La Più Grande delle MinacceIl Crollo di un'Era

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  1. ~Cube
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    La Minaccia Più Grande


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    Non era che passata un’ora da quello che si poteva definire una disastrosa riunione. I miei pensieri, nemmeno a dirlo, erano numerosi. Mi ero riposato in quel poco tempo, disteso su un divano dei vari uffici presenti in Amministrazione. Logicamente non osai nemmeno sedermi al posto di Febh, nel suo ufficio. Primo perché era in un certo senso devastato dalle schegge e dalla polvere dopo l’esplosione e poi perché era abbastanza sicuro che difficilmente, nel suo eventuale ritorno, l’avrebbe presa bene una tale presa di posizione. [Nota sulla Riserva di Chakra]Kato assume due tonici di recupero medi. Un'ora prima dall'esplosione la sua riserva di Chakra è pari a 52 Bassi. Considero un'ora di riposo vero e proprio. Aggiungo l'attività leggera di tempo per raggiungere il Palazzo del Kokage. Scelgo di partire con una riserva di 70 Bassi su 80.

    Febh sappimi dire che se la cosa ti confa o meno.


    Kamine, verosimilmente, si trovava anche lei all’interno dell’amministrazione. Mi girai sul fianco, pensieroso. Non avevo agito male, anzi. Seguendo le indicazioni del Daimyo avevo cercato di razionalizzare le risorse. Non potendo più stare alle Mura dovevo mandare un altro Ninja. Kamine di certo era troppo preziosa, visto i suoi precedenti, ed era il motivo per il quale decisi di tenerla d’occhio. Hebiko era la scelta perfetta, ed era anche l’occasione giusta per farsi conoscere e notare dal Villaggio. Eppure aveva agito nella maniera più ostile possibile, quasi come se fossimo avversari. Perché Febh ci teneva così tanto ad un Ninja del genere? Cosa aveva di così speciale? Domande che difficilmente avrebbero trovato una risposta.

    Mi alzai dal divano. In ogni caso aveva compiuto un gesto che non poteva restare impunito, sebbene ero sicuro ci sarebbero stati tempi e modo per rendere il favore. Questo comunque era un simbolo inequivocabile, un segnale di allarme per Febh. Se non avesse preso in mano la situazione la stabilità di Oto, che tanto desiderava, sicuramente stata messa alla prova e decisamente in misura molto maggiore. Ma questo di certo non mi riguardava direttamente.

    Poi giunse una scossa, terribile. Talmente forte da richiamare alla memoria quella volta in cui comparve il mostro ordito e creato dai Ninja di Kumo. Tutto il terreno attorno ad Oto tremò, compresa l’Amministrazione. Dovetti appoggiarmi ad una parete per mantenere stabile l’equilibrio. Apparentemente l’epicentro sembrava provenire dal Palazzo del Kokage, una zona che mai avevo visitato precedenemte. DI nuovo quel giorno noi Ninja venimmo richiamati all’ordine e questa volta per un motivo ben più serio. Creai delle copie di me stesso, due Kage Bushin [S. Tecnica Avanzato]Kage Bushin, consumo medio. Tecnica economica 50%. La prima sarebbe rimasta al mio fianco e mi avrebbe seguito mentre la seconda sarebbe andata alla ricerca di Kamine, con l’obiettivo di scortarla e di accompagnarla verso la mia destinazione, ovvero il Palazzo del Kokage.

    Una volta giunti notai la presenza di numerosi Ninja. Praticamente quasi tutta Oto si era radunata davanti al Palazzo. In mezzo a loro spiccavano varie personalità: Eiastu e Harumi, sicuramente entrambi provenienti da Villa Mikawa e verso i quali mi sarei avvicinato, vidi anche Hebiko a mio malgrado. Notai la presenza di Yayoi, Chunin che avevo avuto modo di conoscere al tempo di Iwa e accompagnata da una sorta di drago. I miei occhi poi incrociarono lo sguardo con altri membri di spicco, di cui tuttavia non conoscevo bene le loro peculiarità tra cui un Jonin estremamente esperto nell’arti mediche.

    Poi fu sempre questione di un attimo. L’intero edificio semplicemente esplose, distrutto da un’ondata di energia impressionate, fuori da ogni scala conosciuta. Lo smottamento, lo spostamento d’aria coinvolse tutti i presenti, nessuno escluso, ma fortunatamente guardandomi attorno notai nessun ferito grave.

    Superato il primo momento di confusione ascoltai le parole di Eiastu e non potei far altro che condividerle. Non aveva alcun senso aspettare, la minaccia era interna. E chiudersi a riccio o isolare la zona non avrebbe dato alcun vantaggio. Se dovevamo affrontare il nemico lo dovevamo fare ora. Mi sarei dunque incamminato, con la mia copia leggermente arretrata di almeno una decina di metri mentre l’altra si sarebbe trovata al fianco di Kamine. Avevamo solo una possibilità prima di muoverci e l’avrei espressa ai Ninja presenti: - Sono Kato Yotsuki, Chunin del Suono. Ex Guardiano del Gate e Consigliere pro-tempore. Vi chiedo di valutare la zona. Potremmo finire in una trappola, qualcuno di voi è in grado di individuare eventuali presenze e nemici a distanza? Ci garantirebbe un vantaggio non da poco. E poi direi che dobbiamo cercare di non stare troppo vicini l’uno con l’altro. Se è in grado di scatenare Justu così potenti è meglio non intralciarsi a vicenda. Aspettate ad attaccare, non sappiamo contro chi o cosa andremo contro. –

    Così andammo avanti e giunti di fronte al secondo Palazzo ad aspettarci fu un uomo incappucciato, dalle generalità difficili da definire, al suo fianco tuttavia si presentava una pericolosa creatura. Assomigliava ad un serpente, di grandi dimensioni, ma completamente corazzato. Attorno all'uomo comunque uscivano strane emissioni di Chakra molto difficili da definire. La prima impressione dunque non fu di certo positiva. Chi era e cosa voleva? Le sue parole comunque non fecero altro che creare altri dubbi, così come le deduzioni di Eiastu e la reazione di Hebiko.

    Se era davvero Febh perché comportarsi così? Certo, non si poteva escludere a priori che stavamo tutti assistendo ad una scenata magistralmente operata dall’Amministratore… ma si trattava di una priorità decisamente remota. Le parole di Eiastu comunque non furono molto confortanti. Se dovevamo affrontare Febh avremmo dovuto mettere in conto non solo qualche sconfitta ma morti, feriti e distruzione. Doveva essere la nostra ultima possibilità.

    Mi trovavo al fianco di Eiastu e dunque udii tutti i suoi ragionamenti, mi limitai a fare giusto una presentazione: - Lei, Jonin, è Yayoi Chunin del Suono. Direi che è una tizia tosta. Ma tornando alla strategia prendo volentieri le sue ricetrasmittenti e condivido la sua analisi. Mi limiterò a dire una semplice cosa: evitiamo in tutti modi possibili uno scontro. Febh è inarrestabile e anche al minimo delle sue forze è ben superiore a tutti i presenti. Dunque la mia idea è quella di disporci a semicerchio vicino a lui, ad una distanza più che adeguata. Una ventina di metri e distanziati almeno tre metri un dall’altro. Sarà più difficile colpirci, o almeno spero. Io mi metterò proprio davanti a lui, di fronte, assieme alla mia copia. I genin e i studenti che restino dietro di noi, mentre Kamine e Harumi state dietro all'altra mia Kage e non avvicinatevi per il momento. Proverei interagire con quell'individuo prima di attaccarlo. A differenza di quel Nukenin questo tizio non ha fatto esplodere solo una porta... –

    Tuttavia ben poco servirono le nostre strategie giacché Hebiko, ovviamente, scelse di ignorare praticamente tutta Oto avvicinandosi alla strana figura. Guardai il resto dei Ninja muovendomi al contempo come deciso: - Procediamo come programmato, non abbiamo molto tempo. Se vedrete una testa penzolare a terra, signori, ci sarà da combattere. -



     
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