Persuasione

Hokichi non sembrava certo felice di vedere una sua compatriota in quella situazione. Koichi si era salvato per un puro colpo di fortuna e lui lo odiava per questo. Invidiava il fatto che a lui un evento simile non fosse mai capitato. Anzi, aveva la sensazione che se non fosse stato per tutte le precauzione che era solito prendere, la sventura l'avrebbe già portato alla morte.

Il Sunese gettò uno sguardo di rabbia alla Kunoichi, mentre rifletteva sul da farsi. Era riuscito a infliggere una ferita così grave al suo avversario solo perché l'aveva colpito di sorpresa ed era sicuro che in uno scontro contro entrambi, avrebbe rischiato la vita. Uccidere anche Fujiko, per poi scarica la colpa della sua morte su Koichi, assassinato anche lui, gli avrebbe permesso di uscire indenne da quell'impasse, ma non sarebbe riuscito a mettere in pratica un piano simile.

Siccome tutti i civili avevano abbandonato la zona appena li avevano visti, non gli restava che un opzione per salvare la faccia e uccidere Koichi: convincere la ragazza che fosse la cosa migliore da fare. Anzi, che fosse l'unica possibilità. Incredibilmente, fu proprio la sua preda a fornirgli l'assist perfetto. No! Non posso venire fino a Suna! Devo tornare immediatamente a Ame! Mi scopriranno se non faccio rapporto entro 2 giorni! Non posso sprecare così tutti questi mesi di lavoro. Supplicò, guardando negli occhi Fujiko, per poi allontanarsi di circa 6 m da lei. La sua voce sembrava sinceramente disperata. Un sorriso sornione comparve sulle labbra del sunese. Vedi? Sta mentendo solo per non farsi catturare. Non vuole venire fino a Suna perché ho ragione. Estrasse il suo Kyogetsu Inoge e lo puntò verso il presunto nukenin. Ora sii ragionevole e lasciami finire il mio lavoro. Non vorrai mica lasciare un criminale in libertà? Chissà quanti potrebbero morire...