Musei no Uta - Il Canto Senza SuoniLe Grotte del Silenzio

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    ~ The Red Capes are coming!

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    La vittima sacrificale


    Capitolo Terzo


    Atto XI
    Più vicino. †



    Sapevo che i miei colpi corpo a corpo poco avrebbero potuto contro quello sciame di pipistrelli. Lo sapevo eppure non mi importava: c'era una necessità in tutto ciò che stavo facendo che trascendeva la razionalità. Il Contratto andava preservato, la Promessa mantenuta, la parola venerata. Colei che si era frapposta sulla strada del buon compimento di tutto ciò era Reika e perciò ella doveva morire.
    Le esplosioni di Hohenheim ed i miei fulmini oscuri erano penetrati all'interno di quello stormo come un finissimo ago: avevano messo a tacere centinaia di piccoli pipistrelli smaniosi, inebriati dai feromoni che loro stessi, negli anni, erano divenuti in grado di produrre. Non solo: Reika, man mano che il combattimento avanzava, si dimostrava meno lucida, più furibonda, più ferale. L'odio che teneva insieme le mie membra, con molta probabilità, stava lentamente dilaniando quell'essere formato da tanti piccole altre figure; un odio di tale portata ed intensità avrebbe fatto vacillare chiunque non fosse avvezzo a tali passioni. Reika era probabilmente la più vile delle lussuriose, schiava quindi della tranquillità e del piacere; il dolore di mille bombe che esplodono, la rabbia verso il creato e il rancore più profondo erano sentimenti che difficilmente, forse, le appartenevano. Ogni passo che faceva in quella stanza lo dimostrava, la sua ultima trasformazione poi, infine, ne fu la più grande evidenza: come un'oscura bomba di morte, il suo corpo si espanse, mostrando ogni singolo chirottero che la componeva. Yato fu abbastanza rapido da proteggere con le capacità innate del suo clan sia se stesso che Hohenheim, avvolgendo entrambi in un grande rovo; io, d'altro canto, ero esattamente nella direzione opposta alla loro, verso il soffitto, sul dorso di un pipistrello d'argilla. Benché volessi portare il combattimento verso il basso più che starmene lassù, da solo, fu ancora il giovane Senju a darmi un'ottima idea. Le cartabombe sul soffitto, Maestro...non ci si avvicinerà! Al che scattai rapido e, con un balzo, senza pensarci due volte, irrorando i miei arti metallici inferiori con un po' di chakra, mi mossi sul soffitto verso dove si erano conficcati i kunai lanciati poco prima dal foglioso. Un piccolo sbuffo di fumo comparve da sotto la mia armatura. Le lastre di contenimento sui miei arti meccanici erano state rilasciate dal chakra ed adesso riuscivo a muovermi con più rapidità. [Note] Combattere con Handicap [Equipaggiamento]

    Liberazione
    Maestria: L'utilizzatore, se rimosso l'Equipaggiamento Debilitante dopo averlo indossato per almeno 2 round di combattimento azzera i malus ed ottiene un bonus di +3 tacche nella statistica ridotta dall'equipaggiamento, per 1 round.[Da genin in su]

    Equipaggiamento Debilitante [Vario]
    Degli speciali inserti molto pesanti in metallo che si applicano alle giunture metalliche del corpo dell'utilizzatore, diminuendone le caratteristiche. Finché indossate riducono la velocità dell'utilizzatore di 2 tacche.Tipo: Supporto -
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 0 | Durezza: 0)
    [Da genin in su]

    Allenamento Pesante
    Abile: L'utilizzatore può aumentare le tacche di malus durante i round di utilizzo dell'Equipaggiamento Debilitante. Ogni tacca di malus in più aumenta di una il bonus ottenuto usando Liberazione. Il malus massimo è pari a 2 tacche.[Da chunin in su]

    Allenamento Infinito
    Abile: L'utilizzatore può aumentare i round di utilizzo dell'Equipaggiamento Debilitante. Ogni round in più aumenta di un round la durata di Liberazione.[Da chunin in su]

    Fusione
    Speciale: L'utilizzatore, durante l'uso di "Liberazione", è in grado di scomparire alla vista dell'avversario durante i suoi spostamenti se i Riflessi sono inferiori alla Velocità dell'utilizzatore. Risulterà occultato alla vista fino a 1,5 metri dall'avversario, non ottiene vantaggi negli altri sensi. [Da jonin in su]


    Controllo del Chakra Adesivo [Combattiva]

    Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali. (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da genin in su]

    Tocco Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore è in grado di trattenere senza presa oggetti di dimensioni Piccole o inferiori.(Mantenimento: ¼ Basso a oggetto)
    [Da genin in su]

    Chakra Adesivo (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.(Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]

    Tocco Adesivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore è in grado di trattenere su mani e piedi oggetti di dimensioni Medie o inferiori.(Mantenimento: ¼ Basso a oggetto)
    [Da chunin in su]

    Chakra Adesivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità su terreni con qualsiasi ostacolo. Il terreno non può causare Intralcio.(Mantenimento: Basso)
    [Da jonin in su]

    Velocità: 700 + 75 (Liberazione) = 775
    Se da quella posizione avevo forse scampato l'enorme agguato da parte dello stormo, tuttavia non ero in grado di colpirlo: Reiko era troppo lontana perché riuscissi a raggiungerla con un colpo di spada. Di usare nuovamente i fulmini oscuri, in quell'occasione, non se ne parlava. Fu in quel momento di sconforto e estremo pensiero che la parte della Hakushaku che era rimasta con noi mi si avvicinò confermandomi cose che già ero riuscito a comprendere ma soprattutto dandomi gli strumenti per terminare, una volta per tutte, la faccenda. Reika è sconfitta e fuori di sè. E questa stanza è completamente isolata...anche se solo una frazione di me è qui permettimi di aiutarti ad abbatterla definitivamente, non posso attaccarla in maniera diretta, ma nulla mi vieta di supportarti, specie dopo che lei ha colpito per prima. Imbraccia la mia forza, Kensei Hito, e abbattila! Usa la mia forza come un tempo la usò Kenkichi! E mentre pronunciava queste parole, come mille venti s'abbatterono su di me. Li vedevo, quasi, da come l'aria davanti alla bocca di quel piccolo chirottero prendeva forma, si aggrovigliava e vorticava, nient'affatto dissimile dai riverberi dell'acqua ferma quando scossa. Quel vento, quel suono arrivò al mio braccio destro e lo pervase, spandendosi fino alla spada. Ma non fu solo la spada a godere di tale potenziamento. Vibrai io tutto come vibra la lama prima di sferrare il colpo mortale. Le mie protesi, il mio elmo, il moncone del braccio sinistro: tutto era pervaso ed immerso in quel suono ancestrale. Non mi restava che sfruttarlo. Ma come potevo fare da quella distanza? Bhè, fu semplice: se non sei tu ad andare verso la Montagna dei Kage di Konoha ... allora sarà essa a venire da te.
    Iniziai a roteare davanti a me la Yakusoku ad una velocità incredibile: roteava intorno alle mie spalle, roteava col fulcro della mia mano destra fermo davanti al mio petto. E fu in quel momento che una incredibile corrente si mosse da essa, e da essa si propagò, diretta verso il centro di quello stormo, davanti a me, intenzionata ad immobilizzarlo nella sua totalità. [Tecnica]Hoshoku no Jutsu: Miryoku - Tecnica del Predatore: Attrazione
    Villaggio: Esperto di Ninjutsu
    Posizioni Magiche: Movimento (4)
    L'utilizzatore rotea un'arma in senso antiorario ad altissima velocità, creando una corrente di vento attrattiva verso la sua persona che si espanderà verso l'avversario con velocità pari alla Forza dell'utilizzatore. Il raggio della corrente è nove metri e l'ampiezza sei. Può causare Sanguinamento (DnT Medio). Chi si trova all'interno della corrente è sottoposto ad una presa. L'utilizzatore può spendere slot azione per danneggiare la vittima: il danno è dato dalla differenza tra Forza dell'attaccante e Resistenza del difensore; la Forza di attrazione è pari alla Forza dell'utilizzatore; Mantenere la tecnica richiede slot tecnica. È possibile utilizzare la tecnica in combinazione con ogni "Hoshoku no Jutsu" spendendo slot tecnica anziché slot tecnica avanzata. Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    Sottotipo:
    (Consumo: Medio / Mantenimento: Basso)
    [Da genin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    Forza e velocità: 850 + 50 (Volontà assassina) = 900 [OverCap] Converto Semiparalisi in ferita leggera.


    Se, come pensavo, le forze di quello sciame erano andate ormai scemando, con quella presa l'avevo in pugno. La corrente era così forte ed opprimente che, probabilmente, avrebbe costretto i chirotteri a tornare nella loro forma compatta, a mostrarmi nuovamente il volto malato e mostruoso della donna-ragno. Non solo, nel giro di qualche istante, l'avrebbero portata diretta davanti a me. [Azione I-II]Utilizzo due slot azione per infliggere danni dovuti alla differenza Forza vs Resistenza mentre la corrente attrattiva porta Reika verso Kensei.Sarebbe stato più facile accettare la mia proposta, Reika. Mi hai deluso per l'ultima volta. Avrei detto e, in un istante, la presa si sarebbe sciolta dando un barlume di speranza al lussurioso pipistrello. Ma sarebbe stato davvero forse solo un istante: il tempo, per la Yakusoku, di cambiare il senso rotatorio del grande turbinio in cui si stava esprimendo; in quel modo, la lama sarebbe caduta, dall'alto verso il basso, verso il centro della testa della Nobile. Allo stesso tempo, tutto il potere conferitomi dalla Hakushaku sarebbe esploso poderoso e inarrestabile, esattamente come il sottoscritto. L'intenzione era quella di aprirla in due per verticale. [Azione III] Forza: 850 + 50 (Volontà Assassina) = 900
    Velocità:700 + 75 (Liberazione) + 50 (Tributo di Sangue) + 25 (Impasto) = 850
    Potenza: 40 + 20 (Tributo di Sangue) + 60 (Canto della Notte: Affilatura) = 120

    Yakusoku Kenkichi [Mischia]
    Una impugnatura in osso finemente decorata, con un'estremità che appare sporca di sangue. All'attivazione esige una ferita Leggera all'Utilizzatore, senza consumi di chakra, ed emette una lama lunga circa un metro e venti, leggermente curva, ricordando un arco. Più leggera e più maneggevole di una Katana, avendo solo il peso dell'elsa, può sferrare colpi letali in combattimento ravvicinato. La Lama rimane attiva per tutta la scena, è possibile disattivarla come azione gratuita ma ogni riattivazione richiederà, nella stessa scena, il sacrificio di una Lieve.Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Grande
    (Potenza: 40 | Durezza: 5)
    [Da chunin in su]

    <contenuto>Tributo di Sangue: L'utilizzatore può potenziare la propria Lama Insanguinata. Il Tributo di Sangue aumenta di potenza dell'arma di 5 ogni consumo ¼ Basso impiegato per 1 slot. Riducendo di 10 la potenza della Lama Insanguinata, la lama può causare 1 volta a round un Sanguinamento (DnT Medio).

    3 Ferite Leggere diffuse sul corpo per il contraccolpo.

    Era arrivato il momento di riunire i pipistrelli sotto un'unica egida: la mia.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 27/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

     
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    Colpo mortale


    XI


    [Mantengo Scorpione di Pietra]

    Le urla delle mille unità che componevano la Nobile urlavano creando una cacofonia unica e terrificante, che faceva vibrare l'aria e riverberava tra le pareti massicce dello Scorpione di Pietra evocato dal jonin della Sabbia. L'attacco con i fulmini di Kensei e le sue esplosioni avevano decimato i pipistrelli che componevano il loro nemico, portandolo ad un delirio smanioso di vendetta. Come sempre succede, una bestia che sta per morire attacca nella maniera più violenta, e così lo stormo che era Reika si espanse violentemente, portando la sua furia distruttrice suoi ninja. Hohenheim, che era appena rientrato nel flusso della battaglia dopo il risveglio accidentale di quel nuovo ed affascinante potere, rimase stupito dell'iniziativa del Senju in quel frangente. Attingendo alla manipolazione del legno, tipica del suo clan, li avvolse entrambi in un bozzolo di rami e arbusti, sufficientemente fitto da proteggerli dall'attacco dei chirotteri. Purtroppo la sua arte non poteva raggiungere Kensei, ma la strategia che il ragazzo di Konoha aveva messo in atto poco prima sembrava aver aiutato il jonin kiriano tanto efficacemente quanto se si fosse trovato nel bozzolo arboreo con loro. Ben fatto Yato! Esclamò il jonin bambino in tono serio e galvanizzante, senza perdere di visto lo scontro che si stava svolgendo sulla sommità della cupola che lui stesso aveva creato.



    Kensei aveva lasciato con un salto la sua creatura volante per portarsi sul soffitto. Quindi, con il supporto della Baronessa, mise in atto una tecnica che gli ricordò immediatamente la sua ormai abbandonata tecnica delle implosioni. In un raggio di 9 metri, la sua influenza avrebbe catturato probabilmente tutti i pipistrelli in circolazione. Al sunese non rimaneva che sistemare coloro che fossero scampati al forza di attrazione della tecnica del kiriano.

    Similmente a quanto fatto prima, Hohenheim convertì altra pietra in argilla, creando così due nuovi chirotteri, esattamente uguali a quello che si trovava in aria, e che Kensei si era lasciato alle spalle. Con un rapido battito delle ali, le tre creazioni sarebbero scattate per intercettare i nugoli di pipistrelli in allontanamento da Kensei. Piazzandosi in tre punti equidistanti 14 metri dal jonin kiriano, le sculture di argilla sarebbero detonate liberando il loro potere distruttivo tutto intorno. Le tre esplosioni avrebbero coinvolto gran parte dello spazio disponibile all'interno della grotta di pietra, arrivando fin quasi ad un metro dal bozzolo prodotto da Yato. Questo era infatti l'idea alla base della tecnica dello Scorpione di Pietra: creare uno spazio dal quale non si poteva uscire, e quindi non si poteva scappare da un'attacco ad area ad ampia scala.

    Chakra: 78/125
    Vitalità: 19/20
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Detonazione
    2: Detonazione
    3: Detonazione
    Slot Tecnica
    1: Mantenimento Scorpione di Pietra
    2: Creazione argilla
    3: Movimento creazioni
    Equipaggiamento
    • Gambali in Ferro × 1
    • Fumogeno × 1
    • D-Visor × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Maschera × 1
    • Kunai × 8
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Respiratore × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Contenitore di Elemento × 9
    • Kiseki Verde × 1

    Note
    ///


     
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    È colpa tua. Ratty

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    Fili che si Riuniscono
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    Kensei, Hohenheim, Yato
    Resa vana l'ultima offensiva di Reika grazie alla mia illusione, mentre lo stormo vivente si riorganizzava il Sensei, forte del potere concessogli dalla Baronessa, decise di porre fine a quello scontro che fin troppo aveva pesato sulla nostra mente e sui nostri corpi...specie il mio che dopo aver dissolto parte del guscio ligneo mi trovai ad accasciarmi, provato dalle tremende esalazioni tossiche che permeavano quella sala. Io...anf...il...respiro...anf... Certo anche la carenza di chakra cominciava a farsi sentire, ma se lo stesso valeva per il Maestro e per Hohenheim certamente non lo davano a vedere. I miei occhi avvamparno di pura invidia, che quasi sfociava nell'odio. Volevo anche io quel potere...lo desideravo...ne avevo un disperato BISOGNO per la mia Missione. La mia stessa vita dipendeva dall'ottenere quel potere! Anf...grazie... Risposi alle parole di lode che mi venivano rivolte...parole che erano come stilettate, un contentino per il genin che non sarebbe mai dovuto essere là e che poteva solo ammirare come un cane bavoso davanti al pasto, ciò che i veri ninja erano in grado di fare.

    Il maestro iniziò a far roteare la sua arma con rapidità crescente, mentre lo spostamento d'aria generato creava come un effetto di risucchio...la peggiore delle offensive per una creatura composta da migliaia di elementi che singolarmente erano decisamente deboli. Gran parte dello stormo venne catturata dal vuoto d'aria, attratta senza possibilità di reazione se non cercare nuovamente di condensarsi in un solo essere per opporsi...ma le tempistiche le giocavano contro, così come il gas che la intontiva (e lo respirava con decine e decine di gole, a differenza mia) e con quell'ira terribile che la rendeva ancor più incontrollabile e violenta. Abbastanza pipistrelli si erano quasi radunati in una versione ingrandita della testa mostruosa assunta dalla Nobile poco prima, abbastanza grande da divorare una persona in un solo morso...ma il Maestro era pronto con la sua spada. IO TI ODIOOOO!!!! Le ultime parole di Reika. Con un botto sonoro che si accompagnava all'elegante e spietato fendente, il Maestro la trafisse trasmettendo una tremenda vibrazione a tutti i pipistrelli in contemporanea, facendoli letteralmente esplodere come se squarciati a metà. L'impatto fu tale che le orecchie mi continuarono a fischiare per qualche minuto, e quasi non mi accorsi delle azioni del sunese che con le sue creazioni fece piazza pulita dei pochi pipistrelli rimasti. Forse uno o due rimanevano, ma si avvizzirono lentamente, con la voce di Reika che sussurrava ancora e ancora quella singola frase: TI ODIO. Ti Odio. Ti odio. ti odio. ti...

    Lo odiai anche io perché era meglio di me. E mi fece sentire meglio. Il Maestro aveva ragione. Stavo per perdere i sensi, stremato dalla fatica. Hohenheim-san...questi gas...li ha fatti lei? La prego... Iniziai a tossire: il mio organismo era stato fin troppo compromesso...avevo davvero bisogno d'aria! Nell'istante in cui il Jutsu fosse stato disperso un gran numero di pipistrelli sarebbe piombato all'interno: uno stormo che faceva quasi impallidire quello di Reika, ma che non trasmetteva alcuna ostilità nei nostri confronti. Le creature volarono intorno a Kensei, sorreggendolo nella discesa dal soffitto nemmeno stesse planando, fino a tornare a condensarsi nell'aspetto gigante e mutevole della Baronessa. Kyofu era appeso alla porta, a testa in giù, e ci osservava. Io potevo finalmente respirare.

    Kensei Hito. Con Amano unitosi al contratto e Reika annientata, l'equilibrio dei Nobili è definitivamente cambiato. I pipistrelli torneranno a seguire la vocazione del Contratto, anche se alcuni potrebbero scegliere ancora di legarsi al clan Kuei, ma senza più essere di loro esclusivo appannaggio. Seguitemi. Con la cacofonia delle sue diecimila ali uscì da quella sala di morte e corruzione, lasciandoci soli. Kyofu ci salutò con un inchino (per quanto strano sembrasse visto che era a testa in giù). Kensei Hito, sono onorato del legame fra noi. Dimostri di essere degno di portare la Yakusoku, di essere il nuovo fondatore dei Kenkichi. Ti servirò fino a quando avrò respiro. Poi con una delle manine artigliate che stavano in cima alle ali indicò la direzione intrapresa dalla Hakushaku. Ho predisposto del cibo per rifocillarvi...niente di elaborato, temo, ma è nutriente. In quell'istante avrei potuto abbracciarlo per quelle parole...salvo poi uccidermi per la vergogna...perchè ero sempre così debole? Così fragile? Lei vi attende dove vi siete incontrati la prima volta. Il cibo si sarebbe scoperto essere perlopiù a base di insetti (morti), frutta e miele, ma avevo mangiato di peggio e accettai senza riserve.

    [...]

    Feng Gu
    Chino sul suo nemico, completamente padrone della sua vita o della sua morte, il Risorto prese la decisione di attendere, di rimandare la vendetta in modo da sorbirla appieno, invece che sfiorarla appena con la punta della lingua. Investire per il futuro successo, questo era il suo piano. Tsubasa sembrava sollevato e cominciò a svolazzare intorno al mercenario. Certo, Tengai-sama sarà informato, ma fate presto...quello potrebbe anche essere tutto ciò che resta di Kazuhiro-dono. Iniziarono la risalita, prendendo la Spira Nera al contrario: muoversi con un peso era più complesso, ma le orribili creature di quell'abisso non sembravano interessate a ciò che saliva verso l'alto, quanto piuttosto a danneggiare ciò che scendeva, forse identificandolo con i pipistrelli loro guardiani. Nessuno li disturbò.

    Kazuhiro-dono combattè contro un Kaguya dell'Accademia anni fa. Il Mizukage di Kiri, in una delle prime missioni ufficiali della Zanna fuori dal loro territorio. Ne parla sempre come dello scontro più grandioso mai avuto...il primo in cui utilizzò la Divina Danza Notturna fino in fondo...anche se il suo nemico decise di suicidarsi esaurendo il chakra piuttosto che affrontare la morte con coraggio, e la cosa rimane come un'onta per Kazuhiro-dono, uno smacco che non riesce a dimenticare. A metà strada poi il pipistrello si separò dal Risorto, dirigendosi verso la dimora di Tengai, mentre il mercenario poteva continuare la sua ascesa con relativa tranquillità, raggiungendo quindi il Re che albergava nel suo collo. Non poteva comunicare telepaticamente, ma trasmetteva i suoni con le vibrazioni delle ossa e pertanto erano le orecchie del Kaguya a sentirlo, e doveva essere la sua voce a parlare, come se avesse il suo interlocutore sulle spalle, vicino all'orecchio. Morto. Io esisto da tempo immemorabile, io sono divinità! Nessuno ha generato i quattro Re, noi siamo coloro che dovrebbero regnare sul mondo intero! Il Flagello, lui si, lui è artificiale, precipitato nella nostra prigione, abbastanza forte da tenerci in scacco, ma solo per fortuna e stratagemmi, noi siamo superiori,e fra i quattro IO sono il migliore! Tutti mi hanno preso qualcosa, ma quando lo riavrò io li schiaccerò tutti come vermi! Pieno di se, il Re sembrava certo di quanto dicesse, per quanto non fosse verificabile, e certo la sua natura divina era discutibile. Forse millenni nel buio avevano offuscato il suo giudizio, o magari non era una creatura del tutto razionale sin dal principio. I re sono quattro, il flagello è uno e perirà!

    Raggiunsero infine la cittadella dei Pipistrelli, e in quel momento il corpo di Kazuhiro ebbe come un tremito prima di dissolversi in uno stormo di pipistrelli, e gli stessi in polvere sottile che si diresse con rapidità verso est. O aveva smesso di esistere...oppure più verosimilmente allontanandosi dall'abisso che esisteva come prigione ora poteva ricongiungersi con il resto del corpo, portando le esperienze di quella battaglia. Anche per i sensi fini del Kaguya seguire della polvere nera nel vento e al buio era praticamente impossibile. Poteva tornare da Tengai o cercare gli Accademici...o cercare da solo l'uscita da quel posto...peccato che non sapesse in quale direzione cercarla.

    [...]

    Tutti assieme?
    L'enorme pipistrello composto dal mutevole stormo attendeva svolazzando sul posto, strano a guardarsi come sempre, ma con la pancia piena e con qualche sana boccata di aria pura, unita alle Mani Curative (Che non avrei lesinato per curare anche gli altri due, se necessario), ero abbastanza in forze da non farmi prendere dalla nausea. Hohenheim-san...sono...sono mortificato per il suo orecchio. Deglutii. Lo ho raccolto, posso provare a ricucirlo e usare poi le Mani Curative se vuole...dovremmo essere ancora in tempo. Se anche avesse acconsentito, però, avrei scoperto che non importava cosa facessi: la carne non si rinsaldava e anche se il moncone aveva smesso di sanguinare era come se quell'orecchio non facesse più parte del corpo [Nota]Questo a causa dell'Orizzone degli Eveti! Io non...non capisco. Sarei avvampato di imbarazzo. Sono...sono un medico fallito e un ninja inutile, mi perdoni. Avrei detto prostrandomi, gonfio di autocommiserazione e di odio per chiunque fosse invece capace di cose oltre la mia portata. Hohenheim incluso.

    Ma mentre questa scena faceva da satellite, la riunione tra Kensei e il corpo principale della Baronessa seguiva una formalità che aveva qualcosa di sacro.
    Oggi molto è cambiato nelle Grotte del Silenzio, Kensei Hito.
    Un vecchio patto è tornato a fiorire più saldo che mai.
    Una vecchia faida è stata rimandata con una tregua vantaggiosa per tutti.
    Un equilibrio è stato spezzato, portandomi nuova influenza.
    Un'amicizia è nata, spero, tra me e colui che impugna la Promessa di Kenkichi.

    Altri pipistrelli si erano uniti stavolta, Kyofu avanti a tutti, ma almeno una cinquantina riempivano la sala, di forme e dimensioni più che variegate. In quel momento però fummo interrotti dal battito di mani all'estremità della piattaforma: un uomo ben vestito e dalla pelle scura era appena arrivato: uno stormo divenuto umano. Congratulazioni. Ottime mosse, davvero. Uccidere Reika e soggiogare politicamente Amano. Sono assai compiaciuto. Personalmente a me interessa solo fermare quanti più Mostri d'Ombra possibile, questi giochi politici sono secondari, ma mi permetto di dire che il Mercenario che avete mandato è stato sopraffino, mettendo persino fuori gioco uno dei quattro Re per qualche secolo, con l'aiuto di un mio ex consanguineo. Fece un inchino. Sono assai lieto di questi eventi. Il mio nome è Tengai, nobile delle grotte del silenzio. Come da accordi con il Kaguya. Tsubasa doveva averlo informato delle capacità di Feng Gu e del duello avvenuto. Lascerò che i pipistrelli siano liberi di scegliere anche i Kenkichi, e non solo i Kuei. Almeno dodici pipistrelli di diversa foggia lo avevano seguito e si erano appollaiati poco distante. Ma prima che me lo chiediate, sono troppo impegnato a farequello che è il nostro dovere qui sotto per unirmi al contratto come Amano...inoltre preferisco una certa libertà d'azione. Anche il Sensei aveva avuto successo allora, ma dove era? Non potevo sapere se stava vagando da solo, o se Tengai se lo era portato dietro, o se sarebbe arrivato sulla piattaforma, magari proprio in quel momento.
    Tutto questo mi rende orgogliosa. Sono felice, Kensei Hito, di averti incontrato e di essere legata a te e ai tuoi saldi princìpi. Sii l'esempio di cui il clan ha bisogno per risorgere. Ora dimmi, scegli due fra noi e conferisci loro un nome, se lo desideri, così da poterli richiamare quando ne avrai bisogno. Col tempo, tutti noi saremo al tuo servizio diretto.

    Non so se hai delle ricompense pattuite con le persone che ti hanno accompagnato, ma se così non fosse, potrei donare loro qualcosa che conserviamo nella cittadella e che certo avrà più utilità per mani umane che non per noi.

    Una ricompensa? A me bastava che il Maestro decidesse di insegnarmi l'arte della spada...ma forse qualcosa poteva essere utile per la Missione. In ogni caso ero stato debole, patetico e persino lesivo, ma almeno non mi sarei mostrato avido come un cane adorante in attesa di un premio. Rimasi in silenzio, cercando di mantenere un'espressione neutra e abbozzando un inchino. Non ho pretese se non di essere addestrato, anche se indegno. Dissi, ma non sapevo cosa avrebbe detto Hohenheim.

    Edited by Febh - 6/2/2020, 12:56
     
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    Falce dei Kaguya


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    Divisione e Riunione


    Alleati falsi e veri



    Avere il Sanga così impotente vicino a se e non ucciderlo, non uccidere quel segmento del suo nemico... una prova di pazienza ed autocontrollo non da poco per il Risorto.
    In effetti, mi deludi, mi sarei aspettato che sbroccassi! La Vendetta è TUTTO! GNEGNEGNE!!!
    GNEGNEGNE? Come ti permetti sottospecie di ... rettile deforme?
    Fratello...
    Discendente...
    Io lo sventro questo coso con il carapace! Qui! Subito! Sul suo maledetto trono!
    Sto solo dicendo che tutto questo parlare di Vendetta e poi? Lo lasci andare?
    Se Kazuhiro è vivo e CI reputa la nullità che diceva, non ci sarà avverso! Abbiamo lo Yonga e lo Shoga dalla nostra! Jaime potrebbe diventare il Niiga! Se il Sanga non ci è nemico...
    Sei più vicino a sposare Michi Kujo?
    Siamo più vicini ad avvicinarci a lui e distruggere tutto ciò a cui tiene!!!! La Vendetta non è la MORTE del corpo! La Vendetta è la distruzione dello spirito! Lui deve voler morire...
    Fenici Immortali, ora abbiamo anche quella cosa... in mezzo a noi, e tu parli così?

    Ma la discussione s'interruppe quando il pipistrello rispose alla domanda sul "Lui" di cui parlava il Sanga.
    Il Risorto dovette evitare di mostrare un sorriso nel sentire parlare dello "scontro più grandioso mai avuto".
    Contro di me, cos'altro credeva di ottenere?
    L'Ego che c'è qui fuori è niente rispetto a quello che hai tu, Ossicino! AHAHAHAH!!! Almeno per dimensioni!
    La nota sul suicidio e l'onta prodotta, quelli... furono un'altra prova di autocontrollo del Risorto.
    Capisco., fu la laconica risposta alle parole del pipistrello, prima che questi si separasse da loro.
    Altrettanto interessanti furono le parole del Re che ora faceva parte delle sue ossa, per quanto, forse, un pò esagerata dal punto di vista di che le stava dicendo.
    Pensavo fossi tu quello vanitoso, Ossicino, ma l'Avarizia, qui, potrebbe anche essere un pò innaffiata di vanità!
    Che vuol dire che il Flagello è stato gettato nella loro prigione? E come ne sarebbe scappato? E perché non sta dando loro la caccia?
    Ottime domande...
    Che da noi non sentirà...
    Giusto! La divinità, qui, ha paura del nostro regno! Il grande Re Avidità teme le ceneri del Rancore! E fa bene!

    Fu a quel punto che il Risorto si trovò infine al di fuori dell'abisso dov'erano rinchiusi i Mostri d'Ombra, all'estremità della Spina ed ecco che, mentre cercava una via per uscire di lì, il peso fra le sue braccia scomparve verso la sua destra, o almeno pensava fosse la destra, malgrado i sensi, le traccia scomparvero subito, lasciandolo per un attimo impalato.
    Ma... ma... , balbettò appena.
    Ti vuoi mettere anche a piangere, magari?
    Mostro, non è il caso di tirare la corda della mia pazienza al momento...
    Fratello, ricordati il piano: Kazuhiro è salvo e, forse, ti considera persino un alleato! In ogni caso, adesso che facciamo? Cerchiamo una via di fuga?
    No, cerchiamo Yato ed il modo migliore per farlo è uno solo...
    Vuoi tornare da papà pipistrello con l'ossicino marcio attaccato? Bella scommessa! AHAHAHAH!!!!
    Temo di dare ragione al Mostro: vogliamo rischiare?
    E' rischioso, sì, ma spero che quest'osso non sia così facile da percepire come marcio...
    A proposito: il Flagello era il precursore dei pipistrelli nel fare da guardia? E perché ora va in giro a distruggere vite con un potere cancerogeno per tutto il creato?, fu l'unica domanda, quasi bisbigliata, mentre ancora era lì, dove le polveri di Kazuhiro lo avevano lasciato solo con le sue "coscienze".

    Poi il Risorto si mosse, in cerca del luogo dove aveva incontrato Tengai, o, meglio ancora, di qualche traccia che lo portasse ad individuare Yato, Kensei e Hoheneim.

    [...]

    Ritrovato il padre di Kazuhiro, il Kaguya lo seguì fino ad una sala dove diversi pipistrelli erano già riuniti.
    Calma, fratello...
    Lo sguardo vagava fra gli animali presenti, finché non seguì Tengai, notando a chi si rivolgeva: Kensei... e poco lontano, Yato e Hoheneim!
    Si sarebbe introdotto loro poco dopo le lodi che il padre di Kazuhiro gli rivolse, Piacere di rivedervi e, Inquisitore, come puoi vedere, ho fatto quanto richiesto: ti ho portato un alleato, mentre mi pare di capire che degli altri due, uno voi lo abbiate ucciso., commentò con un pò d'ironia il Risorto, prima di notare la menomazione sul viso del sunese.
    Se sono riusciti a ferirti a tal punto, Hoheneim-san, mi devo essere perso un nemico non da poco! Per quanto anche l'essere che ho affrontato, mi ha dato delle soddisfazioni., ammise.
    E con soddisfazioni intendi l'osso marcio, o l'incontro con il Sanga?
    Il Sanga, chi altri?
    Oh... fratello...
    Infine, lo sguardo si spostò sul giovane genin di Konoha, Yato, scusa se ti ho lasciato con loro e non sono stato un buon sensei in questa circostanza, ma talune volte la missione viene prima di ogni altra cosa, una lezione che, se ben ricordo, tu già conosci, ed un credo che condividiamo. Lieto di vederti vivo., continuò verso il suo allievo, che, probabilmente, avrebbe visto sul corpo del Kaguya segni di lotta, ma, come sempre, nessuna ferita evidente, le falci erano persino riposte nel mantello.

    La Baronessa poi parlò di doni provenienti dalla "cittadella", ma stava al Kenkichi decidere in tal senso, non di certo al Risorto che, dal canto suo, sperava di ricevere il vero "dono" nel momento in cui avesse fatto una mossa per avvicinarsi alla Zanna, nell'avere almeno quattro delle cinque zanne dalla sua parte.
    Intanto, però, era da vedere come sarebbero usciti di lì e quali pipistrelli Kensei avrebbe scelto come suoi alleati.
     
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    Conclusione


    XII


    La voce di Reika si estinse piano piano all'interno della cavità artificiale prodotta dalla sua tecnica. I pochi pipistrelli, che non era periti istantaneamente per via dell'assalto combinato di Hohenheim e Kensei, morirono poco dopo, probabilmente per le ingenti ferite comunque riportate. Il jonin bambino non abbassò tuttavia la guardia fin quando non fu sicuro che, anche alle sue capacità da sensitivo, non ci fosse più traccia del suo nemico. Solo a quel punto la sua attenzione ritornò sul genin di Konoha, il quale boccheggiava per l'aria venefica all'interno dello Stomaco dello Scorpione. Chiedo scusa...in effetti, questa tecnica non è pensata per essere usata con alleati al proprio fianco...un po' come tutto il mio stile di combattimento, in effetti. Disse annullando il flusso di energia che stava irradiando verso le strutture di pietra che li circondavano, provocandone il disfacimento.

    Mentre la pietra generata dalla sua tecnica si sfaldava, e aria fresca riempiva i loro polmoni, un nuovo stormo di pipistrelli infuriò nuovamente verso di loro. Questa volta, tuttavia, i chirotteri si fiondarono verso Kensei senza intenzioni malevoli. Si trattava infatti della Baronessa che accorreva il suo campione. I pipistrelli li accolsero con cibo, prima di offrirsi di riportarli verso la superficie, dove quell'avventura era iniziata.

    [...]



    Le glorie erano tutte di Kensei, acclamato dai nobili in quel momento per loro storico dove i Kenkichi riprendevano il controllo dei chirotteri di quelle grotte oscure. Hohenheim si era fatto in disparte, non interessato a quei giochi politici che pure aveva contribuito a portare a termine. Si era seduto dove meglio aveva trovato, ed aveva lasciato che Yato desse un'occhiata alla sua ferita. Quando il ragazzo impose le sue mani luminescenti di chakra benefico sulla sua testa, tuttavia, non percepì la familiare sensazione di calore che derivava dalla cura. In effetti, poco dopo, Yato gli confessò che qualcosa stava interferendo con le sue capacità. Hohenheim si fermò un attimo a riflettere su quello che ciò significava. Sapeva che qualcosa era cambiato in lui in quelle grotte. Poteva vedere il mutamente nel suo chakra, sebbene non ne comprendesse le conseguenze. A quanto pareva, se aveva acquisito un nuovo potere perdere una parte di sè stesso era stato il prezzo da pagare.

    Tuttavia la reazione di Yato lo stupì. Il genin si era dimostrato una valida risorsa in quella missione, eppure sembrava che la sua autostima fosse a terra. Yato, il pensare di saper valutare sè stessi, quando si è un genin, è un atto di pura presunzione. Fin quando non sarai tu il maestro, lascia che siano Feng Gu e Kensei a dirti quanto vali...per quanto riguarda il mio orecchio...non penso che c'entrino le tue capacità. In qual momento sopraggiunse il Risorto ancora vivo e vegeto. Il Sanga non era con lui, quindi o il suo nemico era scappato oppure era perito: tra le due, la seconda era decisamente la più probabile. Inoltre, sembrava che anche il ronin avesse acquisto un qualche sorta di nuova capacità che prima non aveva, stando al suo flusso di chakra. Una persona non da poco infatti, sebbene non necessariamente un nemico. Rispose con un mezzo sorriso, senza guardare Yato.

    E' stata proficua la tua missione? Ero venuto per accompagnarti, ma non credo di esserti stato di aiuto. Considero il mio debito verso di te ancora valido, Feng.

    Ripulitosi dal sangue che prima macchiava il suo viso, Hohenheim si avvicinò quindi a Kensei ed al suo entourage di pipistrelli. La Baronessa si offrì di dare loro una ricompensa per la missione svolta. Hohenheim si limitò ad inchinare la testa in segno di ringraziamento. La vostra generosità mi onora.Non era venuto lì per ricevere una ricompensa, ma avrebbe accettato il segno di gratitudine che i pipistrelli avevano da offrire. Abbiamo combattuto bene insieme Inquisitore e spero di poter continuare così in futuro. Dopotutto, abbiamo un nemico comune lì fuori.. Disse infine al kiriano. La missione che avevano portato a compimento non era stata semplice, ma impallidiva al confronto con quella che ancora li attendeva contro il Flagello Immortale.


     
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    Egida di Sangue


    Epilogo


    Atto XII
    La Promessa ed il Contratto. †



    Come quando si spense Keiji Kagome, Reika, ora davanti a me nella forma della sola mostruosa testa dell'essere che precedentemente avevamo affrontato, gridò con tutta la rabbia ed il fiato che aveva in quello stormo gigantesco il suo disprezzo. E lo ripetè più e più volte, fino allo sfinimento, fino al completo annientamento. La reazione esasperata alle nostre offensive, l'oscuramento che la sua coscienza aveva avuto, graduale e ferale, durante il combattimento, l'abbandono assoluto della razionalità in quell'ultimo istante di vita era soltanto merito mio. Così come nacqui, dalle ceneri del più imponente odio, dal sentimento di disgrazia che il Kagome percepiva dentro di sé, sentimento capace di annichilire ogni singola frazione di ricordo nel corpo che lo prova e di creare mostri dal potere infinito, così moriva Reika. Abbandonata al più puro e viscerale sentimento umano, alla più profonda e naturale indole umana, Reika si spegneva con la disgrazia nel cuore e la coscienza di aver fallito nella vita. Tutto ciò che un tempo le apparteneva adesso non sarebbe mai più stato suo. Avevano perso l'umanità quei Nobili chirotteri, Reika forse meno di altri, ma io ero capace di risvegliare in loro il più umano dei sentimenti. Reika, infatti, era perita come soltanto la più vile degli esseri umani sa fare.
    La Yakusoku vibrò così forte, quando la sua lama di sangue entrò in contatto con lo stormo compatto in cui Reika si stava materializzando, che anche il sangue che l'alimentava sobbalzò, andando a creare un vorticare ispido e seghettato lungo tutta la lama. Il tonfo sordo che ne seguì, poi, spinse indietro anche le mie salde mani.



    Reika gridò così forte che la parete sulla quale poggiavo vibrò in modo deciso. Capii che, finalmente, lo scontro era finito. Lasciai che la rabbia che emanavo tornasse all'interno del mio corpo, smettendo di avviluppare ogni anfratto di quell'enorme palazzo. Il freddo scese nuovamente sulle mie membra che adesso, provate dall'estrema tecnica proibita. Allo stesso modo la Yakusoku si ritrasse, bagnando con una goccia di sangue la mia mano destra.
    Hohenheim, dal canto suo, si stava occupando dei pipistrelli sfuggiti dalla mia tecnica precedente - e lo stava facendo egregiamente. Pochi istanti dopo, infatti, egli poté sciogliere la sua tecnica che ci aveva chiusi dentro insieme alla nostra vittima, liberando ogni ingresso - ed ogni uscita - dalla copiosa argilla che aveva generato. Immediatamente la Hakushaku tutta mi volò incontro, afferrandomi con le ali di mille pipistrelli, finanche sostenendomi ed aiutandomi a riatterrare dal soffitto. Guardai Yato, Guardai il Kazekage. Accennai un breve inchino con la testa rivolto verso di loro mentre la Baronesa iniziava a rivolgermi parola. Kensei Hito. Con Amano unitosi al contratto e Reika annientata, l'equilibrio dei Nobili è definitivamente cambiato. I pipistrelli torneranno a seguire la vocazione del Contratto, anche se alcuni potrebbero scegliere ancora di legarsi al clan Kuei, ma senza più essere di loro esclusivo appannaggio. Seguitemi. Contemporaneamente entrava nel palazzo anche Kyofu. Kensei Hito, sono onorato del legame fra noi. Dimostri di essere degno di portare la Yakusoku, di essere il nuovo fondatore dei Kenkichi. Ti servirò fino a quando avrò respiro. Indicò poi verso l'alto. Ho predisposto del cibo per rifocillarvi...niente di elaborato, temo, ma è nutriente. Lei vi attende dove vi siete incontrati la prima volta. L'impassibilità del mio animo mostrava sincera riverenza nei confronti dell'Albino. Fu il primo a legarsi a me ad Azumaido e, allo stesso modo, fu il più grande sostenitore delle mie imprese. Devo molto a lui. Sono io onorato del legame che ci lega, Kyofu. Andiamo dalla Baronessa, adesso. Dissi, mentre il chirottero mi mostrava il suo bianco dorso, concedendomi di salire su con lui. Yato, se vuoi, c'è posto anche per te. Dissi, senza voltarmi verso il giovane Genin. Un passaggio, quello, che avrebbe segnato l'inizio di qualcosa.

    [...]

    La Hakushaku era lì, ferma e ben visibile eppure eternamente in moto, come se la sua stessa esistenza fosse scandita dal battere di infinite ali. Oggi molto è cambiato nelle Grotte del Silenzio, Kensei Hito. Un vecchio patto è tornato a fiorire più saldo che mai. Una vecchia faida è stata rimandata con una tregua vantaggiosa per tutti. Un equilibrio è stato spezzato, portandomi nuova influenza. Un'amicizia è nata, spero, tra me e colui che impugna la Promessa di Kenkichi. Insieme a lei c'erano tantissimi altri chirotteri, almeno una cinquantina. Erano un vero e proprio esercito: Kyofu era alla testa del gruppo, distinguibile più di tutti per via del colore del suo manto. Ve ne erano di tutti i tipi. Era presente anche Amano, anche se era evidente che avrebbe preferito essere altrove. C'è da dire che sul suo volto albergava un sorriso sinistro, un sorriso che quasi pregustava quello che di lì a molti anni sarebbe potuto succedere. Mentre facevo un breve inchino di riverenza con la testa, prima di rispondere alla Hakushaku, fui interrotto da un battere di mani poco discreto e quasi dissacrante. Mi voltai, con il capo ancora semi-chino. Congratulazioni. Ottime mosse, davvero. Uccidere Reika e soggiogare politicamente Amano. Sono assai compiaciuto. Personalmente a me interessa solo fermare quanti più Mostri d'Ombra possibile, questi giochi politici sono secondari, ma mi permetto di dire che il Mercenario che avete mandato è stato sopraffino, mettendo persino fuori gioco uno dei quattro Re per qualche secolo, con l'aiuto di un mio ex consanguineo. Sono assai lieto di questi eventi. Il mio nome è Tengai, nobile delle grotte del silenzio. Come da accordi con il Kaguya. Lascerò che i pipistrelli siano liberi di scegliere anche i Kenkichi, e non solo i Kuei. Ma prima che me lo chiediate, sono troppo impegnato a farequello che è il nostro dovere qui sotto per unirmi al contratto come Amano...inoltre preferisco una certa libertà d'azione. Tornai in una posizione più consona. È un piacere conoscerla, Tengai. Sono lieto anche che il mio compagno sia stato di suo gradimento. Non ne avevo dubbi. Benché mi dispiaccia non poterla avere tra le file dei chirotteri legati ai Kenkichi, ammiro la sua disponibilità. Un giorno, forse, cacceremo questi Mostri Ombra insieme, se me lo concederà. Accennai nuovamente un inchino, molto formale e poco profondo. Tutto questo mi rende orgogliosa. Sono felice, Kensei Hito, di averti incontrato e di essere legata a te e ai tuoi saldi princìpi. Sii l'esempio di cui il clan ha bisogno per risorgere. Ora dimmi, scegli due fra noi e conferisci loro un nome, se lo desideri, così da poterli richiamare quando ne avrai bisogno. Col tempo, tutti noi saremo al tuo servizio diretto. Non so se hai delle ricompense pattuite con le persone che ti hanno accompagnato, ma se così non fosse, potrei donare loro qualcosa che conserviamo nella cittadella e che certo avrà più utilità per mani umane che non per noi. Guardai quel vortice imperituro d'ali con estrema riverenza. L'onore è mio, Hakushaku. Ho fatto solo ciò che era necessario fare. Mi voltai poi verso la schiera, lanciando un profondo sguardo nel buio di quelle ali. Tu. Dissi, indicando qualcosa che si muoveva nelle tenebre. Avevo visto nient'altro che un'ombra ma fui sorpreso quando un intero stormo si palesò davanti a me in un guerriero in armatura. Chi sei? Chiesi, mentre ancora alcuni pipistrelli convogliavano nella sua figura. Chi sono non ha più importanza da molti anni. Ma so dirti in cosa sono bravo. Il mio stormo è composto da pipistrelli avvezzi all'oscurità ed appaio quasi sempre nella forma che il mio interlocutore vorrebbe che io avessi. Posso, in sostanza, diventare ciò che voglio attraverso lo sciame. Roteai la Yakusoku al mio fianco, poggiando poi la spada cremisi sopra la spalla del chirottero umanoide, ora in ginocchio davanti a me. Alzati, Kakuresata. Un boato unico e breve si alzò dalla folla che osservava l'evento. Il Rito era sentito e dunque apprezzato da tutti. Infine alzai il dito indicando uno dei Pipistrelli accorsi in prima fila. Anche questa volta, mi stavo rivolgendo a qualcuno di forma umanoide. Sembrava anziano e saggio oltre che potente e mi domandavo come mai un essere di tale lignaggio non fosse a capo di qualcosa nella Grotta del Silenzio. Ci fu un breve sussulto nella folla. Presentati, Kyuketsu Komori. L'uomo tacque, in un primo momento. Poi estrasse una spada. L'arma brulicava di vita, come se essa stessa fosse uno sciame di pipistrelli. Io sono poc'altro che l'involucro vuoto di un essere decaduto. Un tempo estremamente potente, antico compagno di Kenkichi Mikawa, oggi ridotto ad una echo in un'anima del più oscuro metallo scavato nella roccia di questa grotta. L'uomo parlava ma senza muovere la bocca. La sua voce, infatti, proveniva dalla spada più che dal suo corpo. Per poter camminare in mezzo agli altri pipistrelli sono stato costretto a scindere parte del mio stormo in quest'essere senz'anima che mi porta dietro e mi brandisce. Annuii in silenzio, mentre ascoltavo quella storia incredibile. Mi trovavo davanti all'anima di un guerriero nel cui sangue, a quanto pareva, scorreva sia il sangue Kenkichi che il sangue Kuei. Un incrocio, quello, che meritava d'essere tenuto in considerazione. Allungai la mano, cercando il consenso di quel golem d'ali e d'acciaio, fino a cingere il manico della spada. Vivrai di una nuova vita così, come i Kenkichi vivono dell'eternità dell'acciaio. Alzati, Kuroi Yūrei. Dissi, mentre la lama della spada si disperdeva nell'aere in uno stormo infinito di pipistrelli.
    A quei riti seguirono infiniti festeggiamenti. I pipistrelli, scuri e temibili, sapevano essere estremamente rumorosi, seppur velati d'una eleganza sovrumana. Mi rivolsi poi ai miei compagni. Devo ringraziarvi tutti per il vostro aiuto qui oggi. Tutti voi meritate qualcosa; i miei compagni Kumori si sono offerti di donarvi quel che qui, per loro, è inutile. Io non posso fare a meno che accettare e ringraziare nuovamente tutti. Aprii le braccia, rivolgendomi principalmente ai Pipistrelli. Fatemi però una sola cortesia: date a quel ragazzo come dono di questi luoghi, una spada che abbia qualcosa da raccontare. Dissi, indicando Yato. Il foglioso se l'era meritata. Considera iniziato il tuo addestramento nella via della spada, ragazzo.
    Infine, mentre mi dirigevo verso Hohenheim, incrociai lo Shogenin. Non so cosa tu abbia detto a Tengai o fatto per lui ma pare abbia funzionato. Feci una breve pausa. Farò finta di non aver sentito quella frecciatina che mi hai lanciato precedentemente. Continuai, mentre, già di spalle, ero davanti al Kazekage, il quale mi stava venendo in contro. Abbiamo combattuto bene insieme Inquisitore e spero di poter continuare così in futuro. Dopotutto, abbiamo un nemico comune lì fuori.. Il mio volto sotto l'elmo si incrinò. È stato un onore combattere al suo fianco, Kazekage e la sua speranza è anche la mia. Dissi, sia con un doveroso tono formale che con una sincera ammirazione. Quanto al nostro nemico comune, sarò lieto di sentire la sua storia e le sue motivazioni mentre rientriamo ai nostri villaggi, se le andrà di raccontarla.
    Ma questi dettagli, forse, sono per un'altra volta.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 27/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

     
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    Il Canto del Silenzio
    Kenjutsu 12


    Un jutsu....anf...spettacolare. Replicai man mano che tornavo a prendere aria, mentre i due ninja di grado maggiore apparivano imperturbabili. Riuscii a rialzarmi, anche se indebolito, e quando il Maestro propose che prendessi posto accanto a lui sul pipistrello chinai il capo. Sono lusingato. Me lo offriva perchè avevo fatto un buon lavoro o perchè percepiva la mia fragilità e la mia necessità di aiuto? Non lo chiesi nè mostrai segni di quel dubbio: se non altro il Maestro mi aveva riconosciuto e offerto un posto accanto a sè. non sarei stato tanto sciocco da rifiutare. Volare sul pipistrello fu strano, con quei continui movimenti d'ala, ma dopo pochi secondi riuscii a stabilizzarmi...poi dopo aver mangiato qualcosa tutto fu molto più tranquillo per me.

    [...]

    Il Sensei era là, assieme a quel Tengai dall'aspetto umano, e si era riavvicinato assieme ai pipistrelli che componevano il suo seguito. Mentre i nobili parlavano tra loro e con Kensei ci si avvicinò. Il suo primo commento fu per l'orecchio di Hohenheim, cosa che mi gettò ancor più nello sconforto, salvo poi rivolgermi parole di scusa per aver preferito la sua missione al suo ruolo nei miei confronti. Sensei, la Missione viene prima di tutto, non serve che sprechiate parole per un allievo indegno come me. Aggiunsi chinando il capo. E sono lieto che stiate bene. Fu poi Hohenheim a darmi il colpo di grazia con una semplice frase: ero talmente debole e incapace che anche l'autovalutazione era lontana dalle mie possibilità. Forse intendeva altro, ma sul momento mi lasciò interdetto. Certo, Hohenheim-san...farò tesoro dei suoi consigli. Dissi a mezza voce, senza sapere fino a che punto fidarmi della strana mancata guarigione del suo orecchio.

    Il Maestro rispose al saluto di Tengai con forse maggiore formalità, ma il nobile amante della caccia ai Mostri d'Ombra sembrò assai compiaciuto. Eccellente allora, qualcuno dei nobili minori al mio servizio potrebbe anche decidere di seguire il contratto se lo vorrai, non ho nulla in contrario. E sarei ben felice di una sessione di caccia con qualcuno capace di abbattere Reika e il suo disgustoso potere. Si esibì in un inchino che aveva qualcosa di ironico, ma appena un accenno, come se scimmiottare i movimenti umani divertisse quell'individuo. Sempre che di individuo si potesse parlare, dato che era uno stormo di pipistrelli concentrato.

    Osservai rapito la cerimonia con cui Kensei attribuì un nome a due dei pipistrelli che erano accorsi, come da indicazione della Hakushaku, legandoli così a sè e al suo contratto, così da poterli richiamare quando necessario. Il Richiamo doveva essere un'arma potente, ma non pensavo fosse un percorso da intraprendere: la Missione richiedeva l'uso di pedine senza però accogliere troppi rischi, e una creatura specifica a me legata, a meno di essere tenuta segreta, poteva solo indebolirmi. Il secondo dei Pipistrelli era in realtà abile nel concentrarsi in una spada...un potere che combinato all'abilità del Sensei poteva aprire a incredibili capacità combattive. Dovevo diventare più forte. E dovevo riuscirci in ogni modo possibile, per avvicinarmi anche solo di un passo a quegli esseri così superiori. Quei ninja che stavano allo stesso livello dell'Hokage.

    Il Maestro accettò poi di buon grado i doni offerti dalla Hakushaku come ricompensa, e con mio grande stupore il primo che nominò quale possibile beneficiario fui io. Sgranai gli occhi, azzurri e scintillanti alla luce delle fiamme che illuminavano quel luogo a nostro unico effettivo vantaggio. Per...me? Mi aveva accettato quale allievo, e subito fui piegai un ginocchio, a capo chino. Non vi deluderò, Maestro. Mostratemi cosa significa il potere dell'arte della spada. Kyofu stesso, con le sue ali bianche e possenti atterrò davanti a me depositando una spada dal manico interamente nero, con un motivo a fiori di ciliegio inciso delicatamente sulla superficie. Una Katana... Non ero ancora in grado di utilizzare armi di quel calibro, ma certo lo avrei appreso...era uno stimolo e uno sprone a fare di meglio. Il suo nome è Sakura no Ankokudzura...il Lato Oscuro del Ciliegio. Un'arma vecchia di almeno mille anni che tuttavia non ha perso il suo filo. Apparteneva a un uomo che per affinare la sua arte della spada venne qui per sfidare i Mostri Ombra e vi rimase per dieci anni, aiutandoci nel compito ma senza mai rivelarci il suo nome. Lasciò qui la lama quando raggiunse un livello tale da dire che non serviva più avere in mano la sua arma per utilizzarla, quindi se ne andò. Egli sarà certo deceduto ormai, e te ne facciamo dono, come chiesto dal nobile Kensei Hito. Raccolsi l'arma con rispetto. Ne farò tesoro. Era presto per utilizzarla, ma il Maestro mi avrebbe insegnato.

    Quindi il Maestro si rivolse al Sensei, e i pipistrelli stavano per accorrere con un dono adeguato al suo riconoscimento quando Tengai si fece avanti, fermandoli. Se posso ardire, credo che qualunque oggetto presente in queste grotte sarebbe un dono inadeguato. Ho io qualcosa di assai più appropriato e prezioso per il nostro Yohei, il Mercenario. Sorrise, avvicinandosi al Sensei con passi assai più rapidi e silenziosi di quanto un umano sarebbe stato capace. Vedi...Tsubasa tra tutti i pipistrelli al mio servizio, e di rimando del clan Kuei, almeno fino a oggi, è quello con l'udito più raffinato, tanto da percepire persino i battiti cardiaci e le variazioni della pressione nel sangue della sua preda. Uno può recitare ed essere impassibile quanto vuole, ma se affronta qualcosa che lo turba o lo emoziona certe ripercussioni non sono controllabili. Sorrise. E a te interessa parecchio il figlio di colui che ero. Nel dirlo sollevò una mano, da cui un minuscolo pipistrello emerse, separandosi dallo stormo concentrato e volando verso il Sensei, prima di trasformarsi in una sorta di ciondolo. Ti condurrà da lui, ma una sola volta. E poi tornerà a me. Tengai sorrise. Credo sia il dono più adatto, concordi? Persino io avevo intuito che qualcosa collegasse il Sensei al clan Kuei....probabilmente era realmente il miglior dono possibile.

    Infine il Maestro si rivolse a Hohenheim...al Kazekage. In quel momento ancora una volta sbiancai, sudando freddo. Avevo tagliato un pezzo di orecchio al Kazekage. Non lo avevo ancora realizzato! Se mai l'Hokage lo avesse scoperto...la Missione sarebbe potuta fallire prima ancora di entrare nel vivo! Serrai le mani sul Lato Oscuro del Ciliegio fino a farle sbiancare. Kyofu prese il volo, tornando dopo qualche minuto con un sacco tra le zampe inferiori, che appoggiò davanti al sunese. Il sacco in sè era assai raffinato, in qualche tessuto antistrappo che pareva quasi moderno, anche se le decorazioni erano decisamente antiche. Questo sacco è direttamente collegato con un gemello che si trova nelle Grotte e che possiamo riempire in ogni momento, se ci giunge un segnale. Poichè l'Argilla è la tua arma, Kazekage, abbiamo pensato che concedertene l'uso sia un dono adatto. Nelle grotte il nostro guano, unito alle particolari conformazioni rocciose e al chakra che trasuda dai Mostri Ombra crea materiali diversi dal solito, che potrebbero avere effetti diversi se alterati dalla tua arte. Sappiamo per certo che l'argilla proveniente dal nostro guano può agire da combustibile, aumentando enormemente le temperature, mentre il terreno vicino all'uscita reagisce ai suoni con effetti di riverbero che possono danneggiare l'interno delle persone e delle strutture...secoli fa un martello da battaglia venne forgiato utilizzandolo, un'arma che poteva strappare le carne delle vittime con le sole vibrazioni. Infine, la malevolenza che permea il terreno abitato dai Mostri Ombra reagisce nutrendosi delle intenzioni oscure che ha intorno...pensiamo che con la tua arte tu possa beneficiarne. [Nota]Oggetto Leggendario: Sacca delle Grotte del Silenzio
    Indicativamente ha le seguenti caratteristiche, poi si vedranno in fase di giudizio.
    Slot 1: descrive la sacca, che contiene fino a 5 unità di argilla per tipo descritto. Durezza 5, non conta come giara di elemento
    Slot 2: Tipo di argilla derivante dal Guano (calore? potenza extra? altro?)
    Slot 3: tecnica (riempie la Sacca ricaricandola)
    Slot 4: Tipo di argilla derivante dal terreno che amplifica i suoni (danno da vibrazione, ignora difese? Altro?
    Slot 5: Tipo di argilla derivante dal terreno dei mostri Ombra (danni extra a chi agisce con malvagità)


    E' giunto il momento che lasciate questi luoghi, Kensei Hito e suoi fidati compagni.
    Saremo sempre lieti di accogliervi nuovamente.

    Sappiate che l'uscita dalla grotta richiede di passare in un'area in cui il terreno reagisce violentemente a qualunque suono, amplificandolo e causando terribili danni, pertanto solo chi è realmente preparato può uscire...o chi ha il nostro benestare.

    Lasciate che tutti noi intoniamo il Canto del Silenzio, Musei no Uta, così che l'eco del nostro canto vi avvolga spegnendo ogni suono mentre lasciate questo luogo.
    Non vi saranno parole o saluti ad accompagnarvi, nemmeno tra voi, ma il silenzio sarà il canto festoso con cui vi salutiamo, col cuore gonfio di gioia.


    Da quel momento in poi non riuscii più a sentire nulla...dai pipistrelli veniva come una vaga vibrazione che cancellava ogni altro suono. Un rumore bianco, lontano, separato, quasi accogliente. Mi trovai a muovermi senza nemmeno sentire lo spostamento d'aria dei miei passi...quasi fosse un sogno.

    E se non fosse stato per l'arma che stringevo, e per le preziose lezioni ottenute, forse lo avrei pensato davvero.

    E se mai avessi dimenticato qualcosa di tutti quegli eventi, certamente mai avrei scordato quella colossale ed entusiasmante melodia priva di qualsivoglia suono.

    Il Canto del Silenzio ci portò fino a casa.

    [Conclusione]
     
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