Uscì dalla dimora abbandonata con i capelli arruffati, i vestiti sgualciti e un sorriso pieno di soddisfazione.
Con la mente che riassaporava quei momenti di lussuria e passione, i due ritornarono nella piazza in cui avevano lasciato Hounko. La bambina era ancora lì, seduta su un muretto a giocare alla guerra con due soldatini che aveva estratto dalla sua piccola borsetta giocattolo.
Oh siete tornati Esclamò, sorridente.
Quando Fukme gli allungò la collana con il ciondolo a forma di farfalla, su cui era incastonato un grosso rubino, gli occhi della bambina assunsero la forma di due cuori pulsanti.
Ooooh bellissimoooo! Posso indossarla papa?Adesso noDAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!! LA VOGLIO METTERE ORA! ORAAAA!E alla fine, come in ogni rapporto padre-figlia che si rispetti, Namae dovette allacciargliela attorno al collo mentre borbottava qualcosa su quanto sarebbe stato impossibile avere a che fare con la sua adolescenza.
Sarà l'inferno. Con fiamme e molto altro.
Fukme gli rivelò che era riuscita a riprendere la sua borsa grazie all'aiuto di suo padre, ma Hounko la ignorò, troppo concentrata a pavoneggiarsi con quella collana che gli arrivava sotto i seni appena accennati.
CITAZIONE
Grazie ancora e scusa il disturbo, spero tu non avessi altri impegni.
Nessun impegno. Alla prossima. E come se non fosse accaduto niente in quella casa diroccata, Namae e Hounkou, mano nella mano, si allontanarono verso il Secondo Livello.