Due viaggi nel Paese del FerroNamae & Fudoh

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Due Fiori in mezzo al Ferro

    All'accenno ai due sottoposti di Kagemashira, Jaro parve per un attimo sorpreso ed incuriosito, ma ridusse la discussione ad un semplice: Torneremo sull'argomento una volta conclusa questa missione, Namae-san. Non è mai bene mettere troppe cose in pentola tutto assieme. Vale per il cibo, per gli allucinogeni ed anche per le missioni, se posso dire la mia., e con quella singola frase, lasciò scivolare via l'argomento, almeno per il momento.

    [Koje]

    Lo studio del territorio portò i due ad ipotizzare che, in effetti, i samurai prendessero tangenti (difficilmente potevano essere così incapaci da non riconoscere cinque punti di spaccio nella città, di cui alcuni anche abbastanza centrali!) e, cosa più rilevante, permise loro di elaborare un piano d'azione più preciso del primo.
    Alla nuova proposta del Taiyo, Jaro confermò con il capo: Sono un esperto di genjutsu e ho una buona conoscenza di droghe, Namae-san, difficilmente la gente non mi dice ciò che voglio sapere e, se mi va, non se lo ricorda nemmeno di avermelo detto., concluse con un sorriso quanto mai furbo in volto.
    Così, con il calare della notte, il duo entrò in azione: l'Oleandro della Pioggia avvicinò uno degli spacciatori più "esterni", il quale era un anonimo individuo, che, alle sue parole, fece qualche cenno affermativo con il capo: Ok, ok, amico, vai tranquillo: dato che è la prima volta, ti faccio anche uno sconticino, contento?, gli disse sorridendo, un sorriso viscido e falso, a dir poco, dandogli poi tre pillole azzurre, Con queste, ti farai un bel viaggio rilassante, galleggerai nel cielo, te lo assicuro..., ghignò ancora, per poi chiedere 18 ryo, anziché di 20 (o almeno così gli disse).

    Quando poi Namae si fosse riunito a Jaro, questi avrebbe voluto vedere la misteriosa droga, rimanendo un pò sorpreso, forse deluso, ma di certo incuriosito, dalla banalità dell'aspetto: Cosa ti ha detto che fanno? Dovremmo studiarle, avendone il tempo..., ipotizzò il musicista, tornandogli le pillole, mentre attendevano per seguire i due fino al punto di rifornimento.
    O almeno, quello sarebbe stato il loro piano.
    Ci volle qualche ora perché succedesse qualcosa e ciò che successe, fu Jaro che si voltava di scatto verso Namae: Attento!, ebbe appena il tempo di urlare, prima che qualcosa, o meglio qualcuno, arrivasse alle spalle del ninja dei Fiori, penetrandogli la schiena.
    Per fortuna del Taiyo, non era una spada, no, degli aghi, o comunque qualcosa di sottile, qualcosa intinto in una sorta di veleno.
    Non mi piace che dei ninja pensino..., ma l'Oleandro non sentì la fine di quel discorso: qualsiasi cosa gli avessero iniettato in corpo, stava facendo rapidamente, e pesantemente, effetto.
    Namae si sentì improvvisamente preso come da un fuoco, qualcosa che stava bruciando nella sua pelle: una rabbia, irrazionale, feroce, sanguigna, quasi fosse un animale, non un uomo, stava scuotendolo dall'interno, voleva uccidere qualcuno!
    Non riusciva a distinguere la figura che lo aveva colpito alla schiena, di certo l'odio per quel tipo doveva essere tanto, ma vedeva solo Jaro, intento a... cosa stava facendo? Fischiettava e batteva le mani? Cosa aveva nelle mani? Dei giocattoli? La rabbia del nukenin probabilmente sarebbe cresciuta ancora di più.
    Ma quella rabbia lo rendeva debole, lo confondeva... anche fosse riuscito ad alzarsi ed attaccare il suo "compagno" di missione, avrebbe potuto danneggiarlo davvero?
    Che cosa poteva fareTe lo scrivo fuor di descrizione di gioco: hai appena beccato 6 unità di Adrenalina velenosa che ti danno il malus di -1 a forza e precisione, ma siccome sono 6 unità velenose e modificate leggermente, ti ho messo un pò di ira violenta extra ^^'.
    Le tre pillole, invece, sono un derivato, si può chiamare così, dell'ormone normale di tipo Dopamina.
    ? Poteva il suo corpo reagire a quella sostanza che lo stava "danneggiando"? O magari c'era qualche altra opzione per calmarsi?

    In giro di soppiatto


    Silenzioso, silenzioso... spero



    Quando Poo-sama disse che un produttore di potenziamenti per il corpo a corpo doveva conoscere bene taijutsu e medicina, probabilmente mi brillarono gli occhi: Davvero? Ma io sono un ninja medico, più o meno, e sono espertissimo di taijutsu! Sa, non sono portato per ricordarmi tutte quelle posizioni magiche..., esclamai entusiasta.
    Sospetto di aver brillato di luce propria esternato con l'espressione il mio entusiasmo, quando Poo-sama mi spiegò che avevo delle possibilità di diventare un Armoraro.
    Poi ci fu tutto il nostro viaggio fino a Koje.

    [...]

    La prima parte del mio disobbedire? Facile, dovevo giusto scendere una scala, niente porte o altro a disturbare.
    Quando arrivai alla fine della scala, bé lì sì che nasceva il problema.
    Sbirciai dalla massiccia porta in ferro, con su scritto "Produzione" e cosa c'era oltre la soglia? Un gigantesco corridoio, il soffitto altissimo e tante, tantissime, stanze, da cui entrava ed usciva un sacco di gente, di certo fabbri di vario genere!
    Richiusi la porta e cercai di pensare a cosa fare.
    Lo so che starete dicendo: "Fudoh, te la sei cercata!", ma me lo dicevo anch'io e di certo non aiutava in quel momento! Dovevo pensare ad un'idea e me ne passarono diverse per la mente.
    Il chakra adesivo! Ma il soffitto è alto, potrebbero notarmi finché lo raggiungo! e questa fu la prima idea che scartai con un pò di rammarico.
    La tecnica della Trasformazione! Ah, no... ho preferito imparare quelli della moltiplicazione! Mannaggia!, triste ma vero, quelli per il richiamo e per la moltiplicazione (che per inciso al momento non mi sarebbe servita a niente...) erano tanti e complicati, avevo rinunciato anche solo a scoprire quanti e quali fossero quelli per la trasformazione.
    Peccato che non mi stesse arrivando una terza idea.
    Avevo addosso un equipaggiamento che mi descriveva come un ninja, un vestiario più o meno da straccione, quale sono, conoscevo principalmente jutsu offensivi, escluse le mani curative ed a parte essere silenzioso (un pochetto), con buoni sensi e saper camminare sulle pareti, tutte le mie conoscenze erano puramente offensive.
    Soluzione? Non apparire come un ninja pericoloso (magari minaccioso non lo sembro nemmeno per sbaglio, ma con un Fuuma kunai a tracolla, un pò istigo preoccupazione), ma come un semplice straccione.
    Mi tolsi la cotta di maglia della salute, e per poco non piansi e mi dispiacque un pò, ci avvolsi dentro il Fuuma Kunai, i coltelli da lancio, i tekken, la cartabomba e le fialette di veleno, tenni in tasca i tonici (quelli costavano più di tekken e cartabomba...), nascosi nei pantaloni il coprifronte, mi risistemai i miei stracci addosso, una bella spettinata, quindi mi assicurai di nuovo che la mia roba fosse ben nascosta all'ombra dietro l'angolo che la porta copriva aprendosi e la aprii, la porta, varcandola.

    Se qualcuno mi avesse fermato? Bé, sarei stato sincero: Poo-sama mi aveva detto che potevo fare l'Armoraro con un pò di studio... qui posso studiare?, detto con il tono più infantile ed innocente che mi potesse mai riuscire, dopo anni ed anni a vivere da solo per strada.
    Sarei riuscito a non farmi cacciare e/o rovinare gli accordi fra la Gechi e Kiri? Era la volta buona che mi licenzavano da ninja? Chissà...
     
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