Una Giornata Turbolenta

Come già aveva fatto altre volte, Ryuu si alzò presto per andare ad aprire il negozio; solitamente ci pensavano le due nonne ad andare in anticipo per iniziare a sfornare dolci per la prima colazione, ma erano ormai un po' di giorni che la signora Ayaka era allettata per via dell'influenza, motivo per cui il ragazzo aveva iniziato a uscire presto di casa per aiutare l'altra sua nonna con i preparativi.
Per la prima volta, però, trovò la cucina vuota; era appena sceso al piano terra, ma la donna non era in cucina ad aspettarlo. Che avesse fatto prima di lei? Impossibile. Dopo un paio di minuti passati ad aspettarla, decise infine di andare nella sua stanza, pensando magari che non si fosse ancora svegliata, ma purtroppo la sorpresa che lo attendeva era ben peggiore di quanto potesse aspettarsi.
Ryuu, scusami, ma credo di essere influenzata anche io.
Oh, cavolo, mi dispiace...allora oggi non apriamo?
Certo, aprirai tu. Le ricette che non sai sono nell'album, in laboratorio. Per il resto puoi affidarti al nonno, che ti raggiunge fra poco, e ai tuoi cloni. Ma-ma-ma io non posso gestire il locale da solo, ci sono un sacco di cose da fare, le consegne.... Ryuu Mizukiyo! Tu sei un ninja di Kiri, hai affrontato pericoli che la gente normale neanche si sogna, quindi oggi andrai alla TUA pasticceria e farai il tuo dovere. Adesso!
Inutile stare a discutere con la nonna Kazuko, che sarebbe stata capace di suonargliele a suo nipote anche in quelle condizioni, quindi a Ryuu non rimase altro da fare che avviarsi alla sua già annunciata giornata infernale.

...

Appena qualche ora più tardi, il locale era immerso nel caos più totale. Almeno 8 Ryuu si destreggiavano tra i clienti al bancone, i tavolini dentro e fuori, e la cucina, e la disperazione era decisamente visibile sui volti di ognuno di loro.
L'originale era in preda al panico mentre cercava di impastare del mochi, mentre 4 dei suoi cloni erano intenti a farcire dolci vari e cornetti per i clienti che chiedevano di poter fare colazione; si potrebbe dire che il personale non gli mancasse, in quel momento, ma il problema maggiore era rappresentato dalle consegne a domicilio, problema di cui si venne a lamentare il Ryuu al bancone per l'ennesima volta.
La signora Tamanaya sta ancora aspettando la colazione e i Kosu sono venuti di nuovo a chiedere perchè la torta non è pronta. Ma non doveva andarci nonno dalla signora Tamanaya? Io ho finito il chakra, non posso continuare a mandare cloni che si suicidano. Fuori ho finito il mochi! Perchè non pensi ai cappuccini dei Pachi? Chi ha preso lo zucchero di canna? Finito, è andato a comprarlo un mio clone. Ma si sarà sfaldato, è troppo lontano! Allora, questi dorayaki?
Ormai erano tutti totalmente nel panico e non sapevano più come andare avanti, dato che i cloni non erano in grado di allontanarsi dall'originale oltre i 30 metri; proprio per questo motivo, mentre si fosse diretto alla pasticceria, Akuraguri avrebbe infatti trovato più di una pozza d'acqua per strada, con accanto dolci o bevande sparse per terra, segno del passaggio di alcuni cloni di Ryuu, sfaldatisi malamente per aver superato la distanza massima concessa dalla tecnica.
La cucina era sicuramente un disastro, ma da fuori, la situazione sarebbe apparsa relativamente tranquilla, con circa 3 Ryuu-cloni che servivano i clienti e sparecchiavano i tavolini meglio che potevano, cercando di accontentare le persone meglio che potevano con quello che i cuochi riuscivano a riempire le vetrine. Se non altro, la grande affluenza era segno che il locale era ormai decollato e che sicuramente i suoi prodotti erano ricercati.