Il villaggio dei Piaceri

Add chakra adesivo e repulsivo per Denji

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    Il villaggio dei Piaceri

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    KAIRI


    L'autunno era appena giunto, e l'afosa aria che ormai da qualche mese opprimeva anche tutto il paese del fuoco andava finalmente scomparendo, mentre al contempo le giornate andavano via via ad accorciarsi. Quell'anno la kunoichi aveva particolarmente sofferto il caldo e non poteva che apprezzare finalmente il fresco che stava arrivando, in particolare verso la sera. Quel giorno era di riposo dalle mura e si stava godendo la giornata con ritmi rilassati, intenzionata a riposare mente e corpo il più possibile: nell'ultimo periodo oltre al lavoro si era dedicata ad estenuanti allenamenti, per cercare di recuperare il tempo perso durante i suoi anni di vagabondaggio. Poteva vedere pian piano i primi risultati, anche se era molto lontana dall'obiettivo che si era prefissata.

    Aveva appena terminato di fare colazione, per quella mattina aveva deciso di fare dei pancake in farina di avena con miele e noci tipiche del paese del fuoco accompagnati da una spremuta di melograno fresca, quando qualcuno bussò alla porta con fare deciso. Kairi sbuffò scocciata, chi veniva a disturbarla proprio oggi? Un attimo, arrivo! esclamò a voce alta, gettandosi addosso la sua mantella per mascherare a chi fosse alla porta il pigiama che ancora indossava.
    Ad aspettarla all'uscio era un' austera donna di mezza età, che non la degnò di troppi sguardi Missiva accademica per Kairi Uchiha. Tutti i dettagli sono all'interno della pergamena. Prego, lasci la sua impronta di chakra qui per avvenuta consegna esclamò con voce atona, porgendole una pergamena vuota, dove la chunin appoggiò la mano rilasciando una piccola quantità di chakra: come se fosse carta copiativa sul foglio comparve l'impronta della sua mano, una sagoma leggermente bruciata ed unica, nulla di troppo diverso dalle impronte digitali [Nota]
    Dopo una rapida occhiata alla pergamena firmata, la donna consegnò la missiva a Kairi e si allontanò con un veloce e piccolo inchino formale. La chunin rientrò in casa, appoggiando il mantello nell'appendiabiti e srotolando la pergamena.

    CITAZIONE
    Kairi Uchiha, in quanto Chunin accademico sei stata incaricata di accompagnare e guidare in una missione di infiltrazione il genin di Suna Denji: simile missiva è stata inviata anche a quest'ultimo. Dovrete recarvi fra 5 giorni a partire da oggi al villaggio di Otafuku. Vostro compito sarà recuperare documenti in cui sono racchiuse informazioni riservate riguardanti a una possibile micro-cellula criminale che potrebbe diventare troppo pericolosa in futuro se non fermata per tempo. Dovrete infiltrarvi nel loro covo, cercando di passare il più inosservati possibile.
    In calce e solo a lei in quanto chunin può trovare la mappa con le indicazioni precise per trovare l'edificio senza errori. Troverete anche le coordinate esatte ed orario dove avere il rendez-vous con lo shinobi Denji.

    Ci aspettiamo il meglio da voi.

    Otafuku... bisbigliò fra sé e sé, sospirando: vi era già stata in passato e non era esattamente il suo luogo preferito. Inoltre era da parecchio tempo che non si trovava a dover gestire una missione come capo-squadra. Poteva comunque considerarlo un piccolo addestramento per riprendere pian piano i ritmi che aveva perso. Mancavano comunque diversi giorni e sarebbe arrivata al villaggio in poche ore, decise quindi di continuare a godersi la sua giornata di riposo: a maggior ragione in vista della missione essere in piena forma era la cosa migliore per garantirsi il successo.

    ----------------
    Arrivò con una buona mezz'ora di anticipo all'appuntamento: per permettere una infiltrazione più semplice come orario del ritrovo erano state decise dall'accademia le 4.00 di mattina, abbastanza tardi perché persino i malavitosi più incalliti fosserò già a dormire, ed abbastanza presto perché non vi fossero troppe anime in giro. Il luogo del rendez-vous era a circa un paio di km dall'entrata di Otafuku, e se Denji fosse stato puntuale i due avrebbero raggiunto senza problemi l'edificio indicato entro le 4.30.
    L'Uchiha era vestita in abiti civili, niente coprifronte in vista ed armi sigillate dentro le pergamene: per passare il più inosservata possibile aveva persino rinunciato al tipico ventaglio del suo clan che portava orgogliosamente cucito sugli abiti. Era impossibile per qualcuno che non la conoscesse capire che si trattasse di una kunoichi. Per potersi confondere ancora meglio con i passanti, aveva optato per un abito abbastanza appariscente per i suoi standard, ma che considerava perfetto per mimetizzarsi al meglio in quello che era considerato in tutto il paese del fuoco come "il villaggio dei piaceri" per eccellenza. Inoltre doveva ammettere a se stessa che, man mano che passavano gli anni, non le dispiaceva poi così tanto vestirsi in maniera più seduttiva rispetto a quando era ancora una teenager.

    NLiQXt8us



    Una grossa pietra, di almeno 4-5 metri, si ergeva nelle esatte coordinate che le erano state date come luogo di incontro. Appoggiandosi con la schiena ad essa, la kunoichi rimase in tranquilla attesa che il genin si facesse vivo, sempre se non l'avesse sorpresa arrivando persino prima di lei. In ogni caso, oltre ai due shinobi, non vi era anima viva attorno a loro, come Kairi aveva poi verificato grazie alle sue capacità sensitive. Potevano iniziare la missione in perfetta tranquillità.

    --------------------------------------------------------------------

    DENJI


    Anche Denji sarebbe stato disturbato a casa, dove verso le prime ore della mattina un giovane messaggero dell'accademia avrebbe bussato alla sua porta. Contrariamente dall'austera donna che aveva consegnato la missiva all'Uchiha, il ragazzo che si sarebbe trovato davanti il sunese aveva massimo 18 anni ed era evidentemente agitato, quasi fosse la prima volta che portasse a termine quel lavoro. Non appena qualcuno avesse aperto la porta si sarebbe presentato con voce quasi balbettante M-messaggio da parte dell'accademia per Denji di Suna. Troverai tutte le istruzioni dentro la pergamena continuò, porgendogliela con una mano tremante, per poi mostrargli lo stesso foglio che era stato mostrato a Konoha all'Uchiha P-prego, lasci la sua impronta di chakra. Non appena lo shinobi avesse "firmato", il ragazzino si sarebbe defilato senza quasi salutare, come se volesse allontanarsi il prima possibile da lì.

    CITAZIONE
    Denji, in quanto ninja accademico sei stato incaricato di partecipare ad una missione di infiltrazione. Dovrai recarti fra 5 giorni a partire da oggi al villaggio di Otafuku, la missione sarà guidata dalla chunin di Konoha Kairi Uchiha. Vostro compito sarà recuperare documenti in cui sono racchiuse informazioni riservate riguardanti a una possibile micro-cellula criminale che potrebbe diventare troppo pericolosa in futuro se non fermata per tempo. Dovrete infiltrarvi nel loro covo, cercando di passare il più inosservati possibile. Mappa precisa del luogo è stata consegnata al vostro capo-squadra.

    In calce trovate le coordinate esatte e l'orario dove avrete il rendez-vous con la kunoichi.

    Ci aspettiamo il meglio da voi.

     
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    Il villaggio dei piaceri

    Post primo - La missione



    Il giovane di Suna aprì gli occhi e, come la maggior parte delle persone, si stirò, distendendo così le articolazioni degli arti superiori che entrarono nel suo campo visivo. Quello era per Denji il momento migliore della giornata: quando, stirandosi, vedeva infatti le sue normali braccia, per un breve secondo dimenticava di stare osservando il risultato della tecnica della trasformazione; in questo modo, sempre per un istante, era di nuovo lui. [Nota]
    Purtroppo questo attimo era tanto bello quanto effimero e sfumava nel tempo di alzarsi dal letto.
    Si osservò nello specchio del bagno: non sapeva perché ma, nonostante la trasformazione gli permettesse di alterare il suo aspetto più o meno a suo piacimento, manteneva comunque il piccolo anello che usciva dal suo petto, legato ad una corda che entrava in esso. Forse un monito al non commettere di nuovo le stupidaggini che lo avevano condotto dove si trovava in quel momento, o forse semplicemente perché lo riteneva estremamente di classe, ma non era il momento di riflettere su quel dettaglio, qualcuno stava suonando alla porta.
    Una missione eh? Disse il ragazzo, prendendo la lettera dalle mani del messaggero che, se non si fossero contati i 200 anni di sonno che aveva passato, sarebbe stato poco più giovane di lui. Interessante. La mente di Denji già cominciava a vagare su come avrebbe potuto piazzare il guadagno in una scommessa, in modo da raddoppiarne, macché dico raddoppiarne, anche triplicarne i profitti. NO! Un brusco pensiero interruppe il suo flusso mentale. Maledetto idiota non ti è bastato venir trasformato in un carretto a motore? Ringraziò il giovane e lo congedò per poter meglio studiare i dettagli che gli erano stati forniti dall'accademia.

    [...]



    Recuperare informazioni nel villaggio dei piaceri, niente di più semplice, con tutta probabilità ci sarebbe anche stato il tempo di farsi un giro per vedere se il nome di quel posto fosse o meno appropriato. Per l'occasione non portava segni di riconoscimento accademici e le armi erano be occultate sotto abiti civili, inoltre il suo aspetto ed il suo modo di fare di certo corrispondevano al profilo di qualcuno che poteva effettivamente andare a farsi un giro al quartiere dei piaceri; che fosse stato scelto per la missione proprio per questo?
    Arrivò puntuale al punto d'incontro, cercando di non rendere troppo evidente il sonoro sbadiglio che che voleva esasperatamente uscire dalla sua bocca; per quale motivo, pur essendo per gran parte una macchina, poteva ancora provare tutto quel sonno?
    Davanti ad una grande roccia vide un'avvenente donna in abiti succinti che pareva aspettare qualcuno e, essendo quello un pessimo posto per praticare la più vecchia professione del mondo, suppose che si trattasse niente di meno che del suo capo squadra. Buongiorno.. o buonasera? A quest'ora si fa sempre confusione a salutare... comunque piacere, sono Denji. Si limitò a dire. Nella missiva che il ragazzo aveva ricevuto vi era il nome della sua caposquadra, pertanto era più che logico supporre che anche lei avesse ricevuto il nome del ragazzo. In questo modo, anche se la sua interlocutrice non fosse stata chi pensava, non avrebbe compromesso la sua prima missione alle prime due parole.



     
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    Infiltrazione in borghese

    2° Post




    Il sunese arrivò puntuale, e questo già di per sé era un punto a suo favore per quanto la riguardava: nel lavoro riteneva che l'arrivare per tempo fosse sinonimo di professionalità. Quando si presentò con un sorriso cordiale Piacere di conoscerti Denji, io sono Kairi Uchiha di Konoha aveva notato lo sguardo un po' dubbioso del ragazzo nell'osservare il suo abbigliamento quando era arrivato Non sono solita vestirmi in questo modo, ma visto il villaggio in cui ci stiamo infiltrando ho pensato che potesse essere il travestimento migliore per passare completamente inosservati. Essendo tu un ragazzo, nessuno si farà troppe domande nel vederci girare prima dell'alba in questo modo. Nel mondo shinobi ci si deve adattare anche a questo sospirò. Sapeva perfettamente l'idea che avrebbe dato a chi la vedeva dall'esterno, e non era certo piacevole essere considerata una donna dalle facili usanze, ma la riuscita della missione aveva la priorità, soprattutto se con lei vi era un genin che sentiva di dover tutelare il più possibile in caso di imprevisti. Non si rese conto di aver dato per scontato come Otafuku fosse considerato il villaggio dei piaceri, nel paese del fuoco chiunque ne era a conoscenza ma non sapeva se anche al di fuori di esso avesse la stessa fama. Denji avrebbe comunque avuto modo di fare tutte le domande del caso.

    Senza tergiversare, la kunoichi prese poi la mappa del villaggio aprendola davanti al sunese e mostrando il punto che dovevano raggiungere Qui segnato in rosso c'è l'edificio che dobbiamo raggiungere. Fortunatamente non è al centro del villaggio, il luogo si trova ai confini fra la zona residenziale e la zona portuale, la peggiore. Sono già stata in passato a Otafuku, tenendo basso profilo e arrivando all'obiettivo passando dalla zona residenziale, non dovremmo avere grossi problemi la zona portuale era la peggiore del villaggio, ma sperava che il suo travestimento permettesse loro di non essere disturbati. Domande o dubbi? se non ce ne fossero stati, si sarebbero poi avviati verso il villaggio.

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    Non ebbero problemi nel passare dalle mura, i fogli di via forniti dall'accademia erano più che validi. Una guardia che probabilmente era verso la fine del turno notturno (Kairi riconobbe senza problemi lo sguardo di chi aveva passato una noiosissima notte e non vedeva l'ora di mettersi nel proprio letto) lì firmò svogliata ed i due shinobi entrarono finalmente nel villaggio. Come sospettato, a quell'ora nel quartiere residenziale dal quale avevano deciso di passare non girava quasi nessuno e quei pochi che videro scrutarono l'Uchiha dalla viso ai tacchi che portava, alcuni fischiando anche.
    La kunoichi fece del suo meglio per non arrossire dall'imbarazzo, per quanto ogni tanto non le dispiacesse vestirsi in quel modo non apprezzava di certo determinate uscite. Si limitò quindi ad ignorare chiunque facesse troppi commenti, ed un paio di volte sentì anche qualcuno mugugnare un Eh come te la tiri, guarda che non ce l'hai mica solo te! . Resistette alla tentazione di reagire, poteva farlo in decine modi diversi ed alquanto divertenti per lei, e passò oltre.
    Oltre a quello nessuno lì disturbò, ed i due arrivarono all'orario stabilito nell'edificio indicato dalla mappa, un condominio di 12 piani circa. Ciò che però non era scritto, forse perché dato per scontato o venendo considerato superfluo, era che l'ingresso era sorvegliato giorno e notte da una guardia giurata armata. Vista la vicinanza con la zona portuale, la cosa non era poi così strana.
    Direi che entrare dall'entrata principale è escluso... affermò Kairi, mentre assieme a Denji aggiravano l'edificio, raggiungendo il retro dello stesso, una parete priva di finestre che si affacciava su una via poco illuminata. Credo che qui possa andare. Vieni, raggiungeremo il tetto e passeremo da lì, questi edifici solitamente hanno sempre un'uscita di sicurezza avrebbero potuto utilizzare la scala antincendio, ma quest'ultima era situata proprio nella facciata principale ed avrebbero attirato troppo l'attenzione passando da lì.

    Concentrando poi il chakra sotto la pianta del piede la chunin lo appoggiò sulla parete, cominciando a camminare verticalmente e con naturalezza verso il tetto dell'edificio. Aveva imparato quella competenza quando era da poco diventata genin, e nel corso degli anni per lei era diventato semplice usarla come se stesse camminando normalmente. Raggiunto circa metà palazzo si sarebbe girata per osservare Denji e controllare se a qualcuno li stesse osservando.
    Se il sunese fosse stato ancora a terra, avrebbe esclamato un Oh... sotto voce, scendendo poi verso di lui C'è qualche problema? domandò, mentre in realtà già pensava di conoscere la risposta: aveva dato troppo per scontato il fatto che potesse conoscere già tutti gli usi del chakra per quelle situazioni, ma non sapeva da quanto lo shinobi fosse diventato genin, ed era possibile che ancora non avesse imparato quel particolare uso.


     
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    Il villaggio dei piaceri

    Secondo post - primo intoppo




    Oh, no , tranquilla, sono l'ultimo che si può permettere di giudicare come si veste la gente. Ammise il giovane di Suna, soprassedendo sul fatto che non disprezzava quel tipo di vestiario.
    Un paio. Rispose, dopo aver ascoltato l'illustrazione del caposquadra. Nella missiva che ho ricevuto dall'accademia non ci sono dettagli né sulle informazioni che dovremmo recuperare, né sull'organizzazione a cui dovremmo sottrarle. Mi chiedevo se tu ne sapessi di più. Non sono pratico di questo posto, quindi non so su come sia impostata la malavita qui.



    Il quartiere che stava percorrendo corrispondeva perfettamente alla descrizione che gli aveva precedentemente fornito la kunoichi: un posto dimenticato dalla legge, dove i più bassi impulsi dell'uomo potevano trovare sfogo e la feccia aveva la sua occasione di elevarsi dalle fogne in cui normalmente è costretta a strisciare. Un posto che, il vecchio Denji, avrebbe probabilmente chiamato casa.
    Ma era cambiato, o almeno ci stava provando; le abbaglianti luci dei nightclub e delle sale slot sembravano sussurrargli dolci parole all'orecchio, invitandolo ad entrare. Quella era persino la sua ora preferita: i giocatori amatoriali lasciavano i tavoli, lasciando il posto ai veri professionisti. Diamine, ho un problema.
    Ebbe una specie di epifania, il biondo. Dover stare in quel luogo di tentazioni avendo però una missione da portare a termine, gli permise di osservarsi dall'esterno e farsi un piccolo esame di coscienza. Beh, il primo passo per risolvere un problema è ammettere di averlo... credo.
    Tanto era preso dai suoi pensieri, che quasi non si accorse agli inconvenienti apprezzamenti che vennero rivolti alla sua compagna di squadra ed ai quali rispose con un sorriso quasi imbarazzato. Dovevano mantenere la copertura e, osservandola, gli sembrò che anche Kairi fosse sulla stessa lunghezza d'onda.

    L'edificio bersaglio era a dir poco immenso e, ovviamente, il suo ingresso era sorvegliato ventiquattro ore al giorno. Inizialmente il sunese pensò di proporre di cercare per un ingresso secondario e magari mettere KO chi lo sorvegliava, ma Kairi era di altre idee.
    In men che non si dica cominciò a scalare un lato oscurato dell'edificio, con l'obiettivo di raggiungere il tetto, peccato che Denji ancora non fosse in grado di utilizzare quella funzione del chakra. Lo conosceva, certo, e Shu gli aveva anche promesso che glielo avrebbe insegnato, peccato che fosse sempre impegnato con quelle maledette marionette.
    Per un attimo pensò di attivare la sua tecnica speciale per sviluppare qualche marchingegno che gli permettesse di raggiungere rapidamente il tetto, ma accantonò l'idea giudicandola tutt'altro che discreta. Ah, problemi? No, macché figurati... cioè, forse solo un piccolo dettaglio... quello... Disse, indicando la kunoichi che stava appiccicata al muro. Beh, non lo so fare.
     
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    Chakra Adesivo

    3° Post



    Scosse la testa alla domanda di Denji Non mi sono state date molti altri dati in merito. So che dobbiamo entrare nel loro covo e recuperare tutte le informazioni possibili che troveremo all'interno di esso, la mia missiva parla di "informazioni riservate" quindi qualsiasi cosa leggeremo o troveremo, andrà divulgata solo ed unicamente all'accademia. Non sono scesi in ulteriori dettagli nemmeno con me. Non credo si tratti di nulla collegato a grandi organizzazioni come Ame o Hayate, o avrebbero mandato un gruppo più grande o più abile di noi considerati i suoi anni di assenza lei era dopo tutto una neo-chunin in quanto ad esperienza, ed il sunese era un genin, immaginava che in caso di informazioni davvero pericolose, si sarebbero mossi come minimo dei jonin.
    Mi viene da pensare che si tratti di una piccola cellula di spacciatori o di prostitute che intende allargare il suo giro nel paese del fuoco anche al di fuori di Otafuku. Non è la prima volta che succede, e non è la prima volta che l'accademia si muove per fermare l'espansione sul nascere. Di solito chiamavano shinobi di Konoha essendo il villaggio più vicino, non so come mai questa volta abbiano cercato fino a Suna. Forse ti ritengono particolarmente valido sorrise in maniera sincera, non c'era ironia o malizia nelle sue parole.

    ---------------------------------------------------



    Come temeva, aveva dato per scontato che Denji conoscesse quella abilità. Scese dal muro e ritorno a terra, affiancandosi al ragazzo mentre si guardava attorno Ok...diciamo che questo scombussola un po' i miei piani iniziali avrebbe potuto entrare da sola nell'appartamento, ma non se la sentiva proprio di lasciare lo shinobi da solo a fare la guardia come un palo, un po' perché non lo riteneva giusto un po' perché si riteneva responsabile della sua incolumità. Se gli fosse successo qualcosa per un suo così grossolano errore di valutazione, non se lo sarebbe perdonato. Non posso di certo lasciarti qui, e vorrei comunque evitare di attirare troppo l'attenzione passando dall'entrata principale. Vediamo... si morse il dito per farne uscire una goccia di sangue, appoggiando poi la mano a terra per [evocare] dopo pochi istanti una lupa bianca comparve di fianco a lei, poteva essere tranquillamente scambiata per un cane da pastore bianco sia come dimensioni che aspetto se non fosse stato per alcuni particolari linee attorno ai suoi occhi. Kairi le diede una carezza sotto al collo, che l'evocazione accetto ben volentieri.
    Potete aiutarmi, cucciola? Avrei bisogno monitorassi la situazione e ci avvisassi non appena si avvicina qualcuno. Visto l'orario non dovrebbe girare troppa gente, ma non si sa mai. Oh, lo so che è un peccato, ma forse sporcare il tuo pelo potrebbe aiutare a passare più inosservata la lupa annuì, diede un'annusata attorno a lei trovando una zona della strada bagnata dalla guazza notturna e particolarmente sporca e, senza troppo obiettare, si rotolò in essa: il suo candido pelo finì con il macchiarsi completamente di fango e sporcizia ed anche le linee sul muso ora erano quasi impossibili da notare. Dopo una veloce occhiata a Kairi ed un cenno del muso, si avviò verso la strada da cui erano appena giunti, stendendosi poi all'angolo della stessa. Agli occhi di un estraneo, sarebbe sembrata semplicemente un randagio che si riposava
    Lei è sempre un garanzia. Ci avviserà per tempo qualsiasi persona si avvicini affermò Kairi osservandola, per poi girarsi nuovamente verso il sunese Torniamo a noi. Quello che è appena usato è chakra adesivo, e il nome spiega abbastanza bene la sua funzione. Condensando il giusto quantitativo di chakra sotto la pianta del piede, è possibile utilizzarlo come collante per arrampicarsi sulle superfici verticali. Questo non è il luogo più adatto per insegnarti una cosa simile, ma te la senti di provare? Abbiamo ancora tempo prima che sorga il sole

    Se Denji avesse accettato, gli avrebbe mostrato poi come utilizzare quella particolare abilità. Alzò il piede, mostrando il chakra che si condensava sotto la pianta Devi cercare di far si che ricopra in maniera uniforme tutta la superficie che desideri far appoggiare. La vera difficoltà della tecnica sta nel trovare il giusto quantitativo di energia da usare. Utilizzandone troppo poca, finirai con lo scivolare via, utilizzandone invece troppa, finirai con l'essere sbalzato via dalla parete, e può non essere divertente. Non è poi l'unico modo in cui puoi usare questa abilità trovato un sasso per strada, lo raccolse e poi voltò il palmo della mano verso il suolo: il sasso rimase appeso alla mano come se un forte collante lo tenesse attaccato ad esso E' una conoscenza molto versatile, che può essere utilizzata in più di un modo

    Non riesco più a impostare il dataspoiler non so perché, quindi riporto qui la competenza, anche se la conosci meglio di me sicuro

    Controllo del Chakra Adesivo [Combattiva]
    Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali.
    (Mantenimento: ¼ Basso )
    [Da Genin in su]

    Tocco Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore è in grado di trattenere senza presa oggetti di dimensioni Piccole o inferiori.
    (Mantenimento: ¼ Basso a oggetto)
    [Da Genin in su]


    Lo avrebbe lasciato provare, allontanandosi di qualche metro per evitare di essere in mezzo nel caso in cui il ragazzo cadesse o venisse sbalzato per un quantitativo di chakra sbagliato ed anche per controllare al meglio che nessuno si avvicinasse. Sgombrò la strada da qualsiasi cosa potesse fare rumore in caso di cadute (c'erano lattine di birra vuote e potenzialmente molto rumorose un po' ovunque, assieme ad altri rifiuti vari), creando un perimetro completamente vuoto e sicuro per permettere al genin di provare al meglio, in quella particolare situazione.
    Si morse la lingua un po' in ansia ma senza mostrare nessun segno di agitazione a Denji, sperando di non avergli chiesto troppo: lei aveva imparato quell'uso del chakra proprio grazie a un sunese, Shu, ma in una situazione almeno inizialmente più tranquilla. Sperava di non aver commesso ancora una volta un errore di valutazione.


     
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