La Bella e l'OniContratto per Kuso

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    Diventare grandi


    post nono




    Caro Ryuu, tua nonna è una donna tanto saggia quanto bella e matura starà a lei decidere. Non è una tua proprietà, sei un po' maschilista eh? Non va molto bene.


    Si rivolse quindi alla donna.

    Oh beh ci ha provato. La mia mente però non funziona come le vostre, diciamo che non funziona affatto, quindi non so è trovato molto a sua agio..... Signorina, Kuso non fa sesso, KUSO SMASH!


    In un impeto di furia ed eccitazione, nei pochi momenti di lucidità che gli rimanevano prima che praticamente l'ottanta per cento del sangue nel suo corpo si direzionasse nella terza e più grande gamba, privandolo delle già scarse abilità intellettuali e comunicative, prese Ryuu per le spalle, fissandolo negli occhi a circa un centimetro di distanza e, probabilmente, toccandolo con la bestia che si stava destando dal suo sonno, involontariamente, è ovvio.

    Ryuu. Non ho molto tempo... C'è un momento in cui ogni ragazzo diventa uomo. QUESTO E' IL TUO MOMENTO RYUU! SE TE LO LASCI SFUGGIRE LO RIMPIANGERAI PER TUTTA LA TUA VITA! In più se lo fai potrei rivalutare l'uscita con tua nonna. A te la scelta: Unisciti o guarda. Sarai preda o predatore? Uomo o bambino! ADEMPI AL TUO DESTINO RYUU! SII L'ELETTO DEL PENE CHE SEI NATO PER ESSERE!


    Kuso non poteva più parlare, le sue funzioni cerebrali erano oramai ridotte allo stretto necessario per mantenere in vita il piccolo organismo che rimaneva come appendice all'enorme obelisco che svettava verso il cielo. Un vero e proprio affronto alla magnificenza di Dio, l'ottava, nona e pure decima meraviglia del mondo.
    Incapace di qualsivoglia altra attività, il folle cremisi si sarebbe gettato sulla donna, sopravvivere sarebbe stato la sua sfida, non un problema del ninja nudo.


    [...]



    Camminava a fatica il folle, trascinandosi sulle gambe, uno sguardo attento lo avrebbe trovato rinsecchito dopo la peculiare attività, come se avesse perso diciamo tre litri di liquidi per.... beh.... ovviamente per il sudore, a cosa stavate pensando? MAIALI!
    Il colloquio con il sindaco/macellaio però ringalluzzì l'adonico giovane che fu estremamente curioso delle sue misteriose parole.

    Nono! Le crederei! Io credo praticamente a tutto! Diglielo Ryuu!... Lui è Ryuu, mio grande amico e mio cugino di pene... credo, non so se ha accettato, deve ancora rispondere al post quindi non posso darlo per certo, ma ho fiducia in lui...comunque... DIGLIELO RYUU!


    Come se le parole del giovane kiriano valessero qualcosa, il folle lo strattonò avanti ed indietro per fargli confermare che effettivamente era abbastanza un credulone.
    Avrebbe quindi atteso una risposta, impaziente, per poi lasciare al ragazzo la briga di sfogliare i registri del villaggio, poveretto, come se fosse compiuto suo. Ehy, io sono sfinito! Ha senso.
    Una volta concluso il folle avrebbe allegramente detto a Ryuu che era l'ora di andare a casa, dando assolutamente per scontato che avrebbe pernottato con lui, anche perché o era quello o era all'addiaccio vista la mancanza di spicci, mica mentiva al primo post.

    Sai Ryuu, sono fiero di te, sempre se nel post hai deciso di farlo, altrimenti sono molto deluso. Coooooomunque, ci aspetta una giornata intensa domani, a giudicare da questa, facciamoci una dormita che è meglio.


    Dal niente il folle avrebbe tirato fuori un cappellino rosso con sopra un pon-pon bianco, come a coronare un pigiama che però non era pervenuto, prima di mettersi a letto, ovviamente con Ryuu. Se questo si fosse opposto avrebbe scosso le spalle, dicendogli che forse preferiva che pernottasse con la nonna.
     
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    La Bella e l'Oni

    Il Rapimento


    Sicuramente la situazione più strana in cui si fosse mai trovato il povero capo dei guardiani di Kiri era quella, in una stanza piena di sangue, in compagnia di una sconosciuta nuda ed un folle che gli stava urlando di diventare un uomo mentre gli poggiava l'abnorme membro in crescita su una coscia. Mentre si chiedeva cosa avesse fatto di male per essere finito in quella casa, non potè fare a meno di riflettere sulla proposta di Kuso, ma allo stesso tempo non credeva fosse la cosa giusta da fare. "Eletto del"...che?!
    Doveva davvero farlo? Non aveva certo immaginato così la sua prima volta, ed il sangue sul pavimento rendeva il tutto particolarmente macabro. Cos'era, un rituale demoniaco? Gli si sarebbe divisa l'anima se avesse fatto sesso con quella ragazza, in compagnia di quel tizio? E poi come avrebbe dovuto comportarsi? Se a lei non fosse piaciuto? Non era neanche chissà quanto dotato, rispetto a Kuso.
    Troppo tardi. Il solo pensiero della possibilità di stare per farlo, bastò a risvegliare anche il suo piccolo amico ed il sangue iniziò pericolosamente a scendere in quel punto, offuscandogli la ragione.

    Quando più tardi si ritrovarono in quello che sarebbe dovuto essere l'ufficio del sindaco e Kuso iniziò a battibeccare con quest'ultimo, Ryuu non vi prestò molta attenzione, specie alla domanda che gli venne rivolta. Cosa? Ormai, da quando era uscito da quella casa, i suoi pensieri tornavano a ciò che era successo lì dentro ogni 2 minuti, provando emozioni contrastanti, non riuscendo a credere di averlo fatto davvero, ma essendo comunque ancora eccitato dalla cosa. Certo, non potè sottrarsi dal rispondere quando questo lo scosse prepotentemente per strappargli una risposta.
    Va...va...va be-ene, sì, sei pazzo e credi a tu-utto. Glielo di-dica!
    E va bene, va bene, come volete, tanto per quello che vi può servire... Quell'arco è un ingresso per l'inferno. Ecco, l'ho detto. Rispose l'ometto, abbassando un po' la voce e gettando un occhio all'ingresso, come se avesse paura che qualcuno altro potesse ascoltare. Ma nessun mortale può entrarci senza finire polverizzato, a meno di qualche eccezione. Contenti? Ora scusate, ma devo tornare alle mie cose.
    Com'era prevedibile, il kiriano non credette ad una sola parola, ed anche se Kuso si fosse rivelato felice e convinto della notizia, a poco sarebbe servito tentare di convincere Ryuu che potesse essere la verità; successivamente, non che si aspettasse altro, il genin si ritrovò a dover esaminare montagne di scartoffie, tutte visibilmente vecchie, consunte ed impolverate, anche se c'era un problema non da poco a cui il rosso non pensò.
    Scusa...non per sapere i fatti miei, ma cosa sto cercando? Domandò il genin, dopo essersi gettato alle spalle una pergamena sui carichi di cotone provenienti da Konoha, non ricordandosi nemmeno più per quale motivo fossero andati in quel posto, nonostante lo avesse proposto lui stesso; il cervello, ancora sovraeccitato per le oscenità appena compiute, non smetteva di distrarlo e di dividere frequentemente il sangue con qualcosa situato un po' più in basso.
    Alla fine, da tutti quei generici documenti, il ragazzo ne potè trarre solo alcune conclusioni, facendo caso ad una particolarità che accomunava tutte quelle scartoffie.
    Non potremmo mai trovare notizie di persone scomparse, tutti questi cosi sono vecchissimi. In effetti è come se qui non ci vivesse nessuno da più di 50 anni, che è la data più recente che ho trovato. Ti è utile?

    Una volta usciti dall'edificio, si sarebbero quindi diretti a casa dello zio Mizukiyo, ma Ryuu, ancora pensieroso, ebbe ancora qualcosa da dire al cremisi.
    Va bene, Kuso...adesso penso che siamo amici. Ma non dire a nonna di quello che abbiamo fatto con la ragazza, ok? Comprensibile, suvvia, che si vergognasse non poco all'idea di quello che avrebbe potuto dire e pensare di lui nonna Ayaka, se avesse saputo che aveva fatto sesso insieme a 2 sconosciuti, in una situazione del genere poi.

    Ryuu dormiva già quando Kuso si fiondò nel suo letto, probabilmente di ritorno dall'uscita con la nonna, venendo quindi svegliato da quest'ultimo, che si complimentò anche con lui per come si fosse comportato durante la giornata; non protestò alla sua intromissione, perchè infatti tutto ciò non gli importava, neanche l'averlo fatto per la prima volta (anche perchè si era già sfogato in bagno appena prima di dormire), l'importante era che sua nonna non avesse combinato niente con lui. E in effetti non poteva essere successo, assolutamente, sua nonna era una donna seria e corretta, non avrebbe mai potuto farsi abbindolare da un pene enorme, nè da Kuso in generale. O almeno era quello che si ripetè costantemente in mente lo shinobi, per autoconvincersi che non sarebbe potuto essere altrimenti.

    L'indomani mattina, quando il primo dei 2 si fosse svegliato e fosse entrato in cucina, avrebbero trovato la nonna intenta ad impastare dei biscotti, visibilmente allegra e più arzilla che mai, tanto che sarebbe sembrato quasi che saltellasse da una parte all'altra della cucina.
    Ma buongiorno! Dormito bene? Gli acciacchi dovuti all'età sembravano essere letteralmente spariti. Ah, l'ho detto che i biscotti li stava preparando a testa in giù, sul soffitto?
    Nonna...ma che...ti senti bene? Meravigliosamente, non mi sentivo così bene da decenni. Sì, è stata una fortuna trovare questo corpo, ho davvero un debole per le vecchie e questa è un sacco simpatica.
    ...cosa? Il ninja non riuscì a capire nulla del comportamento dell'anziana signora, ma prima che ebbe il tempo di rifletterci, una possente ed irritata voce sentì risuonare dalle viscere del suo mondo interiore.

    Caccialo fuori. Mandalo via, adesso!

    Capendoci sempre meno, il genin si fiondò difronte al cancello del Sanbi; non parlavano molto, e di solito si faceva sentire per prenderlo per il culo, quindi proprio non riuscì a comprendere cosa volesse, quando quello parlò di nuovo.

    Ti ho detto di mandarlo via.

    Ma chi???

    Il demone, caccialo fuori da qui!

    Ma...il fatto di non poterti cacciare non è l'argomento principale dei nostri litigi?

    Non me, fottutissimo idiota, intendo lui!

    Anche se fece per indicare un punto alle spalle del Mizukiyo, quest'ultimo non trovò assolutamente nulla quando si fu voltato, restando sempre più confuso. La prigionia lo aveva fatto definitivamente impazzire? O lo stava nuovamente prendendo in giro per divertirsi alle sue spalle? Ehm...va bene, senti, adesso ho da fare.

    Cazzo, quanto ti odio, prima o poi te la faccio pagare.


    Quelle cose, però, non furono le uniche stranezze con cui i 2 si sarebbero ritrovati ad avere a che fare, perchè una volta scesi in strada, si sarebbero accorti che tutti gli abitanti del villaggio fossero più allegri che mai e la maggior parte era intenta a stappare bottiglie di champagne o scolarsi boccali di birra, bambini compresi. Scoprirne il motivo non sarebbe stato difficile: la ragazza che viveva fuori dal villaggio, e che tutti chiamavano "principessa", era stata rapita durante la notte.
    A quel punto, i 2 malcapitati avrebbero potuto cercare di saperne di più, oppure ispezionare la casa della ragazza, momentaneamente vuota, in cerca di indizi, o ancora seguire le indicazioni dei paesani per andare a riprendersi la cosiddetta principessa. Sì, perchè a quanto pareva, gli abitanti del villaggio sapevano perfettamente chi l'avesse rapita e dove l'avessero portata, e se avessero voluto inseguire i rapitori, Kuso e Ryuu avrebbero dovuto seguire il sentiero a nord del villaggio, attraversando campi abbandonati e valichi tra montagne granitiche, prima di giungere in prossimità di un grande castello, un vero capolavoro di architettura che sembrava quasi risplendere di luce propria per quanto fosse tenuto bene e perfetto fino al minimo dettaglio.
    La scelta stava solo a loro, quindi.
     
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    Il castello


    Post decimo




    Un portale per l'inferno. Qualunque persona normale non avrebbe mai creduto ad una singola parola detta dal simpatico macellaio/sindaco, ma per fortuna sia vostra che mia, Kuso non era di certo una persona normale.
    Il folle rimase infatti estremamente affascinato dalla malefica natura dell'arco, tanto che si scordò di dine a Ryuu che , a quel punto, non era più necessario cercare nei vecchi archivi di quel luogo.

    Mh? cinquant'anni? Hahahahaha oh mio piccolo Ryuu! Non hai capito vero? Non ti preoccupare, sei stato un ragazzo grande oggi ed ora hai decisamente bisogno di riposare, te lo spiegherò domani!


    L'uscita con la nonna fu decisamente interessante, ma non scenderò nei particolari, alla fine non voglio farci rimanere male il povero Yusnaan, non dopo che Ryuu ha detto di essere finalmente amico di Kuso!
    La nottata passò serena, coi due che dormirono belli abbracciati, questo indipendentemente dalla volontà del piccolo nuovo amico del gigante nudo e fu seguita da un risveglio a dir poco peculiare.
    Incontrata la nonna, questa si dimostrò arzilla e piena di vita, ora, una signora di quell'età, a seguito dell'avventura della sera prima, avrebbe dovuto non dico morire, ma quantomeno non riuscire a camminare. Inoltre il fatto che parli come se qualcosa si fosse impossessato di lei di certo non è normale. Decisamente.
    Il giovane ragazzo di kiri procedette quindi con l'avere una breve ma intensa discussione con sé stesso di cui il folle sentì unicamente le parti da lui pronunciate, ovviamente. In un impeto di orgoglio e gioia il folle portò l'indice destro sotto l'occhio omolaterale mimando il gesto di asciugarsi una lacrima di felicità ed accompagnò fuori Ryuu.

    Ohh, il primo delirio del mio ragazzo! Sono così fiero di te! Comunque... forse è l'ora che ti spieghi quello che penso di aver capito. Vedi... come avrai inteso il motivo per cui sono arrivato qui è perché qualcosa ha provato ad impossessarsi si me, ma ha malamente fallito. Adesso mettiamo insieme i pezzi ok? Possessioni, gente che agisce in maniera assurda, portali infernali, orgie di sangue, un villaggio che sembra inabitato dagli archivi nonostante la florida popolazione e tua nonna che dice di essere contenta di aver trovato un corpo.... Non te lo volevo dire Ryuu ma qui son tutti impossessati dai demoni, tua nonna compresa... Ora che ci penso non capisco perché tu non sia stato ancora impossessato... Devi essere speciale... come me! Ad ogni modo, la mia missione è diventata la tua, dobbiamo salvare la tua dolce nonnina da questa cosa, qualunque cosa sia...


    L'attenzione del folle fu quindi colta dalla folla che esultava gaudente per il rapimento della principessa che sembrava essere stata portata in un castello.

    ...Ed a quanto pare anche la principessa. Direi che entrambe le soluzioni possano essere trovate al castello di qui parlano questi bifolchi, chiamalo pure senso da metagamer se vuoi.


    I due si diressero quindi vero il luogo dove la ragazza era custodita e nel quale Kuso sperava di trovare conferma delle sue folli supposizioni, cioé, folli per una persona normale... insomma ci siamo capiti dai.
    Il viaggio fu breve ed indisturbato e condusse i due davanti ad una vera e propria opera d'arte architettonica, il folle la osservò a lungo, cercando di determinare se fosse possibile trovare una finestra aperta da qualche parte in modo da poter scalare l'edificio tramite il chakra adesivo ed entrarvici senza troppi problemi.
    Se questo non fosse stato possibile il folle non si sarebbe però scoraggiato ed avrebbe semplicemente bussato al grande portone d'ingresso, come se fosse la cosa più normale del mondo.
     
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    La Bella e l'Oni

    Il Segreto del Castello


    Ryuu non fece molto caso alle parole di Kuso, quando questi iniziò a blaterare di aver risolto tutto il mistero che aleggiava sul villaggio, non volendo però rivelarglielo in quella situazione; insomma, non solo toccava al povero ninja capitato per caso in quella situazione, ma gli toccava anche ascoltare le frasi sconnesse che il suo compagno di disavventure sparava di tanto in tanto. Ma in fondo non era certo la prima degli ultimi 20 minuti, quindi il genin proseguì col suo lavoro, fino a che non decisero di tornarsene a casa.
    Quella notte, però, stranamente, Ryuu dormì più rilassato del solito, nonostante le vistose erezioni sotto le lenzuola, e l'abbraccio di Kuso con cui si risvegliò al mattino non migliorò di certo la situazione. E più i minuti passavano, più la giornata si faceva bizzarra; di certo, sapendo che sua nonne fosse una jonin in pensione, non si impensierì più di tanto quando la vide preparare biscotti attaccata al soffitto, ma c'era sicuramente qualcosa di strano nell'aria.
    ...e tua nonna che dice di essere contenta di aver trovato un corpo... Oh, allora è strano anche per te. Meno male, pensavo che fosse successo qualcosa di traumatico ieri sera. E su questo punto, il genin fu decisamente sollevato, rimanendo ad ascoltare il resto della teoria, la quale sembrava avere sospettosamente senso.
    Cioè, vuoi dire che mia nonna è stata posseduta da un demon... In quel momento si bloccò, riflettendo su tutta la faccenda ed anche sullo strano comportamento del Sanbi poco prima.
    Scusami un secondo. E si mise a fissare il vuoto, mentre la sua mente tornò all'immenso cancello immerso nella fioca luminescenza azzurra, fissando pensieroso il grosso tartarugone orbo.
    ....C'è qualcun altro qui?

    Complimenti, il pazzo ci è arrivato prima di te. E questo la dice lunga.


    Ahahah e va bene, mi hai beccata. Disse una voce possente e profonda che sembrò provenire a due passi di distanza da Ryuu, dove infatti si materializzò poco dopo una creatura dalle fattezze demoniache, alta più di 3 metri senza contare le lunghe corna, e con la pelle violacea. Il genin per poco non cadde all'indietro per lo spavento, ma quell'essere sembrò tutt'altro che intenzionato a fargli del male, ma anzi fissava con molto interesse il mostro al di là delle sbarre.
    Che-che diavolo sei? Ha importanza? Certo che ne ha! Che vuoi da me? In teoria controllare il tuo corpo e divorarlo dopo aver trovato un altro ospite...ma poi ho visto questo coso PAZZESCO! Disse, volgendo di nuovo lo sguardo al Sanbi, che a sua volta la fisso con l'occhio abbastanza socchiuso per la rabbia. Cioè, mai vista una cosa del genere, ma morde?

    Avvicinati a queste sbarre e sarà l'ultima cosa che farai.

    Non credo che gli piaccia essere toccato, è abbastanza scontroso. Ma posso sapere chi sei? E' vero quello che ha detto il mio amico su questo villaggio? Pa-pa-pa-pa-pa...Non mi è permesso familiarizzare con te e neanche mi andrebbe, quindi facciamo un accordo: tu non mi fai domande e mi lasci qui a chiacchierare col tuo animaletto, e io in cambio ti lascio l'autonomia sul tuo cervello.
    E MIA NONNA? Suvvia, sembra che a Chin piaccia, magari se la tiene stretta. La creatura, chiaramente una femmina, seppur con pochi segni distintivi ad evidenziarlo, era quasi completamente nuda e col suo aspetto corpulento incuteva un certo timore, ma nonostante tutto sembrava del alquanto inoffensiva, mentre scrutava il bijuu con il volto illuminato di gioia.

    Non ci starai pensando davvero, vero? Sbattila immediatamente fuori!

    E come dovrei fare? Anzi, sai una cosa? Mi hai stufato coi tuoi modi da stronzo. Penso che diventerete grandi amici, buon divertimento. Grazie, bello.

    BRUTTO FIGLIO D....

    Ma catapultandosi di nuovo nel mondo esterno, il ninja non ebbe il tempo di ascoltare il resto della frase, anche se potè immaginarne il resto abbastanza facilmente.
    Mi sa che avevi ragione...c'è un altro demone dentro di me. Riferì a Kuso, senza badare alle parole scelte. Eppure, anche se lo conosceva da poco, era sicuro di potersi fidare, decidendo di spiegargli la situazione. E' un coso grosso e viola, ma non ha preso possesso di me perchè è più interessato...al Sanbi. Seguì una breve pausa. Non penso che nonna te l'abbia detto, ma io sono un jinchuuriki. Sì, probabilmente Kuso era un tipo folle, ma sembrava apposto, e stranamente non si dispiacque dell'avergli confessato il suo stato di jinchuuriki. Domani lo saprà tutto il continente. In ogni caso, qualunque cosa avesse risposto Kuso, Ryuu avrebbe tentato di riportare la conversazione al vero problema: Ma adesso che facciamo?

    Trovare la via per il castello non fu affatto difficile, ma la preoccupazione di Ryuu, già in ansia per quello che sarebbe potuto accadere a sua nonna, iniziò ad aumentare quando si rese conto che quella giornata si era appena trasformata in una missione di infiltrazione. Non che la cosa gli dispiacesse...ma quanto poteva essere discreto il folle superdotato?
    Dalla loro posizione, poterono vedere quasi tutte le finestre fossero chiuse (nonchè sbarrate dall'interno), eccetto per un paio all'ultimo piano, e per qualche specie di miracolo, sembrava non esserci nessuno all'esterno, e molto silenziosamente Ryuu tentò di seguire a ruota il suo partner fino alla finestra in cui volle infilarsi, sfruttando il proprio chakra adesivo. Da parte sua, avrebbe trovato più saggio separarsi, ma era già tanto che assecondasse tutte le sue idee senza protestare.
    Ovviamente lasciò che fu Kuso ad entrare per primo nell'edificio, e quest'ultimo avrebbe subito potuto notare come il corridoio in cui erano capitati avesse un aspetto completamente diverso rispetto all'esterno: pareti sudice, mobilio consunto e fracassato, e immondizia in ogni dove, il tutto condito da sporadiche macchie di sangue rappreso, qui e là. Una visione alla quale il genin non potè che rimanere inorridito per l'ennesima volta da quando era arrivato in quel maledetto Paese.
    Oh...ma dai...ma che problemi ha questa gente? Disse in un sussurro, ma subito gli vennero in mente le parole che sua nonna gli aveva ripetuto per tutto il viaggio, e quindi, demoni o meno, cercò di non farci caso per non giudicare le abitudini degli altri. In fondo, Paese che vai, demoni che trovi.
    E, parlando di demoni, da un corridoio non lontano da loro si sentì distintamente la voce di un'anziana donna furibonda, strillare a squarciagola.
    TI DO 10 MINUTI DI TEMPO! SE NON TI FAI VEDERE, A MEZZANOTTE E UN MINUTO VENGO AD UCCIDERTI CON LE MIE MANI! E VEDI DI MUOVERTI, VECCHIO STRONZO! Aggiunse una voce infantile, subito dopo. Passato un secondo, si udì poi una porta sbattere violentemente e poi dei passi arrivare nella direzione dei 2 infiltrati.
    Merda, nascondiamoci! Furono le prime parole del genin, mantenendo bassa la voce. Avrebbero potuto nascondersi in una delle stanze lì vicino o mimetizzarsi con l'ambiente, ma avrebbero dovuto sbrigarsi, perchè nel giro di pochi secondi si sarebbero palesati nel corridoio una bassa e paffuta donna dai capelli bianchi ed un bambinob2a74495e6f2cf33e8dc8f08d61e38f1 di circa 8 anni, entrambi con un'aria decisamente furiosa e poco amichevole.
    Se si fossero nascosti in una delle malridotte stanze o si fossero fiondati fuori dalla finestra, i 2 sarebbero passati oltre senza accorgersi della loro presenza, fino a scendere ai piani inferiori con le scale dall'altra parte del corridoio, mentre se si fossero fatti trovare lì, occultati o meno, la vecchia ed il bambino si sarebbero fermati di colpo, guardando con sorpresa gli eventuali intrusi; difatti, sarebbe stato inutile tentare di trasformarsi o infilarsi in qualche vecchio mobile scassato, perchè sarebbero stati scoperti all'istante, dopo che la donna avesse annusato l'aria con sospetto.
    Nel caso in cui fossero stati scoperti, quindi, dopo un paio di istanti di confusione, un sorriso sarebbe apparso sui loro volti, e la donna si sarebbe rivolta a loro con un tono ben diverso da quello usato poco prima. Ma salve...siete qui per la vostra principessa, non è vero? Oh, ma certo che sì, la stiamo torturando proprio adesso. Senza dargli possibilità di parlare, la signora si sarebbe avviata lentamente alle scale in fondo al corridoio, mentre il bambino rimase fermo al suo posto, entrambi visibilmente sinceramente felici. Al momento è nella stanza delle torture, al piano più basso. Prendete le scale e scendete fino al primo piano, attraversate la sala grande, le cucine, prendete le scale che trovate lì, svoltate 2 volte a destra e scendete ancora, e siete arrivati.
    Ma...se invece volete prendere il responsabile di tutto questo, svoltate lì a sinistra, è nella stanza in fondo al corridoio.
    Arrivata accanto alle scale, l'anziana si fermò. Oh, a proposito...se volete scendere da qui, però, prima dovete uccidermi. E dovrete andarci pesante, o sarò io ad uccidere voi e farvi a pezzi. E dovete uccidere me, se volete andare da lui! Ma io sono tosto, eh! Dai, fate del vostro meglio, dai!
    Insistere sul non voler combattere sarebbe stato del tutto inutile, in quanto i due abitanti del castello non avrebbero sentito ragioni per non combattere, e se avessero provato ad uscire da una delle finestre, sarebbero stati immediatamente attaccati; la nonna avrebbe composto 2 rapidi sigilli ed avrebbe sputato fuori una nuvola di fumo che si sarebbe espansa velocemente fino ad esplodere, mentre il bambino avrebbe gli avrebbe rivolto contro il pugno destro, da cui sarebbero usciti diverse punte di terra verso i due ninja, anche queste molto veloci.
    Ed il piccolo Mizukiyo si ritrovò in tutto questo casino solo perchè lui e sua nonna avevano dato un passaggio ad uno sconosciuto.

    Ci stiamo avvicinando alla parte decisiva, ma la cosa importante è che da adesso si apre la side-quest del castello. Puoi ovviamente decidere di lasciarla perdere e focalizzarti sull'obiettivo principale, ma non avrai più la possibilità di prenderti il principe Oni e la sua arma speciale. :guru:


    Edited by Yusnaan - 1/7/2020, 16:09
     
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