[MG] - Assalto ai Rifornimenti

Territorio: Genosha

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  1. Alkaid69
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    Assalto ai Rifornimenti





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    «Non il migliore dei territori, Genosha, ma deve provarci Kunihiro-sama! Crediamo in Lei!» – Già, non il migliore dei luoghi, ma bisognava provarci, perché bisognava dare la caccia al cacciatore che or-ora stava progettando un altro colpo dei suoi, questa volta niente a meno che a Genosha, in pieno territorio accademico, cercando di sabotare un'attività del villaggio stesso di Kiri, un importante alleato di Konoha. A rivelarlo all'Accademia fu un informatore di Ame al servizio di Konoha: il nome era sconosciuto, ma le informazioni dovevano essere quelle giuste. Per forza. Perché quell'informatore non aveva mai, ma proprio mai fornito all'Accademia delle informazioni false: per questo veniva lauamente pagato. E cosa diceva? In breve diceva che Hiroko la Sorella, - una vecchia-nuova conoscenza di Kunihiro, - stava progettando un colpo economico ai danni di Kiri. Sapeva che il colpo si sarebbe svolto a Genosa e che vi era immischiata in mezzo una kunoichi kiriana di nome Harukichi: una studentessa già riconosciuta per essere bellissima. - «Quella là è un gran pezzo di donna Kunihiro-sama, si fidi di me! Una volta vista... splendore!» – continuò l'impiegato accademico nella sua spiegazione degli importanti dettagli relativi a quell'avventura. - «In ogni caso, Kunihiro-sama, buona fortuna! Lei ha già incontrato Hiroko! Speriamo che questa sia l'ultima volta!» – Quindi il solito: una mappa di Genosha con la posizione della miniera, un po' di tempo per prepararsi e in marcia verso Genosha, dove le temperature avrebbero certamente provato il giovane chunin di Konoha!

    Per trovare la bellissima Harukichi sarebbe bastato trovare la Miniera di Metallo a Genosha. Non era difficile: era l'unico sul territorio e chiunque, - ma proprio chiunque, - glie l'avrebbe indicata. Ma era quello il problema: Genosha era un deserto di neve e ghiaccio. Non vi avrebbe trovato anima viva e proprio a quel punto avrebbe apprezzato la mappa. Non era un granchè: la solita mappa accademica senza molti dettagli. Tuttavia, proprio grazie a quell'importante oggetto avrebbe trovato prima la strada verso la miniera e poi la miniera stessa. Era una piccola costruzione di legno in mezzo alla neve, ma conduceva all'interno di una montagna, anch'essa coperta dalla neve. Proprio qui dentro veniva estratto il metallo prezioso di Kiri. Aveva un gran valore e Hiroko la Sorella voleva non impadronirsene, ma evitare che il metallo giungesse a Kiri. Perciò l'assalto al rifornimento sarebbe potuto avvenire in un qualsiasi punto del viaggio, in un qualsiasi scenario.

    Sempre nella miniera, tra le persone che lavoravano sprigionando masse di sudore anche in quel posto particolarmente freddo, avrebbe trovato la sua alleata per quella missione.

    Anime-girl-121-wallpaper1



    La donna avrebbe guardato Kunihiro con fare strano.
    «Hmm... che carino che sei... hmm-hmm...» – avvicinandosi a distanza da bacio avrebbe sorriso mettendoli una mano sul petto. - «Mi hanno detto che qualcuno doveva farmi da babysitter, ma... tu? Hmm...» – Sorridendo in modo malizioso a distanza che Kunihiro avrebbe considerato una distanza da "stretto corpo a corpo", la donn avrebbe continuato a sorridere maliziosamente. - «Che ne dici se faccio da sola questa missione, eh bello? Magari se me lo permetti, anche io potrei permetterti qualcosa...» – e, sorridendo, fece l'occhiolino. Il senso? Era chiaro! Non le servivano baby sitter accademici: era una donna bella e indipendente!

     
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  3. Alkaid69
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    Non era la prima volta che gli chiedevano di dirigersi in luoghi freddi e inospitali. Le sue ormai quasi frequenti visite nel Paese del Ferro avevano forse fatto pensare all'accademia che Kunihiro prediligesse quel tipo di ambienti.

    Tuttavia, non era propriamente così. Dato il modo in cui era stato cresciuto, Kunihiro preferiva sorseggiare della spremuta in riva al mare; o almeno così faceva pensare ai familiari e conoscenti. In realtà passava i suoi momenti di relax a Otafuku, nota meta di briganti, strozzini e altra gente poco raccomandabile: gli dava un senso di pace e di soddisfazione avere la scusa per sottomettere questo tipo di individui.

    Utilizzò l'equipaggiamento acquistato l'ultima volta nel Paese del Ferro, comprensivo di scarponi, sotto vesti e giacche a vento. Tutto per proteggersi dal freddo. In più, razioni caloriche per tenere alta la temperatura corporea.

    Come aveva già imparato a sue spese, alla donna che si diceva avesse intenzione di attaccare il convoglio piaceva attaccare da lontano, da una posizione di vantaggio senza farsi scoprire per poi svanire quando le cose non andavano come desiderava.
    Questa volta, tuttavia, il ragazzino sarebbe stato preparato: il convoglio avrebbe viaggiato scortato su tutti i lati da Kunihiro e i suoi cloni. Con una formazione simile a quella che aveva utilizzato in passato, anche se per proteggere un'area molto più estesa.

    Tuttavia, la donna con la quale viaggiava, una certa Harukichi di Kiri, pareva avere strane idee su come dovesse andare la missione. Nonostante fosse una debole studentessa alle prime armi, sembrava fin troppo sicura delle proprie infime capacità, forse perché l'essere considerata attraente da individui di sesso opposto le aveva dato alla testa, o semplicemente aveva un ego spropositato. Nulla di ciò che avesse fatto o detto avrebbero convinto Kunihiro, nessuna proposta avrebbe funzionato in quanto il ragazzino non era attratto dal sesso opposto... non in quel modo, in realtà.
    -Ah, Harukichi-san, devo rifiutare la sua generosa offerta, temo! Sa, lei ha anche una certa età, fra un po' dovrà smettere di fare proposte strane ai ragazzini e trovarsi un marito, non crede? Per i figli temo sia troppo tardi per lei... ma le consiglierei una carriera più tranquilla. Oggi, sa, potremmo trovarci contro un cecchino in grado di colpirla e ucciderla da parecchi metri di distanza, quindi stia attenta, sì? Non vorremo rovinare quel bel faccino truccato! Rise.

    Le avrebbe ordinato di mettersi in testa sul fianco dei rifornimenti, in modo da poterlo proteggere con il suo stesso corpo se necessario.

    Kunihiro aveva infatti creato quattro cloni di sé stesso, poi, due dei quattro cloni a loro volta avevano creato 3 cloni di sé stessi. Ognuno sapeva già la posizione da occupare. Ogni clone di Kunihiro si allontanò da lui di circa 25m, e ogni clone creato dai cloni fece altrettanto da chi lo aveva creato. In questo modo, con Kunihiro al centro vicino ai rifornimenti, andarono a coprire una sorta di quadrato allungato, tenendo conto che ciascuno di questi possedeva doti di percezione non indifferenti e poteva quindi in caso individuare eventuali intrusi in un raggio ancora più allargato. In tutto coprivano, contando ogni loro raggio di percezione, un'area di circa 74m x 124m.

    In quella formazione, avrebbero proceduto verso la loro destinazione.

    Chakra: -9 Bassi per 3 Moltiplicazioni Superiori
    Kunihiro: 11,40
    Copia 1: 11,40
    Copia 2: 11,40
    Copia 3: 2,1
    Copia 4: 2,1

    Copia 3.1: 2,1
    Copia 3.2: 2,1
    Copia 3.3: 2,1

    Copia 4.1: 2,1
    Copia 4.2: 2,1
    Copia 4.3: 2,1


    qiuHvo1
     
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    Alla risposta di quel ragazzino, Harukichi lo continuò a guardare con quel suo fare a metà glaciale e a metà desideroso di fare con lui ogni cosa che da lì a poco le sarebbe passata per la mente. Non se l'aspettava, doveva dire, ma chi diavolo le mandava l'Accademia? Non era più l'istituzione di una volta, quella. E i ninja? Non erano più i maschioni che tutte le donne desideravano: gente secca, senza muscoli e senza il vero desiderio carnale. - «Come dice, capitano...» – rispose in maniera fredda e secca. Al momento ogni parvenza di calore nei suoi occhi svanì, ma fece quanto comandato da Kunihiro mettendosi in testa ai rifornimenti, di lato. Ma per quanto avrebbero camminato, non avrebbe più rivolto una sola parola a quel strano accademico. E Kunihiro, dal canto suo, poteva star certo: da quel momento in poi aveva un nuovo nemico a cui stava particolarmente antipatico. Così avrebbe imparato a rifiutare il corteggiamento di una come Harukichi! La carovana, del resto, era lunga: i carri con quel minerale così prezioso erano all'incirca 15 e ogni carro aveva una lunghezza di circa 7 metri. La carovana, insomma, era lunga ben 105 metri all'incirca; mentre la larghezza, senza contare le copie di Kunihiro, era molto minore: solo 2 metri.

    In ogni caso avrebbero camminato abbastanza spediti dirigendosi verso il Sud, dove si trovava il Villaggio di Kiri. Tuttavia, man-mano che procedevano le condizioni meteo si sarebbero fatte ancora più avverse e difficili da sostenere [Percezione: –3] finché si era in mezzo a quelle lande innevate in cui di volta in volta si alzavano dei veri e propri polveroni di neve. Le strade su cui procedeva la carovana erano veramente disastrose e a un certo punto, facendo una curva, una lastra di ghiaccio si sarebbe staccata cadendo poco lontano dalla carovana. Le principali arterie di collegamento che si snodavano in lungo e in largo per Genosha erano già poche. E quelle che c'erano sembravano essere completamente rivestite dalla neve che, di certo, non aveva risparmiato quel lontano angolo della terra. In ogni caso non sarebbe successo nulla per ben 2 giorni di cammino con la carovana. Il tutto, se così lo si poteva chiamare, sarebbe iniziato all'alba del secondo giorno, quando la lentissima carovana con i rifornimenti per Kiri sarebbe entrata in quella che consideravano la zona più difficile di Genosha: un valico tra due piccole colline completamente innevate. Non vi era niente che potesse presagire qualcosa di "cattivo", tant'è che forse Kunihiro avrebbe iniziato a pensare che tutta quella missione con Hiroko la Sorella era stata semplicemente una montatura degna di quel nome.

    Il pericolo lo avrebbe percepito per prima la copia che camminava in testa alla carovana. Una trappola, o qualcosa di quel genere, situata proprio al centro della stretta strada [Trappola Furtività 5] Aguzzando la vista nella neve che, imperterrita, continuava a cadere riducendo le percezioni dei presenti. Era fatta in modo alquanto semplice: un filo di nylon che, se mosso in qualche modo, portava al rilascio di alcuni kunai situati ai lati di quella stretta via in cui la carovana avrebbe faticato a passare. Aggirare in qualche modo quella trappola sarebbe stato facilissimo.

    Tuttavia vi era una sorpresa. Quella prima trappola piazzata da Hiroko, però, non rappresentava che uno specchie per le allodole, perché soltanto 16 metri metri dopo vi era posizionata una seconda trappola, molto più subdola e meglio nascosta in quanto protetta da una speciale tecnica inventata dalla stessa Hiroko: creava delle interferenze alla capacità di percepire l'ambiente. La diminuzione della Percezione, unita alla Furtività della trappola [5] avrebbe dovuto fare il suo.

    CITAZIONE
    Simbolo dell'Interferenza
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Disegno (12)
    Tracciando un sigillo sul terreno, l'utilizzatore può creare delle forti interferenze nella zona riducendo di 2 per grado ninja la Percezione di tutti coloro che si trovano in un raggio di 15 metri dal Simbolo dell'Interferenza. Tipo: Fuuinjutsu
    [Consumo: Mediobasso ogni 2 di riduzione]
    [Da chunin in su]

    Alla copia di Kunihiro sarebbe semplicemente bastato toccare il filo, almeno sfiorarlo, perché la trappola scattasse... Ma scattasse non mirando a uccidere la persona che l'ha fatta scattare, bensì azionando 2 carta-bombe nascoste sotto la neve rispettivamente 35 e 55 metri prima, ognuna delle due protetta a sua volta dal Simbolo dell'Interferenza che in questo modo esercitava la sua funzione annullante rendendo particolarmente difficile l'individuazione dell'oggetto. Le due bombe sarebbero esplose [50 + 50] da sotto la neve praticamente al contempo, danneggiando la parte anteriore e quella centrale della carovana.

    Infine, sarebbe arrivato ciò che Kunihiro aspettava con maggior interesse.

    Hiroko aveva piazzato le trappole come le avevano insegnato: una in modo tale da lasciare al nemico il pensiero di aver scoperto il "terribile piano" del proprio avversario; la seconda in maniera molto più subdola, in maniera tale da essere difficilmente scopribile. Non appena l'avversario l'avrebbe azionata, le due bombe posizionate a gran distanza da quel punto sarebbero esplose coinvolgendo per forza alcune parti di quelle carovana. Lì Hiroko, ben mimetizzata sotto la neve, a 50 metri dalla strada su cui si trovava la carovana, sul lato sinistro rispetto alla stessa, avrebbe preso la mira e sparato 4 proiettili leggeri verso la ragazza che stava anteriormente alla carovana, sul lato sinistro ovvero più vicino a Hiroko stessa. [1, 2° Slot Azione – Precisione: 450] Su uno dei proiettili era attaccato una bomba abbagliante che sarebbe esplosa vicinissima alla ragazza stessa... se nessuno l'avesse protetta.

    Quindi, come al suo solito, Hiroko avrebbe riposto la Balestra e componendo i sigilli della Kawarimi, si sarebbe spostata in un altro punto, indietro di 21 metri: una postazione da cecchino già preparata molto tempo prima, a 55 metri di distanza dalla carovana, ma comunque protetta dal suo Simbolo dell'Interferenza. [Slot Tecnica 1 - Furtività Hiroko 6 – Percezione: -6]
    Lì avrebbe ricaricato la Balestra [SGL] e prendendo la mira, questa volta avrebbe sparato a uno dei ragazzi (ma erano tutti uguali?) situati nei pressi della carovana. [3° Slot Azione – Precisione: 450]
    Quindi, piegandosi per non farsi vedere, avrebbe di nuovo ricaricato la sua balestra [SGL] (questa volta con dei proiettili più pesanti), ma sarebbe servita la cosa?



    Vitalità: 14,5 leggere
    Chakra rimanente: 12 Bassi su 40 totali (28 Bassi utilizzati per porre 6 Simboli dell'Interferenza prima dell'arrivo della carovana)


    Campo di battaglia: strada lunghissima e omogenea larga 3,5 metri. Il terreno è neve. Nevica forte con vento. Sui lati della strada è raccolta della neve, come se fosse stata spalata dal centro della strada e buttata ai bordi. La strada, inoltre, si trova più bassa rispetto alle colline situate nelle vicinanze.
     
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  5. Alkaid69
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    Due giorni di viaggio, due giorni di tormenta.

    Ci furono più momenti in cui Kunihiro decise che aveva fatto abbastanza per un semplice carico di rifornimenti e che era arrivato il tempo di andarsene.
    E lo stava davvero per fare, specie quando capì che quel clima gli stava provocando dei seri danni: forse si stava ammalando? All'improvviso tutto sembrò più ovattato, ci vedeva ancora meno, i rumori non erano più così chiari, non riusciva più a misurare le vibrazioni nel terreno. Sì, doveva essere un malanno.

    Quando poi però dopo aver percorso alcuni metri, un'altra sua copia disse di non sentirsi tanto bene, Kunihiro cominciò a chiedere a tutti quanti quale fosse il loro stato di salute. I cloni davanti a lui accusavano lo stesso sintomo, quelli più indietro, invece, no.
    Avanzando ancora, anche alcuni di quelli più indietro accusarono lo stesso sintomo. Kunihiro decise di farli tornare indietro. I sintomi svanirono.

    Era quindi chiaro che stesse succedendo qualcosa e che quel qualcosa aveva un'efficacia ad area. Un genjutsu?
    Provò a Liberarsi, ma non accadde nulla, forse si trattava di qualcos'altro.

    Fece quindi tornare tutti indietro, carovana compresa. Ma lui rimase sul posto, assieme al clone da lui creato e al clone del suo clone.
    Fece procedere loro, ciascuno a circa 15m dall'altro, mentre lui rimaneva sempre a 15m da quello più indietro. Tutti attivarono il proprio meccanismo di mimesi in modo da sparire alla vista di eventuali nemici.
    D'improvviso, il primo clone disse di non accusare più i sintomi, quello più dietro invece sì. Procedettero ancora e, sempre il clone più avanzato, affermò di aver trovato qualcosa: un filo, probabilmente collegato a una qualche trappola. Il clone lo evitò e procedette. Ma quasi subito accusò nuovamente i sintomi di quello strano malanno. Fece un passo indietro: svaniti; fece un passo avanti: ritornati.
    I due cloni seguendo in quel modo il perimetro di quello strano fenomeno per qualche metro e calcolandone poi l'estensione dalla sezione misurata, capirono che si trattava di delle sorte di circonferenze piuttosto estese.

    Ancora una volta i tre Kunihiro procedettero, trovando ancora un altro cavo.
    A quel punto, Kunihiro si allontanò dalla strada, pronto a dislocarsi se necessario, risalendo la collina, mentre i cloni si accingevano a far innescare entrambi i fili.
    Poi ci furono le due esplosioni. Esattamente al centro di quelle aree, con Kunihiro a circa 7-8m da quella più vicina.
    Kunihiro sorrise: Ingegnosa l'idea di erigere quelle aree per diminuire i sensi dei presenti: il problema (e il grande difetto di quella tecnica) era che metteva l'attenzione esattamente sull'area dalla quale la si sarebbe voluta distogliere. Probabilmente una qualche conoscenza messa su da uno shinobi alle prime armi, e non qualcosa di riconosciuto dall'accademia. Grazie a quanto quella tecnica rendesse palese il fatto che ci fosse qualcosa di losco, Kunihiro aveva avuto la possiblità di far indietreggiare la carovana fin da subito, evitando che le bombe la distruggessero.

    A quel punto, tuttavia, successero varie cose: dapprima, una forte luce ricoprì una vasta area accanto alla carovana: la studentessa attempata era stata attaccata e riversava in condizioni non letali ma comunque pericolose: Kunihiro, tuttavia, non se ne curò. Poi, una delle sue copie ricevette anch'essa un colpo e svanì, facendo ritornare i ricordi all'originale.
    Quest'ultimo, ricordando la parte del corpo nella quale aveva ricevuto il dolore, capì immediatamente la direzione dalla quale era stato scagliato il dardo.

    Erano rimasti adesso soltanto pochi cloni (gli altri erano scomparsi per la lontananza o perché attaccati) ma Kunihiro fece lanciare a 2 di loro quattro kunai, in quella stessa direzione. In 8 posizioni diverse, tutte a circa 22.5m da loro. [2 SGV ma contemporanei, fatti da entità diverse; Lancio Repulsivo x2 (1/2 Basso x3); Azione Rapida;]

    Poi l'originale e il suo clone più vicino, entrambi ancora invisibili, si dislocarono su quelli più centrali. [Slot Extra + Tecnica: 1/4 Basso x2]
    L'originale rimase fermo, l'altro, invece, procedette furtivamente in direzione dalla quale si pensava fosse arrivato quell'ultimo dardo. [SA I: Movimento 24m; Movimento repulsivo + SGI: Movimento 5m = 29m]
    Nel tragitto, a un certo punto, il clone percepì nuovamente quella strana sensazione che rendeva tutto ovattato, a conferma palese che in quella zona si trovava qualcosa.

    Se non avesse trovato niente, ancora da invisibile, il clone avrebbe cominciato a muoversi silenziosamente a spirale per tutta l'area soggetta a quello strano fenomeno. [Slot Azione II e III: Movimento repulsivo x2 = 48m]


    A te dire se viene trovata o meno. Calcola che, non avendo il PNG un bonus a furtività, dovrei riuscire a individuarla se è entro 3m, quindi eventuali imprecisioni durante l'analisi della direzione del dardo da parte di Kunihiro potrebbero essere coperte in quel modo.
    Con il movimento a spirale successivo, invece, dovrei coprire circa metà dell'area di 15m di raggio del sigillo, grazie appunto al fatto che percepisco ninja furtivi entro 3m.



    GQSWBS3
     
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    L'intuizione di Kunihiro era stata giusta e sebbene la ragazza fosse stata particolarmente danneggiata e messa fuori gioco, sacrificarla per il bene principale della missione, - Kiri e la carovana stessa, - fu una mossa azzardata, ma in contempo ben ponderata. E nel mentre la ragazzina si sarebbe accasciata al suolo colpita dai diversi dardi, Hiroko si sarebbe data da fare. O quasi. Perché la carovana era, ormai, troppo lontana dal punto di agguato, il che la faceva inattaccabile. D'altro canto Hiroko ben sapeva che vi erano molti nemici in giro, in quanto vide 3 persone del tutto uguali, - dei cloni, quindi, - attivare qualcosa per scomparire dalla vista. Guardò il frutto dell'immenso ingegno di quel ninja, - era sicura che fosse uno solo e non un gruppo, - che aveva capito qual'era il punto debole di quella tecniche di protezione. Ogni jutsu aveva un punto debole debole, ma decisamente pochi ninja avrebbero così presto scoperto il punto debole di quella tecnica. Osservò le due esplosioni avvenire praticamente istantaneamente, il che significa che qualcuno di quei 3 cloni aveva appena "tagliato" il secondo filo, disinnescando la trappola senza che colpisse nulla. Non poteva far altro che applaudire dinnanzi a una tale accortezza. Si promise che avrebbe perfezionato ulteriormente quella sua tecnica, a tempo debito e opportuno. E, sotto un certo punto di vista, era sicuramente molto grata a quel ninja sconosciuto che le aveva permesso di capire qual'era esattamente il punto debole della sua tecnica personale e cosa doveva far per eliminare quella "parte debole che ogni jutsu ha". E sebbene la sua missione era quella di assaltare la carovana, avendo sprecato tutto il chakra per una sola, per quanto ben studiata, trappola, poteva certamente dire che aveva fatto il massimo. Un'altra opzione sarebbe stata quella di attaccare la carovana restando ben nascosta a 60 metri di distanza, magari con dei dardi con le bombe sopra. Ma anche in quel modo vi erano tantissime possibilità di evitare l'attacco... anche di un cecchino. Per il resto, aveva fatto il suo mettendo KO la kunoichi kiriana.

    Avendo speso una bordata di chakra per la preparazione della trappola, non poteva rischiare di effettuare altri attacchi che avrebbero potuto compromettere la sua posizione. Con quel poco chakra che le restava doveva solo e soltanto... andarsene. Del resto non era una giocatrice d'azzardo: era una sorella premurosa che voleva rivedere il suo fratello senza rischiare più di tanto. Certo, la missione fallita le sarebbe costata una certa "reputazione", ma avendo fissato bene in mente l'immagine di quel strano ninja che difendeva la carovana, - ne era certa, - si sarebbe ben presto presa la propria rivincita. Anche perché le carovane erano tante e lei, in simbiosi con il proprio fratello, avrebbe fatto ciò che doveva, per chi doveva, quando doveva. Quella carovana, invece, non aveva moltissima importanza. Anche perché aveva già tolto una vita... o quasi.

    Per questo non rimase ad aspettare di farsi trovare e proprio quando il clone di Kunihiro percepì nuovamente quella "strana" sensazione che gli diminuiva la percezione, Hiroko distrusse il suo simbolo, compose 5 sigilli ed eseguì la Tecnica della Sostituzione per spostarsi oltre collina, dall'altro lato, poco sotto a una roccia. Cercando per bene, il clone di Kunihiro avrebbe trovato il nascondiglio del cecchino. Era ben mimetizzato nella neve: una postazione scavata nella neve stessa e allestita in modo tale da non far congelare chiunque si trovasse al suo interno. Era indubbio che era stata realizzata da un professionista, in quanto offriva una perfetta veduta sulla strada antistante e in contempo proteggeva il cecchino da tutti i 3 lati, lasciando comunque libero il lato anteriore e una piccola parte di lato, per la fuga. In quel nascondiglio, però, il clone di Kunihiro non avrebbe visto null'altro che un grande pezzo di ghiaccio appuntito, quasi come se fosse stato "appena" prelevato da una roccia su cui era congelata dell'acqua nelle immediate vicinanze di quel posto. Inoltre, qualora Kunihiro avesse deciso di spendere dell'ulteriore tempo per esaminare il resto della zona, avrebbe visto la presenza di altri 2 nascondigli simili. L'unica differenza era che non nascondevano il pezzo di roccia, bensì celavano il Fuuinjutsu che disturbava la percezione. Lo stesso Fuuinjutsu Kunihiro lo avrebbe visto sotto i fili sulla strada.

    Hiroko, invece, dopo essersi sostituita con un pezzo di ghiaccio a 21 metri dalla sua posizione (preparato prima, esattamente come gli altri due), si sarebbe rapidamente data alla fuga cercando, però, di restare ben nascosta, furtiva, in modo da non farsi trovare dal suo possibile inseguitore. Per questo, capendo che Kunihiro avrebbe intuito dove lei si sarebbe diretta, la kunoichi si diresse da tutt'altra parte. Non proseguì dritto dopo la roccia, bensì, stando attenta a non lasciare tracce sulla neve, virò di lato proseguendo così per 90 metri. [1°, 2° (Azione Rapida) e 3° Slot Azione + Movimento Repulsivo su ogni Slot]

    In questo modo avrebbe aumentato la sua distanza dalla sua postazione originale (quella dell'agguato) a più di 100 metri badando a restare ben nascosta e furtiva per non farsi trovare.



    Vitalità: 14,5 leggere
    Chakra rimanente: 9,5 Bassi



    Purtroppo iniziali sono un po' cambiati in virtù di un problema tecnico.
    A te la scelta se inseguire Hiroko, fermarti a studiare le sue trappole, soccorrere la kunoichi kiriana svenuta/uccisa, fare tutte e 3 le cose insieme, oppure dedicarti ad altro.

    Bel post cmq!
     
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  7. Alkaid69
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    Hiroko, se davvero di lei si era trattato, gliela aveva fatta ancora una volta.
    La cercò a lungo, prima di rassegnarsi al fatto che s'era comportata esattamente com l'ultima volta: quando il suo primo piano andava male o non esattamente come avrebbe voluto, Hiroko tendeva a fuggire, dileguandosi, senza intentare alcuna altra azione., senza alcuna determinazione nel perseguire il proprio obbiettivo.

    Kunihiro aveva utilizzato una formazione adatta a contrastare le sue "tattiche" di guerriglia, espandendo l'area assoggettata al suo controllo; tuttavia, le condizioni meteo e la tecnica della donna (cge Kunihiro alla fine scoprì essere un fuuinjutsu) avevano reso vana la sua preparazione, anche se era riuscito a salvare il carico. Lanciò un urlo, lungo, quasi impossibile da contenere, il quale presto si tramutò in una risata incontrollata, terrificante.

    Quando finalmente si calmò, per modo di dire, tornò alla carovana, dove erano rimaste alcune delle sue copie e la studentessa (della quale Kunihiro, nel marasma, si era completamente dimenticato).
    La donna era svenuta e Kunihiro, dato lo stato precario in cui versava la sua psiche in quel momento, già pregustava tutte le atrocità che avrebbe riversato su di lei come sfogo.
    Le condizioni erano perfette: lei, nessuna anima viva intorno, avrebbe solo dovuto mettere al sicuro l'area e poi...

    Poi la svegliò e la tenne sveglia tutto il tempo... mentre la faceva a pezzi, sorridendo.
    Nel suo rapporto avrebbe detto che era scomparsa e non era più riuscito a trovarla.
     
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