Tanto va la gatta a largo che ci lascia lo zampino

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    Presentazioni


    Chapter I



    Uscimmo da Oto la notte stessa, senza preoccuparci dell'ora tarda e delle ampie zone di oscurità presenti fuori dalle mura del Suono.
    Stanca e con le gambe a pezzi, abbracciai Honkou così da darle modo di riposare tra le mie braccia, che seppur sottili, erano in grado di sorreggerla per parecchio tempo.

    Avrei chiesto ospitalità a un mio caro amico. Era un imprenditore, più precisamente socio di diverse aziende di medie dimensioni. I suoi affari erano molteplici e piuttosto variegati. Pochi conoscevano il suo nome e questo mi era d'aiuto per non dare troppo nell'occhio.
    Abitava a dieci chilometri dall'Ovest Gate di Oto, in un piccolo paesino situato lungo la strada che conduceva alle porte di Taki. Ci saremmo fermati da lui stanotte. In cambio, avrei consegnato una mia carta regalo. Gli avrebbe permesso di ricevere alcuni dosi di cocaina in omaggio da altri Fiori sparsi per il Continente.

    Appena le mura del villaggio accademico scomparirono all'orizzonte, presi parola. Io e la donna felina avevamo molto da dirci.
    Puoi chiamarmi Namae. Lei è Hounkou, come penso tu sappia. Il tuo nome? Concluse le presentazioni, iniziai ad elencare la regola fondamentale a cui la donna avrebbe dovuto sottostare per una convivenza pacifica.
    Se vogliamo andare d'amore e d'accordo c'è una sola regola che devi seguire: non rompermi i coglioni. Ho la mia vita da portare avanti e non tollero che qualcuno che si finge una gatta si impicci dei miei affari Accesi una sigaretta, non curante della bambina.
    Per il resto, disponibile a parlare e a farti conoscere il mondo. Per iniziare, prendi questo. Sebbene avessi una sigaretta accesa tra le labbra e la bambina sul braccio destro, riuscii a togliermi il gilet. Copriti. Non voglio trascorrere le giornate a difenderti dagli uomini. Da oggi non sei più una prostituta...o almeno non sei costretta ad esserlo. Fumi? Allungai verso di lei una sigaretta.
    Se qualcuno te lo chiede, io e te siamo amici. Ci siamo conosciuti ad Oto, come in effetti è accaduto.Non siamo fidanzati, fratelli, cugini o chissà cos'altro.
    La guardai coprirsi e nel farlo l'occhio scivolò sul suo fisico. Sebbene avessi davanti la donna con il corpo perfetto, non mi sentivo attratto da lei. Non ero gay, di questo ne ero sicuro. Forse aveva a che fare con la mia vita passata, di cui solo la coscienza oscura aveva memoria.

    Parlami di te. Come hai raggiunto Oto? Quanti anni hai? Ti dovrò difendere da ogni cane che incontreremo? Ridacchiai. Mi pare di capire che conosci le arti ninja...
    Sarei stato attento a captare ogni possibile contraddizione con ciò che aveva rivelato nel bordello

    [...]



    La casa aveva ben tre piani, visibili all'esterno grazie ai balconi che spuntavano dalle pareti a diversi metri di altezza. Non vi era nulla che facesse credere che lì abitasse un uomo di potere, del ceto medio-alto. La porta d'ingresso era sulla strada e non vi erano cancelli a impedirci di bussare.
    Con la bambina sorretta dal braccio destro, bussai con la sinistra.
    Vado io. Si udì dall'interno. Probabilmente l'uomo si era rivolto alle sue guardie del corpo. Non erano ninja, ma due uomini possenti che avevano la fortuna di avere come parente un individuo facoltoso come Enko. Era quello il suo nome.
    Dopo alcuni secondi, la porta si aprì e dallo spiraglio comparì il volto di un uomo di cinquant'anni suonati. Aveva un naso lungo a punta, capelli corti e profonde rughe a segnargli il volto.
    Namaeee. Che sorpresa. Tolse la sicura. Entra. L'uomo invitò tutti ad entrare, sopratutto la dolce Nanako.

    Erano nella sala centrale, ampia e arredata in stile antico, con mobili robusti, divani in pelle, tappeti provenienti dal Paese dell'Erba, grandi candelabri posizionati ai lati della stanza e decine di quadri appesi sulle pareti color vinaccia. All'olfatto, l'ambiente profumava di vaniglia.
    Nella parete opposta all'ingresso, vi era un camino con del fuoco acceso, il cui fumo non sembrava propagarsi nella stanza.

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    Abbiamo bisogno di alcuni letti per passare la notte. Rivelai il motivo della nostra presenza. Avrai da guadagnarci. Aggiunsi. Nessuno fa nulla per nulla, sopratutto un imprenditore come lui, dai mille vizi ed eccessi.
    La risposta tardò ad arrivare e il motivo fu per me subito chiaro. L'uomo aveva iniziato a girare attorno a Nanako, studiando ogni centimetro del suo corpo con espressione lussuriosa.
    Sai di cosa mi occupo. Vendevo sostanze non esseri umani. Il suo comportamento mi diede molto fastidio, ma decisi di soprassedere. Avrei appuntato il suo comportamento nel mio libro nero delle vendette.
    Sì certamente. Come sempre. La mia stilettata era arrivata a destinazione. Solo che..

    Spostai lo sguardo su Nanako. Era una donna libera. La decisione spettava a lei, non a me. Se fosse stato per il sottoscritto, quella notte sarebbe stata l'ultima per Enko.
    Nanako... dissi, in attesa di una risposta.

    Qualunque decisione avrebbe preso, nessuno l'avrebbe costretta a far qualcosa contro il suo volere.







     
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    I



    Nonostante l'approccio estremamente distaccato di Namae, la missione di Nanako finì bene. L'uomo accettò la sua compagnia. Finalmente aveva qualcuno a guidarla in quel mondo ancora tutto da scoprire! Arrivò finalmente il momento delle presentazioni, dopo aver salutato tutte le gatte ed essere partita per la loro prima avventura.

    Che nomi deliziosi. Io sono Nanako, della dinastia Akaru.

    Portò una mano sul petto, con delicatezza e fierezza, mentre esponeva il suo nome al suo nuovo membro del branco. L'uomo non tardò nell'esporre le sue regole per una convivenza pacifica, ritrovandosi subito un'obiezione da parte della donna:

    Ho detto che è il contrario! Sono una gatta che cerca di essere un'umana. Non è così difficile, su.

    Namae sembrava duro di comprendonio. Probabilmente la verità era che lei era fin troppo stramba per crederle dopo solamente cinque minuti, ma si sarebbe ricreduto. Dopotutto aveva promesso alla figlia che gli avrebbe mostrato il suo villaggio d'origine. Presto o tardi avrebbe dovuto credere alla sua storia.
    La ragazza prese il gilet, coprendosi. Con l'abitino decisamente succinto che indossava tutt'ora, il capo datole le copriva il busto,ed anche se non copriva il seno più di quanto già non facesse il suo top succinto, se non alto vestendo largo impediva che le sue forme risaltassero così tanto. Lo annusò, mostrandosi entusiasta. Ora condividevano l'odore, avrebbe potuto giocare con la bambina senza problemi, era ufficialmente parte del branco.
    All'offerta della sigaretta, rispose con un sincero "non lo so", prendendola in mano e guardandone le fattezze. Una leggera annusata le fece storcere il naso. Era un'odore di bruciato che aveva sentito anche quando stava con le gatte, spesso dopo che una collega finiva il suo turno. Dato che Namae ne teneva già una in bocca, non fu difficile imitarlo, facendosela accendere non appena lo fece anche lui. Continuando ad osservarlo, prese una lunga boccata d'aria tramite la sigaretta... per poi tossire diverse nuvolette di fumo, togliendosela dalla bocca disgustata.

    Ewww. Ho sbagliato qualcosa? Davvero ti piace questa roba?

    L'uomo la riempì di domande, sia sincere che ironiche. La gatta sembrava ben disposta al dialogo:

    Oh, mi ci ha portato il branco che mi ha insegnato a prendere questa forma! Loro lavorano per voi umani, vi chiamano "evocatori". Sapevano di questo posto chiamato Neko Senzai, e sembrava il luogo migliore per iniziare ad ambientarmi come... beh, mezza umana diciamo. La trasformazione non è stata perfetta, come puoi vedere. Ma la cosa non mi da fastidio. Ed ho tre anni.

    Sicuramente Namae avrebbe iniziato a ridere o altro alla sua affermazione. Sarebbe bastato poco per far capire alla gatta il suo errore, dopotutto era capitato anche al bordello.

    Ah, ma tu vuoi sapere la mia età umana, vero? Uhm... Sono una giovane adulta, perciò immagino... circa sulla ventina.

    All'ironica domanda sui cani sembrò quasi offesa, arricciandosi in un'espressione infastidita:

    Non ho paura di quelle bestiacce senza cervello! Mi da solo fastidio la loro invadenza e goffaggine. Appena ti vedono ti saltano subito addosso! Sono troppo molesti per i miei gusti. E sì, conosco le arti ninja. Non molte, ma dovrei essere in grado di impararne di nuove se se ne presenta l'occasione. Ma ora tocca a me.

    Gli girò attorno, osservandolo incuriosita, perdendo qualche secondo per fissare la ragazzina, per poi bombardarlo di domande:

    Da dove vieni tu? Di cosa ti occupi? E che fai durante tutto il giorno?

    Le sue domande avrebbero sicuramente fatto passare un po' di tempo durante il viaggio.


    L'uomo la portò davanti ad un'enorme villa, e si sarebbe accorto subito dell'eccitazione di Nanako nel vederla. Non che fosse un villone di chissà quale riccone, ma la gatta fino ad ora aveva vissuto nella tendopoli ben organizzata che era il Neko Senzai (il vecchio locale era tristemente andato distrutto), stavolta avrebbe visto com'era una vera casa!

    Oooh, una casa vera! E' tua? Cosa siamo venuti a fare?

    Vennero invitati ad entrare, e senza troppi complimenti la donna iniziò ad esplorare la casa, a meno di esser stata fermata da qualcuno, controllando ogni cosa con curiosità ed allo stesso tempo cautela. Un odoredi vaniglia invadeva la stanza, forse proveniente dalle candele accese.
    Nonostante fosse poco pratica di atteggiamenti umani, conosceva bene quelli più istintivi, più animaleschi, che gli umani stessi mantenevano dall'antichità. Nanako si accorse subito del corteggiamento silenzioso che le stava porgendo l'uomo di casa. Portò le orecchie leggermente all'indietro, sorridendo cordiale ma indietreggiando quanto bastava per evitare ogni tentativo di contatto che l'altro poteva cercare.

    Sono lusingata dalle sue attenzioni, ma Namae mi ha detto che non lavoro più come prostituta. Sa, io e lui siamo amici.

    Voleva toglierselo d'impiccio, non lo riteneva alla sua altezza, e per farlo avrebbe usato le esatte parole che Namae le aveva ordinato di dire. Si sarebbe voltata verso di lui alla fine della frase, allegra, sicura di aver appena detto la cosa giusta.

     
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    Rumori Sospetti.


    Chapter II



    Il nostro dialogo al chiaro di luna continuò per tutto il tragitto.
    Ascoltai le sue risposte, con lo sguardo sempre rivolto sulla strada in ghiaia che spaccava in due le vaste distese pianeggianti impiegate per la produzione di riso.
    Dovevo trovare un modo per rendere fruttuosa la compagnia di Nanako, infatti, un ritorno ad Amegakure sarebbe stato impensabile fino a quando lei fosse rimasta al nostro fianco.
    Il lavoro non mi preoccupava. Sarei riuscito a gestire i miei traffici senza coinvolgerla.

    Quando la donna felina accettò la mia sigaretta, la osservai con un espressione piuttosto sorpresa. Mi chiesi se la sua decisione fosse stata presa con la speranza di entrare maggiormente in sintonia con il sottoscritto.
    Gli accesi la sigaretta con il mio accendino giallo, illuminandone il volto.
    Come intuibile, alla donna non piacque il forte sapore del tabacco. Tossì tre volte, rilasciando nell'aria piccole nuvole di fumo.

    Abitudine.Risposi.
    Non avevo intenzione di rinunciare a quella sigaretta.
    Se non ti piace, potresti ridarmela?
    Il venditore di tabacco più vicino distava mezza giornata di marcia e non avrei di certo camminato nel pieno di una crisi di astinenza.

    Quando rivelò di avere tre anni, fui ad un passo dall'esplodere in una risata così fragorosa da allarmare i lontani guardiani di Oto. Meglio che non dici in giro che hai tre anni. Più che un consiglio, suonò come un obbligo.
    Il giorno successivo, alle prime luci del mattino, avrei testato con interesse le sue abilità ninja. Ero disposto ad aiutarla a diventare più forte e potente, ma solo dopo essere stato sicuro della sua non appartenenza alle forze dell'accademia.
    Iniziò a muoversi attorno a me, guardandomi con i suoi grandi occhioni marroni. Il suo sguardo era carico di curiosità e di maliziosità.

    CITAZIONE

    Da dove vieni tu? Di cosa ti occupi? E che fai durante tutto il giorno?


    Non mi feci trovare impreparato.
    Non abbiamo una vera e propria casa Mentì, e lo feci per il suo bene.
    Ero consapevole di dovergli spiegare di cosa mi occupavo in giro per il mondo. Per il momento, Nanako aveva diritto a sapere ben poco della mia vita.
    Viaggio e faccio affari. Non avrei aggiunto altro. Approfittai della situazione per tracciare il limite di privacy che la donna non avrebbe dovuto oltrepassare.
    Sappi che fin quando sarai con me non patirai la fame e la sete. Perciò, non preoccuparti di cosa faccio per guadagnarmi da vivere.


    [...]



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    La decisione di Nanako di non concedere il proprio corpo a Enko mi riempii d'orgoglio.
    La donna felina aveva superato una prova molto importante.
    Come può un padre affidare sua figlia a una donna disposta a piegarsi al potente di turno?


    Enko sembrò reagire bene al suo rifiuto, ma dietro la sua risata, l'uomo sopprimeva una rabbia quasi incontrollabile e questo Namae lo sapeva. Lo conosceva da tempo e con lui aveva vissuto esperienze che sua figlia non doveva sapere.
    Rokugi! Kotsuki!
    Dalla stanza adiacente al salotto. a tre metri alla loro destra, comparvero due uomini molto diversi.

    Nuovi acquisti? Non aveva mai visto quei individui.
    Rokugi era alto un metro e settanta. Aveva una mascella squadrata e una lunga barba ben curata, bianca come i suoi capelli.
    Le sue braccia erano muscolose. Le mani tozze e callose suggerivano un passato trascorso in fucina a lavorare l'acciaio incandescente.

    Kotsuki era l'alter ego di Rokugi.
    Alto qualche centimetro in più del primo, il giovanotto aveva al massimo venti anni.
    Sfoggiava una bellezza sfolgorante. Aveva i capelli all'ultima moda, due occhi blu mare profondi come l'abisso, un fisico atletico e un sorriso così perfetto da sciogliere il ghiaccio del Paese della Neve.

    Accompagnate gli ospiti nella loro stanza. Ordinò Enko.
    Certamente. Certamente. Risposero all'unisono, salutando i tre ospiti con un inchino.
    Buonanotte Namae, buonanotte mia cara. Fate come fosse casa vostra. Ci vediamo domani mattina. Dopo aver salutato calorosamente i suoi ospiti, Enko si diresse a sinistra, verso delle scale che conducevano al piano superiore.
    Se la camera da letto della vecchia volpe era situata al secondo piano, la stanza riservata agli ospiti era al piano terra, poco distante dal salotto.
    Le due guardie del corpo fecero strada al trio, introducendoli in una zona della casa, per la precisione un corridoio, arredata personalmente dal loro padrone con il chiaro scopo di mettere in soggezione qualunque visitatore.
    Tralasciando i quadri di valore, presenti anche nel salone, a ogni tre metri l'uomo aveva fatto posizionare delle teche in vetro da cui sarebbe stato possibile ammirare solo una minima parte delle sue ricchezze: gioielli, pietre preziose e perle provenienti dal lontano Paese del Demoni.
    Presi singolarmente, non erano pezzi pregiatissimi, ma nel loro insieme un ladro coraggioso e capace avrebbe potuto tirarci su una bella somma.

    Girato l'angolo, la loro stanza era a circa dieci metri.
    Le due guardie si congedarono solo dopo aver aperto la porta e aver presentato le comodità che Enko offriva loro in quella camera dalle pareti color perla.
    Noi dormiamo nelle stanze affianco. Per qualsiasi cosa non fatevi problemi a chiamarci. Disse Kotsuki, sorridendo. Era così professionale nel suo ruolo che non si concesse alcuna sbirciatina al corpo mozzafiato di Nanako.
    All'interno vi era un letto matrimoniale e un letto singolo, un bagno, un armadio e una finestra che dava su un'ampia risaia.

    Chiusa la porta alle sue spalle, non mi feci sfuggire il letto matrimoniale.
    Letto grande mio! Balzai a quattro di spade sul letto, come un adolescente in gita con i suoi amici, dopo aver consegnato Hounkou tra le braccia di Nanako.

    Dopo aver preparato mia figlia per la notte, mi tolsi i pesanti abiti, rimanendo in mutande e in maglietta. Dovevo nascondere il simbolo dei Fiori tatuato sulla mia schiena, all'altezza del cuore.
    Senza preoccuparmi di Nanako, estrassi dai pantaloni appoggiati ai piedi del letto una piccola pillola rossa. La deglutì senza aver bisogno di bere acqua. Necessitavo di un piccolo aiuto per prendere sonno.
    Mi infilai tra le coperte, affianco a mia figlia. Baciai la sua fronte.
    Buonanotte a tutti. Augurai, già mezzo addormentato. I
    Dobbia..dommire...perc...è ...l principio attivo era estremamente rapido ad agire sul sistema nervoso.
    Crollai ben presto in un sonno profondo.

    [...]



    Dormivano tutti.
    Tutti tranne Nanako.
    Era una donna gatto e per lei la notte era il momento propizio per cacciare.
    Anche se avesse desiderato riposare sotto le calde coperte offerte dal padrone di casa, il mio russare gli avrebbe impedito di addormentarsi.
    Difficile dire che ora fosse quando un rumore improvviso echeggiò per tutto il primo piano.
    Un rumore di un urto, chiaro e distinto.
    Qualcosa di metallico era caduto fuori dalla loro stanza, ma per la gatta sarebbe stato difficile dire cosa fosse stato di preciso.Proveniva dal corridoio, forse dal salone.
    Un coltello? Delle chiavi? Un contenitore in argento? Quel frastuono non fu seguito ad alcun tipo di rumore, se non il forte brontolare di uno stomaco.
    Qualcun'altro si era svegliato.
    Hounkou.
    Si era messa seduta, con la schiena appoggiata sulla spalliera del letto.

    Io ho fame...tanta fame Piagnucolò, massaggiandosi lo stomaco brontolante.
     
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    Notti insonni


    II



    Namae era piuttosto vago nelle sue risposte, al contrario della gatta. Quest'ultima poi, avendo come scopo lo scoprire più dettagli possibili riguardo la vita umana, non sembrava del tutto contenta di quelle risposte vaghe, fissando l'uomo con un broncio leggermente infastidito, chiaramente non contenta. Si illuminò nuovamente nell'udire però la sua ultima affermazione. Con un singolo battito di mani, tornò a camminare al suo fianco, allegra.

    Percepisco la tua diffidenza, ma non mi importa, mi farò bastare queste informazioni. Certo, ad essere sempre così vago non imparerò mai a comportarmi davvero come un'umana...

    Gli ricordò quale fosse il motivo che la spingeva a fare quelle domande. Sicuramente il Fiore, con il lavoro che faceva, diffidava di chiunque in qualunque momento, ed ancora aveva sicuramente molti dubbi riguardo Nanako, nonostante la donna non avesse altro da dirgli. Fortunatamente la diffidenza non era un'emozione estranea per lei, perciò poteva capire il desiderio dell'uomo di voler proteggere qualcosa, o semplicemente il non volersi aprire ancora con lei. Forse facendo il primo passo e portandogli qualche preda appena cacciata avrebbe cambiato idea.


    Il padrone di casa, dopo le avance più o meno subdole fatte alla gatta, sembrò accettare il rifiuto, richiamando due dei suoi uomini per far accompagnare nella loro stanza gli intrusi. Il corridoio, ricco di cose luccicanti e probabilmente preziose, venne controllato senza pudore dalla donna, che si soffermò ad ogni teca, osservandone il contenuto e tirando la manica del suo compagno per convincerlo a fare lo stesso, indicandogli i suoi gioielli favoriti. Arrivati alla stanza, Nanako sorrise cordiale ad entrambe le guardie, ed al contrario del ragazzo più giovane, ella lo squadrò dall'alto al basso, facendogli un saluto con la mano quando questo si congedò. Non appena gli altri uscirono dalla stanza, si lasciò sfuggire un sospiro, seguito da un commento:

    Voi umani siete decisamente adorabili.

    La gatta si accorse del gesto di Namae nel porle la bambina con una certa fretta, per poi prendere avidamente possesso del letto matrimoniale. Nanako spalancò la bocca, tendendo la bimba per il busto e rivolgendosi a lei con le orecchie ben dritte:

    Presto! Andiamo a rubare il posto a papà prima che si prenda tutto il letto!!

    Dopo una piccola rincorsa, lasciò cadere sul letto prima Hounkou, seguendola poi a ruota. Testata la morbidezza del materasso, stropicciò le coperte avvolgendosele attorno, tastandone la morbidezza e strusciandovisi per qualche secondo. Entrambi avrebbero potuto sentire nuovamente le sue fusa, e se avessero avuto un minimo di conoscenza dei felini avrebbero subito capito quanto la donna fosse a suo agio in quel momento.
    Mentre gli altri due compagni si preparavano per dormire, Nanako fece lo stesso, togliendosi tutti i vestiti di dosso e... e basta. Iniziò a stropicciare uno dei cuscini, dandogli la giusta consistenza per potersi mettere comoda durante la notte, restandosene nuda con una naturalezza tale che per un attimo sarebbe parso strano a chiunque chiederle di mettersi qualcosa addosso. Se Namae avesse avuto qualcosa da ridire, la gatta si sarebbe mostrata piuttosto sorpresa:

    Scherzi?? Come fai tu a dormire con quella robaccia addosso!? Già sono costretta a tenerla tutto il giorno, la notte non se ne parla! Ho intenzione di dormire comoda, io.

    Inutili sarebbero stati anche i tentativi di cacciarla nel letto più piccolo. Non importava quale dei due il Fiore avesse scelto, lei lo avrebbe seguito a prescindere, sdraiandosi su quello dove vi si sarebbero posati, e stare in tre sul letto più piccolo poteva essere una pessima idea. La vendetta di Namae sarebbe comunque arrivata molto presto.


    Come gatta, era sì più abituata alla vita notturna, ma prima ancora era abituata a dormire molto. E con le orecchie sensibili che si ritrovava, il russare insistente di Namae non le avrebbe permesso di chiudere occhio. Nonostante gli spintoni continui nel tentativo di svegliarlo e le mani poggiate con insistenza sul suo volto, non sembrava dar cenno di volersi alzare. Riportò la testa sul letto, nervosa, poggiandosi il cuscino sulla faccia attutendo tutti i rumori attorno a lei, mugolando rumorosamente, tremendamente infastidita. Non gli avrebbe permesso di prendere quella pillola una seconda volta.
    Un frastuono, incredibilmente peggiore del russare, e proveniente da fuori la stanza fece scattare la gatta, che drizzò le orecchie cercando di captare altri rumori sospetti. Scivolò fuori dal letto, fissando la porta estremamente concentrata per una buona manciata di secondi, senza però ottenere altri indizi riguardo la fonte del rumore. Il suo udito, seppur sensibile al russare dell'uomo, era stato così sovraccaricato di rumori negli ultimi tre mesi da non essere più efficiente come quando era solamente una felina. Nonostante ciò, il suo istinto da cacciatrice restava vivo in lei, ormai decisa a voler saperne di più.
    La bimba si svegliò a sua volta, probabilmente sempre per colpa del padre, lamentandosi affamata. Nanako si spostò subito verso di lei, prendendole il viso con dolcezza.

    Oooh, povera stella, hai ragione, non ci siamo nemmeno fermati a mangiare qualcosa. Eppure il tuo papi mi aveva detto che quando saremmo state con lui non avremmo sofferto la fame! Mmmh... Forza, aiutami a svegliarlo, così ce ne andiamo tutti in cucina a cercare qualcosa!

    Con la compicità della bambina, iniziò a scuotere l'uomo, nonostante così come prima la cosa sembrava inutile. Tuttavia, a forza di spintoni, arrivarono a spingerlo fino al limite del letto, facendolo cadere con un tonfo secco. Nanako, che dalla prospettiva del Fiore avrebbe fatto sbucare la testa dal materasso, probabilmente seguita dalla bambina, lo osservò per un po', cercando di capire se quella caduta involontaria fosse servita a qualcosa. Lo smettere di russare sarebbe già stato un ottimo segno.

    Dai, pelandrone, dobbiamo andare a caccia, tua figlia ha fame!

    Ormai rinvigorita, la gatta saltò giù dal letto, raccogliendo l'uomo per tirarlo su in piedi, e trascinandoselo fuori dalla stanza con una certa fretta.

    Andiamo Hou, cerchiamo qualcosa da mangiare. Spero che Namae sia in grado di usare quella diavoleria che usate voi umani per scaldare il cibo...

    Naturalmente, selvaggia com'era, non aveva idea di come si cucinasse ancora, nonostante apprezzasse i profumi dei vari piatti creati dagli umani. Ancora non si era mai avvicinata ad un forno, per non parlare del non voler osare giocare col fuoco, elemento di cui aveva istintivamente il terrore.
    Abbandonò per un momento Namae addosso alla porta, tornando nella stanza alla ricerca di un'arma. Nei tre mesi precedenti aveva imparato che le sue unghie non erano resistenti come quelle della sua forma felina, ed aveva imparato ad usare qualche oggetto per rimediare a quella mancanza. Avrebbe frugato prima tra le vesti di Namae alla ricerca di un'arma, ed in mancanza avrebbe preso qualsiasi cosa di appuntito ci potesse essere nella stanza. Trovato l'accendino, lo avrebbe dato allo pseudo sonnambulo Namae, dandogli l'ordine di "controllare il fuoco se necessario". Se tutto fosse andato come sperava, lei avrebbe avuto un coltello in mano, o alla peggio un candelabro, presente nella stanza. A Hou invece, una gruccia, presa dall'armadio. Non si preoccupò del vestirsi, dopotutto era più a suo agio così.
    Uscirono con cautela, più o meno. Le due ragazze dovettero trattenere Namae per la camicia per non farlo cadere con la faccia a terra appena aperta la porta. La gatta avrebbe controllato miniziosamente il corridoio, non ricordandone perfettamente i dettagli, ad eccezione delle teche, che aveva osservato in precedenza con estrema curiosità. Se quella zona fosse stata a posto, avrebbe trascinato il Fiore verso l'altra stanza, dove nuovamente avrebbe controllato se ci fosse stato qualcosa di strano, accendendo prima la luce (sfrotunatamente la sua vista notturna era piuttosto indebolita).
     
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    Il Bello Addormentato e la Mamma Gatta


    Chapter III



    La guardai strusciarsi tra le morbide coperte su cui ero saltato a quattro di spade.
    Mi aveva anticipato con una capriola. Nel suo gesto atletico, la gatta era riuscita ad appoggiare Hounko ai piedi del letto.
    Osservai il suo corpo perfetto con sguardo severo e contrariato. Non vi era eccitazione nei miei occhi. Non era quello il momento. Mi aveva mancato di rispetto.
    Il posto è mio, solo mio. Puntualizzai, sedendomi al suo fianco e cercando di spingerla via con i fianchi. Nanako non volle sentire ragioni. Ero destinato a dormire con lei.
    Non mi dispiaceva, sia chiaro, ma preferivo starmene da solo, con mia figlia.
    Il mio corpo nascondeva segreti, come il tatuaggio, le cicatrici e il lancia spiedi installato dentro al mio avambraccio.
    Hounkou fu di tutt'altro pensiero. Si sdraiò affianco alla sua nuova amica, mimando i suoi gesti.
    Santo cielo.

    Mi infilai tra le coperte.
    Ero a stretto contatto con la gatta, completamente nuda da testa a piedi. Non dovetti sforzarmi per tenere a bada il mio corpo, perché il principio attivo contenuto nella pillola fece tutto il lavoro. I muscoli si sciolsero, il respiro si fece più lento e dopo pochi istanti gli occhi si chiusero.

    [...]




    Caddi a terra.
    OHoOhh...por..misera.. Biascicai qualcosa di incomprensibile, molto simile a un imprecazione.
    Non riuscii ad aprire gli occhi. Le palpebre pesavano come macigni.
    Quanti ansiolitici avevo ingerito la sera prima? Per quanto tempo avevo dormito?
    Dovevo andare alla serra di Goemon, a tenere curato il suo giardino velenoso e le mensole su cui collezionava alcuni dei veleni più letali del Continente.
    Il messaggero oscuro sarebbe giunto a momenti. Non trovandomi al mio posto, per me sarebbero stati grossi guai.

    Due braccia femminili si strinsero attorno al mio corpo. Non era Hounkou, ma una donna di almeno venti anni.
    Sei ...tu? Domandai appena le sue piccole mani si appoggiarono sulle mie spalle. Vi era gioia nelle mie parole.
    Complice la pillola che avevo ingerito, ero convinto che quelle piccole dita fossero della donna che mi aveva salvato un anno prima dai vicoli di Ame.
    Ti ho cercata.. a lungo. All'idea di averla ritrovata, provai una felicità immensa. Cercai di alzarmi il più velocemente possibile, ma i miei muscoli non rispondevano come dovevano.
    Ricordavo il suo aiuto e tutto ciò che era accaduto quel giorno: le bende strette sui miei occhi per impedirmi di vedere il suo volto, il suo bacio e il suo ordine di non tornare indietro, di non cercarla per nessuna ragione al mondo, di riniziare una nuova vita, con un nuovo nome e una nuova carriera, in quel mondo dimenticato da Dio.
    Io l'avevo fatto. Avevo provato a dimenticarla, a cancellare dalla mia mente il suo dolce ricordo, ma avevo fallito.
    La mia vita passata, persa nei meandri più oscuri della mia memoria, influenzava ancora le mie scelte.
    Perchè... Vidi il volto di Nanako e il suo seno prosperoso a pochi centimetri dalle mie mani. Mi morsi la lingua.
    La mente annebbiata dalla droga mi aveva tirato un brutto scherzo. Uno dei tanti, ma in quell'occasione avevo rivelato parte del mio recente passato e ciò mi diede un fastidio tremendo.
    Mi accorsi di avere le mani strette sulle sue braccia. Mollai la presa.
    Papà...io e Nanako abbiamo fame.
    Potei svegliar.... Si, si, ka...diamo. Avevo la gola secca e la bocca impastata.
    Mi voltai verso l'uscita, imbarazzato. Fortunatamente, Hounkou non sembrava aver capito a fondo le mie parole.
    Camminai verso la porta.

    Nulla ci ostacolò. Raggiunto il salone, trovammo la cucina oltre una porta scorrevole situata a sinistra dell'entrata, vicino al camino ancora acceso. Le ante non erano chiuse, ma accostate.
    L'imprenditore non aveva investito molto sulla sala da pranzo: vi era un semplice tavolo con almeno sei sedie di frassino, due credenze su cui vi erano bicchieri, piatti e posate, e un piccolo piano cottura con cinque fornelli di diversa ampiezza.
    Lungo le pareti verniciate con un giallo orrendo, vi erano tre mobili rovinati al cui interno gli affamati avrebbero trovato numerose pentole, oltre a cereali, uova, carne e molto altro.
    Avevano una scelta molto ampia.
    Non ci sono i croccantini al gusto di salmoneRidacchiai. Afferrai una semplice padella dal manico lungo. Cadde tre volte a terra, ma alla fine riuscii a posizionarla sopra il fornello.
    Avrei cotto due uova.
    Vedi se c'è..per Hounko...Cosa vuoi? Chiesi alla bambina.
    Latte e biscotti. Con il cacao.
    Feci un profondo respiro. Non avevo la forza per rispondergli, figuratevi se in quel momento fossi stato in grado di mettermi alla ricerca del latte e di una pentolina adatta. Mi aveva chiesto troppo. Avrebbe mangiato le uova con me.
    Guarda che sono buone. Cercai di convincerla.
    No. Voglio il latte, non mi piacciono quelle.
    Una fettina?
    Voglio il latte!
    Si si...ci pensa...Nanako. Posizionai una sedia vicino al fornello, così da potermi sedere e riposarmi.
    Vedi e c'è del latte in giro. La testa era così pesante che dovetti appoggiarmi sul bordo del mobile, a pochi centimetri dal lavello.

    Trovare una busta di latte non sarebbe stato difficile. Appena Hounko si fosse voltata per consegnarla al sottoscritto, Nanako mi avrebbe trovato con il capo rivolto verso il pavimento, gli occhi chiusi e la bocca aperta. Un rivolo di bava colava dal labbro inferiore.
    Sopra la pentola, i gusci delle uova si erano crepati. L'albume a contatto con l'acciaio ad alta temperatura dava luogo a piccoli scoppiettii piuttosto rumorosi, ma non sufficienti a farmi sobbalzare.
    Oh...un bicchiere...si...ahah Sussurravo nel sonno. Sognavo di essere nella taverna di Ru Wai, in compagnia del suo assistente. Sorridevo e ridacchiavo.
    Quel ragazzo dalla mano mozzata era molto simpatico.

    Cosa succede qui? La voce di Enko echeggiò per tutta la cucina. Il suo volto era comparso tra le ante scorrevoli dell'ingresso.
    Indossava una vestaglia in seta, color rosso fuoco.
    Le sue labbra sottili si inarcarono in un sorriso malvagio.
    Dormivo pesantemente e a poca distanza dal sottoscritto, sola e indifesa, vi era una donna completamente nuda, dal fisico perfetto. In tutta la sua vita, trascorsa tra bordelli e luoghi d'affari, mai si era trovato dinnanzi a quella perfezione.
    Due piccioni con una fava. Aveva l'occasione giusta per vendicarsi del rifiuto ricevuto da Nanako e per uccidere un uomo scomodo, in possesso di materiale pericoloso su di lui.
    Avete fame? Vi chiamo Rokugi e Kotsuki...non dovevate alzarvi voi.
    Urlò i loro nomi, sperando di non svegliare l'Oleandro. Ovviamente, il mio sogno non si sarebbe interrotto così facilmente.
    Varcò la soglia della cucina, famelico.
    Sulla sua mano destra, l'uomo stringeva una lunga frusta in pelle nera.
    Non doveva accadere adesso...ma visto che ci siamo. Ridacchiò, cercando di non far troppo rumore.
    Si lanciò verso Nanako, come un maniaco.
    Sferrò un primo colpo in direzione della sua gamba sinistra, all'altezza dei suoi quadricipiti. [I Slot Azione]Velocità 100
    Forza 150

    Il colpo non era rapido, ma farsi colpire da quell'arma sarebbe stato piuttosto dolorosoPotenza 15.
    Considera che la frusta ha un range di tre metri.
    .
    Agitò nuovamente il braccio armato.
    Nanako sarebbe stata minacciata al volto prima con una frustata proveniente da sinistra verso destra e dall'alto verso il basso, e successivamente con un malrovescio sinistro. [II Slot Azione]Velocità 125
    Forza 100
    Potenza 15
    [III Slot Azione]Velocità 150
    Forza 100
    Potenza 10


    Ben presto, i tre sarebbero stati braccati all'interno di una cucina, compresa Hounkou.
    Non vi erano coltelli nelle vicinanze.






     
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    Istinto materno


    III



    La caduta dal letto funzionò, più o meno. Namae aveva iniziato a sbiascicare qualcosa, era un buon segno. Non appena la gatta lo raccolse, iniziò a parlare, probabilmente delirando. Alla sua prima domanda, Nanako avrebbe risposto un po' distratta, faticando per sorreggerlo:

    E chi vuoi che -ooof! Chi vuoi che sia? Santi Kami, se sei pesante!

    Ma l'uomo continuò a farle domande, apparentemente felicissimo nel vederla. Ormai era chiaro che non stesse parlando con lei, ma si stesse riferendo a chissà cos'altro. Quando le prese le braccia, la gatta lo aiutò a sostenersi in piedi, seppur confusa dalla sua reazione. Il cambio di espressione, unito al tono di voce tornato nuovamente serioso così come lo aveva conosciuto furono una facile interpretazione del fatto che fosse tornato alla realtà. Uscì rapido (se rapido si poteva definire un uomo che a stento riusciva a stare in piedi) dalla stanza, seguito a ruota dalle due ragazze. Nanako prese la bambina per mano, sussurrandole:

    Papà sembra davvero stanco. Penso che abbia bisogno di tanta acqua. Dobbiamo dargli da bere. E se non vuole bere, buttagli l'acqua in faccia. D'accordo?

    Quando ancora stava al Neko, era così che vedeva venir risvegliate le sue colleghe, quando iniziavano a comportarsi in modo strano, di solito dopo aver bevuto acqua amara. Era sicura che quel metodo poteva funzionare anche con lui.
    Giunti in cucina, Namae se ne uscì con una battuta che stavolta riconobbe, poichè già posta dalle altre gatte, e non solo! Le avevano già regalato un pacco di croccantini, che aveva snobbato senza pudore dopo una rapida annusata. Al solo ricordo arricciò il naso, disgustata, poggiando il coltello che aveva preso dalla camera sul tavolo della cucina.

    Non credere che avrei mangiato quella robaccia scadente! Vedi di tirar fuori da quell'armadio qualcosa di buono, le signorine vanno viziate.

    A giudicare dallo scambio di parole dei due, Hou sembrava dello stesso parere. Latte voleva, e latte doveva avere. La gatta ridacchiò, notando la difficoltà dell'uomo nel gestirla, abbassando il busto per invitare la bambina a raggiungerla.

    Sì, ci pensa Nanako a trovarti il latte. Sono sicura che nell'armadio freddo ne troveremo un po'.

    Ancora non aveva imparato tutte le parole corrette. L'importante era capirsi.
    Aperto il frigo, trovarono una bottigliadi latte pronta da aprire, ed un paio d'acqua, belle fresche. La gatta le porse entrambe ad Hou.

    Questo è per te, e questa per papà. Mi raccomando, o beve, o in faccia. Oh, Ma non hai nemmeno una ciotola! ...Ci penso io.

    Voltandosi e vedendo le condizioni dell'uomo che pareva aver ripreso a delirare, decise di cercare lei stessa un bicchiere per la bimba, aprendo gli sportelli al di sopra del fornello. Fece appena in tempo a spalancarli, che la voce del vecchio proprietario, entrato improvvisamente in cucina, attirò la loro attenzione. La gatta si voltò, iniziando a parlargli senza farsi problemi.

    Oh, è lei! Dove ha nascosto i biscotti? Hou ha un sacco fam-

    Lo sguardo della ragazza scivolò sulla mano dell'uomo, armato di frusta. Si zittì, portando indietro le orecchie, ancora immobile in quella posizione. Di nuovo, le bastò un'occhiata per capire dove voleva arrivare. Certi istinti animaleschi erano per lei tremendamente facili da riconoscere, e quell'uomo non sembrava volerli nascondere. Non sapeva che approccio usare. Aveva lasciato il coltello su tavolo, da quella distanza non riusciva a raggiungerlo, doveva prima avvicinarsi all'uomo. Ed allo stesso tempo, doveva assicurarsi che Hou e suo padre stessero bene.

    Hounko. Stai vicina a me.

    Ancora immobile, fissò il vecchio, che con un colpo secco fece schioccare la frusta. Nanako saltò finendo sui ripiani della cucina, portando la bimba con sè. La seconda frustata non tardò ad arrivare, e per proteggere Hou finì col farsi colpire la spalla, lanciando un grido dolorante all'impatto. Fortunatamente da quella posizione era fuori pericolo dal gancio dell'uomo.
    Fortuna volle che, data la stagione, la finestra della cucina fosse aperta, dando così a Nanako una buona possibilità per fuggire, trovandosi al piano terra. Tenendo Hou con un un braccio, le rubò la bottiglia di latte dalle mani, che essendo di vetro sfruttò come arma e distrazione, lanciandola in direzione della testa dell'uomo, mentre si affettava nel saltare dalla sua posizione alla finestra, saltando fuori e scappando da lì. Voleva raggiungere la stanza da letto dall'esterno, in modo da poter recuperare un arma, o chiudere dentro la bimba e potersi occupare da sola delle minacce incombenti. Hou probabilmente non avrebbe preso bene la cosa.

    Stai tranquilla, Hou! Ora torniamo da papà! Devo metterti al sicuro prima!

    Le due guardie arrivarono quando la gatta era ormai già fuggita dalla finestra, grazie al loro sonno leggero quel richiamo sarebbe bastato a svegliarli. Arrivati nella stanza, avrebbero visto Namae, in condizioni a dir poco pietose. Il più giovane prese il coltello dal tavolo, ridacchiando.

    Lo sai che drogarsi fa male, vero? Ahah.

    Si abbassò lentamente sul Fiore, dandogli poche attenzioni. Poggiò una mano sulla sua spalla, preparandosi a tagliargli il collo al livello della gigulare. Il più grosso si sarebbe spinto a guardare fuori dalla finestra, controllando dove stesse andando la gatta (e probabilmente il loro capo). Nessuno dei due sospettava che Namae potesse essere lucido in quel momento.



    Chakra: 8 1/2 /10
    Vitalità: 7/8

    Arte del Salto
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, per l'intero round, può effettuare salti più efficaci, pari al triplo del normale. In alternativa, negli inseguimenti, è possibile incrementare la velocità di 1 passo a round. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: ½ Basso a salto)
    [Da studente in su]
     
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    Ritirata. Svegliarsi arrabbiati.


    Chapter IV



    Ferita dalla frustata di Enko, Nanako riuscì a sgattaiolare dalla finestra insieme a Hounkou, spaventata dal signorotto violento.
    La bottiglia di vetro s'infranse contro la spalla destra di Enko, squarciandogli il pettorale.
    Quando quest'ultimo si affacciò all'esterno, dopo essersi ripreso dal colpo ricevuto, le due donne avevano già girato l'angolo.
    Sono scappate Namae, ti hanno lasciato solo. Sussurrò. Godeva che tra i due non vi fosse un legame affettivo, che la donna se ne fosse andata lasciandolo in balia di tre uomini armati.

    Prima di lasciare la camera da letto per andare alla ricerca della cucina, nessuno aveva pensato di aprire la finestra, perciò dopo aver ben pensato di uscire all'esterno, l'unico modo per rientrare furtivi nell'edificio era attraverso una persiana aperta al primo piano, sopra la loro stanza da letto, a ben cinque metri d'altezza.

    Se fosse riuscita a rientrare da lì, Nanako si sarebbe trovata dietro una scrivania in legno d'acero stracolma di fogli e penne.
    L'ufficio era ampio come la cucina da cui era fuggita. Se sul lato destro vi era una libreria con testi di economia, nel lato opposto, su lunghe mensole, Enko aveva stipato almeno venti faldoni rilegati. Il suo archivio.
    Rovistando tra i fogli e le cartelle, la donna non avrebbe trovato alcuna arma.
    Solo spaccando[Potenza 10 Durezza 2] l'unico cassettino della scrivania, chiuso a chiave, la felina avrebbe potuto equipaggiarsi con un Kaiken, tenuto lì da Enko per sicurezza.


    [...]




    Riaffiorai dal trip quando una mano maschile strinse con forza la mia spalla destra.
    Un sottile corpo freddo fu appoggiato sul mio collo. Un brivido percorse la mia schiena.
    Le sue parole, la sua risata e quel coltello pronto a sgozzarmi punzecchiarono il lato violento del mio animo, appartenuto al vecchio me.
    Le sue azioni furono la firma della sua condanna a morte.
    La rabbia esplose all'improvviso dentro al mio corpo.
    Per fortuna mia figlia non era lì. La piccola Hounkou non doveva conoscere il Namae violento.
    Lo sai che farsi i ca*** degli altri ti fa campare poco. Risposi, o almeno pensai di averlo fatto. La mia mente era occupata a mettere in azione una delle mie combo preferite.
    Un piccolo spiedo avvelenato venne sparato dall'avambraccio destro in direzione dello stomaco del bastardo. [I Slot Azione]
    Intuito 400
    Veleno C0 (Riflessi) + Allucinogeno (Scoordinato)

    Lancia Spiedi [Meccanismo]
    Il Lancia Spiedi è un tubo applicabile ad un arto con 3 aperture nei quali è possibile stipare proiettili minuscoli. La gittata è pari a 15 metri. Avvelenando il Lancia Spiedi è possibile somministrare 2 dosi anziché 1. È possibile scagliare fino a 3 proiettili.Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 55)
    [Da genin in su]

    Veleno Debilitante C1 (5 dosi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa un malus di una statistica primaria scelta di 2 tacche per 2 round. La vittima, se somministrate ulteriori 2 dosi entro 2 round dalla prima somministrazione, sarà Spossata (DnT Leggero).Tipo: Supporto - Variabile
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 50)
    [Da genin in su]

    Allucinogeno [5 Dosi] [Tonico]
    Questa boccetta contiene un potente allucinogeno che può essere utilizzato per aggiungere un effetto allucinogeno ad un Tonico oppure ad un Veleno. L'effetto allucinogeno consente di assegnare 1 status a scelta tra Stordito o Scoordinato, per 2 round e di aumentare l'efficacia del tonico di 2 Bassi o 2 Leggere o 2 Tacche a seconda del bonus concesso. È possibile applicare massimo una dose per Tonico/Veleno. Se consumato direttamente causa una forte nausea, Stordimento e Scoordinato per 2 round, solo se ingerito direttamente e solo se ingerite tutte e 5 le dosi. Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscolo
    (Potenza: 0 | Durezza: 0)
    [Da genin in su]


    Un solo istante dopo, il braccio destro scattò in avanti, con l'obiettivo di frantumare le sue costole con un potente pugno a palmo aperto, potenziato da una modesta quantità di chakra. [Slot Tecnica]Palmo Distruttivo - Houshou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare un colpo con il palmo: la Forza è incrementata di 4 tacche e non risentirà di nessun malus da eventuali danni subiti durante l'esecuzione. Il colpo inoltre può spingere indietro l'avversario di 9 metri. È possibile utilizzarla in Subisci e Mena come se posseduto il talento 'Tecniche Immobili'.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da genin in su]


    Indipendentemente dall'esito del mio pugno, con un rapido movimento del braccio sinistro, da sinistra verso destra, avrei scagliato la pentola rovente verso il volto del nemico. [III Slot Azione]Forza: Rossa+2
    Velocità: Rossa
    Potenza decidi tu, ma considera che sopra ci sono anche le temibili uova :ghu:


    Dove sono? Respirai profondamente, guardandomi attorno.
    Avevo molta sete.
    Vidi Enko e il secondo bodyguard vicino alla finestra. L'imprenditore sanguinava dal pettorale.
    Mi alzai dalla sedia, afferrandola con la mano destra. Un arma non convenzionale, ma piuttosto pericolosa se data in mano a un padre che non trova sua figlia.

    DOV'E' MIA FIGLIA? DOV'E' NANAKO? Gridai con tutta la voce che avevo in corpo.
    Le pupille erano dilatate. L'adrenalina aveva sostituito il principio attivo della pillola sedativa, rendendomi furioso e incapace di tollerare troppi giri di parole.


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    Grida di disperazione


    IV



    Fortunatamente, sembrava che il vecchio avesse deciso di non inseguirle. Un sollievo temporaneo, avrebbe potuto così nascondere la bambina, ma doveva fare in fretta e tornare il prima possibile da Namae. La cucciola era probabilmente sconvolta da quella separazione improvvisa. Nanako si infilò in dei cespugli che decoravano il retro della villa, piuttosto grandi e folti, infilandovici dentro Hou. Annusò l’ambiente, strofinando alcune foglie e fiori di quel cespuglio per mischiarne l’odore con quello della bimba, nascondendola del tutto. Purtroppo non aveva il naso fine come un tempo, ma se lei non la percepiva, probabilmente nemmeno quel maniaco ci sarebbe riuscito. La accarezzò diverse volte per tranquillizzarla, seppur evidentemente frettolosa di andarsene.

    Stai qui, d’accordo? In silenzio. Quella brutta bestiaccia non ti deve trovare. Io torno subito, lo prometto, prima vado a prendere papà!

    Si spostò verso la finestra della loro camera, cercando di forzarne l’apertura, fallendo miseramente. Un qualsiasi umano avrebbe cercato di rompere il vetro aiutandosi con qualche strumento… Ma lei era una gatta. E come tale, alzò il muso per aria, cercando altre entrate disponibili. E la forte luce che vedeva da una finestra del primo piano attirò la sua attenzione. Dopo aver preso per bene la mira sculettando appena, si diede lo slancio per saltare ed atterrare con eleganza nel bordo della finestra, potendosi così infilare in quello che sembrava essere l’ufficio del vecchio.
    Era di nuovo dentro. Ora le serviva solamente qualcosa che potesse sostituire i suoi artigli malfunzionanti. Da quando era diventata umana, le sue unghie si erano rivelate essere troppo delicate per poterle usare come nella sua forma felina. Ma al Neko aveva imparato che i coltelli erano un’ottima alternativa a quel problema. Non sapeva però dove trovarne! Ricordava che molti di essi si trovavano nella stanza del cibo, ma quella al momento era troppo pericolosa. Doveva cercare qualcosa di simile lì attorno.
    Fece cadere un paio di quei grossi libri che, una volta a terra, scoprì essere ricolmi di fogli. Decisamente non quello che stava cercando… eppure provava una strana soddisfazione nel veder cadere tutta quella roba a terra. Continuò a far cadere qualche altra decina di quei libri che una volta a terra sparpagliavano documenti ovunque, finendo per ricoprire il pavimento dell’ufficio di fogli. Sussultò solamente quando sentì un grido al piano di sotto, tornando al suo obiettivo iniziale. Sulla scrivania c’erano diversi oggetti di forma affusolata. Ne prese uno, sbattendolo con violenza sul legno. Lasciava una piccola conca, insieme ad un segno blu. Ne provò un altro, pareva più appuntito, ma non appena cercò di infilzare il legno la punta si ruppe in fretta, lanciando due scagliette metalliche per la stanza. Non sembrava aver alternative. Prese una manciata di penne [due biro e tre stilografiche], e si affrettò a scendere, saltando giù dalla finestra per tornare alla cucina dallo stesso punto dalla quale era scappata. Udì il suo nome da lontano, accelerando il passo.


    Nessuno si sarebbe aspettato dei riflessi del genere da un uomo apparentemente svenuto. Il ragazzo venne avvelenato dallo spiedo, trovando poi a malapena il tempo di impastare prima di ricevere un poderoso gancio che lo lanciò via, lasciandolo tremendamente ferito. Il più grosso dei due si mise in mezzo, deviando la padella con un braccio, subendone però la scottatura. Le due uova finirono a terra insieme ad essa, lasciando una chiazza d’olio bollente. Non strinse nemmeno i denti per il dolore, preparandosi al contrattacco. Namae si mostrò terribilmente attivo e violento verso il capo delle due guardie, che con un gridolino si armò di frusta, cercando di colpirlo agli stinchi e di intralciargli i movimenti.
    La guardia si armò di coltello, prendendolo dal tavolo della cucina, lì dove lo aveva abbandonato la gatta, cercando di infilzare la spalla destra di Namae, momentaneamente voltato di spalle con la sedia in mano. Se fosse stato colpito, l’Oleandro si sarebbe sentito indebolito
    Colpo Stremante
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può rendere i propri colpi fisici debilitanti. Ogni colpo senz'armi o con [Potenziamenti] può ridurre di 1 tacca la resistenza nella zona colpita, oltre al danno; i malus rimarranno attivi per 2 round. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: ¼ Basso per Colpo)
    [Malus Massimo: 1 per Grado]
    [Da genin in su]
    , e la cosa sarebbe accaduta per ogni assalto successivo. Il secondo assalto arrivò da sinistra, un gancio sulla guancia se si fosse voltato, un colpo alla nuca se fosse stato di spalle, per terminare con una seconda coltellata al centro del busto. L’altra guardia, terribilmente ferita, estraette una pallina dalla tasca, lanciando un fumogeno
    Fumogeno [Bomba]
    Piccoli esplosivi che creano una nube di fumo che si dirada dopo 1 round, se utilizzato in un ambiente aperto, dopo 3 post, se in un ambiente chiuso. Zone fortemente areate diminuiranno l'efficacia dell'esplosivo. Concede Occultamento Parziale entro 4,5 metri dal punto d' impatto.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    in mezzo ai due combattenti non appena il suo compagno diede l’ultimo colpo.
    Il vecchio, nel mentre, sembrava avere tutte le intenzioni di fuggire dalla finestra, ma una certa gatta avrebbe incrociato la sua strada...



    Chakra: 7 1/2 /10
    Vitalità: 7/8
     
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    Accordo o Battaglia/Nell'oscurità di una cucina


    Chapter V



    Hounkou era stata ben addestrata da Namae.
    Abituata a seguirlo nei suoi loschi traffici, la bambina sapeva di dover sempre obbedire agli ordini di suo padre.
    In sua assenza, era Nanako a comandare su di lei. Sebbene la conoscesse da poco tempo, si fidava della gatta. Era sua amica dopotutto.
    S'infilo nel cespuglio senza fiatare, cercando una posizione comoda.

    CITAZIONE
    Stai qui, d’accordo? In silenzio. Quella brutta bestiaccia non ti deve trovare. Io torno subito, lo prometto, prima vado a prendere papà!

    Annuì, preoccupata.
    All'interno del cespuglio, coperta dai rami e dalle foglie, nessuno sarebbe stato in grado di individuarla.
    Appena vide Nanako raggiungere il primo piano con un singolo balzo, la bambina sgranò le palpebre. Non aveva mai visto nessuno saltare così in alto, nemmeno suo padre.
    Desiderò essere come lei, bella forte e agile.
    Nemmeno un minuto dopo essere balzata all'interno della dimora, la gatta fece ritorno in giardino con cinque penne in mano. Senza avvicinarsi alla bambina, scattò in direzione della finestra che dava sulla cucina, da cui era scappata.

    Avrebbe incrociato Enko a metà strada.
    Ullalà Esclamò, con espressione stupita.
    Dopo aver atteso così tanto nella sua maledetta cucina, a causa del risveglio di Namae, aveva perso la speranza di rivederla.
    C'era un solo motivo se la ragazza avesse deciso di non scappare dalla sua proprietà.
    Oooh...allora ci tieni a lui. Ridacchiò.
    La speranza di avere la testa di Namae come trofeo si affievoliva sempre più.
    Aveva bisogno di ostaggi...e la bambina sarebbe stata perfetta.
    Dimmi dov'è Hounkou, in cambio ti lascerò andare e potrai avere ogni oggetto di valore all'interno della casa. Una delle tante dimore che aveva nel Continente Ninja.
    Regalare una fetta del suo patrimonio in cambio di una piccola umana da usare contro Namae era uno scambio molto equo, forse leggermente a suo favore.
    Il Fiore si sarebbe addolcito come un cagnolino se avesse saputo che in risposta a una sua qualsiasi azione il collo di Hounkou sarebbe stato reciso da un grosso coltello. Forse alla fine sarebbe morto uguale, ma vuoi mettere la soddisfazione di lasciare come regalo al nemico la testa mozzata della figlia?!

    Se Nanako avesse rifiutato la gentile offerta dell'imprenditore, quest'ultimo avrebbe stretto con forza il manico della frusta.
    Cosa ti lega così tanto a loro? Scommetto che non sai nulla della loro vita...di cosa hanno fatto. Corse verso di lei, agitando la sua arma. [Slot Gratuito]Movimento 6m

    E di cosa sono capaci. A due metri di distanza, Enko ruotò attorno al proprio asse verticale, in senso orario, facendo perno sulla gamba sinistra.
    Sfruttò la forza centrifuga per sferrare un violento colpo di frusta sul polso della mano in cui aveva le penne. [I Slot Azione]Forza: Bianca+2
    Velocità: Bianca
    Potenza.15.

    Mantenendo le distanze inalterate, Enko provò a far attorcigliare la sua arma attorno alla caviglia destra della gatta. [II Slot Azione]Forza: Bianca
    Velocità: Bianca+2
    Potenza 10 + Azzoppato.


    Se il suo tentativo fosse andato a buon fine, con uno strattone del braccio equipaggiato (destro), Enko avrebbe approfittato della sua corporatura, tutt'altro che piccola, per far cadere la ragazza davanti a sé, completamente inerme. [III Slot Azione]Forza: Bianca+2


    Qualora Nanako fosse riuscita ad evitare il tentativo di presa; colmo di rabbia, l'uomo avrebbe tentato di colpire il volto della ragazza con un poderoso colpo di frustra, dal basso verso l'alto e da sinistra verso destra. [III Slot Azione]Forza: Bianca
    Velocità: Bianca+2
    Potenza 15



    Vedremo se con una bella cicatrice al volto Namae sarà ben felice di averti ancora con lui ahahahah



    [...]



    Mi stavo annoiando ahahah Fremeva, come un lupo affamato davanti alla preda. Lo sentivo agitarsi dentro me, all'altezza dello stomaco. Chiunque fosse - una seconda personalità o il mio vecchio me - ogni volta che la situazione diveniva tesa, l'entità acquisiva forza. Come una creatura demoniaca, essa emergeva dall'abisso della mia mente e mi spingeva ad uccidere.
    Se in presenza di mia figlia ero costretto a reprimere quella brama di violenza e sangue, quando ero solo e circondato da nemici, mi lasciavo coinvolgere appieno, senza pensare in alcun modo alle conseguenze delle sue decisioni.
    In quella cucina, ero in inferiorità numerica.
    Tre contro uno, con un uomo capace di tenermi testa. Chiunque avrebbe pensato di fuggire, ma non io, non il Fante di Fiori il cui soprannome aveva appena iniziato a circolare per il Continente Ninja.
    I miei occhi si iniettarono di sangue quando nessuno rispose alla mia domanda.
    Digrignai i denti.
    Per ovvi motivi, la miaa attenzione era rivolta principalmente sulla guardia del corpo che era riuscita a deviare la pentola bollente, ma i miei sensi coprivano l'intera stanza.
    Percepì con chiarezza il movimento di frusta di Enko. Consapevole della sua forza ridicola, non lo degnai di una difesa. Rimasi immobile.
    Il cuoio impattò contro la caviglia. [Danno Leggero]Forza Bianca
    Resistenza Rossa
    Potenza Arma 15.
    -> Potenza minima del colpo 7,5 -> Leggero

    Enko... Pronunciai il suo nome con disgusto. Fastidioso e inutile come una mosca, quell'uomo sarebbe morto per ultimo, nel peggiore dei modi.

    Terrorizzato come un topo in trappola, la guardia che aveva osato ribellarsi a me si fiondò sul coltello appoggiato sul tavolo.
    Non mi mossi. Ero così benevolo da concedere a lui l'onore del primo attacco.
    Non dovetti attendere molto.
    Lo vidi lanciarsi verso di me, sferrando un pericoloso affondo sulla spalla destra.
    Le mie gambe rimasero salde al terreno. Avevo la sedia nella mano destra ma difficilmente quel legno sarebbe riuscito a resistere all'impatto con la lama.
    Per sicurezza, decisi di schivare il colpo ruotando le spalle in senso orario, di qualche grado, in modo da mandare in fumo il suo colpo.[I Slot Difesa]Riflessi: Rossa+3

    Non ebbi il tempo di riprendere fiato. Con un rapido del movimento del braccio sinistro, l'uomo tentò di colpirmi al volto con un poderoso gancio.
    Sebbene la sua rapidità fosse degna di nota, con l'ausilio del chakra ero in grado di muovermi più velocemente di lui. Piegai il busto all'indietro, con l'obiettivo di allontanare il volto dalla traiettoria del pugno. [II Slot Difesa]Riflessi: Rossa+3
    L'altra guardia era ancora a terra, alle spalle del suo compagno. Enko era piuttosto silenzioso. il mio udito Percezione (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Percezione. [Da genin in su]
    non captava alcun suo movimento.

    Ora hai stufato. Dissi nel vederlo orientare la propria arma in direzione del mio stomaco. Con una spinta della gamba destra, eseguii un lungo balzo all'indietro, superando la serie di fornelli su cui avevo appoggiato la pentola. [III Slot Difesa]Riflessi: Rossa+3
    Appena i miei piedi toccarono il suolo, una piccola sfera cadde tra me e il mio avversario.
    L'esplosione generò una nube di fumo nero. Questione di pochi istanti e l'intera cucina cadde nell'oscurità.

    Tutt'unoDalla descrizione del fumogeno, esso dona Occultamento Parziale.
    Furtività (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività. [Da genin in su]
    con le tenebre, girai subito attorno al tavolo. Mollai la sedia. Ne avrei avute altre a portata di mano.
    Mi posizionai davanti alla porta che dava sul salone, a qualche metro di distanza. [Slot Gratuito]Movimento 6m
    Se non ricordavo male, l'ultimo ad entrare nella stanza era stato il bestione. Aveva accostato le due ante.
    Sapevo cosa fare.
    Le due guardie avrebbero udito un rumore sordo e di breve durata provenire dal salone. [Slot Tecnica]Tecnica del Suono Ammaliante
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'illusione si attiva se le vittima sono presenti entro 12 metri dall'utilizzatore. Le vittime udiranno un qualunque suono provenire da un punto deciso dall'utilizzatore all'attivazione e saranno invogliate a raggiungerlo e rimanerci; le vittime non raggiungeranno né stazioneranno in un posto apparentemente dannoso per la propria salute. Se la vittima si oppone alla malia, avrà un malus di 3 tacche a Velocità e Riflessi. L'efficacia è pari a 10.Tipo: Genjutsu -
    (Consumo: Mediobasso / Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]


    Se le mie orecchia avessero captato il rumore di ante in movimento, avrei afferrato una sedia al mio fianco con entrambe le mani e dopo aver caricato le braccia, portandole dietro al capo, l'avrei lanciata in direzione dell'ingresso, cercando di far meno rumore possibile. [I Slot Azione]Forza: Rossa+3
    Potenza ?

    A causa del fumo e della medicina ingerita, non nutrivo grandi speranze per quell'attacco: nel caso peggiore, la sedia si sarebbe schiantata contro una delle quattro pareti, ma se fossi stato fortunato, qualcuno avrebbe ricevuto una bel colpo sul capo.

    Mi spostai nuovamente, di qualche metro, così da schivare eventuali colpi o jutsu di reazione. [II Slot Azione]Movimento.
    Mi limitai a quel singolo attacco. Non sarebbe stata una buona idea muoversi troppo.









    Chakra: 31/40
    Vitalità: 13/14
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Kunai × 5
    • Bende Rinforzate × 2
    • Lancia Spiedi × 2/3
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Doppia Lama × 1

    Note
    ///

     
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    Battaglia elettrizzante


    V





    Nanako, nel cercare di raggiungere Namae, si trovò il percorso bloccato dal sudicio proprietario della casa. Le pupille, già sottili per via dell'oscurità, si affilarono ancora di più quando l'altro iniziò a parlare, pensando di poter comprare la gatta. Nanako non rinunciava certo a nuovi oggetti luccicanti o delicati e morbidi abiti, ma mai in cambio della bambina. Lo si poteva chiamare istinto materno, o di branco, poco importava: in quel momento i tre erano un clan, e finchè non avessero deciso di separarsi, avevano la priorità su qualsiasi cosa.

    Soffiò con rabbia alla proposta Enko, più simile ad un puma che ad un esile gattina. Le dimensioni avevano mutato il suo ringhio in un verso più simile ad un ruggito, borbottato con aggressività. Non era decisamente in vena di trattative.

    Enko attaccò, sfruttando la sua lunga frusta, facendo l'errore di avvicinarsi alla gatta nel farlo: per evitare la sua offensiva, per l'agile gatta fu sufficiente un leggero saltello alla sua sinistra, ed uno scatto verso l'uomo stesso, rendendo la lunga arma inerme ad una distanza così ravvicinata. [SD I e II] Indietreggiare per scagliare l'ultimo colpo non lo avrebbe salvato dall'assalto della gatta: lasciò cadere quasi tutte le penne a terra, tenendone solo due per mano, e mentre l'altro la attaccava col suo colpo di frusta, si spostò quel poco che bastava per evitare un colpo al volto, facendolo cadere sulla spalla, mentre lei lo coglieva alla sprovvista, ruggendo ed infilandogli le due penne rimastele in mano nelle cavità oculari, con una discreta violenza! [S&M]Slot difesa: +2 Res bianca
    Slot azione: +2 For


    Il suo assalto non terminò lì, con il nemico probabilmente accecato, lo colpì sotto al mento con un gancio [SAII]en bianca, proseguendo la sua offensiva con un'agile piroetta per darsi la carica e colpirgli la bocca dello stomaco con un violento calcio, cercando di spingerlo lontano. [SAIII]For+2 La sua nudità non era un problema per lei, e involontariamente si era forse data un vantaggio contro Enko. Avrebbe imparato presto ad approfittare nel modo giusto di una distrazione così semplice ed efficace.



    Il fumogeno sembrò favorire più il nemico che le guardie stesse. Il più giovane, ferito, si mise in piedi a stento, mentre il grosso gli ruggiva contro, furioso: Deficiente!! Così lo fai scappare!! Il rumore delle porte confermò il suo sospetto, notando l'ombra dell'Oleandro muoversi in mezzo al fumo. Devo sempre fare tutto io! Si mosse rapidamente all'inseguimento, solo per cadere nel trucchetto di Namae. Il suo grugnito ed il frastuono della sedia sulla sua schiena confermarono il colpo ricevuto. Sfortunatamente per l'uomo, non era un colpo fatale anche se la sorpresa gli aveva impedito di difendersi, garantendo una discreta offesa.

    La festa non era finita. Il fumogeno ancora invadeva la stanza, e l'Oleandro si trovava tra i due fratelli, seppur non esattamente in mezzo a loro. Il più grosso sapeva dove fosse il suo compare, ma non esattamente dove fosse Namae: lo avrebbe forzato a stanarsi. Nascosto dal fumo, compose i sigilli per attivare una saettaSaette Inarrestabili
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Drago, Pecora, Topo, Scimmia (4)
    L'utilizzatore può scagliare diversi fulmini lunghi mezzo metro dagli arti superiori; la gittata massima è 15 metri. La Velocità dei fulmini è pari alla Velocità dell'utilizzatore e ha potenza pari a 20. Oltre il primo, ogni lancio richiede 1 slot azione.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Mediobasso ogni fulmine)
    [Fulmini Massimi: 1 per Grado]
    [Da genin in su]
    e scagliarla verso la direzione da cui aveva ricevuto la sedia. Non appena Namae si fosse mosso per evitarla, o la luce del fulmine avesse rivelato la sua posizione, ne avrebbe scagliato un secondo [SAI] puntando al centro del torace, l'area più ampia che poteva sperare di colpire. Sempre sfruttando la luce prodotta dall'elettricità, si sarebbe avvicinato per colpirlo con un gancio [SAII] al volto, seguito da un sinistro al petto, cercando di prevedere una sua schivata verso il basso. [SAIII]

    L'altra guardia, lasciata sola, conosceva bene le abilità del compagno: debole com'era, rimase in disparte per chiudersi la ferita, aprendo però il rubinetto del lavandino della cucina. Presto, il pavimento si sarebbe allagato, e sarebbe bastato un sottile strato d'acqua per far sì che l'elettricità provocata dalla tecnica si propagasse per tutta la stanza. [Note]Tra due turni il pavimento si riempirà di un sottile strato d'acqua, provocherà Azzoppato a chi ne resta all'interno


    Chakra: 5½ /10
    Vitalità: 5½ /8
     
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    Botte da orbi


    Chapter VI



    Nanako non si fece incantare dalle parole di Enko e reagì emettendo un soffio rabbioso che all'uomo suonò simile a quello dei serpenti. Avrebbe riso se la rabbia per quel diniego non lo avesse mandato fuori di testa.

    La donna gatto dimostrò di possedere l'agilità e l'astuzia tipica dei felini: schivò la prima frustata con un balzo laterale e con una mossa a sorpresa accorciò le distanze con il nemico, così da annullare la pericolosità dell'arma.
    Sulla terza frustata, la donna sferrò un inaspettato contrattacco: le penne serrate nella mano della gatta squarciarono in modo irregolare la sua guancia destra [SD I - Danno]Riflessi: Bianca+2
    2 Leggere
    ma il prezzo da pagare fu un colpo al collo. [Note]A te il calcolo dei danni. Secondo me non puoi spostare l'impatto dal volto alla spalla. Te lo becchi su un lato del collo Grazie al chakra, Enko era riuscito a inclinare il volto appena in tempo per evitare di subire il colpo negli occhi.
    Con il campo visivo spostato di lato, non vide il gancio in arrivo e lo subì in pieno. [Danno]Danno Leggero
    Era stato un ninja in passato, di discreto valore, ma dopo anni trascorsi senza allenarsi, i suoi riflessi erano diventati troppo lenti per riuscire a schivare anche il calcio circolare. In un mix di istinto e fortuna, il braccio di Enko si trovò davanti allo stomaco un attimo prima dell'impatto. [SD II - Danno]Danno Leggero

    Indietreggiò, dolorante e con mezzo volto pieno di sangue.
    Gettando la frusta a terra, Enko caricò la donna gatto cercando di colpirla con una poderosa spallata. [SA I]Velocità: Bianca+2
    Forza: Bianca

    Se Nanako fosse riuscita a schivare o a rimanere in piedi, l'uomo avrebbe cercato di colpirle il fianco destro con un potente gancio sinistro, seguito da un gancio destro al volto sinistro. Un uno due banale ma pur sempre pericoloso. [SA II + SA III]Velocità: Bianca+1
    Forza: Bianca+1


    Se fosse caduta ai suoi piedi, invece, il sudicio uomo avrebbe cercato di colpirla con un calcio destro al volto, per poi gettarsi sopra di lei, così da immobilizzarla. [SA II]Velocità: Bianca+2
    Forza: Bianca
    [SA III]Tentativo di Presa. Forza: Bianca+1. Liberarsi costa Slot Azione.


    [...]



    La strategia diede i frutti sperati. La sedia lanciata alla cieca esplose sulla schiena del nemico e il suo grido di dolore mi fu utile per avere una idea più precisa della sua posizione.
    La battaglia era ancora lunga, dall'esito incerto e anche un piccolo errore avrebbe potuto condannarmi alla sconfitta.
    Rimasi fermo, in attesa del momento giusto per attaccare, ma il nemico si dimostrò molto astuto e fortunato.
    Quest'ultimo scagliò una saetta proprio nel luogo in cui mi ero acquattato.
    Non ebbi problemi a schivarlo per mezzo di un balzo laterale [SD I]Riflessi: Rossa+3
    Consumo: Basso
    , ma mi trovai completamente impreparato quando il nemico scagliò una seconda saetta verso il mio busto.
    Merda. Esclamai, mentre la scarica elettrica bruciacchiava il mio petto. [Danno]Potenza 20 - 2 Leggere
    Approfittando della luce emessa dalla saetta, l'uomo si portò sotto di me, provando a colpirmi con un gancio sinistro. Mi limitai ad alzare il braccio destro a difesa del volto. [SD II]Riflessi: Rossa+3
    Danno Leggero

    Con l'oscurità che rioccupava la zona illuminata, indietreggiai con un salto, così da poter evitare ogni altro colpo o affondo del nemico. L'idea fu saggia perché nel movimento percepii un sibilo a pochi centimetri dal mio volto, seguito da uno spostamento d'aria. [SD III]Riflessi: Rossa+3
    Non ebbi il tempo di festeggiare perché qualcosa mi colpii al petto, smorzandomi il fiato. [Danno]1 Leggera al busto Strinsi i denti, con il busto piegato in avanti, mentre per qualche ragione l'acqua stava riempiendo il lavandino.
    Perché aveva aperto la valvola? Cosa aveva intenzione di fare la seconda guardia? La risposta fu nel ricordo della saetta che mi aveva colpito pochi secondi prima.

    Senza consentire al nemico più forte di spostarsi, sferrai un diretto dove era giunto il suo ultimo pugno, mirando all'altezza del suo volto. [SA I]Velocità: Rossa+4
    Forza: Rossa
    Consumo: Mediobasso
    1/2 Leggera al Braccio DX

    Cercando di captare ogni rumore prodotto dal nemico, così da avere un'idea più o meno chiara dei suoi spostamenti, tentai di colpirlo con una ginocchiata ai genitali, spingendo la gamba destra in avanti con la forza dell'intero corpo. [SA II]Velocità: Rossa+3
    Forza: Rossa
    Consumo: Basso

    Con la rotazione del busto in senso antiorario, avrei cercato di colpirlo al volto con una gomitata destra. [SA III]Velocità: Rossa
    Forza: Rossa+3
    Consumo: Basso

    Terminai la mia offensiva con un gancio sinistro, molto più pericoloso rispetto al diretto precedente. Il mio obiettivo era colpirlo, anche solo alla spalla, perché il vero danno sarebbe stato causato dall'effetto del chakra rilasciato dalle nocche. [TA]
    Se la memoria non mi tradiva, alle loro spalle doveva esserci una finestra aperta. Presto, prima che l'acqua avrebbe iniziato a diffondersi sul pavimento, la nube prodotta dall'allucinogeno si sarebbe diradata.  




    Chakra: 22/40
    Vitalità: 8.5/14
    En. Vitale: 24.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: Balzo
    2: Parata
    3: Balzo
    Slot Azione
    1: Pugno
    2: Ginocchiata
    3: Gomitata
    Slot Tecnica
    1: Palmo distruttivo
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1

    Note
    ///
     
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10 replies since 10/6/2018, 09:19   230 views
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