Ogni Promessa è Debito

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Waket
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,906
    Reputation
    +189

    Status
    Offline

    Cruda realtà


    II



    La reazione pacata di Raizen tranquillizzò la ragazza. Per come lo conosceva, si aspettava una frecciatina che le avrebbe mandato a fuoco le guance, invece quel suo commento lo aveva spinto a parlare un po' di sè e sfogarsi, anche sul trauma appena passato. Hebiko era felice della cosa, se lei era una persona con la quale l'uomo si sentiva libero di parlare dei suoi problemi, doveva per forza vederla come importante, e la cosa la aiutava a fidarsi di lui. Prendendosi qualche altro boccone, concentrata più sul quale scegliere che sulle parole che stava per pronunciare, rispose ai commenti di Raizen:

    Non sei emo. Sei solo un bulletto che è stato pestato daun gruppo meglio organizzato del tuo.

    Dopo una piccola pausa, dove smise di concentrarsi del suo piatto per dare attenzioni all'Hokage, aggiunse:

    E' ora che ti formi un gruppetto serio. I bulli non sopravvivono mica da soli, hanno bisogno della gang alle loro spalle. Altrimenti... Beh, ormai lo sai.

    Non lo interruppe una seconda volta, voleva lasciarlo sfogare, ascoltandolo con interesse e gustandosi il cibo con altrettanta attenzione. Si premunì persino di spiegare la sua ultima battuta alla ragazza, che reagì con una smorfia confusa, scuotendo la testa.

    Ninja grassi e buffi. Mah. Ai giorni d'oggi chiunque fa questo lavoro.

    Finito il suo antipasto, la rossa fece una pausa dal cibo, per concentrarsi sul rispondere all'uomo. Poche persone in ancor meno occasioni potevano dire di aver mai visto la Vipera così rilassata e volenterosa nell'aprire una discussione, senza cercare di estorcere particolari informazioni a chi aveva di fronte, o secondi fini in generale. Certo, in questo caso un secondo fine c'era, ma era più un voler far sfogare Raizen per capire come si sentisse in quel frangente della sua vita.
    Schioccò le dita un paio di volte, per attirare la sua attenzione:

    Ok, guardami. Dritta negli occhi. E prova a dirmi che non ti sei mai posto in maniera arrogante con un tuo alleato. ...Ti rinfresco la memoria: ricordi quella botola infame? Ti sarei saltata volentieri al collo. Non volevi ascoltarmi, ti chiedevo di rispettare una mia richiesta, eppure tu continuavi a fare il grosso, come se ti trovassì lì per diritto, e non grazie a me. Certo, io sono otese, tu sei l'Hokage, è naturale che tu metta al primo posto il tuo villaggio... Ma non sono un'otese qualunque. Altrimenti non mi avresti chiesto di venire con te in quel laboratorio sottomarino. Ed io non ti avrei mai portato in quella botola.

    Si chinò leggermente in avanti. Nonostante il suo sputargli in faccia la verità in maniera così cruda, si capiva dalle sue movenze pacate e dalla voce gentile che quelle non fossero provocazioni.

    Non so come tratti i tuoi shinobi, ma io ero una tua alleata, e mi sono sentita pugnalata alle spalle in favore di una causa che tu ritenevi più importante. Se pensi di aver fatto lo stesso errore che hai fatto con me ad altre persone, beh... eccoti spiegato il motivo dell'odio.

    Tornò a distrarsi osservando la tavola, lasciando un po' di tempo al suo accompagnatore per pensare, o risponderle. Dopo aver appoggiato un paio di bocconi di carne sulla griglia (mantenendo una distanza a dir poco esagerata, lo sfregolio le dava l'impressione che delle gocce bollenti potessero finirle addosso in qualsiasi momento), avrebbe aggiunto un altro pezzo del discorso:

    Mi dispiace per il tuo stress. Ma non credo che tu debba sforzarti così tanto nel cercare l'approvazione altrui. Sei l'Hokage maledizione, sei la figura più importante di tutto il villaggio, se non di tutto il paese del fuoco. E ti preoccupi di qualche pulce che parla male di te? Lascia che parlino. Sono i fatti a parlare chiaro. A Konoha si vive bene, e se in un villaggio si sta bene è in primis grazie al suo capo. Manda tutti quelli che ti criticano ad Oto per una settimana. Se sopravvivono, torneranno indietro con la coda tra le gambe e ti saranno fedeli a vita.

    Non voleva parlare nello specifico di Yato, lo aveva incontrato nei giorni precedenti, ma sapeva ancora troppo poco di lui per poter dare un parere utile a riguardo. Da come ne parlava però le ricordava lo stress provocatole da Shinken, e la cosa la aiutava ad immedesimarsi, per capire al meglio la rabbia di Raizen.

    Se ci fossi io come segretaria non ti farei nemmeno perdere tempo con elementi del genere. Come Hokage hai sicuramente cose più importanti di cui occuparti. Se invece ci tieni così tanto alle opinioni altrui, allora pensa a ciò che ti ho detto prima e a come risolvere la cosa. Resto del parere che per comandare un villaggio serve un pugno di ferro. ...Ma io che ne so, sono solo la segretaria di un'idiota con troppo potere in mano.

    Ridacchiò, riempiendosi la bocca con un boccone di carne. Non riteneva Febh un'idiota, non nel senso negativo del termine (a volte sì, ma chi non lo farebbe). Si fidava di lui, nonostante ne fosse ancora spaventata a volte. Il loro rapporto non era ancora solido come avrebbe voluto, ma aveva ottime basi che cercava di migliorare. Dopo gli ultimi avvenimenti questo si era incrinato, e lei aveva iniziato a sentire il desiderio di volersene andare. Tuttavia, il desiderio veniva bloccato non dalla paura di far arrabbiare Febh, ma di deluderlo. Non se lo sarebbe mai perdonata.

    Ora però voglio sapere qual'è la cosa più assurda che dicono di te. A me sono arrivate le voci di una festa con tanto di cantanti fatta per inaugurare il nuovo Hokage. Dai dimmi, lo hai fatto davvero?

     
    .
17 replies since 7/5/2018, 19:21   361 views
  Share  
.