I Signori del Caos

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  1. Shunsui Abara
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    Le cose precipitano




    I due accademici avevano appreso informazioni di vitale importanza: se i Kurotempi si fossero impadroniti di una delle Armi di Iwa avrebbero trovato il modo e la maniera per usarla nel più nefasto dei modi sul continente. Rimanevano comunque mille domande: dove si trovava l’arma? Che cosa ne volevano fare? Dire regalo, era forse un codice? Chi era Boku, e cosa aveva realizzato per l’associazione criminale di Kurotempi? Forse, ascoltando un altro po’, i due avrebbero potuto scoprire altro, ma abbassarono la guardia. Non si erano accorti che i nukenin che stavano spiando, da tre, erano diventati due? Non si erano domandati dove fosse andato il terzo?

    Senza alcun preavviso, i loro corpi (inclusa la donnola) furono afferrati da una forza invisibile. Vennero sollevati da terra e quindi scaraventati verso l’alto, infrangendo le assi malmesse della copertura che si spezzarono con un poderoso crack. [Note] I due accademici si ritrovarono probabilmente disorientati, trasportati violentemente sul tetto della struttura, con la consapevolezza che la loro azione furtiva aveva appena smesso di essere tale. Era impossibile che i nukenin nella stanza di sotto non si fossero accorti di quello che era successo.


    Il nukenin dalla folta chioma arancione era davanti a loro, a circa 9 metri di distanza. Sul tetto non era più presente la guardia che, come sapevano, avrebbe dovuto pattugliare quella zona; eppure il ragazzo non era solo. Tre figure coperte da mantelli neri lo circondavano. Quello più vicino a lui, era un ninja alto ed eccezionalmente muscoloso. la sua testa pelata permetteva di vedere con molta chiarezza il colore pallido e marcio della sua pelle, nonostante la carnagione scura. Altrettanto pallidi erano i due ninja, sempre vestiti di nero, che erano di pochi passi davanti al nukenin dai capelli rossi. Uno dal corpo slanciato, una katana nella mano, e gli occhi che brillavano del potere degli uchiah dietro lenti nere. L’altro, poco più basso di un bambino, dal corpo tozzo, con un cappuccio a coprirgli la maggior parte del volto, con l’eccezione di una folta barba bionda. Essendo entrambi ninja di Oto, i due avrebbero sicuramente riconosciuto l’arte proibita dell’Edo Tensei. Per lo meno Hebiko, l’avrebbe fatto, essendo quella l’arte che il padre aveva perfezionato, portandola ad un livello ben superiore rispetto al secondo Hokage.

    Gli occhi del ragazzo dai capelli arancioni, brillarono di un rosso acceso, mentre, con tono quasi accogliente, parlava rivolgendosi solo alla kunoichi di Oto: Finalmente ti incontro...sorella mia...Che cosa aveva detto? Sorella?Ti vedo confusa...mi sembra normale...anch’io sono rimasto sorpreso quando ho percepito la tua presenza..vedi i miei occhi? Normalmente non sono di questo colore, ma lo diventano quando un mio simile si avvicina particolarmente a me...Io sono Arata, sorella. Qual è il tuo nome? Il ragazzo sorrideva mentre i suoi occhi rossi dardeggiavano nella direzione di Hebiko. La ragazza avrebbe notato che, per quanto assurdo tutto quello poteva essere, le parole del giovane avevano un che di affascinante. Anzi, la stavano muovendo nel profondo, risvegliando un sentimento di affetto, di comunione e ritrovamento che probabilmente non aveva mai sentito così forte per qualcun altro. Hebiko avrebbe saputo che le parole del ragazzo erano vere! [Note] Riconoscimento dei Cloni
    Speciale: L’utilizzatore può percepire la presenza di un clone di Orochimaru entro 10 metri dalla sua posizione. Può avere una vaga idea della sua forza e del suo stato di salute. In presenza di cloni gli occhi dell’utilizzatore si tingono di rosso.[Da genin in su]

    Riunione di Famiglia
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Serpente, Drago, Cane, Cinghiale (5)
    L’illusione si attiva se la vittima non percepisce l’utilizzatore e questo è presente entro 12 metri dalla vittima mentre esegue i sigilli. Al primo contatto visivo, la sarà particolarmente incline a credere alle parole dell’utilizzatore, a riconoscerlo come membro della sua famiglia ed a fidarsi di lui. Opporsi al L’utilizzatore causa un malus ai Riflessi e Resistenza di 3 tacche rispetto al primo attacco dell’utilizzatore. L’efficacia dell’illusione è pari a 40.Tipo: Genjutsu -
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Medioalto)
    [Richiede Edo Tensei ]
    [Da genin in su]
    Del resto lei non aveva una famiglia normale. Anche le definizioni di padre o madre non si applicavano totalmente a lei. Quindi era totalmente possibile, che Arata, così come lei stessa, condividesse quei tratti genetici di Orochimaru che le erano stati quando ancora era una provetta in laboratorio. Se quello era vero, loro due erano qualcosa di più di fratelli e sorella: praticamente erano la stessa persona!

    ..quindi...avete ascoltato una conversazione che non era per le vostre orecchie...la mia signora, Atrocità, non avrà pietà di voi. Lei non ha pazienza e non conosce perdono. Quando arriverà, e lo farà tra poco, per voi non ci sarà speranza. Per te per lo meno... Disse indicando Tasaki. Tu invece, sorella, forse hai ancora una possibilità. Unisciti a noi, vieni con me, ed io parlerò in tuo favore ad Aterocità. Io sono il suo favorito, e forse non ti ucciderà seduta stante se sarò io a presentarti a lei come mia sorella. Il tono del ragazzo continuava ad essere dolce ed affabile, ma il suo volto si era fatto serio. Dovrai lasciarti tutto alle spalle e seguirci, da ora in avanti. E servirà una prova di fedeltà. indicò quindi Tasaki. Uccidilo e forse avrai una possibilità di unirti a noi. Lui è già un cadavere, mia cara, non farti ingannare. Quando arriverà Atrocità, di lui non rimarrà che un contenitore vuoto. davvero non vorrei che lo stesso capitasse anche a te.

    In nano incappucciato davanti ad Arata alzò quindi la mano sinistra, puntandola verso Tasaki, come se lo volesse afferrare. Se la tecnica avesse connesso, il chunin avrebbe immediatamente sentito le braccia stringersi con vigore contro il suo stesso petto, come se la mano di un gigante lo avesse appena afferrato. [Tecnica+ SA] Asshuku-tai - Corpo Compresso
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Caricamento (5)
    L'utilizzatore punta la mano a braccio teso verso un avversario entro 9 metri che abbia già subito il Controllo Gravitazionale nel round precedente. Stringendo la mano, che si illumina di chakra, può applicare una pressione da tutte le direzioni, eseguendo a distanza una Presa con Forza e Velocità pari alla Concentrazione. Fintanto che mantiene la presa non può spostarsi dalla sua posizione e deve tenere il braccio puntato nella sua direzione. Può causare danni aggiuntivi tramite slot azione come se fosse una normale presa, con Potenza pari alla Repulsione Gravitazionale. Mantenere la tecnica richiede slot tecnica avanzato.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: MedioAlto)
    [Richiede Shinra Tensei III]
    [Da chunin in su]

    Azione Rapida.

    For. Nera+1+2 (Controllo gravitazione)=Nera+3. Potenza 40. Considera il danno una seconda volta uguale per via della ripetizione della presa.


    Ecco, sorella mia, ora è immobilizzato. Dimostrami da che parte stai!

    Che cosa avrebbe fatto Hebiko? E Tasaki? Il tetto era circa 20 metri per cinque di larghezza, e loro si trovavano al centro. Le case intorno la loro posizione si trovavano ad almeno 20 metri di distanza, che impediva loro di raggiungerle semplicemente con un salto o con la sostituzione. Solo alle spalle del ragazzo si trovava un palazzo a circa 10 metri di distanza. In basso, le due guardie rimaste osservavano lo scontro. Se qualcuno fosse sceso, non avrebbero esitato a bersagliarlo tramite arco e frecce [Attacco]
     
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