Contrattacco al Re Rosso

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    Contrattacco al Re Rosso

    XXII





    Le doti difensive di Febh furono surclassanti rispetto anche al gesto estremo che la donna aveva perpetrato ai danni degli Accademici e del suo stesso Yosai. Anzi quasi a sfregio del sacrificio che stava per compiere l'Oni, Febh, grazie alle sue abilità sfruttò la resistenza e corpo di Yosai per utilizzarlo a mò di scudo, lanciandolo come una molla carica contro la donna. Spinta nel mentre stava per esplodere allontanò il raggio della deflagrazione riducendo di molto (come previsto dall'Oni) la pericolosità della tecnica. Forse Febh avrebbe notato negli occhi della donna una disperazione ancora più profonda dipingersi in volto prima che il viso diventasse irriconoscibile! Le difese dunque del Kazekage e di Febh furono più che sufficienti per non subire danni. Inoltre il colpo di grazia di Febh a Yosai fu solo che la conferma che quell'uomo era morto, definitivamente morto, durante l'esplosione.

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    Dopo qualche scambio di colpi il Chunin Kensei ebbe la meglio sui suoi avversari, sconvolti e indeboliti da tutti gli eventi nefasti che i Ninja accademici erano riusciti a scatenare sulla città. Anche il suo lavoro era giunto al termine. Così come per Tasaki.

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    Alla fine i Ninja Accademici scelsero di ritornare a casa, giustamente considerando che i loro obiettivi erano stati completati. L'attivazione della Matrice da parte di Febh, quando ormai la nave era a largo dal porto, avrebbe irrimediabilmente attivato le cartebomba distruggendo di conseguenza la principale flotta navale di Kumo. In sostanza quel Paese, così ostile al resto del continente, aveva perso la sua capacità di proiezione navale e perciò la possibilità di invadere evitando o saltando confini più o meno difficili da superare. Nei vari consigli, nei salotti importanti e nei centri di comando una botta del genere non sarebbe passata inosservata, Veterano o non Veterano che fosse. Ci sarebbero voluti anni interi prima di ripristinare tale situazione. Senza considerare lo smacco al prestigio, autorità e valore che i Ninja, ancora rimasti vivi, e preposti alla difesa delle navi subirono. Zeno di certo si sarebbe vendicato, scaricato sulle nuove generazioni rendendo ancora più brutale il loro addestramento.

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    Il ritorno a casa, se così si poteva chiamare, fu indolore. Nessun problema o contrattempo colse gli uomini, Ninja compresi, nel viaggio e una volta che l'intero gruppo, indubbiamente provato, si trovò a completare de-briefing con Saito Uraboki, il quale a braccia conserte sempre dietro al bancone di quella sorta di bar.

    Ottimo lavoro, Ninja. Esortò l'uomo dai capelli brizzolati I miei uccellini mi hanno riferito che le navi sono state distrutte. Come maggior parte del Porto, se non della città stessa... proseguì, senza dare segno se quel commento avesse avuto un accento più positivo che negativo Eppure vi ho inviato, consumando una incredibile quantità di energie e risorse, alcuni Ninja di supporto perché temevo di avervi inviato in un ginepraio ancora peggiore. Dovete sapere che poco dopo che eravate partiti mi è arrivato un messaggio da parte di Shinken Bosu. Un messaggio che ritengo sincero, e che richiedeva di unire quante più forze possibili. Ve lo legg:
    CITAZIONE

    Uniamo le forze, Saito Uraboki. So che degli Accademici stanno per raggiungere Kaido, che sia una coincidenza o meno so che fra poco si svolgerà un rituale in quella città, nel porto. Un rituale che cambierà le sorti di Kumo. E di conseguenza del mondo. Ho bisogno del vostro supporto, a Kaido, e così, forse, avremo modo di fermare tutto ciò. Shinken Bosu.


    Il Jonin attese qualche secondo Non avevo modo di mandare un messaggio così complesso a voi a Kaido, limitandomi a chiedervi di indagare. Ma ciò non è avvenuto. Ma badate bene, non è una critica. I miei ordini erano altri e li avete eseguiti. E quando si è sul campo di battaglia non è di certo facile ottenere informazioni, aggiungere o cambiare i piani. Qualunque cosa intendesse Bosu non credo avremo modo di scoprirla ora. concluse Vi ringrazio, naturalmente. Non sono un tipo che si spreca in parole. Non ho molto altro da aggiungere, a meno di domande specifiche. Viene da sé che resta la segretezza della missione. Per la mia, e la vostra sicurezza. detto quello Saito sarebbe rimasto dietro al bancone, in attesa di qualche eventuale scambio di domande, o opinioni. Poi poco alla volta tutta quella struttura appositamente costruita pezzo per pezzo sarebbe stata smontata mentre i vari Ninja sarebbero andati via, ciascuno per la sua strada o Villaggio.

    Qualunque cosa fosse stata il Re Rosso non era dato saperlo ai Ninja accademici tuttavia dopo qualche giorno un dispaccio sarebbe giunto alle mani dei rispettivi Kage, a cui sarebbe spettata la scelta di aggiornare o meno i diretti interessati del proprio Villaggio.
    CITAZIONE

    I nostri informatori ci hanno avvisato che Kaido è stata, per motivi ignoti, completamente distrutta. Un ulteriore esplosione, nella città, ha coinvolto quasi ogni edificio scavando in profondità. E mettendo alla luce un notevole labirinto di gallerie sotterranee. Riteniamo che sia collegato agli eventi che hanno riguardato l'assalto a Kaido ma fino a che punto non possiamo immaginarlo.


    Tuttavia nel dispaccio non era sottolineato un dettaglio altrettanto importante. Per tutti i Jinchuriki qualcosa di profondo li avrebbe scossi. I portatori di demone accademici se avessero condiviso la loro esperienza con qualcuno, magari con i loro superiori, avrebbero descritto che verosimilmente al periodo dell'esplosione a Kaido il loro demone interiore avrebbe esternato emozioni contrastanti. In pratica il demone avrebbe percepito come se uno dei suoi fratelli demoni si fosse allontanato talmente tanto da perdere quella flebile connessione che infondo legava ogni demone. Una lontananza tale da supporre addirittura che fosse morto. Ma era un'ipotesi plausibile? Impossibile da dire, senza ulteriori indagini. Un mistero che probabilmente avrebbe meritato un missione specifica.

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    Solo il Kazekage durante l'incursione nella prima isola, Shiro, aveva immaginato che uno dei Ninja cremisi affrontati (quello in grado di nascondere quasi completamente la propria impronta, presenza od ombra) potesse rappresentare un problema ma in realtà non furono adottate alcune genere di misure precauzionali per scampare ad una sua minaccia. E dunque cosa successe? Il Ninja individuò la nave e sfruttando le sue notevoli e avanzate capacità di occultamento si intrufolò nell'imbarcazione. Poi quando il gruppo di Shinobi principali entrò in azione a Kaido fu semplice per il Cremisi individuare un marinaio utile al suo scopo. Lo uccise e si sostituì a lui, grazie alle sue abilità di eliminatore. Nessuno avrebbe mai dubitato di lui, e di fatto era avvenuta un'infiltrazione perfetta. Ora non restava che al Ninja scalare i gradi, e farsi strada nell'Accademia iniziando a perseguire scopi ignoti, ma del tutto ostili all'Accademia stessa.

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    Di Shinken Bosu e del suo gruppo invece non vi furono più notizie. Morti o spariti, senza lasciare tracce. Forse addirittura catturati dai Kumo, non era infondo da escludere.

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    Ben diverso invece fu l'indagine che Palazzo Yakushi e i laboratori di Oto fecero su Yosai. L'intero Clan Yakushi, o chi ne fosse stato al corrente, avrebbe tremato per la prima volta quando sarebbe venuto a conoscenza del risultato delle varie analisi che sarebbero state eseguite su Yosai. Ogen si sarebbe sicuramente confrontata con Febh condividendo le scoperte. Yosai era sì uno Yakushi, al cento per cento. Ma era uno Yakushi talmente tanto in profondità che la sua abilità rigenerativa non era frutto di un segreto di Clan bensì del suo DNA. Stavamo parlando di una Kekkei Genkai! Yosai aveva naturalmente sviluppato la sua abilità rigenerativa! Come fosse anche solo lontanamente possibile un'ipotesi del genere non era immaginabile ma era sicuramente auspicabile un'indagine interna al o del Clan, per seguire le tracce che Yosai aveva lasciato e andare alla fonte di tutto ciò.

    La comparazione del DNA avrebbe richiamato certi tratti degli abitanti del Paese delle Valli, ben distanti da Kumo o da Oto. Ma altro non sarebbe stato possibile ricavare, se non la qualità intrinseca della pelle di Yosai. Irriproducibile però, al momento, nei laboratori di Oto. Nessun scienziato o ricercatore avrebbe replicato un tale miracolo scientifico. La mano del creatore di quella pelle era tremendamente e dannatamente superiore a quanto potevano offrire le risorse accademiche. Sicuramente c'erano delle tracce in quella pelle ma anche quello avrebbe richiesto un missione specifica. Del resto l'Accademia, e in primo luogo Oto, non potevano ignorare un elemento del genere, qualcuno in grado di produrre oggetti di tale ed elevata conoscenza. O era con loro o contro di loro, ma bisogna prima di tutto capire chi fosse e da dove provenisse.

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    Dopo diversi mesi, nel continente

    Ahahahah! Questo può essere un bel problema! Una voce metallica ruppe il silenzio del laboratorio, una stanza imponente, immersa in una marea di oggetti, macchinari e ampolle. Luci rosse flebili e intermittenti rappresentavano l'unica fonte di illuminazione. Due uomini, irriconoscibili in quanto coperti da testa ai piedi di una pesante armatura, si stavano confrontando.

    Bilanciere, sono di ritorno da Kaido. il Rituale nella città è riuscito senza problemi. Il Re Rosso è nato, per la gioia di Kumo. Gli Accademici hanno abboccato alla trappola dei Cremisi e non si sono accorti di ciò che succedeva veramente di importante sotto la città. Per sfortuna di Kumo e per puro caso gli Accademici se sono andati prima che fosse troppo tardi. Si sono salvati per il rotto della cuffia, il piatto della Bilancia ha pesato in loro favore decisamente. aggiunse poi Inoltre i Cremisi hanno ottenuto informazioni, dati e abilità dei loro Ninja di punta. Telecamere di sicurezza, occhi indiscreti e diversi Ninja sopravvissuti hanno riferito ogni cosa e lo hanno condiviso con noi. Tuttavia il nostro sistema difensivo di barriere è stato scoperto e distrutto così come la Pelle di Yosai è finita in mano accademica. C'è lo conferma la fonte Cremisi infiltrata nell'Accademia. Ci ha messo un bel po' a cercarla ma è riuscito a trovare qualche documento, analisi di laboratorio ad Oto. Amano la segretezza ma non le misure di sicurezza! Sorrise, ammesso che lo avesse fatto sul serio dietro alla maschera I Cremisi vogliono ancora qualche mio oggettino. Ma lo farò pagare a peso d'oro. L'accordo era che nulla di ciò che avessi prodotto fosse andato perso, questo ci espone no? Già, dovremo spostare questo laboratorio, confondere le tracce Bilanciere Non subito, prima finirò quanto richiesto dai Cremisi e poi svaniremo. Fintanto che pagheranno tutti quei soldi tutto torna utile al nostro scopo. Ai Peccatori e all'equilibrio della Bilancia. Ai Tre Padri. L'altro uomo annuì I Vortici devono essere fermati. I Vortici devono essere fermati. Concluse l'uomo.


    FINE




     
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167 replies since 31/10/2019, 10:51   4270 views
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