IkiryōAdd TS Murasaki

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  1. Filira
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    Mother of dragons

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    生き霊


    III



    Murasaki sbuffò quando la porta di fronte a lei si rifiutò di cedere al primo colpo, lasciandola all'esterno della biblioteca, in compagnia della cosa che continuava ad agitare le luci. Si avvicinò all'ostinato pezzo di legno, maledicendo internamente chiunque avesse costruito quel momentaneo ostacolo. La parte che più aveva subito gli effetti del tempo parevano essere i cardini, il cui ferro pareva oramai consumato da ruggine e agenti esterni. Concentrò nuovamente un'ingente quantità di chakra nella mano destra, colpendo poi velocemente i due punti di congiunzione della porta con la cerniera. Poi attese, sperando questa volta di essere riuscita a scardinare la pesante asse di legno.

    [...]

    Guardò con orrore il libro che teneva in mano, mentre un'intensa sensazione di freddo si impossessò nuovamente delle sue membra. Pareva quasi che fosse il suo corpo stesso a produrre il gelo, che andava poi ad irradiarsi nella grande stanza. Istintivamente lasciò la presa, mentre i libri ai suoi piedi ripresero vita, cominciando nuovamente ad agitarsi sul terreno, agitando convulsamente le proprie pagine e successivamente richiudendosi. Murasaki si inginocchiò, sentendo le gambe cedere sotto l'assurdità di quella situazione. Afferrò uno dei libri, scorrendo freneticamente le pagine alla ricerca di un qualche segno, un qualche indizio che potesse placare la cosa.

    Tutto questo... È assurdo, non può essere reale, non può...

    L'ultimo libro le cadde accanto, con un sonoro tonfo che riempì l'ambiente, facendo trasalire ulteriormente la Hyuga.

    Yojutsu

    Lesse ad alta voce, allungando la mano e appropriandosi del volume. Al tocco, esso risultò più freddo del ghiaccio, tanto che la mano sinistra di Murasaki parve paralizzarsi istantaneamente, i muscoli intorpiditi da quell'inusuale contatto. Non appena la ragazza lo ebbe afferrato, questo si serrò, impedendole di studiarne il contenuto. Non ricordava di averlo mai letto, e di certo si trattava di un qualche antico libro oramai non più in consultazione.

    Cosa stai cercando di dirmi?

    Sussurrò, mentre confusa appoggiava di nuovo il libro per terra. Qualche metro più in là, il resto dei volumi continuava la sua folle danza sul pavimento. Strisciò sul ruvido tatami, radunando lentamente tutti i libri che la cosa aveva scaraventato per terra.

    Deve esserci un motivo se ha scelto questi libri, qualcosa che li accomuni...

    Trattati di arte ninja, romanzi, tomi filosofici. Non pareva esservi una comunanza d'argomento, né la risposta poteva essere all'interno dei tomi, dal momento che la presenza non sembrava essere intenzionata a darle la possibilità di scorrerne il contenuto. La Hyuga rimase qualche secondo a fissarli, poi un'idea le balenò in testa.

    I titoli, deve essere qualcosa legata ai nomi di questi tomi.

    Li prese in mano uno a uno, riponendoli in modo ordinato, uno accanto all'altro.

    Yojutsu. L'arte del pugno gentile. Onore e rispetto. Unione spirituale con la natura. Insidiose tecniche di combattimento. Infine, Karma.

    Aggrottò le sopracciglia, studiando attentamente ognuna delle copertine. Colori diversi, caratteri diversi, persino sistemi di scrittura non uniformi. Se vi era un codice comune, doveva essere semplice e arbitrario. Scorse lievemente l'indice sulla copertina di Onore e rispetto, la cui prima lettera era stata disegnata a mano, in una grafia elaborata ed elegante. Quel modo di vergare le lettere le ricordava la madre, eccellente calligrafa e amante di questo tipo di estetica. Stava ancora tracciando i confini della O, quando lo sguardo le cadde sul resto dei titoli. In particolare, sulle loro lettere capitali.

    Y. A. O. U. I. K.

    Scosse la testa, aveva sperato che questa fosse la chiave di lettura, ma pareva che non avesse alcun senso. Stava per alzarsi, quando un freddo diverso, più profondo si impossessò di lei. Partì dalla base della nuca, scorrendo veloce per la colonna vertebrale, diramandosi poi per tutto il corpo. Una smorfia di terrore si dipinse sul volto della ragazza, che si lanciò freneticamente sui volumi.

    Non può essere, non è possibile... No...

    Afferrò i libri, riordinandoli secondo una remota intuizione, che si era fatta strada nella sua mente, quasi fosse un pensiero intrusivo.

    Y. O. U. K. A. I.

    Lanciò un grido, allontanandosi istintivamente dai libri. Qualcosa, nel profondo del suo animo, le diceva che quella era la soluzione all'enigma. Ma la risposta che giaceva dietro ad esso era ancora più terribile dell'indovinello stesso. Da qualche parte, in quella stanza, una parte della coscienza di Youkai si stava agitando, cercando un modo di raggiungere il mondo dei vivi, e di mettersi in contatto con lei.

    Youkai, YOUKAI! Cosa succede?!

    Si alzò, spostando velocemente lo sguardo per tutta la sala. Il suo compagno, il suo amico si trovava in quella stanza. Ciò che non sapeva, era come.

     
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