Quando Murasaki lasciò il quartiere Hyuga, non erano che le 4.30 del mattino. Non incontrò quasi nessuno nel suo breve viaggio verso le porte di Konoha, se non qualche mattiniero venditore che andava a ritirare la merce in consegna per la giornata. Il sonno pareva non volerla abbandonare, e per quanto la giovane cercasse di inspirare la fresca aria mattutina, non riusciva a smettere di stropicciarsi gli occhi.

Buongiorno, lei deve essere Nanami-san. Io sono Murasaki Hyuga, le sono stata assegnata come accompagnatrice per la missione di oggi.
Eccoti, finalmente! Su, dobbiamo sbrigarci a partire, se tardiamo saranno guai grossi!

Murasaki osservò la cartina che la donna le stava porgendo, cercando di imprimere nella sua memoria il percorso da seguire.

Ci aspetta una bella camminata, dobbiamo andare fino alla fattoria Miruku, prendere la nostra consegna, e poi andare al palazzo del Damiyo. E il qui presente Hayai ci darà una mano col trasporto. Mi raccomando, cerca di mantenere il passo, io ed il mio asino siamo ormai dei veterani, sono trent'anni che faccio questo lavoro!
Bene, allora possiamo partire.

La ragazza batté leggermente sul collo dell'asino, salutando l'animale. Poi ne tastò l'imbracatura, verificando che tutte le tasche risultavano al momento vuote. Guardò poi brevemente la donna di mezza età, e poi di nuovo il già affaticato ronzino. Di certo ad occhi esterni sarebbero parse un terzetto parecchio mal assortito.

Forza Hayai, non deluderci.

Il viaggio si rivelò particolarmente tranquillo, talmente tranquillo che Murasaki si trovò quasi in difficoltà a tenere il passo lento e cadenzato della donna e di Hayai. Dopo un'ora di cammino - fosse stata da sola probabilmente avrebbe impiegato la metà di quel tempo - riuscirono finalmente ad arrivare a destinazione. Lì dei contadini indaffarati si premurarono di caricare la loro merce in groppa al povero asino, mentre alle due donne venne offerto del caffè forte. Murasaki, che il caffè proprio non lo beveva, decise comunque di accettare la bevanda, se non altro per cortesia. Quando mandò giù, mancò poco che si strozzasse. Si era appena ripresa da quel tentativo di assassinio, quando carpì vagamente la conversazione che Nanami stava avendo con un lavoratore del posto.

Oh, mio nipote oggi dovrà fare il suo esame per diventare genin! Ho voluto lasciarlo a letto, merita di riposare. Per non viaggiare da sola, ho fatto richiesta per farmi accompagnare da qualche giovane shinobi, ed è arrivata questa gentile ragazzina.

La giovane sorrise, avvicinandosi ai due.

È un piacere aiutarla, Nanami-san. Sono certa che suo nipote le sarà grato per avergli concesso questo giorno di libertà.

Si diresse poi verso il piazzale dove gli uomini avevano appena finito di riempire le bisacce trasportate dal ronzino di Konoha. La ragazza verificò che fossero tutte chiuse a dovere, onde evitare di perdere la merce lungo il cammino.

Bene, vi ringrazio. Da qui in poi ce ne occuperemo noi.

Si rivolse verso la donna, ancora persa in frivole chiacchiere con il contadino più anziano.

Nanami-san! È ora di partire, Hayai qui è pronto! Se allunghiamo un po' il passo, dovremmo arrivare a destinazione prima di pranzo!
Sperando che Hayai qui non ci tiri qualche brutto scherzo lungo la via.

Prima di partire, la ragazza avrebbe chiesto alla donna di fornire una descrizione abbastanza accurata del nipote. Fino a quel momento il loro viaggio si era svolto senza problemi, ma ora che avevano un carico a cui badare, la giovane shinobi non voleva correre alcun rischio. Era risaputo che un ninja avvistato fuori dai villaggi attirava non pochi sguardi indiscreti.

Bene, mi dia un secondo, poi potremo finalmente partire.

La giovane Hyuga compose rapidamente il sigillo della capra, e dopo pochi istanti al suo posto comparveTecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Capra (1)
L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Consumo: Basso )
[Da studente in su] il nipote della signora Nanami. Così il terzetto sarebbe potuto passare quasi inosservato durante il suo tragitto verso il palazzo del Daimyo.
I tre partirono, dunque, mentre Murasaki finiva di controllare il tragitto che li attendeva.

Alla velocità con cui abbiamo percorso il tragitto dalla Foglia a qui, ci impiegheremmo circa due ore. Preferirei non far rimanere tutto questo ben di dio sotto il sole per tutto questo tempo, ma non vedo altre soluzioni.

Hayai pareva ora ancora più lento di prima, mentre il chiacchiericcio di Nanami continuava ininterrotto di sottofondo. Ad un certo punto, Murasaki ebbe un'idea.

Nanami-san, mi scusi se la interrompo. Che ne dice di dare a me qualcuna delle bisacce? Penso di poterne portare almeno la metà. Così Hayai potrebbe riuscire a camminare un po' più veloce. Vorrei riuscire ad effettuare la consegna entro l'ora di pranzo, se possibile.

Avrebbe dunque atteso la risposta di Nanami, sperando che la donna si dimostrasse ragionevole e cooperativa. Durante il viaggio, Murasaki avrebbe prestato estrema attenzione a ciò che le circondava. Nonostante il carico non fosse prezioso, in tempi di guerriglia non era possibile sottovalutare la possibilità di attacchi improvvisi di mercenari o, più probabilmente, di disperati mossi dalla fame.

Aveva percorso metà della strada per il castello mantenendo un buon ritmo, con le varie bisacce ancorate al corpo. In cielo, il sole splendeva e riscaldava l'aria, che oramai si era fatta torrida. Un rivolo di sudore percorse il viso della ragazza, che si devise a concedersi una pausa di qualche minuto per recuperare le forze. Aveva ancora le sembianze del giovane nipote di Nanami, così da non attirare troppo l'attenzione di chi incontrava lungo la via. Tirò fuori la mappa, tracciando col dito il percorso restante.

Non dovrebbe mancare molto, mantenendo questo passo raggiungerò il palazzo prima di pranzo.

Sorrise soddisfatta fra sé e sé, riponendo la mappa. Stava per rimettersi in cammino, quando la sua attenzione venne richiamata da un calpestio in lontananza. Si alzò, radunando le bisacce in un unico punto. Qualche secondo dopo, la ragazza fu estremamente sorpresa nel veder comparire Nanami, sprovvista di Hayai al suo fianco. Osservò la donna venirle incontro con un'andatura decisamente più svelta rispetto a quella tenuta durante il loro viaggio assieme. La genin della Foglia stava per richiamare l'attenzione della signora, quando questa le parlò con voce alterata.

O-Oooh, oh... Tamayu!! Dovresti essere a casa a prepararti per l'esame! Forza, da a me quella roba, e corri a casa, sei in terribile ritardo!! Non vorrai essere rimandato per l'ennesima volta??

Murasaki aggrottò la fronte, avvicinandosi istintivamente alle bisacce affidatele. Nanami aveva visto la Hyuga trasformarsi in suo nipote, e - tranne che fosse stata colpita da una qualche insolazione - la sua convinzione che quello di fronte a lei fosse proprio il giovane Tamayu portò Murasaki all'unica conclusione logica possibile: quella di fronte a lei non era la signora Nanami.

Oh, nonna! Hai ragione ahahahah

La vecchina di fronte a lei si avvicinò, spintonandola leggermente. La ragazza portò il braccio destro dietro la testa, scompigliandosi i corti capelli in segno di imbarazzo. Contemporaneamente, cercando di non farsi vedere, avrebbe portato la mano sinistra alla propria borsa, afferrando un piccolo fumogenoFumogeno [Bomba]
Piccoli esplosivi che creano una nube di fumo che si dirada dopo 1 round, se utilizzato in un ambiente aperto, dopo 3 post, se in un ambiente chiuso. Zone fortemente areate diminuiranno l'efficacia dell'esplosivo. Concede Occultamento Parziale entro 4,5 metri dal punto d' impatto.
Tipo: Speciale - Supporto
Dimensione: Minuscola
Quantità: 2
(Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 30)
[Da genin in su]. Velocemente, lo fece cadere appena dietro di lei. Il fumo avrebbe avvolto le due donne, occultandone almeno parzialmente le figure. Avendo ancora in mente la posizione dell'avversaria, Murasaki, oramai sciolta la tecnica della trasformazione e tornata al suo aspetto normale, avrebbe caricato un gancio portato con il pugno destro alla guancia sinistra della donna. Poi, che il pugno avesse raggiunto o meno l'impostore, la Hyuga avrebbe composto i quattro sigilli necessari ad attivare una pericolosa tecnica raiton Omicidio Elettromagnetico - Jibashi
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Cinghiale, Serpente, Drago, Gallo (4)
L'utilizzatore può elettrificare il terreno, facendo propagare frontalmente un cono d'elettricità entro 9 metri. Toccare il terreno elettrificato causa un danno di potenza 25 e può causare Semiparalisi degli arti inferiori e un Intralcio Leggero entrambi per 2 round.
Tipo: Ninjutsu - Raiton
(Consumo: Medioalto)
[Ampiezza Massima del Cono: 1,5 metri per Grado]
[Da genin in su]: il terreno sarebbe stato colmo di energia elettrica, danneggiando seriamente chiunque si fosse trovato nel raggio d'azione della tecnica di Murasaki.

Guardò la donna collassare, per poi mostrare la sua vera figura. Una volta che la nebbia si fu diradata, la giovane di Konoha si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo quando vide l'impostore svenuto a terra, di fronte a lei. Si chinò, afferrando il polso della donna e cercandovi il battito. Dopo qualche secondo avvertì le pulsazioni che, seppur flebili, erano comunque presenti.

A una prima analisi sembra che il colpo subito non sia stato indifferente. Probabilmente rimarrà incosciente per le prossime ore...

Si guardò intorno, cercando di analizzare la situazione. Mancava circa mezz'ora di viaggio per raggiungere il palazzo del Daimyo. Portare la merce e la donna contemporaneamente non era una soluzione praticabile, avrebbe dunque dovuto prendere una decisione. Frugò nella borsa, estraendo una robusta corda con cui procedette a legare la donna. Dopo averle legato insieme mani e piedi, se la caricò sulle spalle, partendo alla ricerca di una grotta. Dopo circa cinque minuti di cammino parve aver trovato un luogo ottimale: una piccola cavità nella roccia porosa poteva accomodare il corpo della svenuta, celandola al resto del mondo. Raccolse qualche ramo e foglia dalle vicinanze, accumulandole all'ingresso della stretta grotta. Controllò accuratamente i dintorni, assicurandosi di non essere stata seguita da nessun complice. Poi, si diresse nuovamente verso la merce, recuperandola e ripartendo verso il palazzo del Daimyo.

Lì venne accolta da un servitore scorbutico, che le intimò di consegnargli rapidamente la merce, rimandandola quasi subito al mittente con la lista per la consegna della settimana successiva. Una volta terminata con successo la consegna, si sarebbe diretta nuovamente verso Konoha.

Passando per il luogo dove aveva nascosto la donna svenuta, avrebbe per prima cosa controllato lo stato della sua "prigioniera". Dubitava che sarebbe riuscita a liberarsi, ma in tal caso avrebbe fatto rapporto ai suoi superiori, indicando con precisione le generalità della fuggitiva, ripromettendosi prima o poi di riuscire a catturarla.
Se invece essa fosse stata ancora lì l'avrebbe recuperata, caricandosela in spalle qualora fosse ancora svenuta, altrimenti l'avrebbe fatta camminare davanti a sé, mantenendole le mani legate e le braccia strette al corpo dalla corda. Una volta arrivata a Konoha l'avrebbe consegnata nelle mani degli attendenti delle prigioni, che avrebbero deciso il da farsi. Una cosa era certa, dopo un soggiorno nelle prigioni la donna non avrebbe più osato intromettersi negli affari della Foglia.