Il Portale per l'Aldilà

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,899
    Reputation
    +187

    Status
    Offline

    Caccia al tesoro


    I



    Un ragazzetto dalla chioma rosso fuoco aveva da poco fatto capolino nel quartiere Hyuga. Appostatosi di fronte alla casa di Murasaki, saltellava da un piede all'altro, con le mani stretta a pugno all'altezza del petto, con un'espressione decisamente emozionata. Aveva appena suonato il campanello ed aspettava impaziente che qualcuno gli aprisse, chiedendo della sua amica. Se fosse stato fatto accomodare dentro avrebbe esitato, arrossendo appena, per poi metter timidamente piede dentro casa. Nonostante l'imbarazzo, sembrava carico di energie.

    Salve signor Genji! Murasaki può uscire?

    Aveva tutta l'aria di un bambino che aspettava trepidante che la sua amichetta finisse i compiti per poter uscire a giocare con lei. Non che la cosa fosse troppo lontana dalla realtà, ma il loro gioco poteva rivelarsi ben più pericoloso di una classica caccia al tesoro.


    Mi ricordo bene di averlo visto! Mi sono dovuto studiare le mappe per capire esattamente dove fosse, e, mmmh...

    I due si erano appena incamminati fuori Konoha. Youkai aveva raccontato a Murasaki per filo e per segno tutta la sua esperienza pre-morte che aveva sbloccato la sua abilità innata, ricordandola con emozione più che con paura. Non aveva omesso un singolo dettaglio, aveva parlato sia del brutto ma stranamente familiare demone albino, del suo aiutante Oda, l'esperienza con Karikitori e persino dell'idea di Raizen di provocargli una morte controllata per forzare l'attivazione di quel potere. Nonostante quel gesto estremo gli sembrava estremamente grato.

    Ci ho messo un po' di tempo. E ho dovuto comprare più di una cartina. Alcune le avevo scarabocchiate troppo. Leggere le mappe non è così semplice come ti fanno credere!

    Aperta di fronte a se vi era una cartina con una precisa linea rossa, che formava una sorta di arco. Altri segni più leggeri di colori diversi si potevano intravedere sottostanti, probabilmente indicavano precedenti calcoli errati. Avrebbe fatto consultare a Murasaki la mappa, spiegandole bene la traiettoria che aveva percorso quando il demone lo aveva rilanciato nel suo corpo: seguendo i punti che aveva riconosciuto aveva tracciato il suo percorso, e seguendolo all'inverso avrebbe dovuto trovare quello che cercava.

    E' un portale per l'aldilà! L'ultima volta mi ci hanno fatto uscire prima che potessi esplorarlo per bene, ma ora che so dove si trova posso tornarci, e magari cercare i miei antenati! Per l'occasione non mi sono nemmeno tinto i capelli, guarda!

    Si indicò la testa, come se alla ragazza potesse esser sfuggito il suo nuovo color rosso fuoco che aveva sostituito il bianco latte dei loro incontri precedenti. Era evidente come sembrasse emozionato per quella scoperta, dopotutto quella poteva essere un occasione per capire finalmente da dove proveniva e come rintracciare i suoi attuali genitori e parenti. Sembrava fin troppo a suo agio per qualcuno che doveva visitare la terra dei morti, forse fin troppo. Le precedenti esperienze non sembravano avergli insegnato un granchè.

    Forse incontreremo di nuovo Karikitori. E magari pure la Signora Morte! Potrei farteli conoscere!

    Sembrava avesse già dimenticato la parte, raccontata qualche minuto prima, dov'era rimasto intrappolato senza apparente via d'uscita, salvato per miracolo solo da questa creatura demoniaca che aveva contribuito a ridargli parte dei ricordi, insieme al suo colorito rosso. Fortunatamente stavolta c'era Murasaki con lui, una figura sicuramente più responsabile che avrebbe potuto tenerlo d'occhio ed impedirgli di lanciarsi nel vuoto.
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Mother of dragons

    Group
    Fan
    Posts
    191
    Reputation
    +30

    Status
    Offline

    Il Portale per l'Aldilà


    I


    Genji Hyuga era un uomo di elevata morale, stoica integrità, e limitata flessibilità. Prodigio degli Hyuga, aveva assunto la guida del Clan in giovane età, succedendo al padre, un uomo mite e benevolo. Tuttavia, non aveva lasciato che la sua inesperienza venisse usata a suo sfavore, lasciando campo libero al sempre prorompente concilio ristretto degli anziani. Sin dai primi giorni del suo regno, aveva governato la Famiglia con rigore e dedizione, consacrando la sua vita alla causa, con la maniacalità di un sacerdote laico. Da allora, ogni sua scelta era stata frutto di una elaborata pianificazione. Aveva sposato una Hyuga di ottimo sangue, Hisako, con una forte propensione alle arti ninja. Dal loro matrimonio, tutto sommato un'unione felice, erano nate due splendide figlie, entrambe portatrici della particolarità genetica tanto cara al Clan. La nascita di Murasaki era stata festeggiata a lungo, la Famiglia aveva una nuova Erede, e il giorno in cui gli occhi bianchi della primogenita si erano aperti sul mondo, tutti gli Hyuga avevano alzato ringraziamenti ai Kami. Poi era nata Tomoe, e l'accoglienza era stata più fredda. La bambina avrebbe ingrossato le file del Clan cadetto, e forti erano i timori che potesse diventarne il polo principale, attorno a cui i ribelli si sarebbero stretti per ribaltare l'ordine naturale delle cose. Eppure Genji Hyuga aveva trovato un equilibrio, favorendo la creazione di uno stretto rapporto fra le due sorelle. Sarebbero morte volentieri una per l'altra, ma mai per mano loro. Gli anni erano passati, Genji Hyuga stava invecchiando, e presto o tardi sarebbe arrivato il momento di ritirarsi, lasciando che la sua creazione continuasse a vivere secondo le sue direttive.
    Era una mattinata di metà settembre, e l'uomo, da ben prima dell'alba, era intento a riportare meticolosamente i suoi pensieri su di un rotolo. Un solo kanji, indicante il colore viola, campeggiava sull'intestazione della missiva, chiarendo facilmente chi ne fosse il destinatario.

    Signore, mi dispiace disturbarvi. Ma all'ingresso chiedono di voi. Con urgenza, pare.
    Hisashi, quale urgenza ci può essere a quest'ora? Sai bene che non riceviamo ospiti prima di mezzogiorno. O qualcuno ha fornito nuove direttive a riguardo?
    Nessuno, signore. Ma non siamo riusciti a convincere... L'ospite.

    Lo Hyuga sospirò, appoggiando delicatamente il pennino. Nonostante la sua attenzione, però, una generosa macchia di inchiostro si allargò sulla pergamena, tracciando neri contorni sulle scritte elegantemente vergate. Genji aggrottò le sopracciglia, spostando il pennino. Se Hisako fosse stata lì, avrebbe cominciato a pontificare su quanto questo fosse un brutto presagio, e su come sarebbe stato meglio interrompere qualsiasi attività per tutta la giornata. Ma Genji Hyuga non era un uomo che cedeva alle superstizioni. Dunque si alzò dalla scrivania, gettando un'ultima occhiata corrucciata alla macchia nero intenso, che non accennava a smettere di espandersi.

    Salve signor Genji! Murasaki può uscire?

    Dall'alto del suo metro e ottantacinque d'altezza, il Capoclan sovrastava decisamente il loro piccolo ospite. Hisako, che per l'occasione sfoggiava un elegante veste da camera color crema, trattenne a stento una risata, nascondendo il viso dietro un pregiato ventaglio.

    Così cerchi la nostra piccola, eh caro? Non temere, te la portiamo subito qui.
    Figliolo, mi sembri oramai un giovane in età adulta. Prima di avanzare richieste a casa di estranei, è bene presentarsi e fornire le proprie generalità. Poi, questo è il signor Hyuga, per gli esterni.

    Fu suo zio a parlare, mentre il padre se ne stava immobile con un'espressione austera in viso. Quando avevano richiesto la sua presenza in prima persona, si era figurato di dover ricevere una qualche figura istituzionale, quantomeno qualcuno dall'amministrazione della Foglia. Invece si trovava di fronte ad un poco più che bambino, che dal basso della sua zazzera rossa chiedeva allegramente dell'Erede degli Hyuga. Non aveva idea di come Murasaki avesse conosciuto il loro nuovo ospite, ma certamente ne avrebbe chiesto conto una volta rientrata.

    Ah, Youkai! Questa sì che è una sorpresa! Come... Cosa...?

    La ragazza entrò rapidamente nell'ingresso, saggiando la peculiare situazione. Suo padre se ne stava lì, a braccia conserte, mentre sua madre e suo zio tentavano di gestire al meglio la cosa. Dal canto suo Youkai pareva decisamente fuori luogo, probabilmente il tutto era lontano anni luce da ciò a cui era abituato. Da un angolino della stanza comparve poi un inserviente, portando del tè in raffinate tazzine di ceramica. Genji Hyuga si aspettava una visita importante, e aveva fatto in modo che il suo ospite fosse trattato nel miglior modo possibile.
    Di certo non si aspettava Youkai Kuroi.

    [...]

    E' un portale per l'aldilà! L'ultima volta mi ci hanno fatto uscire prima che potessi esplorarlo per bene, ma ora che so dove si trova posso tornarci, e magari cercare i miei antenati! Per l'occasione non mi sono nemmeno tinto i capelli, guarda! Forse incontreremo di nuovo Karikitori. E magari pure la Signora Morte! Potrei farteli conoscere!

    Murasaki deglutì, continuando a fissare con apprensione la cartina che Youkai le aveva appena affidato. Ciò che il fantasmino le aveva confidato non era semplice da digerire, eppure sembrava che il Rosso non avesse subito particolari ripercussioni dall'esperienza sovrannaturale di cui era stato vittima. La Hyuga lo guardò con apprensione, mentre quello gesticolava tutto esaltato alla prospettiva di tornare in un posto che, dai suoi racconti, pareva tutt'altro che accogliente. A Murasaki piaceva l'innocenza e la leggerezza di Youkai, era un ottimo contraltare alla gravità e pesantezza del compito che le era stato affidato sin da bambina. Tuttavia a volte desiderava che il ragazzo si fermasse un minuto a ciò che gli stava accadendo, considerandone le cause e gli effetti. Ma questo non era Youkai, questa era lei. E per questo formavano un ottimo team.

    Mi sembra un buon piano, Youkai. Ma credi che ce la caveremo da soli? Non pensi sia meglio chiamare qualche rinforzo, o almeno informare l'Hokage dei nostri spostamenti. Sembra aver preso a cuore la tua causa, sono sicura che vorrebbe esserne informato.

    Sorrise, sperando che il compagno si convincesse a far accrescere almeno un po' il loro scarno gruppetto. In caso contrario, sarebbero stati loro due, soli contro il grande, freddo, buio ignoto.
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,414
    Reputation
    +595

    Status
    Offline

    Verso la seconda tappa


    La mappa!



    Tong stanco!, loquace vero? Lo pensavo parecchio anch'io.
    Tong, avete presente? La tartaruga gigante che s'era mangiato, qualche mese fa, quel tizio mascherato... brrrr... ho ancora i brividi pensando a quel tipo assurdo.
    Ecco, Tong ho scoperto che posso evocarlo ed evocare tartarughe... è una figata pazzesca! Ho persino imparato (prima e probabilmente unica volta) i sigilli per la tecnica del richiamo e, voilà, ecco il mio gigantesco tartarugone, grande come quel tipo lì a natale, l'otese, sul cui guscio mi sono sdraiato una volta fuori da Konoha.

    Sì, giusto! Scusate, ho divagato e non vi ho spiegato i fatti!
    Allora, avete presente che ero andato a Konoha per apprendere qualche trucco per il combattimento corpo a corpo nel villaggio che, sembrerebbe, ne aveva i migliori esperti? Bé, lasciamo andare com'è andata la mia ricerca, ok?
    Fatto sta che avevo avvisato Meika-san che sarei stato fuori dall'ospedale per un mesetto o giù di lì, in cerca di un mio modo d'agire come ninja, così il mio primo passo era Konoha e delle nuove capacità nei taijutsu, il secondo passo, poi, era arrivare a Suna e lì chiedere a qualcuno di spiegarmi come produrre veleni, in fondo ne usavo tanti in mezzo ai capelli quando combattevo, perché non imparare a produrmeli da solo, o sbaglio?
    Comunque, quello sarebbe dovuto essere il punto d'arrivo, il problema era che, poco dopo aver evocato Tong ed avergli indicato una direzione, avevamo iniziato a camminare e camminare, e camminare, e tutto quel camminare sul guscio del tartarugone mi fece venire sonno, così mi appisolai.
    Mi svegliò un terremoto, o almeno pensavo fosse un terremoto!
    Pensai anche ad un attacco di qualcuno di quei diabolici gabbiani in cerca di cibo nei cassonetti delle strade di Kiri, ma appena aperti gli occhi, vidi gli alberi e mi ricordai di essere in viaggio.
    Poi vidi gli alberi ancora più da vicino, cadendo a terra dal guscio di Tong e dovendo sentire quel suo Tong stanco..
    Mi guardai attorno e non capii minimamente dov'ero.
    Da quel che avevo letto, andando verso Ovest, da Konoha si arrivava a Suna facilmente, no? Un paio di giorni di marcia e via, tanti saluti boschi, benvenuto deserto!
    Ora, dubitavo di aver viaggiato più di un giorno, ma non per quel motivo mi sembrava logica tutta quella vegetazione.
    Strano, pensai: ero diventato loquace quanto Tong nel rivolgermi a me stesso, eh?
    Tranquillo, ragazzone, ora guardo la mappa e vediamo quanto ci vuole per arrivare a Suna..., dissi, per rassicurare il grosso rettile.
    Così, eccomi lì, seduto per terra, con Tong seduto accanto a me, sul suo deretano (supponendo che le tartarughe ne avessero), che giocava a prendere una formica con la lingua estensibile, il ché era doppiamente grave, sia perché sbavava ridendo come un idiota nel farlo e perché non riusciva a prenderla!

    Concentrati, Fudoh!, mi dissi, guardando la mappa e cercando di capire qualcosa, ma non avevo mai saputo leggere una mappa e di certo non l'avrei fatto miracolosamente quella notte.
    Mi girai verso la tartaruga: Tong, sei andato ad Ovest, vero? gli chiesi cortese, quello mi guardò con la sua assente intelligenza, Tong andato., disse ed io pensai: Di testa, completamente, ma non volevo ferirgli i sentimenti.
    Mi sdraiai sulla schiena e poi nuovo terremoto: Tong fece altrettanto, iniziando ad agitare le zampe in aria, per cercare di rimettersi sulle stesse, Per tutti i gusci della Valle, ma chi me lo ha fatto fare di evocarlo?, pensai, quando sentii rumori di passi.
    Pochi secondi ed un buffo duo di ragazzi, più o meno della mia età, spuntò nel punto in cui ci trovavamo io e Tong ed era un buffo duo.
    C'era un ragazzetto dai capelli rossi (quanto e più dei miei, direi) ed una ragazza con gli occhi bianchi!
    Li guardai un attimo, in tutta la solennità dei miei stracci (e del coprifronte di Kiri legato al collo), mentre il tartarugone gigante si agitava zampe all'aria alle mie spalle.
    Ciao, io sono Fudoh. Per caso sapete la strada per Suna?, chiesi cordialmente al duo di sconosciuti.
    Tong aiuta, Tong aiuta..., il tono di voce era un pò agitato, lo devo ammettere, ma divenne ancora più agitato quando un ruggito echeggiò nel cielo.
    O, meglio, permettetemi di essere più melodrammatico: il sole era in pieno tramonto, stava perdendosi all'orizzonte, lasciando che le ombre di tutti e quattro noi in quello spiazzo fra gli alberi, si allungassero, un ruggito echeggiò intorno a noi e poi delle risate e delle urla, lugubri, lontane.
    Ecco, in mezzo a tutto questo, il mio grosso tartarugone compagno di viaggio, iniziò a blaterare.
    Come rovinare l'atmosfera, lo sapeva fare molto bene.

    Certo, io non lo sapevo, ma ero entrato in pieno territorio delle Cascate, oltre la città di Tsuya, verso l'entroterra (dove quei due erano effettivamente diretti).
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,899
    Reputation
    +187

    Status
    Offline

    Nel mezzo del cammin di nostra vita

    II



    Youkai insistette fino all'esaurimento di quel poveraccio, costringendolo così a chiamare il capoclan in persona a presentarsi. E fu proprio lui ad aprirgli la porta, vedendo il ragazzetto che dal basso del suo metro e sessanta con un timido sorriso sul volto agitò la mano in cenno di saluto, chiedendo di Murasaki. Il rimprovero dello zio non tardò ad arrivare, forse intromessosi per evitare una sfuriata da parte di Genji. Rimprovero che non venne assimilato nel migliore dei modi. Il rosso si fece pensieroso, ragionando sulla sua richiesta mentre una mano andava a massaggiarsi il collo, leggermente a disagio.

    Okai. Ma non fate confusione? Siete tutti signori Hyuga qui dentro.

    Portò le braccia sui fianchi, chinandosi in avanti per un piccolo inchino, colpevole della sua mancata presentazione.

    Ah, giusto, scusate signori Hyuga! Sono Youkai Uzumaki.

    Forse doveva stare attento a rivelare il suo cognome con così tanta leggerezza. Non ricordava esattamente cosa gli avesse detto Raizen a riguardo, ma nel suo villaggio si sentiva al sicuro. Doveva pur essere un evento da festeggiare, forse il suo clan non era estinto come tutti pensavano!
    Murasaki non tardò ad arrivare, accolta con lo stesso saluto riservato in precedenza a Genji, seguita da un ragazzo con un vassoio como di tazze da the fumanti. Se ci fossero stati dei pasticcini, il ragazzetto avrebbe allungato una mano verso di loro, fermandosi poco prima di poterne acchiappare uno, posando lo sguardo verso la moglie di Genji, la persona che in quel momento temeva di meno.

    Uhm... Posso?

    Sarebbe stato il konohaniano più felice mai visto se gli fosse stato dato il permesso, mangiucchiando il dolcetto soddisfatto. Noncurante delle buone maniere, non per mancanza di rispetto ma semplicemente per una mancata istruzione a riguardo, si sarebbe rivolto con naturalezza verso Murasaki, ignaro che quel the fosse (più o meno) per lui.

    Puoi uscire? Volevo portarti in un posto!

    Forse la frase peggiore che gli poteva uscire in quel contesto.


    L'osservazione della Hyuga rese Youkai pensieroso, che annuì deciso, facendo retromarcia verso le mura: fortunatamente erano partiti da poco, e ritardarono il loro viaggio solo di una manciata di minuti. Accordandosi col guardiano, scrisse su un foglio la loro missione, chiedendo che questo venisse recapitato all'Hokage, così da renderlo partecipe dei loro spostamenti.

    CITAZIONE
    Murasaki ed io stiamo andando a cercare i miei antenati in quella porta che ho visto mentre tornavo nel mio corpo. Non posso darti la mia mappa perchè mi serve, provo a farti un disegno.

    Se ci servono dei rinforzi puoi venire?
    Youkai

    Insieme al messaggio disegnò una sua reinterpretazione della mappa, partendo dalle mura di Konoha e disegnando a modo suo i diversi punti più riconoscibili, scrivendone accanto il nome ed indicandoli con una freccia. Non sembrava molto portato per l'arte. A meno di modifiche da parte della ragazza, avrebbe fatto mandare quella lettera, che sarebbe arrivata in mano a Raizen chissà quando. E chissà se sarebbe riuscito a trovarli, in caso fossero serviti dei rinforzi. E chissà come gli avrebbero fatto sapere che servivano dei rinforzi.
    Ci volle diverso tempo per raggiungere la destinazione, piuttosto lontana dalle mura di Konoha, ma per la maggior parte del tempo quella si rivelò una tranquilla passeggiata nei boschi del Fuoco. Quando erano ormai piuttosto vicini alla loro meta, finirono col ritrovarsi davanti un'enorme tartaruga, con al suo fianco un ragazzetto, piuttosto povero visti gli stracci che indossava. Youkai alzò la testa dalla mappa per osservarli, salutandoli agitando la mano.

    Ciao, io sono Youkai. Lo imitò, involontariamente, presentandosi a sua volta. Alla sua domanda, chinò la testa per consultare la mappa, dubbioso.Hmmm... Suna, Suna... Credo che questa mappa sia troppo piccola per vedere dove sia. Borbottò confuso, mentre rigirava il foglio tra le mani. Strinse gli occhi quando la luce sembrò affievolirsi all'improvviso, non capendo perchè la mappa gli risultava stranamente più scura, alzando la testa con un sobbalzo solo quando sentì delle inquietanti risate in lontananza. Ridacchiò nervoso, chiudendosi la mappa e stringendosi a se, spostandosi istintivamente al centro del gruppetto, come ad invitare tutti a stringersi più vicini, guardandosi le spalle a vicenda. Youkai in particolare era perlopù coperto dalla grossa mappa che teneva con se, ma stavolta i suoi occhietti purpurei erano rivolti all'ambiente, alla ricerca della fonte di quel rumore. Un rapido sguardo alla loro meta, e il suo faccino si voltò in quella direzione, leggermente preoccupato.

    Ah... Forse... Forse Karikitori sta raccontando qualche battuta alle anime...

    Forse non doveva farsi scappare certe informazioni davanti ad uno sconosciuto.

     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Mother of dragons

    Group
    Fan
    Posts
    191
    Reputation
    +30

    Status
    Offline

    Il portale per l'Aldilà


    II



    Un'espressione di sorpresa si levò dalla compagine Hyuga quando Youkai, quel ragazzino dai modi così infantili e sprovveduti, pronunciò il nome Uzumaki.

    Di certo è un Clan che non sentivamo da parecchio, dico bene caro?

    Genji Hyuga si limitò ad aggrottare ancora di più la fronte, se possibile. Hisako aveva ragione, il nome di quella famiglia si perdeva oramai nei meandri della storia, portatore di benedizioni quanto di maledizioni, visto la fortuna alterna che ne aveva dettato le sorti. Era pur vero che in un passato non troppo lontano una Hyuga si era legata in matrimonio proprio ad un Uzumaki, il Settimo, ma bisognava anche considerare che quel nome era stato a lungo legato alla sciagura per eccellenza, il terribile chakra dell'Ennacoda. L'uomo sospirò, deciso a mantenere il suo silenzio sulla questione.

    Youkai! Ma cosa? Padre io...

    Avrebbe voluto gridare che non ne sapeva nulla, che questa era la prima volta che Youkai si appellava a questo modo. Eppure qualcosa nell'espressione del padre la convinse a tacere, mentre la madre le riservava una di quelle occhiate che indicavano la necessità che la ragazza stesse al suo posto, per il momento.

    Uhm... Posso?
    Ma certamente, Youkai. Sei nostro ospite, e come tale ti saranno riservate tutte le cure del caso. Poi, è da tanto che casa Hyuga non accoglie un Uzumaki tra le sue mura.

    Hisako fece cenno all'inserviente di avvicinarsi, lasciando che quello posasse il vassoio di fronte a Youkai e che versasse dell'ottimo tè nelle pregiate tazzine di ceramica. Quando il non-morto ebbe finito, prese a rivolgersi nuovamente a Murasaki, che nel frattempo era rimasta in disparte, assumendo un'espressione corrucciata del tutto simile a quella del padre Genji.

    Puoi uscire? Volevo portarti in un posto!
    Io... Sì, penso di sì.

    Rivolse uno sguardo eloquente ai genitori, e in mancanza di una loro particolare rimostranza fece segno a Youkai di accomodarsi verso l'uscita, camminando a passo veloce verso la periferia di Villa Hyuga.

    Youkai! Cos'è successo? E cos'è questa novità, da quando porti i capelli acconciati a questa maniera?!

    [...]

    Sai, Youkai... Se vuoi posso finire io con la mappa.

    Prese il pennello, cercando di replicare nel modo più fedele possibile la mappa che il ragazzo le aveva fornito. Nei suoi ampi e dettagliati studi, aveva avuto modo di cimentarsi anche nell'arte della cartografia, era dunque certa di riuscire a fare un lavoro quantomeno dignitoso.

    Ecco, quando ero molto piccola io e Tomoe, mia sorella minore, siamo state affidate alle cure di un precettore. Abbiamo così passato la nostra infanzia e adolescenza a studiare le materie più disparate, dalle arti alle scienze, passando per la letteratura e la storia. È grazie a lui che ho imparato la calligrafia, e anche come disegnare una mappa ben distinguibile.

    Fece l'occhiolino al ragazzo, rivolgendosi poi al guardiano di turno, porgendogli la lettera corredata dalla mappa dettagliata.

    La prego di riferire al più presto all'Hokage di leggere accuratamente ciò che è riportato nei documenti. Riferisca per favore che è Murasaki, figlia di Genji Hyuga a mandarla. Per quanto riguarda i rinforzi, non avremo modo di comunicare direttamente. Tuttavia, se non doveste avere notizie di noi per più di tre giorni a partire dalla data odierna, vi prego di considerarci bisognosi di tutto l'aiuto possibile.

    Annuì, sperando che il suo nome fosse un catalizzatore sufficiente a far arrivare la lettera nelle mani di Raizen nel più breve tempo possibile. Non conosceva di persona l'Hokage, ma il Clan era da sempre in stretti rapporti con le gerarchie più alte della Foglia. Lì risiedeva la loro speranza.
    Camminarono per diverso tempo, senza particolare fretta. Il paesaggio attorno a loro si susseguiva placido e costante, caratterizzato da una vegetazione particolarmente verde e lussureggiante. C'erano pochi posti al mondo che la Hyuga amava tanto quanto i boschi del Paese del Fuoco, tuttavia negli ultimi mesi quei luoghi incontaminati erano stati teatro di momenti carichi di tensione, e la ragazza aveva cominciato a guardarli con sempre maggiore apprensione. Dove prima vedeva serenità e pace, ora notava possibili pericoli e trappole, contraddistinti da una sempre soffocante solitudine. Controllò un'ultima volta la mappa, constatando che dovevano oramai essere in dirittura d'arrivo. Poi, qualcosa si palesò all'orizzonte. Una massa informe si avvicinò al duo della Foglia e Murasaki, portandosi istintivamente di fronte a Youkai, estrasse prontamente la Wakizashi.

    Chi sei? Cosa cerchi da queste parti, straniero?
    Ciao, io sono Fudoh. Per caso sapete la strada per Suna?

    Lo sguardo della ragazza cadde sul coprifronte del nuovo arrivato, che a giudicare dall'aspetto pareva averne passate parecchie.

    Un Kiriano... Alla ricerca di Suna. Cosa ci fa qui, è totalmente fuori strada. Sulla carta è un alleato, ma non possiamo permetterci il lusso di fidarci di nessuno.
    Youkai, basta così. Non siamo un centro informazioni.

    Bisbigliò, rimbrottando appena il ragazzo. Adorava la sua incoscienza intrinseca, tuttavia non poteva permettere che ciò li mettesse in un qualche pericolo.

    Kiriano, come detto dal mio compagno queste terre sono ben lontane da ciò che cerchi. Ti trovi nel territorio delle Cascate, Suna è a parecchie ore di viaggio da qui.

    Abbassò la wakizashi, continuando comunque a tenerla in mano. Stava per incalzare il ninja di Kiri con ulteriori domande, ma non vi fu tempo. Un'inquietante suono riempì l'ambiente circostante, fatto di ruggiti, urla e risa. Un brivido intenso percorse il corpo della Hyuga, mentre la confusione lasciava spazio all'adrenalina.

    Youkai, non allontanarti, stammi vicino.

    Sentì la presenza del ragazzo farsi più vicina, e ne fu sollevata. Poi, rivolse uno sguardo carico d'ira a Fudoh.

    Tu! Cos'è questa storia. Chi hai portato con te?

     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,414
    Reputation
    +595

    Status
    Offline

    Fogliosi e Figure Fatue


    E due grossi felini



    Territorio delle Cascate? Intendi Taki?, chiesi alla tizia dagli occhi strani (ora sapevo di essere nel Territorio delle Cascate!), prima di voltarmi verso Tong, che ancora s'agitava con le zampe all'aria.
    Tong andato ad Ovest, eh?, ripetei verso il tartarugone, che ancora blaterava.
    Poi scoppiarono urla e risate ed il tipo dai capelli rossi accennò un nome, che, devo dire, non mi diceva niente, forse un loro compagno, ma non erano affari miei.
    Poi però la ragazza dagli occhi buffi mi fece una domanda che mi lasciò spiazzato.
    Sì, lo so che pensate, degli occhi completamente bianchi non dovrebbero essere buffi, ma vi ricordo che ho visto gli occhi di Meika-san, completamente rossi, a confronto, fidatevi, questi mi risultavano buffi... ma sto divagando, lo so.
    Dicevo: la tipa dagli occhi bianchi mi fece una domanda che mi fece un paio di volte sbattere le palpebre: Scusa, ma non è stato capello-rosso lì a dire un nome di qualcuno? Ka-ki-kenesoio? Non sarà stato questo suo amico a fare questi rumori? Di certo io e Tong non conosciamo nessuno qui... nemmeno sapevo dov'era QUI fino a qualche secondo fa!, osservai e non ditemi che non era una valida argomentazione!
    Stavo per aggiungere altro, quando ecco il putiferio!
    Guardate lì!, gridai ai due di Konoha e no, non stavo cercando di distrarli per scappare!
    Ora, non è facile descrivere la scena in un modo credibile, quindi andate sulla fiducia di ciò sto per che dirvi: c'erano tre figure... non erano persone o animali, se posso azzardare, sembravano persone, ma erano quasi trasparenti e, più di questo, passavano attraverso gli alberi!
    Sul momento non riuscii a vederli così bene, appunto, erano semitrasparenti, sembravano quasi un misto fra una persona ed una fiamma semitrasparente.
    Ma non era quello il vero problema, passarono al di fuori del punto in cui ero fermo a chiacchierare con quei due tipi, il problema arrivò dopo: un quarto essere, una figura nera ed un pò più densa delle altre, con una risata agghiacciante, che si fermò davanti a noi tre (più Tong)!
    Non sapevo se fosse definibile come "persona": galleggiava a mezz'aria, aveva una forma umanoide, ma il volto sembrava una sorta di ombra con degli fori per occhi ed una sorta di bocca fatta, appunto, come una fessura (sono abbastanza sicuro che gli altri tre avessero un aspetto più umano).
    Cosa abbiamo qui? Persone vive!, disse, guardando verso di noi, poi si fermò un attimo su Youkai, O quasi... uhm... mi piacerebbe giocare con voi! E' da tanto che non uccido qualcuno, dall'ultima volta ad Oto, ma stanno arrivando, chissà che non si fermino per te, pulcino! e si allontanò con una gutturale risata che sembrava quasi un becco di gabbiano che batte su metallo, per darvi un'idea di quanto fosse fastidiosa.

    Stavo per blaterale qualcosa, quando un rumore catturò la mia attenzione e lo "stanno arrivando" di quella cosa nera ebbe tutto un nuovo significato: due grossi feliniShiShi abbatterono un paio di alberi per poi fermarsi davanti a noi.
    Ora si mangiano prima noi e poi Tong, lo so, finisce che ci mangiano tutti..., ottimista eh? Non si poteva negare.
    Chi siete voi, vivi? Cosa ci fate qui?, domandò il primo dei due, dal manto più chiaro, Guarda fratello! Uno degli spiriti fuggiti è con loro! Devono essere stati questi due, o almeno uno, a liberarli a principio!, ribatté il secondo, più scuro, ma il primo fece uno strano suono, quasi un ringhio sommesso.
    Non sono sicuro, fratello, trovo che serva qualcuno di maggior conoscenza e questi sono cuccioli... domare tutti questi spiriti e tenerli per così tanto tempo lontano?
    Pensi sia stata la tartaruga? e qui riuscii ad intuire un ché di strafottente e derisorio e mi mossi per dire: Tong è un pò lento... non può aver fatto niente di male, signori felini..., evitando al tartarugone che mi portavo dietro qualsiasi commento.
    Siamo due Shishi, cucciolo, guardiani del Varco verso il mondo che vi è oltre., mi corresse il primo ed io agitai la testa, sollevato dal fatto di non avere idea di cosa stesse parlando e che sembravano non essere propriamente affamati.
    E voi siete assieme ad uno spirito fuggito da tale mondo, cosa avete da dire in tal senso?, aggiunse il secondo, stavolta con un vero ringhio, verso il tipo dai capelli rossi.
    Ammetto che mi girai anch'io curioso verso la coppietta di Konoha, chissà cosa avevano da dire.
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,899
    Reputation
    +187

    Status
    Offline

    Fuggitivo

    II


    Youkai accettò allegramente l'invito, facendosi viziare come ospite degli Hyuuga. Tuttavia, nonostante fosse un gran chiacchierone con i conoscenti o con chi lo faceva sentire a suo agio, Genji e famiglia al seguito non facevano parte delle categorie sopracitate. Mangiò qualche biscotto in silenzio, bevendo qualche sorso di the con calma, facendo i complimenti per la bontà di entrambi. Il volto della madre di Murasaki gli trasmetteva serenità, al contrario di quella del padre (e curiosamente anche quella della sua amica), che lo spingevano a bersi quel the in più in fretta possibile nonostante fosse ancora troppo caldo. Ora sapeva che, qualora fosse tornato da quelle parti, avrebbe preferito cercare la madre per chiedere di Murasaki.


    Il rosso rimase a bocca aperta di fronte alle abilità della ragazza, osservando accuratamente la sua mappa, ben decorata e chiara tanto da sembrare ufficiale. Gli occhi brillavano mentre la scrutava cercando di assimilarne i segreti.

    E' bellissima! Mi insegni??

    Le sue capacità non erano un granchè, e da quando si era svegliato dal coma non sentiva di aver fatto chissà quali progressi, ma il suo desiderio di imparare e migliorarsi era forte in lui. Nel suo anno di riabilitazione post come aveva imparato a suonare lo shamisen, una piccola chitarra che lo aiutò a riprendere confidenza con l'uso delle dita, in modo da poter ricominciare ad imparare le tecniche. In breve aveva imparato a fare sua quell'arte, allettando il suo reparto con canzoncine che aveva inventato di sana pianta. Da quando era passato a vivere nella sua casetta era invece diventato aiuto sarto, imparando a cucire e a fare vestiti. E nonostante questo, ancora voleva apprendere ed imparare, curioso di provare ogni cosa a lui nuova.
    Il rimbrotto di Murasaki fece sussultare il rosso, che chiuse lentamente la mappa con espressione colpevole. Il suo voler aiutare il prossimo andava in forte contrasto con i suoi doveri ninja, almeno nella maggior parte dei casi. Il kiriano però, nonostante le accuse della donna, rispose con un'alibi che per Youkai era intoccabile. Annuì sorpreso, voltandosi verso la sua compagna e sussurrando appena:

    Questo tizio sembra un sacco intelligente.

    Gli eventi sovrannaturali non tardarono a manifestarsi, ormai vicini alla loro meta. Murasaki prese posizione, portandosi di fronte a Youkai per proteggerlo. Non andava per niente fiero della sua codardia, tantomeno del fatto che sembrasse una persona da dover proteggere, ma si sentiva effettivamente più debole e meno abile rispetto alla compagna, non poteva negarlo. Aveva ancora parecchi progressi da fare prima di sentirsi un suo pari. La cosa non gli avrebbe comunque impedito di prendere l'iniziativa in caso di necessità, tuttavia avrebbe lasciato volentieri il comando alla Hyuuga, più responsabile e attenta di quanto non lo era lui. Inconsciamente, strinse la mappa tra le mani, cercando di sopprimere quel senso di inferiorità che lo assaliva nel sentirsi catalogare come l'anello debole.
    All'apparizione degli spiriti, Youkai sarebbe stato probabilmente l'unico ad emozionarsi, accennando ad un sorriso in loro direzione.

    Ah! Spettri!! Dobbiamo essere arrivati!

    La loro "accoglienza" però non fu delle migliori. Forse attirati dalla voce del rosso, si avvicinarono al gruppetto con fare a dir poco inquietante, e ciò che avevano da dire era ancor meno rassicurante. Il loro ultimo commento fece venire la pelle d'oca al giovane konohaniano, pentendosi immediatamente di quel viaggio. Non sapeva però a chi si riferissero, che degli shinigami fossero sulle loro tracce, alla ricera di spiriti fuggiti?
    I loro dubbi vennero presto risolti dall'apparizione di quelli che sembravano due enormi leoni. Shishi, per la precisione. Le leggende che parlavano di quelle bestie come guardiani gli permettevano di avere un'aura di protezione intorno a loro, si diceva che standovi vicino qualsiasi timore sarebbe scomparso... certo, a meno che loro non ce l'avessero proprio con te. Così come quello che ringhiava verso Youkai, facendolo tremare per la paura.

    A-aaah!? No, no, io... Il s-signor Karikitori mi ha detto che potevo restare dopo che quel demone bianco mi ha fatto uscire! Sono tornato per... uh...

    Non ebbe il coraggio di proseguire. Se quei due erano a caccia di spiriti fuggiti, presentarsi come uno spirito fuggito in passato ma ora tornato per rifarsi un giro non gli sembrava una scelta saggia, anche se da come ne parlavano sembravano averlo già riconosciuto senza che lui perdesse tempo a specificarlo. Stavolta non c'era una stanza ricoperta di fuunjutsu ad aiutarlo, nè Oda o Karikitori, e tantomeno Raizen, almeno per il momento.

    Sono qui perchè ho visto dov'era il portale. E... Mmm... Volevo vederlo più da vicino. Mentì. Non era molto bravo nel farlo, ed il suo evitare di incrociare lo sguardo non faceva che peggiorare la situazione. All'improvviso sembrava terrorizzato dall'idea di tornare in quel luogo. E se non fosse più riuscito ad uscire? Se quelle due creature lo avrebbero riportato dentro con l'inganno, per poi intrappolarlo? Probabilmente era ormai troppo tardi per pentirsi di quella decisione, e nei meandri della sua mente era ancora vivo il forte desiderio di ritrovare i suoi antenati per saperne di più riguardo al suo clan. Forse Murasaki sarebbe riuscita a ricavare qualcosa da quelle bestie.

     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Mother of dragons

    Group
    Fan
    Posts
    191
    Reputation
    +30

    Status
    Offline

    Il Portale per l'Aldilà


    III

    Youkai! Hai mai incontrato queste presenze?

    Si voltò verso il ragazzo, mentre un brivido di terrore misto ad adrenalina percorse la sua colonna vertebrale. Le tre figure che erano comparse nella radura non appartenevano certamente al loro mondo, e per quanto il Kiriano le risultasse sospetto, sapeva bene che in fatto di soprannaturale era Youkai a dover essere chiamato in causa. Si voltò nuovamente, senza attendere la risposta dell'ex-albino, e focalizzando lo sguardo atterrito sulle tre masse. Non sembravano aver forma umana, ma di certo non erano nemmeno animali. Murasaki deglutì appena quando le vide attraversare indisturbati degli alberi, quasi che essi fossero intangibili. Nella sua breve vita da shinobi aveva avuto necessità di ricredersi su molti di quelli che considerava come punti fermi nella sua vita: eppure non avrebbe mai immaginato di dover rivedere il suo concetto di morte, e del rapporto che essa avesse con il mondo dei vivi.

    Dobbiamo capire cosa sta accadendo, prima che la situazione possa sopraffarci.

    Disse, guardando rapidamente il ragazzo delle tartarughe. Non aveva cambiato idea su di lui, né aveva la presunzione di potersene fidare, ma quando i morti tornavano a camminare sulla terra, era davvero il momento di rifiutare l'alleanza di un vivo? Poi, un'altra presenza si manifestò. Il suo corpo pareva essere costituito del buio stesso, di un nero così profondo da inghiottire i colori che lo circondavano. Il particolare più agghiacciante era nel viso, animato esclusivamente da due fessure per gli occhi e un taglio, che doveva essere la bocca. Da lì fuoriuscì una risata spettrale, che fece stridere le ossa della ragazza e che la riempì di un terrore ancestrale, quasi come se il suo istinto avesse già incontrato quell'essere, e ne fosse da allora talmente terrorizzato da obbligarla a fuggire in sua presenza. Eppure non lo fece, piantando i piedi a terra e obbligandosi a rimanere lì, di fronte a Youkai e faccia a faccia con quella che, per quanto lei ne sapesse, poteva essere l'incarnazione stessa della morte.

    Oto? Noi non abbiamo alcuna affiliazione con Oto. Chi sta arrivando?

    Fu in quel momento, quando la figura scomparve e consecutivamente apparvero due felini dall'aria vagamente aggressiva, che Murasaki si accorse di quanto poco avesse chiaro dell'intera faccenda. Amava pensare di essere una persona assennata, che non si lanciava in imprese senza senso o poco pianificate. Amava la certezza che l'avere un piano ben congegnato le dava. Eppure, si era imbarcata in quella missione senza pensarci due volte. Senza un capogruppo, senza un superiore di riferimento. Erano lì, due genin inesperti e uno sconosciuto di Kiri, a fronteggiare chissà quale forza soprannaturale. E la certezza era una sola: non erano pronti. Si voltò verso Youkai, mentre i due leoni si presentavano al gruppo disparato. Lo vide, e vide una persona che voleva proteggere. Per molto tempo si era chiesta quale fosse la motivazione che l'aveva spinta a prendere le armi e mettersi al servizio della Foglia. Per l'onore e la gloria del Clan? Per soddisfazione personale? Forse, o forse no. Prima di tutto, e questo l'aveva capito pensando a ciò che non avrebbe sopportato perdere, voleva proteggere le persone a lei vicine. Sarebbe sopravvissuta senza onore, senza gloria. Sarebbe sopravvissuta se il suo nome fosse stato dimenticato dalle generazioni future. Ma non avrebbe potuto continuare a vivere se avesse perso i suoi affetti.

    Possiamo farcela. In qualche modo, ne usciremo vivi.

    Sussurrò al ragazzo, prima di girarsi verso i nuovi arrivati. Poteva sentire il terrore bloccarle le gambe, mentre l'acido lattico le rendeva difficoltoso anche solo muovere un passo. Eppure, un passo dopo l'altro, arrivò al cospetto delle due fiere bestie. Ad un secondo sguardo, la Hyuga si rese conto che in quei volti ferali risiedeva una certa familiarità, come se le forme del muso e degli occhi dei due esseri le fossero conosciuti, e quasi amici.

    Il mio nome è Murasaki, del Clan Hyuga di Konoha. Siamo in questi territori per investigare quanto successo al mio compagno. Non abbiamo nessun collegamento con gli spiriti comparsi in precedenza, questo lo testimonio senza alcun dubbio nel mio cuore.

    Appoggiò la mano destra al petto, dove potè avvertire chiaramente i battiti irregolari del suo cuore. Shishi. Era a conoscenza della natura di quegli esseri. Presenti di fronte a buona parte dei templi della regione, li aveva visti regolarmente anche a villa Hyuga. Scolpiti nella pietra, riservavano un sobrio monito a chiunque osasse disturbare gli astanti in preghiera. Erano guardiani, protettori. Proprio come lei, o come sarebbe voluta essere.

    Siamo alla ricerca di risposte. Il mio compagno appartiene al regno dei vivi, per quanto possa essere difficile da credere. Necessitiamo di una guida, se vorrete concederci il vostro favore.

    Deglutì, osservando le fauci ben spalancate di una delle due bestie. Erano protettori, ma di cosa? E se, in quell'occasione, fossero stati proprio loro tre la minaccia che essi dovevano scacciare?

    Altrimenti, proseguiremo da soli. In un modo o nell'altro.

     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,960
    Reputation
    +677

    Status
    Offline

    I Pilastri







    Uno dei due felini parve essere sorpreso.

    Karikitori?
    Addirittura…


    Si voltò verso l’altro che fece spallucce come a far intendere che non ne sapeva nulla.

    Comunque fai pena a mentire.

    Dichiarò senza girarci troppo attorno.

    Ma fortunatamente se conosci Karikitori e sei ancora a piede libero vuol dire che il tuo posto non è dall’altra parte.

    Migiashira, annusalo meglio.

    Alla richiesta del compare il leone si avvicinò al Konohaniano.

    Oh.
    Oh.
    Capisco, sei uno di quelli di Konoha.
    Quanti problemi che ci danno quelli per tutti i kami.
    Sempre un ottimo olfatto Hidariashira.


    Levò poi il capo, come se guardasse oltre.

    Va bene.
    Io mi sono stufato di giocare ad acchiapparello.
    Mi domando come non abbia ancora compreso che non si può rubare niente dagli inferi.


    Un potente ruggito gli permise di aprire un portale che i due, essendogli di fronte non potevano vedere dove portasse ma lui ci tuffò la testa dentro e riemergendo ne estrasse le due anime viste poco prima dai due.
    Quello che sembrava un morso feroce le trasformò in due sfere con un piccolo codino che sparirono poi nella sua criniera.

    Owww, ma io mi stavo divertendo!

    Si, ma abbiamo un dovere.
    Ed inizio a pensare che quello strano individuo ci stia solo buttando del fumo negli occhi.


    Lontano da loro, non poco visto dall’eco, un grido stizzito si lamentava di qualcosa.

    Eh.

    Migiashira lo canzonò di risposta mentre sorrideva.

    Veniamo a voi adesso.
    Siamo stati cortesi, ma la realtà è che questo non è realmente un posto per esseri umani, non vivi.
    L’entrata non è un luogo che si può trov…


    Hidariashira!
    Gli stai già dicendo troppo!


    Lo Shishi guardò bonario.

    Tranquilla Migi, sono cose che più di un umano sa!
    E anche tu lo sai, gli umani non sanno mantenere i segreti, non è nella loro natura.
    Dicevo.
    Il portale non è un luogo, il portale lo hai davanti.


    Si, non potevano sbagliarsi, per quanto strano il Leone si riferiva a se stesso e alla sua compagna.

    Se proprio devi digli la verità Hidari!

    Ma è la verità!

    Si, ma noi non siamo quell’entrata.
    Noi siamo l’entrata della dimora della Signora.


    È quasi la stessa cosa!
    E COMUNQUE STA DI FATTO CHE


    La sua voce tuonò possente come un ruggito quale era, non era iraconda, ma pareva che avesse deciso di risolvere quella piccola parentesi con la potenza delle corde vocali.

    Ne sapete fin troppo poco.
    Non potrete mai giungere all’ingresso fino a che l’ingresso non deciderà che potete raggiungerlo, e l’ingresso ha due teste, e non è semplice metterle d’accordo.


    Sull’ultima frase la sua testa ciondolò verso Migi più di una volta, come a voler indicare che per aprire la loro porta bisognava convincere loro.

    Inoltre diverse teste aprono diverse porte e non esistono coppie fisse.
    Non è facile, ma è sicuro.
    L’ingresso comunque è ben lontano.


    Alzò una zampa, dritto davanti a se.

    In quella direzione, per qualche ora, se ne avete il coraggio.

    Non dissero altro si limitarono ad aprire un varco e svanire al loro interno.
    Fudoh intanto era sparito senza lasciar traccia.
    Ai due non restava che incamminarsi addentrandosi tra l’altro in una foresta che si faceva sempre più scura, ma accorgersene non sarebbe stato semplice, il sole aveva già iniziato a calare e la leggera depressione del terreno non permise ai due di accorgersi quando in realtà stessero calando, solamente quando l’assenza di luce e suoni li avesse portati a guardarsi attorno si accorsero che attorno a loro gli alberi somigliavano più a sagome minacciose che piante.
    Davanti il terreno iniziava una discesa sempre più ripida ed era possibile osservare qualcuno dei caratteristici massi già visti da Youkai quando arrivò li la prima volta, dietro la certezza di una notte serena e magari una vita che si concludesse per vecchiaia anziché prematuramente.
    Davanti a loro però poteva anche trovarsi qualche risposta oppure...

    Me ne basta una!
    Una!
    Maledetti guardiani ingordi!
    Se il rituale non fosse così lungo sarei riuscito ad acquisire potere a sufficienza da dovermi recare qui ogni volta.
    Avrei spalancato queste maledette porte da subito.
    Ovunque.
    Da solo.
    Invece no!
    No!
    NO!
    Creiamo una cosa maluccio anche se potremmo farla bene e divertiamoci a guardare come si dispera.
    Un esistenza lunga millenni e noiosa da far schifo deve essere colmata proprio da me!


    Erano sicuri che a parlare fosse la stessa ombra animata che avevano incontrato qualche ora prima, ma il suo parlare iracondo, ora trasformatosi in un borbottio, gli aveva permesso di udirlo ad una certa distanza, anche grazie alla totale assenza di suoni.
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Mother of dragons

    Group
    Fan
    Posts
    191
    Reputation
    +30

    Status
    Offline

    Il Portale per l'Aldilà


    IV

    Quelle non erano bestie normali.
    Era facile comprenderlo, ovviamente. Erano apparse dal nulla, tuonando con i loro possenti ruggiti, con quel loro aspetto così antico e peculiare, che le faceva quasi rassomigliare a statue che per magia avessero preso vita. In pochi secondi avevano preso il controllo della situazione, constatando la situazione di Youkai e recuperando quelle che a quanto pare altro non erano che anime fuggite dagli inferi, luogo di cui i due leoni parevano essere i custodi. Lo spostamento d'aria creato dal ruggito di uno dei due fece indietreggiare la Hyuga, mentre davanti ai loro occhi increduli prendeva forma una sottile patina, che parve manipolare la realtà stessa, portando la metà superiore del corpo dell'animale chissà dove, e facendolo riapparire con i due fuggitivi tra le fauci.

    Cosa...?

    Murasaki continuò a osservare perplessa, attivando silenziosamente il byakugan. Focalizzò la sua attenzione Vista Ravvicinata: L'utilizzatore può vedere il sistema circolatorio e i punti di fuga dell'avversario comprese le zone in cui il chakra viene impastato o accumulato, ignorando ostacoli con spessore inferiore a mezzo metro. Ha sempre attivo un campo visivo pari a 350° entro 1,5 metri per ogni valore in Percezione posseduto; Olfatto e Udito Perfetto non incrementano la Percezione. Oltre questa distanza, l'angolo d'osservazione sarà pari una normale persona, ma può cambiare inquadratura senza muovere il capo. sui due leoni, cercando di identificarne la natura. Potevano essere delle evocazioni, bestie al servizio di qualcuno che aveva deciso di prendersi gioco dei due fogliosi. Come se in quell'istante si fosse finalmente ricordata di qualcosa, la Hyuga cercò con l'occhio della mente la presenza del Kiriano in precedenza apparso dal nulla, non riuscendo però a trovarne traccia; non era ancora del tutto convinta che la contemporanea apparizione del ragazzo e la comparsa dei leoni infernali fosse niente più che una semplice coincidenza.

    Siamo giunti qui in cerca del portale, è vero. Ma ci sono molte cose che non comprendiamo di esso.

    La spiegazione dello shishi non riuscì a chiarire particolarmente i dubbi di Murasaki, lasciando la ragazza più confusa di prima. Si voltò verso Youkai, cercando di capire se il non-morto avesse più conoscenza della situazione, viste le sue esperienze pregresse con il mondo sovrannaturale, con cui al contrario la Hyuga aveva ben poca familiarità, fatto salvo l'esperienza della fuga di Youkai.

    Non importa quanto sia lontano, dobbiamo raggiungerlo. Ci sono troppe cose che non sappiamo, non ancora.

    Non vi era possibilità di ritirarsi da quella missione. Il passato di Youkai era incerto, almeno tanto quanto il suo futuro. E le risposte che cercavano non potevano trovarsi che oltre quel portale, dovunque esso fosse o chiunque avessero dovuto convincere. Da quanto aveva potuto comprendere, i due shishi erano legati indissolubilmente alla loro possibilità di riuscire ad avervi accesso. Murasaki aggrottò lievemente la fronte quando il leone menzionò una certa signora, mentre sfocate immagini degli eventi delle ultime settimane le attraversavano la mente. Possibile che la donna a cui si riferissero i due fosse la stessa che aveva scorto nella sua visione, in preda al dolore provocato dal primo risveglio del Byakugan? Scosse la testa, allontanando momentaneamente quell'idea.

    Aspettate!

    Corse in avanti, sfiorando appena il portale nuovamente riapparso, e in cui i due erano scomparsi così come erano entrati in scena. Dietro di loro non rimaneva niente, se non un'eco lontana del ruggito che aveva permesso la loro fuga. Chiuse la mano destra, percependo le ultime tracce d'energia dissolversi lentamente sul palmo della propria mano. Ogni secondo che passava, quella situazione pareva diventare più complessa e assurda. Era davvero il caso di avventurarsi su strade sconosciute, mentre a casa nessuno avrebbe avuto idea della direzione che avrebbero preso?

    Youkai, se ora andiamo, se seguiamo le loro indicazioni... Potremmo trovarci ad affrontare pericoli di cui non possiamo avere idea al momento. Sei sicuro di voler proseguire?

    Al cenno di assenso del compagno, Murasaki avrebbe dunque annuito, spostando lo sguardo sul punto indicato dalle due bestie.
    Il sentiero che intrapresero pareva sempre uguale a sé stesso, snodandosi all'interno di una fitta foresta, in cui ogni rumore esterno arrivava ovattato, come se le fronde degli alberi schermassero i giovani della Foglia da qualsiasi avvenimento fosse in corso nel mondo esterno. La strada non sembrava né in salita né in discesa, conducendoli semplicemente dritto di fronte a sé, senza effettuare alcuna curva o deviazione. Il fondo era curato, senza tronchi o erbacce che ne indicassero una certa trascuratezza. Di certo il luogo sembrava ben tenuto, per trovarsi all'interno di un bosco selvaggio.

    Cosa ne pensi di questa storia? O del Kiriano? È scomparso così, senza lasciare traccia. Non sono ancora convinta che non c'entri niente in tutto questo.

    Sospirò, parlando un po' a sé stessa e un po' con Youkai, mantenendosi appena un passo di fronte al ragazzo. Il tempo pareva trascorrere in modo strano all'interno della foresta, e quando Murasaki si accorse dell'assenza di luce che li circondava, pareva che fossero in cammino oramai da ore, eppure era già il tramonto quando avevano lasciato la radura. La Hyuga, che aveva mantenuto il byakugan attivo, avrebbe continuato a controllare la strada di fronte a loro, focalizzando l'attenzione su ciò che li attendeva continuando a percorrere quel sentiero.

    Fermo, Youkai. Mi è sembrato di sentire qualcosa. Lo avverti anche tu?

    Tutto intorno a loro le prima dolci sagome degli alberi erano diventate spigolose, quasi che l'ambiente stesse gradualmente modificandosi, man mano che i due proseguivano. Di fronte a loro il terreno aveva preso certo di ripidezza, diventando parecchio scosceso e portando ad una parte del sentiero ricca di rocce e spuntoni. Murasaki corrugò la fronte, catalizzando l'attenzioneVista Telescopica: L'utilizzatore può attivare la vista telescopica circolare, zoomando gli elementi interessati entro 350° ed attraversando corpi fisici o oscurità; la vista non può attraversare strutture di chakra. Richiede un round di concentrazione; funziona come la normale vista, deve concentrarsi sugli elementi per vederli. Può riconoscere l'impronta di chakra delle persone e il loro 'colore' del chakra, unico per ogni individuo. Spendendo 4 round è possibile osservare ad una distanza decuplicata (x10). sulla fonte del suono e sul fondo della discesa. Qualunque cosa vi fosse, i suoi occhi avrebbero potuto scorgerla con relativa facilità, salvo che chiunque si trovasse in quel luogo avesse architettato una qualche forma di difesa o barriera.

    Dammi un minuto, tra poco sapremo cosa ci attende lì in fondo. E chi è il nostro misterioso ospite.



     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,899
    Reputation
    +187

    Status
    Offline

    I guardiani e lo Spettro

    III



    La menzione a Karikitori sembrò migliorare le cose, nominarlo pareva essere stato il suo biglietto per meritarsi la sua presenza nel regno dei vivi. Si irrigidì quando i due bestioni si avvicinarono per annusarlo, facendosi scappare una risatina quando il fiato di uno di loro gli solleticò il collo. Si strofinò con una mano, leggermente preoccupato visti i loro commenti.

    U-Uhm... Ma a Konoha siamo brava gente! Forse ultimamente non abbiamo una buona repu... Ah! Parlate degli Uzumaki!? Ne conoscete alcuni?? I-IO... Beh, volevo tornare al portale per cercare qualche mio antenato. Pare che non siamo rimasti in molti, non da questa parte almeno.

    Non era stato in grado di capire subito il riferimento al suo clan, salvandosi solamente in estremis. Dato che lo avevano riconosciuto e non erano cascati nella sua scarsa bugia, tanto valeva essere sinceri. I due shishi proseguirono in una chiacchierata più tra loro che verso i due ragazzi, lasciandosi scappare informazioni più o meno preziose, tra cui una forse fondamentale per Youkai.

    A-Aspettate! La Signora di cui parlate è una donna alta, dalla pelle chiara e due enormi corna color pece, con uno sguardo truce ed una specie di... aura rabbiosa tutto attorno?

    Era felice del supporto di Murasaki, tuttavia, la ragazza sembrò esitare dopo che i due leoni diedero loro le indicazioni per il portale, assicurandosi che il rosso fosse consapevole dei rischi a cui andavano incontro. Il ragazzo la fissò per qualche secondo, incerto. La sua precedente esperienza nell'aldilà era finita... male. Molto male. Nel peggiore dei modi che potesse finire. Ma quella volta non era consapevole dei propri poteri, delle sue potenzialità. Stavolta sarebbe stato più attento, e non avrebbe permesso a nessuno di mettere mano all'anima della sua compagna. Annuì convinto, fissando i bianchi occhi della Hyuuga con determinazione.

    Se c'è anche una piccola possibilità di scoprire qualcosa sul mio clan, o il mio passato, voglio farlo. Sono felice che tu sia al mio fianco in questa ricerca.

    Sorrise sincero, prima di iniziare insieme la lunga camminata che li avrebbe portati in una zona sempre più inquietante ed oscura di quella foresta. Vista l'inquietudine che non sembrava far altro che aumentare, i due cercarono di allentare la tensione facendo conversazione. La Hyuga però scelse un argomento che non avrebbe fatto altro che mettere dubbi ai due, costringendo Youkai a riflettere sull'apparizione di quel ragazzo:

    B-Beh, certo è stato strano... Forse era uno degli spettri scappati dall'adilà? Però mi sembrava fosse tangibile.

    Continuarono a chiacchierare del più e del meno, ridacchiando insieme, anche se più si immergevano in quel luogo, più era difficile mantenere un tono solare e positivo, e le ombre iniziavano a diventare sempre più terrificanti man mano che proseguivano. Nonostante alcuni piccoli intoppi decisero comunque di andare fino in fondo a quella faccenda, bloccandosi prima di poter essere visti dallo stesso spirito intravisto in precedenza. Murasaki fu la prima ad accorgersene ed il ragazzo si bloccò sul posto, ammutolendosi dopo un leggero sussulto. Nonostante la distanza, sembrava fossero in grado di sentire il suo discorso, o almeno parte di esso. Paralizzato, cercò di capire a cosa si riferiva lo spettro, mentre la sua compagna analizzava lui ed i dintorni grazie ai suoi occhi.

    Sta cercando di aprire il portale che cerchiamo anche noi!? Non riesco a capire cosa possa servirgli per aprirlo... Io c'ero stato trascinato perchè hanno cercato di forzare la mia morte in un ambiente sicuro, lui è già uno spettro. Non dovrebbe aver problemi a tornare da dove viene!

    Lanciarsi verso di lui non sembrava la migliore delle decisioni, la sua presentazione precedente non era stata delle migliori, e studiarlo da lontano poteva essere la soluzione migliore per il momento.



    Edited by Waket - 8/12/2018, 22:27
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,960
    Reputation
    +677

    Status
    Offline

    Rakshas







    I due guardarono Youkai quasi sorpresi, non era certo da tutti vedere la sacerdotessa e poterlo raccontare, anzi, a memoria loro non era da nessuno!

    Si, è lei... Ma per gli Uzumaki... non so quanto ne troverai dall'altra parte, siete speciali è vero, ma dall'altra parte non è rose e fiori come lo immagini.
    E penso tu lo sappia, che li non si può entrare.


    Lo spiritello aveva forse tirato troppo la corda, per quanto la sua fosse innocente curiosità aveva lasciato ad intendere che voleva fare cose che andavano contro tutto ciò che era naturale e a cui loro due facevano effettivamente da guardia, un pò come chiedere dell'oro alla guardia di caveau.

    [...]

    Quando i due si sarebbero avvicinati all’ombra la Hyuuga sarebbe stata abbastanza delusa nel vedere che in essa non era presente alcun sistema circolatorio del chakra, certo, era chakra, parlava, si muoveva ed interagiva, ma sembrava qualcosa di artificiale.
    Ma per sentire chiaramente ciò che dicevano avevano fatto qualche passo di troppo, e come loro avevano sentito lui, Lui riuscì a sentire loro.

    Rakshas


    Si sarebbe voltato avvolgendosi su se stesso come se non fosse che uno straccio animato, mostrando tra i fili d’ombra che lo componevano come se intessuti tra di loro, una maschera candida come un vecchio osso. Sembrava quasi che quel mantello venisse generata da essa.

    E quando meno te lo aspetti la soluzione ti salta tra le mani senza il minimo pudore.

    Non poterono sentirlo, era a malapena un borbottio, ma se dietro quella maschera ci fosse stato un viso avrebbero potuto vedere la bocca tesa in un sorriso.
    Di contro, non si sa perché, lui si sarebbe disinteressato ai due, come se i suoi sospetti fossero svaniti ed avesse classificato quel rumore, se fosse stato davvero quello a percepire, come qualcosa di inoffensivo.
    Da quel mantello sarebbero quindi emerse due mani, quasi goffe, visto che si trascinavano dietro l’insolito abito che però sembrava non impedire la composizione di una buona serie di sigilli che avrebbe aperto un varco dentro il suo stesso corpo, dire dove portava non era possibile, la Hyuuga stessa in corrispondenza di quel taglio avrebbe visto il nulla più assoluto, qualcosa di impenetrabile persino per i suoi occhi benedetti, poteva però vedere che veniva alimentato dal chakra stesso della creatura, in realtà il varco e il suo creatore non sembravano due cose distinte.
    All’apertura un vento ben più forte di qualcosa di naturale inizio a spirare verso il mantello d’ombra, ma proprio quando si faceva così intenso da richiamare ad esso persino le ombre si interruppe, probabilmente facendo barcollare i due che nel frattempo avrebbero dovuto cercare qualche appiglio per non farsi travolgere.
    Appena furono in grado di dedicare nuovamente le proprie attenzioni su di lui avrebbero visto che reggeva in una delle sue oscure manine una palletta di luce così intensa da essere palpabile, era un anima, l’avevano già vista in precedenza.
    Questa volta però non sarebbe fuggito portandosela dietro, avrebbe fatto finta di armeggiarci un po' fino a quando con un gesto improvviso non avrebbe inserito una mano nelle tante ombre sotto di lui facendola ricomparire ad un metro e mezzo alle spalle di Youkai, per poi avvicinare la mano in maniera RapidissimaBlu +4 e toccargli la gamba con qualcosa che il genin conosceva già.
    Ma non era l’unica cosa che avrebbe fatto, la mano che reggeva la sferetta infatti avrebbe fatto la stessaStatistiche come sopra cosa, ma alle spalle di Murasaki quando questa si fosse voltata attirata dall’attacco diretto a Youkai, difficile non cogliere che tipo di rapporto legasse i due, e Rakshas non avrebbe certo evitato di sfruttarlo.
    Malgrado la rapidità e l’iniziale stupore per l’attacco tuttavia i due non sentirono nulla se non la sensazione di essere sfiorati da qualcosa di estremamente freddo.
    Ciò che li avrebbe preoccupati era l’ululato dei due mastini che minaccioso si sarebbbe rapidamente avvicinato, ma non gradualmente, ne tantomeno lentamente in massimo due scatti i due leggendari felini si sarebbero ritrovati addosso alla coppia varcando uno dei loro portali, avvicinandosi proprio verso di loro, si sarebbero interrotti di botto però nel vederli nuovamente li.

    Ancora voi ma…

    Li avrebbero annusati, più di una volta, come se incerti.

    Il vostro odore è cambiato.
    O forse non avete fatto a tempo a nasconderlo.


    Il loro sguardo si era incattivito.

    Ora dovete venire con noi.
    Nel mentre dimmi come hai conosciuto Karikitori.


    Ed era sottinteso che l’avrebbero fatto o con le buone o con le cattive.
    Ammenochè non fossero in grado di convincere i due ad ascoltare le loro ragioni.


    Edited by F e n i x - 10/12/2018, 15:08
     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,899
    Reputation
    +187

    Status
    Offline

    Favori

    IV




    Il discorso dei due shishi non riuscì a dissuadere la volontà di Youkai. Dopotutto, nonostante gli avvertimenti, avevano indicato ad entrambi la strada per il portale, era chiaro che il loro era un invito implicito, no? Sarebbe forse stato difficile, ma c'era la possibilità di aver successo. Hidariashira aveva involontariamente dato la carica allo spiritello che stava cercando di tenere fuori dai guai.


    Murasaki sembrava aver difficoltà a descrivere la creatura, nonostante i suoi occhi persino la sua visione era confusa. Non ebbero molto tempo per discutere a riguardo, la creatura si rivoltò su se stessa, puntando esattamente al nascondiglio dei due konohaniani. Youkai affondò la testa nel cespuglio dietro il quale erano nascosti, osservando quella cosa tramite le fitte foglie. Era sicuro di avere incrociato il suo sguardo, più o meno: più che una faccia, sembrava avesse una maschera, come fosse un lenzuolo animato da dei fili appesi al nulla. Il rosso lo fissò con attenzione, teso come un topo nascosto nella sua tana. Lo spettro però sembrava non si fosse accorto dei due, tornandosene ai suoi affari. Il ragazzetto sembrò cascarci, anche se era abbastanza sicuro di aver incrociato il suo sguardo. Che fosse davvero una maschera, e chiunque ci fosse sotto non avesse fatto in tempo a vederlo? Forse la difficoltà nel vedere il suo chakra era data dal tessuto che indossava. Magari non era davvero uno spettro, ma qualcuno che come loro stava cercando il portale.
    Avrebbe presto dimostrato ai due che era molto di più di un possibile uomo mascherato. Una manciata di rapidi sigilli crearono un vortice, una sorta di varco composto da... se stesso?? I due ormai lo fissavano quasi incantati, cercando di capire cosa stesse succedendo, la Huyga ancora più confusa del ragazzo: la sua abilità di vedere il chakra gli mostrava qualcosa di inspiegabile, nemmeno nel suo viaggio nell'aldilà Youkai ricordava di aver visto qualcosa del genere. Non furono in grado di discuterne, il varco aveva iniziato ad assorbire l'energia, forse l'aria stessa, persino i due ragazzi si sentivano spingere verso quella sorta di buco nero. Con l'ansia e confusione crescente, si aggrapparono agli arbusti dietro di loro, cercando di restare comunque nascosti dietro ai cespugli nei quali si trovavano. Sforzandosi di resistere dal venire assorbiti da quella sorta di magnete, vennero colti di sorpresa dall'interruzione improvvisa di quest'ultimo, lasciandosi scappare un gridolino di sorpresa non appena la gravità ricominciò ad aver effetto su di loro. Si ricomposero in fretta e furia, tornando alla loro postazione, osservando freneticamente l'essere, chiedendosi tra loro cosa fosse quella strana attrazione e cosa stesse combinando. Youkai riconobbe l'anima che aveva in mano, tastandosi istintivamente il busto quasi temesse l'avesse assorbita da uno dei due. Il loro sguardo attento era puntato contro di lui, gli stavano dando fin troppa attenzione, ma non nel punto esatto. Il rosso riuscì ad osservare le sue mani sparire nell'ombra, allungandosi appena come se fosse in grado di arrivare a vedere all'interno dell'ombra. Concentrato com'era nel vedere cosa stesse facendo l'essere, gli diede tutto il tempo di aggirarlo e toccargli la gamba, una leggera presa terribilmente gelida che poteva giurare di aver già percepito in passato. Un sussulto lo fece voltare, allarmato, attirando così l'attenzione di Murasaki, come la creatura voleva. Ma il rosso stava guardando proprio lei, e vedeva perfettamente cosa c'era alle sue spalle, minaccioso e pronto ad attaccarla. Non aveva evitato il proprio attacco, doveva almeno fare qualcosa per lei. La prese per le spalle, trascinandola verso di se cercando di spingerla via dalla traiettoria del braccio dell'essere.
    Comunque fosse finita, i due sembrarono uscirne immuni, anche se la sensazione familiare provata da Youkai gli diede i brividi. Un ululato tuttavia li avvisò dei "soccorsi" in arrivo, dato che da lì a poco apparvero all'improvviso le due creature, accolte da un grido del ragazzo, che tuttavia più che soccorritori sembravano piuttosto due carcerieri poco contenti di chi si trovarono davanti. La sua ansia crescente prese il sopravvento, facendolo alzare e postandosi in difesa tra Murasaki e i due leoni.

    U-un momento!! C'era un lenzuolo mascherato proprio qui davanti, non lo avete visto?? E' stato lui a toccarci, m-ma non so cosa ci abbia fatto, però anche Karikitori mi aveva toccato a quel modo, sono sicuro sia ancora nei paraggi e se ci aiutate possiamo- Sussultò, i due avevano una sorta di aura attorno a loro che lo faceva sentire più piccolo del solito. Frenò il suo treno di parole, stringendo le spalle, osservandoli colpevole. M-Mi dispiace, ma per favore ci serve il vostro aiuto. Non sappiamo chi fosse quella creatura, e se la mia amica è stata coinvolta è solo colpa mia. Ho incontrato Karikitori nell'aldilà, è stato lui stesso a portarmici. E più o meno è stato lui a farmi uscire. Potete aiutarci a rintracciarlo e scoprire perchè ci ha attaccati? Siamo abbastanza sicuri che anche lui stia cercando il portale.

    Certo la sua storia poteva sembrare assurda, persino ai due guardiani, ma non aveva l'aria di chi mentiva, e sembava sinceramente preoccupato per l'attacco appena ricevuto, soprattutto verso Murasaki nel caso non fosse riuscito a proteggerla in maniera efficace.
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,960
    Reputation
    +677

    Status
    Offline

    Un solo Compito







    I guardiani guardarono ulteriormente accigliati i due individui, c'era anche curiosità nei loro volti ma era evidente che la loro missione principale non era comprendere ma eseguire.

    Non vedo nessuno qui, e parli proprio come qualcuno che vuole distrarci.
    Al portale.
    Ora!


    Lo shishi abbaiò l'ultimo ordine così ferocemente da sbilanciare pericolosamente Youkai, era evidente che ci fosse del chakra ad aumentare la pressione dell'aria, ma era solo un avvertimento per ora.
    La Hyouga intanto era svenuta, poco dopo aver subito quel tocco infatti aveva iniziato a dondolare, per poi afflosciarsi come un sacco vuoto.
    C'era però un problema, se erano Migiashira e Hidariashira ad accompagnarlial portale stavano andando come morti, non come vivi!

    Non si inganna l'olfatto di uno Shishi, il vostro è l'odore di anime perdute.

    Era possibile che fossero trapassati senza nemmeno accorgersene?
     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,899
    Reputation
    +187

    Status
    Offline

    Obiezione!


    V




    Obiettare non sembrava un'opzione a sua disposizione. Il ruggito agì come una vera e propria spinta su di lui, facendolo barcollare all'indietro. Murasaki non sembrava essere in forma, collassò poco dopo l'arrivo degli shishi, facendo precipitare la situazione. Youkai corse per soccorrerla, ma era chiaro che era nel panico. Le bestie erano testarde e sicure di essere nel giusto. Quell'essere aveva sicuramente manipolato la loro anima con quel tocco, c'era da capire il motivo del suo gesto. A che pro attaccarli per poi scomparire nel nulla? I due leoni sembravano aggressivi nei loro confronti, etichettandoli ormai come anime perdute. Il che significava un viaggio di sola andata per l'aldilà.

    UN MOMENTO!



    Youkai puntò i piedi. Non poteva sopportare di passare per un bugiardo, e ancora meno poteva permettere una simile ingiustizia. Loro erano innocenti, il loro voler trovare il portale non era una colpa, ed erano stati incastrati ingiustamente. Se anche i due guardiani si fossero intestarditi, lui gli avrebbe mostrato una testa ancora più dura per far valere la verità.

    Avete l'olfatto fino, giusto? Saremo anche diversi ora, ma vi ho detto di chi è stata colpa. Non voglio passare ingiustamente per... per un criminale solamente perchè prima pensavate di averci "annusato male"! Era piuttosto alterato rispetto al suo normale atteggiamento, quel tipo di ingiustizia sembrava farlo alterare più del necessario. Vi sto dicendo che ci ha attaccati con... sono abbastanza sicuro fosse un'anima, l'ha tirata fuori da una specie di vorticino che ha creato con il suo corpo. Si fece più calmo, deciso nel trovare delle prove per la sua innocenza. Aveva pochi dettagli a riguardo: Non vi so dire il perchè, ma se siamo cambiati la colpa è di anime che non ci appartengono.

    La sua giustificazione era ok. Era sincera, aveva detto ciò che era successo. Non era però sufficiente. Ai due leoni non sarebbe sicuramente bastata la giustificazione della loro stranezza improvvisa per puntare le colpe sul lenzuolo mascherato. Se voleva essere certo di passare come innocente, doveva ragionare su ciò che sapevano e spiegarlo ai due guardiani, dandogli finalmente prova di essere dalla parte del giusto. La sua postura si fece pensierosa, concentrato sugli eventi appena accaduti. Parlava di voler aprire delle porte, e del fatto che gli mancasse una... cosa. E poi si è lamentato riguardo qualcosa di fatto male, credo avesse bisogno di sfogarsi. Rifletteva distratto, forse i due leoni non avrebbero apprezzato quella specie di teatrino, ma lui era fin troppo determinato nel capire in cosa erano rimasti vittime. Forse ciò che cercava era un'anima, dopotutto sono ricche di energia, ma l'ha tirata fuori lui stesso dal nulla solamente per attaccarcela addosso, non avrebbe molto senso... Il suo sguardo si alzò per incrociare quello di uno dei due guardiani. ...A meno che non l'abbia fatto proprio per ingannarvi. Voi riuscite a distinguere l'anima di un vivo da quella di un defunto, vero? La rotellina impolverata nel suo cervello iniziò ad ingranare, immaginando il motivo di quel gesto. Forse a lui non serve davvero riuscire a recuperare un anima, gli serve recuperarla senza che voi lo veniate a sapere. Ma non appena qualcosa è un pelino fuori posto voi sbucate fuori, giusto? Anche prima siete sbucati non appena quello strano spirito è scomparso. L'avevate percepito, vero? Anche adesso lo avete fatto, dopotutto. Il loro alibi si stava rafforzando sempre di più. Penso che il nostro odore così diverso sia solamente un suo trucco, fatto per incastrarci. Ma noi siamo qui solo per caso, se ci sono delle vittime qui siete voi. Riuscite ancora a percepirlo? Siamo davvero l'unica stranezza che potete annusare nei dintorni, o c'è qualcos'altro che si nasconde?

    Ne discuteva quasi colloquiale ormai, incuriosito dalle motivazioni della creatura. Il suo discorso poteva aver senso, ma ancora non c'era un "perchè" vero e proprio. O meglio, c'erano queste porte che sembrava così ansioso di voler aprire, ma Youkai ancora non immaginava se e che tipo di minaccia poteva essere, e la stava probabilmente sottovalutando visto tutto il tempo che stava utilizzando per spiegare ai due guardiani che pessimo lavoro stavano facendo e come erano stati ingannati da un lenzuolo qualsiasi.

     
    .
25 replies since 19/9/2018, 20:25   462 views
  Share  
.