La Famiglia Igashi

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    La Famiglia Igashi


    II

    La morte era stata provocata, molto probabilmente, da un colpo alla nuca. L'ematoma che stava andando lentamente a formarsi ne testimoniava la pesantezza del colpo, inoltre la residua presenza di sangue intorno al corpo mi fece pensare che l'operazione al cuore ed i morsi, che notai essere stati più portati più di una volta nello stesso punto, fosse stata fatta post mortem.
    Mi rialzai in piedi lasciando passare la mano sul viso, la famiglia della vittima non voleva collaborare, si nascosero dietro al lutto per evitare domande sulla condotta del figlio, su situazioni che avrebbero potuto portare a quel omicidio. Quando il mio superiore mi disse ciò, dovetti serrare la mandibola per non lasciarmi andare ad insulti e insubordinazione. Era stato categorico, non sarebbe valso a nulla argomentare le mie ragioni, così come il supporto di un membro della Mano Bianca ma, fortunatamente, le mie conoscenze di base sembravano essere bastate a darmi un'idea generale sulla situazione.
    Dopo qualche minuto venni raggiunto da un secondo ragazzo, lo osservai con l'unico occhio non coperto dal coprifronte della nebbia. Aveva circa la mia età, poco più alto e con una folta chioma corvina, con se un coprifronte della sabbia lo identificava come ninja di Suna. Con tono interrogativo subito lo incalzai Era stato ordine di non far uscire nessuno dalla città. Come sei arrivato sulla scena del delitto? mi alzai concentrando la mia attenzione nuovamente sulla tomba Vabbè poco importa, in realtà, ninja della sabbia. Ti trovi sulla scena di un crimine, puoi decidere se tornartene sui tuoi passi o darmi una mano a sbrogliare la matassa. alzai lo sguardo verso di lui, se avesse deciso di unirsi alle indagini, avrei continuato Bene, io sono Youshi, membro delle squadre speciali del villaggio. Sono stato affidato a questa indagine iniziai ad indicare il corpo a seconda di ciò che stavo andando a descrivere Ti aggiorno su quello che ho potuto constatare. L'omicidio non è avvenuto qua, la causa della morte probabilmente è dovuto ad un colpo violento sulla nuca. continuai a girare attorno alla tomba non staccandole gli occhi di dosso Mentre tutta la cosa che riguarda il cuore deve essere stata fatta qua, penso o quanto meno post mortem. Anche se, date le tracce di sangue che lo precedono, forse gli è stato levato da qualche altra parte. Comunque la carne del cuore dev'essere stato abbastanza stopposa, gli ci sono voluti più morsi per staccarne un pezzo. Mi inginocchiai dietro la tomba Tutto mi fa pensare ad una sorta di messaggio che è stato recapitato. Vedi quanto tutto è stato reso evidente? E' stato posto in bella mostra, sembra quasi un rituale. mi soffermai un secondo afferrando con le mani la lapide stessa Ma se così fosse, probabilmente la scelta del luogo non sarebbe indifferente. Quindi sarebbe da capire perché qua A quel punto, trattenendo un attimo il fiato per prendere forza, provai a muovere la lapide, prima da sinistra verso destra, poi avanti indietro. Non c'erano degli indizi che si potessero notare con la vista, forse c'era qualche meccanismo che si sarebbe potuto attivare. Non sapevo, in realtà, cosa stessi facendo.
    Se anche quei tentativi non avessero dato risultati, sconsolato non avrei tolto gli occhi di dosso da quella lapide, poi con tono laconico mi sarei rivolto all'altro ragazzo Bene, non ho capito che intenzioni hai? avrei atteso una risposta e quindi continuato Qualche idea invece? Perché, così non fosse, inizierei a seguire le tracce di sangue che sono state lasciate prima che la pioggia le cancelli completamente Quindi mi sarei incamminato verso la copiosa scia di sangue che portava verso l'entrata del villaggio, prima di iniziare a correre cercando di stare al passo del giovane, avrei aggiunto Ah una piccola nota prima di ritrovarci in situazioni spiacevoli: se ti dico di fare una cosa, tu falla; se ti dico di non farla, tu non la fai. Chiaro?
    Certo, mi sarebbe quasi sicuramente stato utile un aiuto di un altro ninja, anche se poco esperto ma avrebbe dovuto seguire i miei ordini, altrimenti si sarebbe potuto rivelare semplicemente una palla al piede ed io avevo intenzione di risolvere tempestivamente quel enigma.
     
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    La famiglia Igashi


    Post secondo - Attese e conoscenze




    Dorian era sparito e con esso anche le magre speranze che Kuso aveva di tornare a casa e non partecipare alla News. Ahhh eddai! Il ninja cremisi era estremamente preoccupato per la sorte che sarebbe potuta attendere al suo sexy amico. No, per niente. Ed era deciso a ritrovarlo a tutti i costi. Nemmeno per sbaglio. Principalmente perché aveva la chiarissima sensazione che, se non lo avesse fatto, uno di quei fulmini che solcavano il cielo notturno lo avrebbero colpito, uccidendolo istantaneamente. E andiamo a trovare Dorianuccio! Questo è lo spirito.
    La scomparsa dell'amico, portato via da un uomo misterioso, non sembrava essere stata vista solo dal folle; nel luogo del misfatto comparve una ragazza dall'aspetto ferino che si mise ad annusare come fanno gli animali. Feticista maledetta. Sei letteralmente l'ultima persona al mondo che può fare un commento del genere.
    La ragazza però , rapida com'era arrivata, se ne andò senza lasciare traccia. Ma che cazzo, scompaiono tutti in sto posto?! Ancora una volta però il folle non era da solo e sentì chiaramente dell grida che portarono la sua attenzione in una direzione nella quale si trovava un ragazzo. Aspettate! Urlò il folle cominciando a correre verso il gruppetto che si stava creando. Non sparite anche voi! Uff... Sbuffò dopo lo scatto che gli permise di raggiungere i tre. Avete visto? Assurdo.... Socchiuse gli occhi e squadrò da capo a piedi la guardia che aveva porto la foto dell'uomo teschio, qualcosa dentro di lui sapeva che, prima o poi, l'avrebbe colpita con un pungo nella nuca, ma non era quello il momento.
    Conosco Dorian e posso confermare che questo è l'uomo che lo ha preso. Disse Kuso, evitando di presentarsi. Adesso, se volete scusarmi, ho uno skip temporale a cui prepararmi. Con quella parole il ninja cremisi fece un passo indietro e diventò immobile, qualsiasi tentativo di contattarlo sarebbe stato inutile, come se avessero provato a parlare con un androide spento.

    [...]



    L'indomani mattina. Bleargh! Il folle , dopo essersi ripreso dalla nausea, controllò la zona in cui era avvenuto il rapimento prima di dirigersi verso l'amministrazione del villaggio del suono, come gli era stato indicato la sera prima.
    In tale sede ritrovò non solo il ragazzo con cui aveva parlato, ma anche la piccola feticista, che osservò con interesse. Ho bisogno di ritrovare Dorian, è una questione di vita o di morte per me!
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    La Famiglia Igashi


    - III -



    [Kiri]

    Benché il giovane Sunese si fosse offerto di aiutare il membro delle Squadre speciali di Kiri, il primo non fece molto per risolvere il mistero sul delitto alla Costiera. Si limitò ad osservare e ad annuire alle richieste del ninja di Kiri. Fu tutto preso a spiegare quello che aveva scoperto sul cadavere che poc'altro fece, rispetto a quanto vi ho già detto, se non provare a dissotterrare la piccola tomba che vi era lì accanto. Fosse arrivato con qualche anno d'anticipo, probabilmente, si sarebbe reso conto che quella era la pista giusta. Avrebbe trovato il cadavere di Isaka Igashi, un ninja originario di Oto, trasferitosi a Kiri per sfuggire alla sua famiglia. Una famiglia di mafiosi, una famiglia di malviventi, stupratori e rapitori di bambini. Avrebbe trovato un cadavere trafitto da colpi di spada, il cui petto era stato divelto ed il cuore mangiato - mangiato però con decisione, con morsi fermi e decisi. Chissà poi come avrebbe reagito sapendo che l'assassino di quell'uomo era Keiji Kagome.
    Però erano passati anni e tutto ciò che Youshi si ritrovò davanti furono un cumulo di ossa. Niente di realmente utile, niente che potesse suggerire alcunché. Non gli restava, dunque, che dirigersi verso le mura di Kiri, seguendo le tracce di sangue che si era trovato davanti. Fu proprio lì che si rese conto di aver perso un sacco di tempo alla scogliera. Un gruppo di uomini armati di forconi stava letteralmente assediando le mura di Kiri. FATECI ENTRARE! NON POTETE LASCIARCI QUI A MORIRE! GLI IGASHI CI STANNO DECIMANDO, AIUTATECI! Erano almeno quindici. La rivolta andava sedata in qualche modo. Ci fu poi lo scoppio di un fumogeno. Qualche secondo di silenzio seguì: dalla nube apparvero tre ninja (?) che sembravano quasi cadaveri. La somiglianza con i resti del corpo del terumi rinvenuti alla Costiera era evidente. In testa, incisa, avevano una grande I maiuscola. Non siate vigliacchi. Kiri ci ha partoriti forti, caparbi e non capaci di piegarci. Combatteremo contro questi malfattori da soli, se la Nebbia non vorrà ascoltarci. Noi siamo Isaka e come lui ci faremo giustizia da soli! Venite alla Palude e unitevi a noi! Seguì lo scoppio di un secondo fumogeno e di questi tre ninja non vi fu più traccia. Se il Tokugawa fosse stato un buon cacciatore o un esperto inseguitore [note]Seguire le tracce necessario o percezione superiore a 8. se avesse indagato là dove aveva visto comparire gli uomini-cadaveri, avrebbe trovato le tracce dei tre travestiti. Le avrebbe potute facilmente seguire arrivano, a quel punto, ad una baracca nei pressi della Palude esterna al villaggio. Era sua decisione, adesso scegliere come proseguire: approccio diretto? Silenziosità? Come avrebbe ottenuto le informazioni che cercava?

    [Oto]

    Ed eccolo lì, in amministrazione, il trio peggio assortito che tutta Oto aveva mai potuto vedere. Una bambina con evidenti problemi di tricofagia, un necrofilo con antenati Otesi e ... e Tasaki. Il messo accademico li fece rapidamente accomodare. Allora, voi siete i testimoni di quello che è accaduto ieri. Io ho bisogno della mia crema per le mani, quindi la questione è piuttosto urgente. Dorian va ritrovato. Anche Kuso sembrava dello stesso parere, forse gli aveva venduto la stessa crema per le mani. In ogni caso, la giovane kunoichi se ne stette in disparte, pronta a sentire ciò che l'uomo aveva da dire e, eventualmente, accettare l'incarico propostogli. Tasaki, invece, voleva tagliare corto e di tutta risposta il funzionario amministrativo pasciuto sbocciò in una sonora e fragorosa risata. Tu ... Teschio? Da solo? AHAHAHAHAHAHAHAHAH Continuava a ridere tenendosi il pancione. Si ruppe addirittura un bottone della camicia che partì in direzione di Kuso. Quell'uomo è capace di fulminarti prima ancora che tu ti renda conto che lui è nei paraggi. Hai visto la tempesta di ieri. Se, come ci hanno riferito le guardie, Teschio è apparso dopo due grandi lampi, allora quella nube di maltempo così terrificante era opera sua! No, voi non dovete fronteggiare lui, voi dovete solo recuperare Dorian. Non dovete essere scoperti dall'Aimedacca per nessun motivo. Tirò fuori da sotto la scrivania un rotolo da richiamo. Una breve nuvoletta preannunciò l'apparizione di una mappa. Questo è parte del Paese delle Sorgenti Termali. Precisamente questa zona del Paese. Ci è stato riferito che da giorni le comunicazioni col Paese del Pane e col Paese del Frumento sono inaccessibili. Il tutto è iniziato con una tempesta e poi hanno occupato il forte a nord-est del paese del Pane. Pare che tutta la zona al di sopra del fiume ... indicò sulla mappa l'insenatura del fiume sopra la cava abbandonata ... sia inaccessibile. L'ultimo avamposto disponibile è questa cava abbandonata. Si poggiò sulla sedia, sprofondandocisi. Crediamo che sia stata l'Aimedacca a occupare quel forte. Ma tranquilli, abbiamo un alleato che vi permetterà di entrare senza troppi problemi. Vi attende nel bosco dei sussurri. Disse, concludendo il suo discorso. Se avessero avuto altre domande li avrebbe attesi per potervi rispondere, altrimenti li avrebbe in malo modo congedati. Ed ora andate che mi si stanno già seccando le mani, forza!
    Certo, le indicazioni sul bosco dei sussurri erano state vaghe ma avevano almeno un primo luogo dove andare. Se vi si fossero recati immediatamente, proprio addentrandosi nella boscaglia, qualcosa li avrebbe immediatamente fermati. Un gigantesco martello sarebbe volato nella loro direzione da dietro, veloce e potente, grande abbastanza da colpirli tutti insieme se si fossero mossi in gruppo, non troppo distanti l'uno dall'altro. [IMG] [Azione]Forza e Vel. Blu+3. Potenza 35 Che il martello li avesse colpiti o meno, immediatamente si sarebbe staccato da terra, tornando tra gli alberi. Avrebbero potuto provare a fermarlo ma l'oggetto avrebbe tirato verso l'alto con grande forza, al punto che se non fossero riusciti a trattenerlo li avrebbe tirati con sé verso l'alto. [Note]Viola+2 Un uomo si lasciò cadere dalle fronde di un albero lì vicino. Aveva il martello che avevano appena visto ma era piccolissimo e legato in vita. Scusate! Se vi avessi riconosciuto immediatamente non avrei mai lanciato il mio martello. Il mio nome è Mazuri e sono il vostro informatore. Avrebbe portato la mano dietro la testa. Aveva una benda sull'occhio e una grande fascia che reggeva i suoi capelli rossi col coprifronte di Konoha.



    La strada da qui alla Cava non è lunga ma a piedi sarà piuttosto stancante. Io non ho mezzi per spostarmi più velocemente ... voi?

    [Konoha]

    Sia il facinoroso ninja di Ame, sia la prosperosa Kiyomi, sia la piccola Ryugi sia l'arguto Satoru si diressero verso le mura di Konoha, intenti a voler fermare quel rapimento di massa di cui nessuno pareva essersi reso conto. Pareva, in realtà, perché le guardie si erano eccome accorte di ciò che stesse accadendo eppure erano inermi. Se avessero cercato di vedere sopra la vedetta delle mura, infatti, avrebbero visto tre uomini in piedi, attoniti, rivolti verso l'esterno del villaggio. Qualsiasi domanda, qualsiasi richiesta verso di loro sarebbe stata vana, essi non potevano sentire né vedere. Erano vivi ma era come se non fossero lì. Se fossero riusciti a salire sulle mura, avrebbero notato due cose: entrando dentro la vedetta avrebbero notato che davanti agli occhi degli uomini vi era uno strato di fumo per niente dissimile da quello che aveva costituito il ponte poco prima. Allo stesso tempo, però, entrando avrebbero iniziato a percepire una sorta di mugolio, una canzoncina. [Suono]Video

    Ovviamente non il parlato, solo il mugolato. Canzoncina che avrebbe del tutto annullato le loro capacità, se fossero rimasti lì troppo tempo. [Tecnica]Canzone del Sogno Lucido
    L'Illusione si attiva se la vittima sente la canzone scelta dall'utilizzatore. Se spesi almeno due slot azione all'interno dell'area della canzone, la vittima avrà Intralcio grave, non potrà parlare e le sembrerà di essere in un sogno, pur essendo cosciente di non esservi.
    L'Efficacia è pari a 60.
    Tipo: Ninjutsu

    Due azioni dentro la guardiola e cadete nel sonno profondo.
    In ogni caso, saliti sopra alle mura, poterono fare poco per fermare l'uomo che Satoru aveva visto. I civili erano giù scesi dal secondo ponte e in un istante il fumo del secondo ponte si dissolse, occultando tutti i presenti. Se avessero provato a saltare le mura e rincorrere gli avventori, sempre che ne avessero avuto la possibilità, non essendo sottoposti al jutsu illusorio, qualcosa si sarebbe mosso dalla coltre di fumo che il ponte aveva creato ad altissima velocità e sarebbe stato lanciato verso il primo ninja disponibile. [Azione]Forza e Velocità Blu, potenza 10 (Arma Impropria) Era un ninja dai capelli rossi, coperto di sangue, con una benda sull'occhio e il coprifronte di Oto. Coff... Coff... Maledetti Igashi ...Coff ... ve la farò pagare. Espulse un breve conato, verdastro. Voi chi siete? Squadrò i tre dalla testa ai piedi. Avete qualcosa da darmi per riprendermi un po? Coff Si alzò leggermente, sedendosi a terra. Sono un informatore, vengo direttamente da Oto. Anche lì alle prime luci dell'alba c'è stato uno strano evento. È stato rapito un ninja di Oto, un certo Dojin Riku Anaga. Voi lo conoscete? Avrebbe atteso risposte e, eventualmente, risposto ad ogni domanda dei ninja. Aveva molte informazioni da dar loro ma se solo avessero saputo di cosa stava succedendo a Oto, probabilmente, ne sarebbero stati restii...




     
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    La Famiglia Igashi


    III

    Una volta aperto il sepolcro quello che vidi furono solo ossa, non sapevo bene cosa mi aspettavo di trovare, probabilmente qualcosa che potesse darmi qualche indizio sull'omicidio ma, invece, nessun segno particolare attirò la mia attenzione. Riposi la lastra ed alzai lo sguardo verso il ninja di Suna, con voce seccata dalla sua mancanza di risposte gli dissi tagliente Avanti ragazzo, non ho tempo da perdere. Non intralciare le mie indagini quindi mi allontanai di corsa scuotendo il capo, cosa mi era passato per la mente? Arruolare uno studente per una missione affidatami dalla Mano Nera oltretutto di un altro villaggio? Sorrisi ritenendomi fortunato che nessuno dei miei colleghi avesse assistito alla scena.
    Giunto nei pressi delle mura vidi un gran baccano di fronte alle porte del villaggio, circa una quindicina di kiriani urlava a gran voce verso i guardiani delle mura chiedendo protezione dagli Igashi che, a loro detta, li stavano decimando. Io rimasi un po' perplesso, primo perché se ci fossero stati pluriomicidi nell'isola di Kiri la Mano Nera sarebbe stata allertata, secondo perché non sapevo minimamente di chi fossero tali Ighashi che loro citavano e terzo perché Ryuu non era ancora intervenuto per calmare la situazione. Scossi nuovamente la testa pensando che avevo già troppe cose da fare per stare dietro pure ad una piccola rivolta, mi avvicinai verso questo gruppo di facinorosi quando un fumogeno attirò la mia attenzione mettendomi in allerta. Il silenzio calò di fronte alle mura, dalla nube che si dissipò emersero tre individui, le cui fattezze ricordavano più cadaveri che esseri umani, parlarono con voce forte e suadente. Riconobbero la loro semenza nella Nebbia e, come tali, si dissero forti e caparbi, pronti a difendersi da soli. Infine, prima che un secondo fumogeno li coprisse nuovamente, si definirono "Isaka" e invitarono tutti a seguirli incitandoli a difendersi da soli.
    La situazione non mi era chiara ma era evidente che l'omicidio del Terumi e quella scenetta fossero strettamente collegati, sembravano infatti presentare le stesse ferite sul corpo del giovane abbandonato sulla tomba. Spostato di qualche metro dietro alla folla, aprofittai della loro uscita scenica per comporre il sigillo della capra e trasformarmi. [ Slot Tecnica - Trasformazione ] Assunsi le fattezze di un uomo, circa di vent'anni, con il viso segnato dal lavoro nei campi e le mani callose, cercai di individuare un personaggio, all'interno del gruppetto, che non fosse il principale aizzatore della folla né avesse il viso da sprovveduto, quindi mi sarei avvicinato e, con la voce tremante di chi sì freme dalla rabbia ma ha anche una gran paura, gli avrei detto Per tutti i pesci del mare! Io non ce la faccio più mantendendo un'espressione esaurita, avrei subito cercato di cogliere una sua prima reazione al mio tentativo di approccio, avrei cercato di capire se sospettasse qualcosa di me o se mi ritenesse uno dei membri della folla Prima questi Igashi, di cui io non ho ancora capito chi diavolo siano. Poi Kiri non ci lascia entrare alle mura e infine questi qua mossi il capo nella loro direzione Che spuntano all'improvviso e ci dicono di seguirli, come hanno detto che si chiamano? Isashi, Isara, non ho capito... quindi avrei abbassato il capo, lasciando che grossi lacrimoni rendessero lucidi i miei occhi Aveva ragione mia madre quando mi disse che non dovevo trasferirmi qua, ma avevo bisogno di soldi e sulla mia piccola isola non avevo nessun futuro avrei tirato su con il naso e passato la manica di una giubba lisa e sudicia Almeno lei, mi dica cosa sta succedendo, chi sono quelli, chi sono gli Igashi, che possiamo fare?

    Se avesse risposto alle mie domande allora avrei sciolta la tecnica della trasformazione, non avrei staccato gli occhi di dosso al tale a cui mi ero rivolto e, dopo un lieve sorriso, se la folla fosse stata ancora presente di fronte alle mura, alzando la voce mi sarei così rivolto a loro. Mantenete la calma. Kiri sta già provvedendo a risolvere questa situazione, tra poco vi verranno aperte le porte e sarete al sicuro. Ryuu-san starà già provvedendo a dare ordini ai suoi sottoposti per organizzare la vostra sistemazione. Kiri non abbandona i suoi abitanti, non dimenticatelo. 
    Se non avesse risposto alle mie domande allora avrei detto Non vuoi rispondermi? Va bene, allora andrò da solo a trovarmi le risposte, grazie tante. Tanto hanno detto di andare alla palude, mi risponderanno loro quindi mi sarei incamminato nella direzione in cui i tre ninja erano scomparsi.

    Quindi, sia che mi trovassi ancora trasformato o che avessi sciolto la tecnica, in maniera più o meno velata a seconda delle due possibilità, avrei studiato attentamente il terreno. [ Percezione ] Per poi muovermi in direzione delle tracce che erano state lasciate sul terreno. Malgrado fossero stati piuttosto bravi a nasconderle, la pioggia aveva ammorbidito abbastanza il terreno da lasciarne traccia e, per mia fortuna, non pioveva abbastanza fortemente per cancellarle. Quando a diverse centinaia di metri da me vidi la baracca citata dai tre, non esitai ad attivare l'arte segreta del mio clan [ Slot Tecnica - Mondo di Tenebre ]  Mi avvicinai alla baracca, piuttosto vicina ad una palude, con molta attenzione stando attento a non farmi notare muovendomi tra la flora. [ Furtività ]
    Una volta giunto ad una ventina di metri dalla casa, l'avrei studiata attentamente da fuori, avrei studiato il terreno che la circondava e l'ambiente che vi era attorno. Poi celato dal mondo di tenebre che mi aveva abbracciato, una volta assicuratomi che non vi fossero pericoli manifesti, mi sarei avvicinato ulteriormente ad una finestrella della baracca - possibilmente non quelle poste nella facciata frontale - o qualsiasi altro pertugio per poter origliare e vedere ciò che si stavano dicendo o stesse avvenendo all'interno della baracca.


    Chakra: 38/40
    Vitalità: 13/13
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  425
    Resistenza: 350
    Riflessi: 425
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 475
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Trasformazione
    2: Attivazione TS
    Equipaggiamento
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Lancia Spiedi × 2
    • Coltelli da Lancio × 2
    • Bomba Specchio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Veleno del Dolore C4 (5 dosi) × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Mantello × 1
    • Spiedi potenziati × 8

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    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    «Sì, da solo, – tagliai secco prima di riprendere: - «Comunque non vedo il motivo di fare tutto sto casino per una crema,» – dissi prima di tirare fuori dal piccolo zaino che tenevo sulle spalle un barattolino con della crema rosastra. - «Ti posso assicurare che si tratta di un'ottima crema: ammorbidisce, idrata e fornisce alle mani anche una mirabolante sensazione di freschezza. Ho due versioni: una alla menta e una alla vaniglia. Quale preferisci?» – In attesa della risposta che mi avrebbe dato e, fermo restando che sarebbe stata negativa, - ascoltai anche tutto il resto che aveva da dire prima di fare una smorfia. - «Fulminarmi? TSK Che venga pure. Mi prenderò la sua testa e la appendo alle mura di Oto.» – Ovviamente il tizio che voleva la crema per le mani non sarebbe mai riuscito a convincermi del contrario. Mai. Nemmeno se mi avesse mostrato non-so-quale prova delle abilità e potenza di quel tizio. Perciò guardai gli altri: - «Tranquilli. Se troviamo Teschio lo porteremo qui e non sarà certamente un temporale a caso a spaventarmi. Quindi, » – guardai Kuso, - «tu recuperi Dorian, io recupero Teschio.» – Fintanto che sapevamo dove andare la cosa sarebbe stata ancora più semplice. - «Un'altra tempesta? Tsk» – Ma perché quella gente aveva così tanta paura delle tempeste varie? Certo, che non avevano mai affrontato qualcuno di veramente forte.
    Qualcuno come me.
    «Alleato? Nel Bosco dei Sussurri? Bene.» – Dissi prima di guardare di nuovo Kuso. - «E tu chi diavolo sei? Mai visto prima. In ogni caso d'accordo, andiamo. Ah prendete le spade, tu invece se proprio vuoi prendi la mia crema,» – lanciai il barattolino della crema per le mani alla vaniglia al tizio dell'amministrazione e quindi guardai nel mio zainetto per vedere se avevo preso tutto: la crema viso, crema mani, forbici per le unghie delle mani e dei piedi, il deodorante, il dentificio, lo spazzolino, la maschera per i capelli, la maschera per gli occhi, il pigiama a stelline, i tappaorecchie, lo scaldaletto, i calzoni per dormire, una bottiglia di latte e qualche biscotto.
    «Bene, c'è tutto. E voi, vedete di pulire questo posto che sembra un canile.» – Dissi ai collaboratori dell'amministrazione. Infine, quando tutti sarebbero stati pronti, saremmo partiti verso il Bosco dei Sussurri. Quel tempo lo avrei speso a pensare se mi ero portato tutto con me, - il latte e il sonno erano cose importanti per me, - e infine arrivammo nel Bosco dei Sussurri.

    Penso che passò poco tempo prima che [percepii]Percezione = 15
    alle mie spalle qualcosa, quand'era ancora abbastanza lontana come cosa. Conoscendo anche le particolarità di quel strano luogo in cui mi ero ritrovato, mi girai di scattò guardando un martello volare verso la nostra posizione: - «GIU!» – Urlai impastando del chakra per abbassarmi di tanto quel che bastava affinché il martello passasse sopra alla mia testa. Non lo presi, né lo cercai di afferrare, provando invece a trovare la persona che mi aveva lanciato contro quell'arma. La trovai senza molti problemi, su un albero la vicino.
    Ascoltai quello che aveva da dire.
    «Mazuri, se non ci ha riconosciuto immediatamente, allora prova a metterti gli occhiali.» – Tagliai un po' infastidito mentre i miei occhi notavano il coprifronte di Konoha. - «Uno della Foglia a dirigere un team di Oto? Hmm...» – Sbuffai. Mentre alla sua seconda domanda feci spallucce. - «No, nemmeno io, quindi andiamo a piedi.» – A quel punto, se nessuno avesse avuto domande od obiezioni da fare, avrei indicato la direzione d'uscita dal Bosco dei Sussurri.
    A quel punto non dovevamo far altro che raggiungere il punto di destinazione.





    Vitalità: 14 leggere
    Chakra: 60 bassi

    Chakra temporaneo: ///
    Equip.: Katana: 2/2 (nei foderi)
    Tonico di Recupero Medio: 2/2
    Tonico di Ripristino Medio: 2/2
    Shuriken Gigante: 1/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B2: 2 dosi su una katana, 2 sull'altra katana e 1 sul shuriken

    Status: ///

    Attese:

    Slot Azione:
    I – ///
    II – ///
    III – ///
    IV (Bonus Agilità) – ///

    Slot Difesa:
    I - ///
    II - ///
    III - ///

    Slot Tecnica:
    I – ///
    II – ///
    III (Bonus Intuito) – ///



    Slot Gratuito: ///
     
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    ehm...da qualche parte

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    Genjutsu


    Ancora un elemento si unì presto al gruppo, un uomo dalla faccia squadrata, il quale si presentò affermando che si trattasse effettivamente di un rapimento e per qualche strana ragione credeva che fossero una squadra.
    Credo sia meglio che qualcuno vada a controllare chi sono le vittime del rapimento, può darsi che non si tratti di obiettivi casuali e potrebbero esserci indizi su chi sia stato a rapirli. Io vado di sopra a sentire cosa hanno da dire i guardiani e a controllare se c'è ancora qualcuno nei paraggi.
    Ma Kiyomi non aveva tempo da perdere in chiacchiere inutili, e senza aspettare delle repliche da parte degli altri 3, si sarebbe avviata su per le scale che portavano alla postazione di vedetta delle mura; non che le importasse qualcosa delle vite delle persone rapite, ma la brutta sensazione ancora la attanagliava, e l'assenza di ninja a guardia del Gate non era un buon segno. La luce in cima era effettivamente accesa e ciò significava che qualcuno c'era oppure c'era stato.
    Percorrendo la lunga scalinata, con passo moderatamente accelerato, non sapeva cosa vi avrebbe trovato alla fine, forse qualcuno che aveva ucciso i guardiani e ora si trovava a fare la vedetta, quindi si preparò a combattere, brandendo una delle sue spade gemelle legate dietro la schiena.

    Una volta superato l'ultimo gradino, uscì con circospezione all'aria aperta, ma la scena che si trovò davanti fu alquanto inaspettata.
    I guardiani erano vivi e vegeti, apparentemente; erano lì, in piedi, ma si trovavano in una specie di stato di trance, come poté constatare la ragazza una volta avvicinatasi cautamente ai 3 uomini. Ma un'altra cosa le fu immediatamente evidente: oltre al sempre presente e forte odore di vaniglia, una voce ammaliante aleggiava nell'aria, uno.strano canto che nascondeva qualcosa di sinistro.
    All'otese non ci volle molto per collegare le 2 cose. Essendo un' utilizzatrice di genjutsu, specie quelli ad attivazione sonora, il tranello le fu subito evidente, e quella voce doveva essere certamente il medium per attivarlo; ciò stava a significare che restando lì ad ascoltarla, in breve sarebbe stata anche lei intrappolata nella tecnica, quindi, se ci fosse stato qualcun altro insieme a lei, lo avrebbe avvertito del pericolo, prima di spiccare un rapido salto oltre il parapetto, lasciandosi cadere dall'altro lato delle alte mura.
    Non ascoltate, è un genjutsu! Se nessuno dei 3 ninja incontrati difronte al Gate l'avesse seguita, ovviamente si sarebbe gettata senza attendere un momento e senza proferire parola, e mentre l'aria gelida al sapore di vaniglia le scorreva tagliente sulle vesti, sul volto e tra i capelli, arrivata a pochi metri di distanza dal suolo, avrebbe allungato le gambe, fino a quel momento piegate, per raggiungere con i piedi la superficie della parete e frenare la caduta utilizzando la propria tecnica del chakra adesivo.[abilità] <!-- -->Controllo del Chakra Adesivo [Combattiva]

    Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali. (Mantenimento: ¼ Basso
    )

    [Da genin in su]

    Tocco Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore è in grado di trattenere senza presa oggetti di dimensioni Piccole o inferiori.(Mantenimento: ¼ Basso a oggetto)
    [Da genin in su]

    Chakra Adesivo (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.(Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]

    Tocco Adesivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore è in grado di trattenere su mani e piedi oggetti di dimensioni Medie o inferiori.(Mantenimento: ¼ Basso a oggetto)
    [Da chunin in su]

    Chakra Adesivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità su terreni con qualsiasi ostacolo. Il terreno non può causare Intralcio.(Mantenimento: Basso)
    [Da jonin in su]

    Sperando di essere ben lontana dalla portata del genjutsu, se tutto fosse andato per il meglio, dopo essersi fermata a circa 2 metri dal terreno, purtroppo avrebbe visto un corpo umano sparato come un proiettile nella sua direzione, e chi fosse aveva poca importanza, perché la giovane donna avrebbe avuto giusto il tempo di saltare giù dalle mura, spingendosi alla propria sinistra ed atterrando con una leggiadra capriola, [Difesa] per evitare il pericolo in arrivo e lasciarlo schiantare contro il muro, se nessuno lo avesse afferrato al volo.
    Vagamente sconvolta per l'accaduto (più per essere quasi stata colpita da una persona volante, che per l'eventuale botta contro la parete di quest'ultima), si avvicinò rapida al ninja, che si rivelò essere un otese come lei, ma decisamente malridotto.
    Spiacente, non ho niente che possa servirti, ma un ninja medico lo si trova facilmente, se ti serve.
    Io sono Kiyomi Saito, genin di Konoha.

    Naturalmente, la Saito avrebbe potuto cedergli uno dei propri tonici curativi, ma essendo una situazione di emergenza ed il tipo non sembrava in fin di vita, non vide motivo per il quale avrebbe dovuto privarsi della propria scorta personale, che sarebbe potuta tornare sicuramente utile in caso di pericolo; il tizio venuto da Oto, intanto, sembrava saperne molto più di loro, di quella faccenda, e probabilmente era stato appena sconfitto in combattimento da uno dei rapitori, quindi sarebbe stato il caso di convincerlo a rivelarle ciò che aveva scoperto, ma la notizia davvero sconvolgente per la ragazza, fu la sua ultima affermazione.
    Kiyomi ebbe un sussulto ed il suo volto si pietrificò quando sentì che uno degli stilisti più famosi di sempre, Dorian, era appena stato rapito.
    Ah no....ah diavolo, no, quest-questo non si fa, non posso crederci, ma scherziamo? Difficilmente gli altri ninja avrebbero potuto sapere che il ninja di Oto stesse parlando proprio di Dorian, e probabilmente neanche ascoltando il suo nome d'arte, quello più conosciuto, avrebbero saputo di chi si trattasse, ma per una donna come Kiyomi, grande appassionata di moda, sfilate ed originaria di Oto, Dorian era stato un guru della sua adolescenza artistica, l'ispirazione che l'aveva spinta sul sentiero della sua carriera da stilista, e per questo motivo non avrebbe mai potuto accettare l'idea che qualcuno lo rapisse o anche solo gli facesse del male.
    Questa cosa è appena diventata una faccenda personale. Se sei un informatore di Oto, dicci cosa sai e cosa hai visto. Chi sono questi Igashi che hai nominato? Hanno rapito loro quel ninja di Oto? E cosa è successo qui, stanottte, le due cose sono collegate? Chi c'è dietro, forza.
    La collera di Kiyomi verso coloro che avevano mancato di, rispetto ad un Dio della moda era inestinguibile, quelle persone dovevano pagare, e finalmente arrivò anche a capire il motivo di quel suo risveglio tanto strano e turbolento: un evento del genere, come il rapimento di Dorian, aveva scatenato una rezione incontrollabile nel suo corpo, il quale cercò di mandarle un segnale di pericolo attraverso quello strano prurito. Doveva agire, doveva fare qualcosa.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Ci sono una balbuziente, un gigante, un ragazzino


    Ed una donna su un uccello...



    Dunque, dov'eravamo? La piccola Ryugi era davanti alle Mura che cercava di segnalare il rapimento e chiedere di poter uscire dal villaggio per seguire la traccia data dalla nebbia alla vaniglia, quando la zona divenne quanto mai... affollata.
    Prima arrivò un ragazzo che disse di aver notato un tipo sospetto fuori le mura con una benda su un occhio e lì la kunoichi fu più che lieta di avere finalmente una traccia: P p p p p p p p p p p p possi poss poss poss po ppp poss possiamo t t tro tr tt trova trovarlo!, esclamò entusiasta, o almeno ci provò fra un balbettio e l'altro, la kunoichi.
    Poi la situazione divenne un pò più inverosimile, perché in groppa ad una sorta di pappagallo sotto steroidi arrivò una kunoichi con due spade ed un coprifronte della Foglia.
    Personalmente, se volete il mio parere, avrei riso parecchio ad una vista del genere, ma la piccola Ryugi, timida e facilmente impressionabile com'era, fu colpita ed ebbe un moto di rispetto verso quella kunoichi che nemmeno si presentò loro, andando direttamente alla ricerca delle guardie delle Mura.
    In ultimo: arrivò un uomo di nome Ryukaku, la cui figlia era fra i rapiti, che si propose di aggiungersi al pittoresco gruppo (una kunoichi a cavallo di un uccello, un ragazzino, una bambina balbuziente ed un gigante... non ditemi che non sono pittoreschi) per ritrovare i rapiti.

    In tutto ciò, la donna di Konoha fu la prima a muoversi verso il punto di guardia sulle Mura, Ryugi iniziò a seguirla, attendendo però fuori dalla postazione di guardia, specie dopo aver visto l'altra impugnare una delle sue spade (e Ryugi aveva al massimo un ventaglio da guerra, di certo non un paio di spade, vi ricordo).
    Attese lì fuori la piccola kunoichi, quei pochi secondi prima che l'altra uscisse urlando di un qualche genjutsu e lanciandosi dall'altra parte delle Mura.
    S... s... s... se ... se se se sesegu seguiamola!, esclamò verso gli altri di quella piccola combriccola, mentre prendeva i fili di nylon in suo possesso e li usava per scendere
    Fili sono 2 set da 10 metri, dovrebbero bastare per scendere dalle mura...
    giù dalle Mura sul versante opposto.

    Arrivata dall'altra parte, Ryugi vide uno strano tizio con una benda su un occhio cadere quasi addosso a Kiyomi, che si spostò in tempo, lasciando sbattere il malcapitato contro le mura, prima che questi vomitasse (con grande ribrezzo della nostra piccola amica).
    A quanto pareva, quel tipo veniva da Oto ed era un informatore, parlò del rapimento di un tale "Dojin Riku Aniga", accennò ad altri individui di nome "Igashi" e la Saito reclamò che era stato rapito tale "Dorian".
    La kunoichi si guardò un attimo intorno, cercando il primo dei ninja che aveva conosciuto su quelle mura e che aveva parlato di un uomo con una benda e gli avrebbe rivolto una sua carta, onde evitare balbetii in quel momento, con una semplice domanda:

    E' lui l'uomo bendato che avevi visto?

    Domanda semplice, ma necessaria per capirci qualcosa di più su quella situazione.
     
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    La Famiglia Igashi


    Terzo Post


    La sunense alla fine accettò la proposta del Kusano ma prima che potessero muoversi saltò fuori un grosso pollo montato come un cavallo da una donna d'indubbia bellezza. Scena piuttosto inusuale e comica che suggerì una battuta non proprio elegante ed infatti fu solamente pensate e non riferita.

    Pollo e patata?

    L'incantevole donna era una kunoichi della foglia ma incanto si spezzò immediatamente, almeno da parte di Satoru, a causa dell'atteggiamento superbo e antipatico, agli occhi del ragazzo, di Koyomi.

    A quella che ormai era diventata una riunione di condominio si aggiunse un altro elemento. A suo dire la figlia era stata rapita, un tipo che non convinse del tutto il diciannovenne ma se quanto diceva era vero sarebbe stato molto utile.

    Ryukako-san. Troveremo tua figlia.

    Subito dopo il genin riferì tutto quello che sapeva ai nuovi.

    Anche il ragazzo seguì le donne ma preferì comunque restare dietro la Nekki, era meglio non perderla d'occhio dato le sue capacità comunicative. Mentre la sabbiosa usava i fili per scendere dalle mura, il foglioso si sporse dal parapetto notando un grosso masso ai piedi del muro. Quindi il più velocemente possibile, compose i vari sigilli necessari ad attivare la tecnica della sostituzione e si scambiò con il masso. [Abilità] [Slot Tecnica]
    Così giunse a terra proprio in tempo per notare ed ascoltare il nuovo arrivato ma chi cavolo era Dorian? e poi questo informatore non sembrava molto affidabile. Pensava giacca rossa quando Ryugi gli passò un bigliettino, immediatamente letto.

    Non è lui ma meglio non fidarsi troppo.

    rispose a bassa voce. Per poi rivolgersi all'informatore:

    Mi scusi come si chiama lei? Non ho medicine mi spiace. Non conosco nessun Anaga. Siamo ninja accademici. Lei sa qualcosa di un uomo bendato con un braccio rosso? Su tecniche legate al fumo o al profumo di vaniglia? Di preciso cosa è successo a Oto?




    Chakra: 39/40
    Vitalità: 13/13
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 350
    Riflessi: 450
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 475
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Sostituzione;
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Fasce da Combattimento (2 x gamba) × 4
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fumogeno × 1

    Note
    ///

     
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    Magistra Vitae

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    La famiglia Igashi


    Capitolo 2

    A volte sono i guai a venirti a cercare, anche se si fa del proprio meglio per evitarli. E così successe ad Harumi, che della notte trascorsa fuori non aveva nessun ricordo cosciente, ma venne comunque coinvolta nel caso della sparizione di Dorian, lo shinobi più fashion del Suono. Rimase ad ascoltare la spiegazione dell'ufficiale in disparte, senza perdersene comunque una parola. Non conosceva l'uomo scomparso, ma non per questo avrebbe lasciato un suo concittadino in mano alla malavita. Neppure il nome del rapitore, Teschio, le diceva nulla, ma sembrava abbastanza famigerato nell'ambiente. Per curiosità, fece un passo avanti, interpellando il loro committente dalle mani screpolate. Chiedo perdono per la mia ignoranza, ma potrebbe dirci qualcosa di più su questo Teschio? A parte portare il mal tempo, di quali poteri dispone? E di quali crimini si è macchiato, giusto per sapere? Informazioni che potevano essere utili quanto superflue, ma non per questo si trattava di domande stupide. A tal proposito, a quanto pareva non aveva fatto bene i compiti a casa del capoclan -ora capovillaggio, anche se faticava a farsene una ragione- perché neppure la fantomatica associazione citata dal disperato impiegato gli fece scattare nessun campanello. E a proposito dell'Ame...cacca? Un fraintendimento comprensibile, due suoni molto simili, sibilati con terrore dal loro interlocutore. Qualcosa in cui era meglio non imbattersi, ma giusto nel caso qualche dettaglio in più non bastava. Dubitava che fossero dei semplici banditi, se avevano la capacità di isolare interi Paesi, per quanto piccoli, dal resto del continente. Probabilmente altri nemici che sarebbero stati schiacciati dalla restaurata potenza del Suono, una volta che Diogene avesse fatto ritorno.

    Mandati letteralmente allo sbaraglio, per lo meno venne loro affidata una guida. Con il coprifronte di Oto a tracolla stile sciarpa, Harumi chiudeva la fila del gruppo diretto verso il Bosco dei Sussurri. Rimanendo in disparte, ne approfittò per osservare meglio gli altri membri, visto che non ne aveva avuto occasione in precedenza. Nessuno dei due gli ispirava particolare fiducia, e non si pentiva di aver lasciato un biglietto ad Eiatsu indicando al patrigno/custode la loro destinazione finale. Se le fosse successo qualcosa, ne avrebbe risposto personalmente al Mikawa in fondo, e la ragazzina non ci teneva a mettere nei guai l'uomo per una sua disattenzione. Le sue elucubrazioni furono bruscamente interrotte dal vortichio di un martello da guerra, seguito dal frastuono del tonfo mentre l'arma si piantava a terra ai piedi di Tasaki. La giovane era abbastanza distante dal chunin e, a parte lo spavento, ne uscì illesa. Un secondo più tardi comunque si era già ripresa e, estratto un kunai, era pronta a difendersi da qualsiasi minaccia, ma fortunatamente non fu necessario. L'aggressore infatti si rivelò, presentandosi come l'infiltrato che stavano cercando e scusandosi per l'increscioso equivoco, sebbene i simboli di Oto fossero ben visibili almeno sulla giovane.

    L'uomo di Konoha sembrava sapere il fatto suo e, riposta l'arma, la kunoichi gli si avvicinò ricambiando il saluto. Io sono Harumi, genin di Oto, è un piacere fare la sua conoscenza. Cercò in qualche modo di mitigare il caratteraccio di Tasaki, il quale sembrava non vedere l'ora di svolgere il suo lavoro e poi tornare a casa. Purtroppo temo che dovremo spostarci a piedi, ma sconsiglio di arrivare in vista dell'obiettivo esausti. Mazuri-san, visto che conosce la zona, c'è un luogo abbastanza vicino alla Cava dove possiamo organizzarci prima di procedere? Se fosse possibile avere un punto d'osservazione sul posto sarebbe perfetto... Fare le cose in maniera affrettata raramente era sinonimo di successo. Inoltre, se avessero desiderato Dorian morto, l'avrebbero eliminato subito. Invece si erano presi la briga di portarselo dietro, e questo poteva significare solamente una cosa: avevano bisogno di lui vivo. Se per qualche strambo piano malvagio, o per una consulenza estetistica, soltanto i kami potevano saperlo però. Se è tutto a posto possiamo muoverci direi. Come ha fatto notare, la strada è faticosa, quindi meglio procedere con prudenza. Aveva un brutto presentimento quella mattina, quando si era alzata, e la sensazione che la giornata sarebbe finita male continuava a farsi man mano più intensa. Chi era veramente quel Dorian, e cosa potevano volere da lui?
     
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    Igashi?


    Villaggio della Foglia - Chapter III



    Una era mia figlia. Affermò nuovamente, tenendo a freno la rabbia e quella paura che solo un genitore poteva affermare di conoscere.
    Seguì la donna fin sopra le mura, insieme alla ninja della Sabbia e al ragazzo della Foglia.
    Nel breve cammino che lo condusse sulla sommità della cinta muraria, Namae promise a se stesso di non alzare la voce, di non insospettire le guardie perché a differenza degli altri ragazzi, in possesso di un coprifronte, lui aveva tutto da perdere. Hounkou non si sarebbe salvata senza di lui.
    All'interno della garritta, le guardie non reagirono al loro arrivo, ma rimasero con lo sguardo rivolto verso l'esterno. Perplesso per quel comportamento, il Fiore di Ame si avvicinò a una vedetta e a pochi passi non fu difficile intravedere le piccole nuvole di fumo che aleggiavano davanti ai suoi occhi.
    C'è una strana melodia... e vaniglia? Pensò, un attimo prima che la donna desse l'allarme, ordinando a tutti di uscire nel minor tempo possibile. Eseguì l'ordine, senza fiatare.
    All'esterno, la nube di fumo si era espansa, avvolgendo tutto lo spiazzo antistante le mura. Per nulla preoccupati da quella coltre, i suoi "amici" scesero dalle mura, chi grazie al chakra adesivo, chi aiutandosi con dei fili e chi con la tecnica della sostituzione. Lui optò per l'ultima opzione, sostituendosi con uno dei tanti innocui massi raccolti sotto di loro. [TA]
    Nel movimento fulmineo, i suoi occhi videro una massa dalla forma umana volare verso di loro, a qualche metro dalla sua posizione.

    Quando i suoi piedi toccarono il suolo, intravide uno sconosciuto disteso a terra, coperto di sangue, con lunghi capelli rossi e una strana benda a coprire il suo occhio destro. All'attenzione del Fiore non sfuggì la placca metallica con il simbolo di Oto.
    Dopo aver rigettato una sostanza verde piuttosto sospetta, l'individuo si presentò come un informatore del Suono, rivelando il nome di un uomo ucciso dalla famiglia Igashi.
    Igashi. Erano stati loro a rapire sua figlia?
    Non so chi sia il tipoAvanzò verso di lui, fregandosene su cosa fosse accaduto ad Oto. ma ti suggerisco di dirci tutto ciò che sai sul rapimento di massa avvenuto qui a Konoha e su chi siano questi Igashi. Indicò le mura di Konoha Poi potrai farti curare dai ninja della Foglia. Concluse, digrignando i denti per la rabbia.



    Chakra: 74/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Tecnica della sostituzione
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1

    Note
    ///
     
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    La famiglia Igashi


    Post terzo - La fisica del martello




    A braccia conserte ed occhi chiusi, il ninja cremisi annuiva alle parole del membro amministrativo che lo aveva convocato. Recuperare Dorian.. mmm mmm... Crema per le mani, ma certo ma certo.. Borbottava nemmeno troppo piano mentre continuava insistentemente ad annuire a velocità crescente fino a che della sua testa non fu visibile solamente una macchia rossa indistinta.
    AHHHH! Disse subito dopo che Tasaki espresse la sua volontà di fronteggiare il teschio. Mh? No scusa non stavo ascoltando mi è solo venuto un fortissimo mal di testa e vedo tutte le lucine nel campo visiv... Fu in quel momento che il bottone, partito dalla camicia del m committente, si infilò nella bocca di Kuso ostruendone le viee aeree. Urgh! Un attentato! Sto morendo.. sto... moreeee.... Il folle aveva portato entrambe le mani a fasciarsi il collo ed aveva ragione, sarebbe morto, se non fosse stato per il fatto che indossava la maschera ed il bottone non era quindi di fatto mai entrato nella sua bocca. Oh, ma guarda, è qui. Disse sereno mentre raccoglieva da terra il bottone per poi porgerlo al rispettivo proprietario. Comunque grazie per la preoccupazione eh, voglio dire, nessuno ha fatto niente. Bah.
    Lasciò che gli altre due ninja convocati continuassero la conversazione che introduceva la loro pericolosissimissa e mortale missione, alla fine sapeva benissimo di non essere l'eroe di turno. Eeeeehy. Kuso, sei letteralmente qui perché ti ho obbligato. ... Ok questo te lo concedo, però anche io posso essere un eroe! No, non puoi. Ok hai ragione, andiamo avanti. Il ninja cremisi restò in silenzio, senza però più annuire, fino a che non fu direttamente interpellato da quello che sembrava un tipo che ti avrebbe mangiato la faccia se gli fosse girata male. Un amico. Kuso, no. KUSO SI'.
    Ok, tu ti prendi teschio e io mi prendo Dorian. Permettimi solo di dirti che i tuoi gusti fanno un po' schifo eh. Non parlava di quello. No? No, ti prego ascolta quello che dice la gente attorno a te; oddio santo ti sta parlando di nuovo.
    Cosa? Io? Io sono la spalla comica, servo perché se in questa parte di News i Giudici Gdr devono leggere solo la parte tua e della signorina si tagliano le vene. Ma puoi chiamarmi Kuso Così il trio partì alla volta del bosco dei sussurri, o almeno così avrebbe scoperto in seguito il ninja cremisi, non aveva minimamente ascoltato quello che avveniva attorno a lui.

    Il triste due ed il bellissimo Kuso giunsero senza problemi alla loro vicina destinazione. Ummm, scusate... c'è un motivo per cui nessuno ha detto niente durante il tragitto? Cioè nemmeno tipo una presentazioncina, io il mio nome ve l'ho detto... Durante quelle parole il folle fu però interrotto dall'avvertimento del ninja alleato che gli intimò di abbassarsi. A quanto pare un martello era stato lanciato contro il gruppo, ma la cosa più sorprendente fu l'incredibile traiettorianon mi sto inventando niente, lo avete scritto voi che questo percorse: l'oggetto volò infatti sopra la testa del ninja che si era abbassato per poi fermarsi di botto e conficcarsi nel terreno davanti ai suoi piedi. WHAAAAAAAAAT? Esclamò il ninja cremisi protendendo entrambe le mani in avanti. E' stato tipo pazzesco!
    Nonostante l'incredibile maestria, quel lancio si rivelava comunque un attacco, quindi senza pensarci troppo Kuso si mise sulla difensiva, tuttavia qualcosa non quadrava: gli altri due membri del gruppo avevano individuato chiaramente il lanciatore, eppure non lo stavano attaccando, sembravano anzi molto sereni nel vederlo. Fermi tutti.. cosa arcicacchio sta accadendo qui? State cerc... Ma a metà frase il folle si interruppe e portò la mano destra all'orecchio. Come? Alleato? Ah ok. No niente dalla regia mi dicono che è un alleato, continuiamo pure. Visto cosa succede quando non stai attento?
    In qualche modo il folle si ricordò delle parole che erano state dette in sua presenza pochi minuti prima e tornò tranuillo. Ah ma certo! Con me nemmeno una parola ma appena arriva il pirata di turno si presentano tutti subito, ma guarda te la maleducazione di certa gente. Infastidito dal fatto che i suoi compagni non lo avessero minimamente considerato fino ad allora ma che fossero subito stati disponibili a parlare col misterioso tizio, Kuso gli si avvicinò. Ascolta, allora intanto scusa un cazzo di niente. Non è che puoi lanciare le cose in testa alla gente a caso. Cioè puoi, è evidente, lo hai appena fatto, tuttavia non dovresti. Secondo, il tuo volto non mi è affatto nuovo.... Il folle squadrò quindi da capo a piedi Mazuri. Mmmm, non è che sei amico di un certo Allen? No? Ok. Comunque se avessimo qualcosa di più veloce per arrivare alla Cava.. Cava? Si voltò verso i compagni. Stiamo andando ad una cava? Si voltò nuovamente verso Mazuri. Comunque, se avessimo avuto un mezzo lo avresti visto e , vista la tua inclinazione, lo avresti probabilmente COLPITO CON UN FOTTUTO MARTELLO! No scusa.. scusa, mi sono agitato , tendo ad alterarmi quando la gente MI LANCIA MARTELLI A CASO.... No, scusa, l'ho fatto ancora... Uff, non è facile... Mi chiamo Kuso, piacere di conoscerti, mi potresti cortesemente dire perché ci hai attaccati, ci sono forse nemici già presenti in questa zona? Nemici che sanno di te o di noi?
     
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    La Famiglia Igashi


    - IV -



    [Kiri]

    Se c'era qualcosa in cui Youshi era bravo era l'essere sospettoso. Certo, questo lo rendeva la seconda persona meno simpatica con cui scambiare quattro chiacchiere ad una festa di tutta Kiri, ma per lo meno faceva sì che non fosse uno sprovveduto qualunque. Dorian avrebbe detto che aveva anche dei begli occhietti. In ogni caso, il ragazzo si trasformò prontamente ed inscenò un bel teatrino, abbastanza convincente per una anziana donna lì vicino che gli si avvicinò con grazia e gentilezza. Dove sei stato negli ultimi anni, ragazzo? chiese con fare tenero. Loro sono i Figli di Isaka, si fanno chiamare tutti con questo nome. Controllano il mercato secondario di beni, alimenti ed utensili della campagna di Kiri. È grazie a loro se gli Igashi non hanno delle profonde ingerenze a Kiri. Sembrava dunque che fossero una realtà conosciuta, i Figli di Isaka, e che, allo stesso tempo, si presentassero sempre in quel modo, dato che nessuno stava ponendosi troppe domande su quel macabro spettacolo. Quando Youshi sciolse la trasformazione ci fu un moto di stizza da parte dei cittadini che lo circondavano: non tanto per paura quanto per mera sorpresa. Fu dunque ben visto dagli strani annunciatori rivoluzionari. Le sue parole riuscirono in ogni caso a disperdere la folla ma qualcuno non esitò ad andare nella direzione della Palude. Al ragazzo, comunque, a quanto pareva, non restava che fare lo stesso.

    Youshi, complice il suo addestramento e la sua velocità decisamente superiore a quella dei paesani, arrivò in anticipo sia rispetto al gruppo di Isaka, sia rispetto alle persone che aveva trovato davanti alle mura. Seguite quindi le tracce senza troppa difficoltà, la baracca che l'uomo si ritrovò davanti era piuttosto particolare: pericolante, maleodorante, totalmente priva di illuminazione e guardie. Non si riusciva a scorgere un granché dell'interno senza avvicinarsi. Il terreno intorno alla casa era paludoso e ben coperto da piante ed erba. Sul tetto era presente un grosso buco, come se il soffitto fosse crollato ad un certo punto della sua storia. Il Tokugawa era stato bravo fino a quel momento ma si era forse affidato un po' troppo alle sue capacità innate: essere quasi invisibile significava non poter essere visto, non essere intangibile: le trappole si attivano se ci passi sopra anche se nessuno ti vede.
    Andando verso la finestra della casa il ragazzo attivò due trappole a pressione: un dardo sarebbe partito da sopra la sua testa, da un albero lì vicino, ed avrebbe minacciato la sua spalla destra a velocità sostenuta. Benché l'arma non fosse in grado di ferirlo eccessivamente, il veleno presente sopra di essa gli avrebbe dato non pochi problemi. [Azione I]Spiedo Potenziato, pot. 10, Forza e Velocità Blu.
    Veleno Soporifero: -2 tacche a riflessi e velocità per 2 round dopodiché, senza antidoto, ci si addormenta per 1 round.
    Al contrario, un secondo attacco, attivato dall'aver calpestato una corda, sarebbe partito contemporaneamente da destra e da sinistra, coperto dalla vegetazione lì presente, ed avrebbe mirato alla parte esterna delle ginocchia del ragazzo: due semplici frecce. [Azione II]Freccia, potenza 15, forza e velocità Blu. Non c'era tuttavia nessuno a presenziare a quelle attivazioni: erano state sapientemente preparate ma non erano sorvegliate. Youshi avrebbe dunque potuto procedere senza ulteriori problemi verso la casa. Dentro di essa c'era soltanto polvere e mobilia a soqquadro, per lo meno ad uno sguardo esterno.

    In quel momento il vantaggio che era riuscito a guadagnare grazie alla sua velocità andò a finire: tre Isaka e quattro cittadini erano arrivati alla baracca. Hey, guarda là! Gridò il primo al secondo degli Zombie. Anche di qua è scattata una trappola! il terzo Isaka corse verso un albero vicino, aprendolo come se fosse una porta e tirando fuori due forconi e due brevi spade simili a Wakizashi ma più artigianali. Voi quattro, venita qua. E prendete queste. Credo ci sarà da combattere.

    [Oto]

    Tasaki si dimostrò un uomo (?) ben più che pronto. Tuttavia il buon faccendiere di Oto guardò con disgusto quei prodotti. Puoi tenerti quella bigiotteria da quattro soldi. Disse, con fare di stizza. Io voglio solo il meglio, il top del top! E solo Dorian ha accesso a questi prodotti extra lusso. Si rivolse poi alla fanciulla. Non siete molto svegli se mi ponete quella domanda. La guardò fissa a-i-m-e-d-a-c-c-a. Una breve pausa. Prova a pronunciarlo al contrario. Una illuminazione? Sbottò in una risata grassa che si concluse in una serie di affannati colpi di tosse. Teschio è il più formidabile padrone dei Raiton che l'Accademia abbia visto da molti anni a questa parte. Non se ne conosce le origini o la storia: si sa solo che padroneggia una tecnica innata del nostro villaggio. Riesci ad indovinare qual è, così, a naso? Esattamente, la Veste Elettrica. Sono anni che sta cercando di creare una associazione parallela all'Accademia di soli malavitosi: non ha mai riscontrato grande successo però, specialmente perché la Pioggia si è spesso contrapposta a questa idea, volendo il monopolio assoluto. Sapete, non è un cattivo di quelli spietati, di quelli capaci di fulminarvi da lontano per il mero piacere di farlo: lui è più un utilitarista; gli interessano i soldi e il potere ma non la fama, per questo vuole tessere una rete di alleanze con la peggiore feccia del Continente e creare così un solido patto tra malavitosi: perché lui si arricchisca e tutti abbiano la loro parte. Insomma, una sorta di stato dentro lo stato, di Accademia, l'Aimedacca, appunto, dentro l'Accademia. Furbo, no? Nel frattempo Kuso stava facendo Kuso. E gli riusciva benissimo.

    Benché Mazuri fosse un abile utilizzatore del martello (no, non di quel martello e non in quel senso, purtroppo), la traiettoria che l'arma acquistò fu stranamente imbarazzante. Che fosse forse merito del Ninja mascherato che accompagnava la jinchuuriki e Tasaki? Imposibile dirlo ma tutto era attratto da quello shinobi come un orso col miele o le api col miele, o dei ciccioni con evidenti problemi glicemici col miele. Kuso sembrava conoscere Mazuri. No! esclamò spalancano le braccia. Anche tu conosci Allen? Ma guarda come è piccolo il mondo. Anche con te è un burlone fa sempre quello scherzetto "aaaaaah, ommioddio ho perso un braccio aiutatemi aaaaaah" e poi invece è solo la sua spada? Che personaggio incredibile. Rideva di cuore il giovane foglioso. Cosa che smise di fare poco dopo alla notizia che nessuno di loro possedeva un modo veloce per arrivare dove dovevano andare. Brava Harumi, hai proprio detto delle cose giuste! Ci potremmo riposare sia durante il percorso, sia direttamente alla Cava. L'avamposto è di nostra proprietà, almeno per il momento. Per il punto d'osservazione ... bhè, è la cava. È anche il motivo per cui lo abbiamo scelto come base, è il punto più alto che permette di controllare sia il Paese del Frumento che il Paese del Pane. Dunque, che facciamo, vogliamo muoverci? Ci aspettano una decina di ore di viaggio, è bene starsene in campana.

    Sarebbe stata ormai sera quando avrebbero raggiunto le pendici del monte su cui stava la Cava, le cui luci si vedevano distintamente anche da là sotto. Quassù, un ultimo sforzo ... avrebbe detto Mazuri. Una volta giuti alla cima del monte si sarebbero trovati davanti ad una gigantesca costruzione rettangolare di pietra bianca, circondata da torce accese. Aprite! Avrebbe gridato Mazuri. Non c'era bisogno, a quanto pareva, di un controllo: nessuno si fece vedere ed il loro accompagnatore fece strada. All'interno non sembrava esserci nessun ninja, soltanto una vera e propria cava di pietra ancora attiva a quell'ora del giorno con una innumerevole quantità di uomini a lavoro. Il quadrato che definiva la gigantesca rocca diventava una sorta di cerchio vulcanico scavato a scalini verso il centro della montagna. Da quella sorta di pozzo provenivano infiniti rumori di scalpelli e picconi. La luce, forte ma fioca, data la profondità, proveniva solo da molto, molto in basso. In lontananza rispetto alla posizione dei tre otesi, si vedevano altre piccole costruzioni rettangolari dal tetto piatto, una forgia - dove confluiva la maggior parte del materiale che veniva estratto ad esclusione della pietra, appunto - e una stalla. Sulla loro sinistra, invece, una sorta di tavolo conteneva moltissimi plichi ed un uomo vestito evidentemente come un ninja vi era poggiato con le braccia. Gli stava dando le spalle. Si vedeva soltanto un particolare a quella posizione: un suo braccio sembrava particolare, probabilmente una protesi. Ed era rosso. Siete arrivati, finalmente. Disse, voltandosi. Il mio nome è Jinpachi, è un piacere avervi qui, otesi. [IMG]8e743bc722d4d3c742abc0dd29035c83 Voltandosi avrebbero potuto scorgere il simbolo di Konoha in controluce sulla benda che aveva sull'occhio destro. Questa è la mappa della zona. Avrebbe a quel punto allungato una mappa ad ognuno di loro. Sotto il fiume è zona sicura, sopra ... è territorio dell'Aimedecca. Non siamo riusciti ad infiltrarci molto a fondo, sfortunatamente. Tutti i nostri uomini che sono arrivati fino a uno dei due paesi, quello del Pane e quello del Frumento, non sono mai tornati indietro, abbiamo solo ricevuto i loro corvi. Sappiamo inoltre che ci sono più insediamenti di quelli riportati qua sulla mappa, solo che non siamo in grado di elencarli perché ... bhè, come ho detto, nessuno è tornato indietro. Indicò poi l'estrema sinistra della mappa. Qua dovrebbe esserci un porto, non sappiamo se in uso o in disuso, attraversare il passo montano che vedete poco prima si è rivelato complesso, specialmente per la mancanza di uomini di cui soffriamo. Qua, al momento, ci sono solo io. Dobbiamo penetrare nel forte: abbiamo motivo di credere che Dorian sia lì. Ciò che quell'uomo sa non può rimanere nelle mani dell'Aimedacca troppo a lungo. Già l'Aimedacca lo avevano costretto a sviluppare qualcosa di potenzialmente mortale, non vogliamo che la situazione sfugga nuovamente di mano con un altro tipo di nemico come questo. Li avrebbe poi rapidamente squadrati. Dunque, quindi, cosa suggerite di fare?

    MAPPA



    [Konoha]

    Tutti riuscirono a salvarsi dal Genjutsu e furono più che bravi. Nessuno si beccò neanche il proiettile umano nelle gonadi e, anche in questo, furono tutti discretamente capaci. Poi posero anche le giuste domande ed anche in questa circostanza si dimostrarono all'altezza. Insomma, bravi uaglioni, avete fatto un bel post.
    Il dolore nel cuore della povera Kyomi era paragonabile solo a quello nel cuore del giovane grasso impiegato di Oto, ma questo loro non potevano saperlo. Bhè, è proprio credibile che nessuno di voi tre abbia un tonico, certo. Disse il ragazzo sbuffando e sputacchiando ancora un po' verdastro. Le reazioni alla notizia della scomparsa di Dorian furono più o meno uguali, esclusa la suddetta Kyoimi. Il ragazzo non fu parco di informazioni, rispondendo immediatamente a tutte le domande che gli vennero poste. Allora, muoviamoci con ordine. Disse, asciugandosi la bocca con la manica della giacca. Il mio nome è Kao. Fece un breve cenno della testa rivolto verso Satoru. Sì, so bene chi è quell'uomo! È Jinpachi, il capo degli Igashi, colui che poco fa mi ha lanciato contro di voi e che ha rapito quelle persone con la sua morsa elettrica. Ma lui utilizza Raiton e una tecnica originaria di Oto, la veste elettrica, non il Fumo o ... fece una strana faccia, come se, secondo lui, il ragazzo parlasse di assurdità tanto meno vaniglia. Che siate stati sotto l'effetto di un genjutsu tutto questo tempo Sbuffò leggermente. Effettivamente i tre si sarebbero potuti accorgere che l'odore di vaniglia, così come il fumo, era scomparso. Faccio parte dell'Aimedacca, una associazione segreta che aiuta l'Accademia a disfarsi di organizzazioni criminali minori come la Famiglia Igashi, appunto. Ad Oto di recente, tre ninja si sono uniti alla Famiglia Igashi dopo il rapimento di Dojin. Non si sa per quale motivo, forse per il denaro che gli era stato promesso, forse per le donne, forse per il potere ma probabilmente in cambio di protezione per lo scienziato più bello che ci sia. L'Anaga è già stato schiavo degli Igashi una volta e lo avevano costretto a creare qualcosa che si racconti essere pericolosissimo ed estremamente potente. L'Aimedacca è alla ricerca di queste armi per poterle distruggere definitivamente. Guardò i tre con aria un po' spaesata. Gli occhi poi si riempirono di gioia. Ero venuto qua a Konoha a chiedere aiuto ma forse ho già trovato chi cercavo! Che ne dite? L'Aimedacca e l'Accademia sapranno sicuramente come ricompensarvi. Potevano porre tutte le domande che volevano. In ogni caso il ragazzo avrebbe proseguito. Io segui gli ordini di Mundai, un generale ormai profondamente storpio ma ancora in grado di combattere grazie ai segreti del suo clan. Insieme a lui abbiao scoperto dove è probabile che si trovi Dojin Riku Anaga: nel Paese delle Sorgenti Termali, più precisamente in una fortezza abbandonata vicino ai Paesi del Frumento e del Pane. Li guardò, sperando che avesse ancora la loro attenzione. Questi due Paesi sono circondati da un fiume principale e da un piccolo affluente: quest'ultimo separa la zona controllata dagli Igashi dal resto della valle. Noi abbiamo occupato l'accesso portuario del fiume maggiore e da lì stiamo progettando un attacco alla valle. Venite con noi, venite con me da Mundai e riportiamo qui le persone rapite da Konoha. Vi prego. Avrebbe detto, assai attristato. Se avessero accettato, avrebbe poi continuato Avete o conoscete dei modi per spostarci più velocemente? Ci vogliono circa 6-8 ore di viaggio per noi e sarebbe il caso di arrivare più velocemente.


    Edited by Ade Geist - 30/3/2020, 14:39
     
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    La famiglia Igashi


    IV
    Voci tra le ombre

    Bastò tergiversare alla domanda della vecchietta per ricevere quel poco di informazioni che mi mancavano: i "figli di Isaka" erano una piccola associazione a delinquere che basavano il loro guadagno sul controllo del mercato interno dell'isola. Inoltre, e qui mi sorsero altre domande alle quali avrei dovuto attendere un'altra sede per ricevere risposte, mi disse che era grazie a loro che gli Igashi non avevano profonde ingerenze sul territorio kiriano. Non riuscii a nascondere una smorfia: odiavo non avere questo tipo di informazioni, com'era possibile che i miei superiori non mi avessero mai informato e non mi avessero lasciato studiare dossier rispetto ai rapporti tra le famiglie malavitose? Nemmeno il Mizukage, che mi aveva nominato sua mano sinistra e quindi di Kiri, aveva pensato che necessitassi sapere quali tipi di rapporti si intrecciassero nei sobborghi kiriani. Non andava bene, non andava bene per nulla e sicuramente mi sarei fatto sentire quando ne avrei avuto occasione; mi aveva affidato un compito importante ed io, per poterlo adempiere al meglio, necessitavo di quelle informazioni che, a quanto pare, non erano nemmeno così segretate.

    Senza andare nell'occhio anticipai tutti quanti. La baracca che raggiunsi nella palude era malandata, palesemente inabitabile, non si trattava quindi ne di un covo ne di una qualche sede di questi "figli di Isaka", probabilmente un semplice punto di incontro.
    Dopo essermi assicurato che non vi fossero guardie, mi avvinai ponendo particolare attenzione, temevo infatti che qualcuno o qualcosa mi fosse sfuggito, passavo da un cespuglio all'altro non perdendo di vista la baracca e le sue finestre per questo non potei evitare di fare scattare la trappola.
    Mi resi conto della sua presenza solo dopo averla attivata, percepii un suono sordo provenire da un'albero sopra di me, uno spiedo minacciava la mia spalla destra ed io, impastando una buona quantità di chakra, frapposi il parabraccia in cuoio per evitare di venire ferito. [ I Slot Difesa ]Rifl 500 (+3, Basso)
    Res 350
    Pot difensiva: 25
    Leggera al braccio destro
    [ Parabraccia in Cuoio ]
    Non ebbi tempo ne di pensare, ne di reagire al secondo attacco proveniente da quelle fottute trappole, potei solo percepire la minaccia, impastare il chakra e flettere le gambe per difendere i miei arti inferiori. Due frecce si conficcarono con forza nelle mie gambe lasciandomi cadere in ginocchio, soffocai il dolore in un mugugno di dolore ed odio nei confronti della mia stupidità. [ II Slot Difesa ]Res 425 (+3, Basso)
    3 Leggere a gamba


    Ero stato avventato e stupido nel sottovalutare l'organizzazione di quegli individui, estrarre le frecce dalle gambe mi accecò dal dolore. Così come annusai lo spiedo riconoscendo un odore particolare che palesava la presenza di un veleno, feci lo stesso sui dardi non individuandone, per mia fortuna.
    Dei rumori alle mie spalle attirarono la mia attenzione, il vantaggio che avevo accumulato si era dissolto: gli Isaka ed i miei concittadini stavano arrivando nei pressi della baracca. Per questo, senza riflettere e stringendo i denti scattai verso l'albero dal quale era partito l'attacco, usando le mie conoscenze del chakra per scalarlo agilmente ponendo attenzione a non farmi notare. [ Slot Movimento Gratuito ] [ Scatto Migliorato ] [ Chakra Adesivo ]
    Quindi, valutai attentamente le loro mosse una volta che si furono avvicinati, immediatamente individuarono le trappole che erano scattate e si misero in allarme, armarono con dei forconi e spade rumidentali i quattro kiriani che li avevano seguiti e si misero in allerta cercando di individuarmi.
    Valutai attentamente cosa fare: avevo bisogno di ricevere informazioni per chiudere il caso del Terumi ammazzato sulla costa, necessitavo di conoscere chi fossero quegli Isaka e Igashi, sopratutto se il loro scontro si stava facendo più acceso e sotto gli occhi di kiri. Ero, almeno fino a quel momento, in una posizione di vantaggio che mi avrebbe permesso sia di parlamentare che di battere in ritirata - date le ferite alle gambe - nel caso ne fossi stato costretto sfruttando la fitta vegetazione. Ti sbagli, figlio di Isaka, non è detto che ci sia bisogno di combattere feci una breve pausa aspettando che la loro attenzione si spostasse verso l'albero da cui proveniva la mia voce La Mano Nera è indulgente verso i cittadini di kiri e spietata contro chi trama contro di essa
    Quindi, sfruttando la tecnica segreta del mio clan, mi trasportai sull'ombra di un altro albero alla mia sinistra, circa a sei metri dal punto di partenza [ I Slot Azione - Passo di Tenebra]Passo di Tenebra: L'utilizzatore può trasportare sé stesso per 1 slot azione in un ombra non controllata e non prodotta da una fonte di chakra; deve comparire oltre 1,5 metri da una fonte di chakra. La potenza massima del primo attacco è 10 per livello dispari della tecnica speciale. Richiede 1 slot tecnica/azione e un consumo Basso di chakra.
    Ero in inferiorità numerica, avevo bisogno di depistarli, di fargli credere che fossi irraggiungibile per loro. Avevo deciso di mettere subito in chiaro chi fossi e cosa rappresentassi per poter poi entrare a patti con loro rendendo chiari quali fossero le gerarchie in campo. Ma succederà se non vi dimostrerete collaborativi e non vi risparmierei di certo La mia voce sarebbe risultata gelida e violenta, avrei ripreso a parlare non aspettando che riconoscessero prima il punto da cui stessi parlando. Quindi prima parliamo, vediamo se è possibile trovare un punto d'incontro tra i nostri ed i vostri interessi. Non era la prima volta che mi trovavo a dialogare con esponenti della malavita, mi era già successo un anno prima durante una missione nel Paese del Lucchetto; allora, giovane e sopratutto ingenuo, mi ero categoricamente rifiutato di collaborare con dei mafiosi ma, considerato quanto era cambiato da quei giorni, in quel momento mi trovavo disposto a collaborare se ciò avesse portato i suoi frutti. Inoltre, in virtù del patto tra me ed il mizukage, avere un legame indiretto tra Kensei-sama e la malavita locale sarebbe potuto essere utile prima o poi. Noi vogliamo sapere chi e perché ha ucciso quel Terumi sulla costa e catturarlo il prima possibile e poi... Mi lasciai nuovamente trasportare dalle ombre, tornando a due metri dal punto precedente, sempre sfruttando le ombre di un albero distante quattro metri dalla mia posizione [ II Slot Azione - Passo di Tenebra]Passo di Tenebra: L'utilizzatore può trasportare sé stesso per 1 slot azione in un ombra non controllata e non prodotta da una fonte di chakra; deve comparire oltre 1,5 metri da una fonte di chakra. La potenza massima del primo attacco è 10 per livello dispari della tecnica speciale. Richiede 1 slot tecnica/azione e un consumo Basso di chakra. Poi capire perché credete di poter arruolare cittadini di kiri senza il permesso del villaggio ma feci una piccola pausa questo punto possiamo anche tralasciarlo se vi dimostrerete collaborativi. Immagino si tratti degli Igashi... Su di questi non avevo molte informazioni, per questo decisi di non approfondire troppo il discorso entrando nei particolari. Quindi facciamo così, lasciate che i nostri quattro concittadini se ne vadano. Kiriani, lasciate combattere chi è stato addestrato per farlo e per difendervi. Tornate alle vostre case, la Mano Nera si è fatta carico della vostra causa. Dissi rivolgendomi a quei quattro, per poi riprendere nei confronti dei tre Isaka Rispondete a questi miei quesiti e poi conducetemi da un vostro superiore in modo che si possa discutere più chiaramente di tutta questa situazione e trovare una soluzione nel più breve tempo possibile. 
    Detto questo rimasi in silenzio aspettando la loro mossa.



    Chakra: 35.5/40
    Vitalità: 5/13
    En. Vitale: 23/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  425
    Resistenza: 350
    Riflessi: 425
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 475
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Lancia Spiedi × 2
    • Coltelli da Lancio × 2
    • Bomba Specchio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Veleno del Dolore C4 (5 dosi) × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Mantello × 1
    • Spiedi potenziati × 8

    Note
    ///
     
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    La Famiglia Igashi

    La soluzione di Kiyomi


    L'uomo si rivelò molto più disponibile a parlare di quanto Kiyomi sperasse, snocciolando dettaglio dopo dettaglio tutto ciò che le sarebbe tornato utile sapere, quindi tutto stava procedendo a loro favore, eccezion fatta per il vomito che il tizio continuava ad emettere e che costrinse la ragazza a riparare le sue narici in un fazzoletto che tirò fuori dal suo reggipetto.
    La ragazza non aveva mai sentito parlare nè dell'Aimedacca, nè della famiglia Igashi, ma l'uomo sembrava tuttavia sincero e tutto ciò che aveva detto sembrava coincidere coi fatti avvenuti.
    Mai sentita questa "Aimedacca"...tuttavia, se sapete dove hanno rinchiuso Anaga-sama, sarei ben onorata di partecipare alla vostra missione. A lei non interessava minimamente recuperare le persone rapite a Konoha, ma se in quel modo fosse riuscita anche a soccorrere Dorian e ad incontrarlo, ne sarebbe stata più che felice; malgrado, però, il suo desiderio era di partire da sola in groppa al suo chocobo ed arrivare nel minor tempo possibile, gli altri ninja presenti sarebbero potuti essere di aiuto per l'organizzazione all'organizzazione criminale, qundi se avessero voluto partecipare anche loro non avrebbe di certo potuto rifiutare di portarli con sé. Alla domanda di Kao se conoscessero un modo per viaggiare veloci, Kiyomi si sarebbe fatta avanti, con la sua solita compostezza ed il tono di voce freddo e pacato.
    Ho io un mezzo di trasporto. Anche per voi, se ci tenete, ma...dovreste aprire il Gate. A meno che non abbiate altre soluzioni. E detto questo, dopo averli squadrati uno ad uno, se nessuno avesse avuto obiezioni si sarebbe avviata nuovamente verso le alte mura, evitando le pozze maleodoranti di vomito. Bene. Sarò di ritorno tra 15 minuti al massimo, non vi dovrebbe essere così complicato.

    La giovane donna avrebbe scalato rapidamente l'enorme portone grazie alla sua abilità nel chakra adesivo, ed una volta in cima, si sarebbe lanciata dall'altra parte, arrivando a terra sfruttando lo stesso sistema di poco prima; come gli altri avrebbero aperto il Gate, magari svegliando i guardiani incantati, non le interessava, quello che doveva fare era tornare a casa a recuperare la sua fedele cavalcatura e prendere la sua carrozza personale. Ahh...sapevo che non avrei dovuto rimandarla a casa così presto.
    Il viaggio non sarebbe durato molto, ed appena arrivata alla sua villa, sarebbe andata immediatamente a svegliare il suo giardiniere otese, che aveva anche il compito di badare all'animale, ordinandogli di sellarlo e prendere la carrozza grande. Kiyomi, infatti disponeva di 2 calessi: uno monopostocalesse per le passeggiate cittadine ed uno per i lunghi viaggi, leggermente più grande, ma pur sempre un po' piccolo per trasportare 5 persone, dato che la ragazza non era certo una persona che permetteva a chiunque di usufruire dei suoi servizi.
    Come promesso, la giovane sarebbe tornata molto presto al punto di ritrovo, e sperando che gli altri avessero trovato un modo per aprire il Gate, questi ultimi avrebbero visto arrivare il grosso pennuto giallo di prima con in groppa Kiyomi, ma stavolta sarebbne stato dotato di sella e bardatura [Immagine]tumblr_inline_om7j16FMp01rw0yv3_540, oltre ad un calesse legato saldamente ad esso. Sarebbero stati sicuramente stretti, tutti insieme, ma se 2 di loro si fossero messi sul sedile anteriore e 2 su quello posteriore (che dava le spalle a quello anteriore e che di solito era riservato ai bagagli), con Kiyomi che avrebbe guidato personalmente il chocobo, seduta su di esso, il viaggio non sarebbe stato particolarmente scomodo. Almeno per lei.
    Allora? Andiamo?
     
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    Falce dei Kaguya


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    In Carrozza!


    Letteralmente...



    La domanda del rossiccio con un occhio solo era lecita: improbabile che in quattro non avessero un tonico, ma la nostra piccola Nekki, dal canto suo, ne aveva uno, appunto, e darlo ad un perfetto sconosciuto con il rischio di necessitarne durante la ricerca dei rapiti... bé, sarebbe stato un gesto esageratamente generoso persino per lei!
    Ad ogni modo, con tutte le domande ed informazioni che ricevette, il nuovo giunto fu generoso nel restituirne altrettante: si chiamava Kao ed era stato un tale Jinpachi ad attaccarlo.
    Kao faceva parte di una cosa chiamata "Aimedacca", che, lasciatemi dire, è un nome davvero orrendo, specie se vi dite alleati dell'Accademia contro le piccole organizzazioni criminali.
    Jinpachi era membro di una piccola organizzazione criminale, gli Igashi, ed aveva partecipato al rapimento di un uomo di Oto e delle persone a Konoha.
    Superfluo dire che la piccola Ryugi era più che pronta a seguire il nuovo giunto in una missione di salvataggio della gente rapita alla Foglia!
    Kao spiegò dove potevano trovare i rapiti, verosimilmente, e chiese per un mezzo di trasporto; fu a quel punto che l'altra kunoichi, la più esperta Kiyomi (o almeno così sembrava alla nostra piccola Nekki), disse che tempo un quarto d'ora avrebbe procurato un mezzo di locomozione.
    La genin sunese, nel frattempo, cercò di analizzare quanto aveva detto Kao, imprimendolo nelle sue carteninja per rielaborare le informazioni apprese.
    Kao parla di una morsa elettrica, dice che questo Jinpachi usa raiton ed altre tecniche basate sui fulmini... era stupito dall'uso della Vaniglia.
    Tre ninja di Oto hanno preso contatti con questo clan, gli Igashi... quanto di recente? Per salvare questo Anaga? O hanno aiutato a rapirlo?
    Il ninja otese rapito dovrebbe essere in una fortezza nel paese delle Fonti Termali, i vicini paesi del Frumento e del Pane hanno basi per Igashi e Aimedacca.
    I rapiti di Konoha sono anche lì? Cos'ha creato questo Anaga per l'Igashi?


    La situazione aveva parecchio punti "mancanti", c'erano delle domande, come i pensieri della nostra piccola amica vi avranno fatto intuire, cui Ryugi non aveva risposta e che voleva comprendere.
    Si fidava del rossiccio con un occhio solo? Non particolarmente, ma era l'unica traccia per trovare i rapiti di Konoha e dei due ninja della Foglia si fidava, oltre che aveva fiducia nell'affetto parentale del grosso quarto elemento per sua figlia.
    Così, la piccola Nekki porse un'altra delle sue carte a Kao, ponendogli nella stessa alcune domande:

    Sicuro che questo Jinpachi sia il colpevole dei rapimenti? Potrebbe averti attaccato, ma non essere responsabile delle persone scomparse: l'odore di vaniglia ed il fumo è stato visto in tutta Konoha. Non eravamo solo noi quattro vittime degli stessi? O ha degli alleati che potrebbero usare tecniche del genere?
    Cos'è che questo Anaga ha creato per gli Igashi?
    Come avete saputo di questa fortezza alle Fonti Termali?


    Poche semplici domande, prima che tornasse Kiyomi con un carro attaccato al suo pappagallo sotto steroidi, dove gli altri avrebbero dovuto salire.
    La giovane di Suna non ebbe problemi a seguire le indicazioni dell'alleata più esperta, andandosi a sedere sulla carrozza, con un leggero inchino del capo.
    In tutto ciò, comunque, non si sarebbe lasciata sfuggire le eventuali risposte del Rossiccio Kao.
     
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