And the Time will be his spouse[Add TSI Horla]

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    And the Time will be his Spouse


    IV

    Domani, prima dell'Alba. Vieni qui davanti in Amministrazione, fu la mia risposta. Quando il ragazzo fu uscito, tornai a giocare con il cristallo tra le dita. Quello si illuminò leggermente per un secondo ma quasi non lo notai, poiché lo strinsi nel pugno rapidamente.



    L'alba non era ancora molto lontana, ma il cielo era ancora scuro. Ad est, nella direzione verso la quale ci dovevamo dirigere, il sole illuminava leggermente la notte sfumando il blu scuro di tinte leggermente più chiare. Yogan, ancora in forma umana, attendeva con me l'arrivo del giovane Tokugawa.
    Tra le dita avevo ancora il cristallo dalle strane proprietà. Nessuno sembrava essermi stato di aiuto.
    Quando Youshi arrivò attesi che, come da protocollo, mi rivolgesse il saluto. A quel punto feci un cenno a Yogan la quale, ancora in forma umana, partì a piedi in direzione delle mura, ma dalla parte opposta rispetto al cancello.
    Per quanto comodo, un drago che decolla dal Villaggio è sempre ben visibile, tutti a Kiri vedevano spesso Yogan partire ed arrivare dall'Amministrazione. Volevo che nessuno sapesse che fossi partito il più tempo possibile, prima che la notizia che il Mizukage non fosse a Kiri si spargesse. Non per protezione del Villaggio in se (contavo di essere di ritorno molto presto, del resto) ma per proteggere le copertura il meglio possibile.
    Indossavo un mantello con un cappuccio, avevo già avvisato le guardie di non fare troppo caso. Avevo una strana sensazione riguardo quella storia, ed il cristallo che avevo in tasca sembrava scottare per qualche ragione.
    Usciti dal Villaggio ci incamminammo verso il centro dell'isola.
    Corriamo ora, Yogan ci starà aspettando. Così iniziammo a correre verso nord, ovviamente adattai la mia andatura alla sua per evitare di lasciarlo indietro e trenta minuti dopo Kiri non era più visibile mentre Yogan, già trasformata, ci attendeva.
    Lenti! Disse pigramente la dragonessa facendo fuoriuscire una fiamma dalle sue narici.
    Mi divertirò a farti mangiare la polvere un'altra volta simpaticona. Andiamo Youshi, salta su. Non preoccuparti, non ti mangia.



    Nella sala dai drappi rossi il tavolo frantumato era stato rimosso. C'era solo il Veterano, seduto sul suo scranno. Nessun altro. Aveva la fronte aggrottata e si grattava vagamente il mento, battendo il piede quasi a sfogare una leggera tensione, ma nel suo complesso sembrava tranquillo.
    Poi, una fiammella verde comparve lì davanti e qualcosa cadde ai piedi del Veterano.
    Un grosso Cristallo. Il Veterano lo prese tra le dita, sorrise con una luce ambiziosa negli occhi e si incamminò all'esterno della sala.
    Il destino stava prendendo il suo corso.


    Kessho era un Villaggio fin troppo semplice. Qualcosa, tutto sommato, non sembrava giusto. Avevano parlato dei cristalli Mugen come se fossero un'arma pericolosa, avevano parlato di un enorme pericolo ma lì sembrava andare tutto come se nulla fosse mai accaduto. Yogan era tornata in forma umana e guardava attorno a se sospettosa, quasi annusando l'aria, ma non sembravano esserci pericoli in vista.
    Il Villaggio arroccato su una collina pietrosa che si stagliava attorno ai campi coltivati come una strana guardiana. Aveva mura di legno e le luci indicavano che il Villaggio sembrava essere vivo.
    Sappiamo che è successo qualcosa alla Cava, ma non capisco nemmeno dov'è. Non l'ho trovata nelle mappe. Non ho trovato informazioni su questi Cristalli. Questa storia è un enorme punto interrogativo. Sembrerebbe uno scherzo di pessimo gusto se non avessimo una vittima ed una sensazione... strana che non riesco a togliermi di dosso. Le dita cercarono il Cristallo Mugen tra le dita. Dobbiamo cercare informazioni, ed abbiamo più possibilità di farlo separati. Uno dei compiti delle Squadre Speciali è mentire ed infiltrarsi. Ottenere informazioni è importante quanto uccidere, se non di più. Entriamo assieme, fingiti mio cugino. Unii le mani, trasformandomi, occultando il mio aspetto forse troppo noto. Ero un uomo di circa venticinque anni, ma dai capelli corti scuri ed il viso anonimo. Non volevo attirare l'attenzione. Siamo mercanti di passaggio diretti verso ovest. Non specificare dove se non lo chiedono, ma se dovessero, dì Kiri. Conosci il Villaggio, per cui saprai mentire in maniera convincente. Cerca di capire ciò che puoi dei Cristalli, ma valuta la situazione prima si sbattere in faccia ciò che sai. Anche informazioni sugli ultimi avvenimenti sarebbero utili... andiamo.



    Il Villaggio Kessho non era molto grande. Come molti villaggi c'era una grande piazza centrale, fulcro della vita e del commercio del Villaggio ma che di fatti era davvero quasi tutto il Villaggio che si spandeva circa tre o quattro isolati di distanza dalla casa.
    C'erano molti commercianti, anche se ormai le botteghe erano chiuse, ma rimaneva aperta la taverna ed alcuni posti più o meno malfamati. Superato il cancello, mi rivolsi a Youshi: La Taverna è tutta tua. Io cerco qualcos'altro. Ti troverò io se necessario, nel caso, prendi un stanza lì.
    Detto ciò mi voltai, silenzioso, sparendo tra i vicoli. Ero serio e preoccupato, con una sensazione addosso strana che non riuscivo a comprendere.
     
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