L'Era GlacialeFebh, Kato, Fudoh e Munisai, al freddo.

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  1. Munisai
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    Consiglio di Mezzanotte


    L'Era Glaciale • Capitolo IV

    Munisai stava cominciando a prenderci la mano a lanciare due sassi insieme con il solo effetto repulsivo del chakra, e anche la mira stava migliorando a vista d'occhio. Tuttavia stava andando oltre quanto gli era stato chiesto, tant'è che il Jonin, seduto sul cassero a sgranocchiare una qualche merendina come niente fosse, disse al sottoposto di fermarsi e di andare a riposare, poiché di quel passo avrebbe esaurito le energie.
    Il rosso si era forse lasciato prendere la mano e aveva cercato di aumentare la difficoltà dell'esercizio per affinare tecnica e precisione il più velocemente possibile. Oltretutto non aveva badato al risparmio sul chakra, ma questo perché aveva pensato che, al termine degli allenamenti, avrebbero avuto tutti il resto della serata e qualche ora di sonno per recuperare le forze, proprio come era successo il giorno precedente. Ma magari le cose non sarebbero andate così.
    In fondo, con Febh era sempre meglio non dare niente per scontato.

    Il giovane abbandonò dunque di buon grado la sua postazione, grato di essere uscito pressoché incolume da un'altra dura giornata su quella ghiacciaia ambulante, soprattutto a fronte dei danni che vedeva patire ai propri compagni vuoi per il gelo vuoi per mano del sensei.
    L'appuntamento era fissato per mezzanotte presso la cabina del capitano, quindi i ninja avevano circa cinque ore di libertà a disposizione. Munisai intendeva sfruttarle il più possibile per rifocillarsi e riposare, prima però c'era un'ultima cosa che voleva provare.
    Essendosi offerto volontario nel dare una mano a bordo quella stessa mattina, venendo poi assegnato dal nostromo alle mansioni di mozzo assieme a Piko, il Genin otese aveva avuto modo di osservare da vicino e anche di scambiare qualche parola con la maggior parte dell'equipaggio. Un suo componente in particolare lo aveva colpito per la bravura e la sicurezza con cui svolgeva il suo lavoro. Quel tipo era sicuramente uno dei marinai più navigati, scusate il gioco di parole, su quel bizzarro veliero, malgrado non fosse affatto vecchio.
    Chissà un uomo di mare così esperto ma che non ricopriva un particolare ruolo da ufficiale cosa ne pensava di quegli attacchi.

    Il ragazzone decise di avvicinarlo al termine dell'allenamento, notando che questi si stava prendendo una pausa accendendosi una sigaretta per conto suo, l'ennesima.
    Bakuchi, giusto? lo salutò l'otese con un cenno del capo.
    Io sono Munisai, ma forse già sai come mi chiamo. Stamattina ci siamo incrociati più di una volta sorrise amichevole.
    Senti, la nostra squadra avrebbe bisogno di un'informazione.
    In passato quando siete stati depredati da questi pirati, avete comunque fatto approdo sulle coste della Neve oppure avete invertito la rotta? Non sono sicuro di quale sia il protocollo in quei casi, ma ci chiedevamo quanto senso potesse avere raggiungere la destinazione dello scarico merci a mani vuote
    disse, grattandosi il mento.
    No, la sua squadra non c'entrava un tubo e stava agendo di propria iniziativa, ma fare domande a nome dell'intero team indubbiamente conferiva maggiore peso alle sue domande.
    Proprio una brutta storia, comunque. Tu che idea ti sei fatto? domandò inclinando la testa, fissandolo.
    Mi dai l'impressione di uno che fa questo mestiere da parecchi anni. Ne avrai viste di cotte e di crude per mare, ancor prima di essere ingaggiato su una nave così singolare sorrise.
    Magari hai notato qualcosa che potrebbe tornarci utile per comprendere meglio il nostro nemico. Scommetto che anche a te è parso strano il modus operandi di questi farabutti.
    Attese delle considerazioni da parte dell'altro, poi gli si avvicinò ulteriormente.
    Lo guardò negli occhi con fare serio, poi abbassò la voce.
    C'è qualcuno del quale non ti fidi qui a bordo? Qualcuno che non ti convince? chiese lentamente.
    Sono domande odiose e fare la spia su un proprio collega non è bello, lo capisco, ma se pensi anche solo per un istante che ci sia qualche mela marcia che agisce contro gli interessi dell'Era Glaciale e della sua ciurma, è fondamentale che noi lo sappiamo. E' in gioco la riuscita di questa impresa.
    Siamo bravi in quello che facciamo, ma muoversi alla cieca, con fatti che vengono tenuti nascosti, è difficile.

    Cercare di scoprire qualcosa prendendo i discorsi molto alla larga e con metodi fin troppo soft non aveva prodotto risultati così entusiasmanti, quindi stavolta aveva deciso di essere un pelo più diretto. Tanto, che mai poteva succedere?
    Sorrise nuovamente, come a voler allentare la tensione.
    Ovviamente il tutto resta confidenziale. Ma se mi aiuti a fare il mio lavoro, io ti consentirò di fare il tuo in santa pace, senza che dobbiate più preoccuparvi di questi attacchi.
    Ti sembra ragionevole?


    Al termine della conversazione, il rosso andò a cenare, chiedendo generose razioni di stufato o qualsiasi altra pietanza calda e nutriente il cuoco potesse mettergli a disposizione. Dopo meno di un'ora dal termine dell'allenamento, il ragazzo andò quindi a riposare, allestendo ancora l'amaca di corda fatta a mano per stare alla larga dalle gelide superfici del dormitorio, e coricandocisi sopra avvolto da capo a piedi nel bozzolo di coperte in una sorta di posizione fetale, così da stare più al caldo possibile.



    A mezzanotte in punto l'eterogeneo team di shinobi più il capitano si riunirono nella cabina privata di quest'ultimo.
    Munisai era lì ben imbacuccato, che la notte faceva ancora più freddo del solito su quella trappola maledetta. Constatò come, per qualche ragione, il più alto ufficiale del vascello ci tenesse in maniera particolare che lo Yakushi prendesse parte attivamente all'azione che si prospettava, o almeno così sembrava.
    Il rosso non si intromise nel botta e risposta decisamente teso tra i due, limitandosi ad ascoltare. Si esibì giusto in un accenno di inchino verso il lupo di mare quando il proprio superiore presentò i suoi sottoposti con enfasi istrionica e, come sempre, senza lesinare termini poco lusinghieri.
    Il ragazzone però se la sogghignava. Ci aveva ormai fatto il callo, inoltre trovava il modo di fare del Jonin quasi divertente, anche se in parte andava a sue spese. Forse perché non vedeva una genuina e intrinseca malvagità nel cuore dell'ex Amministratore di Oto, anche se sembrava fare di tutto per risultare odioso agli altri.
    In ogni caso, la vita aveva abituato il giovane ad avere intorno persone con modi di merda e tutt'altro che amabili. In un certo senso era qualcosa che gli risultava familiare, con il quale sapeva come comportarsi, anche se pochi potevano vantare livelli di follia paragonabili a quelli dell'uomo delle lucertole e oggettivamente fosse impossibile apprezzare di essere sottoposti ad esperienze sempre troppo vicine alla tortura psicofisica.

    Fatto sta che inaspettatamente, dopo che il capitano ebbe lasciato loro la stanza, Febh chiese agli altri il loro parere sulla situazione e se avessero delle idee su come meglio svolgere le operazioni quando il momento fosse arrivato.
    Era effettivamente un comportamento insolito, ma il ragazzone riteneva probabile che il caposquadra volesse solo saggiare le capacità investigative e strategiche dei ninja affidati alla sua guida, salvo poi fregarsene e fare comunque di testa propria. Anzi, era quasi sicuro che le cose stessero così.
    Pur tenendo ciò bene a mente, Munisai si trovò comunque a dire la propria, giacché gli era stato chiesto direttamente e anche gli altri l'avevano fatto.
    Le stesse persone che siamo qui per proteggere ci nascondono qualcosa, e non mi va giù. Non giurerei che l'intero equipaggio sia al corrente di questo qualcosa, ma di sicuro il Capitano si comporta in maniera strana.
    Sbuffò incrociando le braccia.
    Vorrei poter perquisire l'Era da cima a fondo in cerca di qualcosa di maggior valore rispetto a prodotti gastronomici.
    Vorrei anche appendere il Capitano per i piedi all'albero maestro e giocare a tiro al bersaglio sul suo scroto finché non gli si scioglie la lingua.

    Alzò le mani e roteò gli occhi.
    Ma immagino che questo sarebbe interpretato come atteggiamento ostile, e il committente non ne sarebbe lieto aggiunse, come se si trattasse di argomentazioni del tutto irragionevoli.
    Sempre a tarpargli le ali, porca miseria.
    Già, il committente.
    Si voltò a guardare il kiriano, che aveva esternato degli interrogativi su quella figura.
    La cosa ancora più strana che ho scoperto è che la ciurma viene pagata, e profumatamente, anche quando la merce viene razziata.
    Va bene che non è colpa sua, ma i commercianti non sono famosi per fare beneficenza. Non posso credere che questi qui vengano ricompensati anche quando falliscono la consegna, c'è qualcosa sotto.


    Tornò a guardare il Jonin, il quale aveva chiesto ai suoi inferiori qualche ipotesi su cosa ci fosse sotto tutta quella vicenda.
    Un'ipotesi, eh? fece il giovane grattandosi il mento.
    Non aveva reali elementi per formularne una, e a lui non piaceva tirare a indovinare o anche solo perdere tempo a fare congetture senza avere delle basi.
    Condivise lo stesso l'unica cosa che gli veniva in mente.
    Potrebbe trattarsi di contrabbando scrollò le spalle.
    Se andassimo a controllare giù in stiva probabilmente davvero troveremmo pesce e verdura esotica, non si può essere così grossolani. Ma può darsi che da qualche parte nascosta a bordo ci sia della merce che viene venduta illegalmente.
    I pirati sono venuti a saperlo e fanno asso pigliatutto. Fare del male a queste persone sarebbe controproducente per loro, dato che gli forniscono gli articoli da smerciare senza che neanche oppongano una vera resistenza.
    Alla fine l'intrallazzone di turno si sarà deciso ad ingaggiare qualcuno per porre fine a questa situazione, ma ovviamente non possono dirci dei loro affari illeciti o finirebbero nella merda anche loro.

    Fece una pausa, guardandosi intorno.
    Oh io l'ho solo sparata lì, brancolo nel buio quanto voi.

    Quando Kato si propose di indagare in maniera discreta, subito riscosse l'offerta d'aiuto di Fudoh, nonostante il primo non si fosse neanche preso la briga di spiegare cosa avesse in mente. Neanche al suo superiore, tipo.
    Se posso essere utile in qualche modo, fatemi un fischio disse con poco entusiasmo.

    Poi, riguardo a come comportarsi con gli insidiosi blocchi di ghiaccio.
    Ma se lasciassimo campo libero ai pirati? chiese in maniera provocatoria.
    Non dovrebbero aspettarsi la nostra presenza e finora l'hanno sempre passata liscia.
    Potremmo lasciarli incagliare la nave, salire a bordo e prendere ciò che devono. Solo allora interverremmo cogliendoli di sorpresa, e con le mani nella marmellata, così magari ci capiamo anche qualcosa.
    Lo scontro dovrebbe rivelarsi più semplice e veloce se lo impostiamo come una sorta di agguato.
    Certo, l'Era ne potrebbe uscire malconcia, ma dato quanto collaborativo si sta dimostrando il Capitano credo che me ne farei una ragione
    ghignò maligno.
    Una volta sconfitti quei topi di fogna, potremmo distruggere gli iceberg con comodo e levarci di torno.

    Altrimenti, restando fedeli al piano originario, ovviamente Febh ci dirigerebbe dal castello di poppa o, meglio ancora, dalla coffa, dove potrebbe godere di una visuale dall'alto a 360 gradi, individuando più tempestivamente sia i blocchi che il vascello pirata.
    Io mi occuperei appunto degli iceberg più prossimi, spostandomi dove c'è necessità. Voialtri
    guardò i due Chuunin e il kiriano, immagino vogliate dividervi tra prua, lato di dritta e di sinistra.
    Ovviamente coordinare gli sforzi sarà fondamentale, e non parlo solo delle direttive che arriveranno dal caposquadra ma anche della capacità di comunicare tra noi.

    Che diamine, aveva ciarlato anche troppo per i suoi gusti.
    Affondò una mano nella borsa piena di cartabombe arraffandone a volontà, poi si diresse dietro la scrivania, sedendosi alla poltrona che non gli apparteneva. Aprì un cassetto, cominciando a rovistarci dentro, senza però far casino con l'ordine.
    Sollevò gli occhi sugli altri, rispondendo a quella che avvertiva come un'implicita domanda.
    Il Capitano ci ha così gentilmente lasciato la sua cabina.
    Tanto vale guardarci un po' intorno, magari salta fuori qualcosa di interessante
    spiegò, con un gran ghigno che gli si allargava sulla faccia.
    A quel punto, con la benedizione dello Yakushi e l'aiuto degli altri, avrebbe preso a curiosare ovunque nella stanza in cerca di scartoffie, oggetti e qualsiasi cosa potesse risultare insolita o sospetta, o che potesse aiutare a rispondere a qualcuno dei tanti quesiti che ancora aleggiavano su quella vicenda.





    Chakra: ?/30
    Vitalità: 10/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Fuuma Kunai × 1
    • Kunai × 4
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Cartabomba I Distruttiva × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Occhiali × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1

    Note
    Malus fisso di 2 Leggere alla Vitalità, cause ambientali


     
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41 replies since 25/9/2018, 22:09   845 views
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