La Più Grande delle MinacceIl Crollo di un'Era

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  1. Kamine Ashimi
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    Turning Point


    Post VII

    Scosse la testa alle parole del Mikawa.

    Il punto della questione è proprio questo. Continuò a non abbassare lo sguardo durante il dialogo. Questo mondo non è bianco o nero. Volenti o nolenti, è fatto di sfumature di grigio, il "o con me o contro di me" è una situazione che ad un certo livello non può sussistere. Vogliamo entrambi il bene di Oto, alla fine dei conti. Si spostò i capelli di lato, voltando la testa e scoprendo la nuca. Da parte mia, non posso fare altro che cercare di farvelo capire. Digringò i denti quando gli artigli le penetrarono nel collo, quasi a sorridere. La sensazione non fù piacevole, ma era passata dal diventare una jinchuuriki al subire un jigoku. Il processo fu solo leggermente più doloroso poichè localizzato in una zona sensibile. Finchè...

    L'oscurità più totale la circondò. Fu come prendere un pugno allo stomaco. L'ambiente intorno a lei era simile alla dimensione interna che condivideva con l'Hachibi, ma l'aria sembrava molto più rarefatta. L'assenza di suoni era assordante. Si sentì stringere la gola da qualcosa, ma non capì cosa. Iniziò a mancarle l'aria.

    Tu...cosa stai cercando?

    La voce non aveva una fonte ben definita. Era dappertutto. La sensazione sulla gola era sempre più forte, sempre più chiara. Qualcuno la stava strangolando. Ma chi? Riuscì appena ad abbassare lo sguardo per vedere le sue stesse mani stringere intorno al proprio collo.

    Cosa cerchi? Potere? Posso darti potere, si... La voce le trasmetteva una spiacevole sensazione viscida che le fece accapponare la pelle, come se un serpente le stesse strisciando addosso. Avrai tutto il potere che desideri...devi solo darmi il controllo...

    La pressione sulla gola iniziò ad essere eccessiva. La vista le si annebbiò. Era impotente. Instintivamente cercò di attingere al chakra del demone, come ultima risorsa, ma non lo trovò. La familiare sensazione che la seguiva da due anni ormai, l'ingombrante presenza dell'Hachbi dentro di sè, era sparita, ma non potè trovare sollievo in ciò. vediamo...ah, ora capisco perchè sei così compatibile con questo demone....Perse coscienza dopo pochi, interminabili secondi.

    [...]


    Una sgradevole sensazione di bagnato la riportò all'apparente coscienza. Era stesa in una pozza appiccicaticcia, in una strada di Oto. Aprì lentamente gli occhi e la sua vista venne pervasa dalla luce rossastra che circondava tutto. Ci mise qualche secondo per riuscire a mettere bene a fuoco quello che aveva intorno. Era Oto, ma era...diversa. Gli edifici ai lati della strada erano crepati, gli infissi distrutti senza una chiara causa. Mise le mani a terra per alzarsi, toccando il liquido che pervadeva il terreno. In ginocchio, osservò le sue mani intrise di quell'addensamento appiccicoso, distinguendone ora la vera natura biologica. Era sangue. Tutto intorno a lei, tutta la strada, era ricoperta di sangue.

    Vedi? Non sei abbastanza forte. Non sai cosa è meglio per te. Non sai niente nemmeno delle tue origini.

    Si rimise in piedi a fatica. Si sentiva sfinita come se avesse corso tre maratone di fila. Voltò la testa per cercare di orientarsi e allora la notò. Verso il centro del villaggio, un'ombra più scura si addensava. Filoni di materia oscura si espandevano verso le estremità del villaggio. Cadaveri e scheletri erano addossati agli edifici.

    Lascia che ti mostri cosa ti accadrà se continui a ribellarti.

    Iniziò ad arrancare diretta al centro del villaggio. Ogni passo era un supplizio, ogni fibra del suo corpo era come prosciugata. Tutto intorno a lei, il villaggio sembrava in rovina e peggiorava avvicinandosi alla meta. Arrivata a metà strada, si accorse di essere ad un paio di incroci da casa sua, in perpendicolare alla sua direzione attuale. Un altro tipo di ansia iniziò a farsi strada dentro di lei.

    Liberati delle tue debolezze, non ne hai più bisogno. Continua drit-

    Ignorò la voce e voltò a destra, ansimando. La distruzione non aveva risparmiato nemmeno quella zona. Arrivò davanti alla propria abitazione. Con un groppo in gola, varcò la soglia dove non erano rimasti che pochi pezzi di legno che una volta componevano la porta. Tutto nell'appartamento era coperto da polvere mista a sangue, che avrebbe dovuto raggrumarsi ma sembrava rimasto in forma liquida in maniera indefinita.


    L'hai voluto tu.

    Le stanze sembravano tutte vuote. Cucina, soggiorno, bagno. Con un groppo in gola, si diresse verso le camere. La porta della sua camera era divelta, come se qualcuno l'avesse sfondata per entrare. I mobili erano completamente a soqquadro, ma per il resto la stanza era vuota. I battiti del cuore le salirono vertiginosamente, quando si voltò verso la porta della stanza di sua madre. Tremando, fece girare la maniglia per aprire. La luce rossastra penetrava dalla finestra, dando alla scena un'aria ancora più macabra di quanto già non fosse. Kamine si dovette fare coraggio con tutto quello che le era rimasto per voltare lo sguardo verso il letto. Aveva già visto i segni della colluttazione nella prima parte di stanza. E sul letto, vide quello che temeva più di ogni altra cosa.

    Un cadavere in avanzato stato di decomposizione era in posizione seduta contro la spalliera del letto. Le braccia larghe, tenute ferme da due wakizashi piantate contro il muro, come se fosse stato crocifisso. Anzi, crocifissa. Sul busto, svariate armi erano state infilzate per tutta la sua lunghezza, un macabro puntaspilli di strumenti di morte. Attorno al collo una catena nera. I biondi capelli di sua madre avevano iniziato in parte a cadere sul resto del corpo, ma erano ancora per la maggior parte incollati alla testa. Gli occhi color smeraldo fissi in avanti brillavano ancora come la ragazza ricordava.

    Si catapultò fuori dalla stanza, sbattendo contro il muro in lacrime e cadendo a terra. Un paio di secondi di disperazione prima che il suo stomaco decidesse di cedere e riversare il proprio contenuto a terra.

    Tossì furiosamente per poi cadere a terra in preda alle convulsioni.

    Vuoi il potere per impedire tutto questo? Lasciami fare...

    La voce continuò con quelle promesse. Sarebbe stato così semplice dire di si e far finire quell'incubo...

    Un raggio oscuro passò davanti alla finestra e la ragazza si ricordò cosa stava facendo prima della deviazione. Tremante, si costrinse a rialzarsi, appoggiandosi al muro. Era ormai ricoperta di sangue, vomito, lacrime e polvere.

    Uscì a fatica dalla costruzione in rovina, subito prima che questa crollasse con uno schianto enorme, ma Kamine non aveva ancora la forza per reagire, ormai si muoveva per inerzia.

    Avvicinandosi, il sangue sul terreno si faceva sempre più copioso e scuro, la rovina sempre più impietosa. Uno strano sottofondo iniziò a ronzare nelle orecchie della ragazza.

    Finalmente, a fatica, arrivò al centro del villaggio. Gli edifici erano stati rasi al suolo per far posto ad un enorme piazzale. E trovò la fonte del suono. Centinaia, forse migliaia di persone erano incatenate, molte in ginocchio, emettendo lamenti di dolore. Le catene nere attorno ai loro corpi sembravano muoversi come serpenti, stringendosi sulle loro carni. Il sangue che fuoriusciva dalle loro ferite veniva in parte assorbito dalle catene, lasciando cadere solo poche gocce alla volta a terra. Alcuni corpi erano tenuti sospesi in aria dalle catene, le quali si erano ammassate in gran quantità su di loro, ricoprendoli interamente.

    Lo sguardo di Kamine cercò l'origine di queste catene, mentre si avvicinava lentamente. Tutte sembravano ricondurre al centro del piazzale, che scendeva in pendenza formando una depressione circolare piena di sangue, letteralmente un lago rosso rubino. A fatica si fece largo in quella distesa di disperazione e sofferenza.

    A questo porta il volersi opporre a tutti i costi.

    Le catene si facevano sempre più fitte e il sangue più profondo. Ormai Kamine era sommersa fino alla vita nel rosso. E poi, la vide.

    Al centro di tutto, una colonna nera emergeva dal lago, dove le catene confluivano. Il colore rendeva impossibile capire se venissero dalla supeficie della colonna o dal suo interno, per quanto profondo era il nero. E, incatenata alla colonna, gli arti tagliati, una donna. Una specie di elmo metallico le copriva la parte superiore della testa, solo la bocca era visibile, tenuta forzatamente aperta con una specie di museruola che teneva ferma anche la lingua, con un uncino. Anche i seni le erano stati asportati, oltre a braccia e gambe. Ma non le servì molto per riconoscerla.

    Vedi cosa succederebbe? Una guerra civile. Fratelli che schiavizzano fratelli per usarli come armi.

    Il sigillo che appariva sulla pelle dello stomaco non lasciava dubbi. Era lei. Era Kamine, improgionata in quel modo orripilante alla colonna.

    E dopo la guerra civile, rimane solo un paese debole. Incapace di reagire ai propri nemici. Che hanno vita facile. E vi hanno trasformato nell'arma definitiva.

    Su uno dei pochi palazzi rimasti in piedi a ridosso della piazza, un gruppo di uomini dalla pelle scura controllava la situazione. Nessuno di loro sembrava aver notato l'arrivo di Kamine. Uno di loro fece un cenno con la mano e tutto il piazzale iniziò ad emettere un grido disumano, Kamine imprigionata compresa. Le catene e la colonna iniziarono a brillare, assorbendo nel processo anche tutto il sangue disperso nei dintorni. Dalla colonna iniziò ad alzarsi una sfera rosso rubino, simile a sangue ma più brillante del normale. Era sangue misto ad una immensa quantità di chakra.

    Lascia che ti aiuti ad ottenere il potere per mantenere la pace....o tutto il mondo sarà in pericolo

    ...no....non può succedere....lo impedirò...
    La gola le faceva ancora malissimo. La sfera iniziò a sollevarsi ed ingrandirsi. Era più grande del piazzale ormai.
    Non ne sei ancora in grado...lasciami fare...
    Il suo corpo si irrigidì di nuovo, era stata di nuovo paralizzata. La sfera aveva raggiunto dimensioni talmente gargantuesche da coprire tutto il cielo visibile.
    no...troverò il modo...io...

    Mi hai stancato.
    La sfera ricadde verso il suolo, oscurando la visione della ragazza. L'esplosione fu talmente brillante da farle bruciare gli occhi anche se li aveva istintivamente chiusi.

    La scena attorno a lei cambiò ancora, tornando in quella profonda oscurità iniziale dall'assordante silenzio, mentre Kamine era ancora ansimante, trattenuta ferma da quella forza invisibile che le bloccava dolorosamente il corpo.
    Sei inutile.

    Sentì quelle poche parole prima di una sensazione di dolore tremendo al centro del petto. Anche ora, poteva solo abbassare lo sguardo sullo spettacolo. Qualcuno dietro di lei le aveva appena trafitto il petto con un braccio. La mano che spuntava dalla ferita era più simile a quella di un essere demoniaco che a quella di un essere umano. Però...sembrava avere qualcosa di familiare. Troppo familiare.

    Dopo tutto questo tempo sei ancora qui ad avere paura e a piangerti addosso. La mano si ritrasse di scatto, causandole un altro dolore tremendo e facendola urlare. La ferita prese ad emettere violentemente sangue. Sentì a malapena dei passi accanto a sè, una figura si mise di fronte a lei. La ragazza rialzò lo sguardo.

    Quella di fronte a sè era....lei? Aveva davanti sè stessa, indubbiamente lei, ma diversa. Profondamente diversa. La pelle era di uno strano colore grigio bluastro. I capelli, più voluminosi, erano bianchi. E gli occhi....la sclera era di un nero senza fine, mentre la pupilla brillava, del colore dell'oro. Sgranò gli occhi, incapace di formulare un pensiero coerente di fronte a quella visione.

    Stupida ragazzina. Hai solo mirato fantasticando ai tuoi obiettivi e non ti sei mai accorta di quello che avevi attorno. Di quello che vedevi nei tuoi occhi, allo specchio. Eri troppo concentrata su altro.
    ...
    Cosa credevi di poter fare? Diventare Kage? Farti ascoltare da gente che potrebbe pulire il pavimento col tuo culo? Sei solo un'arma, un contenitore, uno strumento. Lascia che siano gli altri a dirti cos'è meglio fare.
    ...n...
    La verità è che non sei nessuno, troietta. Non sai da dove vieni e di certo non hai idea di dove andrai.

    No.
    Stai cercando di dire qualcosa? No, forse?
    NO!
    Uno scatto improvviso, il controllo del proprio corpo che tornava. Afferrò la gola della Kamine che aveva davanti.
    IO... Iniziò a stringere. L'oscura copia di fronte a sè sgranò gli occhi, proprio come faceva Kamine quando era sorpresa. La stretta di questa sulla gola della ragazza iniziò a poco a poco a scemare. Aveva ancora un filo di voce per lo strangolamento.
    Io sono Kamine Ashimi.
    Avvertì le forze tornare. Il sanguinamento della ferita al centro del petto si arrestò.
    Sono una kunoichi di Oto. Sono la Jinchuuriki dell'Hachibi.
    Stava vincendo la battaglia di forza con sè stessa. L'aria riprese a circolare nei polmoni della giovane. La voce più sicura.
    E nessuno, nemmeno me stessa, può pensare di soggiogarmi. Sarò io a tracciare la mia strada. Una promessa di potere facile non mi controllerà mai. CI controllerà .Sentì di nuovo il ruggito del demone dentro di sè, la ferita che si rimarginava. Riuscì a sopraffare l'altra, cadendo in avanti. Era a cavalcioni su di lei, le mani ancora intorno alla gola mentre l'altra aveva ormai mollato la presa.Mi credi così stupida da volere una guerra civile? Mi credi così egoista da non vedere i danni che potrei causare agli altri? Kamine abbassò il viso, arrivando a far sfiorare i nasi delle due. Mi credi così manipolabile da poterti prendere gioco di me?La pelle dell'altra stava cambiando colore, assumendo quello della Kamine originale, il colore rimasto in uno strano pattern che sembrava partire da dietro il collo della copia.Dovresti saperlo bene.Il tono era diventato mellifluo, un seducente filo di voce. Sono sempre io a condurre le danze. Mise le labbra sulle sue, in un bacio appassionato, mentre diede la stretta finale alla gola. Lo strano motivo era sparito dalla pelle, ormai normale, della copia ed era apparso su quella della Kamine originale, anche se questa non se ne potè accorgere.

    La copia trasse l'ultimo respiro ed iniziò a crollare su sè stessa, come se fosse sempre stata fatta di polvere. Kamine si alzò di scatto mentre intorno a lei l'oscurità iniziò a rompresi, crepata da inframezzi di luce accecante. E tutto si fece luminoso.

    [...]

    Fuori, durante la prova, il corpo di Kamine sarebbe rimasto in piedi, solo la testa si abbassò, facendole cadere i capelli davanti al viso, nascondendolo. Pochi secondi passarono, prima che la ragazza venisse avvolta dal chakra. Inizialmente, il chakra che la circondò fu viola per qualche secondo, per poi infiammarsi di un colore scuro, praticamente nero per alcuni secondi. Poi, il nero iniziò ad essere inframezzato da lampi di colore blu. La lotta tra i due colori durò qualche secondo e, infine, Kamine venne completamente avvolta da una patina di chakra color viola, come quello iniziale, solo alcuni riflessi erano blu notte. In tutto questo, il suo corpo rimase immobile, finchè l'emissione visibile di chakra non svanì.

    Un rivolo di sangue fioccò da un lato della bocca della giovane. Finalmente Kamine riprese a muoversi. Portò una mano alla bocca, pulendosi con il dorso. Il capo era ancora chino. Dopo che la manifestazione del Due Code si mosse, dalla bocca della ragazza iniziarono anche ad uscire delle parole.

    Nibi.
    La voce della ragazza aveva uno strano eco.Se proprio hai preso a cuore la mocciosa, dovresti iniziare a farla ragionare con la sua testa. Altrimenti rimarrà sempre solo e soltanto una mocciosa.

    Kamine Ashimi
    Chakra: 75/75
    Vitalità: 15.5/15.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 475
    Velocità: 525
    Resistenza: 475
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Shuriken × 5
    • Fukibari × 1
    • Wakizashi × 1
    • Mantello × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    Note
    La parte successiva all'emissione di chakra nel mondo esterno è, ovviamente, soggetta alla sopravvivenza di Kamine ma non volevo scrivere un'ipotetica palese XD
     
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