Cuor d'Acciaio

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    Ritardatari


    - I -






    Organizzare il piccolo viaggio non sarebbe stato complesso, dopotutto non era una missione ufficiale ed ai due sarebbe bastato essere sufficientemente preparati per essere certi di riportare la pelle a casa, per questo Raizen cercò di accorciare il più possibile i tempi.

    Visto che vorrai organizzarti al più presto per Ame direi che partiremo tra una giornata, passa pure dal retro quando sarai pronto, mi troverai li.

    Il giorno prestabilito Raizen avrebbe fatto entrare Sho il tempo necessario per mostrargli il tragitto da fare per evitare tutti i territori nemici: muoversi fino al deserto sunese e da li puntare a nord.

    Si, è lungo.

    Tuttavia il viaggio, quantomeno nella sua prima parte, non sarebbe stato sgradevole, affrontare il deserto durante il giorno in quella stagione sarebbe stato piacevole, seppure con gli inconvenienti dovuti alla sabbia fine e inarrestabile.

    Dovremmo riposare qui, non so cosa potremmo trovare al nostro arrivo, e non voglio arrivare troppo stanco, e contando che si è fatta sera direi che abbiamo una buona possibilità di arrivare li la sera successiva, preferisco sbrigare le indagini durante la notte.

    Il giorno successivo arrivare a destinazione fu leggermente più faticoso, per quanto le foreste del paese dell’Orso tenessero un po' più calore delle steppa nuda e cruda il freddo era assai più rigido, combatterono il freddo con dei pesanti mantelli muniti di cappuccio.

    Fanculo, si gela qui.
    E sti mantelli ce li danno in dotazione ma si perdono tutto il calore in sventolio.
    Tra l’altro puoi pure toglierti la maschera, che magari ti si appiccica al naso.
    Non penso troveremo qualcuno che ci riconosca quassù, non te quantomeno.


    Fu l’unico commento di Raizen nel vedere che il cratere che doveva essere li ad aspettare unicamente loro era coperto da una curiosa struttura.

    Non siamo stati gli unici a saperlo a quanto pare.

    Stavano osservando quella che sembrava una zona di quarantena dal limitare del bosco, una zona rialzata che nonostante tutto non gli permetteva di capire cosa stesse succedendo, il movimento all’esterno era infatti molto poco nonostante le luci all’interno illuminassero quasi tutta la struttura.

    E sembrano avere una discreta organizzazione, può darsi sia questa la ragione per cui non abbiamo ricevuto solleciti.

    Stava riflettendo sopra l’albero ma con scarsi successi.

    Facciamo una cosa, io sto qui a dare un occhiata, non ho problemi a rendermi introvabile casomai avessero qualcuno a sorvegliarmi, te...
    Hai presente il villaggio qui vicino che abbiamo passato venendo verso qui?
    Ho dato un occhiata ed è il più vicino qui attorno, vai a darci un occhiata, io resto qui a vedere come si muovono le cose.


    A Sho decidere come muoversi per trovare le informazioni necessarie.
     
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    Cuor d'acciaio


    Post primo - Seguire la scia




    Molto bene, a domani allora. Sapevo che Raizen non mi avrebbe mandato via a mani vuote, ma l'idea di andare a caccia di una stella non mi era decisamente passata per la testa. Non che le meteore siano per forza parti di stelle , ma è decisamente una visione più poetica così.

    Il giorno dopo non tardò ad arrivare e , non appena mi fui preparato, mi recai al punto prestabilito dal Kage. Entrai nel palazzo amministrativo tramite un ingresso secondario, giusto il tempo necessario per studiare il percorso da affrontare. Beh, una bella passeggiata, non c'è che dire. Evitare i territori ostili avrebbe consumato del tempo, ma era necessario, non volevamo di certo dare nell'occhio più del dovuto.

    Lungo, sì. Difficile, no. Il viaggio fino al deserto filò liscio come l'olio ed il ritmo serrato che mantenemmo ci permise di coprire il tragitto in un tempo minore di quanto mi aspettassi. Anche l'arido deserto non si rivelò particolarmente difficile; la stagione rendeva la temperatura accettabile e la cedevolezza della sabbia poteva essere tollerata senza troppi problemi. Va bene, mi sembra una buona idea. Risposi all'idea di Raizen di accamparsi.

    La temperatura del deserto notturno, famosa per essere rigida, non era niente se paragonata a quella che ci trovammo ad affrontare una volta giunti nelle foreste del paese dell'orso. Ehy sei tu che ordini questi mantelli. Risposi scherzosamente al kage mentre toglievo la maschera della tigre per riporla col resto del mio equipaggiamento; Raizen aveva ragione, nessuno lì conosceva il mio volto e girare con una maschera avrebbe di certo attirato l'attenzione più di quanto potesse farlo un normale ed anonimo viso.

    Al nostro arrivo, purtroppo, il cratere formato dalla meteora era stato coperto da una struttura provvisoria. Non penso che la caduta di un meteorite possa passare troppo inosservata, mi aspettavo che avremmo trovato qualcuno.
    Sfortunatamente la struttura ci impediva di capire cosa stesse succedendo all'interno del cratere, tuttavia l'aspetto di zona di quarantena che sembrava avere mi faceva supporre che il prezioso obiettivo fosse ancora al suo interno. Se non altro sappiamo che quello che cerchiamo si trova ancora qui, altrimenti non si spiegherebbe il perché di tutta questa sicurezza.

    Secondo consiglio di Raizen mi recai al villaggio più prossimo al sito di caduta in cerca di informazioni.
    Il luogo era come me lo aspettavo, un piccolo paese formato da strutture mirate a sopportare il freddo rigido di quei luoghi, da dove iniziare le mie ricerche però? Feci un rapido giro di osservazione in cerca di persone che potevano sembrare improprie in un posto del genere, ma la maggior parte di quelle che vidi sembrava gente completamente normale. In un posto freddo come questo probabilmente la popolazione tende a trovare svago e calore all'interno di un luogo comune, magari una locanda, se così fosse questa potrebbe essere il fulcro delle informazioni del paese stesso. Una rapida ricerca mi permise di trovare il luogo che stavo cercando: una locanda dall'aspetto spartano, situata circa al centro del villaggio; entrai con tranquillità e, reggendomi le spalle come a comunicare il freddo tramite il linguaggio del corpo, mi diressi al bancone. Qualcosa per riscaldarmi, per favore. Dissi all'oste. Pazzesca questa cosa della meteora eh? Continuai, una volta che mi ebbe portato la bevanda. Ho sentito dire che molteplici Daymio sono interessati alla cosa... mi avvicinai al viso dell'oste. ...si parla del ritrovamento di una qualche forma di vita aliena. Falso, inventato di sana pianta, ma quello che sarebbe successo dopo mi avrebbe aiutato a puntare un bersaglio. Dare un'informazione fasulla infatti avrebbe potuto portare l'oste a correggermi fornendomi di sua spontanea volontà informazioni veritiere , decisamente più efficace che una domanda diretta. Inoltre avrei prestato massima attenzione al mio ambiente circostante in cerca di una reazione di riso o disapprovazione rispetto alla mia affermazione, a qualcuno che conosceva la verità sarebbe risultata infatti una stupidaggine colossale. L'amo era stato buttato, dovevo solo aspettare un pesce.
     
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    La Locanda


    - II -






    Le considerazioni di Sho non erano certamente inaspettate, ma questo non voleva dire che le condividesse a pieno.

    Si, certo, hai ragione.
    Ma cavolo, guarda qua che attrezzatura, un conto e se troviamo un manipolo di persone a ronzarci attorno, qualcuno con un cavallo che cerca di trainarsi via il meteorite, o qualche maniaco come me che cerca dei nuovi materiali.
    Ma questo… ci hanno montato un centro di… ricerca, forse?
    Tutto attorno!
    No no, qua c’è qualcosa che non torna.


    Mentre Sho continuava a dirgli la sua, pur senza distrarsi, continuava a guardarsi attorno, cercando di carpire il possibile.

    Ah certo, certo.
    Ma mi chiedo, un meteorite che causa un cratere di queste dimensioni non dovrebbe essere troppo grande, di sicuro non grande a sufficienza da non poter essere spostato.


    A giudicare dalla tensostruttura infatti sembrava che il cratere non superasse i trenta metri di diametro.

    Non sono di certo uno scienziato, ma da un cratere simile non tiri fuori niente di più grande di un cavallo tipo.
    Certo, peserà qualcosa come otto volte tanto, ma non sarebbe comunque gigante.
    Va bene comunque, vai pure e se riesci portami qualcosa che sia almeno tiepida.


    Il paese, già da come era risultato ad una prima occhiata da parte di Sho, era quello di modesti montanari, basse pareti in legno e alti tetti in paglia, con spioventi ripidi adatti a difendersi dalla neve, un cerino mal messo sarebbe stato un disastro.
    Il ciottolato che teneva ferme le strade aveva qualche ciuffo d’erba ai lati, segno che la vita al villaggio non era poi troppo frenetica se i fili verdi riuscivano a ritagliarsi un loro spazio.
    Tuttavia, nonostante l’esiguo numero di case qualcuno per strada si vedeva, e da una rapida occhiata, essendoci molti adulti, era facile dedurre che qualcuno fosse di troppo o che qualche casa ospitasse più di un nucleo di persone che per la loro età sarebbero dovute essere indipendenti, anche perché nessuno portava un vestiario differente da quello che pareva essere comune in quei luoghi: pesanti kimono, dei jimbe morbidi e caldi e dei pellicciotti per coprire il busto, i più freddolosi, le donne per lo più, persino la testa.
    Alla locanda la situazione si sarebbe fatta certamente più accogliente che non all’esterno, l’alcool si sa, rende tutti più cordiali e il numero di persone presenti pensavano a riscaldare l’ambiente insieme ai camini.
    L’ingresso di Sho non venne notato praticamente da nessuno se non da quelli che erano in prossimità della porta che nel vederlo entrare non riuscirono a trattenere un sorriso divertito dal suo equipaggiamento tutt’altro che sufficiente per il clima di quella zona.
    L’oste lo seguì distrattamente con lo sguardo mentre si avvicinava, inquadrandolo come nuovo del posto, ma non proferì parola se non un cenno della testa.

    Beh se vuoi qualcosa per scaldar…
    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
    CHE COSA?!?


    Una risata spontanea e sentita che giunse così improvvisa da risultare del tutto inarginabile.

    Oh!
    Cervelloni!


    Disse verso un gruppetto di forse tre persone, non facilmente distinguibili in quanto sul fondo della sala.

    Vi siete portati anche i comici?
    Ahahahah!


    Il locandiere parve riprendere il controllo, prendendo un piccolo bicchierino e mettendovi all’interno un liquido giallo paglierino.

    Manda giù, tiri avanti per un giorno intero.
    Parola di Jiro.


    Strizzò l’occhio a Sho lasciandolo bere senza disturbarlo.
    Il liquore era discretamente buono, ed il sapore che richiamava l’aria che si respirava all’esterno lasciava pensare che fosse fatto con erbe locali.

    Sei nuovo di qui sembra, una rarità.
    Quantomeno fino a quando non è piovuto quel sasso.
    Non so chi ci sia interessato questi tipi sono arrivati dopo che abbiamo chiesto aiuto all’accademia, da un primo esploratore fino alla troupe al completo, in qualche mese hanno portato un sacco di soldi al villaggio, da allora è un via vai continuo.
    Anche se qui il denaro conta fino ad un certo punto, viviamo per la maggiore di ciò che ci da la natura, ma se non altro i soldi possiamo usarli ovunque.
    Gli ospiti non puzzano mai per la gente solitaria dei boschi, ma secondo qualcuno questi iniziano ad avere un certo odore.


    Disse l’ultima frase sporgendosi verso lo shinobi, quasi in confidenza, di sicuro difficilmente udibile da qualcun’altro nel trambusto.
     
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    Cuor d'acciaio


    Post secondo - A pesca




    Il filo a cui avevo attaccato la mia esca si era mosso, non abbastanza da farmi presupporre che l'obiettivo avesse abboccato, ma a sufficienza perché capissi che qualcosa lì attorno si stesse muovendo. Ehy, riferisco solo quello che ho sentito! Ribattei all'oste per poi unirmi alla sua fragorosa risata. Sicuramente una mossa del genere avrebbe messo in evidenza come non avessi ostilità verso nessuno ed avrebbe aiutato al non capire che stavo cercando informazioni sul meteorite. Mi girai un attimo verso le tre persone che l'oste aveva indicato per poi rivolgergli un cenno della testa ed un sorriso.
    Spostai l'attenzione sul bicchiere davanti a me, un liquido giallo paglierino dall'aspetto denso lo riempiva nella sua totalità. Di certo qui non sono tirchi con le porzioni, si vede che gli ci vuole per tollerare questo freddo infernale. Afferrai tranquillamente il bicchiere e lo portai davanti alla bocca per poi inalarne l'odore, una piccolo respiro mi avrebbe permesso di capire se quella bevanda fosse completamente innocua<!-- --> Segugio [1]
    Abile: L'utilizzatore può percepire il veleno tramite l'olfatto: il veleno sarà considerato come furtivo, parigrado l'utilizzatore del veleno. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di percepisce in modo accurato l'odore di oggetti e persone, ottenendo un vantaggio a riconoscere camuffamenti, raggiri o la presenza di materiale tramite l'olfatto. Il riconoscimento di una persona è possibile solamente entro brevi periodi di tempo, oltre i quali, in assenza di precedenti interazioni frequenti o prolungate o particolari motivazioni gdr sarà impossibile avere certezza dell'identificazione[Da chunin in su]
    , anche se sentivo di non dovermi preoccupare troppo per il momento.
    In ogni caso avrei bevuto il contenuto del bicchiere senza mostrare tentennamenti, se qualcuno avesse voluto in qualche modo avvelenarmi voleva dire che avevo una pista da seguire e, utilizzando la mia abilità nel lenire gli effetti venefici, avrei potuto rigirare la situazione a mio vantaggio senza che questo se ne rendesse conto. Non ho Kokuo con me, devo stare attento, ma fino a questo posso spingermi.
    Ahhh, ottimo! Esclamai poggiando con forza il bicchiere sul bancone per poi ascoltare attentamente le parole di Jiro. Raizen aveva ragione, la cosa puzza, però non sembrano aver dimostrato comportamenti violenti per il momento, il che mi fa pensare di potermi muovere con le buone, almeno per adesso.
    Jiro, per cortesia, vorrei altri quattro di questi deliziosi drink e, se non è di troppo disturbo, una pietanza calda da portare via. Non si poteva certo dire che non pensassi al decimo.
    Attesi che mi fossero consegnate le quattro bevande e, nell'attesa che il cibo fosse pronto, presi i quattro bicchieri per poi portarli al tavolo dei tre individui che avevo identificato prima. Spero di non essere troppo disturbo. Esordii, poggiando le bevande sul tavolo. Ma ho qualche momento da passare e non amo particolarmente bere da solo, vi prego, unitevi a me. Sorrisi e mi sedetti con loro, bypassando tranquillamente la parte in cui chiedevo se fossero d'accordo. Solo il sedermi così vicino a loro mi avrebbe portato indizi preziosi<!-- --> Segugio [1]
    Abile: L'utilizzatore può percepire il veleno tramite l'olfatto: il veleno sarà considerato come furtivo, parigrado l'utilizzatore del veleno. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di percepisce in modo accurato l'odore di oggetti e persone, ottenendo un vantaggio a riconoscere camuffamenti, raggiri o la presenza di materiale tramite l'olfatto. Il riconoscimento di una persona è possibile solamente entro brevi periodi di tempo, oltre i quali, in assenza di precedenti interazioni frequenti o prolungate o particolari motivazioni gdr sarà impossibile avere certezza dell'identificazione[Da chunin in su]

    <!-- --> Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi. [Da genin in su]

    <!-- --> Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore. [Da genin in su]

    <!-- --> Conoscenza Medica (Intermedia) [2]
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare anche status Medio; richiedono 6 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di leggera ogni giorno. Possiede conoscenze anatomiche che gli permettono di individuare i punti deboli e resistenti degli avversari, anche nella concitazione della battaglia.(Richiede Conoscenza Medica (Base))
    [Da chunin in su]

    <!-- --> Percezione (Intermedia) [2]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Percezione anziché +3.(Richiede Percezione (Base))
    [Da chunin in su]
    .
    In pochi istanti avrei memorizzato i loro odori, i loro volti, le loro movenze ed avrei notato i più piccoli particolari dei loro corpi e comportamenti: una posizione della schiena particolare dovuta ad un lavoro che la viziasse, delle mani di un combattente, l'odore del sangue sui vestiti o anche un odore sconosciuto che poteva appartenere al meteorite e mille altri ancora dettagli, niente sarebbe sfuggito alla mia percezione. Insomma, quindi voi lavorate su quel coso caduto dal cielo eh? Ma è vero o no che ci sono degli alieni? Mi avvicinai al tavolo. Parliamoci chiaro, se non fosse per quello perché ci sarebbe tutto interesse per uno stupido sasso caduto dal cielo? In questo posto ne cadono a bizzeffe! Si sarebbe teso il filo della mia canna? Qualcuno di loro avrebbe abboccato?
     
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    Il Trio


    III






    La bevanda si rivelò essere totalmente innocua, dopotutto stare pronto con un liquido avvelenato in attesa di un forestiero non era certamente facile, soprattutto se c’era da aspettarne uno di cui non si conosceva la faccia.
    Gli alcolici vennero serviti in un batter d’occhio, ma appena il ragazzo fece per allontanarsi il barista gli afferrò un braccio.

    Hei.

    Non era affatto amichevole.

    Non si fa servizio al tavolo damerino.

    La seconda volta invece si, abbastanza da essere accompagnata da un sorriso giocoso, nonostante avesse cinquanta anni suonati.

    Aspetta qualche secondo, preferisci agnello, maiale di montagna o manzo?
    Si accompagnano solo con patate.


    Appena ricevuta la richiesta avrebbe preso da una vicina stufa due dei quattro contenitori, pescando da uno dei pezzi di carne tagliati a grossi bocconi, muniti di una glassa bruna e lucida e dal secondo delle patate, molto probabilmente cotte nella cenere dei camini a giudicare dal colore.
    Le avrebbe tagliate in due mettendovi all’interno qualche condimento prima di mettere tutto dentro un piatto e passarglielo.

    Cento ryo.
    E fidati, valgono ogni centesimo.


    Non era proprio economico come prezzo, ma evidentemente gli stranieri avevano fatto lievitare un po' i prezzi.
    Al tavolo i tre abbozzarono un sorriso, ormai alle domande avevano fatto il callo e verso il nuovo arrivato pareva non provassero alcun tipo di emozione se non un po' di noia.

    Ahah!
    La risata del barista non è stata sufficiente?


    Osservarli avrebbe permesso a Sho di capire che di scienziati avevano poco, i calli erano in tutta la mano, ed erano ingrossate dalle temperature rigide.

    Noi in realtà non ci occupiamo di niente di scientifico, siamo di qui, ci hanno assunto quando sono arrivati.
    E credimi col cazzo che mi sarei avvicinato a quella struttura se da quella roccia fosse uscito qualcosa.


    Uno degli altri uomini sarebbe intervenuto, quasi interrompentolo.

    Già però è strano, solitamente chiunque arrivi prende e va via, questa volta sono arrivati di gran carriera a montare quella roba.

    Il terzo di loro si mise a ridere.

    Ahahah a Jiro da fastidio solo perché suo figlio non è stato assunto, ci chiama cervelloni proprio per quello, crede che ci voglia chissà cosa per lavorare li e invece ci hanno preso solo perché facciamo quello che ci viene chiesto e basta.
    Penso che un paio di volte abbia anche cercato di intrufolarsi li dentro per sabotarli.
    Il figlio intendo, sta sempre li a parlare di complotti, a fantasticare.
    Credo abbia fatto un modellino dell’intera vallata per registrare tutte le meteore cadute!


    I tre, già sufficientemente pieni alcool ogni tanto esitavano sul piatto ricco che Sho aveva portato con se, notando che ancora era intonso.

    Ma quello?
    Non lo mangi?
    Se l’hai preso solo per cortesia a Jiro te lo mangio io eh, stasera non ho decisamente voglia di tornare a casa e mettermi ai fornelli.


    I tre parevano essere abbastanza legati nonostante qualche piccolo screzio
     
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    Cuor d'acciaio


    Post terzo - La cena è servita




    Maiale di montagna per favore, le patate sono perfette. Il gusto deciso di selvaggina mi pareva più adatto a Raizen, ma non ne ero certo, fu allora che in me scattò qualcosa, come un'epifania. Da quando ero entrato in contatto con Raizen sembrava che il mondo fosse cominciato a crollare; in maniera graduale avevamo dovuto affrontare side sempre più ardue per le quale non aveva mancato di addestrarmi, eppure, nonostante tutto il tempo trascorso assieme, non potevo essere sicuro nemmeno di quale carne preferisse. Mi fa quasi intristire. Pagai senza esitazione prima di congedarmi da Jiro.

    I tre erano più eloquenti di quanto mi aspettassi; il loro aspetto vissuto, con un corpo segnato da lavori pesanti, e la tranquillità con cui parlavano del meteorite mi permisero di capire che si trattasse davvero di semplice personale assoldato per il lavoro pesante. Accidenti. Pensai buttando giù il secondo bicchiere. Pare un buco nell'acqua. Continuai ad ascoltare le parole dei tre tizi, leggermente annebbiati dai fumi dell'alcool, fintanto che non citarono in figlio di Jiro. Questo potrebbe essermi utile. Il ragazzo poteva rivelarsi davvero un folle che si immaginava cospirazioni ovunque, ma, anche in quel caso, avrebbe pur sempre avuto con sé una miniatura della vale che mi avrebbe permesso una visione panoramica della situazione. Dall'altra parte, vista la peculiarità del trattamento che stavano riservando a questa particolare meteora, il ragazzo poteva averci visto giusto e custodire qualche preziosa informazione. Ah, capisco. Il figlio di Jiro dove lo posso trovare e come si chiama? Sapete, magari lui la pensa più come me! Attesi quindi la risposta del trio mentre con una mano tiravo verso di me il piatto. Spiacente ragazzi, ma questo è per un mio amico.
    Una volta ricevute informazioni sul posto in cui si trovava il figlio di Jiro mi sarei congedato dal tavolo ringraziando i tre per la compagnia e, dopo aver incartato il piatto che mi era stato servito, sarei uscito dalla locanda per tornare dal Juudaime.

    Poi non dire che non penso a te. Dissi rivolto a Raizen mentre gli passavo il piatto preparato da Jiro. Per ora non ho trovato niente di interessante, però la gente del luogo sembra si stia insospettendo verso il trattamento che stanno riservando a questa meteora. Ho saputo che un ragazzo del villaggio dovrebbe avere una miniatura della valle, con segnate le sedi di cadute delle varie meteoriti fino adesso. Sto andando a vedere se può sapere qualcosa di utile. Tu hai coperto nulla? Scambiate le informazioni necessarie con il Kage mi sarei quindi rimesso in marcia verso il mio obiettivo. Ah, Raizen. Mi fermai un attimo. Per curiosità, qual è il tuo piatto preferito? Dopo la sua risposta sarei quindi partito in direzione del figlio di Jiro.
     
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    Rapporto


    IV






    I tre parlottavano allegramente ma alla richiesta di Sho riguardo il figlio di Jiro restarono per un momento disorientati, pareva che avessero preso per uno scherzo l’iniziale convinzione di quello straniero.

    Mah… io non lo so che cavolo vi gira per il cervello.
    Non ce ne bastava uno di scemo ora arrivano anche in gita, e sono pure in due!


    Il più vecchio dei tre perse interesse, prendendosi la sua bevuta ed accomodandosi in modo da non essere costretto a guardare Sho che se però avesse insistito avrebbe ricevuto la sua risposta dal più giovane.

    Per tutti i Kami… la seconda traversa della via principale, a destra e poi di nuovo a destra dopo una cinquantina di metri, l’unica casa con la luce accesa fino a tarda notte.

    L’ultimo dei tre nemmeno commentò anche se il suo sguardo verso Sho era leggermente mutato, non che potesse essere una minaccia, dopotutto pareva proprio che quello dei ninja per lui fosse un mondo piuttosto lontano e con cui raramente aveva avuto a che fare, eppure si poteva notare che i suoi occhi erano alla ricerca di qualcosa, forse di un dettaglio o chissà che.
    Ottenute le sue informazioni e direttosi nuovamente da Raizen il Consigliere avrebbe trovato il kage ancora appollaiato sul suo ramo, individuarlo dalla distanza non sarebbe stato semplice visto che grazie alla trasformazione il mantello era diventato praticamente un pezzo di corteccia.

    Oh, già di ritorno.
    Pensavo avresti passato la notte fuori.
    E non sei neanche tornato pesto, quindi male male non è andata.

    Gli occhi di Raizen però erano già stati attirati dal fagotto che teneva Sho, infatti l'aveva visto ben prima che gli venisse passato, certo non ci voleva chissà quale grande occhio visto che non veniva nascosto, ma era evidente che da quel momento la sua attenzione era focalizzata su quello che immaginava essere una pietanza calda. Gli si illuminò lo sguardo mentre allungava le mani.

    Grazie, grazie.

    Avrebbe aperto il mantello ed accovacciandosi avrebbe ritirato la testa dentro per mangiare, facendo dell’indumento una piccolissima tenda, non prima di notare che quello era l'unico fagotto però.

    Te non ti sei portato niente però, te ne lascio?

    Era evidente che qualcosa nel suo animo non era profondamente allineato con quella richiesta, il visto infatti era un pò quello di un cane mansueto a cui si toglie l'osso prima che finisse di rosicchiarselo, ma fortunatamente la sua abilità di recitazione gli permetteva di diluire un pò l'eventuale dispiacere di dover rinunciare a ripulire il piatto, cosa che rendeva quell'offerta un sacrificio più grande di quanto non potesse sembrare.

    Tu dimmi pure che hai scoperto intanto.

    Chiese prima di buttarsi sul piatto ed ascoltare, meravigliandosi non poco della richiesta di Sho.
    Prima di dare una risposta avrebbe fatto capolino con la testa, guardandolo per qualche istante.

    Perchè me lo chiedi?

    Nessuno gli aveva mai fatto una simile domanda infatti, e la sua spontanea curiosità faceva ben comprendere quanto le persone che si interessassero un minimo alla sua persona fossero rare.

    Comunque dipende dai momenti.
    Se ho bisogno di qualcosa di forte mi piace sia il maiale che il manzo, dipende da quanto sono buoni.
    Battere del buon maiale pascolato a ghiande in montagna è difficile, come anche una bella bistecca di manzo massaggiato al ritorno dalle colline di Konoha.
    O della capra di mare.
    Andando sul delicato il sushi mi rende sempre felice, come il ramen.
    Ma anche il miso non scherza… insomma la lista è lunga.
    Diciamo che se si fa a meno dei dolci in favore del salato difficilmente si sbaglia, altrimenti non ne usciamo più.
    E il tuo?
    Non dirmi qualcosa a base di verdure Sho, non darmi questa delusione!


    Finito di mangiare accartocciò il vassoio per poi riporlo dentro un buco nel tronco.

    Vediamo di non dimenticarcelo eh.

    Si sarebbe poi annusato.

    Fanculo, ora puzzo di cibo per un paio d’ore.
    Comunque, perché ti sei fatto sfuggire i tipi?
    Non hai detto che erano stati assunti nella struttura?
    Per inseguire quell hikikomori poi.
    Son sicuro che è uno di quelli strambi con gli occhi sgranati che fissano qualcosa che vedono solo loro.
    Anche se c’è da dire che per ciò che vogliono hanno una capacità di concentrazione lodevole, magari ha notato qualche dettaglio interessante.


    Poi indicò con un cenno la struttura.

    Qui la situazione è tranquilla, all’esterno almeno.
    Gli ingressi sono sorvegliati e li ho visti esitare quando devono entrare, quindi probabilmente c’è una procedura da rispettare.
    Vai ora, e non farti venire fretta, me la cavo anche da solo.


    Quando Sho seguì il consiglio l’ora di cena era ormai giunta e il villaggio come anche la locanda si erano svuotati, nel locale era rimasto solamente qualcuno che avrebbe passato li la notte nei pochi letti disponibili, dopotutto destinare a quell’utilizzo una parte del locale non era troppo redditizio, al villaggio solitamente non passava troppa gente.
    Dei tre impiegati al centro di ricerca non c’era più l’ombra, ma se il ninja si fosse diretto nella casa che gli era stata indicata avrebbe potuto vedere che in effetti oltre alle luci accese al piano terra ce ne stava una al superiore, probabilmente la camera del ragazzo.
    Non era però una casa di periferia, ed attorno ad essa ci stava più di un abitazione e l’illuminazione pubblica illuminava efficacemente solo la strada con i marciapiedi e poco più.
     
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    Cuor d'acciaio


    Post quarto - hikikomori




    Mi osservavano come se fossi un folle; bene, essere ritenuto solo un pazzo era assai vantaggioso in un frangente del genere. Il giorno successivo, se per qualche ragione avessero parlato della mia persona, non si sarebbero focalizzati su un tipo losco che cerca informazioni, ma su un idiota che fandonia sugli alieni. Questo mi farà restare fuori dai radar ancora per un po'.
    Ahhh, voi mi prendete per pazzo! Ma vedrete chi avrà ragione alla fine! Ultimo colpo, questo avrebbe dovuto essere abbastanza per sancire il completo disinteresse di quei tizi nei miei confronti. Li ringraziai per la compagni dedicatami e mi allontanai, diretto vero il kage.

    Se hai finito di fare il gufo qui c'è la tua cena. Notare Raizen non era stato facile, si era occultato su un albero e non avevo avuto modo di vederlo fino a quando non gli ero stato praticamente sotto. La notte è ancora giovane, infatti sono in procinto per proseguire le mie indagini. Risposi al judaime.
    Il modo in cui Raizen si era avventato sul pasto ed il suo sguardo nell'offrirmelo ricordavano più un cane che una persona. No grazie, preferisco non rischiare un dito e poi mi sono bevuto un paio di cose calde che mi hanno riempito lo stomaco. A proposito, mi devi cento ryo. Scherzai. Spiegai in breve le informazioni che avevo reperito fino a quel momento, non c'era niente di effettivamente utile, solo la possibilità di una pista.
    Non lo so perché te l'ho chiesto, mi sembra solo strano che da quando ci conosciamo abbiamo parlato sempre da ninja e mai, beh, da persone. Ascoltai divertito la risposta della montagna, se avessi potuto scommetterci dei soldi probabilmente li avrei vinti. Ahahah! Non ti preoccupare non è n vegetale, beh almeno non principalmente. Si tratta dell'Ebiten Ramen.

    Finiti quei brevi convenevoli la conversazione virò nuovamente sulla missione che stavamo intraprendendo. Non penso che avrei potuto trarre molte altre informazioni da loro. Iniziai. Inoltre non voglio calcare troppo la mano con una ricerca troppo ostentata di informazioni, preferisco volare basso per il momento. I tre erano chiaramente brilli ed in procinto di andare a casa, continuare insistentemente avrebbe potuto portare a situazioni spiacevoli e certo non voglio trovarmi nella situazione di utilizzare la violenza su un povero operaio. Non amavo particolarmente la via della violenza e dell'intimidazione, figuriamoci su persone senza nemmeno abilità ninja. Assurdo da un ex torturatore eh? Beh, non è che abbia mai amato quel lavoro, ma sono sempre dove la foglia ha bisogno che io sia.
    Vedrò se questa pista conduce a qualcosa o si tratta solo di un buco nell'acqua, tu vedi di coprirti, che alla tua età sennò ti ammali. Conclusi con una battuta; a ripensare a come mi rapportavo inizialmente con Raizen mi venne spontaneo un sorriso, incredibile come le cose cambino con la propria crescita.

    Tornai al villaggio, che intanto si era svuotato per l'ora di cena, in cerca dell'abitazione che mi era stata indicata dal più giovane del trio. Non fu difficile trovarla seguendo le indicazioni fornitemi, tuttavia la casa non era isolata, la via principale era ben illuminata e l'ora non era particolarmente tarda. Dalle informazioni che ho ricevuto il ragazzo sta sveglio fino a tardi, vediamo di sfruttare la cosa. Mi allontanai dall'abitazione , verso un vicolo oscuro e congiunsi le mani nei sigilli necessari alla tecnica della trasformazione<!-- --> Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    ; alterai le mie sembianze in modo da modificare il mio volto senza che questo risembrasse quello di qualche abitante specifico del villaggio e cambiai l'aspetto del mio vestiario facendo sì che fosse identico a quello della gente del luogo, aggiungendo un cappuccio che immediatamente tirai su a coprire la testa. Uscii quindi dal vicolo dove mi trovavo barcollando, come in preda ai fumi dell'alcool; lentamente ed in maniera incoerente avanzai verso la casa in cui risiedeva il mio obiettivo, fermandomi di tanto in tanto come se fossi preso da un conato di vomito.
    Giunto in prossimità dell'abitazione finsi un conato incoercibile e scattai verso il vicolo oscuro che aveva accanto, in modo da uscire dall'illuminazione della via principale. Lì effettuai la seconda parte del mio piano: rapidamente creai un clone che assunse a sua volta le sembianze dell'uomo in cui mi ero trasformato. Questo, quindi, uscì dal vicolo e continuò a barcollare lentamente fino ad uscire completamente dal villaggio, solo allora, lontano da occhi indiscreti sarebbe svanito. Intanto io mi ero occultato grazie all'omonima tecnica e lì avrei atteso che il tempo scorresse, fintanto che le luci nelle altre case si fossero spente. [Abilità]<!-- --> Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]

    <!-- -->Tecnica dell'Occultamento - Kakureni no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può occultare sé stesso, una persona o un oggetto riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Se l’obiettivo si muove o compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica termina il proprio effetto. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]

    <!-- -->Clone Elettrico - Inazuma Bushin no Jutsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Cavallo (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in fino 4 cloni corporei elettrici. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore e potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Hanno 500 crediti equipaggiamento dell'utilizzatore; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. Se distrutti, causeranno una scossa elettrica di potenza 40 a contatto, Semiparalizzandoli per 2 round. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore. La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore.Tipo: Ninjutsu - Raiton
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Elevato)
    [Da jonin in su]

    <!-- --> Arte dei Cloni [1]
    Arte: L'utilizzatore può allontanare tutti i cloni corporei generati da una tecnica di moltiplicazione fino a 10km, senza che questi si distruggano.(Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    Quando quel momento fosse giunto avrei sciolto la tecnica dell'occultamento e, grazie al chakra adesivo, avrei scalato la parete oscura della casa fino a che non fossi stato vicino alla finestra del ragazzo; a quel punto avrei semplicemente bussato ad essa. Pssst, ehy ragazzo, io credo che tu abbia ragione con la cosa delle cospirazioni! Ho delle informazioni che potrebbero servirti! Offrire prima di chiedere, così speravo che si fidasse di me.


    Chakra: 62/75
     
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    Rapporto


    IV






    Raizen alzò un sopracciglio.

    Cento Ryo?
    Ahahah! Era un maiale d’oro spero!


    Annuì al piatto preferito di Sho, rasserenato.

    Va bene, ti salvi, un po' il piatto degli indecisi, ma ti salvi.
    Parlare da persone è difficile in questo mondo Sho, non abbiamo una vita che ci permette di essere umani, persone.
    È normale, come dire… allontanarsi dalla sfera umana.
    Sei sempre sotto attacco per una ragione o per l’altra, dentro il villaggio, fuori dal villaggio.
    Ogni singolo giorno la tua mente pensa a come non farti morire.
    La gentilezza e l’interazione difficilmente riescono a ritagliarsi un loro spazio.


    Inspirò.

    Ma credo sia normale, infondo.
    Vabbè va… vai pure, altrimenti qui ci passiamo la sera.


    Alzò un pollice con un mezzo sorriso alla battuta di Sho, ma avrebbe evitato una risposta alla battuta, preferiva mantenere ancora un minimo di distanza.
    Sho non trovò impedimenti nel pacifico villaggio che gli impedirono di raggiungere la meta, solamente qualche passante che l’avrebbe guardato con una smorfia a metà tra la compassione e il disgusto, ma tutto sommato riuscì ad addentrarsi nel vicolo.
    Salire la parete sarebbe stato più complesso, non tanto per la scalata in se, roba da tutti i giorni per uno shinobi, quanto per il fatto che la finestra della camera si trovava sulla via principale e per raggiungerla bisognava esporsi maggiormente rispetto a quanto programmato, anche se la notte, per quanto scura non offriva tutto il buio necessario ad occultare totalmente Sho nella parete scura.
    Se avesse deciso di fare il rapido passaggio ed affacciarsi alla finestra avrebbe quasi fatto infartare il ragazzo che, se poco preparato al ticchettio del ninja che gli bussava sul vetro di sicuro non lo era al viso sorridente che gli si presentò davanti quando si voltò.
    Scattò sulla sedia così scomposto da non riuscire ad alzarsi e con uno squittio così acuto che quasi gli si soffocò in gola.

    Pehhhh! Pehhhh!
    Pezzo di cretino vieni dentro!


    Aprì la finestra di corsa e lo prese al fondo dei pantaloni per dargli una mano, guardandosi intorno prima di richiudere.
    Guardandosi intorno Sho non potè che confermare le informazioni ricevute al bar, la stanza era un disastro, attorno a lui c’erano vestiti sporchi e persino qualche cartaccia, ma l’angolo in cui stava il plastico era perfetto, tanto quanto il plastico stesso.
    Quando però l’attenzione del Consigliere sarebbe tornata sul ragazzo questo aveva un coltello in mano, discretamente lungo, e abbastanza vicino alla gola da rendere complesso far prevalere la maggiore preparazione fisica che sicuramente aveva su di lui.

    Chi cazzo sei?
    Chi ti ha mandato?


    No, non si fidava.
     
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    Cuor d'acciaio


    Post quinto - Con le buone




    Ahhh, maledizione! Non sono più pratico nello spendere chakra senza Kokuo... una banalità del genere e già mi sento prosciugato! Lasciavo che la mia mente si perdesse in vari pensieri mentre attendevo il momento propizio per potermi muovere, sciogliendo la tecnica dell'occultamento che mi teneva nascosto.
    Passarono un paio d'ore, forse tre, la notte si era fata più scura e le luci nelle case si erano spente, tuttavia quella che illuminava la strada principale rimaneva. Che senso ha? Perché un posto del genere dovrebbe tenere le luci del villaggio accese la notte? Con questo freddo in giro non c'è nessuno e non penso che possano permettersi di sprecare l'energia così visti i posti in cui vivono... Bah, meglio passare all'azione. Presi un profondo respiro, le mie successiva azioni sarebbero state infatti eseguite completamente in apnea, migliorando così la finezza dei movimenti e le prestazioni fisiche, ma avrei avuto una finestra di tempo breve per fare il tutto. Via!
    In un secondo spiccai un grande salto che mi portò all'incirca all'altezza del primo piano della casa, pur rimanendo ancora nel vicolo oscuro. Non appena il mio salto raggiunse il suo apice distesi le gambe e misi in contatto le piante dei piedi con la parete di fronte a me per poi utilizzare il chakra adesivo in modo da non cadere; da lì scattai verso la finestra, non mi ci volle più di una frazione di secondo ad arrivare e, per mia fortuna, il ragazzo fu altrettanto rapido a rispondere alla mia chiamata.

    Rapido entrai nell'abitazione del ragazzo, non avevo certo bisogno del suo aiuto, ma non mi opposi. Mentre il mio ospite richiudeva la finestra alle mia spalle osservai la sua stanza. Non c'è che dire, non è di certo un tipo ordinato. Sembrava che in quel posto fosse accatastata la spazzatura di un mese, forse di più. Anche se... La mia attenzione fu presa dal plastico della valle, l'angolo in cui questo era riposto era perfetto e l'esecuzione di quel lavoro era strabiliante. Questo potrebbe essere utile. Mi voltai per discutere col ragazzo e vidi la lama che brandiva tra le mani. Uff.. Davvero? Sbuffai. A cosa pensi ti possa servire? Sinceramente intendo. Se fossi qualcuno che è stato mandato qui per farti del male avrei evitato di bussare, non credi? E anche se ora avessi intenzioni malvagie, pensi che potrebbero mai assumere qualcuno che sarebbe così patetico da farsi mettere alle strette da un ragazzo con un coltello? Andiamo, per piacere, metti via quella cosa prima di farti del male e vediamo di discutere di qualcosa che interessa ad entrambi. Ti scoccia se mi siedo? Chiesi mentre prendevo una comoda posizione seduta a terra, spostando il casino che s'era in quella stanza; ovviamente un qualsiasi tentativo di offensiva da parte del tipo avrebbe vista una mia pronta difesa. se infatti il ragazzo avesse provato ad attaccarmi avrei rapidamente impasto Basso, riflessi 675 deviato il suo polso con la mia mano destra tanto quanto bastava perché questo impattasse con una parte del mio corpo protetta dalla cotta di maglia. Hai finito? Avrei chiesto con fare ironico.
    In ogni caso, attacco o meno, avrei continuato: Questa meteora che è caduta recentemente; sei abbastanza sveglio da aver capito che non è come le altre, troppa gente ci ronza intorno. Anche io sono della tua stessa idea, la cosa mi
    puzza e sto indagando su essa per conto del villaggio della foglia. Considerala una richiesta dello stesso konohagakure quando ti chiedo di dirmi, per favore, cosa hai scoperto a riguardo.
    Avrei quindi fatto una piccola pausa. Ricorda, un villaggio intero può essere molto riconoscente. Avrei quindi estratto dal mantello, con estrema calma in modo che potesse capire bene che non stavo compiendo azioni minacciose, il coprifronte a testimonianza della mia identità prima di riporlo.
     
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    Tanjiro


    -V-






    Il figlio di Jiro non ascoltò un singolo consiglio di Sho fino a quando questo non si sedette, fu quello per lui il segnale per poter abbassare la guardia, e sebbene la lama rimase lungo la sua gamba l’inoffensività del foglioso lo tranquillizzò.
    Il coprifronte fu la prova finale che non aspettava ma che comunque lo convinse.

    Non sei molto sveglio vero?

    No, non era decisamente un tipo dal carattere piacevole.
    Vestiti sgualciti, capello a caschetto annodato e unto al punto giusto erano solo il contorno della faccia secca e occhialuta di quello che era un inguaribile complottista.
    Ciliegina sulla torta: l’occhio della conoscenza che gli faceva da ciondolo.
    Volle subito testarlo, per vedere con chi aveva a che fare, impossibile che uno della sua risma non cercasse di stabilire una leadership che potesse elevarlo a genio incontrastato, lo guardò, saggiandone il vestiario e l’espressione.

    Vieni qui e anziché partire da un concetto, o un informazione come hai detto che avresti fatto la prima cosa che fai è fare domande.
    Tu non hai uno straccio di informazione cocco, si vede lontano un miglio.
    L’unica cosa che sai, come tutti gli altri che sanno come si chiamava il villaggio nascosto, è che qui cadevano delle stelle comete.
    Ma quando?
    Come?
    Quale frequenza?
    Arrivi qui e getti un esca così generica che chiunque potrebbe abboccare.
    Ma non Tanjiro!
    Ci vuole ben più di un noodle scotto per far abboccare Tanjiro!


    Si batteva nel petto con un pollice a riaffermare la sua superiorità intellettuale li dentro.
    Niente durante quello svarione però avrebbe potuto impedire a Sho di lanciare delle occhiate al plastico, persino di toccarlo, Tanjiro forse non lo riteneva abbastanza intelligente da poterne ricavare informazioni utili?
    Il lavoro era comunque invidiabile, ogni cratere aveva un filino di ferro a cui era attaccata una banderuola con tutte le informazioni, materiale del meteorite, ora della caduta, giorno, mese e anno, tranne le più vecchie di cui non era riuscito evidentemente ad avere informazioni, nonostante il materiale fosse comunque presente.
    Riportando alla mente l’immagine della zona in cui ora era presente il centro ricerche Sho avrebbe persino potuto notare che nei dintorni dei crateri, o quantomeno di quello a cui erano arrivati loro, visto che non conosceva gli altri, le altezze degli alberi erano rispettate, cosa che vista la maniacale cura con cui era riportata la vallata non poteva che corrispondere al vero, ma da quella distanza non avrebbe sicuramente potuto valutare

    Hai davvero qualcosa per me?
    Se sei un principiante non mi interessa, preferisco lavorare da solo, un peso morto rischierebbe solamente di farmi beccare nuovamente e non è assolutamente mio interesse.


    Gli stava davanti a braccia conserte, svettando sopra di lui poiché stava in piedi, altrimenti dal suo metro e settanta scarso avrebbe fatto parecchia fatica.
    Si sarebbe mosso solamente se Sho si fosse dimostrato più interessato al plastico.

    Eh eh eh!
    No!
    Questa non è roba per tutti, l’ultima volta son riuscito a salvarlo facendolo passare per il lavoro di uno svitato, se qualcuno dovesse fare qualche follia son certo che con la prossima retata quei bastardi me lo ruberebbero!


    E con Tanjiro a schermarlo capire qualcosa sarebbe stato difficile.
     
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    Cuor d'acciaio


    Post sesto - Il Plastico




    Ottimo, almeno non devo costringerlo a farlo. Pensai mentre il ragazzo riponeva l'arma. Tanjiro, quello il suo nome, aveva l'aspetto di qualcuno a cui mancano non pochi Venerdì: il suo vestiario e in generale il suo interesse per l'igiene personale rispecchiavano l'aspetto confusionario della stanza in cui si trovava.
    Non era strano pensare che trascorresse in quel luogo la maggior parte del suo tempo, impegnato a preoccuparsi di chissà quale complotto, isolato dagli occhi del mondo; tuttavia in quella follia c'era qualcosa di estremamente interessante: un plastico perfetto del luogo di caduta dei meteoriti.
    Mentre Tanjiro blaterava discorsi sulla sua superiorità intellettuale mi avvicinai al suo lavoro. Di certo tutto questo richiede non solo una precisione a dir poco meticolosa, ma anche una conoscenza del luogo perfetta.
    Studiai il più possibile l'oggetto, cercando di capire se tra i punti di caduta dei meteoriti ci fosse una qualche relazione e o se comunque ci fosse qualcosa di diverso in quest'ultimo. Dedicai quini la mia attenzione al luogo di caduta del meteorite che interessava a me e Raizen; cercai di memorizzare al meglio la conformazione del terreno lì attorno in modo da trovare una via d'accesso all'enorme tendone che avevano montato, magari una fessura tra le rocce o una qualche imperfezione nel terreno che potesse permetterci il passaggio. Il mio studio fu però interrotto dal brusco interporsi del ragazzo tra me ed il plastico.
    Ottantatré... no, Ottantacinque. Dal momento in cui ho messo piede in questa stanza sono le volte che avrei potuto privarti della vita. Ovviamente non sto considerando tutte le possibilità in cui entro nella stanza senza darti neanche la possibilità di vedermi. Dimmi, conosci qualcun altro con queste abilità? Lasciai che trascorresse qualche secondo così che il ragazzo potesse realizzare. Dici di non poter essere fregato, ma mi hai fatto entrare senza pensarci due volte, questo mi dice che brami informazioni su quel posto tanto quanto le voglio io, perché? Cosa c'è che ti interessa tanto? Per me e per il villaggio della foglia è l'idea che il materiale di cui è fatto l'ultimo meteorite è diverso dagli altri. Ecco qualcosa che ti potrebbe interessare: questo è l'unico meteorite caduto per cui non è stato richiesto l'aiuto del villaggio della foglia, non ti pare strano? Scommetto che ci impazzisci la notte per capire come scoprire qualcosa eh? Lo indicai da capo a piedi. Ti risolvo il problema: Non puoi. Non sei in grado di infiltrarti in un posto del genere, ma io sì, quindi veniamoci in contro: tu mi dici quello che sai di preciso e se conosci una via d'accesso, ed io in cambio ti faccio sapere quello che scopro. Direi che è un patto da cui usciamo tutti vincitori, no?
     
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    Il Mistero sta nei Dettagli


    -VI-






    Il ragazzo dai pochi venerdì sbuffò vistosamente.

    Io io io io.
    Tu, tu, tu.


    Era chiaro che stesse per partire una ramanzina da righello alla mano.

    Potevi non essere visto eppure ti sei inerpicato per la parete come un pollo qualsiasi, pensi che ti avrei tirato dentro se non avessi corso il rischio di essere individuato da qualcuno?
    Ho gli occhi di parecchi incollati addosso, se sei venuto qua qualcuno ti ha detto della mia esistenza, e visto che le mie disavventure mi rendono uno zimbello qua ti avranno detto che sono anche stato cacciato di malo modo dal centro di ricerca.
    Non so se tu abbia fatto in modo di non farti vedere, ma c’è la probabilità che questa casa sia costantemente tenuta sotto controllo, e un tizio che cammina come un ragno per una parete non penso passerà inosservato.
    Menomale che sei esperto.


    Roteò gli occhi per aria.

    Per me non è uno scacco matto, la mia situazione non può peggiorare, ma forse per te, mister ottantacinque, potrebbe essere decisamente un discreto errore di valutazione, visto che un ninja è ben più pericoloso di un civile come me potrebbero attivare chissà quali metodi di sorveglianza, addirittura far sparire il materiale su cui stanno sperimentando.

    Si spostò lasciando nuovamente a Sho la possibilità di vedere il plastico.

    Ma forse sei solo lento.

    Indicò la sua opera.

    Ti vedo interessato, se non altro hai capito che può tornarti utile.
    Vediamo se riesci a farmi una domanda intelligente a riguardo.
    Metti in conto che nessuno lavora per niente.


    Ma non si sarebbe sbilanciato oltre con gli indizi.
    Pur avvicinandosi tuttavia non avrebbe notato punti adatti ad un infiltrazione mediante l’ambiente naturale, la tenda era stata posizionata bene, chiunque fossero quei ricercatori non erano sprovveduti e seppure ignoranti a quel punto Tanjiro avrebbe sfruttato tutti i passaggi possibili permettendo a loro di individuarli e sigillarli.
    Eppure qualcosa da osservare doveva esserci.
     
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    Cuor d'acciaio


    Post settimo - Il segreto nel bosco




    Dio santo, questo è pieno di sé all'inverosimile. Tanjiro continuava a blaterare criticando i miei metodi d'azione, davvero non si rendeva conto che avrebbe potenzialmente lasciato entrare un nemico provando a difendersi con una misera lama , tra l'altro immediatamente deposta in funzione della visione di un qualsiasi coprifronte? Non so se sei paranoico all'inverosimile o se davvero porti con te qualche informazione preziosa. Da quello che ho potuto osservare però la tua casa non sembra tenuta sotto controllo, questo vuol dire che o sei un ciarlatano o davvero la visione che gli altri hanno di te ti rende ininfluente per coloro che hanno interesse verso il meteorite. Presi una pausa per indicare il plastico. Ma resta il fatto che , folle o no, quella è un'opera d'arte. Inoltre , per quanto tu possa obiettare, sai benissimo che la proposta che ti ho fatto ti è vantaggiosa, se sei davvero così intelligente come dici dovresti aver capito di non avere possibilità di avvicinarti da solo ad un posto del genere.
    Il ragazzo si spostò per farmi nuovamente osservare il meraviglioso plastico di sua creazione, mi avvicinai ancora una volta ad esso, osservandone ancora la minuziosa cura per i dettagli. Sono stato in circospezione del luogo. Cominciai indicando il modellino del capannone. Ho avuto modo di osservare la foresta che circonda il sito e devo dirti che perfino l'altezza degli alberi che la compone sembra rispettata in questo plastico, era necessaria come cosa? O c'è qualcosa di più sotto?
     
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    Vita dallo Spazio


    -VII-






    Tanjiro scosse la testa, poteva avere qualche leggerissima fissazione, a detta del più ottimista degli psichiatri, ma non c’erano dubbi che fosse almeno normodotato intellettivamente parlando e di sicuro aveva picchi di concentrazione che gli permettevano di cogliere dettagli non da poco, come ad esempio gli alberi.
    Lui infatti, al contrario di un ninja, e soprattutto a causa della sua corporatura ben lontana dal concetto di “atletica” aveva ben poche possibilità di arrivare in cima agli alberi e verificarne le altezze.
    E quando diceva che la sua casa era sorvegliata probabilmente non esagerava.

    Qui attorno sono l’unico al di fuori di quella struttura che sa qualcosa, secondo te non mi sorvegliano?
    Non mi possono far sparire o imprigionare perché altrimenti danno darebbero credito a ciò che dico e la gente inizierebbe a parlare, trattandomi come uno squilibrato invece vincono e basta.
    Vorrei sapere con quanta attenzione hai guardato, non mi pare tu sia qui da tanto, ma non penso tu abbia potuto verificare ogni vicolo tra le case ed ogni finestra.
    Se l’hai fatto e non hai trovato niente allora sei semplicemente uno sprovveduto.


    Certo, era pur sempre il parere dell’”autorevole” Tanjiro, ma non si poteva negare che sotto ci fosse una buona logica di fondo.

    Ci sono almeno due case qui vicino abitate da impiegati nella struttura e le spie non le ho onestamente contate, ma son sicuro di aver visto un paio di cose fuori posto in questo periodo.

    Non avrebbe fatto ulteriori specifiche, ma si sarebbe comunque complimentato con Sho battendo le mani lentamente.

    Bravò shinobì, bravò!
    Era qui che ti volevo.
    Vedi gli altri crateri non hanno niente di simile attorno, cascano, distruggono e finisce li, seppure qualcuno volesse studiarli basta mandare un facchino non troppo inetto con una carrozza, prelevare il meteorite e un po' della terra vicino al punto di impatto e saluti.
    Ma quando non sposti niente vuol dire che qualcosa te lo impedisce, non per forza un ostacolo fisico.
    Non so cosa possa essere, non ho avuto modo di fare alcuna ricerca, ma sono sicuro, anche se direi che non è possibile non notarlo, che quel meteorite sta influenzando l’ambiente.
    Ma purtroppo non ho modo di fare alcuna verifica.
    Ma per l’impatto che questa cosa sta avendo sui dintorni ho motivo di pensare che sia una macchina terraformante.


    Avrebbe aperto l’armadio con la stessa enfasi con la quale un super eroe apriva la teca della sua divisa, intrisa di speranza, nobili valori e sangue di malvagi nemici.

    Non sono ancora riuscito ad usare questo gioiellino.
    I venusiani lo temono come noi temiamo i biju, riescono addirittura a percepirlo a decine di metri di distanza e non mi permettono di sfruttarlo.
    Ma se potessi entrare li dentro e sfruttarlo sono certo che riuscirei a risanare la zona in pochi momenti.
    I venusiani sono dei parassitoidi, probabilmente hanno attaccato gli scienziati prima che questi potessero comprendere il reale pericolo, ed ora tengono a distanza qualsiasi minaccia per loro.


    Avrebbe guardando Sho, e notandola sua probabile espressione incredula avrebbe sfoggiato un sorriso tronfio.



    Impressionante eh?
    È un emettitore di onde fotosonore ad una particolare frequenza, è calibrata alla perfezione, una volta attiva non c’è scampo peri venusiani, ne vengono totalmente immobilizzati, l’ho calibrata su una miriade si esseri viventi e solo gli umani ne sono immuni, seppure l’utilizzo sia comunque fastidioso.


    Inspirò tristemente.

    Purtroppo però non sono in grado di utilizzarlo, è troppo pesanteL'utilizzo causa ingombro leggero a causa di tutti gli ammennicoli di cui è composto il marchingegno e il mio allenamento non è completo.

    Chiuse con evidente tristezza la porta sui suoi sogni, ma non del tutto, uno spiraglio, una speranza era ancora presente e non era certo un caso.

    Certo che ho bisogno di entrare li, non posso permettergli di proliferare.
    Ma ancora non riesco… ti ho comunque fornito il necessario, o quantomeno tutto ciò che sapevo.


    Se Sho avesse voluto allontanarsi glielo avrebbe impedito.

    No, c’è una via più sicura.

    E l’avrebbe portato nel seminterrato per mostrargli una botola che mediante un tunnel di fortuna l’avrebbe allontanato dalla casa facendolo sbucare una cinquantina di metri, due file di case più in là.
    Se avesse riferito tutta la storia a Raizen questo avrebbe annuito gravemente.

    Oh, ora mi spiego.
    Una mezz’ora fa è arrivato qualcuno, aveva un mantello abbastanza particolare addosso, non era mimetico ma aveva i giusti colori per mimetizzarsi a dovere.
    Dopo poco l’ingresso alla struttura le luci si sono fatte più intense ed è uscita qualche guardia in più.
    qualcuno c’era veramente a sorvegliarlo.
    A questo punto direi che sappiamo abbastanza però.
    Direi che possiamo pensare a come entrare li dentro.


    Osservando la struttura si poteva notare che la luminosità era aumentata, le ombre non si allungavano minimamente su di essa e sfruttare la notte in qualche modo era impossibile, quantomeno per Raizen.

    Mmmmh, non so, mi sembra ci voglia un diversivo che ci permetta di creare un punto cieco.

    Raizen si alzò, le ginocchia ringraziarono sinceramente con un sonoro schiocco, non era proprio da tutti starsene li in posta per tutto quel tempo, anche se era una delle volte che ci era rimasto meno.

    Non so però cosa potrebbe sembrare più realistico, se non pensano che ciò che succede sia vero potremmo solamente causare una mezza catastrofe per la missione.
    Non vorrei utilizzare mezzi come l’arte della terra, in una situazione simile rischia di farci incontrare cose spiacevoli.


    Distolse lo sguardo dal centro per voltarsi verso Sho.

    Tu che ne pensi?
    Sei stato un bel po' a girare qui attorno, magari hai capito un po' meglio come funzionano le cose qui.
    Ah, nessuna strategia a base di ubriaconi, non penso possa tornare utile ahahah.


    Gli lasciò la parola ed attese suggerimenti, anche se probabilmente la parte di infiltrazione, stranamente, l’avrebbe dovuta gestire lui grazie alle sue abilità furtive.


     
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