I Mercanti del Sapere

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  1. Zakira
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    Mai come quella volta aveva minimamente pensato di ritrovarsi in quella situazione. O per meglio dire dinanzi ad una creatura così spaventosa. Il percorso di vita che aveva scelto era tortuoso ma quei tratti mostruosi era troppo anche per le sue fantasie più intime. Il volto della Hoshiyama era terrorizzato a quel ritrovamento del tutto inaspettato. Era sicura che in quella casa non avrebbe trovato nessun essere vivente, se non alcuni insetti che si erano appropriati dell’abitazione. La tranquillità nel suo animo sparì completamente ma cercò di non abbandonarsi totalmente alle sue emozioni primordiali. Lo scopo di quella missione era quello di cercare indizi e, ricordando le parole dell’Hokage prima della partenza, lo scontro era da evitare.

    §Chi sarà mai...§

    I tratti erano inquietanti ma in lei vedeva ancora qualcosa di umano. Colpirla non sarebbe servita a niente se non spaventarla ancor di più, anche se all’apparenza non sembrava nascondere chissà quali abilità. Forse il suo “potere” era concentrato sul suo viso. In quel caso su Asami aveva avuto effetto, lasciandola senza parole e inerme. Sperava in una risposta positiva alle sue domande, del tutto innocenti e poste al solo scopo di stemperare la tensione che si era creata sulle sue spalle. Ma ciò che i suoi occhi avevano assistito, non avevano fatto altro che turbare ancor di più quell’animo tormentato.

    §!!!§

    La testa iniziò a ruotare, fino a raggiungere una posizione impossibile da raggiungere. In quel silenzio solo un sottile ma rumoroso suono riecheggiò nell’aria. Portò istintivamente la mano al suo collo, come per controllare se quel suono non provenisse dal suo. Ancora più inquietate però fu il suo sorriso. La genin della foglia cercò di decifrarlo. Era una risposta? Era disposta a collaborare?

    - M-ma…!? -

    Niente di tutto poiché in quell’istante sfoggiò delle lunghe e affilate unghie che, osservandole con più attenzione, sembravano dei veri e propri artigli. Se il suo pensiero su di lei era quello di un innocente essere umano dal volto a dir poco irreale, quello che lei aveva mostrato alla kunoichi erano delle vere e proprie armi.
    Si trovava ancora a terra quando la creatura sferrò un attacco proprio con quegli artigli, prendendola alla sprovvista. La creatura voleva combattere e, molto probabilmente, uccidere la giovane kunoichi, che nel frattempo con una capriola all’indietro schivò l’attacco, spostandosi di circa 5 metri per poi rimettendosi subito dopo in piedi. [SDI]Riflessi Rossa +1 Tacca; Consumo: 0.25 Basso

    - Credimi! Non voglio combattere… -

    La sua offensiva però continuò costringendo alla ragazza a schivare nuovamente. Per fortuna, rispetto al primo attacco la sua posizione fu nettamente migliore a quella precedente e schivandolo, compiendo alcuni passi all’indietro senza alcuna difficoltà, notò come la sua altezza era nettamente superiore rispetto a quello della creatura. Poteva essere quindi una giovane donna, da come aveva ipotizzato fin dall’inizio merito anche di quei lunghissimi capelli neri. [SDII]
    Ma i suoi attacchi sembravano quasi imprevedibili, tanto da non abbassare la guardia nemmeno una volta e osservando con attenzione i suoi movimenti. Stava per sferrare un terzo attacco mentre sul volto della Hoshiyama si dipinse una smorfia di disapprovazione. Con quell’imprevisto stava solo perdendo tempo ritrovandosi, contro la sua volontà, in un combattimento del tutto inaspettato. Come inaspettato fu proprio il ritrovamento di quella creatura. Perchè era chiusa in quella stanza? E per quale motivo aveva attaccato la ragazza, che non aveva mostrato ostilità verso di lei, con così tanta violenza? Stava forse proteggendo qualcosa?

    - … -

    Numerose domande gli frullarono nella testa mentre con facilità evitò anche il terzo assalto compiuto dall’inquietante donna, più pericolosa che mai. Con un semplice movimento e sposando il busto, si ritrovò alla sinistra del nemico. [SDIII]
    Era inutile parlare con lei poiché come sua risposta avrebbe ricevuto nuovamente una serie di attacchi. Voleva evitare qualsiasi tipo di combattimento, come aveva ordinato l’Hokage ma data la situazione in cui si era ritrovata questo non era più possibile. Non poteva estorcere informazioni poiché, da quel che aveva potuto comprendere, quell’essere non sapeva parlare. O non voleva. Lottare era l’unico modo per sopravvivere e scoprire cosa si nascondeva dietro quella porta. Allo stesso tempo però aveva timore di combattere contro quella creatura dalle unghie affilate e da chissà quali altre abilità nascoste. Con la furia con cui attaccava non sembrava del tutto incosciente, anche se le sue cariche non avevano una strategia precisa. Il suo scopo era solo quello di ferire mortalmente o allontanare l’intruso da quella casa. Un combattente in quella situazione poteva benissimo sconfiggerla usando l’intelletto. Per Asami sarebbe bastato quello per metterla fuori gioco e l’unica cosa da fare era quello di distruggere l’unica arma che il mostro aveva a sua disposizione. Gli artigli sembravano resistenti ma non poteva averne la certezza se non provare.
    Subito dopo aver schivato l’attacco, da quella posizione sembrava più facile colpire uno dei suoi arti superiori. Avrebbe quindi alzato leggermente la gamba sinistra per poi colpire il braccio sinistro della “donna” con una ginocchiata. Se fosse andata a segno il suo braccio avrebbe avuto qualche problema a livello motorio rendendo più difficile il suo utilizzo. [TA + SAI]

    Ipotetica 1
    Se l’avesse colpita, avrebbe sfruttato quegli attimi di dolore dopo la botta ricevuta per estrarre , con la mano sinistra, un kunai. Compiendo un veloce movimento del braccio, avrebbe inferto un fendente, dal basso verso l’alto, cercando di colpire gli artigli della donna. [SAII-1] Successivamente avrebbe sferrato un calcio veloce e piuttosto potente, posizionando il piede destro a martello, puntando al centro dell’addome e cercando di scaraventarla di qualche metro lontano da lei. [SAIII-1]Velocità Rossa + 1 Tacca; Forza Rossa + 2 Tacche; Consumo: 1 Basso

    Ipotetica 2
    Se la creatura avesse schivato la ginocchiata con qualche passo all’indietro, la kunoichi avrebbe teso di più quella stessa gamba cercando di colpirla con un calcio ben assestato all’altezza del mento [SAII-2]Forza Rossa + 2 Tacche; Consumo: 0,5 basso . Successivamente avrebbe sferrato un secondo calcio con la gamba destra alla bocca dello stomaco. [SAIII-2]

    Ipotetica 3
    Se invece la creatura avesse schivato la ginocchiata abbassandosi e facendo passare la gamba sopra la sua testa, la Hoshiyama, con un cambio di rotazione del bacino, avrebbe cercato di indirizzare il nuovo attacco nell’intento di colpirla dietro la testa con un colpo di tallone [SAII-3]. Se colpita e presa alla sprovvista dal colpo ricevuto, la genin avrebbe preso dapprima il braccio sinistro, afferrandola con la mano destra, della creatura e successivamente quello destro, con l’altra mano, e li avrebbe portati dietro la schiena della creatura. Il braccio sinistro sarebbe stato tirato verso destra, così come quello destro verso sinistra, bloccando gli arti in una posizione quasi impossibile da liberarsi con un semplice movimento, dato anche lo sforzo fisico che la stessa Asami stava compiendo solo per quell’attacco. [SAIII-3]Presa Rossa + 4 Tacche; Consumo: 2 Bassi; Danno: ½ Leggera
    Si sarebbe rivolta alla donna, con un tono pacato ma leggermente forzato per la presa che avrebbe cercato di mantenere per non lasciarla scappare.

    - Ti ho già detto che non è mia intenzione affrontarti… collaboriamo invece di lottare… inutilmente… -

    L’intenzione di Asami non sarebbe stata quella di combatterla per dimostrare chissà quali abilità. Forse la stessa genin era consapevole che contro di lei non avrebbe avuto scampo. Farla ragionare era l’unico modo per fermare la sua furia. Se in lei ci fosse stato anche un briciolo di coscienza umana, avrebbe potuto farla ragionare. Dopotutto si trovava in quella casa abbandonata da chissà quanto tempo, senza escludere l’ipotesi che fino all’arrivo di Asami non aveva avuto contatti con altri essere umani. Molto probabilmente ai suoi occhi la ragazza dai capelli rossi rappresentava un intruso da cacciar via. Non aveva la minima idea sullo sviluppo biologico di quegli artigli. Forse si trattava di una mutazione genetica o qualche strana abilità da lei posseduta e sviluppata nel tempo, rappresentando l’unica arma in suo possesso.
    Solo se avesse comunicato alla genin della foglia a parole o qualsiasi altro mezzo di comunicazione la sua volontà di collaborare, la ragazza non avrebbe esitato nel lasciarla andare, allentando man mano la presa. Dopodichè si sarebbe posizionata davanti a lei rivolgendogli un sorriso, a tratti leggermente forzato per l’effetto di quel tremendo sguardo che ancora gli avrebbe provocato timori. Ciò nonostante gli avrebbe rivolto la parola nel modo più gentile possibile così da non spaventarla e cercando di metterla a sua agio.

    - Scusami per prima… Non era mia intenzione colpirti però… mi hai spaventata attaccandomi all’improvviso… eheheh… -

    Avrebbe portato una mano dietro la testa grattandosi la nuca mentre con la sua risata cercava di stemperare la tensione che si era creata.

    - Dimmi… sei sola qui, vero?
    In lontananza ho visto delle luci… quello è il tuo villaggio? Potremmo raggiungerlo insieme, no? -


    Se nelle risposte la creatura avesse comunicato il bisogno di cure, Asami non ci avrebbe pensato due volte prima di avvicinare le sue mani all’altezza della testa, rilasciando un attimo dopo un’aura verde dalle proprietà curative. [TB]Consumo: 1 Basso; 1 Leggera guarita

    Successivamente si sarebbe incamminata verso la stessa porta da dove era sbucato quell’essere, sperando di non venir attaccata nuovamente e di trovare, osservando bene la stanza, qualche informazione in più su quella casa e su quella persona appena incontrata. Se avesse trovato qualche indizio utile, sia sul villaggio visto in lontananza che sulla persona che abitava in quel posto, avrebbe chiesto a lei, sperando in una sua risposta positiva anche riguardo a quel tema.
    Asami non l’avrebbe mai attaccata ma se la “donna” l’avesse attaccata nuovamente, si sarebbe preparata, con disapprovazione, al combattimento.


    Vitalità: 13/14
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 475
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: Capriola all'indietro
    2: Schivata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Ginocchiata
    2: 1) Fendente;
    2) Calcio; 3) Colpo di tallone
    3: 1) Calcio; 2) Calcio; 3) Presa
    Slot Tecnica
    1: Arte della Contusione
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Respiratore ×1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Kunai × 9
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Spiedi × 9
    • Kit di Primo Soccorso × 1

    Note


    Le azioni nella tabella sono un pò confusionarie lo so. Ho cercato di metterle in Dataspoiler come ho fatto per il chakra ma non ci sono riuscita. Nel caso che è completamente illeggibile magari modifico e lo scrivo qui nelle note ^^'




     
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33 replies since 16/10/2018, 01:05   1335 views
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