Una Strada per TreCorso alle Basi per Blobby92

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    Falce dei Kaguya


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    [Una strada per Tre - Isuke: la Richiesta del Cobra]

    Erano passati cinque giorni, tanto c'era voluto per la giovane nukenin delle Picche.
    Cinque giorni prima le era stato consegnato un messaggio e le era stato detto di dirigersi in un luogo nel Paese dell'Erba, c'era un uomo da eliminare e, in fondo, questo era il lavoro dei membri delle Picche, eliminare persone, niente di più, poco di meno.
    Il viaggio, l'individuazione della persona e l'eliminazione? Tutto ciò le era costato quattro giorni, all'inizio del quinto avrebbe ripreso il percorso verso la città della Pioggia Eterna; almeno quello era il proposito della giovane Kaguya.
    Fu solo un formicolio all'inizio, poi, d'improvviso, Isuke avvertì uno strattone, come qualcosa che cercava di assorbirle del chakra, ma senza farlo effettivamente, qualcosa, o qualcuno, che stava catturando la sua attenzione e, in effetti, così era: non ci avrebbe messo molto verosimilmente la kunoichi per notare una piccola nube di fumo che appariva dietro di lei ed il cobra che usciva dalla stessa, lo stesso serpente che, mesi prima, aveva visto quando aveva firmato il contratto con la Regina dei Coccodrilli.
    SSSSsalute a te, umana, piacere di rivederti, ti ricordi di me?, avrebbe esordito il Cobra e, probabilmente, la kunoichi lo avrebbe ricordato e ne avrebbe, forse, ricordato anche il nome, come ti avevo promeSSSSsssso, avrai modo di conosssscerci e noi di conosssscere te: abbiamo un berssssaglio da offrirti e ti aiuterò a prenderlo. Un traditore del nosssstro clan, che ha rinunciato all'alleanza dei Cobra e dei Coccodrilli per sssseguire altri sssserpenti. E' qui vicino, assssspettavamo da tempo l'opportunità che tu fossssssi vicina all'uomo che lo evoca, potrai uccidere quel traditore per noi., spiegò il rettile.
    A meno di obiezioni della Kaguya, il cobra l'avrebbe condotta in una marcia nemmeno troppo lunga, che avrebbe occupato un quarto della giornata, fino a quello che, all'apparenza, sembrava essere solo una grossa grotta in una foresta di assurdi alberi a fungo.
    Cosa un pò più preoccupante, forse, per la kunoichi? Oltre lei ed il piccolo serpente, riuscì ad individuare, seppur solo per qualche istante, la presenza di almeno un'altra persona: un ragazzino, più o meno della sua età, con un'assurda zazzera di capelli rossastri in testa.
    Vieni, umana, c'è un altro ingresssssso, eviteremo sssspiacevoli incontri, credo., sentenziò allora il Cobra, conducendola per un'altra via, fino ad un ingresso una cinquantina di metri più a nord, molto meglio nascosto in una parete di roccia.


    [Una Strada per Tre - Fudoh: la Ricerca fra i Funghi]


    Posso parlare? Sì, sembrerebbe che sia il mio turno.
    Allora, la fantastica avventura di cui vi racconterò quest'oggi potremmo intitolarla, "Ma che gente assurda che s'incontra in un bosco di alberi da Fungo".
    Che poi, non so voi, ma io, vivendo per le strade di Kiri, un fungo che cresce come il ramo gigante di un albero, che è a sua volta un fungo gigante, non l'avevo mai visto... poi ditemi se sono io quello sbagliato.
    Ma sto divagando. Qualche giorno fa una missiva dall'amministrazione di Kiri mi ha segnalato che avrei dovuto accompagnare seguire un chunin del villaggio nell'inseguimento di un qualche nukenin.
    Il tipo si chiamava Yuge, niente di speciale, un chunin qualsiasi che mi spiegò i particolari della missione, cioé ritrovare tale Hendo Terumi, scappato dal villaggio circa due anni prima ed individuato nell'ultimo mese, in cui era stato inseguito da alleati di Kiri fino ad un luogo dove, sembrava, fosse diretto proprio in quei giorni: appunto, la foresta di funghi giganti.
    E così, dopo un paio di giorni di viaggio, arrivammo nel luogo designato ed oltre l'assurdo quantitativo di funghi (ditemelo se sto diventando ridondante sull'argomento, eh), ecco che noto due cose: la prima era una specie di ingresso di una grotta, una specie di insenatura nel terreno e nella corteccia di un albero, che sembrava addirittura ricordare un serpente per forma, l'altra? L'altra era, pensai sul momento, un miraggio: una bionda non male, che però poi mi sfuggì di vista.
    Scossa un attimo la testa, mi girai comunque verso il capomissione: Allora, Yuge-san, come agiamo? Entriamo nella grotta o cosa?, stava a lui la decisione e decise di avanzare... io volevo dirgli che era un pò rischioso andare avanti così, senza particolari attenzioni, ma che volete farci, mica ero io a comandare, no?


    [Una strada per Tre - Hana: il Risveglio nel Presente]

    Sei sicuro che sia lei?, fu la prima cosa che sentì, dopo qualche secondo, il primo suono e, probabilmente, fu come se le sue orecchie si stappassero dopo un lungo periodo da ovattate.
    Ssssssiiiii più che ssssssicuro! L'antico padrone, prima che mi unisssssssi ai tuoi ssssserpenti era al ssseguito di questo tizio e lui aveva molti luoghi come quessssto in cui ssssstudiava l'immortalità! Ho un vago ricordo anche di quesssssta ragazza.
    Sssssiiii padrone, ssssssiiii, lei era qui già anni fa e non è cambiata, è sssssempre giovane.
    . Queste parole sarebbero giunte più chiare, non ovattate, alle orecchie di lei, prima che anche gli occhi si abituassero di nuovo alla luce della stanza, concentrandosi sul faccione che le stava davanti, un faccione che, però, non era quello di Orochimaru, il padre che lei adorava, ma quello di uno sconosciuto, che si voltò prima su di lei e poi verso il serpente che gli stava intorno, una qualche sorta di aspide o bisca venefica, probabilmente, per dirgli: Bene, raggiungi gli altri di guardia all'ingresso, non voglio che nessuno mi disturbi, quindi si sarebbe girato verso la ragazzina ed avrebbe continuato: Ciao, ragazzina, io sono Hendo, ma grazie a te, ben presto, diverrò Hayate! Dimmi, sai dove sei? Sai dove il Serpente Immortale nascondeva i propri segreti in questo luogo? Ti ho liberato, mi aspetto un pò di gratitudine., non sembrava una persona socievole, o che, comunque, andava per il sottile nelle sue rivendicazioni e richieste.
    Ma quanto, effettivamente, sapeva, o ricordava, Hana del mondo in cui s'era appena risvegliata?

    ------

    Benvenuta attivamente nel gdr, Blobby92 e nel tuo corso per le basi!
    Piccola premessa: dei miei due pg, Fudoh è quello eccentrico anche nel modo in cui ne espongo le avventure, cioé mediante interazioni dirette con chi legge, spero non sia troppo un problema (l'altro pg ha le voci in testa, quindi forse non t'è andata nemmeno malissimo).

    Andando alle prime informazioni pratico/regolamentari: le giocate si aprono quasi sempre, salvo essere giocate che proseguono storie già aperte o che necessitano di cambi di sezione come l'arrivo alle Mura di un villaggio, con un post di presentazione, come questo.
    Il Post di presentazione serve per spiegare le motivazioni o le sequenze d'eventi che ti hanno portato a quella giocata o anche solo per fare il punto della situazione del tuo personaggio fino a quel momento. Possono essere più o meno vincolanti (per esempio qui il tuo vincolo è che ti sei appena risvegliata dall'ibernazione) e fanno da biglietto da visita per tutta la storia successiva.
    Qui, proprio per il tuo background, hai qualche limite, ma insieme hai piena libertà sia di scegliere come vivere il risveglio (ho voluto dare giusto due incipit e qualche dialogo), sia eventuali ricordi del passato, sia domande che vuoi fare al png che ti trovi davanti.
    Per questo primo post, concentrati solo ed esclusivamente sul tuo personaggio e fallo interagire, se vuoi con il png, di cui ci occuperemo io e Kairi.
    Per la formattazione del post, come puoi notare dal mio, puoi scegliere una semplice, oppure personalizzata e/o distintiva del tuo pg, attraverso le funzionalità dell'app della legend.
    Per qualsiasi dubbio o domanda, chiedi pure via discord!

    Detto questo, buon primo post :riot:
     
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    Una Strada per Tre


    Hana: Ritorno alla Vita



    Non c’è differenza tra dormire e morire. Ogni notte si muore per poi rinascere il mattino dopo. Ma quando il sonno si prolunga in eterno e non c’è risveglio, allora cosa potrebbe distinguerci da un ammasso di carne fermo e vuoto?
    Dormire, morire, forse sognare.



    Buio, oscurità, freddo.
    C’era la luna e c’erano anche le stelle. C’era il sole, c’erano le nuvole che mai aveva visto se non tramite immagini e disegni.
    Un sogno fatto di cose mai viste e solo immaginate, un lungo sogno fatto di speranza ed emozione.
    C’era un lungo tunnel nero e alla sua fine una luce tanto calda ed accogliente che la invitava a proseguire, e lei lentamente ha camminato passo dopo passo lungo quel tunnel.
    Ogni tanto vedeva la luna, ogni tanto vedeva il sole, come proiezioni sulle pareti del tunnel, poteva assaporare l’aria, le nuvole, gli animali.
    Era accompagnata da un’altra figura uguale a lei, stessi capelli, stessi occhi, stessa statura e stessi vestiti. Ella le sorrideva e qualche volta le teneva la mano in quel lungo cammino verso la luce.

    - Vedi? Manca poco. -

    Le diceva l’altra ragazzina, sorridendole con fare gentile ma senza affrettare il passo, non c’era bisogno. Aveva la sua stessa voce, la stessa intonazione sussurrata e sibilante, ma allo stesso tempo dolce ed armoniosa.
    Quella luce era così bella che Hana sapeva che ci avrebbe trovato suo padre ad aspettarla, non poteva che trattarsi del suo risveglio, non poteva che significare la fine di quel lungo sonno.
    Man mano che si avvicinava, le sue funzioni vitali si facevano sempre più deboli, ma lei non poteva saperlo, lei si sentiva sempre meglio invece.
    Cercava di accelerare il passo, ma la sua Gemella glie lo impediva.

    - Tempo, c’è ancora tempo Hana, non avere fretta. -


    Stupore e meraviglia, poteva solo immaginare cosa potesse esserci al di la di quella luce che la chiamava a sé.
    Vicina, sempre più vicina… e poi? Si bloccò.

    - Che succede? -

    Il panico negli occhi della ragazzina si rifletteva in quello della sua Gemella, la quale rimaneva calma e controllata.

    - Stiamo tornando. -

    Le lasciò la mano e iniziò a dissolversi lentamente davanti agli occhi ambrati della giovane, la quale cercò di prenderla muovendo le mani nell’aria, precipitando infine in quella sua solitudine.
    La luce si allontanò velocemente, tanto che la ragazzina dovette rimettersi a correre per cercare di raggiungerla.

    - No! No! No! -


    Si allontanava e così anche suo padre. Non l’avrebbe mai più rivisto… stava morendo.

    [...]

    La ragazzina riaprì gli occhi di colpo dopo tanto tempo, il corpo esile e gracile si inarcò violentemente portando il petto verso l’alto e nello stesso momento la bocca si aprì per prendere una generosa boccata d’aria.
    Un lungo ansimo, alto e terribile, il rumore dell’aria che rientrava dopo tempo nella gola graffiando le corde vocali e facendole vibrare dolorosamente.
    Gli occhi ambrati e dalla pupilla stretta e verticale, serpentini, si ferirono con la luce del luogo dato che per troppo tempo era rimasta al buio.
    Occhi che vennero chiusi all’istante accompagnati da un profondo gemito di dolore, mentre sentiva come mille e più aghi roventi ficcarsi nei suoi occhi fino al cervello.
    Ricadde a peso morto in quella capsula criogenica in cui si trovava, i lunghi capelli neri sparpagliati senza alcun ordine, la pelle pallida presentava delle cicatrici lungo il corpo.
    Gracile, piccola, con indosso un semplice camice bianco da ospedale.
    Ci mise un po’ per capire che era sveglia, suo padre l’aveva risvegliata e lei era pronta per ricominciare a vivere accanto a lui.
    Un sorriso si formò lieve sulle sue labbra mentre finalmente riaprì gli occhi con calma cercando di combattere quella visione offuscata, e nel frattempo le orecchie iniziarono a stapparsi portando alla sua mente una voce sibilante e sconosciuta.
    Non riusciva a comprendere bene cosa stava dicendo, ma di una cosa fu certa… quell’uomo non era suo padre.
    Immobile, impietrita mentre osservava quel faccione inquietante e a mala pena riusciva a sentire e comprenderne le parole.
    Troppe parole, troppe richieste per lei che era appena tornata alla vita.

    - Dov’è… mio padre…? -

    Prima ed unica domanda, il cuore le balzò in gola, la paura era forte in lei e le scombussolava il corpo in un lungo e potente fremito.
    Viso confuso, impaurito e a tratti arrabbiato.
    E la voce? La voce graffiava dopo così tanto tempo che non ne faceva uso, le feriva la gola ad ogni parola, tanto da risultare bassa e gracchiante.
    Deglutì nel tentativo di idratare la gola con la saliva e cercò di fare forza in quel muscoli indolenziti e doloranti.
    Da quanto non camminava?
    Con un immane sforzo si mise seduta in quella capsula, come se si trattasse di un normale e comune letto, mentre l’uomo rimaneva lì a parlarle di cose che lei non capiva. O meglio, non erano la sua priorità al momento.

    - Acqua… -

    Una richiesta mentre la mano destra veniva portata alla gola sottile, e gli occhi vagavano intorno alla ricerca di punti di riferimento.
    Dov’era suo padre? Dov’era finito?

    - Non capisco… una parola di quello che stai… dicendo… chi diamine sei…? Hayate? Segreti…? -

    La fatica nel parlare era davvero tanta al momento, difficoltoso come muoversi.
    Il suo cervello ancora non riusciva a riprendersi del tutto, era lento, confuso, e provava dolore in ogni singola parte del suo corpo, come se avesse dormito per anni.
    Ma non era possibile, giusto?

    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Kunai × 3
    • Shuriken × 3
    • Bende Rinforzate × 1
    • Specchietto in Metallo × 1

    Note
    Al momento non ha con sè l'equipaggiamento.



     
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    Dracarys

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    Una strada per tre


    1° post



    Pensato
    Parlato


    Le erano serviti 4 giorni per trovare quel piccolo verme: 4 giorni di cammino da sola nel pieno gelo di una giornata invernale che le aveva congelato persino le ossa. Ma la paga era buona, ed erano i soldi che facevano andare avanti quel mondo per quanto certi ingenui e romantici si ostinassero a dire che no, non era così. Pivelli che non avevano capito ancora nulla della vita...
    Inoltre pian piano cominciava a farsi conoscere fra i Fanti di Ame, soprattutto nelle picche: la semplicità e crudeltà con cui uccideva avevano pian piano fatto circolare diverse voci su di lei, voci che per alcuni potevano essere spiacevoli ma che lei trovava gratificanti, adorava essere conosciuta per ciò che era in grado di fare, adorava essere temuta ed in virtù di questo rispettata! Rispetto ottenuto grazie alla legge del più forte che uccide il più debole, da sempre aveva vissuto così e dubitava che mai nella sua vita sarebbe cambiata.

    Era ormai la mattina del quinto giorno e dopo una meritata notte di riposo (notte che aveva utilizzato anche per lavare ed asciugare i panni sporchi del sangue della sua ultima vittima) aveva deciso di mettersi in viaggio per tornare verso quel posto perennemente bagnato che ormai considerava casa, ma il destino sembrava avere intenzioni diverse per lei.
    Una sensazione sgradevole la pervase, quasi qualcuno stesse cercando in qualche modo di rubarle del chakra, ed immediatamente la kunoichi si mise all'erta, pronta: le bastarono pochi istanti per accorgersi della nuvoletta dietro di lei da cui era comparso, con un sonoro e classico "pop", un cobra che già aveva visto tempo prima Si, si, mi ricordo. Sei il portafoglio in abbinato con le borsette che ho vinto qualche mese fa in quell'isola piena di Kaguya incapaci! ascoltò poi le parole dell'evocazioni abbassandosi sulle ginocchia fino ad osservarla quasi ad altezza muso Anche i tuoi cuginetti sono così piccoli? Potreste essermi molto utili per vari compiti al solo pensiero un macabro sorriso si formò sul suo volto: se quegli rettili erano velenosi anche solo la metà dei loro consanguinei nel mondo animale avrebbe potuto uccidere o indebolire più di una persona facilmente grazie ad un loro morso ed alle loro piccole dimensioni, che gli avrebbero indubbiamente permesso di agire indisturbati. Un aiuto per nulla male per un'assassina come lei. Andiamo ad uccidere questi traditori, allora. Non perché voglia farvi un favore, abbiamo già stretto il contratto di sangue e siete legati a me ormai, che lo vogliate o meno affermò tranquilla, rialzandosi Ma perché la mia ultima vittima non è stata...soddisfacente come speravo. Ha pianto troppo, ed io odio i piagnoni continuò sbuffando Spero che la preda che volete offrirmi sia un po' più succulenta

    Segui poi il suo nuovo strisciante "amico" fino a raggiungere l'ingresso di quella che sembrava una profonda e grossa grotta: si girò un secondo, fu solo un attimo ma le parve di vedere una figura maschile infilarsi a sua volta in essa, ma non riuscì a distinguerla con chiarezza e non appena cercò di osservare più a fondo vide solo la folta vegetazione. Decise di non farci troppo caso, era ormai piuttosto sicura delle sue capacità ed avrebbe risolto la questione con la forza se vi fossero stati problemi. Seguendo il cobra fino all'ingresso secondario appena quest'ultimo fosse entrato avrebbe fatto lo stesso.


     
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    Falce dei Kaguya


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    [Una Strada per Tre - Isuke: Anche i Serpenti hanno degli alleati]

    La nukenin seguì il cobra fino all'ingresso nascosto di quella grotta, celata a sua volta fra tutti quei grossi alberi-fungo.
    L'ingresso, però, era, di per se, una sorta di buco nella parete di roccia dove la creatura l'aveva condotta; creatura che sgusciò facilmente, data la sua natura serpentina, nel buco stesso, mentre Isuke avrebbe avuto qualche problema in più che ne avrebbe, di certo, ridotto la furtività in tale prima azione, a meno di precauzioni.
    Un buco in cui una persona, pure giovane e magra come lei, poteva passare precisa e che le avrebbe fatto rischiare di essere individuata ancor prima di quanto necessario.
    Il vantaggio che avrebbe potuto avere, se acceduto nel modo più silenzioso possibile nella grotta, non sarebbe comunque stato immane: infatti, in qualche modo, ben presto si sarebbe trovata circondata da ben quattro serpenti, che forse non avrebbe nemmeno sentito arrivare.
    Fermi dove ssssssiete! Identificatevi!, avrebbe esordito un serpente a sonagli dalle squame rosse e nere, con il grosso sonaglio che iniziò ad agitare sulla coda, richiamando, appunto, gli altri tre esemplari da diversi punti nella grotta.
    Kahn? Cosa ci fai qui?, esclamò alla destra di Isuke un grosso cobra dalle squame scarlatte, rivolgendosi al giovane accompagnatore della kunoichi, Chi è quessssssta ragazzina?, continuò, indicando la Kaguya.
    La nossssstra nuova alleata! Un'alleata di Cobra e Coccodrilli! Preparati a morire, traditore!, ruggì l'altro, che a quanto pare si chiamava Kahn.
    Basta chiacchiere! Uccidete questi due!, ruggì una voce dal fondo della grotta, quella di un terzo serpente, più nell'ombra, mentre il quarto si avvicinava al serpente al sonagli ed al cobra, rivelandosi come una piccola biscia rossa e gialla.
    Fu proprio la biscia la prima a lanciarsi contro Isuke, mentre i due cobra iniziavano ad assalire e tentare di mordersi vicendevolmente e ben presto anche il serpente a sonagli si portava contro la Kaguya.
    La biscia tentò un assalto verso la caviglia destra di Isuke, ma era spaventosamente lenta per i riflessi della kunoichi, il suo attacco, però, era solo una distrazione per quello più deciso del serpente a sonagli, che scattò ad una velocità molto più decisa, un secondo dopo l'assalto del compagno più piccolo, tentando di mordere per ben due volte la kunoichi alla coscia destra e poi all'addome.
    Il vero problema: durante tutti gli attacchi, il sonaglio sulla coda continuava ad emettere vibrazioni che stavano stordendoNota Assordante (genin Oto) con raggio 15 metri, riduce la vitalità di 1/2 leggera a turno e produce Intralcio medio, vel = Con = Rossa, attiva fin da prima dell'attacco dell'aspide la kunoichi.
    Se la nukenin fosse riuscita a difendersi da quei due attacchi stava a lei contrattaccare, mentre ancora i due cobra continuavano ad assalirsi vicendevolmente e, nel frattempo, l'ultimo serpente restava nascosto nell'ombra, un'ombra che era quanto mai "immane", forse, avesse avuto il tempo di osservarlo meglio, avrebbe di certo intuito che era grosso almeno quanto lei, se non di più, al contrario degli altri serpenti lì dentro.

    Una Strada per Tre - Fudoh: Serpenti e Porte... brutta accoppiata



    E così, ero qui, in attesa di ordini da parte del mio superiore per quella missione.
    Eravamo avanzati ed eravamo davanti a questa fantomatica porta scavata nel terreno, ed in parte nella corteccia dell'albero a forma di bocca di serpente.
    Ma veramente lui che entriamo lì dentro?, l'ho pensato soltanto, lo ammetto, ma la voglia di chiederglielo c'era tutta, però, mi sono trattenuto, non per altro, per non sembrare uno di quelli che non sanno stare al loro posto, sapete, no?
    Comunque, il caposquadra Yuge mise una mano sul terreno ed ecco che dallo stesso fece salire delle strane bolle di sapone che iniziarono a disperdersi in tutta la zona... ah forse non ve lo avevo detto: Yuge è un membro del clan Utakata, una delle famiglie bene di Kiri, di certo non gente che vive e cresce in mezzo ad una strada come me, per quanto finora non me lo aveva ancora fatto pesare, c'era da dire.
    Quelle sue bolle di sapone girarono per qualche tempo nella zona, prima di scoppiettare una dietro l'altra e lui mi fece cenno di seguirlo, non sapevo di preciso cosa avesse fatto, così gli chiesi: Yuge-san, scusi, che cosa ha fatto?, semplice e diretto, sono bravo, no?
    Lui si voltò, con un sorrisetto tranquillo e disse: Ho usato un mio particolare tipo di sapone per dissolvere eventuali veleni nella zona, considerato a chi apparteneva questo nascondiglio, è un pericolo più che plausibile., non esattamente la più chiara delle spiegazioni, se non che il rischio veleni lì all'esterno era ridotto e non di poco.
    Così arrivammo davanti alle porte della bocca del serpente, che sembravano quasi una lingua biforcuta e sollevata verso l'alto: si doveva dire che era un maniaco dei particolari quello che aveva creato quel posto.
    Nessun rischio veleni, pensai, peccato che un secondo dopo che misi un piede a meno di un metro da quella porta, ecco che una parete di roccia s'aprì dal terreno, dividendomi da Yuge-san e lasciandomi cadere, nemmeno io sapevo dove...


    [Una Strada per Tre - Hana: Serpenti passati e presenti]

    Inizialmente l'uomo che diceva di volersi chiamare Hayate fu quasi comprensivo, tanto che offrì alla ragazzina appena risvegliatasi, un sorso d'acqua, usando quella della propria scorta personale, poi, però, quando lei balbettò poche parole incoerenti, Hendo, sbuffò, sedendosi a gambe larghe davanti alla risvegliata Hana, usando uno sgabello impolverato lì vicino.
    E, in effetti, se Hana si fosse guardata intorno, avrebbe potuto notare la polvere, un elemento che stonava con tutto ciò che lei sapeva di suo padre: Orochimaru poteva essere violento, perverso in taluni esperimenti, maniacale di certo, ma tanto sciatto da far riempire di polvere uno dei suoi laboratori? No, quello era impossibile.
    Ed ancora: alcuni macchinari erano coperti con teli, come se nessuno li usasse da chissà quanto tempo, eppure non era un modo solito per suo "padre" per avere cura dei propri macchinari, lasciarli lì, dimenticati, senza usarli.
    Forse, mentre il concetto di "oggetti dimenticati" raggiungeva la mente della ragazzina, anche la voce di Hendo la raggiunse, giacché la stava chiamando, più e più volte: RAGAZZINA! EHI, RAGAZZINA! COSA RICORDI? QUALE E' L'ULTIMA COSA CHE RICORDI?, chiese, per poi, evidentemente, perdere parte della pazienza che fino a quel momento aveva mantenuto e cambiare approccio: FACCIAMO PRIMA COSI', ASCOLTAMI, TI AGGIORNO IO. CIRCA DIECI ANNI FA, OROCHIMARU E' STATO UCCISO. O ALMENO QUESTO E' QUELLO CHE DICONO TUTTI. UNA SQUADRA SPECIALE COMPOSTA DAI PIU' FORTI NINJA DI ALLORA DELL'ACCADEMIA SI E' RIUNITA E LO HA ELIMINATO.
    NON TUTTI SONO D'ACCORDO, PERO': NELLE SQUADRE SPECIALI DI KIRI GIRAVA VOCE CHE OROCHIMARU FOSSE VICINO ALL'IMMORTALITA' E CHE FORSE SIA RIUSCITO A SOPRAVVIVERE IN QUALCHE MODO, MA ANCHE SE NON FOSSE VERO, IO VOGLIO I SEGRETI DELLA SUA IMMORTALITA', O ALMENO DI QUELLA IMPERFETTA CHE HA RAGGIUNTO!
    SONO ALLEATO DI ALCUNI DEI SERPENTI CHE LO SEGUIVANO, E MI HANNO INDICATO QUESTA SUA BASE, DOVE TI TROVAVI TU IN UNA SORTA DI SONNO O FALSA MORTE, NON SO CHE COSA FOSSE.
    ORA CONCENTRATI: MI SERVE CHE TU RICORDI POSSIBILI ESPERIMENTI DOCUMENTATI, O QUALSIASI COSA SIMILE, CHE MI POSSANO AIUTARE A SCOPRIRE QUALCOSA SULL'IMMORTALITA'. ANCHE SE QUELLA TROVATA DA OROCHIMARU ERA UN'IMMORTALITA' IMPERFETTA, MI PERMETTERA' DI DIVENTARE UN MEMBRO DELLA SETTA DI HAYATE! UN GRUPPO DI UOMINI E DONNE CHE STA PER RAGGIUNGERE LA VERA IMMORTALITA', SUPERANDOLO!
    , spiegò Hendo, prima di guardarsi intorno ed aspettando nel frattempo eventuali risposte da Hana, che, chissà come si sentiva dopo quell'ondata di informazioni scaricatele addosso.

    ----

    Ok, un secondo post per introdurre il tuo pg alla realtà in cui si è risvegliata del tutto e, per te, per avere un'idea su come i pg valutano le loro caratteristiche fisiche, cioé: le Statistiche, cje si dividono in 4 primarie e 4 secondarie:

    Primarie
    - Forza: Determina la potenza fisica del personaggio, e incide sui danni che può provocare e la velocità delle armi lanciate.
    - Velocità: Determina la rapidità dei movimenti del pg.
    - Resistenza: Determina la resistenza fisica, ovvero quanti danni subisce dagli attacchi (l'aumento o diminuizione influisce sulla vitalità di cui parliamo al prossimo giro).
    - Riflessi: Determinano la rapidità del pg nel difendersi dagli attacchi.

    Secondarie
    - Agilità: E' la capacità del pg di effettuare movimenti acrobatici. Maggiore agilità darà più slot azione (una volta ogni 2 round)
    - Precisione: E' la capacità del pg di centrare accuratamente l'obiettivo con qualsiasi tipo di attacco. Maggiore precisione darà un potenziamento di +10 ad un attacco o un tajutsu, una volta a round.
    - Concentrazione: E' l'abilità di utilizzare il chakra e determina la potenza e la velocità di Ninjutsu, Genjutsu e Fuuinjutsu. Maggiore concentrazione darà un incremento di +10 ad un Ninjutsu, Genjutsu o Fuuinjutsu, una volta a round.
    - Intuito: E' l'astuzia e l'intelligenza del pg nell'elaborare strategie complesse e gli concede l'abilità di scovare oggetti/trappole nascoste. Maggiore intuito darà più slot tecnica (una volta ogni 2 round)

    L'aumento o diminuizione permanente di una statistica può essere legato ad una TS (il mio pg ha +3 in resistenza), o ad un equilibrato bonus/malus fra due statistiche (nello specifico: ho ridotto di -1 i riflessi per avere un ulteriore +1 alla resistenza, per un totale +4).
    Una statistica secondaria può essere aumentata, ma non può essere ridotta autonomamente, quindi incrementare una statistica come Intuito è possibile solo riducendo una statistica primaria.

    Dal prossimo post entri nel vivo dell'azione e quindi avrai modo di "saggiare" come usarle.
     
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    Dracarys

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    Sgusciò all'interno del buco non senza qualche difficoltà, mandando così a monte buona parte della suo tentativo di essere furtiva: non si preoccupò più di tanto della cosa in realtà, dubitava che oltre alla persona che aveva visto di sfuggita vi fossero molti altri in zona ed in ogni caso non aveva modo di infilarsi senza far saltare parte della sua copertura. Strisciando per farsi strada come il serpente davanti a lei ma facendo molta più confusione (perlomeno considerato lo strusciare del suo corpo contro la roccia ed il rumore di conseguenza prodotto) riuscì a raggiungere l'interno della grotta spolverandosi poi di dosso terra e rimasugli eventuali. Se qualcuno fosse venuto a cercarla l'avrebbe eventualmente sistemato a dovere.

    Gli ospiti non tardarono infatti ad arrivare, seppure non riuscendo a coglierla di sorpresa Percezione (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Percezione. [Da genin in su]
    . 4 serpenti circondarono i due velocemente Uhh, sono fortunata, con voi potrei fare persino un bel paio di stivali! affermò la nukenin osservando i rettili che ben presto partirono però all'attacco. La biscia fu facile, forse troppo, da evitare e la bionda riuscì ad evitarla saltando verso l'alto circa un metro [S.D. I][Rif: 400]
    Lo stordimento causato dalla cosa del serpente a sonagli e l'attacco combinato dei due assaltatori ebbero però il loro effetto: il secondo attacco colpì in pieno la gamba della ragazza, i denti dell'animale trapassarono i suoi abiti ferendo le sue carni ed il veleno entrò velocemente in circolo, facendosi sentire fin da subito. L'enorme resistenza della Kaguya però le permise di subire appena un minimo danno da quel morso [S.D. II][Res: 575, ferita lieve gamba destra]
    Complice il veleno che già cominciava ad agire Isuke non riuscì a muoversi per tempo neppure dal secondo attacco, che seppur di strisciò essendosi la ragazza mossa di un passo indietro la prese all'addome, finendo con il mettere in circolo nel suo corpo una seconda dose di veleno [S.D. III][Res: 475, Rif: 350 + 3 tacche=415, ferita lieve da morso + lieve da spossato (DnT Leggero causato dal secondo avvelenamento)
    Maledetti mangia-topi! imprecò la ragazza osservando i serpenti davanti a lei, ancora fortemente intontita dal continuò rumore del sonaglio: era proprio lui fra tutti quello che avrebbe dovuto sistemare per prima. Puntando le dita verso il rettile avrebbe quindi cercato di utilizzare quella che era probabilmente la sua tecnica preferita, sparando dalle dita 8 proiettili che avrebbero cercato di colpire l'intero corpo dell'animale [T.A.]Hessedan
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può scagliare le proprie falangi come fossero armi a distanza. È possibile scagliare così fino ad una Unità per ogni livello di tecnica speciale; la Velocità è pari alla Resistenza dell'utilizzatore. La gittata è pari a 21 metri. Le ossa scagliate sono considerate manipolate. Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso per Unità)
    [Richiede Manipolazione Ossea I]
    [Da genin in su]

    Vel: 475
    1 unità, consumo 1 basso

    Avrebbe poi cercato letteralmente di pestare la testa del serpente, nel tentativo di spiaccicarla al suolo [S.A. I][For: 400, Vel: 475, consumo 1 basso]. In contemporanea al colpo avrebbe fatto fuoriuscireManipolazione delle Ossa: L'utilizzatore può spostare le proprie ossa nell'organismo a piacimento. La manipolazione non causerà danni all'organismo. Un'Unità d'ossa estratte richiede un consumo ½ Basso ogni slot tecnica/azione utilizzato. La Velocità di estrazione in attacco e difesa è parienergia l'utilizzatore, eventuali vantaggi/svantaggi e bonus/malus in Resistenza si sommano in egual modo alla velocità dei costrutti in difesa. La potenza è pari a 10 Unità. La durezza è pari a 4. Una qualsiasi quantità di ossa può essere decomposta gratuitamente tramite Slot Gratuito Veloce.

    fuoriuscire dalla pianta del suo piede diversi spuntoni ossei, così da poter letteralmente impalare il rettile nel caso in cui fosse riuscita a colpirlo, facendo poi sgretolare[S.A. II], lo uso causa Ingombro le ossa pochi secondi dopo aver toccato terra così da non rischiare di rallentare ancora di più i suoi movimenti. Quasi in contemporanea avrebbe infine afferrato la sua doppia lamaDoppia Lama [Mischia]
    Si tratta di una spada doppia che possiede entrambe le estremità affilate, con al centro il manico. Le due lame hanno la stessa lunghezza del manico. La lunghezza dell'arma è pari a un metro e mezzo.Tipo: Lama - Taglio/Perforazione
    Dimensione: Mediogrande
    Quantità: 1
    (Potenza: 25 | Durezza: 3 | Crediti: 75)
    [Da genin in su]
    cercando di trafiggere ancora una volta la testa del "povero" animale davanti a lei. [S.A. III][For: 400, Vel: 475, consumo 1 basso]

    -------------------------------------------------------------------------------


    Fudoh cadde per diversi metri lungo quello che sembrava un lungo scivolo in pietra con diverse curve armoniose che, visto l'ambiente in cui si trovavano, avrebbe potuto facilmente ricordargli un lungo serpente in roccia. Continuò a slittare per oltre un minuto ed infine venne letteralmente sputato da un'ennesima bocca serpentina in roccia, fortunatamente per lui privo di danni anche se probabilmente molto stordito a causa della "giostra". Attivate forse dalla presenza del chakra diverse torce poste nelle pareti attorno a lui andarono ad accendersi ad una ad una, mostrando allo shinobi un lungo tunnel davanti a lui, apparentemente senza una fine visibile.
    Appena il tempo di rialzarsi e sistemarsi che avrebbe sentito un rumore di qualcosa che rotolava dietro di lui, quasi qualcosa stesse scendendo a grande velocità dal tubo che aveva appena percorso: passarono solo pochi secondi (che forse il genin avrebbe vissuto male non capendo la fonte del rumore) ed una bolla di circa 10 cm di diametro comparve dal buio e ben presto Fudoh avrebbe sentito la voce di Yuge-San provenire da essa Stai bene ragazzo? Grazie a questa riusciremo a comunicare anche a grande distanza. Se la bolla ti è arrivata rispondimi, sto parlando da ormai 1 minuto senza risposta. Spero tu sia ancora intero appena il kiriano avesse risposto avrebbe sentito un gran sospiro di sollievo Fortuna che hai la pellaccia dura. Spiegami un secondo dove ti trovi ricevute le dovute spiegazioni avrebbe continuato Uhm, uhm, capisco. Deve essere uno dei condotti che utilizzavano in passato gli abitanti di queste caverne. Procedi in avanti, temo sia impossibile. Prosegui, ed andando avanti dimmi quello che trovi, cercherò di guidarti nuovamente verso qui

    Se il kiriano avesse quindi deciso (non che avesse molte altre scelte) di proseguire avrebbe camminato per circa 5 minuti prima di trovarsi davanti ad una parete di roccia che gli avrebbe impedito in ogni modo di proseguire. Se avvisata Yuge la chunin avrebbe semplicemente risposto con un Bhè, rompila che ci vuole. Sai usare il chakra distruttivo no? ad una eventuale risposta negativa avrebbe sospirato rassegnata I giovani d'oggi...bene, ascoltami, utilizzarlo non è difficile. Concentra il chakra sulla mano o sul piede e liberalo contro la parete appena pochi istanti prima di toccarla. Se conosci già il chakra adesivo o quello repulsivo dovrebbe riuscirti tutto più facile. Ah, magari trova qualcosa con cui avvolgerti la mano per il primo colpo, così, giusto per non spaccarti le dita nel caso in cui tu non riuscissi subito Un gioco da ragazzi, no?





     
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    [Una Strada per Tre - Isuke: Avvelenata]

    Isuke si era trovata da sola a combattere contro un gruppetto di serpenti piuttosto variegato, senza troppi problemi nel gestire la biscia, ma con ben più difficoltà contro il serpente a sonagli, mentre ancora i due cobra duellavano ed il quarto e più grosso restava nascosto nell'ombra.
    I due morsi del serpente a sonagli indebolirono le percezioni della kunoichi, di certo, ma non abbastanza da impedirle di reagire, riuscendo ad avere ragione con i propri attacchi ossei dell'animale, il cui sonaglio finì di produrre quel fastidioso suono.
    Stupido!, ruggì la figura del serpente nell'ombra, mentre la biscia si ritirava appena, sibilando in modo evidentemente spaventato (da Isuke o dal quarto rettile? Difficile a dirsi).
    Devo occuparmi di tutto io, perché il piano del Maestro vada avanti? Inutili Serpi!, ringhiò, rivelando un gigantesco testone squamato di verde e rosso, un testone molto più feroce di quello di un comune serpente.
    La giovane nukenin avesse avuto un pò di tempo, forse, avrebbe anche potuto riconoscere il tipo di serpente, ma quella creatura aprì la bocca, ricolma di denti aguzzi tra l'altro, ed alitò nell'ambiente.
    Il respiro dell'essere era qualcosa di nocivo a dir poco<div id="77">Nebbia Velenosa - Biransei no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (8)
    L'utilizzatore può emettere una nuvola di gas tossico di raggio pari a 6 metri frontalmente rispetto a sé. Il veleno ha le proprietà di un veleno di lista almeno parigrado l'utilizzatore, di un veleno personale posseduto o di un veleno presente nel proprio organismo. Chiunque entri in contatto con la nube gli verranno somministrate di 4 dosi di veleno scelto.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]

    Veleno Allucinogeno (5 Dosi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose prolunga di 2 round gli effetti di qualunque genjutsu subito dalla vittima (in atto od attivato entro 2 round dalla somministrazione) anche oltre la disattivazione della tecnica. La vittima, se somministrate ulteriori 2 dosi entro 2 round dalla prima somministrazione, vedrà l&#039;efficacia del Rilascio diminuita di 20.Tipo: Supporto/Veleno - 0
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 60)
    [Da chunin in su]

    <div class="kiri" id="273">Nebbia Soffocante Variante
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Caricamento (5)
    L'illusione si attiva se la vittima presente all'interno della nebbia e distante entro 9 metri l'utilizzatore. La vittima si sentirà soffocare dalla nebbia, come se la stringesse, rallentandone i movimenti. La Velocità e i Riflessi sono ridotti di 3 tacche. L'efficacia è pari a 40. È possibile usarla in combinazione con la tecnica "Nebbia Velenosa" per le creature del contratto.Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Consumo: Medioalto / Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Veleno preso dalla scorta di Febh (come modello) e genjutsu leggermente modificata per l'occasione ^^'
    , tanto che nemmeno un paio di secondi dopo, Isuke avrebbe sentito gli effetti di quella nube su di lei, come mai prima d'allora.
    Ora vedi di sistemare questa fastidiosa ragazzina, stupida Biscia!, ringhiò per l'ennesima volta il rettile verde, scomparendo fra le pieghe delle ombre e lasciando che il ben più piccolo serpentello si andasse ad occupare della Kaguya.
    Ssssssì ssssssignore!, sibilò quello, prima di tentare tre assalti alla kunoichi, prima alla coscia, poi all'addome e quindi alla gola.

    Nel frattempo i due cobra combattevano, ma Isuke aveva ben altre gatte da pelare...

    Quando ti trovi solo


    In un luogo a forma di serpente...



    Posso? Dov'eravamo?
    Ah sì, sono caduto in questa buca. E caduto. E caduto. E caduto (giusto per rendervi la cosa chiara).
    Non so nemmeno io per quanto ho girato in quella brutta imitazione di uno scivolo, o almeno fossero così gli scivoli, a Kiri non c'erano molti scivoli all'orfanotrofio, e quando sono scappato, ci stavo lontano, sapete i genitori non prendono bene un bambino sudicio che gioca con i loro figli.
    Comunque, arrivai alla fine della giostra e venni sputato fuori da quello che qualche secondo dopo scoprii essere una grossa testa di serpente in pietra, prima di scoprirlo, però, pensai bene di sputare fuori anch'io il mio pranzo, dopo tutti quei giri. Non vi dico che brutta sensazione!
    Fra un versaccio e l'altro nemmeno mi accorsi, all'inizio, di un rumore di qualcosa che scendeva da quella che, appunto, vidi essere una testa di serpente solo quando alzai verso di lei la testa.
    E cosa uscì da quella testa? Una bolla! In cui parlava Yuge-san.
    Tutto abbastanza bene, Yuge-san, sì, sono vivo..., evitai di sottolineare come non ero certo lo fosse pure il mio stomaco, però, concentrandomi più sul guardarmi intorno per rispondere alla sua successiva domanda.
    Non so dove, sembra un corridoio? Sì, un corridoio bello lungo direi, tanto tanto lungo..., gli dissi ed in effetti non ne vedevo la fine!
    Il piano della chunin che mi guidava? Andare avanti. E pensare che era una chunin! Ad ogni modo, siccome non vedevo un'opzione migliore, scelsi di seguire il consiglio ed andare avanti per quelli che mi sembrarono diversi minuti, da solo, in silenzio, guardandomi attorno per eventuali uscite.
    Alla fine scoprì che il corridoio non era poi così infinito, trovai il fondo, peccato che corrispondeva ad un muro piuttosto coriaceo il suddetto fondo.
    Yuge-san, qui porte non ce ne sono, giusto un muro parecchio duro, direi che anche con il mio miglior taijutsu, che consiste in una ginocchiata, non penso che gli farei grossi danni., osservai con un pò di titubanza.
    La suddetta geniale chunin mi suggerì di romperlo con il chakra distruttivo, Cos'è un qualche ninjutsu? Non sono bravo con i ninjutsu, troppi sigilli, Yuge-san!, spiegai, prima di sentire la sua di spiegazione.
    Usare il chakra adesivo, ma rilasciarlo al momento dell'impatto, anziché attaccarsi alla parete? Idea interessante! Chissà come mai non ci avevo mai pensato prima!, esclamai guardando il muro.
    Fortunatamente qualche settimana prima avevo avuto quel piccolo incidente con Elmo-san e quindi avevo qualche idea su cosa fosse il chakra adesivo.
    Portai la mano chiusa vicino alla parete, quindi ritirai indietro il braccio e mi concentrai.
    Voi mi conoscete ormai, quando si tratta di menare le mani sono sempre bravo, quindi fare una cosa del genere non mi sembrava particolarmente difficile, ma per ogni evenienza, strappai una parte del mio pantalone, altezza caviglia destra, e me lo legai attorno alle nocche della mano.
    Ripasso, cosa fa il chakra adesivo? Si condensa attorno ad un'estremità per poi modellarsi in un'estensione o in una superficie di contatto, per dirla facile.
    Cosa dovevamo fare qui? Rilasciare di botto il chakra al momento dell'impatto.
    Se il primo era un uso vagamente simile ai miei jutsu sui capelli, questo poteva dirsi più simile ad un taijutsu, un rilascio esplosivo di chakra, che però non serviva per potenziare i miei movimenti, ma per esplodere all'impatto, idea tra l'altro niente male di suo.
    Così tirai il pugno e l'esplosione ci fu: peccato che esplose il panno attorno alla mano e le nocche sbatterono sul muro.
    Ritrassi la mano, la abbracciai, la accarezzai, misi tutto me stesso per non piangere ed urlare dal dolore, fui storico dinanzi alla sofferenza del corpo insomma!
    Ok, stavolta conta fino a tre, Fudoh, o ti fai pure più male!, mi dissi, vedendo di concentrarmi.
    Uno, tirai indietro il pugno.
    Due, incassai il braccio e roteai leggermente il tronco per aumentare lo slancio, poi mi fermai.
    Tre e poi colpisco, o al tre colpisco? e guardai la mano, quindi la abbassai e mi strappai il pantalone altezza della caviglia ancora coperta, la fasciai, ispirai e mi ripreparai.
    Colpisco sul TRE!
    Uno, pugno chiuso ed incassato vicino al fianco.
    Due, rotazione del busto e focalizzazione del chakra sulla mano, fino alle nocche, come quando lo portavo ai capelli per i miei ninjutsu.
    TRE!

    Il pugno partì e lasciai, o almeno mi focalizzai, sul rilasciare tutto il chakra sulla mano al momento dell'impatto con la parete.
    Ci sarei riuscito? Me lo chiedevo tanto io quanto voi, forse!
     
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    Una Missione molto breve


    Ammettiamolo



    Presi a pugni quel muro e cosa successe? Un bel niente!
    Ci avevo messo impegno, ve lo giuro, e forse avrei anche potuto abbatterlo, non ve lo so assicurare, ma vi posso assicurare che il corridoio si riempì di uno strano fumo verdastro e l'unica cosa che sentii, mentre un gran sonno mi calava addosso fu una voce sibilante, ma lontana.
    Il Maestro non vuole che nessuno disturbi questa piccola ricerca, ma ha anche ordinato che nessuno muoia qui, quindi vedete di allontanare questi individui.
    Poche parole di cui, lo ammetto, sul momento m'importava solo la parte di ordinare che nessuno ci morisse lì.

    Dopo di ciò? Un lungo sonno, ricordo solo di essermi svegliato con la luna già alta in cielo, i grossi funghi simili ad alberi tutti intorno ed il ninja degli Ukataka vicino a me che stava cercando qualche medicinale, preoccupato per le mie condizioni.
    La missione finì lì: Yuge-san non sapeva benissimo cosa fosse successo, ma anche lui era rimasto svenuto per parecchio tempo, quindi, dato che c'era qualcuno capace di usare veleni del genere, il suo suggerimento fu di tornare a Kiri ed informare la Nebbia di tutto ciò.
    Così ce ne andammo, inconsapevoli che una ragazzina era stata lasciata lì da sola e che una nukenin aveva avuto un destino simile al nostro: una bella dormita, prima di ritrovarsi da sola chissà dove in quel bosco.
     
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