nella stanza, ebbe un mancamento. Ci vollero alcuni minuti perché si risvegliasse. -Io, io credo di stare avendo un collasso psicologico... avrò bisogno di alcuni giorni di malattia, è ovvio...

    Azumamaru non era fuggito, era rimasto nello spiazzo fuori dalla porta della catapecchia ad aspettare: -Non ha importanza dove e per chi. Se posso torturare, andrò persino a Suna.
     
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    Post Quarto



    Il ragazzo fece a malapena a dire due parole prima di svenire.

    Takeshi... grazie...

    Le torture avevano ferito pesantemente il ragazzo, probabilmente anche nella mente. Ci sarebbe voluto un miracolo per rimetterlo in sesto, ma Shinichi credeva nei miracoli. Probabilmente pensava che, pur ubbidendo all'ordine di riportare quel sacco di feccia a Suna, se fosse riuscito a ricavarne qualcosa di buono forse non sarebbe stata tutta fatica sprecata.

    Dormi Takeshi. Ci penserò io a te.

    Era sicuro che chiedere informazioni ad Azumamaru sarebbe stato inutile, generalmente quelle persone sceglievano le loro vittime a caso. Ma forse quella ragazza poteva essere sua sorella, o la sua ragazza. Fortunatamente nessuno lo vide sbiancare mentre si immaginava Miyako al suo posto.

    Io, io credo di stare avendo un collasso psicologico... avrò bisogno di alcuni giorni di malattia, è ovvio...

    Mi hai irritato a sufficienza. Ubbidisci agli ordini ed occupati di Takeshi, qui.

    Fortunatamente aveva dell'altra manodopera a disposizione. Sarebbe uscito dalla casa dove avrebbe ritrovato Azumamaru.

    Non ha importanza dove e per chi. Se posso torturare, andrò persino a Suna.

    Questo è lo spirito giusto. Ma prima dovrai imparare alcune lezioni, come ti avevo detto. Lezione numero 1: ti è permesso torturare solo chi ti viene ordinato. Lo so, un po' noioso, ma se diventi bravo potresti essere tu quello che sceglie chi torturare. Ovviamente mai nessuno del villaggio o nostri alleati. disse Karasu alzando un dito

    Lezione numero 2: evita sempre di uccidere qualcuno. Non si sa che utili informazioni potrebbe nasconderti.

    Ed infine, lezione numero 3: pulisci sempre il casino che combini. Ora voglio che tu venga dentro e mi racconti tutto sulle tue vittime. Mentre dai loro degna sepoltura, ovviamente.

    Karasu liberò dalla corda l'ex-nukenin e lo accompagnò all'interno dove lo osservò e lo ascoltò a lungo, ogni tanto commentando la scelta di Azumamaru su un preciso metodo di tortura o su motivi personali che lo avevano spinto lungo quella strada. Sadako se ne sarebbe rimasta fuori con Takeshi, schifata (giustamente) da quella scena.

    [...]

    Bene Azumamaru, è tempo di andare nella tua nuova casa nel villaggio della Sabbia.

    Ci avrebbe pensato lui a portare Takeshi, mentre Sadako controllava Azumamaru anche se ormai il Kurogane era sicuro che non sarebbe più scappato. Anche se quella scelta era più dovuta al fatto che preferiva la compagnia del mutilato rispetto alla ciarliera Sadako e al sadico Azumamaru.

    Fu un viaggio pieno di pensieri e di dubbi. Che solo il futuro avrebbe potuto chiarire.


     
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