Il Dubbio

Il sole si getta nel mare all'orizzonte, proiettando una calda luce arancione sull'intera spiaggia. Il clima caldo di quella parte dell'anno e i colori prodotti da raggi del sole donano a quella zona del mondo ninja un aspetto decisamente diverso dal solito. All'umido grigiore che normalmente caratterizza le terre del Paese dell'Acqua si sostituisce un accogliente calura primaverile. Certo, l'acqua è ancora troppo fredda per poter fare il bagno, ma nessuno si stupirebbe se qualche civile decidesse di approfittare di quella bellezza per fare una breve passeggiata sulla spiaggia.

Eppure, su quel litorale Fujiko sarebbe stata accolta da uno spettacolo tutt'altro che ameno. La Sunese avrebbe visto soltanto due uomini fronteggiassi l'un l'altro. Il primo, più giovane, verso i quarant'anni d'età, ha i capelli neri e indossa un coprifronte di Oto. Rigato. Un pessimo segno. Ha una ferita piuttosto ampia sul fianco destro. Sta perdendo molto sangue e sembra piuttosto affaticato. Probabilmente, non sarebbe riuscito a continuare a combattere ancora a lungo. Devi credermi! Non sono un nukenin! Mi hanno soltanto incaricato di infilarmi tra i ninja di Ame! Sono ancora fedele a Oto! La voce, così come l'espressione sul suo volto, appare disperata. Sincera. Se sta mentendo, è sicuramente un ottimo attore. Getta a terra la lama che tiene in mano, in un estremo segno di resa. Sul volto del secondo uomo, un anziano con lunghi capelli grigi, legati dal coprifronte di Suna, compare un sorriso che non promette niente di buono. Sembra che la situazione lo diverta molto. Alza il Kunai che tiene nella mano destra e con un rapido gesto della lingua lo ripulisce dalle poche gocce di sangue di cui era sporco. Non sprecare il fiato. La tua vita finisce oggi, nukenin. Non spreca un altro secondo. Il braccio fende l'aria con agilità impressionante, scagliando il cuna verso la gola del presunto nukenin. [Slot Azione I]
Chissà cosa avrebbe fatto Fujiko. Avrebbe fermato l'attacco del suo conterraneo o l'avrebbe aiutato a eliminare il nukenin. Ammesso che lo fosse.