Nanadaime KazekageProclamazione Kazekage

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  1. Filira
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    Mother of dragons

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    A little party never killed nobody


    VI: The worm experience



    È andato! L'evocatore, l'abbiamo colpito, Nekki!

    Riuscì a dire tuttto d'un fiato, prima di piegarsi in avanti ed appoggiare le mani alle ginocchia. Una stanchezza profonda l'aveva colta dopo l'ultimo attacco, mentre ogni singolo muscolo e fibra del suo essere chiedeva riposo e pietà Era finita, ce l'avevano fatta. Saru sapeva poco del rapporto oscuro e impenetrabile che legava evocatori e bestie evocate, eppure una cosa le era apparsa chiara nei suoi anni da shinobi: eliminare o incapacitare il primo, significava far sparire il secondo in una nuvoletta di fumo, con buona pace delle intenzioni del proprietario. Attendeva dunque solo quel glorioso momento in cui un botto sordo avrebbe accompagnato l'uscita di scena dello schifossissimo verme.
    Attendeva. E attendeva.

    Perché cazzo questo verme è ancora qui, dovrebbe già esser tornato nell'inferno schifoso da dove è uscito.

    Sibilò, mentre l'adrenalina - che già l'aveva abbandonata prima - tornava a scorrere nelle sue vene, rendendole quel poco di energia che ancora aveva a disposizione. La situazione non le piaceva, per niente. E cominciò a piacerle ancor meno quando l'animale, non contento della sua inspiegabile presenza, cominciò a brillare come la peggiore e più inquietante disco-ball che la Rossa avesse mai visto. Ci volle ancora un secondo, ma infine l'obbiettivo della bestia - o più probabilmente chi per lei - rendesse chiaro il proprio intento. Una serie di convulsioni scosse l'animale, mentre le sue grida di dolore riempivano l'aria. Se ce ne fosse stato il tempo, Saru avrebbe probabilmente sentito un certo dispiacere per la sofferenza dell'animale: aveva d'altronde quello alcuna colpa, se non l'essere controllato da umani immondi e beceri? Ovviamente questa riflessione avrebbe richiesto secondi e minuti troppo preziosi per essere sprecati, specialmente quando la ragazza si vide precipitare l'essere esattamente verso lei e la Nekki - che coincidenza!
    Impastò quanto più chakra possibile, rotolando di lato e provando ad allontanarsi dalla caduta libera del verme. Riuscì per miracolo a non rimanere schiacciata, ma la forza dell'impatto e della successiva caduta le procurarono un danno non indifferente diffuso su tutto il corpo. Il respiro nei polmoni le fu mozzato, e pensò davvero di essere arrivata al limite della sopportazione.
    È proprio in questi momenti, tuttavia, che si mostra il vero carattere di una persona.
    Voltando il capo, riuscì appena a vedere e sentire i suoi due compagni muoversi e combattere fino all'ultimo respiro. La vista era offuscata, le forze le mancavano. Eppure, non poteva abbandonare. Abbandonare gli altri, privandoli del suo utile - seppur piccolo - aiuto. Abbandonare il Villaggio, non sacrificandosi nel momento di maggior bisogno. Abbandonare sé stessa, permettendo alla sua intrinseca debolezza di condannarla ad una sconfitta certa.
    Non poteva abbandonare. Non voleva abbandonare.

    Ti sento... Ryūgi. Non... Non possiamo lasciare che facciano altri danni.

    Soffiò appena. Probabilmente la Nekki non l'avrebbe sentita, né tantomeno Masayoshi accanto a loro. Ma quelle parole erano più per lei che non per altri, e le diedero la forza di tirarsi dapprima su un ginocchio, poi sull'altro, e prima che se ne accorgesse fu di nuovo in piedi. Tremante sulle gambe e con la vista offuscata, Saru Mononobe non avrebbe permesso che degli invasati devastassero il suo Villaggio. Mai, né ora né in futuro, anche quando fosse rimasta l'ultimo baluardo di fronte ad un nemico invincibile.

    Dobbiamo... Fermarlo.

    L'urlo di Masayoshi e le parole di Ryūgi rimbombarono in contemporanea nell'aria e nella sua testa. Il verme stava per esplodere, e non potevano permetterlo. La bestia si trovava ancora sotto all'edificio parzialmente crollato da dove le due ragazze erano precipitate, pronta a rilasciare la sua inumana potenza. Saru, con le ultimissime forze che aveva in corpo, caricò l'ennesimo colpo sul pugno sinistro. Non vedeva altro modo di contenere un'esplosione, se non quella di sotterrarla sotto ad un cumulo impenetrabile di roccia e terra, specialmente se coadiuvata dall'azione dei suoi due compagni. Inspirò, e poco dopo il suo pugno colpì la parete rimasta, facendola franare sull'animale e - o almeno così la Rossa sperava - controllando la sua esplosione.
    Cosa sarebbe stato di loro, così vicini all'epicentro dell'impatto, era ancora da scrivere.


    Chakra: 7/30
    Vitalità: 2,5/12
    En. Vitale: 20,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 325
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 275
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: TA: Spaccamontagne
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 5
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Accendino × 1
    • Tekken × 1
    • Chigiriki × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Katar × 1
    • Cartabomba I Distruttiva × 2
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Fumogeno × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
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36 replies since 17/11/2018, 21:05   967 views
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