Million Dollar Shinobi

[Paese dei Demoni]

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  1. Ersapo
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    Milion Dollar Shinobi
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    La giornata in quel di Suna sembrava essere una delle tante: il solito caldo arido e bollente circondava il villaggio della sabbia, il cielo limpido e azzurro e il ronzio della civiltà che iniziava a svegliarsi. Infatti è all'alba che il giovane Jou si sveglia ogni giorno; è il suo momento preferito della giornata quando ancora l'aria è fresca e nel villaggio vige la calma. Come al suo solito il ragazzo afro era andato a letto molto presto la sera prima per svegliarsi a quell'ora: d'altronde amava dormire, non poteva non fare le sue 8 ore di sonno giornaliere.
    Dopo essersi lavato e aver messo a posto la casa Jou si sarebbe diretto fuori per il suo solito giro per il mercato appena aperto, dove con la sigaretta in bocca e due spiccioli in tasca, avrebbe passato la prossima oretta. La sua benedetta passeggiata che lo purificava in un certo senso, non ne poteva fare a meno per iniziare bene una giornata.
    Finito il suo giretto, con un delizioso cornetto in mano come colazione, si sarebbe diretto verso casa sua pronto ad iniziare la giornata e svolgere le sue mansioni quotidiane. A circa 30 metri da casa sua però vede un ragazzino della posta bussare con molta fretta e ansia la porta di casa sua
    <eeeeeeiii C'E' NESSUNOOOO?! DEVO CONSEGNARE UNA LETTERA URGENTEEEE> Urlava a squarciagola tanto chè attirava la curiosità dei passanti che lo vedevano così agitato. Così prima che qualcuno si infastidisse per il suo tono di voce e lo prendesse a calsi, Jou da lontano avrebbe alzato la mano e cercato di attirare l'attenzione del postino <ohhhhhh SONO QUA!> Il giovane postino drizzò le orecchi e si giro verso il sunese, correndogli poi contro Signor Satoshi? Questa è per lei da parte dell'accademia. CIAO E ARRIVEDERCI!>
    Neanche il tempo di ringraziarlo o fargli una domanda che il ragazzino si volatilizzò sotto gli occhi di Jou, che si ritrovò quindi un po' spiazzato con in mano una lettera di convocazione dell'accademia. Finalmente dopo tutte quelle noiose lezioni in classe e dopo tutti quei noiosi compitini, l'accademia voleva vedere in azione Jou? Una fiamma di curiosità e incredulità si accese dentro all'afro, che senza pensarci due volte si diresse all'interno di casa sua per poi, una volta all'interno, sedersi sul tavolo e srotolare la pergamena appena ricevuta, che recitava così


    CITAZIONE
    Gentile Jou Satoshi,
    sei stato richiesto dall'accademia per accompagnare un chunin del villaggio della nebbia in missione. Dovrà recarsi al tempio Fukuyoka nel Paese dei Demoni mercoledì mattina, dove vi attenderà il chunin capo squadra e un signore del posto. Dovrete indagare su uno strano fenomeno che prendendo, sono stati fatti infatti molti ritrovamenti di insetti giganti ritrovati morti, ma esplosi. Maggiori informazioni vi saranno date una volta raggiunto il luogo

    Paese dei demoni? Tempio di Fukuyoka? INSETTI GIGANTI?? Quella missiva era piena di domande per Jou che però non poteva dubitare dell'ufficiosità di quest'ultima per via dello stemma indelebile dell'accademia <certo che ne ha di situazioni strane da risolvere l'accademia eheh> In effetti dopo i primi secondi di leggero choc, Jou si riprese con un leggero sorrisino. Posò la lettera sul tavolo per prendersi una sigaretta che poi si sarebbe accesso; si sarebbe sbilanciato un po' indietro con il peso seduto sulla sedia, avrebbe piegato il collo fissando così il bianco soffitto di casa, e tra una boffata e l'altra di tabacco si sarebbe messo a riflettere <ahh finalmente la mia prima missione... anche se il paese dei demoni non ho la più pallida idea di dove sia. Ho ancora 4 giorni all'appuntamento, tutto il tempo del mondo per organizzarmi>Così una volta presa una cartina per capire il percorso che avrebbe dovuto fare, e dopo aver fatto scorta di tutto il necessario, Jou si sarebbe messo in viaggio per il tempio di Fukuyoka dove si sarebbe trovato con il suo capo squadra.

    [...]


    <dove diavolo è sto babbeo del villaggio della nebbia? ... > Era ormai alla sua quinta sigaretta in mezz'ora, e si stava spazientendo. Aveva ricontrollato mille volte che il posto fosse quello giusto, e lo era. Allora perchè non si presentava nessuno.
    Jou aveva fatto un ottimo viaggio per arrivare puntuale all'appuntamento per la sua prima missione. Era freschissimo, vestito con la sua solita larga tunica bianca e lunghe braghe nere, accompagnati dagli inseparabili sandali e la benda alla fronte; con sè al suo fianco sinistro la Daodao nella sua fodera.
    Ma dov'era il suo compagno?
    Fortunatamente si trovava in un posto magnifico, a dir poco suggestivo: di fronte a sè aveva queste enormi e altissime porte di acciaio, le porte del tempio; tutt'attorno montagne dominate dal verde e si sentivano soltanto suoni della natura, zero schiamazzi o urla a cui Jou era tanto abituato.
    Ma nonostante tutto si stava impazientendo, tanto che finita la quinta sigaretta era lì lì ad accendersi la sesta. Se non fosse stato che guardandosi i piedi si era accorto di avere un pattume di mozziconi, se ne sarebbe accesa un'altra. E mentre aspettava che qualcuno si facesse vivo ripensava al motivo per cui si trovava lì, ovvero investigare su strani ritrovamenti di insetti giganti... Brrr, rabbriviva al solo pensiero, non che avesse il terrore degli insetti, ma di certo non lo intrigava troppo il fatto di ritrovarsi davanti dei mega scarabei tutti disintegrati. Fatto sta che mentre pensava fra sè e sè si fece sentire una voce provenire dalla porta del tempio, una voce acuta ma vissuta, che si scoprì poi essere quella di un vecchietto. Infatti dall'ombra dei portoni sbucò fuori questo signore anziano piccoletto che si presentò con il nome di Soshi, uno scienziato erborista e biologo.

    <buongiorno signor Soshi il mio nome è Jou Satoshi, studente dell'accademia nonchè appartenente al villaggio di Suna. Dalla lettera che ho ricevuto dall'accademia mi è stato detto che sta succedendo qualcosa di un po' strano qui... parlavano di insetti giganti trovati morti... non proprio il massimo della felicità eheheh> Disse il giovane studente ridacchiando e grattandosi la fota chioma con la mano destra <e comunque si, anch'io mi aspettavo di trovare un collega qui con me, mi dispiace dell'accaduto. Può comunque accompagnarmi dal suo responsabile se vuole...>
    Neanche il tempo di ricevere una risposta dal vecchietto che dall'interno del tempio arrivarono delle urla richiedenti aiuto. Presero di sopresa il giovane shinobi, che prontamente si mise in posizione sull'attenti, con le gambe leggermente divaricate e piegate, e la mano sinistra sulla fodera della spada mentre la destra salda sull'impugnatura della Daodao, pronta ad essere estratta in caso di bisogno <riconosce per caso queste urla? Mi accompagni subito dentro, hanno bisogno di aiuto!>Disse con voce ferma ed autoritaria, aspettando che il vecchietto acconsentisse ad entrare dentro al tempio per vedere cosa stava succedendo
     
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