Due viaggi nel Paese del FerroNamae & Fudoh

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Ricordi e Rivelazioni

    Il samurai era preda del proprio furore, dell'adrenalina che scorreva in lui, non si curò nemmeno delle parate del nemico, ma la sua attenzione fu catturata dal suono che lo spinse a ridurre l'attenzione verso Namae.
    E Namae ne approfittò.
    Così, mentre la musica di Jaro scivolava verso un'acuta requiem, il Taiyo sferrò un pugno al viso del samurai, il quale lo subì, ma apparentemente senza eccessivi danni, ma quello era solo l'inizio del contrattacco.
    Il calcio circolare alla gamba fece inciampare il nemico, ancora preda dell'illusione, ferendolo ben poco, ma lasciandolo lì dove Namae lo voleva per il suo colpo finale: al suolo, incapace di seguire il successivo affondo di un kunai, che penetrò le carni del collo, lasciando il samurai per terra pressoché senza vita.

    Non avrebbe contrattaccato quel misterioso nemico mascherato, sarebbe rimasto a terra, mentre la vita fluiva via dal suo collo e, nello stesso tempo, un rumore avrebbe potuto attirare l'attenzione di Namae: il rumore di corpi che cadevano a terra, i prigionieri dell'illusione di Jaro, che aveva adesso smesso di suonare.
    Non li ho uccisi, ancora, ho intenzione di interrogarli prima: c'era un samurai che in realtà era un ninja traditore del Suono e produceva questa droga... chissà se avevano contatti di qualche genere, o altro da poter seguire come tracce. Nuovi mercati a cui affacciarci per la nostra organizzazione non sarebbero male, non pensi anche tu, Namae-san?, chiese con un sorriso furbo.
    Non aveva mai usato la parola "Fiori", o nominato uno fra Lord Goemon o Lashmi-sama. Era un tipo attento ai particolari di certo, Jaro Shimasu.
    Il seguace di Lashmi, comunque, avrebbe lasciato al Taiyo la libertà di decidere del destino del samurai: lasciarlo lì, a dissanguarsi, oppure finirlo.
    Tua la vittoria, tua la sua vita., avrebbe semplicemente commentato. Per quanto, in quel contesto, il suo nemico gli aveva offerto di ottenere qualcosa di più della vita dello sconfitto: gli aveva aperto la via ad una nuova forma di potere, e di droga da vendere per i Fiori.

    Fine della festa


    O del corso accelerato



    Consegnai il mio progetto a Poo-sama e lui ne risultò positivamente colpito.
    Certo, quando glielo vidi avvicinare al forno per illuminarlo meglio, per poco non mi partì un urlo, ma seppi contenermi, poi, quando si complimentò, probabilmente il mio sguardo sorridente la diceva lunga su quanto ne fossi felice di quelle parole e che il mio progetto fosse piaciuto.
    Sì, probabilmente saranno pesanti da usare, ma un picchiatore deve avere dei buoni muscoli, penso che con il tempo chiunque ci farebbe l'abitudine., ipotizzai con un sorriso.
    Ce ne stavamo per andare, dopo quel piccolo scambio di pareri e devo dire che il mio sguardo passò dal mio progetto alle armi prodotte da Poo-sama ed erano davvero belle, molto artistiche, senza dubbio.
    Peccato che le parole dell'armoraro ripresero la mia attenzione: Nascosto? e mi girai verso dove guardava Poo-sama, notando la segretaria con due armadi su piedi che la seguivano.
    Ammetto di non essere bravissimo, sempre, a passare inosservato, ma ci provo, ogni tanto... però non ci riesco sempre., dissi, ispirando a fondo in attesa che la tizia apparisse con gli altri due.

    Non ne ricordavo il nome, nemmeno cercai di ricordarlo, semplicemente quando mi disse di andarmene, feci spallucce: Va bene, mi stavo annoiando, ora me ne vado, ok, ok..., non volevo rovinare i rapporti commerciali fra Kiri e quel luogo, quindi avrei accettato di andarmene senza fare eccessive storie.
     
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