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Narrazione
"Pensieri"
«Dialoghi»La Valle Costiera non era di certo il territorio più famoso o importante, economicando parlando, di quel mondo chiamato Paese de Vento. Era al più un territorio desolato (o quasi), che si estendeva per svariate centinaia di chilometri nelle immediate vicinanze del mare. Nel suo entroterra si potevano facilmente trovare dei piccoli villaggi che potevano fungere da nascondiglio, ma non era quello il caso di Hisaki, conosciuto come il Drogato, che nei villaggi di sicuro non cercava né il nascondiglio, né le possibilità di fuga.
Dopo tutto che tutto era andato male e la missione piombò in culo alla balena, egli decise di darsi alla fuga correndo in mezzo ai paesaggi desertici del Paese del Vento. In mente aveva ancora i pensieri relativi alla sua missione terminata... no, non era terminata, in effetti. Era solo fallita. E lui ora se la stava dando a gambe levate, pur sentendo il fiato sul collo. Il cuore gli batteva forte i piedi cercavano di accellerare. Al fianco, ai polmoni ormai sentiva delle fitte eppure non voleva né demordere, né arrendersi: il mare avrebbe sicuramente rappresentato una valida salvezza per lui... forse. Per quello correva come non aveva mai corso prima di allora, sperando, più che altro, di riuscire a salvarsi la pelle invece di morire: la secca terra di quei luoghi non era decisamente il genere di posti che preferiva il buon vecchio Hisaki. Di tanto in tanto egli si girava indietro, in modo da vedere oltre la propria spalla 2 ninja che a un certo punto lo inseguivano. Erano a circa 300 metri di distanza [1 Passo]. La sua vista si affannava: non poteva scorgere i lineamenti dei loro corpi oppure vedere i loro coprifronti. Eppure non aveva il minimo dubbio sul fatto che entrambi fosse dei sunesi. E che fossero bravi. E che fossero veloci. Eppure la sostanza che lo aveva divorato, non dava nessun effetto; ne era diventato schiavo e ora era anche lo schiavo della situazione. Non poteva che accettare quel pesante fardello e cercare di allontanare i propri inseguitori più che poteva impastando del chakra e perdendo della vitalità. [-1 basso, -1 leggera, +1 passo]
Successivamente non avrebbe fatto altro che darsela alle gambe: sempre di più, sempre in avanti. Verso il mare.
Daishin, dal canto suo, si sarebbe ritrovato in quell'inseguimento volente o nolente, a fianco di un tizio che più urlava che parlava, ma che nonostante gli evidenti traumi del suo passati sembrava muoversi con una certa grazia e velocità. Sembrava ben armato quel sunese e pronto al combattimento nel caso fossero riusciti a raggiungere il nemico.CITAZIONEVitalità: 11 leggere
Chakra: 29 bassi.
