I topi e gli Uchiha

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    I topi e gli Uchiha


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    Se fossi stato interessato al tempo meteo di un villaggio come Ame sicuramente mi sarei messo a descrivere qui tutto ciò che riguarda quel tempo di merda, ma non c'è niente di speciale da dire: Ame come Ame. La pioggia scendeva sbattendo contro il ferrume posizionato sulle case, ogni tanto qualcuno trovava la dignità di usare un ombrello per ripararsi da quella pioggia e persino trovava anche il coraggio di camminare qua e là lungo le vie di quel villaggio. Più che un villaggio, Ame era una raccolta piuttosto caotica di un sacco di persone con intenzioni e desideri particolarmente differenti. Era qualcosa tipo una città in cui ognuno faceva quello che gli pareva (sì, una roba più spaventosa persino di Oto) e non c'era niente di niente che vi tenesse un po' di ordine. O meglio: qualcuno ci tentava pure di tenere in ordine tutto quel ambaradan di villaggio, ma si vedeva subito che non ci riusciva tanto bene sta cosa. Di chi parlo? Beh, di Ame (che fantasia chiamare un gruppo criminale con lo stesso nome del villaggio in cui operava, no?). Nelle fila di questo gruppetto che puntava al guadagno personale su ogni altra cosa (di sicuro Tasaki vi si sarebbe trovato da Dio dentro a quel gruppo di persone, considerando il debole che aveva per il denaro), c'era una persona che, forse mirava proprio a scalare le gerarchie e diventare un un Asso, o come li chiamavano i capi di Ame. Comunque non importa, perché quella persona quel giorno in particolare si sarebbe presto ritrovata immersa in un'avventura, se così la si poteva chiamare, che forse sarebbe stata più grande persino di lei stessa. Si trattava di Namae, il fante (mi pare si chiamino così gli schiavi degli Assi, no?) con tanti sogni nel cuore che puntava a raggiungere le vette più alte di Ame. Camminando sulle strade di Ame oppure trovandosi ovunque altrove egli avrebbe visto comparire un nina incappucciato con uno sguardo che definire furioso era poco. Un ninja di cui non vedeva il volto e che sembrava non avere alcun tipo di chakra. Di chi strattava? Forse di un messaggero? Difficile dirlo. - Namae? - - chiese questi. Non appena si fosse assicurato sull'identità del Fante di Ame, avrebbe dato a questi una lettera con il segno del suo gruppo di Ame. Era chiaro che la lettera era indicata solo e soltanto per lui. Anche cercando di aprirla, Namae non ci sarebbe riuscito facilmente e solo con una minima speda del suo chakra avrebbe potuto finalmente leggere il contenuto di quella lettera: erano delle coordinate geografiche e una sola parola: - Gatti. - Cosa significava tutto questo? Sicuramente non l'avrebbe scoperto finché non si fosse recato nel punto indicato e anche entrando nello stesso non avrebbe trovato nient'altro che un tombino. Non vi era alcun segno chiaro sullo stesso, anzi: non c'era proprio nulla. Tuttavia, alzandolo e addentrandosi nel sistema fognario di Ame Namae avrebbe scoperto che quello non era propriamente un sistema fognario e, per lo più, non era disabitato come Namae avrebbe potuto pensare a prima vista. Certo, l'odore lì sotto non era affatto di quelli piacevoli. Anzi: era un disastro completo e totale. L'odore faceva schifo (ancora peggio che in tutta l'Ame), sul fondo di quel sistema fognario c'era un liquame strano che puzzava, ma non era questa la maggiore preoccupazione di Namae. Presto, difatti, sarebbe stato raggiunto da un topo su due gambe (sì, esatto, camminava su due gambe) e aveva anche un bastone di legno: - Namae? - gli avrebbe chiesto questi per assicurarsi anche lui dell'identità del Fante. - E' una fortuna che tu sia venuto... - Il topo lo avrebbe preso per una spalla facendolo addentrare nei vicoli bui di quel sotterraneo. E camminando gli avrebbe spiegato il motivo per cui tutto d'un tratto si era ritrovato riempito fino al collo di cacca: - Noi siamo i topi di Ame. Viviamo qui da secoli e fino ad ora nessuno ci ha disturbati. Abbiamo creato una città sotterranea e assistiame Ame in tutto quello che fa. Io mi chiamo Kagoru e sono uno dei topi di Ame, nonché uno dei più anziani della nostra comunità. Non avremmo richiesto il supporto di Ame se fossimo in grado di fare quello che vorremmo, ma... i tempi sono cambiati Namae. - Ben presto si sarebbero ritrovati nel cuore dei sotterranei di Ame e avrebbero anche potuto vedere un posto particolare: qualcosa di simile a una città sotterranea o qualcosa del genere. - Viviamo qui Namae, - disse Kagoru. - Ma da diverso tempo non stiamo più sicuri come prima... Il problema? Da qualche settimana ormai qualcuno ha inondato i sotterranei di gatti di vario genere. Gatti giganti! Che hanno un problema con noi e non riusciamo a contrastarli, capisci? Sono una specie di antipodo, i nostri nemici per definizione. E ci servono rinforzi. Sono sicuro che respingendo i loro attacchi per un po' ed eliminando i gatti che sono già lì, riusciremmo a spegnere un po' la loro voglia di attaccarci e forse potremmo persino passare al contrattacco. - Facendo qualche passo dentro a quella città sotterranea, Namae avrebbe visto topi di vario genere. Per lo più erano topi grigi, scusi, marroni e neri. Più raramente avrebbe visto anche topi biancastri. Infine Kagoru insieme a Namae si sarebbero fermato dinnanzi a una porta molto bassa (forse non ci sarebbe nemmeno passato) e a quel punto Kagoru gli avrebbe chiesto: - Se ci aiuterai a contrastare i gatti, ti aiuteremo in futuro giovane Namae... - A quel punto Kagoru l'avrebbe guardato. Cosa avrebbe risposto Namae?

    [...]



    Guardavo la pioggia di Ame scendere sulla città; ero incappucciato in un mantello e le due katane erano incrociate alle mie spalle. Ero appena uscito da Batuman Veri e mi preparavo psicologicamente: quel giorno non sarebbe stato semplice.



    Chakra: 60/60
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 400
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 575
    Intuito: 525
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 2

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    Topi di Amegakure


    Villaggio di Amegakure - Chapter I



    Camminava per il villaggio deserto, morso dall'ultimo colpo di coda di un inverno che era stato mite.
    La pioggia era una costante a cui nessuno ormai badava. Non vi erano luci artificiali lungo la strada che Namae stava percorrendo, se non la luna, piena e così radiosa da illuminare ogni cosa con un colore argenteo, quasi magico.
    Lungo un sentiero che tagliava in due un parco, i sensi acuti del Fiore percepirono una presenza alla sua sinistra, dietro un muretto diroccato.
    Con estrema calma e freddezza, invitò la presenza a palesarsi. Uscì un uomo basso, robusto, avvolto in un lungo abito nero impregnato d'acqua, aderente al suo corpo come un costume in latex.
    jpg
    La mano del Fante non si allontanò dall'elsa della sua doppia lama, perché l'espressione malevola dello sconosciuto era tutt'altro che rassicurante.
    Namae. Chiese, rompendo un silenzio colmo di tensione.
    Si sono io. L'uomo si avvicinò e con lo stesso sguardo carico di rabbia porse una lettera recante il simbolo dei Fiori. Namae l'afferrò, inserendola in una delle sue tasche. Non vi furono ringraziamenti o altre domande. Tutto era chiaro. L'uomo se ne andò sotto la pioggia, lungo una strada ciottolata che lo avrebbe condotto al Primo Livello di Ame, o forse al famoso Terzo Livello, di cui si narravano numerose leggende.
    Aprì la lettera con il chakra. Lesse due coordinate geografiche e la parola gatti, con la G maiuscola.
    Inarcò un sopracciglio, perplesso. Non rimaneva altro che raggiungere quel luogo.

    [...]


    Nel luogo corrispondente alle coordinate non vi era né un edificio né un albero né tanto meno un gattile, ma sotto ai suoi piedi vi era un tombino in ghisa, arrugginito e con uno strato di melma prodotta dalla pioggia e dal tempo. Un accademico avrebbe pensato a uno scherzo, a una coincidenza o persino a un errore, ma un ninja di Ame non avrebbe trovato insolito un incontro negli enormi condotti fognari del villaggio.

    Atterrò su un letto di melma e immondizia, al centro di un tunnel a misura d'uomo.
    I suoi occhi dovettero abituarsi alla penombra. Lame di luce lunare filtravano da piccole aperture realizzate sul "soffitto".
    Respirare si dimostrò un'impresa da titani: al primo respiro Namae vomitò l'intero pranzo, al secondo ebbe l'impulso di risalire e solo al quinto sembrò essersi abituato a quell'odore così pungente e sgradevole.
    Avanzò tra gli scarti di una società già sporca di suo e usò la lama della sua arma per spostare la sporcizia più voluminosa, tra cui due cadaveri a cui avevano strappato occhi e mascella.
    Senza interrogarsi su chi o cosa lo avrebbe atteso alla fine del tunnel, Namae continuò la sua sgradevole marcia, armi in pugno, fino a quando, davanti a sé non fece la sua comparsa...un topo. Sì, avete capito bene, un topo su due zampe, alto più di Namae.
    Aveva peli grigi, un occhio bianco, l'altro nero come la notte e due lunghi baffi che gli arrivavano fino al collo. Si teneva in equilibrio su di un bastone in legno.
    Non ho assunto nulla. Si chiese, con la mente che ripercorreva gli ultimi due giorni. Non aveva preso droghe né farmaci pericolosi per la memoria.

    CITAZIONE
    - Namae?

    Rispose, balbettando per lo shock.
    Sto parlando con un topo! Forse non era così strano come pensava. Se avesse dovuto associare un animale ad Ame, il topo sarebbe stata la sua risposta.
    Seguì la creatura, ascoltandolo.
    Piacere mio Kagoru-sama. Disse, inclinando il capo in segno di rispetto e usando quel suffisso che riservava solo al Signore della Perdizione.
    All'improvviso, dopo qualche minuto di passeggio, Namae fece il suo ingresso nella città sotterranea costruita dai cosiddetti topi di Ame. I suoi occhi si persero nell'infinità di costruzioni, edifici e strutture che si stagliavano davanti all'entrata leggermente rialzata.
    Non era una città piccola, ma immensa e a misura di uomo. L'aria era pulita, carica di ossigeno, senza odori particolari e ai lati della strada su cui camminavano non vi era sporcizia, tossici o prostitute. Quella città rappresentava una seconda Amegakure, più pulita e civile. Se sopra le loro teste ci fosse stato il cielo stellato, Namae avrebbe chiesto di trasferirsi lì con sua figlia.
    Kagoru rivelò la presenza di un pericolo. Pericolo che lui aveva in casa: Gatti giganti.
    Non poté non pensare a Nanako, la donna gatta che aveva adottato e portato in casa, anche se lei aveva sempre pensato il contrario, che fosse stata lei a trovarli e ad adottarli, salvandoli da chissà cosa.
    Impossibile. Non farebbe male a una mosca. Ne fu così convinto che non dovette ricorrere agli ormoni per nascondere le sue emozioni.
    Gatti ninja, immagino. Provenienti da fuori Ame suppongo. Portò la mano sul mento, mentre incrociavano topi di ogni tipo: marroni, neri, rossastri, alti, bassi, tarchiati ecc
    Sai dirmi qualcosa in più su di loro? Mi è sembrato di capire che supponi ci sia lo zampino di qualcuno...avete un'idea di chi si tratti? Chiese.

    Davanti a una porta minuscola, Kagoru chiese al giovane spacciatore la sua decisione. Li avrebbe aiutati?
    Ho già accettato nel momento in cui ho scelto di seguirti. Esclamò, incrociando le braccia al petto.




    Shinjishi


    Villaggio di Amegakure - Chapter I



    L'oste del Veri Batuman non sembrò felice quando vide Tasaki varcare la soglia della sua locanda. Il suo passaggio a Oto non era stato accolto bene dalle picche al servizio di Ru Wai.
    Se il mercenario dai mille nomi non si era esposto ad alcun giudizio, non si poteva dire lo stesso dei sottoposti, Principi e Fanti compresi, alcuni dei quali fedeli ad Amegakure.
    Per rispetto della loro amicizia, l'oste lo lasciò avvicinare e fece bene, perché trasalì quando Tasaki raccontò cosa stesse cercando: un uomo, precisamente un Uchiha, senza nome e senza volto, intervenuto per uccidere un sunese ai piedi della torre di Ichiro, poi demolita da forze oscure e segrete.
    Si è macchiato anche di questo fatto. Interessante. Commentò, lisciandosi la barba ispida. Raccontò di aver sentito parlare di quel ninja dagli occhi rosso sangue, del suo potere oculare, del suo fascino e carisma, ma le loro spie avevano racimolato poco o nulla su di lui.
    Un vero e proprio fantasma.
    Costituisce un problema. Aggiunse, regalandosi un bicchiere di whisky, che non offrì . Non rivelò il motivò per cui le Picche lo volevano morto e sepolto con la calce viva.
    E tu puoi aiutarci. L'esperto di galateo aveva qualcosa da farsi perdonare, perciò sarebbe stato lui a dar la caccia a quel lurido ex foglioso; ne aveva le capacità e nel caso peggiore la sua morte sarebbe stata festeggiata con droga e alcool da tutti loro. D'altronde, fuori dal giro delle Picche, Tasaki poteva permettersi di contravvenire alle regole non scritte (che esistevano) vigenti ad Ame.
    Recati qui. Dalla tasca centrale della sua divisa da lavoro, con cui proteggeva i suoi vestiti costosi da schizzi di alcool e sangue, egli estrasse una carta ninja.
    Chiedi di poter parlare con Shinjishi. Propone un nuovo servizio. È una tipa molto sveglia e può aiutarti a metterti nelle sue tracce, se sarai bravo. Sorrise, e con la stessa espressione aggiunse, in modo lapidario.
    Non mettere in mezzo le Picche, otese.

    [...]

    Dalla carta ninja emerse un quartiere di Ame visto dall'alto, con un puntino rosso che spiccava nel groviglio di linee nere che rappresentavano gli edifici e le strade. Sotto, a destra, vi erano alcuni appunti su come raggiungere la zona rappresentata.

    Raggiunto il quartiere, trovare la dimora indicata nella mappa fu un gioco da ragazzi.
    L'edificio si trovava lungo una serie di case tutte uguali, in cui abitavano persone innocue, dedite alla mera criminalità fine a se stessa.
    Questa aveva due piani e un giardino ben curato, seppur privo di fiori. Le finestre erano tutte sbarrate da lunghi assi di legno, perciò, qualora Tasaki non avesse deciso di irrompere all'interno con la violenza, la porta d'ingresso scricchiolante era raggiungibile dopo aver superato un piccolo cancello in ferro battuto, privo di ruggine.
    Bussando, la porta si sarebbe aperta dopo qualche secondo di attesa, ruotando attorno ai suoi cardini.

    Varcata la soglia, Il chunin si trovò ai margini di una stanza enorme, con ampie zone d'ombra per via dell'illuminazione affidata a una manciata di candele di cera, disposte sopra alcuni mobili, una lontana dall'altra. Dove il suo sguardo poteva arrivare, l'ex Nukenin avrebbe notato come il locale fosse ben curato, privo di polvere e con le pareti laterali tappezzate da dipinti di natura morta e paesaggi montani.
    Al centro vi era un lungo tavolo in mogano, in cui si sarebbero potuti accomodare almeno venti persone, uno per lato, ma lì vi erano solo due sedie, poste agli estremi. Ad attirare l'attenzione di Tasaki sarebbe stata una bambina, di nove anni circa, seduta su una delle due sedie, con piedi scalzi e lunghi capelli sporchi che gli scendevano sulle guance.
    Dai suoi occhi trapelava curiosità mista a felicità.
    Si accomodi Aveva la voce di una donna adulta. L'unica sedia disponibile indietreggiò, da sola, avvicinandosi all'ospite, forse sorpreso di trovarsi davanti a una bambina. Se hai bussato qui, sai di cosa mi occupo All'esterno non vi erano insegne o qualcosa che facesse pensare che lì vi era Shinjishi.
    ma la buona educazione vuole che mi presenti: sono Shinshiji. Un libro di almeno quattromila pagine apparì davanti la ragazzina.
    E sono...come dire... la reception della Pioggia. Se desideri ingaggiare un killer, so chi farti contattare. Se sei interessato alla speculazione edilizia, ho alcuni nomi da suggerire. Se preferisci il contrabbando di oggetti o sostanze, ho qualcuno da consigliarti. Se ti interessano organi, qui alcuni se ne occupano. Il libro si aprì da solo.

    Come Amegakure ti può aiutare? Sorrise in modo così marcato da deformare il suo volto in modo orrendo.






    Edited by Roroo 2.0 - 7/3/2020, 10:49
     
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    I topi e gli Uchiha


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    Dall'edificio sul quale sostavo poco prima non mi servì molto per scender ee giungere infine nel locale ninja più famoso di tutta Ame, nonché in quello in cui ero capitato la prima volta che sono venuto ad Ame. Quel locale era gestito da un personaggio che non riuscivo a dimenticarmi e speravo che il mio essere divenuto uno shinobi di Oto non avrebbe ostacolato la mia opera di Purificazione di Ame dal male. Certo, era un po' come combattere contro i mulini a vuoto. Il Capo di tutta quella cricca non la trovai affatto nel locale. Di contro, ci vidi l'oste che, ovviamente, ci sostava sempre e comunque. Sapevo già che difficilmente mi avrebbe accolto bene, ma che comunque mi ascoltò quando gli dissi che ero venuto di nuovo ad Ame con una sola intenzione: trovare nuovamente l'Uchiha che, quando scappavo la volta precedente, aveva praticamente ridotto in fin di vita il ragazzo che manipolava la sabbia. Chi mi conosce bene sa che una delle cose che apprezzo maggiormente in quel mondo è la capacità di perdonare, la cosiddetta misericordia. Lo sapevano tutti. Forse non l'Uchiha, che probabilmente aveva del tutto ammazzato il sunese che io e Namae avevamo sconfitto. - Non so come si chiama e non ho alcuna sua foto, ma lo devo trovare. - Dissi in un modo che definire categorico era persino troppo poco. Ciò che chiedevo era una specie di missione impossibile: trovare un ago in un grande pagliaio, come sempre. Non sarei riuscito a farlo, lo sapevo di già. Non sarei riuscito per niente a farlo. Non mi restava che, quindi, semplicemente tentare e ritentare finché non avrei ribeccato quell'avversario, quell'Uchiha, ovunque fosse stato ad Ame. C'era, però, anche un altro pensiero dentro di me: era una specie d'istinto, che non sapevo affatto spiegarmi bene. - In pratica sono venuto qui per toglierlo via del mondo e non m'importa cosa devo sacrificare perché questa mia idea si avveri. - Da lì in poco scoprii che era poco più che un fantasma. Scompariva e ricompariva ed era anche un problema non solo per me, ma per molte altre persone pure. Non rimasi né sorpreso, né per qualche motivo fui rattristato dal fatto che l'alcolico bevuto non mi venne offerto. - Io posso aiutare tutti, ma mi servono delle informazioni chiare, precise e univoche. - Chiarii. Se lo avessi trovato, quell'Uchiha non mi sarebbe mica sfuggito: questo era poco, ma chiaro. Passò poco tempo prima che l'oste mi disse di recarsi in un posto particolare dopo aver estratto una carta ninja. - Che metodi vecchi... - commentai sincero osservando quella carta e irrorandola lievemente di chakra dopo essermela inserita in tasca. Ascoltai comunque di Shinjishi cercando di ricordarmi quel nome. Non avevo molta scelta: dovevo riuscire a mettermi sulle tracce della ragazza. Sull'ultimo avvertimento semplicemente alzai le spalle. - Non voglio mettere in mezzo nessuno tranne me stesso. - Fu la mia risposta prima di abbandonare Batuman Veri e ritornare in tutto e per tutto nella pioggia di Ame.

    La carta mi disse subito dove andare e il puntino rosso che vi era segnato non lasciava spazio a incomprensioni o dubbi di vario genere. C'era la massima chiarezza, il che mi piaceva sicuramente molto. Seguii gli appunti alla lettera, come piaceva fare a me e quando raggiunsi uno dei tanti quartieri di quel villaggio non restò molto da fare. - Vediamo un po', - pensai saltando rapidamente tra i vari edifici prima di superare le varie case uguali di quel posto. L'edificio che raggiunsi era un po' differente: non c'era il Caos e il giardino era curatissimo, ma privo di fiori. Le finestre facevano comunque pensare alla casa di qualcuno O che non c'era O che non voleva avere visite. Ovviamente non presi nemmeno in considerazione l'idea di entrare dalla finestra, ma preferii la porta. Ci bussai e dopo un po' ci entrai trovandomi in una stanza molto ampia, ma con delle grandi zone d'ombra. - Non mi piace. - Commentai. Non mi piaceva l'ombra, non mi piaceva la cera, non mi piacevano i mobili situati lontano. Certo, la casa era ben curata, ma non bastava e nemmeno il tavolo centrale riuscì in qualche modo a cambiare la mia opinione della situazione.

    Solo dopo un'attenta osservazione della stanza notai la bambina, che sembrava maledetta ed era a dir poco spaventosa, seduta su una delle due sedie. - Lavarsi ogni tanto le farebbe bene. - Dissi quello che mi venne in mente subito. Non mi sedetti, preferendo restare in piedi con le mani incrociate dietro la schiena. - Io sono Tasaki Moyo, un chunin ai servizi di Diogene, il Kage di Oto. - Risposi a quella presentazione con la mia presentazione. - Io sono uno a cui piace pulire le cose e metterle in ordine. Sono un specie di antidoto al male di questo mondo. - E anche quella frase poteva essere interpretata in un sacco di modi differenti, ma le sarebbe servita per capire una cosa semplice: non ero lì per fare quello che ad Ame si faceva normalmente. - Sto cercando una persona. Un Uchiha. Non ne conosco il nome. Né il volto. Ma so che era in qualche modo legato alla Torre di Ichiro Takahashi. E voglio sapere dove si trova pur pulire questo mondo da lui. - A quel punto sarebbe toccato alla ragazzina darmi le informazioni di cui avevo bisogno. O di mettermi alla prova. O qualsiasi altra cosa che avesse voluto fare.

    [...]



    - Già, - rispose Kagoru sistemandosi la barba con un paio di dita. - Non erano ad Ame prima e, anzi, ho l'impressione che li stia usando qualche evocatore di gatti, ma sono solo supposizioni. - Da quella risposta il Fante avrebbe potuto ottenere delle informazioni piuttosto importanti su tutto ciò che riguardava la vita nel villaggio. - E sì, sono gatti ninja. Ovviamente. Non avremmo problemi con dei gatti normali. - Allontanandosi sempre di più dentro a quella città popolata da topi su due gambe, Namae avrebbe potuto scoprire che i topi non erano affatto degli animali dediti al Caos e alla sporcizia. Tutt'altro. La città sotterranea popolata da topi sembrava migliore di Oto o di Ame, che erano gestiti e popolati da persone umane. Alla domanda sui gatti, Kagoru si fermò invitando Namae a sedersi un attimo. - Uh, fiu... la fatica di trovarti... fiu... - disse il topo visibilmente stanco anche da quella breve passeggiata. Sembrava chiaro anche a un occhio nudo che ormai gli anni migliori della vita di Kagoru erano molto lontani. La gioventù era perduta e l'anzianità toglieva le sue forze. - Quei gatti sono gatti ninja che si muovono in gruppi di 3 o 4. Sappiamo sicuramente che hanno un ottimo olfatto e stanno cercando questa città tutt'intorno, ma non l'hanno ancora trovata. Il motivo? Beh, forse la solita caccia dei gatti ai topi, ma questa volta temo che abbiano un esercito e vogliano radere al suolo tutta la città sterminandoci. - La questione, insomma, era abbastanza chiara e sicuramente non c'era alcuna necessità di altri dettagli. - Quei gruppi di 3/4 gatti sono gruppi di esploratori. Sono veloci, agili, esplorano il territorio e uccidono i nostri topi senza pietà. Non prendono prigionieri. - Finita quella frase Kagoru tossì portandosi una mano alla bocca, quasi come se volesse allontanare un impeto di ulteriore tosse. Quando ebbe finito, continuò a spiegare la situazione a Namae. - Ci troveranno sicuramente, è una questione di tempo, e poi dovremo vedercela con un intero esercito. - Per quanto riguardava la domanda su chi si poteva trattare, chi poteva volere un male così grande ai topi che, alla fine dei conti, non facevano male a nessuno, Kagoru alzò le spalle e scosse la testa. - Ci limitiamo alla nostra vita giovane Namae e non diamo fastidio a nessuno. Viviamo qui sotto, sotto Ame e basta. Nessuno potrebbe volerci sterminare tutti, se non per il puro e sadico piacere di farlo. - A quel punto Kagoru si sarebbe alzato facendo a Namae il segno di seguirlo e gli avrebbe semplicemente mostrato la città. Quest'ultima si distedeva su una superficie puttosto ampia e aveva 3 cancelli: Nord, Est e Ovest. Al lato sud la città era protetta da un'immensa parete. Sembrava quasi che qualcosa o qualcuno moltissimi anni fa aveva scavato nella roccia per far sì che quella città si formasse. L'impressione di base era davvero straordinaria; un'opera degna dei migliori scavatori del continente. E quella parete sulla quale si addossava la città sembrava abbastanza alta, quasi come se s'infrangesse contro il suolo di Ame. Tutti i cancelli, invece, erano a misura d'uomo ed erano preceduti da una specie di ponte scavato nella roccia. Su quel ponte sicuramente poteva passare un solo uomo alla volta. L'unica eccezione era il cancello a Est, quello più grande. In questo caso il ponte non era stretto, ma più largo, come il cancello e vi portava da un piccolo tunnel situato direttamente nella parete. La parte alta e più importante della città si trovava addossata alla parete a Sud. - Lì abita il Re dei Topi, - disse Kagoru indicando una specie di palazzo situato in alto. - Ma ultimamente non lo vediamo spesso: è depresso e sta quasi sempre chiuso nelle sue stanze. - Successivamente Namae avrebbe anche viste ben due cinte murarie, - l'esterna e l'interna, - in realtà leggermente disconnesse per via di varie crepature nelle rocce. Sulle mura avrebbe visto un numero limitato di topi di ogni colore vestiti con una tunica biancastra e con una lancia nelle mani. Ma prima che potesse esplorare gli altri luoghi della città, come l'armeria, il campo per gli allenamenti o il cimitero, a Kagoru si sarebbe avvicinato un topo più piccolo e visibilmente stanco: - Comando esplorativo dei gatti, 3-4 chilometri a nord-ovest. Hanno attaccato un nostro gruppo medico di scorta. Ordini? - Kagoru avrebbe quindi guardato Namae. - Se hai deciso di aiutarci, è giusto che sia tu a prendere le decisioni e ti dò la possibilità di comandare i nostri soldati rango più basso. Decidi tu cosa fare. -
    In questo modo Namae avrebbe potuto decidere in autonomia cosa fare e qualora avesse deciso di andare a controllare avrebbe potuto portare con sé 4 topienergia rossa e verde, genin armati di lance e piccole lame in modo da scoprire di più. In alternativa avrebbe potuto pensare ad altro: per esempio, a come rinforzare le difese, ad andare da solo in esplorazione (l'altezza dei corridoi sotterranei e dei vicoli lo permetteva) oppure continuare l'esplorazione della città.



    Chakra: 60/60
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 400
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 575
    Intuito: 525
    Precisione: 500
    Slot Difesa
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    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
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    2: ///
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    Slot Tecnica
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    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
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    Problemi all'orizzonte/ Non sono un ufficio anagrafe


    Villaggio di Amegakure - Chapter II



    Passeggiarono tra le vie del paese, uno affianco all'altro, come si è soliti fare tra buoni amici. Dopo molti mesi di "ordinaria" vita, Namae riscoprì la curiosità. Si guardava attorno, esterrefatto, incrociando gli sguardi di tutti quei topi che lo ricambiavano con espressioni carichi di sorpresa.

    Certo, mettiamoci seduti. Allargò il braccio, offrendo un appoggio saldo al topo anziano.
    Con voce affaticata e la fronte madida di sudore, il saggio descrisse i gatti come creature ninja in grado di muoversi in piccoli gruppi, di tre o quattro unità, forti del loro ottimo olfatto.
    Nanako ha un ottimo udito. Ricordò nella sua mente, sperando che le creature da uccidere fossero gatti e non umani ibridi, come Nanako. In tal caso, non si sarebbe rimangiato la parola data ai topi di Ame, anche a costo di condannare il rapporto che si era formato con la ragazza codata che Hounkou amava alla follia.
    Inarcò il sopracciglio quando Kagoru parlò di un esercito, che con le sue truppe di esplorazione, era alla ricerca della loro città sotterranea, per distruggerla.
    Riusciva a percepire con chiarezza la disperazione, l'angoscia e il terrore del saggio anziano per quei felini che minacciavano la città sotterranea che aveva visto nascere e crescere.
    Sono efferati per uccidere senza motivo. Sussurrò, pensieroso. Droghe forse, perché prima di uccidere un topo di cui devo scoprire la tana, li torturerei. Aggiunse, con tono freddo e glaciale, senza curarsi della presenza di Kagoru al suo fianco, sensibile a quei temi.
    Non rimaneva che beccare uno di quei gatti e farlo cantare.
    Si alzarono e si addentrarono nel villaggio, verso Sud, salendo su una collina per godere di un panorama mozzafiato sulla splendida città. Ammirò i tre Gate e i rispettivi ponti scavati nella roccia.
    Siete stati in grado di costruire una città bellissima. Esclamò, sincero e meravigliato che esserini come loro, ritenuti scarti o animali stupidi e da uccidere, fossero stati in grado di creare così tanta bellezza. Si voltò per ammirare il Palazzo del Re dei Topi alle sue spalle, costruito nella parte più alta della città.
    Posso capire il suo stato d'animo. Sono qui per questo. E mentre i suoi occhi scivolavano sulla cinta muraria, da Est a Ovest, un topo fece capolino al loro fianco, stremato.

    CITAZIONE

    Comando esplorativo dei gatti, 3-4 chilometri a nord-ovest. Hanno attaccato un nostro gruppo medico di scorta. Ordini?
    Se hai deciso di aiutarci, è giusto che sia tu a prendere le decisioni e ti dò la possibilità di comandare i nostri soldati rango più basso. Decidi tu cosa fare.


    Sgranò le palpebre, sorpreso da quella decisione. Non aveva mai coordinato un gruppo di combattenti.
    Senza farsi prendere dal panico o dall'agitazione, Namae annuì, serio in volto. Era giunto il momento di intercettare il gruppo di gatti e rompere loro le ossa.
    Preparate le difese sulle mura. Spostò l'attenzione sul topolino.
    Datemi i vostri soldati e portatemi dai nemici

    [....]



    Al cospetto di Shinjishi, l'uomo di Diogene preferì restarsene in piedi, con le mani dietro la schiena.

    CITAZIONE

    Lavarsi ogni tanto le farebbe bene. Io sono Tasaki Moyo, un chunin ai servizi di Diogene, il Kage di Oto.


    Le parole di scherno dello spadaccino gli scivolarono addosso come acqua; quando rivelò di essere un uomo di Oto, per di più al diretto servizio del Kokage, la bambina non ebbe alcuna reazione. Continuava a fissarlo con quel sorriso felice e al tempo stesso inquietante.

    CITAZIONE

    Sto cercando una persona. Un Uchiha. Non ne conosco il nome. Né il volto. Ma so che era in qualche modo legato alla Torre di Ichiro Takahashi. E voglio sapere dove si trova pur pulire questo mondo da lui. -


    Il sorriso si allargò, deformandogli il volto. Aveva ricevuto le informazioni di cui aveva bisogno. Ora, con l'ausilio del libro che gli era apparso davanti, avrebbe potuto aiutare colui che aveva varcato la soglia della sua dimora.
    Oh...cerchi un Uchiha Bisbigliò.
    Il tomo si aprì di scatto e le pagine iniziarono a muoversi da sole, avanti e indietro, senza il minimo contatto con la bambina, le cui braccia pallide e sottili erano rimaste sempre a contatto con i braccioli del mini trono.
    ma io non sono un ufficio anagrafe ihihiLe pagine continuarono a muoversi, sprigionando nell'aria il tipico profumo di un libro appena stampato. 
    Dopo alcuni secondi di attesa, con il rumore della carta che riempiva ogni anfratto della stanza oscura, la bambina prese parola.  
    Dovrai rivolgerti alle Picche.Alzò lo sguardo su Tasaki, con gli occhi pieni di luce maligna.
    Solo loro sono autorizzati a occuparsi di vendita di informazioni e omicidi su commissione. Continuò. Dato il tuo rango e il nome del tuo superiore, puoi chiedere del Mercenario al Veri BatumanStava scherzando? Evidentemente no.
    La bambina dall'aspetto diabolico aveva eseguito il suo compito: dare una pista a colui che aveva varcato la soglia della sua dimora, attendendosi alle regole di Ame.

    Se si fosse lamentato del suo ottimo servizio, la bambina avrebbe accettato le critiche con estrema calma e pacatezza. Era normale che qualcuno di esterno non fosse pratico di Amegakure e delle sue regole.
    Sei alla ricerca di un individuo e io ti ho fornito un luogo in cui trovare uno dell'organizzazione che potrà aiutarti.
    Se la risposta non era di suo gradimento, forse il mercenario avrebbe dovuto ripensare alle parole del locandiere e cambiare la domanda.
    Amegakure gli era ancora... oscura. 




     
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    I topi e gli Uchiha


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    Allora, come andarono le cose in quel che non era mica un ufficio anagrafe? Andarono più o meno come me le aspettavo che andassero. Quella era Ame, dovevo mettermelo in testa, e non ci potevo proprio fare niente per cambiare la mentalit del villaggio. Dovevo solo limitarmi a fare come mi dicevano di fare e proprio quello era un po' il problema di tutta quella questione. Arrivano nella casa (che sembrava pure bella, specie se la si paragonava a tutta Ame) della bambina, venni accolto in un modo che definire "il peggiore di sempre" era persino troppo poco. Mi disse, in breve, di dovermi rivolgere alle picche e quindi di dover tornare nel Batuman Veri, da dove ero venuto, per cercare le informazioni da quelle parti. Ascoltai tutto il discorso con la faccia di chi ce la stava mettendo tutta per capire se era una cosa reale e vera quella, era un genjutsu oppure più semplicemente mi stavano prendendo per il culo (il che era molto probabile considerando che ero un novizio in quel di Ame). Perciò, dopo aver raccolto il fiato che avevo e anche tutta la calma del mondo (quello e anche di tutti gli altri mondi conosciuti e non), chiarii la questione: - Gentile signora bambina, io vengo da Batuman Veri. Loro mi hanno mandato qui a chiederti dov'è sto Uchiha di merda. - Era evidente che pian-piano stavo iniziando a perdere la calma anche per colpa di quel batti e ribatti continuo. Non ero mica una pallina da tennis che mandavano un po' qua e un po' la come faceva comodo a tutti quei dannati che vivevano in quel villaggio puzzolente. - Non so niente dei vostri semi e gruppi criminali, tanto prima o poi vi sterminerò tutti dalla faccia della Terra, come i Kami vorrebbero. Per ora, però, mi limito semplicemente a cercare di usufruire del servizio che voi offrire. Volete dei soldi? Ho dei soldi. Volete della cioccolata? Posso trovarvela. Volete che uccida un altro dei vostri macchiavellici mafiosi? Scherzo da 4 soldi. Ma ditemi cosa diavolo volete. - Alla fine di quel discorso spazientito, alla ragazza sarebbe stato particolarmente chiaro che la mia pazienza era andata e che di sicuro non me ne sarei andato da quella casa senza ottenere ciò che volevo. Guardando le spade che portavo incrociate dietro alla mia schiena, la ragazza avrebbe anche potuto capire che non ero propriamente il tipo con cui scherzare e che potevo far male, molto male, a tutti quelli che si comportavano così. La palla, dunque, passava di nuovo a lei, mentre io, sempre in piedi, avrei atteso. - Datemi quello che voglio e non mi vedrete mai più. - Cos'era quella strana voce che avevo? Era l'impazienza? Quelle note? Oppure qualcos'altro?

    [...]



    Già, - rispose il vecchio topo maestro. - Credo che sia proprio quella la loro tattica. Vanno in giro a catturare i nostri e quando li prendono li torturano. - Kagoru tossì vistosamente mentre era seduto su quella tipo panchina con Namae. Dalla bocca del topo uscì del sangue, ma era difficile dire se fosse solo una malattia della vecchiaia oppure c'era qualcos'altro sotto. - Anche se la nostra città è sicuramente una delle più belle del mondo, i problemi che ci troviamo ad affrontare nell'ultimo periodo non sono affatto pochi e abbiamo bisogno di allontanare la minaccia dei gatti il prima possibile. - Da quel discorso Namae avrebbe potuto facilmente capire che la questione dei gatti, come la chiamava Kagoru, era di primaria e primissima importanza. I due si trovarono sicuramente d'accordo e al complimento di Namae, Kagoru sorrise lievemente: erano delle rughe che di distendevano sicuramente dopo moltissimo tempo che non lo faceva. E alla fine diede una pacca alla spalla destra di Namae. Agli ordini di Namae, il vecchio topo si rivolse a un altro dei suoi animaletti: - Raddoppiate le difese. - E per quanto riguardava la missione di esplorazione a caccia di gatti, Namae ebbe subito i suoi 4 topi, tutti differenti: c'era uno grigio, uno bianco, uno completamente nero e uno con la pelliccia leggermente marroncina. Erano tutti e 4 armati di lance e piccole lamette, anche se non sembravano molto forti4 genin, 2 rossa e 2 verde. - Ai vostri ordini signore, - avrebbe detto quindi il topo biancastro che in mezzo a quei 4 sembrava quello più preparato e forse più esperiente. Così, se Namae avesse deciso di partire alla ricerca dei gatti, lo avrebbero fatto subito tutti e 5. Si sarebbero diretti verso il cancello Nord, oltrepassando e passando quindi il ponte per imboccare un tunnel a prova di uomo (per Namae, difatti, sarebbe stato un po' strettino). Quel tunnel avrebbe quindi permesso loro di sbucare al di fuori da quella che era semplicemente terra, in una cavera su cui si affacciavano le porte di diversi altri tunnel. Da lì avrebbero quindi imbucato quello nord-ovest, più breve del primo: questo li portava in un un tunnel molto più grande, gigantesco. Non doveva essere molto lontano dalla superficie, ma era comunque buio, c'era acqua per terra e in lontananza si sentivano le voci di qualcuno che veniva. - Presto, nascondiamoci! - sussurrò il topo marroncino mentre non lontano le voci diventavano decisamente più accentuate e forti. Nascondendosi dietro a una roccia, avrebbero anche potuto dividersi per preparare un agguato al gruppo che veniva e dopo qualche secondo Namae e i topi avrebbero visto un gruppo di 3 gatti che venivano proprio nella loro direzione. Nonostante il vantaggio numerico, però, sicuramente bisognava riuscire a fare sì che non scappassero e non ne sentissero l'odore.
    - Giammai! - esclamò il gatto centrale. - E' solo una questione di tempo prima che Re trovi quella città... troppi tunnel...
    - Stop! - disse quello a destra. - Odoro qualcosa...
    - Topi?
    - Sì... topi... ma sento qualcosa... hmm... forse mi sono sbagiato...
    I 3 si fermarono per qualche attimo cercano di capire se avevano davvero percepito dei topi nella vicinanza. Dopo qualche secondo il topo a destra indicò la strada davanti.
    - Mi è sembrato di sentire l'odore umano, ma forse mi sono sbagliato. Andiamo. - A quel punto i 3 gatti sarebbero avanzati. Cosa avrebbe fatto Namae?


    Chakra: 60/60
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 400
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 575
    Intuito: 525
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Shuriken Gigante × 1
    • Katana × 2
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2

    Note
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    Sterminio e Cratere della Morte


    Sottotitolo del topic



    I suoi ordini vennero ascoltati: al piccolo topo fu ordinato di rinforzare le difese su tutta la cinta muraria e in pochi secondi un reparto militare giunse davanti al loro  nuovo capitano. Erano tutti differenti, per altezza, corporatura e colore del manto. Tutti possedevano delle lance e piccole lame su misura.
    Lo sguardo di Namae si posò sulla creatura che appariva più preparata ed esperta. Cercò di carpirgli le emozioni, lo stato d'animo, se in quel piccolo cuore da topo vi fosse rabbia, tristezza, determinazione o...paura. 
    Spero che dentro di voi non alberghi la paura.. Mantenne lo sguardo su di loro. Siete i topi di Ame, i veri custodi della Pioggia, coloro che vivono da millenni in questa terra che tutti considerano popolata da immondizia e feccia! Tuonò ad alta voce. Guardatevi! Siete topi, vivete nell'oscurità e nell'immondizia degli umani di sopra, molti dei quali provengono dai luoghi in cui sognano di ucciderci. MA ORA BASTA! L'organismo reagì alla scarica di adrenalina autoprodotta. Alzò il braccio destro verso l'alto. E' IL MOMENTO DI ALZARE LA TESTA, DI UCCIDERE I NEMICI E DI POTER TORNARE IN SUPERFICIE COME E QUANDO SI VUOLE! AD AMMIRARE IL CIELO STELLATO!! La conquista all'Inu no Shoben lo aveva cambiato. Il sangue del Principe di Ame che aveva sporcato le sue mani lo aveva reso più forte, più fiducioso nei suoi mezzi, più legato al villaggio in cui era nato. Quei obiettivi che parevano inafferrabili, ora sembravano più vicini.
    E ora andiamo!
    Diretti a Nord, abbandonarono la città alle loro spalle per immergersi nell'intricata rete di tunnel e canali che erano stati, fino a quel momento, la loro salvezza.
    Il primo tunnel costrinse lo smemorato ad abbassarsi e trascinarsi in avanti con forza, sporcandosi l'abito con quella melma grigiastra il cui odore l'aveva fatto vomitare.
    Ditemi di voi. Come combattete di solito? In gruppo? Separati? Preferite il corpo a corpo? Doveva conoscere il loro stile per poter combattere senza intralciarli.
    Se avete domande, fatele pure.

    Abbracciati dall'oscurità e dall'odore fetido che aveva già impregnato l'abito dell'Oleandro, essi sbucarono in un ampia caverna. Percepì subito alcune differenze, ma si focalizzò sulla presenza di terra sotto ai suoi piedi. Vi era sporcizia, ma non la melma su cui aveva camminato prima di arrivare alla città dei Topi. Come ci era finito lì del terriccio?
    Non fu la domanda più importante a cui dare risposta: davanti al team si aprivano diversi tunnel.
    Per sua fortuna, i quattro topolini corsero in direzione Nord-Est, verso quello più ampio, dove Namae avrebbe avuto ampi margini di movimento in caso di scontro.
    Rivoli di acqua fluivano verso di loro, controcorrente, e l'oscurità si affievoliva man mano che avanzavano.  Avrebbe indagato sulle ragioni di quella luce argentea se le sue orecchia non avessero captato un distinto rumore di passi.
    Qualcuno si stava avvicinando verso di loro.

    Nascondetevi e state alla recita. Disse, severo, infastidito dall'insolenza del topo marrone. Non era lui a dover dare ordini. Un sigillo e Namae divenne magro, con i capelli sporchi, luridi che scendevano su un volto scavato dalla fatica e dalla fame.[TB]
    Preparatevi ad attaccare al momento opportuno. Non si dilungò in lunghe spiegazioni con i passi che pian piano si facevano sempre più vicini. 

    E infine si videro. Quei felini avevano un buon olfatto se, circondati dall'immondizia, si fossero già allarmati per una presenza anomala. Avevano delle tute strane, simili a corazze.
    Oh..AAAAAAH..oddio...chi siete? gatti..GATTI! ma cos'è questo posto!! voglio uscire di qui...subito. Diede prova delle sue abilità attoriali. Iniziò a far tremare i muscoli delle braccia e delle gambe, mentre lo sguardo correva in ogni direzione, alla ricerca di un uscita.
    Io mi...sono svegliato qui dentro...ho girato per così tanto tempo. Il sudiciume sui vestiti lo dimostravano.
    Io...ho incontrato dei topi...piccoli, con una strana tuta nera...mi hanno ingannato...mi avevano detto di potermi portare fuori ma....mi hanno rubato le armi e sono scappati in questi condotti. Singhiozzando li avrebbe raggiunti, a passi lenti e misurati per simulare la mancanza di energie.
    Giunto a tre metri dai gatti, essi avrebbero udito dei rumori echeggiare alle loro spalle, a circa dieci metri di distanza. Fu un rumore prolungato, debole ma percepibile anche a un orecchio modesto, quasi identico ai passi che Namae aveva sentito seguendo i quattro topi. [TA]
    Oh..oh ..chi è?! Avrebbe esclamato, cercando di apparire sorpreso. Se tutto fosse andato per il meglio, i gatti avrebbero avuto un desiderio irrefrenabile di andare a controllare dietro di loro.
    Cinque...
    Quattro...
    Zero!

    A prescindere dal loro comportamento, Namae avrebbe rotto gli indugi. Sciolse la trasformazione con la mano sinistra stretta attorno all'elsa della Doppia Lama, e mediante un movimento ad incrociare, da destra verso sinistra, il Nukenin avrebbe tentato di mozzare la testa del gatto situato alla sua destra. [SA I]Forza: Viola
    Velocità: Viola+3
    Potenza: 25

    Subito dopo, senza alcuno scrupolo, eseguì un passo in avanti così da affondare la punta di una delle due lame nel collo del gatto che vestiva di blu. [SA II]Forza: Viola
    Velocità: Viola+3
    Potenza: 25

    Il terzo felino non avrebbe avuto una fine migliore sebbene Namae lo attaccasse nel tentativo di staccargli una gamba dal resto del corpo. Con un fendente obliquo, dall'alto verso il basso, da sinistra verso destra, il Fiore avrebbe puntato a privare il gatto di una gamba. [SA III]Forza: Viola
    Velocità: Viola+3
    Potenza: 25

    Se tutto fosse andato come previsto, con due morti e un ferito grave, l'Oleandro avrebbe tuonato:
    Chi vi manda? Chi è il vostro capo? La punta della Doppia Lama sarebbe rimasta a qualche centimetro dal collo del sopravvissuto.

    [....]



    Tasaki aveva un modo di comportarsi che lo rendeva un soldato perfetto per un villaggio accademico. Forte, sicuro di sé, ligio al dovere, qualità che gli accademici apprezzavano ma che ad Ame non erano sufficienti per sopravvivere. Ame aveva investito su altre doti e non era un caso se Konoha avesse perso un Jinchuuriki dentro quelle mura.
    Lo spadaccino sbagliò completamente approccio e ben presto avrebbe capito come nessun chunin ottuso poteva pensare di avere vita facile nella Pioggia.

    Oh...dal Veri Batuman Esclamò, sorpresa dalle parole dello spadaccino.
    bene bene Si sistemò sul suo piccolo trono, passandosi la punta della lingua sul labbro superiore. La faccenda si faceva interessante e intrigante.
    Tasaki non era giunto da lei dalle solide mura della Pioggia, dove aveva chi pubblicizzava la sua attività in cambio di soldi, ma proveniva da uno dei covi più influenti delle Picche. Perché non si erano presi carico del volere del chunin, servitore del Kokage, il quale desiderava uccidere un loro nemico? Ma sopratutto, perché non lo avevano catturato e torturato per ottenere i segreti di Oto?
    La promessa di sterminare i semi - a cui accennò - scivolò sulla bambina come il resto delle minacce che lo spadaccino aveva elargito fino a quel momento.
    Sei noioso, oteseIl libro si chiuse di scatto, schioccando come le chele di un granchio. Avrai il mio aiuto. Aggiunse.

    Per conoscenza personale, il tuo Uchiha si è creato una certa fama e con essa dei nemici. Accavallò le gambe. ma non so dirti dove trovarlo. Se lo sapessi io, sarebbe già morto. Aveva assunto un espressione seria. E qui, nel mio registro, sono gli unici a non aver specificato alcun covo Le motivazioni di tale scelta erano banali. Per suo dispiacere, Tasaki non avrebbe avuto alcun luogo dove sfogare la sua ira.
    ma hanno voluto che trascrivessi un rituale.
    Non vi era bisogno di aprire il tomo. Aveva letto così tante volte quelle poche righe da averle memorizzate alla perfezione.
    Al cratere della morte, dove la madre notte ammira il cielo, getta un foglio con scritto il nome della persona da donare alla nostra madre. Continuò. Scrivere eventuali richieste nel lato posteriore e firmare con il vostro sangue Concluse, chiedendosi se quel tizio proveniente da Oto fosse a conoscenza della leggenda del cratere della morte.
    Hai ricevuto ciò che desideravi Il tomo scomparì, così come era comparso qualche minuto prima.
    Ora prima di andartene, dimmi, sei una Picca in missione?Il suo ghigno si allargò fino a deformargli la faccia in modo orrendo...e sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbe visto.
    Ricevuta risposta, lLe candele si sarebbero spente all'unisono, gettando la stanza nel più completo buio. Non si udirono passi, respiri o manifestazioni chakriche. Nessuno avrebbe osato attaccarlo, perciò si sarebbe potuto recare verso l'uscita.



    Non vi era uomo di Ame che non fosse a conoscenza della posizione e delle leggende che si narravano su cosa o chi avesse generato il "cratere della morte". Molti erano sicuri si fosse trattato di un meteorite, altri narravano di un folle gesto di un uomo vestito di nero. Qualunque fosse la verità, era stata prodotta da una manifestazione di potere indescrivibile.
    Era situata qualche chilometro fuori Ame, in un campo di terra inutilizzato, spoglio di alberi e privo di case. Dall'alto, si poteva notare come la cavità avesse una forma perfettamente circolare. Quanto fosse profondo, non era dato saperlo.
    Ad un occhio attento non sarebbe sfuggita l'elevata quantità di fuliggine a terra.
    Baciato dal bagliore di una splendida luna piena che rendeva superfluo l'utilizzo di torce, lanterne o jutsu, Tasaki avrebbe constatato con i suoi sensi che attorno a lui non vi era nessuno.  A lui scegliere se compiere il rituale o meno. E se sì, cosa avrebbe scritto sul foglio?

    Se un foglio fosse stato gettato all'interno, dopo alcuni secondi di attesa, dalle profondità sarebbe risuonata una melodia macabra, che solo un orecchio fino sarebbe riuscito a captare. [Link]

    Chakra: 94/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Fendente
    2: Affondo
    3: Fendente
    Slot Tecnica
    1: Trasformazione
    2: Richiamo Ammaliante
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
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    I topi e gli Uchiha


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    Che la mia discussione con quella ragazzina non sarebbe andata per niente per il verso giusto lo avevo capito praticamente sin da subito. Era inutile negarlo: eravamo figli di due mondi completamente differenti e le cose non potevano proprio andare in un altro modo. Semplicemente non ci capivamo parlando entrambi due lingue diverse. Io ero chiaro, preciso, coinciso, puntavo dritto al sodo e non amavo né i segreti, né le scorciatoie. La ragazza di fronte a me sembrava essere l'esatto opposto di me, com'era giusto che fosse per una bambina di Ame. Parlava con delle incognite, mai dritta, mai ligia, mai chiara: una specie di oracolo, se così poteva essere chiamata, sperando che non si fosse offesa nel sentire quello che le avevo da dire. E quello che le dissi non sembrò affatto sorprenderla chissà quanto; tutt'altro: si rivelò per lei qualcosa di simile a un libro aperto, a una mappa chiara. - Già, dal Batuman Veri, - ripetei di nuovo quasi come se non sapessi perché lo stavo facendo: in fondo mi aveva sentito e poi cosa voleva dire? Per quanto ne sapevo, Batuman Veri era un locale aperto a tutti, no? Non era mica una sede di uno dei loro gruppi mafiosi, oppure alla fine dei conti lo era? - Bene, bene... cosa? - Chiesi abbastanza confuso da quella sua reazione che era decisamente troppo strana per i miei gusti. A dire la verità mi dava parecchio fastidio il fatto che non fosse mai chiara. Io, che amavo la chiarezza, volevo che mi dicessero come stavano le cose in modo diretto. Forse non aveva preso di buon gusto nemmeno quelle mie domande, tanto che mi disse di essere noiso per poi darmi il suo aiuto. - Gratuitamente? - chiesi. Lo feci, ovviamente, perché mi sembrava abbastanza strano e improbabile che in quel villaggio qualcuno facesse qualcosa in modo del tutto gratuito. Generalmente i ninja di Ame, ma anche la gente comune di quel posto, chiedeva sempre qualcosa sotto forma di pagamento. Potevano essere dei soldi, poteva essere una chiave, una mappa, una carta, ma i pagamenti c'erano sempre.

    Solo allora mi diede le info di cui avevo proprio bisogno sull'Uchiha ed era ovvio che l'uomo della Torre avesse dei nemici. In quel caso dubitavo che i suoi nemici fossero dei miei amici, ma se mi avesse detto di più avrei sicuramente ottenuto ciò che desideravo. Poco dopo cambiò rapidamente la direzione intrapresa fino a quell'istante, dicendo che non avevano un cavo, che non sapevo dove andare eppure c'era qualcosa di strano. - Sembra una profezia. - Dissi in risposta a quelle righe per metà poetiche e per metà assurde. - E certamente ottenere una maggiore chiarezza qui è praticamente impossibile, - continuai a pensarci pur conoscendo la strana storia di quel cratere. Alla fine mi disse che quello era tutto. - Ma come? - Chiesi prima di ascoltare la sua ultima domanda, nel rispondere alla quale fui estremamente coinciso e laconico: - No. - Le dissi mentre le candele si spensero e la bambina scomparì (o così mi parve, tanto che non riuscii più a percepirla).

    Dopo aver abbandonato quel posto (e non c'è alcun motivo affinché lo spieghi) mi diressi laddove mi portavano direttamente le leggende. Non m'importava molto di quelle favole a dire il vero; l'unica cosa che m'interessava era l'Uchiha, la pulizia del mondo dagli elementi che lo rendevano un posto decisamente peggiore. Percorsi la distanza da Ame verso il cratere in modo anche abbastanza veloce, era un campo di terra che non conoscevo per niente, una zona completamente priva di case, alberi o altro. Solo a quel punto, una volta che fui giunto lì, notai della fuliggine per terra. - Dev'essere qui, - pensai prendendo il foglio e scrivendoci la mia richiesta: - TASAKI MOYO - Mentre sul lato posteriore aggiunsi: - SONO QUI PER PRENDERE LA VITA DELL'UCHIHA - Non mi rimase, quindi, che semplicemente utilizzare i miei denti per far uscire un goccio di sangue dal pollice e metterci una veloce firma.

    Fatto anche questo, gettai il foglio all'interno del cratere ascoltando una melodia (che non era dolce, tanto per essere chiari) provenire dallo stesso. - Si può passare oltre questo genere di convenevoli? - chiesi infastidito dalla musicaPossiedo Udito Perfetto per mettere le mani sulle impugnature delle katane.

    [...]



    Il monologo incoraggiatore di Namae svolto sui topi ebbe un discreto successo, tanto che il topo marroncino, probabilmente il Capo di tutta quella comitiva di topi guerrieri, ebbe addirittura un baglione negli occhi: - Combatteremo fino alla morte! - Urò questi prima che il gruppo di Namae e topi partì alla ricerca di gatti muovendosi nei tunnel che non erano propriamente stati costruiti a misura d'uomo (e infatti Namae avrebbe trovato delle grandi difficoltà a muoversi agilmente in quelle ombre). Ciononostante, lo avrebbe fatto comunque, anche se con qualche difficoltà, mentre il topo marrone gli avrebbe spiegato come combattevano generalmente: - C'è chi tra noi preferisce combattere a distanza e chi, invece, ama scontrarsi nel corpo a corpo. - Disse. - Ciononostante, siamo dotati sia per combattere a distanza ravvicinata sia a distanza media. Io, però, preferiscono il corpo a corpo stretto, mentre lui, - indicò il topo nero, - è uno a cui piace agire alla distanza. - A quel punto gli eventuali dubbi di Namae potevano forse considerarsi risolti? Perché in ogni caso i topi non avevano alcuna domanda da fargli. Tutt'altro: per lo più non si mostravano molto loquaci e volenterosi di parlare con lui, se non si prende in considerazione il topo marrone: - Siamo onorati di averLa con noi signor Namae. Per noi è un onore combattere con un guerriero così valoroso! - Quando finalmente giunsero sul luogo dell'agguato e ascoltando l'ordine del topo marrone, fu Namae a riprendere l'iniziativa nelle sue mani ordinando non solo di nascondersi, ma anche di stare alla recita. Mentre i topi si nascosero, quindi, Namae iniziò la sua parte recitativa e ci riuscì abbastanza bene, sorprendendo i gattini. - E tu chi diavolo sei? - chiese uno dei 3 gatti abbastanza incuriosito da quella comparsa anomala. - Allora avevo ragione... - disse l'altro portandosi una mano vicino al mento, quasi come a voler capire lui stesso cosa diavolo stava facendo Namae in quel posto. Bisogna dire che tutti e 3, chi più e chi meno, cascarono in quella strana recita Made in Namae credendo al suo racconto. - OOOH! Ma noi li stiamo cercano quei topi... sai mica dove sono? - chiese. - La loro base dev'essere qui da qualche parte, ma non riusciamo proprio a trovarla! - Attivata la tecnica, tutti e 3 i gatti sentirono qualcosa alle spalle. - Hey, ma lo sentite anche voi? - chiese uno dei tre mentre gli altri due agitavano affermativamente il loro capo. - Mi sa che devo andare a controllare... - - Andiamo a controllare! - lo corresse l'altro mentre Namae, invece, si stava dando a tutti gli effetti da fare. Estraeva la lama si gettava contro il gatto rimanente che a quel punto veniva in tutto e per tutto sorpreso dall'attacco della Picca, tanto da non riuscire a reagire in modo adeguato: subìFerita Grave al collo una grave ferita a livello del collo, con la lama che quasi gli portò via la testa. In quel momento nel corridoio echeggiarono anche le altre voci ed erano quelle dei topi, in particolare di quello marroncino: - UCCIDETELI TUTTI! - urlò il topo marrone, forse spinto dall'odio o forse no. Fatto sta che due frecce partirono da dietro le rocce volando su di una traiettoria a semiluna prima di conficcare tutti in un solo gatto, o meglio nella piastra protettiva che questi portava al petto. Questi, il gatto che vestiva di blu, si accorse dell'attacco e suonò la ritirata: - E' UN ASSEDIO!!! INDIETRO!!! - Quando Namae provò a conficcare la sua lama nel suo collo, questi compose - ST1Tecnica del Teletrasporto - Shunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può viaggiare attraverso lo spazio entro 45 metri dal punto di partenza, è necessario conoscere il luogo d'arrivo. A terra, alla partenza o all'arrivo, possono essere lasciati dei frammenti elementali a scelta. Il viaggio durerà circa un secondo. Il punto d'arrivo non deve essere occupato da altra sostanza solida o liquida, né deve essere presente entro 6 metri una discreta fonte di chakra. È possibile portare altri ninja con se al costo extra pari a Mediobasso ognuno. Dopo aver attivato la tecnica, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da chunin in su]
    un solo sigillo per scomparire del tutto e ricomparire a 45 metri più in la, sulla strada da cui era venuto, lasciandosi indietro un morto e uno la cui sorte non era ancora chiara.

    L'ultimo gatto rimasto vide bene l'attacco di Namae e con del chakra provò a difendersi, subendo comunque una feritamedia alla gamba. Subito assune due toniciCoagulante + Ripristino e senza dire niente si mise a Slot Azione 2 e 3Azione Rapida nella direzione opposta a quella di Namae. Se fosse riuscito ad arrivare a 50 metri di distanza, avrebbe provato a fuggire6 +1 passi da quel posto e da Namae, per portarsi in salvo.

    Subito sarebbe arrivato anche il topo marrone con tutta la cricca. - Namae-sama! Dobbiamo ucciderli! Andiamo! Rincorriamoli! Dobbiamo prenderli Namae-sama! E ucciderli tutti! - - A quel punto la scelta ricadeva di nuovo sulle spalle di Namae: prendere o lasciar andare?


    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 1
    • Katana × 2
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 2

    Note
    ///
     
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    Interrompere la Fuga
    Si inizia a danzare


    Chapter IV



    La lama del Fiore di Ame fece scempio del volto del gatto, frantumando denti, cranio e mascella. 
    E uno fuori. Il ghigno malefico che si era allargato sopra il mento si ridimensionò quando il felino blu riuscì a teletrasportarsi a ben cinquanta metri di distanza.
    Alle sue spalle, il topo marrone aveva suonato la carica senza ricevere il suo ordine, ma non si sentì di rimproverarlo quando lui era il primo ad accendersi al primo momento di tensione. Chissà quanti suoi compagni aveva visto morire per mano di quei nemici che ora stavano fuggendo.

    Lo vide ingerire i due tonici e iniziare a correre verso la direzione da cui erano sbucati. Namae non sarebbe rimasto con le mani in tasca, non con l'adrenalina in circolo nel suo organismo, che produceva una furia omicida che in un modo o nell'altro doveva sfogare.
    Nelle vesti del predatore, si gettò all'inseguimento del nemico ferito alla zampa, con l'arma nella mano destra e il braccio sinistro rivolto verso di lui, dove celava il suo Lanciaspiedi. [Velocità Corsa]Velocità: Viola + 2 (Adrenalina) -1/4 Basso.
    Mediante lo scatto di una molla pre-caricata, uno spiedo avvelenato volò verso il busto del gatto. All'interno del dardo, era contenuto il veleno più pericoloso in dotazione al Fiore, frutto del suo ingegno e della sua, seppur breve, esperienza. Con quel mix di sostanze in circolo nell'organismo del gatto, quest'ultimo avrebbe perso velocità e la capacità di eseguire tecniche con rapidità. [AdO]Vedere discussione in Supp. Regolamento :ghu: Forza Velocità Viola [Equip+Abilità]Veleno C1 (Velocità) 2 Dosi + Allucinogeno (1 Dose)
    -2 tacche Velocità per due round. Scoordinato per due round. Spossato per due round.

    Fermatelo in qualche modo. Non uccidetelo. Avrebbe urlato, riponendo la doppia lama per estrarre al suo posto due spiedi per mano. E non avvicinatevi. Seppur ferito, il nemico poteva rivelarsi pericoloso e perdere qualche topo in battaglia sarebbe stata una grave perdita.
    Con una frustrata del braccio destro, seguito da quello sinistro, egli tentò di conficcare i primi due dardi sulla zampa sinistra del gatto in fuga mentre gli ultimi due avrebbero mirato al centro del busto. [SA II e SA III]Forza: Viola+3
    Velocità: Viola
    Consumo Tot. 2 Bassi


    Se fossero riusciti ad acciuffarlo, Namae gli avrebbe puntato uno spiedo alla gola.
    Ora tu ci dici cosa volete da loro e chi vi ha mandati qui Avrebbe fatto pressione con la punta del dardo sulla pelle del nemico.
    Non poteva rischiare di portarlo nella città dei topi. Se avesse dovuto torturarlo, lo avrebbe dovuto fare lì, in quel tunnel, prima dell'arrivo di probabili rinforzi. Altrimenti perderai questi bei occhi


    [....]



    Scrivere il proprio nome sul foglio di carta fu una mossa astuta, forse l’unica possibile per poter incontrare quell’Uchiha che aveva fatto della furtività e della segretezza la sua arma vincente.
    La melodia macabra iniziò man mano a crescere d’intensità, per poi arrestarsi di botto, qualche secondo dopo l’esclamazione di Tasaki, ora preda della setta.
    Dopo circa cinque minuti di attesa, qualora Tasaki fosse rimasto in prossimità del cratere, all’orizzonte, verso Nord Est, una figura magra e bassa si sarebbe avvicinata a passi lenti, misurati.
    Il suo corpo era avvolto in un abito nero che il chunin aveva già visto in precedenza, ma sotto al suo cappuccio non vi erano gli occhi rossi che aveva incrociato durante la fuga dalla Torre di Ichiro. Continuò ad avanzare fino a portarsi a dodici metri dallo spadaccino.
    Con un gesto della mano destra, l’oscuro avatar abbassò il cappuccio, rivelando il suo volto.

    E8ulvLO


    Ciò che si palesò davanti allo spadaccino fu una ragazza di circa ventisette anni, con degli strani capelli bianchi e neri spettinati e due occhi neri, profondi come il cratere alla loro sinistra, riempiti dal fanatismo verso un culto che aveva conosciuto e abbracciato in terre lontane.
    Quindi sei riuscito a fuggire. Lo squadrò da capo a piedi. Ti ho fatto soffrire uccidendo il tuo amichetto sabbioso che ti ha messo in fuga? È per questo motivo che vuoi …prendere la mia vita? Ridacchiò, seppur curiosa di conoscere il motivo che lo aveva spinto a diventare l’oggetto dell’ossessione della madre notte e dei suoi adepti. O per caso appartieni ai gruppi di Ame? Le sue palpebre divennero due fessure, come se i suoi occhi avessero il potere di sondare l’animo del nemico.
    Ma non importa, la madre notte ha i suoi occhi su di te. Si scrocchiò il collo. E spera che non sarò io ad aprire i miei occhi.
    E con quella frase lapidaria che lasciava intendere poche cose, tutte pericolose, la furia omicida della ragazza si sarebbe riversata sul chunin, scuotendolo nel profondo e impedendo al suo cervello di reagire prontamente alle minacce, che non sarebbero tardate ad arrivare. [TA]
    Efficacia: 40 + 10 (Impronta Oscurità)
    Raggio 9 + (Man. Forma)4.5= 13.5 m


    Intento Assassino
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'illusione si attiva entro un raggio di 9 metri se percepito dalla vittima. La vittima vedrà la furia omicida dell'utilizzatore riversarsi sulla propria mente, paralizzandolo. Le vittime saranno Semiparalizzate e avranno un malus di 2 tacche a Velocità e Riflessi per azioni contro l'utilizzatore o alleati. L'efficacia è pari a 40; colpisce chiunque presente entro il raggio d'azione.
    Tipo: Genjutsu - Bakkin/Tameshi
    (Consumo: Alto)
    [Da chunin in su
    ]
    [Abilità]
    Velocità: Viola+2
    Potenza Taijutsu -20 finchè nell'illusione


    Volontà Assassina [0]
    Maestria: L'utilizzatore seleziona un obiettivo singolo, definendolo come propria vittima prescelta. Ogni azione intrapresa contro di essa è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della vittima. La vittima può essere assegnata da terzi, un nemico personale o per ottenere vantaggi.

    Genjutsu Invalidanti [2]
    Speciale: Le vittime dei genjutsu dell'utilizzatore avranno una potenza ridotta di 20 nell’esecuzione di taijutsu o colpi fisici potenziati da taijutsu per 2 round o finché rilasciata l'illusione. Non è cumulabile.


    Con un movimento del braccio destro prese lo Shuriken Gigante e lo lanciò con tutta la sua forza verso Tasaki, al centro del suo petto. [SA I]Forza: Nera
    Velocità: Viola + 2
    Potenza 20


    Chakra perforante.
    Le armi da lancio dell'utilizzatore possono perforare difese di durezza pari o inferiore a 3.

    Per nulla interessata ad accorciare le distanze, non dopo un minimo di riscaldamento e studio del nemico, la donna eseguì altri due attacchi dalla distanza, con armi da lancio che l'otese avrebbe fatto bene a non sottovalutare.
    Con una frustrata del braccio destro, la donna lanciò due coltelli da lancio verso la base del collo e nell'inguine destro, mentre con il sinistro ne lanciò ben tre, mirando al collo, al centro dello stomaco e al fianco destro. [SA II e III]Forza: Viola+3
    Velocità: Viola + 2
    Potenza Singolo Coltello da Lancio 10


    Chakra perforante.
    Le armi da lancio dell'utilizzatore possono perforare difese di durezza pari o inferiore a 3.


    Quello non era un riscaldamento, bensì il cambio vestiti nello spogliatoio.

    Chakra: 91.75/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: AdO
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: AdO
    2: Lancio
    3: Lancio
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///



    CITAZIONE

    Chakra PNG: ? /80 Leggere
    Vitalità PNG: ?/18




     
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    I topi e gli Uchiha


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    Non prestai la minima attenzione al cambio della melodia e al fatto che stesse crescendo. Stupidi effetti scenici che non potevano avere alcun effetto su di uno come me. Forse i tizi che abitavano in quel cratere lo avevano ben capito, perché la melodia si arrestò praticamente di botto lasciandolo che solo il silenzio albergasse in quella zona. - Bene. - Esclamai sicuro del fatto che la danza sarebbe iniziata molto, ma molto presto. Non mi sbagliavo. Conoscevo la gente di cui parlavo. Sapevo cos'è che questi volevano. Sapevo come si comportavano.
    Erano prevedibili come non mai. Non passarono nemmeno 5 minuti che una figura andò a posizionarsi a una dozzina di metri da me. Notai solo dopo qualche secondo le evidenti e grandi somiglianze con l'Uchiha che avevo già visto molto tempo prima sulla quella torre e nemmeno in quei secondi potevo essere del tutto sicuro che fosse proprio quella la persona da me cercata. Quando invece si abbassò finalmente il cappuccio, mi sorpresi alquanto. - Una kunoichi? - chiesi abbastanza interessato a quel fatto. Certo, quel giorno di fuga, quando ero senza forze e cercavo di riportare il mio culo sudato direttamente da Veri Batuman, volevo evitare tutte le difficoltà e trappole. Non avevo né il tempo, né la voglia di stare lì a guardare in faccia quel ninja. Eppure mi sorpresi alquanto scoprendo che era una donna, anche abbastanza giovane, 27 anni circa, capelli bianchi e neri, con degi occhi neri, senza lo Sharingan. Non mi soffermai moltissimo a guardare quegli occhi, anche perché me ne interessava decisamente poco. Usai, però, le mie capacità per analizzarla Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva. [Da chunin in su]
    come facevo praticamente sempre quando un nuovo nemico veniva proprio di fronte a me in quel modo, in un modo sin troppo spavaldo per essere vere.

    Poi mi parlò. E io la ascoltai con una grande attenzione prima di rispondere. - Non era un mio amico. - Tagliai corto. - Ma non sopporto la gente che fa soffrire altra gente senza un motivo. - Forse non capiva. Anzi. Era molto, sin troppo evidente che non capiva per niente. - Vedi, - continuai. - Il fatto è che tu sei un virus in questo mondo. Sei una malattia. Una patologia. Il cancro. - Feci una pausa. - E io... Beh, io sono la cura. Sono nato o per eliminarti o per convertirti. - Dopo una breve pausa di confronto con l'avversaria continuai a guardarla per niente curioso o divertito; tutt'altro: stavo diventando sempre più interessato, sempre più voglioso di scoprire così'altro c'era. Come avrebbe reagito? Nessun gruppo di Ame, quindi. Non mi interessava quel tipo di concorrenza spicciola. Non mi interessava niente di tutto ciò che poteva interessare a loro. - Tu sei la polvere... - aggiunsi - e io sono lo straccio che ti toglierà. - Missione in Solitaria Missione in Solitaria [0]
    Speciale: L'utilizzatore può affrontare più facilmente una missione se non ha alleati al suo fianco: ogni azione intrapresa è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della missione. La missione non deve essere continuativa (come proteggere un obiettivo); il potenziamento non è applicabile per eventi collaterali la missione e non strettamente collegati.[Da chunin in su]

    Bonus a Velocità
    Non mi interessavano, in realtà, né i suoi sguardi né le sue reazioni. Eppure, nonostante tutto venni colto alla sprovvista da quell'istito omicida che in qualche modo colpì il mio cervello, le mie interiora, addirittura paralizzandomi. - Un genjutsu? E il medium era lo sguardo? - pensai curioso nel capire che, in effetti, ero motlo rallentato dalla paura; ero quasi paralizzato dalla stessa.

    I miei pensari relativi alla paura, però, non durarono troppo. Subito, notando come la ragazza stava mettendo mano al suo shuriken gigante, attivai - ST1Attivazione Flusso Mentale Livello III
    Velocità: 550 + 2
    Riflessi 550 + 2
    Bestialità: +2 a Velocità, -2 a Resistenza
    9 Bassi di Chakra (-1 Medio)
    +4 tacche a CAP di ogni statistica primaria
    Intuito +2 tacche
    le capacità dovute alle mie conoscenze speciali. - Te la sei cercata! - le sussurrai a denti stretti estraendoSGI il mio shuriken gigante per prepararmi a quell'evidente lancio.

    Il shuriken gigante scagliato dall'avversaria volò contro di me a una veloce notevole, ma puntava più o meno al petto: un punto che era già difeso, ma che difesi ulteriormente scagliando anch'io la mia arma. Mi bastò poco, ma non potei comunque fare a meno di usare del chakra per deviare - SD1Riflessi: 525 - 2 (TA) + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 3 (Basso) quel shuriken con un veloce movimento delle braccia: i due dardi impattarono all'incirca a 2 metri da me, deviandosi reciprocamente. - Pensavi che basta un trucchetto per... uccidermi? - Chiesi serio in volto capendo quello che stava per succedere dai kunai nelle sue mani.

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    - Mi stai sottovalutando. - - O forse no? - mi chiesi nel vedere come stava a tutti gli effetti caricando dei kunai con le sue braccia. - Sono pronto. - Pensai con le katane ancora nelle relative mani quando i dardi partirono verso di me. I primi mi puntavano al collo e li schivai - SD2Riflessi: 525 - 2 (TA) + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 3 (Basso) abbassandomi velocemente sulle ginocchia. Quando i dardi passarono poco sopra di me.

    Notai anche l'altro lancio, ovviamente e mentre i dardi erano ancora in viaggio, composi - ST2 Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente (5)
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]
    quasi istantaneamente dei sgilli scambiandomi con una rovina, un sasso o qualcosa del genere a 6 metri dal nemico.

    MIA! - pensai mentre le mani componevano altri sigilli - ST3 - Azione Rapida - Bonus IntuitoSpade del Sole - Taiyō no ken
    Villaggio: Personale - Specializzazione Esperto di Ninjutsu
    Posizioni Magiche: Scimmia, Ariete, Drago, Scimmia (4)
    L'utilizzatore può irrorare il proprio equipaggiamento di fulmine. Gli attacchi eseguiti con l'equipaggiamento ricoperto di chakra hanno un aumento di Potenza pari a +20. È possibile usarla in combinazione con la tecnica "Spade della Luna", pagando uno slot tecnica base oltre al relativo consumo. Il mantenimento richiede Slot Tecnica.Tipo: Ninjutsu - Raiton
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Medio-Basso a colpo)
    [Da chunin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]
    e poi andavano rapidamente a poggiarsi sulle katane, estraendoleSGi velocemente. A quel punto l'avversaria mi avrebbe visto arrivarespostamento gratuito come una specie di furia, dalla sua sinistra.

    1Enw



    Gli attacchi che le avrei riservato sarebbero stati tutti portati con entrambe le katane e, ovviamente, sarebbe stato stati potenziati sia con il chakra con la potenza che mi veniva donata da quella tecnica stramba. Dapprima, non appena fossi stato nelle sue vicinanze raggiungendola da sinistra, avrei caricato entrambe le braccia tentando un doppio fendente - SA1Velocità: 550-2 + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Bestialità, -2 a Resistenza) + 2 (Missione in Solitaria) + 2 (Impasto 1/2 Basso) = 800
    Forza: 500
    Potenza: 40 + 60 (40 + 20)
    verso il suo braccio sinistro. Un movimento con entrambe le katane, parallelo al terreno ovviamente, che mirava a staccarle il braccio del tutto.

    Subito dopo avrei ritirato le lame per provare un altro attacco, anche quello estremamente veloce. Ritirando le lame, difatti, avrei tentato un doppio fendente - SA2Velocità: 550-2 + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Bestialità, -2 a Resistenza) + 2 (Missione in Solitaria) + 2 (Impasto 1/2 Basso) = 800
    Forza: 500
    Potenza: 40 + 60 (40 + 20)
    verticale, dall'alto verso il basso, direttamente verso la sua testa. L'intenzione di quel doppio fendente era una sola: ucciderla sul colpo, senza alcun riscaldamento, senza nient'altro e diamine, ero veloce e ben sapevo di esserlo.

    Non mi sarei fermato lì e anche dopo quel colpo avrei ritirato le lame per fintareVelocità: 550-2 + 2 (TS) + 2 (Assalto Bestiale) + 2 (Bestialità, -2 a Resistenza) + 2 (Missione in Solitaria) un doppio colpo alla sua testa, una specie di doppio fendente portato con entrambe le katane per staccare la sua testa dal suo collo. Tuttavia, durante il tragitto avrei modificato la traiettoria del colpo, abbassandolo verso il suo braccio destro. Era, quindi un doppio fendente - SA3Velocità: 550-2 + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Bestialità, -2 a Resistenza) + 2 (Missione in Solitaria) + 2 (Impasto 1/2 Basso) = 800
    Forza: 550
    Potenza: 40 + 60 (40 + 20)

    Katana della Forza
    Maestria: L'utilizzatore ottiene un bonus di 1 tacca in Forza se effettua un attacco impugnando una Katana. Utilizzabile una volta a round.[Da genin in su]

    Katana dell'Illusione
    Maestria: L'utilizzatore può effettuare una finta maggiormente efficace utilizzando una katana. L'attacco immediatamente successivo alla finta ha Forza aumentata di 1 tacca. Utilizzabile una volta a round.

    Katana del Tempo
    <contenuto>Abile: L'utilizzatore può negare l'attivazione di un Subisci & Mena se l'attacco è stato portato con le katane; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione del S&M. Utilizzabile una volta a 2 round
    - Volevi ballare? Balliamo! - Mi guardai intorno, ormai in preda a quell'adrenalina, a quel desiderio di combattere. - Musica! Maestro! -

    [...]



    Namae a quel punto se la stava sicuramente spassando meglio di me. Forse. O forse no. Fatto sta che aveva comunque da fare e forse la cosa non gli piaceva nemmeno, specie considerando che era finito sotto terra. Inseguendo il fgatto con i topi, che era un po' un'inversione di ruoli, se così si poteva chiamare la cosa, riuscì a essere abbastanza veloce, anche a causa della ferita apportata al topo. Anche il suo spiedo intriso di veleno fu abbastanza veloce da colpire il gatto mettendolo definitivamente nel sacco dei topi: non restava molto altro da fare che semplicemente arrendersi, forse. Come previsto da Namae, il gatto ferito e con il veleno in circolo si fermò poco dopo e venne letteralmente circondato dai topi armati di lance. - Sù! Parla! - l'avrebbe punzecchiato il topo marrone cercando comunque di restare a una debita distanza dal gatto in questione. In effetti, su ordine di Namae stesso, nessuno dei topi si sarebbe avvicinato troppo alla vittima a causa della presunta pericolosità che però quel gatto. - NON VI DIRO' NIENTE! - urlò il gatto che ormai si era fermato portandosi la mano alla ferita e appoggiandosi al muro. - Siete solo una sporca e feticcia razza di animali inferiori. Siete una malattia per Ame e per il mondo. - Fu nello stesso istante che si beccò altri spiedi ovunque nel corpo: non era più difeso dal su bel pelo e ora era in balìa di quei topi che odiava a morte e che considerava inferiori. Veleno o no, si ritrovò anche con uno spiedo puntato direttamente verso la gola, ma nemmeno questo sembrò spaventarlo. - Fai pure quello che vuoi. Tanto ne hai uccisi solo due. L'altro è scappato. Presto arriveranno i miei compagni. Sei destinato a morire insieme a questi abomini. La loro città brucerà; il loro mondo sarà in fiamme. E anche tu sarai in fiamme umano. La fine è vicina e non avete alcun modo per evitarla. - Insomma, non era per niente voglioso di parlare nonostante le minacce di Namae. Anzi, considerando che un topo era scappato alla fine dei conti, si sentiva sicuro di quanto diceva. - Cos'è la mia vita nei confronti della Vittoria Eterna? Vuoi cavarmi gli occhi? Cavameli! Sarò cieco, ma il nome brillerà di gloria nell'eternità! - Se Namae avesse chiesto ai topi se possedevano qualche conoscenza utile per estrarre le informazioni, avrebbe ricevuto solo risposte negative. Il topo marrone, però, gli avrebbe detto di più: - No, ma Joh. Ce l'ha. E' il topo torturatore. Nelle prigioni della città. - Disse e quindi dinnanzi a Namae si apriva una scelta: tornare indietro? portare il gatto in città? torturarlo lì? Magari usare delle proprie capacità? Oppure tendere un agguato anche ai rinforzi. Piena libertà di azione, insomma: bastava solo decidere cosa fare in quel silenzio tombale del mondo sotterraneo di Ame. E mentre Namae pensava, si sarebbe anche ritrovato un sputo potenza: 10 di disprezzo da parte del gatto verso la sua stessa faccia. - Uccidimi! Dai! - avrebbe detto questi. - Tanto sono un eroe! -






    Chakra: 73/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Parata
    2: Schivata
    3: ///
    Slot Azione
    1: Doppio attacco
    2: Doppio attacco
    3: Doppio attacco
    4: Sacrificato per Semiparalisi
    Slot Tecnica
    1: Attivazione TS
    2: Sostituzione
    3: Spade del Sole
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 0
    • Katana × 2
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 2

    Note
    ///


    Edited by leopolis - 27/3/2020, 09:56
     
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    Si ritorna a cacciare.
    Giudizio divino


    Chapter V



    In trappola e con una manciata di spiedi nel suo corpo, il gatto si rifiutò di rispondere alle domande di Namae. Definì i topi come una razza schifosa, una malattia per Ame, per il mondo e poi continuò con altri insulti. Il suo odio era tangibile, concreto, viscerale e per un momento pensò di chiedere il motivo di tale astio.
    Lo sputo anticipò le sue azioni. Con il volto bagnato dalla saliva del gatto, il Fiore cedette all'ira e con una spinta della mano spinse la sua arma nella zona molle del mento del felino, con forza, in modo da raggiungere le scatola cranica e aprirla in due.
    La morte sarebbe stata istantanea, per nulla dolorosa.
    Non potevamo escludere che fosse in comunicazione con il suo evocatore o i suoi alleati Disse, alzandosi in piedi dopo aver estratto tutti gli spiedi conficcati nel suo corpo.
    Perciò portarlo al villaggio per torturarlo sarebbe stato un errore. Li guardò uno a uno.
    E non avrebbe parlato Non poteva averne la certezza ma preferì sparare una piccola bugia che ammettere di non averci nemmeno provato.
    Ditemi, sapete se tutti i gatti sono rapidi e forti come loro? E se la risposta sarebbe stata affermativa, Namae avrebbe reagito con una smorfia di disappunto.
    Quei tre erano quasi al suo livello.

    Avete dieci secondi per sfogarvi sui due corpi. Io penso a come muoverci. Disse, glaciale, allontanandosi per riflettere. A quella decisione, seguirono circa cinque secondi di analisi, osservazioni e ipotesi, condite dal probabile rumore di ossa spaccate e carni squarciate.
    Siamo messi male. Non sappiamo nulla di loro, delle loro intenzioni e del loro capo. Hanno parlato di un Re quindi escluderei un evocatore.
    Direi di andarcene di qui e colpirli altrove Non perse altro tempo.
    Andiamocene da qui. Subito. Non passiamo per la vostra città per evitare di lasciare tracce. Si guardò intorno. Per trovare la città dei topi, i felini dovevano muoversi con diversi team. Uno di essi era stato eliminato, seppur in parte, e l'unico sopravvissuto sarebbe tornato con un numero di alleati sufficiente a sopraffarli.
    Torneranno presto. Andiamocene e troviamo un altro gruppo da uccidere.

    [....]



    Non male. Giudicò, infastidita da ciò che aveva appena visto.
    Con la mente soggiogata dall'Uchiha, Tasaki era riuscito a prendere la sua arma e a lanciarla verso lo Shuriken Gigante, in barba agli effetti fisici del suo genjutsu.
    Alla kunoichi non sfuggì la velocità con cui l'otese si era abbassato sulle ginocchia per evitare i coltelli. Per giunta, non fu l'episodio che più la sconvolse: sul suo terzo attacco dalla distanza, lo spadaccino scomparì, apparendo un istante dopo al suo fianco, a sei metri, con le mani sull'elsa delle sue lame.
    Bruciò quell'irrisoria distanza in un batter d'occhio.
    L'espressione della donna si riempì di stupore, ma era troppo esperta per potersi considerare in pericolo di morte.
    Al colpo sul suo braccio sinistro, ella non si mosse, convinta che il parabraccio in acciaio - celato sotto il vestito - fosse stato in grado di proteggere i suoi muscoli, contratti all'inverosimile, cosa che avvenne in parte, perché una lama ignorò gli anelliParabraccia in Acciaio [Protezione]
    Parabraccia forniti in coppia, garantiscono un' ottima protezione agli avambracci. Impedisce di essere Furtivi.
    Tipo: Protezione - Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza:50 | Durezza: 4 | Crediti: 90)
    di acciaio, squarciandogli in modo grave il muscolo appena sopra il gomito. [Danno]Forza Tasaki: Viola
    Resistenza: Viola+4 Protezione 50. -> Ferita Media (2 Leggere derivanti dal Taijutsu) Parabraccio distrutto

    AAAARGH. Gridò, sorpresa e leggermente impaurita dalla pericolosità del nemico. Era da mesi che il suo corpo non subiva ferite.
    Al successivo fendente, dall'alto verso il basso, la donna balzò verso destra a una velocità sovrumana. Non avrebbe mai più sottovalutato quelle spade. [SD I]Riflessi: Viola+3 (TS)+8 ->Nera +7
    Si sentiva come una lupa davanti a un orso. Poteva batterlo, ma doveva allontanarsi dal nemico per riorganizzarsi e riprendersi dallo shock iniziale.
    E sul terzo attacco, anticipato da una finta, la donna non si fece scrupoli e schivò nuovamente con un salto, questa volta all'indietro, eseguito senza nemmeno piegare le ginocchia. [SD II]Riflessi: Viola+3 (TS)+8 ->Nera +7

    Sei forte, molto forte Non si spiegò come quello spadaccino fosse stato messo in fuga dal manipolatore della Sabbia. In lei si insinuò il pensiero di non poterlo battere. Scacciò quel fastidioso dubbio aprendo nuovamente i suoi occhi: rossi come il sangue, sporcati con tre tomoe, essi sprigionarono un potere indescrivibile, lo stesso potere con cui aveva sconfitto il nemico di Namae alla torre con uno solo scambio di sguardi. [TS I]Sharingan
    Kekkei Genkai di Konoha

    A Mantenimento
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione e un mantenimento. L'attivazione richiede un consumo Basso di chakra; il mantenimento richiede un consumo per ogni round in cui rimane attiva la tecnica speciale, escluso il primo.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]

    Con lui sarebbe stato lo stesso?
    Non ebbe scelta che giocare duro sin da subito perché quel condannato a morte sembrava avere tutte le carte in regole per sconfiggerla.
    Tasaki Moyo...
    Con un semplice scambio di sguardi, Tasaki ebbe l'onore di subire un genjutsu leggendario, forse uno dei pochi ad avere traccia nei libri di storia dei ninja. [ST II]Tsukuyomi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'Illusione se attiva se scambiato lo sguardo con l'utilizzatore. La vittima crederà di essere in una dimensione dove l'utilizzatore ha pieno controllo dello spazio e del tempo, potendo infliggere alla vittima qualsiasi danno per un tempo che può arrivare fino a 48 ore nel mondo illusorio, un attimo nel mondo reale. Alla disattivazione la vittima sarà fortemente debilitata: avrà per 3 round un malus di 3 tacche in Velocità e Riflessi, sarà Scoordinata e Stordita per 2 round. Richiede la manipolazione di tutte le Unità di Illusione, l'efficacia è 60, più 10 ogni livello dispari nella tecnica speciale.
    Tipo: Genjutsu - Dame-ji
    Sottotipo: Debilitante
    Efficacia 70

    In un istante, il giovane ninja si trovò disteso su un letto di marmo bianco, simile a un altare, con le braccia e le gambe incatenate a delle grosse catene di ferro indistruttibili. Era vestito con gli stessi abiti con cui stava combattendo, ma le katane erano tra le mani della donna, in avvicinamento.
    Guardandosi attorno, muovendo solo il capo, avrebbe notato che erano nella stessa distesa arida e avvelenata dal Flagello, con l'enorme voragine alle spalle, da cui erano fuoriusciti quattro individui, senza volto, simili nell'aspetto a dei fantasmi.
    La donna aveva raggiunto Tasaki. Si fermò lateralmente ad esso, all'altezza dello stomaco.
    Tasaki Moyo. La tua anima sarà donata alla madre, dolce madre.
    Così sia. Risposero i quattro, abbassando i loro capi.
    Il trapasso durerà un po' e sarà doloroso, ma non temere, tutto sarà presto finito.
    E la lama di una katana sprofondò nel suo quadricipite, con un colpo verticale.
    Approfittane per ripercorrere la tua vita, dall'inizio ad adesso. Tu portatore di giustizia, che agiti le tue katane contro i cattivi...Sei stato cattivo nella tua vita? Hai sempre operato per il bene? E la seconda katana sprofondò nello stomaco, senza pietà, senza esitazioni.
    Quante persone hai abbandonato? Quante tradite? Quante uccise?
    E fu in quel momento che gli occhi di Tasaki avrebbero visto un denso fumo fuoriuscire dallo squarcio appena realizzato sullo stomaco. Nella nube nera, in grado di assorbire anche le sue urla di dolore, avrebbe scorto in alto il volto deforme di una bambina, accolta dai quattro con grida di giubilio. [LINK]
    Essa allargò la bocca in modo innaturale, poi parlò con voce solenne.
    Un assassino di cattivi...non è anch'esso un assassino? Non alimenta il vortice di malvagità che impregna questo mondo? E rise davanti a quello sciocco, preda di un illusione così potente che sarebbe durata per altre 48 ore.
    Dov'è la tua anima? Scava adepta, scava più a fondo
    48 ore di squarci, torture, sia fisiche sia mentali, da cui sarebbe uscito forse mutato, ma di certo cambiato, perché nessuno è mai sopravvissuto a quel jutsu senza riportare delle ferite nel cuore.

    E mentre Tasaki urlava di dolore, alcuni intervennero in difesa della donna, curandola in fretta e fuga, ma nessuno avrebbe osato toccare l'otese.
    Aveva il rispetto dell'Uchiha.

    Chakra: 91.75/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: AdO
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: AdO
    2: Lancio
    3: Lancio
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///



    Chakra PNG: ? /80 Leggere
    Vitalità: ? /18


     
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    I topi e Gli Uchiha


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    Se c'era qualcosa che anche i migliori ninja avrebbero potuto invidiare in Namae, quella era sicuramente e al di fuori da ogni dubbio la sua sicurezza e determinazione. Quel ninja era su un altro livello, completamente, per quanto riguardava i carisma e i suoi modi di fare. I 4 topi guerrieri che lo accompagnavano non poterono fare a meno di notare quel movimento incredibilmente veloce. Videro solo come l'arma del Fiore si ritrovò direttamente nel collo della vittima. Uscirono, ovviamente, vari fiotti di sangue che spinsero i topi a provare anche del ribrezzo, ma di contro la morte di quel gatto fu veloce, istantanea e, - lo sapevano anche loro, - non dolorosa per niente. Quando Namae spiegò quel gesto, il topo che parlava sempre, quello marrone, che era evidentemente il capo della comitiva, fece spallucce: - Come desidera Namae-sama, ma era meglio portarlo in città. Avremmo potuto renderlo incosciente e metterlo in prigione, dove avrebbe perso una qualsiasi possibilità di comunicazione, anche mentale, con l'esterno. - Con quella piccola nota, fatta senza alcuna volontà di rimprovero, il topo marroncino si rimandava di nuovo a Joh. Joh era conosciuto per essere il topo torturatore, ma a quanto sapevano molti altri topi che vivevano in quella città, Joh era anche un sensitivo, oltre che un esperto di Fuuinjutsu. Considerando poi le particolarità della prigione in cui operava, situata nella cava di pietra più spessa in quel posto che già di suo non era illuminato chissà quanto bene, difficilmente ci sarebbero stati dei problemi. In ogni caso, quel che era era fatto. Non ci sarebbero state rimostranze od obiezioni di sorta. Del resto, Namae era stato posto a guida del piccolo team esplorativo e i suoi ordini non potevano essere contraddetti in nessun modo. Tutti, però, intuivano che avrebbe potuto pagare quel scatto d'Ira del Fiore. Quando invece fece la sua domanda, il topo marrone fece un passo in avanti preparandosi a fornire una valida risposta al ragazzo: - I gatti sono gatti signor Namae. - Disse. - Non tutti sono così rapidi veloci, ma tutti sono incredibilmente agili, sanno camminare bene sulle pareti e, di contro, hanno anche dei bei artigli. Inoltre sono furbi. A differenza di noi... Noi alla furbizia preferiamo altro: onore, lealtà, giustizia... - Insomma, nell'esercito dei gatti c'erano tanti gatti anche abbastanza differenti. Ma c'era comunque delle caratteristiche comuni a tutti quanti i membri di quell'esercito che valeva la pena di tenere in considerazione. Quando, invece, Namae disse che dava del tempo per sfogarsi sui corpi dei due gatti che erano stati definitivamente tranciati, ma non ottenne alcuna risposta positiva. - Noi non siamo dei barbari signor Namae. Il fatto che siamo dei topi non significa che facciamo questo... - - Insomma, a quella proposta tutti sembravano essere diventati più delusi e si rifiutarono di sfogarsi sui corpi dei gatti. - Sono dei nemici caduti con Onore... - disse un altro dei 4 topi, quello bianco. In ogni caso, la proposta di andarsene e cercare un altro gruppo venne accolta dai topi positivamente. - Andiamo! - Da lì in poi Namae avrebbe potuto esplorare per ore e ore tutto il labirinto di corridoi sotterranei a misura d'uomo (o meglio: a misura del topo che misurava l'uomo) e in certi vicoli gli sarebbe stato particolarmente stretto. Ma avrebbero trovato solo le stesse mura di pietra; gli stessi corridoi completamente vuoti e nient'altro. Sembrava a tutti gli effetti che i gatti restanti si fossero smaterializzati; che fossero spariti. Forse era un effetto di quel gatto che era scappato? Eppure Namae non aveva mica molte informazioni in merito. Non sapeva cosa diavolo era successo. Non sapeva perché i gruppi di esplorazione erano or-ora spariti, quasi come se non fossero proprio mai esistiti. - Forse dobbiamo cercare più in lontananza... - Avrebbe proposto il topo marrone. Seguire la sua idea comportava allontanarsi di molto dalla città dei topi e farlo per certi versi significava macinare molto terreno. Questo perché anche se il labirinto sotterraneo si sviluppava sotto Ame, molti corridoi erano stretti, posti su vari dislivelli, quasi come delle scale. La vita sotterranea di Ame, insomma, per molti versi richiamava alla mente la struttura originaria del villaggio, quella che c'era in superficie. Per questo il mondo di quel posto si stava sviluppando non solo in lungo e in largo, ma anche in basso e in alto. In ogni caso, se Namae fosse stato abbastanza tenace nel voler continuare le sue esplorazioni, il suo coraggio sarebbe stato presto ripagato.

    [...]



    Assecondando il volere del topo marrone, Namae e i 4 topastri sarebbero giunto verso uno dei livelli più alti del sotterraneo. Non era di molto diverso da quelli che aveva visto prima. I corridoi erano quasi gli stessi: ciò che cambiava era la densità dell'aria e dei raggi luminosi che filtravano con più potenza. Per giunta, in certi punti di quell'ambiente si poteva anche percepire benissimo come la pioggia cadeva di fuori. I 4 topi, guidati da Namae o forse anche dal topo marrone, sarebbero prima giunti dinnanzi a un corridoio un po' più ampio del solito e attraversandolo mentre sulle sue pareti c'erano ancora fiaccole di vario genere, sarebbero infine spuntati da una piccola apertura su una rocca. Dalla stessa avrebbero potuto osservare una specie di valle rocciosa, molto ampia e sotto di loro...



    Un sacco di gatti, ben armati, guidati da altri gatti, che si stavano avviando verso l'apertura di uno dei corridoi che portavano giù. Per giunta, tali gatti sembravano marciare lentamente, senza spendere molte energie, quasi come se fossero sicuri di non avere fretta. A occhio e croce Namae avrebbe potuto vedere tra gli stessi circa 20.000 gatti suddivisi in 20 reggimenti differenti. A questi si aggiungevano circa 2000 gatti che sembravano essere "a cavallo" di qualcosa, ma non era chiaro cosa fosse. A questo si aggiungevano altre due cose: un corpo di 10.000 gatti situato nella parte posteriore dell'esercito in marcia. E un piccolo team di gatti abbastanza fuori dal comune che camminava lentamente a lato di quell'esercito parlando fra sé e sé. La distanza da quell'esercito in marcia era di circa 250 metri e Namae li poteva guardare dall'alto, notando anche che in testa all'esercito c'era una specie di tigre bianco-nera su cui siedeva una donna. A tutto questo ambarad di cose si aggiungevano anche varie armi d'assedio che venivano trasportate in avanti da dei gatti abbastanza grossolani. Tuttavia, considerata la distanzaper Namae sarebbe stato un po' difficilitto vederne i dettagli, ma erano circa una ventina, più o meno, e c'era sia delle torri di assedio che delle catapulte.



    Dove, però, c'era il Re? Dove andava l'esercito? E perché si muoveva. Ma, soprattutto, cosa fare? Il tempo5 ore trascorse dalla partenza scorreva tiranno e bisogna fare delle scelte. Il Destino, del resto, è sempre nelle mani degli audaci.

    [Tasaki Moyo in un mondo d'illusioni]



    Come mi aspettavo, nonostante quella donna fosse portatrice dello Sharingan, i miei movimenti si rivelarono essere decisamente troppo veloci anche per una come lei. Le spade s'infilzarono nelle sue carni, nel braccio, rompendo le sue protezioni anche se, bisogna dirlo, la ragazza venne salvata dalla presenza di apposite protezioni che attutirono il colpo provocandole comunque dei danniC'è il veleno B1 per i Riflessi su entrambe le spade, 4 dosi. Gli anelli metallici, in ogni caso, non sarebbero resistiti per troppo tempo e già poco dopo semplicemente volarono da varie parti lasciando la donna dolorante, ma ancora vogliosa di combattere. Di contro, io ero ancora preda del suo genjutsuTrattasi di genjutsu senza mantenimento, in questo round l'efficacia è 40, - 2 tacche a velocità e riflessi precedente che mi legava ancora un po'. Nonostante sapessi che si trattava di un genjutsu o di qualcosa del genere, la questione per me era completamente differente: - Voglio superare i miei limiti. - Prooprio così. Nonostante quel problema. Nonostante quella difficoltà, ero ancora voglioso di andare oltre, in tutti i sensi. Per quello non rilasciai l'illusione, preparandomi invece a continuare a combattere. Dopo il primo successo, però, arrivarono degli insuccessi. In particolare la donna dovette più volte indietreggiare, sospinta dalle mie spade, il che mi portò a sbadigliare leggermente, un qualcosa che facevo a livello inconscio ogni volta che sentivo della noia. - Limitami di più. Dai. Fammi vedere di cosa sono capaci gli Uchiha. Sù. Incatenami. Sconfiggimi. Battimi. Fermami. - La guardai con fare curioso, quasi pazzo; malefico, o almeno cosi si poteva pensare a prima vista. Eppure sì... ero decisamente curioso da quella figura che ora si trovava davanti a me. Fin dove poteva andare? Fin dove poteva spingersi? Fin dove andavano le sue capacità ocularI? Poteva realmente vedermi al rilento? Poteva prevedere le mie tecniche? I miei movimenti?



    Venni accontentato quasi subito; non appena la guardai negli occhi, in quel sharingan che comparve forse volontariamente e forse in seguito alle mie provocazioni, vidi ciò che, forse, desideravo vedere e forse anche ciò che desideravo vedere meno di altre cose. Il mondo? Esso si rovesciò. Istantaneamente tutto ciò che si trovava intorno a me iniziò ad assumere altri aspetti; le forme si mutarono, i colori si ravvivarono; il tempo sembrò non esistere più, esattamente come lo spazio. Tutto diventò particolarmente diverso. Tutto fu diverso e il diverso fui io. La mia mente non andò a scovare le figure uminose in mezzo al buio, come era invece accaduto altre volte. No. Ciò che successe fu diverso e differente: passò, penso, un battito di ciglia o qualcosa del genere. Forse anche meno. E quando riaprii gli occhi i miei sensi svanirono; tutto svanì e tutto fu differente: - Hmm? - chiesi guardandomi intorno. Un letto di marmo bianco che raffioriva alla mia mente ingannando i miei sensi; le braccia e le gambe erano legate e delle grandi catene. - I Somujo? - chiesi. - Siete voi? - Il fatto che le katane non fossero nelle mie mani, bensì in quelle della donna che parlava, mi metteva in una posizione di sconforto. Già, ancora di più rispetto a quella in cui già mi trovavo di mio. Ovviamente, non mi ricordavo mica dello scambio di sguardo con lo Sharingan di quella donna. Tutto quello mi sembrava terribilmente serio e reale. Eppure... - Perché sono... qui? Perché sono... incatenato? - Chiesi senza, ovviamente, ricevere alcun tipo di risposta. Alla figura che parlava si aggiunsero ben 4 individui: ninja senza volto? - Fantasmi? Ho una paura matta di fantasmi? - pensai non riuscendo a muovermi a causa di quelle catene. Come liberarmi? Anche da disteso, notando come la donna parlava minacciando di donare la mia anima alla madre, non potei proprio fare a meno di ricordarmi di tutto ciò che era successo prima. Un combattimento, Ame, Pioggia, il cratere del Flagello o di come cazzo si chiamava quel tizio e poi? Un vuoto di memoria? - O forse... - Pensai prima di percepire la lama della katana che quella donna stringeva direttamente nel mio quadricipite. - ARGH... - urlai di dolore sentendo come le forze mi stavano venendo meno. Cosa faceva quella spada? Mi stava prosciugando in qualche modo? - Dolore... - sospirai mentre mi veniva chiesto di pensare alla mia vita e la mente, ancora annebbiata, non poteva fare a meno di ripensare a que Sharingan. Tre punti neri... Che fosse quello? Sdraiato provai ad analizzare Percezione del Vero [2]
    Arte: L'utilizzatore può individuare la presenza di genjutsu e fuuinjutsu valutando il sistema circolatorio proprio e delle persone entro 9 metri. (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]
    il mio chakra scoprendo che era tutto scombussolato. - Tutto questo non è reale... - pensai mentre un'altra lama si conficcava nel mio stomaco, provocando altre grida di dolore che sembravano fuoriuscire direttamente dalla mia anima. - Mai stato cattivo nella mia vita. - Risposi. - Sempre operato per il Bene: ordine e pulizia. Nient'altro. - Mentre parlavo con la donna davanti, i miei pensieri andavano già oltre: ora che sapevo di essere sotto l'effetto di un genjutsu ed era niente di meno che il mio stesso chakra a dirmelo, dovevo capire come uscirne. Certo, fare il Sigillo della Tigre. Ma come? Le mie mani erano legate. - Ho abbandonato tre persone, - dissi. - Mio padre, mio fratello e mia madre. Non ho tradito nessuno. E ne ho uccise infinite. - Parlando non potei proprio fare a meno di vedere che dalla mia ferita stava uscendo del fumo. ma che fumo era? Lo stomanco continuava a farli male, ma interferiva con il chakra? - Mi pento. - Dissi continuando a pensare a come uscirmene da quel posto, ascoltando anche un'altra voce. - Ma di cosa parlano? - mi chiesi legato. - Io? Assassino? Sono un anticorpo. Sono la cura per la malvagità. Non sono l'assassino. Sono il Medicinale. - RIsposi visibilmente incazzato davanti a quello che stava succedendo. Io? L'assassino? Io?! Il malvagio? - Non sono io il Malvagio; siete voi! - - gridai spingendomi oltre ogni limite per farmi anche del maleferita Medio-Grave diffusa a causa del contraccolpo a entrambe le braccia per unire nella realtà, seppur piegato in ginocchia e visibilmente sofferente le mani nel sigillo della TigreRilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione o la tecnica non avrà effetto. Il Rilascio riduce l'Efficacia fino a 15 per grado e interrompe sempre il Mantenimento dell'avversario. Un Genjutsu senza mantenimento vedrà la sua Efficacia decadere di 20 ogni round a partire da quello seguente all'interruzione, e si dissolverà quando viene e azzerata. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l'efficacia del Rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. È possibile sommare l'Efficacia con un'altra persona se utilizzata insieme.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]
    [Da studente in su]

    Tecnica dell'Impulso di Chakra
    Villaggio: Personale - Specializzazione Sensitivo
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può aumentare l'efficacia del Rilascio immettendo un forte impulso di chakra nel proprio sistema circolatorio. Per usare questa tecnica l'utilizzatore dev'essere cosciente di trovarsi sotto l'influsso di un genjutsu. L'aumento massimo di effacia è pari a 10 ogni grado ninja. L'utilizzatore può usare questa tecnica in combinazione con la Tecnica del Rilascio senza ulteriori spese di slot tecnica, ma pagando comunque l'effettivo consumo. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: 1/2 Basso ogni 5 di efficacia)
    [Da genin in su]

    Chakra speso: 7,5 Bassi
    Efficacia Rilascio: 75
    . Nello stesso istante usai un sacco di chakra e al contempo, intriso anche di emozioni e di sensazioni, gridai: - KAAAAAAAAAAAAI! - Nello stesso istante il tutto ritornò alla realtà dei fatti: il mondo che vedevo, le lame che mi perforavano, scomparvero lasciando comunque delle profonde ferite Scoordinato e Stordito per due turni
    -3 tacche Velocità e Riflessi per due round a cui si aggiungono le 2 tacche del genjutsu di prima, quindi -5 tacche a velocità e riflessi per altri 2 round
    nella mia mente.

    E' questo... - dissi affannosamente alzandomi dalle ginocchia. Restai ancora piegato leggermente, visibilmente affaticato, ma con le mie katane al posto loro. - ... è questo il potere dello Sharingan. - Ripetei. - Ma non con me. Io sono troppo preprato sotto quell'aspetto eppure... - "Ho paura? IO?!... già, è meglio non rischiare" - In un attimo mi sarei tolto il coprifronte per abbassarmelo leggermente: dalla fronte agli occhi. - Se non sbaglio usa sempre lo sguardo come medium, ma io posso combattere anche da cieco. - Insomma, io stesso mi sarei privato volontariamente della Vista per combattere alla Cieca Combattere alla Cieca [2]
    Maestria: L'utilizzatore è in grado di orientarsi e combattere se privato della vista volontariamente o meno. Dopo 1 round di cecità, l'utilizzatore guadagna un bonus +6 in Percezione. [Da chunin in su]
    da quel momento in poi con qualsiasi Uchiha mi fosse capitato sotto tiro. Di contro, usai quegli istanti in cui l'Uchiha veniva curata da altre persone per assumere - SA1 - Azione RapidaUso Tonici per Recupero Chakra, + 8 bassi per recuperare del chakra e quindi riprendere di nuovo le mie katane. - Io sono appositamente preparato per combattere i genjutsu. - Le dissi. - Eppure il tuo mi ha lasciato di stucco. Ma non mi sorprenderai di nuovo. Non ora che ho capito il medium. -

    Bendato, sarei subito corso SGI verso il nemico provando ad arrivare nuovamente in Corpo a Corpo. Quindi, di nuovo, avrei usato le mie katane, ma era evidente che non sarei potuto essere abbastanza veloce. No. Per questo dovetti comunque cercare di trarre il massimo dalle mie capacità per un doppio fendente - SA2Velocità: 650-5 + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Bestialità, -2 a Resistenza) + 2 (Missione in Solitaria) + 2 (Impasto 1/2 Basso) = 825
    Forza: 600
    Potenza: 40 + 40
    puntandole direttamente alla testa. Sarebbe stato un doppio fendente dall'alta verso il basso.

    Indipendentemente da come sarebbe andato, però, non mi sarei affatto fermato e subito dopo quel primo colpo, avrei ritirato entrambe le katane per tentarne un altro. Un doppio fendente - SA3Velocità: 550-5 + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Bestialità, -2 a Resistenza) + 2 (Missione in Solitaria) + 2 (Impasto 1/2 Basso) = 825
    Forza: 625
    Potenza: 40 + 40

    Katana della Forza
    Maestria: L'utilizzatore ottiene un bonus di 1 tacca in Forza se effettua un attacco impugnando una Katana. Utilizzabile una volta a round.[Da genin in su]

    Katana del Tempo
    Abile: L'utilizzatore può negare l'attivazione di un Subisci & Mena se l'attacco è stato portato con le katane; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione del S&M. Utilizzabile una volta a 2 round

    [Da chunin in su]
    parallelo al terreno, che puntava nuovamente verso il suo braccio ferito. - Tu sei la Malattia; e io sono la Cura... - dissi a denti stretti e a occhi chiusi, pronto a tutto pur di vincere quella battaglia che stava assumendo dei connotati ormai personali.



    Chakra:68,5/80
    Vitalità: 12/16
    En. Vitale: 26/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Tonici
    2: Attacco
    3: Attacco
    Slot Tecnica
    1: Rilascio
    2: Tecnica dell'Impulso
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Katana × 2
    • Shuriken Gigante × 1

    Note
    Scoordinato e Stordito per due round
     
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    Trattative
    Tasaki Daredevil?


    Chapter VI



    Il topo marrone ebbe da ridire sulla decisione di uccidere il gatto catturato e disarmato. Namae non rispose. Forse avevano ragione, forse no, ma il prezzo che avrebbero pagato se quel felino fosse stato rintracciabile sarebbe stato immenso. A ogni modo, quel roditore era riuscito a inculcare un dubbio nella mente del Fiore.
    Li sto sottovalutando? Il suo sguardo si posò sul topo.
    Ok, scusatemi. Il prossimo che cattureremo lo consegneremo a Joh. Promesso
    All'invito di fare scempio dei due corpi, il team si oppose. Non avevano intenzione di contraccambiare ciò che i loro amici avevano subito dai felini. 
    Giusto! Onore, lealtà e giustizia. Non sono gli insegnamenti con cui vengono cresciuti i bambini ad Ame, ma mi trovate d'accordo Sorrise loro.
    Tipico esempio di come degli "animali" siano migliore degli uomini. Procediamo prima che arrivino i nemici.
    Camminarono all'interno di così tanti tunnel che dopo alcune ore, agli occhi del ninja, tutti i cunicoli sembravano avere le stesse forme, colori e odori, ma a detta dei topi, procedevano sempre su luoghi non battuti.
    Namae si fidava di loro e rimase in silenzio anche quando avrebbe voluto dare risalto all'assenza assoluta di gatti. Con la fuga del felino superstite, ci si doveva attendere un aumento dei nemici, invece, non avevano incontrato nessuno.
    Cosa ne pensate di questa desolazione? Chiese alla fine, perplesso sul da farsi, mentre si lasciavano alle spalle una galleria ampia per entrare in un cunicolo stretto e sporco.

    CITAZIONE

    Forse dobbiamo cercare più in lontananza...


    Ottima idea. Per colpa sua, dovevano scovare un altro team di gatti e sequestrarne uno, da interrogare, questa volta nella città dei topi.
    Macinarono diversi chilometri, salendo e scendendo.
    Se si avvicinavano alla superficie, l'aria ritornava ad essere irrespirabile, per l'odore nauseabondo dell'immondizia e dei corpi in decomposizione, mentre in profondità, l'ossigeno era quasi inodore al suo olfatto. A giudicare dalla maggiore intensità dei raggi luminosi che filtravano dall'esterno, Namae capì che si stavano dirigendo in superficie e ben presto le sue orecchia furono in grado di captare il rumore della pioggia.
    All'interno di un cunicolo molto ampio, i quattro si trovarono davanti a un'apertura realizzata nella roccia. L'acqua piovana scendeva verso di loro formando dei fiumi in miniatura. Il Fiore fece segno ai topi di restare dietro le sue spalle. Sarebbe stato lui ad uscire all'esterno. C'era qualcosa che lo preoccupava, come un sesto senso, perché dal corridoio che si affacciava su un grosso spiazzale erano visibili decine, centinaia, migliaia di piccoli luci simili a fiaccole.
    Quando si affacciò, bagnandosi il cappuccio e le spalle, Namae rischiò un infarto.

    No! Non è possibile! Davanti ai suoi occhi vi erano almeno ventimila gatti armati, in formazione militare e marciavano verso di loro come un esercito.
    Si diede un pizzicotto alla guancia, convinto che fosse un allucinazione o un genjutsu.
    Cercò di restare calmo, tranquillo, di infondere fiducia ai suoi sottoposti, ma quando si voltò verso di loro i suoi occhi traboccavano di puro terrore. Non aveva provato una paura così intensa dal giorno in cui si era svegliato ai piedi del palazzo, massacrato di botte.
    Ai gatti era stato permesso di mettere a ferro e fuoco il sottosuolo. Non vi era la certezza oggettiva, ma Namae ne era convinto, cresciuto, dopo l'amnesia, con la convinzione del potere assoluto custodito nelle mani degli Assi.
    Oltre alla fanteria, i nemici avevano la cavalleria, le truppe corazzate e le macchine d'assedio. Alcuni gatti camminavano ai lati degli schieramenti.
    Dov'è il capitano di tutto questo? Dall'alto, ci vollero due secondi per intravedere la ragazza in sella alla tigre, posta davanti all'esercito.
    Fece tre profondi respiri. Non poteva abbandonare i topi a loro destino, lasciarli come se fossero un peso, ma doveva difenderli, permettere loro di sopravvivere a quell'ondata gigantesca di nemici. Forse, avrebbe pagato con la vita quell'insubordinazione al volere degli Assi o di chissà chi, ma sarebbe morto con onore e per la giustizia, per quei valori che i topi seguivano ciecamente.

    Con un cenno della mano, invitò il topo marrone a raggiungerlo. Quando i suoi occhi videro la marea di nemici pronti a fare irruzione nelle fogne di Ame, Namae gli tappò con le mani la sua bocca. Lo strinse a sè, come in un abbraccio, poi lo "liberò" e con le mani del ninja sulle sue spalle avrebbe esortato tutti loro a fare ritorno subito a loro villaggio.
    Fate ritorno al villaggio e informate subito il vostro Re, racconta ciò che hai visto al tuo sovrano! Subito! Sapeva già cosa fare, ma per la prima volta, temeva seriamente di non farcela.
    Io andrò a parlare con la loro comandante! Posso fermare questo massacro o almeno rallentarlo. Si sgualcì l'abito nero all'altezza della spalla, dove aveva il simbolo dei Fiori tatuato.

    Quando i topi se ne andarono, lasciandolo solo con le sue paure, Namae uscì nuovamente all'esterno, scese dalla roccia e raggiunse la donna, superando macchine di assedio e gatti giganti. Senza sguainare le armi o dire alcunché, Il Fiore si fermò davanti alla cavalcatrice di tigri.
    Difficile ignorare un bestione muscoloso alto due metri, dalla faccia poco raccomandabile e con i pantaloni sporchi di sangue.
    Cosa avete intenzione di fare? Cos'è questo dispiegamento di forze? Appoggiò le mani sui fianchi.
    Sono Namae Taiyo Il simbolo dei Fiori sulla spalla destra parlava da sé.
    Mi sarei atteso degli emissari, diplomatici, una trattativa per tentare di risparmiarci una carneficina da ambo le parti prima di dare inizio a una guerra. Se avesse voluto ucciderlo, Namae non avrebbe avuto alcuna speranza di fuggire, ma anche nei conflitti più accesi tra paesi rivali, tentativi di pace come quelli non venivano gettate alle ortiche. Sapeva di quell'eventualità, ma aveva deciso di rendersi sacrificabile anche solo per rallentare l'avanzata dei gatti. Perché si stava comportando così?
    Ditemi... Fece una pausa.
    C'è qualcosa che possiamo fare per evitare che topi e gatti si annientino a vicenda?

    jpg


    [...]



    L’urlo di Tasaki si perse nel tempo e nello spazio.
    Chissà se prima di quel giorno il chunin avesse sofferto in quel modo, sia nel fisico sia nella mente, nel più potente dei genjutsu conosciuti nel Continente. La donna non aveva il potere del Mangekyou Sharingan, ma le tre tomoe costituivano lo stadio appena inferiore e non erano da sottovalutare.
    Interessante. Si è liberato. Digrignò i denti. Al suo fianco, un alone nero dai lineamenti umanoidi le ricuciva la ferita con il chakra. Solo grazie ai suoi sensi molto sviluppati, l’otese riusciva a scorgere la bizzarra figura che di umano sembrava avere solo le forme.
    Non riuscirò a toglierti il veleno!
    Vattene! Rispose lei, ferita nell’orgoglio. Era stata beccata in flagrante mentre qualcuno la stava curando. Imperdonabile, specialmente per un Uchiha, superbi come leoni.
    In qualche modo doveva congratularsi con lui, infatti, poche prede erano state in grado di liberarsi dal Tsukuyomi prima del termine naturale dell’illusione e il manipolatore della sabbia non era stato uno di questi.

    CITAZIONE

    - ... è questo il potere dello Sharingan. -


    Un antico clan di cui oggi è rimasta solo cenere. I ricordi emersero da soli. Prima di unirsi alla setta, mesi dopo aver abbandonato a malincuore il Paese del Fuoco, era stata una bambina studiosa e appassionata della storia degli Uchiha.
    Scosse la testa, come a voler cacciar via il suo passato. Davanti a sé, il giustiziere di Oto aveva optato con coraggio per una decisione drastica: si era sciolto il coprifronte dal braccio e lo aveva stretto al capo, davanti ai suoi occhi privi di potere.
    Interrotto il contatto visivo, su di lui il potere dello sharingan era stato annullato.
    Tetsuhiko accennò a un sorriso carico di disprezzo, per ciò che aveva fatto un attimo prima, mista a eccitazione perché sapeva che quel bastardo fosse in grado di combattere senza l’ausilio della vista.

    Una folata di vento freddo anticipò l’inizio dell’attacco di Tasaki.
    Balzò verso di lei, portando le spade sopra la sua testa. Con un movimento discendente fulmineo, tentò di squarciare il capo della donna come un cocomero. Con lo sharingan attivo, la musica di cui aveva fatto riferimento il collaboratore del Kokage era cambiata perché fu sufficiente un solo sguardo per prevedere le intenzioni del nemico. [Prevvegenza]Preveggenza: L'utilizzatore può Prevedere le azioni dell'avversario se osservato: Prevedere uno slot azione da 1 tacca di vantaggio ai Riflessi; Prevedere uno slot difesa da 1 tacca di vantaggio alla Velocità; Prevedere uno slot tecnica permette di effettuare Counter o difendersi con qualsiasi tecnica. Ogni previsione richiede un consumo ¼ Basso di chakra ogni 2 tacche di vantaggio; prevedere 1 tecnica richiede un consumo Basso. L'utilizzatore può impastare ulteriormente chakra.
    Tutto apparve fin troppo chiaro ai suoi occhi. Con un leggero piegamento della gamba destra sul rispettivo ginocchio, l'Uchiha balzò verso sinistra, portandosi fuori dalla traiettoria delle due katane. [SD I]Riflessi: Viola+3 (TS) - 3 (Malus Veleno B1) +4 Prevvegenza (MezzoBasso) + 4 (Mediobasso) ->Nera+4
    Per qualche motivo - notò quest'ultima - lo spadaccino muoveva le sue lame con la stessa traiettoria.
    Ben per me! Ghignò, mentre i suoi occhi scarlatti le permettevano di "viaggiare nel futuro". Al tentativo di mozzargli il braccio guarito, ma debilitato, la donna balzò all'indietro con la rapidità della folgore.[SD II]Riflessi: Viola+3 (TS) - 3 (Malus Veleno B1) +4 Prevvegenza (MezzoBasso) + 4 (Mediobasso) ->Nera+4

    E poi diede inizio al suo divertimento. Come un torturatore che si appresta a mettere le mani su un corpo in piena salute, la donna decise per un inizio soft.
    A distanza corpo a corpo, mentre la mano destra si avvicinava all'elsa della katana, la sexy e letale Tetsuhiko concentrò il chakra sopra la lingua e lo espulse sotto forma di una grossa fiammata. Una tecnica rapida, immediata ma di discreta potenza.[TA]Fiato di Fuoco - Endan
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può emettere una rapida fiammata dalle dimensioni ridotte, utile per reagire prontamente. La potenza è pari a 20 ed avrà una gittata massima pari a 3 metri. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Medio)
    [Larghezza: 1,5 metri ogni grado ninja]
    [Da genin in su]

    Impronta di Chakra Fuoco [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Fuoco. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Katon, il potenziamento è doppio se fronteggiate Fuuton. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da chunin in su]

    Concentrazione: Viola
    Larghezza 3 metri Gittata 3 metri
    Potenza: 20 + 10 (Impronta)



    Con l'enorme lingua di fuoco che tentava di raggiungere il busto di Tasaki, la donna si abbassò, piegando le ginocchia, e da quella posizione sferrò un affondo dal basso verso l'alto in direzione del collo dello spadaccino. Astuta come una volpe, a pochi centimetri dall'obiettivo, l'Uchiha rivelò la vera natura dell'attacco: una finta, una manovra utile a capire quanto i sensi di Tasaki fossero in grado di sostituire la vista. Aveva davanti un Daredevil o un sordo? [Finta]Velocità: Viola + 2 (Intento Assassino) +4 Prevvegenza (MezzoBasso)
    Forza: Viola
    Potenza: 40

    Poi attorno alla mano sinistra nacque un Sai, rosso come il colore del sangue. Fu sufficiente un movimento in avanti del braccio per tentare di conficcarlo nell'inguine destro dello spadaccino, così da lacerargli l'arteria femorale. Sarebbe riuscito a percepire quel colpo senza la vista? Quell'arma di puro chakra ma affilata come una sua katana? [TB - SA I]

    Creazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare l'equipaggiamento [A Distanza], [Mischia], [Potenziamento] e [Protezioni] con il proprio chakra. Può creare equipaggiamento di una singola classe ogni utilizzo della tecnica; si può creare una singola [Protezione] per ogni slot tecnica. È possibile creare solo l'equipaggiamento di lista a cui si ha accesso o equipaggiamento posseduto dall'utilizzatore; non è possibile creare Competenze [Equipaggiamento]. L'equipaggiamento avrà potenzialità massime parigrado all'utilizzatore e potrà essere influenzata da altre tecniche come se fosse un normale equipaggiamento. L'equipaggiamento [Protezione] creato sarà in grado di proteggere dai ninjutsu esclusivamente nelle zone in cui interagisce con gli stessi: colpirli o pararli non ridurrà la potenza dell'intera tecnica ma solamente quella della zona colpita. L'equipaggiamento così creato dura per un singolo slot azione/difesa/tecnica in cui viene utilizzato, poi scompare.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 20 crediti )
    [Da chunin in su]

    Sai [Mischia]
    Il Sai è un pugnale lungo circa 60 cm. E' dotato di una lama a sezione ottagonale e ai lati della guardia altre due lame ugualmente affilate.
    Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Media
    (Potenza: 20 | Durezza: 3 | Crediti: 60)
    [Da genin in su]

    Consumo: 1.5 Bassi
    Potenza: 20
    Velocità: Viola + 2 (Intento Assassino) +4 Prevvegenza (MezzoBasso)
    Forza: Viola


    Poi, indipendentemente da come si sarebbe difeso il suo rivale, l'Uchiha si mise in posizione eretta e senza pietà cercò di mozzare il braccio sinistro di Tasaki con un fendente obliquo, dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra, eseguito impugnando la katana con entrambe le mani. [SA II]Velocità: Viola + 2 (Intento Assassino) +4 Prevvegenza (MezzoBasso)
    Forza: Viola
    Potenza: 40

    L'ultimo attacco fu un affondo al collo, sferrato con il braccio destro, senza fronzoli e con il potere dello Sharingan. Schivarlo sarebbe stato parecchio difficile, ma non impossibile. [SA III]Velocità: Viola + 2 (Intento Assassino) +4 Prevvegenza (MezzoBasso) + 2 (Mezzobasso)
    Forza: Viola
    Potenza: 40





    Chakra: 91.75/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Balzo
    2: Balzo
    3: ///
    Slot Azione
    1: Affondo
    2: Fendente
    3: Affondo
    Slot Tecnica
    1: Fiato di Fuoco
    2: Creazione della Forma
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///



    Chakra PNG: ? /80 
    Vitalità: ? /18 Leggere


     
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    I topi e Gli Uchiha


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    Di certo mai i topi si sarebbe potuti aspettare delle scuse da, niente meno che, Namae. Per questo, quando il Fiore chiese scusa, tutti e 4 aprirono la bocca quasi come se stessero guardando un vero e proprio Dio incarne e ossa. - Allora Kagoru aveva ragione! - disse il topo marrone mentre tutti gli altri si mettevano in ginocchio davanti a Namae. Era come se mai prima avessero sentito delle parole del genere. Insomma, per dirla brevemente, le scuse poste dal Fiore di Ame fecero ciò che, forse, nessun altra parola avrebbe fatto: ora sì che aveva la fiducia dei topi. - Noi topi ammiriamo coloro che sono in grado di ammettere i propri errori. - Disse il topo infine mentre tutti gli altri si alzavano con una specie di luccicchìo negli occhi. Cosa diavolo era successo? Beh, dopotutto era anche difficile dirlo, specialmente considerando che prima, anche se i topi lo seguivano, c'era pur sempre quella specie di atmosfera d'indifferenza. Ora, invece, ciò che regnava era la piena lealtà verso Namae. - Kagoru dice che chi sa ammettere i propri errori è un Dio... - Ammise quindi il topo marrone ascoltando le altre parole dette da Namae: insomma, aveva finalmente trovato la chiave. Quando disse di procedere lo seguirono fino ad arrivare a ciò che sapete già. C'era un esercito di gatti in marcia; difficile dire dove stesse marciando, ma la direzione, più o meno, era quella che puntava direttamente verso la città dei topi. Come potè vedere anche Namae, che di certo non doveva rischiare alcun infarto giovane com'era, i gatti erano tantini. Non che fece molto per infondere fiducia ai topi che si trovavano insieme a lui. Il terrore di Namae parve per un momento spaventare i topi. Cosa credevano? Che fosse invincibile? Un Dio? D'altro canto, già che operavano in team, furono i topi ninja a provare a tranquillizzare Namae: - Signor Namae, non si preoccupi. Loro sono molti, ma le nostre mura sono alte. E abbiamo una guarnigione niente male! Ma dobbiamo preparare le difese il prima possibile! - A nessuno dei topi era permesso di vedere, né di sentire i ragionamenti di Namae. E anche se la tensione era più che palpabile, i topi non dissero nulla. Ovviamente il topo marrone riferì tutto quanto ai suoi compagni e non si sorprese nemmeno più di tanto nel vedere i nemici in arrivo. - Beh, ci vogliono distruggere... Prima o poi sarebbe successo o Gentile Namae. - Commentò soltanto. Quando poi Namae disse di tornare alla grande città sotterranea per riferire il tutto al proprio Re, i topi obbedirono. Solo quello marrone si preoccupò leggermente per quanto riguarda Namae: - Obbediamo signor Namae, ma stia attento... Quei gatti sono delle creature furbe e malvagi. - Insomma, per dirla brevemente i topi obbedirono, ma a malincuore, lasciando il buon Namae lì quasi con le lacrime agli occhi. Prima che sparirono tutti e 4 definitivamente nel tunnel in cui erano sbucati, il topo marroncino si girò verso Namae: - Torni il prima possibile, sano e salvo signor Namae. - E a quel punto i saluti sarebbero stati svolti e i 4 sarebbero semplicemente spariti lasciando Namae "da solo con le sue paure". Una volta uscito all'esterno non cambiò niente: i gatti erano ancora in marcia ed erano tanti. Non ebbe molti problemi a scendere dalla roccia, mentre ebbe un paio di probemi con tutto ciò che riguardava raggiungere la donna in testa al comando e il motivo era abbastanza semplice: i gatti, nel vederlo passare, capirono sin da subito che si trattava di ciò che si poteva a tutti gli effetti considerare come un ninja nemico... o quasi. Anche perché non lo avevano mai visto prima di quel momento ed era normale che sarebbe sorta qualche domande. Ma vedendolo senza armi e con intenti piuttosto non offensivi, non agirono in alcun modo lasciandolo invece fare. Avvicinatosi alla donna questa alzò la mano destra e l'esercito si fermò; i suoi occhi si posarono su Namae stesso. Il primo contatto, però, non fu dei più piacevoli. - Tu arrivi qui, senza armi, fermando l'Esercito del Re e la prima cosa che fai è chiedermi cosa abbiamo intenzione di fare? - In quel frangente con tanto di mani appoggiate sui fianchi Namae sembrava tanto una specie di mamma che stava chiedendo al suo bambino cos'era quel due in matematica. Comunque dopo la donna ascoltò la presentazione di Namae lanciando una fugace occhiata al simbolo dei Fiori sulla spalla. - Ciò che ti saresti attesto, Namae Tayo, c'interessa poco. In effetti, non ho ben presente chi sei e perché sei venuti a fermare l'Esercito del Re... Che collegamento hai con i topi? - chiese, sinceramente non capendo chi diavolo era quel tizio. Solo dopo riuscì a fare 2+2... - Aaaah... Tu sei quello che ha aiutato i topi a scovare un nostro team di avanscoperta, giusto? - chiese. - Sei un nemico Namae Tayo e io non vedo né emissari, né diplomatici, né motivi per cui non dovrei tagliarti la testa seduta stante. Né vedo il motivo per cui dovrei rispondere alle tue domande. Prendetelo! - ordinò. A quel punto ci sarebbe stato ben poco da fare: immediatamente sarebbe stato circondato da un sacco di gattitutto l'esercito contro che in un modo o nell'altro l'avrebbero domato legandogli i polsi con delle catene. La superiorità dei numeri era schiacciante e una volta che l'avrebbero domato, eventualmente usando anche le armi, la donna avrebbe continuato: - Il tuo coraggio merita ammirazione. Ti porterò dal Re e sarà lui a decidere la tua sorte. - Quindi la donna avrebbe fatto il cenno ai suoi 4 scagnozzi di stringere Namae in modo forteForza media dei 4: 550 e di portarlo in fondo all'esercito, dietro allo stesso. Non solo: Namae, ovviamente avrebbe potuto tentare di liberarsi, ma le manetteT'impediscono di usare il chakra, Potenza: 40, Durezza 3che aveva non erano per niente semplici da rompere e se non ci fosse riuscito in qualche modo, ben presto si sarebbe ritrovato nella tenda del Re.

    Chi era il Re dei Gatti? - Namae? -



    Il Fiore non avrebbe avuto molti problemi nel sentire la voce del Re dei Gatti. Né di vederlo. Era un uomo come altri, forse. Lo sguardo, certo, non prometteva niente di buono, ma d'altronde eravamo ad Ame, mica a Konoha. - Mi hanno detto che hai ucciso due dei nostri gatti e che vuoi capire se c'è un modo per evitare la carneficina. - Il Re sbadigliò facendo il cenno ai 4 gatti-ninja di far sedere Namae su una sedia. - Permettimi una domanda: tu andresti mai a trattare con un virus? A cercare la via diplomatica con il Male? Cercheresti mai un compromesso con chi sporca, distrugge, rovina e puzza? - Il tizio sbadigliò di nuovo visibilmente annoiato e stanco da tutto quello che stava succedendo. - Dimmi un po'... perché tu? Cosa hai in comune con quei topacci? Tanto da sacrificare la tua stessa vita per la vita di animali da fogna? Che vivono nelle fogne? Che sono una malattia essi stessi? In ogni caso sappi che non uscirai da qui facilmente. Non c'è nessun compromesso; nessuna via diplomatica con la malattia del mondo. I topi periranno; la loro città brucerà. Ma il tuo coraggio è ammirevole: resterai qui, chiuso in una gabbia, per tutto il tempo necessario. E quando la città dei topi sarà distrutta, vedremo cosa fare di te. - A quel punto il Re avrebbe fatto cenno ai 4 di allontanare Namae dalla sua tenda in quel che era una specie di accampamento di fortuna. Il Re non aveva seguito l'esercito e anche lanciando un'occhiata piuttosto approssimativa alla tenda, Namae avrebbe visto che era più un tizio che amava la bella vita.

    Namae, quindi, sarebbe stato portato di nuovo fuori e situato in una gabbia cubica in cui ogni lato misurava 4 metri. Era abbastanza grande per lui. Sarebbe stato chiuso a lucchetto e le manette non gli sarebbero state tolte. Vicino alla porta della gabbia avrebbero messo un gatto di guardia armato di lancia e scudo. Cosa fare? L'esercito dei gatti era lento; considerando poi la presenza di tantissimi cunicoli e anche delle macchine da guerra che in qualche modo dovevano portare nei pressi della città, Namae avrebbe avuto molto tempo per agire. Ma come? Cosa fare? La diplomazia spesso non dava i risultati previsti...

    [...]



    Torniamo ora alle magiche e mitiche avventure di Tasaki Moyo e al suo scontro con la tizia degli Uchiha. Come ben sapete, ero stato colpito prima da un genjutsuefficacia 20 questo turno, -2 tacche a velocità e riflessi e quindi avevo avuto la poca accortezza di guardare negli occhi la tizia con lo Sharingan, il che mi portò presto molti dolori psichi e fisici, costringendomi anche a diventare più lento-3 tacche a velocità e riflessi, Scoordinato e Stordito per questo round . Ora come potete ben capire, mi dava leggermente (anzi, un po' più che leggermente) fastidio il fatto che a causa di quel genjutsu e del rilascio che usai dovetti perdere la mia concentrazione sulla Tecnica delle Spade del Sole che in questo modo si annullònon usando precedentemente lo slot tecnica per le Spade del Sole, è disattivata. e sicuramente la cosa mi avrebbe privato di tutto il mio potenziale offensivo... o meglio: per una grande parte del mio potenziale offensivo, ma andiamo oltre. Quando la donna disse che si tratta della forza di un antico clan di cui al giorno d'oggi è rimasta solo cenere, quasi volli dire che mi dispiace tirando fuori un po' di umanità. Invece dissi la prima cosa che pensai, come accadeva sempre quando ero stanco e non avevo molta voglia o molto tempo per stare lì a rimuginare sulle cose giuste o non giuste da dire. - Ed è colpa dei membri del clan stesso... o sbaglio? - In ogni caso non che m'interessasse molto, ma era anche vero che ero una specie di protettore delle specie. E poi, beh, ero magnanimo. O no? - Però se ti arrendi forse evitiamo che anche un altro membro di quel magnifico clan venga ucciso... E invece se muori, beh, ti prometto che ti farò un'ottima tomba e ti seppellirò io stesso. Su di una collina. In modo che tu possa riposare in pace Uchiha Senza Nome. - In un modo o nell'altro si difese dai miei attacchi, che nonostante tutto restavano incredibilmente rallentati dalla presenza della sua arte genjutsu. Di certo, gli occhi che portava dovevano sicuramente aiutarle moltissimo in tutto quello che faceva. Ma cosa ne sarebbe stato quando il genjutsu sarebbe terminato? Cosa? Cosa sarebbe stato quando avrei finalmente potuto agire alla massima velocità? - Tic Tac... - dissi chiaramente percependo che quell'Uchiha stesse facendo qualcosa, imitando così lo scorrere del tempo. Cosa che, in realtà, valeva anche per me. Riuscii a capire che stesse espellendo del fuoco solo all'ultimo e tutto ciò che potei fare per evitare la fiammata fu rapidamente spostarmi - SD1Riflessi: 625 - 5 (genjutsu) + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Bestialità, malus a Forza) + 2 (Impasto 1/2 Basso) = 750 al lato di 2-3 metri con entrambe le katane nelle mie mani. Di contro, questo non mi aiutò molto perché venni comunque sfioratoDanno: leggera e mezza alla spalla sinistra, che mi causò una bruciatura sulla pelle e sui vestiti. - ARGH! - Urlai di dolore in quel momento cercando subito di riposizionarmi. Il colpo che dovetti subito mi deconcentrò, ma nonostante tutto riuscii a percepire i suoi altri movimenti grazie alla mia capacità di Combattere senza VistaPercezione: 12 (Base) + 3 (Udito Perfetto) + 6 (Combattere alla Cieca). Riposizionandomi con le katane in posizione di difesa, percepii chiaramente anche che stesse puntando al mio collo e seduta stante provai - SD2Riflessi: 625 - 5 (genjutsu) + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Bestialità, malus a Forza) + 2 (Impasto 1/2 Basso) = 750 a difendermi da quella che ben prestò si rivelò essere, per fortuna, solo una finta, anche perché a causa dei genjutsu ero ancora sin troppo lento. Incredibilmente per me, la sua lama si fermò lasciandomi perplesso: - "Cos..." - Chiesi percependo invece un veloce e brusco movimento in direzione della mia gamba. - "Un pugno???" - domandai percependo che c'era qualcosa di sbagliato in quel colpo. Qualcosa che non riuscivo a percepire benissimo, ma che comunque c'era. Istantaneamente usai le mie capacità - ST1Creazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare l'equipaggiamento [A Distanza], [Mischia], [Potenziamento] e [Protezioni] con il proprio chakra. Può creare equipaggiamento di una singola classe ogni utilizzo della tecnica; si può creare una singola [Protezione] per ogni slot tecnica. È possibile creare solo l'equipaggiamento di lista a cui si ha accesso o equipaggiamento posseduto dall'utilizzatore; non è possibile creare Competenze [Equipaggiamento]. L'equipaggiamento avrà potenzialità massime parigrado all'utilizzatore e potrà essere influenzata da altre tecniche come se fosse un normale equipaggiamento. L'equipaggiamento [Protezione] creato sarà in grado di proteggere dai ninjutsu esclusivamente nelle zone in cui interagisce con gli stessi: colpirli o pararli non ridurrà la potenza dell'intera tecnica ma solamente quella della zona colpita. L'equipaggiamento così creato dura per un singolo slot azione/difesa/tecnica in cui viene utilizzato, poi scompare.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 20 crediti )
    [Da chunin in su]
    per proteggere il punto del mio corpo verso cui viaggiava il colpo. Subito ci nacque una protezione Gambali in Ferro [Protezione]
    Gambali forniti in coppia, garantiscono una buona protezione alle gambe.
    Tipo: Protezione - Supporto
    Dimensione: Media
    (Potenza: 30 | Durezza: 4 | Crediti: 75)
    [Da chunin in su]
    posta su entrambe le gambe, proteggendole completamente. Il colpo fu forte, incredibilmente forte, ma la lama che il nemico creò potè solo impattare sull'acciaio del gambale creato, causandomi comunque un bel dannoResistenza: 400 + 4 (Assalto Bestiale) + 1/2 Basso (Impasto)
    Danno: 1/2 Leggera
    . Difendermi in quel modo mi diede la possibilità di riposizionarmi, capire che i genjutsu mi stavano rallentando anche troppo e continuare a difendermi. Difatti, la mia protezione subito scomparve, ma dovetti prepararmi ad altri attacchi. Il primo di questi fu un fendente che riuscii a percepire molto bene e subito provai a parare - SD3Riflessi: 625 - 5 (genjutsu) + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Bestialità, malus a Forza) + 2 (Impasto 1/2 Basso) = 750 il colpo ancora quando era in movimento, ma non ci riuscii del tutto anche a causa della maggiore velocità della lama dell'avversaria. Quest'ultima colpì la mia spada, ma riuscì comunque a raggiungermi alla spalla sinistra causandoci un taglio leggera alla spalla sinistra. - Ah! - urlai percependo come la lama nemica mi avesse tagliato. Ma non riuscii a pensarci troppo: in arrivo c'era anche un altro attacco. Ed era ancora più veloce. Ciò che riuscii a fare fu usare tantissimo3 Bassi in totale chakra per muovermi molto più velocemente e schivare - SD4Riflessi: 625 - 5 (genjutsu) + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Bestialità, malus a Forza) + 4 (Impasto MedioBasso) + 2 (1/2 Basso, Sovraimpasto)= 850, No OverCAP
    -1 leggera per sovraimpasto
    il colpo del tutto, facendo passare la lama della nemica al mio lato; ma almeno non crepai seduta stante. Al che feci un profondo respiro. - Mi hai messo seriamente in difficoltà... - dissi portandomi la mano alla bocca per capire se il mio respiro affannato non aveva per caso portato a una fuoriuscita di sangue dalla mia bocca.



    Ci volle qualche attimo affinché potei finalmente riprendermi da tutto quello che avevo subito in quel poco tempo. - Sei forte. Ma non abbastanza. Non per me. Per me sei un'altra preda. Uno altro shinobi destinato a riempire le mie liste. - Dissi. - E non posso mollare. Non posso proprio. IL MALE VA SRADICATO! AAAAAAAAAAAAAAAAAH!- - e con quell'urlo di battaglia avrei di nuovo iniziato ad attaccare - ST2 - Azione RapidaDoppia Rottura - Nibai Kyuukei Rendan
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare un numero elevato di colpi incrementando gli slot azione a disposizione: la tecnica concede 2 slot azione extra; gli slot azione extra sono concessi solo per azioni offensive. Gli attacchi non possono essere potenziati dal chakra.Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da studente in su]
    l'avversaria con entrambe le katane, anche se i miei colpi sarebbero diventati più lenti. Molto più lenti. Il primo colpo sarebbe stato un doppio affondo - SA2Velocità: 650 - 5 + 2 (TS) + 2 (Missione in Solitaria) / Forza: 550
    Potenza: 40 + 40
    direttamente verso il centro del petto dell'avversaria, più o meno al suo cuore. Con entrambe le katane, ovviamente, volevo bucarla da parte a parte.

    Subito dopo avrei ritirato le lame per tentare un doppio fendente - SA3650 - 5 + 2 (TS) + 2 (Missione in Solitaria) / Forza: 550
    Potenza: 40 + 40
    che partiva dall'alto verso il basso e mirava a colpire niente di meno che la testa dell'avversaria con l'intenzione di spaccargliela in due parti diverse. Una specie di taglio a metà, se così lo si voleva chiamare. Ma almeno era divertente, no?

    La mia danza con le lame e il tutto sarebbe continauta, anche se a quel punto erano molto più lenti tutti i colpi. Il successivo sarebbe stato portato sempre con due lame. Infatti avrei ritiranto entrambe le katane per fintare650 - 5 + 2 (TS) + 2 (Missione in Solitaria) / Forza: 550
    Potenza: 40 + 40
    un doppio affondo verso il collo dell'avversaria. Il centro dello stesso, per meglio dire. Con entrambe le katane. Ma nel bel mezzo dello stesso avrei deviato le lame verso il suo braccio ferito trasformando quel doppio affondo in un doppio fendente - attacco extra650 - 5 + 2 (TS) + 2 (Missione in Solitaria) / Forza: 550
    Potenza: 40 + 40
    che mirava a danneggiargli il braccio ancora di più, per quanto fosse possibile. Anche se ero pesantemente debilitato dai suoi genjutsu, scommettevo che anche lei non fosse più fresca come una mattina primaverile, specie a causa del veleno nelle sue vene.

    Infine, avrei tentato anche un altro doppio fendente - attacco extra650 - 5 + 2 (TS) + 2 (Missione in Solitaria) / Forza: 550: entrambe le mie katane sarebbero viaggiate da sinistra a destra, parallele al terreno e quanto mai più micidiali possibile. L'obiettivo? Il suo collo. Quelle katane miravano a colpire il collo con la parte tagliente di entrambe le lame per togliergli la testa dalle spalle in un solo movimento. Il tutto, ovviamente, con la benda sugli occhi e senza guardarla evitando qualsiasi contatto fisico. Del resto, non avevo alcuna voglia di ritornare in quel mondo d'illusioni.


    Riepilogo danni
    Medio Grave diffusa a causa del contraccolpo Illusione
    Leggera per Sovraimpasto
    2,5 leggere spalla sinistra



    Chakra: 58/80
    Vitalità: 8,5/16
    En. Vitale: 22,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Difesa finta
    3: Parata
    Slot Azione
    1: Schivata
    2: Attacchi
    3: Attacchi
    Slot Tecnica
    1: Creazione della Forma
    2: Doppia Rottura - Azione Rapida
    Equipaggiamento
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Tonico di Ripristino Medio × 0
    • Katana × 2
    • Shuriken Gigante × 0

    Note
    Scoordinato e Stordito ancora in questo round
     
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12 replies since 5/3/2020, 01:22   175 views
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