Hohenheim si voltò al suono di una voce di donna che urlava ad una decina di metri di distanza. La folla introno a lui non gli permetteva di scorgere chi avesse parlato, eppure il jonin credeva di aver udito una voce familiare. Si fece largo tra la le persone che iniziava rapidamente a scemare mano mano che il ragazzo prodigio di avvicinava alle due donne. Hohenheim fu sorpreso di vedere che le due kunoichi erano chiaramente sul procinto di arrivare alle mani. Sebbene entrambe probabilmente avevano bevuto, chiaramente la kunoichi di Suna, di cui aveva riconosciuto la voce, era quella che aveva alzato di più il gomito e che adesso aveva assunto un tono provocatorio.

Vedendo l'andazzo, Hohenheim non ci pensò due volte. Si frappose fra le due donne, e quindi si voltò verso la sua conterranea. Sebbene fosse solo poco più che un ragazzubi, il suo grado ed l modo in cui parlava facevano capire che non c'era troppo da scherzare con uno come lui.Credo che tu abbia bevuto abbastanza per oggi. Va via di qui, questo è un ordine.

Hohenheim sollevò un sopracciglio alle parole della donna. Chiaramente l'alcool l'aveva intossicata a tal punto da non riconoscere nemmeno un ninja del suo stesso villaggio, nonchè un membro delle squadre speciali. Il corpo del jonin si mosse con rapidità e precisione mentre i suoi riflessi decisamente superiori alla media gli permisero di percepire ed annullare un attacco troppo lento per poterlo impensierire. Scattò rapidamente alla propria sinistra, lasciando che i proietti oltrepassassero la sua figura, andandosi a conficcare per terra. Aveva chiaramente tenuto in considerazione che tali spiedi avrebbero potuto minacciare la ninja di kiri alle sue spalle, ma aveva reputato sicura la loro traiettoria anche per la jonin di kiri.

Il jonin si suna si limitò a quel punto a prendere una manciata dell'argilla che portava sempre con se. Dalle bocca sopra il palmo sinistro plasmò una statua a sua immagine e somiglianza, solo grossa tre volte la sua statura naturale. Mi riconosci ora? Il piccolo gigante di argilla si sarebbe scagliato contro l'ubriaca, caricando i poderosi pugni. Il primo gancio avrebbe mirato allo stomaco della ragazza, con l'intento di farle vuotare tutto il contenuto alcolico dello stesso. Se tutto fosse andato come programmato, il colpo avrebbe per lo meno piegato la chunin in due. A quel punto, sarebbe seguito un colpo alla testa, con lo scopo di tramortirla e farle perdere la voglia di continuare a combattere.

Esattamente, sono quello dell'argilla... disse il jonin in tono piatto dopo che la ragazza lo ebbe riconosciuto. O quasi. Dati i colpi subiti, ed avendo ora recepito gli ordini, Jun aveva completamente perso la voglia di combattere, e si era rintanata in una pozza di autocommiserazione che dava sui nervi al jonin. Decise di ignorarla per il momento, si voltò e percorse i pochi passi che lo dividevano dalla jonin kiriana. Con tono serio ma educato avrebbe detto:Mi spiace per quello che è successo qui. La mia compagna di villaggio ha chiaramente alzato il gomito. Ti ringrazio per aver protetto la folla qui intorno. Avremmo avuto problemi se qualcuno fosse rimasto ferito. Si sarebbe quindi accomiatato dalla jonin, volgendosi nuovamente a Jun. Il suo tono di voce tornò imperiosoSu tirati in piedi! Sei un chunin di Suna non un ronin da quattro soldi. Ora ce ne andremo di qui e tu starai in silenzio. Una parola e mi assicurerò che tu venga declassata all'istante. Avrebbe quindi preso a camminare, così da uscire da quella strada dove si era accalcata ormai un po' di gente. Non si voltò per vedere se la ragazza lo stesse seguendo, ma certamente se lo aspettava. Così come si aspettava che non osasse aprire la bocca una seconda volta in sua presenza. Le cose si sarebbero messe molto male per lui in quel caso.